Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

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    Aloe ferox, succulenta perenne

    aloe-ferox

    Tra le varie specie di Aloe esistenti in natura, una delle più spettacolari nella forma e nel tipo di fioritura è sicuramente l’Aloe Ferox, originaria del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Liliacee. Si tratta di una pianta succulenta caratterizzata da un fusto eretto che può raggiungere i tre metri di altezza e da foglie coriacee e rigide, con margine spinoso. Le foglie sono disposte a rosetta e possono raggiungere il metro di lunghezza. I fiori sono riuniti in racemi di colore giallo-arancio o biancastro e fanno la propria comparsa nel corso della stagione primaverile.

    L’Aloe ferox si coltiva per lo più come pianta da giardino, viste le dimensioni ragguardevoli. Essendo poco resistente al freddo, tuttavia, se ne consiglia la coltivazione in vaso nelle zone in inverni particolarmente rigidi, in modo da ricoverare la pianta tra le pareti domestiche all’arrivo dell’autunno. L’Aloe ferox è una pianta facile da coltivare e richiede pochi accorgimenti per mostrarsi al meglio della sua bellezza per gran parte dell’anno.

    Aloe ferox
    Fioritura: nel corso della stagione primverile
    Impianto: in primavera o nel corso della stagione estiva
    Tipo di pianta: succulenta perenne
    Altezza max: tre metri
    Esposizione
    L'Aloe ferox predilige climi miti ed esposizione in una zona luminosa, anche al sole diretto, ma non nelle ore più calde della stagione estiva. Non tollera il freddo e potrebbe disseccare in presenza di gelate persistenti.
    Terreno
    L'Aloe ferox si adatta a qualunque tipo di terreno, ma preferisce comunque substrati sabbiosi e ben drenati. Nella fase di messa a dimora è dunque necessario aggiungere della sabbia al terriccio di coltivazione.
    Innaffiatura
    In primavera e durante il periodo estivo è opportuno irrigare con regolarità, lasciando asciugare il terreno tra un intervento e l'altro ed evitando di bagnare il fogliame. In autunno e nel corso della stagione invernale è invece necessario ridurre drasticamente le innaffiature, specie in presenza di piante coltivate in piena terra.
    Malattie e avversità
    Il ragnetto rosso potrebbe compromettere la salute e la bellezza della pianta. Attenzione anche agli eccessi di umidità, che potrebbero provocare la formazione di marciumi radicali e malattie fungine.
    Concimazione
    Per favorire lo sviluppo della pianta e la comparsa della fioritura è necessario aggiungere del fertilizzante liquido all'acqua delle irrigazioni in primavera e nel corso della stagione estiva.
    Moltiplicazione
    La propagazione dell'Aloe ferox avviene per semina o per divisione della pianta in primavera e nel corso della stagione estiva.

     
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    Dorstenia, pianta grassa

    Dorstenia

    La Dorstenia è una pianta perenne dal fusto succulento, appartenente alla famiglia delle Moraceae e originaria dell’Africa centrale; questa pianta è di piccole dimensione, dato che può raggiungere un’altezza massima di 35 centimetri. La Dorstenia possiede un fusto eretto, allargato verso il basso di colore marrone e che produce diverse ramificazioni che vanno a formare una piccola chioma.

    Dalla parte alta dei rami spuntano delle piccole foglie lucide, di colore verde brillante, generalmente ovali dal margine ondulato; sempre dall’apice dei rami, spuntano delle particolare infiorescenze chiamate ypathodi, dalla forma di disco e costituite da diversi piccoli fiori verdi; attorno al disco partono dei piccoli raggi che creano come una margherita dai petali verdi e carnosi; al centro dei fiori si trovano i semi.

    Al genere Dorstenia appartengono anche altre piante succulente con caratteristiche articolari, come la Dorstenia gygas,una pianta alta ben due metri che cresce soltanto nell’isola di Socotra.

    Dorstenia
    Fioritura: primaverile
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 35 centimetri
    Esposizione
    La Dorstenia ama le esposizioni ombreggiate o semi ombreggiate in quanto non ama i raggi diretti del sole; teme anche il freddo e le temperature minime al di sotto dei 12°C.
    Terreno
    Il terreno preferito dalla Dorstenia è quello soffice, ricco di humus e ben drenato.
    Innaffiatura
    Da marzo a ottobre annaffiate con regolarità senza lasciar asciugare troppo il terreno; quando le giornate iniziano ad accorciarsi la pianta inizia a perdere le foglie: non appena notate questo fenomeno sospendere le annaffiature e riprendetele alla fine dell'inverno quando iniziano a spuntare i nuovi germogli.
    Malattie e avversità
    La Dorstenia può essere attaccata dagli afidi e dalla cocciniglia.
    Concimazione
    Durante il periodo vegetativo fornite alla vostra Dorstenia del concime specifico per piante succulente.
    Moltiplicazione
    La riproduzione della Dorstenia avviene per seme; possono essere praticate anche delle talee ma la radicazione è difficile.
    dorstenia_foetida
    fonte:pollicegreen.com

     
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    Rebutia, varietà e cure

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    La Rebutia è una pianta grassa perenne appartenente alla famiglia delle cactacee ed originaria del continente americano, anche se la sua diffusione è ormai estesa a tutte le zone a clima temperato del Pianeta. Si tratta di una pianta caratterizzata da un fusto tondeggiante o cilindrico ricoperto di spine acuminate. I fiori sono di colore rosso, arancio, giallo o bianco e fanno la propria comparsa dalla primavera all’autunno, a seconda della specie.

    Tra le specie maggiormente diffuse ricordiamo la Rebutia minuscola, con fusti larghi fino a sette centimetri e fiori rosso-arancio che compaiono nel corso della tarda primavera; la Rebutia heliosa, caratterizzata da fusti globosi e da fiori arancioni che fanno la propria comparsa dalla primavera ai primi freddi autunnali; la Rebutia senilis, con fusti larghi fino ad otto centimetri e fiori di colore rosso, giallo o lilla; la Rebutia albiflora, caratterizzata da fusti di piccole dimensioni e da fiori di colore bianco.

     
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    Aztekium, pianta grassa

    Aztekium

    Al genere Aztekium appartengono soltanto due specie di Cactacee originarie del Messico, poco diffuse da noi in quanto la coltivazione è piuttosto difficile e la crescita molto lenta: basti pensare che producono fiori a partire dal quinto anno d’età.

    Le piante del genere Aztekium sono di forma globulare con numerose coste molto piccole di colore verde e bianco; sono tra i cactus più piccoli del mondo e solo con il passare degli anni possono raggiungere i venti centimetri di diametro. In estate spuntano dei fiori dalla forma tubolare di colore bianco o rosato che appaiono nella zona apicale. Generalmente queste Cactacee producono diversi germogli laterali che possono essere staccati per la moltiplicazione della pianta.

    Le due specie che compongono il genere Aztekium sono l’Aztekium hintoni e l’Aztekium ritteri.

    Aztekium
    Fioritura: estiva
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 20-30 centimetri
    Esposizione
    Le Aztekium prediligono le posizioni semi ombreggiate mentre non amano il sole diretto specie per molte ore; possono sopportare anche brevi gelate, anche la temperatura minima di coltivazione dovrebbe essere intorno ai 10°C.
    Terreno
    Il terreno ideale per l’Aztekium è quello ben drenato, meglio se composto da sabbia e pomice fine o lapillo vulcanico.
    Innaffiatura
    Nel periodo vegetativo, ossia da marzo a ottobre, annaffiate regolarmente pur facendo attenzione a far asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra; in inverno sospendete le annaffiature.
    Malattie e avversità
    Queste piante possono essere attaccate dalla cocciniglia, soprattutto se le annaffiature sono eccessive, oppure dal marciume radicale in caso di terreno poco drenato.
    Concimazione
    In primavera e in estate fornite alla pianta, ogni venti giorni circa, del concime specifico per piante succulente da mescolare all’acqua di annaffiatura.
    Moltiplicazione
    Le Aztekium si riproducono staccando i germogli dalla pianta madre e facendoli radicare in vasetti singoli; volendo si possono anche seminare i piccoli semi neri che, però, non sempre sono fertili.

     
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    Anacampseros, pianta grassa

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    Al genere Anacampseros appartengono alcune specie di piante grasse originarie dell’Africa meridionale e facenti parte della famiglia delle Portulacaceae; queste piante si caratterizzano per le foglie carnose di forma ovale e di colore verde scuro con zone scure, che formano delle rosette basali lungo dei fusti sottili; in alcune specie le foglie sono di colore grigio con una leggera peluria bianca.

    I fiori delle Anacampseros spuntano in primavera all’apice dei fusti, sono di colore rosa e bianco e vengono prodotti fino all’autunno. I fiori di queste piante sono autofertili, ovvero quando i fiori appassiscono al loro posto appare una capsula che in pochi giorni produce dei semi fertili utilissimi per la riproduzione.

    Tra le specie di Anacampseros più note ci sono: l’Anacampseros crinita, l’Anacampserosfilamentosa e l’Anacampseros lanceolata.

    Anacampseros
    Fioritura: dalla primavera all'autunno
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 50 centimetri
    Esposizione
    Le piante del genere Anacampseros amano le esposizioni in pieno sole oppure semi ombreggiate; temono il gelo, pertanto d’inverno devono essere ricoverate in casa o in terra temperata a temperature superiori agli 8°C.
    Terreno
    Durante il periodo vegetativo fornite alla pianta del concime specifico per succulente da sciogliere nell’acqua di annaffiatura ogni venti giorni circa.
    Innaffiatura
    Da marzo a settembre annaffiate le Anacampseros quando il terreno appare ben asciutto, mentre d’inverno basterà una volta al mese.
    Malattie e avversità
    Le Anacampseros sono piante piuttosto resistenti che generalmente non vengono attaccate né da parassiti né da malattie.
    Concimazione
    Durante il periodo vegetativo fornite alla pianta del concime specifico per succulente da sciogliere nell’acqua di annaffiatura ogni venti giorni circa.
    Moltiplicazione
    La riproduzione dell’Anacampseros avviene per seme; generalmente si usano i semi freschi da porre in un semenzaio con del terriccio fertile da mantenere umido fino alla germinazione. Volendo si possono usare per la moltiplicazione anche delle talee di foglie.

     
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    Argyroderma, pianta grassa

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    Del genere Argyroderma fanno parte circa dieci specie di piante grasse appartenenti alla famiglia delle Aizoaceae originarie dell’Africa meridionale; queste piante appartengono al gruppo dei cosiddetti sassi viventi, del quale fanno parte anche altre succulente. Le Argyroderma sono piante molto piccole, alte massimo tre centimetri, e prive di fusto.
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    Altre caratteristiche delle Argyroderma sono le due foglie appaiate e carnose che le costituiscono e che conferiscono alla pianta una forma arrotondata, divisa da una fessura centrale. In primavera o in autunno producono dei piccoli fiori simili a piccole margherite, di colore porpora o giallo, che spuntano nella fessura tra le due foglie. In estate le foglie si seccano e tra l’inverno e la primavera nascono le due nuove foglie.
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    Una curiosità: il nome di queste piante deriva dal greco “arghyrion” che significa argento e da “derma” che vuol dire epidermide, per via del loro aspetto e del colore.
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    Argyroderma
    Fioritura: in primavera o in autunno
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 3 centimetri
    Esposizione
    Le Argyroderma amano le esposizioni semi ombreggiate e l’esposizione al sole per alcune ore al giorno conferisce alle foglie una colorazione argentata; non temono il freddo ma per uno sviluppo equilibrato è bene coltivarle a una temperatura minima non inferiore ai 10°C.
    Terreno
    Il terreno ideale per le Argyroderma deve essere ben drenato, meglio se costituito da sabbia e ghiaia fine.
    Innaffiatura
    Da ottobre a maggio annaffiate di tanto in tanto, facendo attenzione che il terreno sia ben asciutto tra un’irrigazione e l’altra; in estate annaffiate quando notate che sulle foglie appaiono delle rughe sottili. Queste piante possono sopportare anche periodi di siccità prolungata e, in generale, meglio annaffiare poco che troppo.
    Malattie e avversità
    Le Argyroderma possono essere attaccate dalla cocciniglia e soffrire di marciume radicale.
    Concimazione
    In primavera fornite alla pianta del concime per piante grasse ogni trenta giorni circa.
    Moltiplicazione
    La riproduzione delle Argyroderma avviene per seme, dato che la pianta ne produce in quantità; volendo è possibile moltiplicarla anche asportando i germogli laterali.

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    Epithelanta, pianta grassa

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    L’Epithelanta è una pianta grassa, appartenente alla famiglia delle Cactaceae a crescita lenta, originaria del Messico e della parte meridionale degli Stati Uniti, che si caratterizza per la forma tondeggiante, leggermente colonnare e per il fusto color verde chiaro ricoperto interamente da piccole spine biane.

    In estate e in primavera l’Epithelanta produce, lungo la corona, dei piccoli fiori di colore bianco o rosato che durano pochi giorni e che sono seguiti da piccoli frutti di colore rosa scuro che contengono diversi semi ma che raramente sono fertili. Spesso cresce da sola, a volte, costituisce anche dei larghi gruppo formati da più esemplari.

    Tra le diverse specie di Epithelanta c’è la unguispina che si caratterizza per le spine centrali con la punta nera e i fiori grandi.

    Epithelanta
    Fioritura: primaverile ed estiva
    Impianto: in primavera e in estate
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 25 centimetri
    Esposizione
    L’Epithelanta ama le esposizioni soleggiate, anche se durante i mesi più caldo dell’anno è bene sistemarla all’ombra nelle ore centrali della giornata; questa pianta teme il freddo e in inverno è bene riporla in serra temperata o in casa, mantenendo, se possibile, una temperatura minima al di sopra dei 10 o 15 gradi.
    Terreno
    Questa pianta ama i terreni calcarei ben drenati; se coltivata in vaso, sceglietene uno capiente in grado di garantire molto spazio all’apparato radicale della pianta che è molto vigoroso; al terriccio aggiungete del materiale grossolano per garantire un buon drenaggio.
    Innaffiatura
    Da marzo a ottobre annaffiate ogni settimana, massimo dieci giorni, lasciando asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra; in autunno e in inverno, invece, riducete le irrigazioni per evitare i marciumi.
    Malattie e avversità
    L’Epithelanta può essere attaccata da afidi e cocciniglia e, in caso di irrigazioni eccessive, anche da marciume radicale.
    Concimazione
    In primavera e in estate aggiungete del concime specifico per piante grasse all’acqua di annaffiatura, ogni 15 o 20 giorni circa.
    Moltiplicazione
    In primavera e in estate si può riprodurre per semina in un composto a base di sabbia e torba da mantenere sempre umido e al riparo dal sole.

     
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    Crassula, varietà e cure

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    La Crassula è una delle piante succulente più diffuse nei nostri appartamenti. E’ originaria del continente africano, appartiene alla famiglia delle Crassulacee e comprende circa 300 specie diverse per forma, portamento e dimensioni. Solitamente è caratterizzata da fusti eretti e da foglie ricoperte di peluria o di una sostanza cerosa. I fiori sono a forma di stella, riuniti in grappoli o pannocchie e fanno la propria comparsa dalla primavera all’autunno, a seconda della specie.

    La Crassula si coltiva come pianta da appartamento per gran parte dell’anno, essendo poco resistente alle temperature minime della stagione invernale. In primavera, tuttavia, può essere spostata all’esterno delle mura domestiche sino all’arrivo dell’autunno. Tra le specie maggiormente diffuse ricordiamo la Crassula arborescens, caratterizzata da fusti eretti e ramificati e da fiori di colore rosato; la Crassula portulacea, con fiori rosati e foglie carnose di colore verde intenso; la Crassula falcata, con portamento cespuglioso, fiori di colore rosso-arancio e foglie appuntite.


    Crassula
    Fioritura: dalla primavera all'autunno
    Impianto: in primavera o nel corso della stagione autunnale
    Tipo di pianta: succulenta perenne
    Altezza max:
    Esposizione
    La Crassula deve essere esposta in posizione luminosa, anche ai raggi diretti del sole. Non tollera il freddo intenso della stagione invernale ed è per questo che va tenuta in casa per gran parte dell'anno.
    Terreno
    Nella fase di messa a dimora si può utilizzare un substrato specifico per cactacee o mescolare terriccio, sabbia e perlite per favorire il drenaggio.
    Innaffiatura
    Nel periodo più caldo dell'anno la Crassula va irrigata con regolarità, facendo in modo che il substrato si asciughi completamente tra un intervento e l'altro. In autunno e nel corso della stagione invernale le irrigazioni vanno sensibilmente diminuite o addirittura sospese.
    Malattie e avversità
    La Cocciniglia può compromettere il regolare sviluppo della pianta. In caso di attacco è necessario intervenire con un antiparassitario specifico, seguendo le indicazioni del produttore. Attenzione anche agli eccessi di umidità. che potrebbero procurare la formazione di malattie fungine e marciumi radicali.
    Concimazione
    In primavera e nel corso dell'estate occorre intervenire con un fertilizzante liquido per cactacee, mescolato all'acqua delle irrigazioni. In autunno ed in inverno le operazioni di concimazione vanno sospese per permettere alla pianta di vivere il suo momento di riposo vegetativo.
    Moltiplicazione
    La Crassula si propaga per divisione di polloni o per talea in primavera. Si può procedere anche per semina in primavera o in autunno, ma in questo caso non si avrà la certezza di ottenere una particolare specie.

     
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    L’Agave marmorata

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    L’Agave marmorata è una pianta grassa appartenente alla famiglia delle Agavaceae, originaria del Messico che si caratterizza per la produzione di una grande rosetta di foglie succulente, di forma allungata e di consistenza carnosa, di colore verde bluastro, con il margine pieno di piccole spine nere appuntite.

    Con il passare del tempo, le foglie dell’Agave marmorata si piegano in alto fino a diventare addirittura arcuate, mentre la pianta è giovane sono ben erette. In primavera, dal centro della rosetta spunta un alto fusto che porta una pannocchia di fiori dalla forma campanulata, di colore bianco e molto profumati.

    L’Agave marmorata viene usata come pianta ornamentale ideale da utilizzare nei giardini rocciosi, ma può essere coltivata anche in vaso.

    Agave marmorata
    Fioritura: primaverile
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 80 centimetri
    Esposizione
    L’Agave marmorata ha bisogno di esposizioni soleggiate, ma durante l’estate può sopportare anche piccoli periodi di mezz’ombra; non teme il gelo a patto che il terreno non sia umido.
    Terreno
    Il terreno prediletto dall’Agave marmorata è quello asciutto e ben drenato ma senza troppo azoto.
    Innaffiatura
    Da ottobre fino a marzo le annaffiature devono essere sospese e la pianta non deve essere esposta alle piogge; durante il periodo vegetativo annaffiate solo in caso di siccità prolungata; le piante coltivate in vaso devono essere annaffiate da marzo a settembre solo quando il terreno appare ben asciutto.
    Malattie e avversità
    L’Agave marmorata può essere attaccata dalla cocciniglia, che si nutre delle foglie, oppure degli afidi che, invece, colpiscono i fiori.
    Concimazione
    In primavera fornite alla pianta del concime granulare a lenta cessione contenete potassio e povero di azoto.
    Moltiplicazione
    L’Agave marmorata si riproduce per seme in primavera; anche se con difficoltà, può essere moltiplicata per asportazione delle nuove piante che si formano dalle radici e che vanno fatte radicare singolarmente in vaso.



    Mammillaria, varietà e cure

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    La Mammillaria è una delle piante grasse più diffuse nei nostri appartamenti. Si tratta di una pianta appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria del continente americano, in particolare del Messico. anche se la sua diffusione è ormai diffusa in tutte le zone a clima temperato della Terra. E’ caratterizzata da fusti tondeggianti o cilindrici, ricoperti di spine più o meno rigide, riunite intorno ad un’areola. I fiori sono di grandi dimensioni, solitari o riuniti in corone poste alla sommità della pianta.


    Tra le specie di Mammillaria più diffuse ricordiamo la Mammillaria bocasana, caratterizzata d da fusti cilindrici ricoperti di fitte spine morbide e da fiori di colore bianco crema; la Mammillaria mistax, con spine rigide e fiori di colore lilla che formano una sorta di corona alla sommità della pianta; la Mammillaria longiflora, con fusto tondeggiante e fiori di colore lilla.

    Mammillaria
    Fioritura: nel corso della stagione estiva
    Impianto: in primavera o in autunno
    Tipo di pianta: cactacea perenne
    Altezza max:
    Esposizione
    La Mammillaria deve essere collocata in posizione luminosa, facendo in modo che i raggi diretti del sole possano colpirla per diverse ore nel corso della giornata. Non tollera le temperature rigide ed è per questo che va tenuta tra le pareti domestiche per gran parte dell'anno.
    Terreno
    Nella fase di messa a dimora è opportuno utilizzare una miscela specifica per Cactacee o mescolare terriccio, torba, sabbia e perlite.
    Innaffiatura
    Nel corso della stagione estiva le irrigazioni devono essere regolari, lasciando che il terreno si mantenga asciutto tra un intervento e l'altro. In autunno e nel corso della stagione invernale le irrigazioni vanno sensibilmente diminuite.
    Malattie e avversità
    La cocciniglia può compromettere la salute e la bellezza della pianta. Attenzione anche agli eccessi di umidità, che possono provocare la formazione di marciumi radicali e malattie fungine.
    Concimazione
    In estate è opportuno favorire lo sviluppo della pianta fornendo del fertilizzante liquido per Cactacee, mescolato all'acqua delle irrigazioni almeno una volta al mese.
    Moltiplicazione
    La propagazione della Mammillaria avviene per semina nel corso della stagione primaverile o per divisione di germogli basali in primavera o in autunno.

     
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    L’Agave salmiana

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    L’Agave salmiana è una splendida pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Agavacee ed originaria del continente americano, in particolare del Messico, sebbene la sua diffusione sia ormai estesa a tutte le zone a clima temperato del Pianeta. Si tratta di una pianta caratterizzata da foglie appuntite, con margine dentato, che assumono una colorazione che va dal verde al grigiastro. I fiori crescono su steli che possono raggiungere i cinque metri di altezza. Le infiorescenze sono riunite in pannocchie di colore giallo o verde e fanno la propria comparsa nel corso della stagione estiva.

    L’Agave salmiana può essere coltivata in piena terra nelle regioni con clima temperato, mentre nelle zone con inverni rigidi è preferibile l’allevamento in vaso, in modo da spostare la pianta con facilità tra le pareti domestiche all’arrivo dei primi rigori autunnali. E’ una pianta di facile coltivazione e non richiede accorgimenti particolari per regalare il meglio della sua bellezza in ogni stagione dell’anno.

    Agave salmiana
    Fioritura: nel corso della stagione estiva
    Impianto: in primavera o nel periodo estivo
    Tipo di pianta: succulenta perenne
    Altezza max: tre metri
    Esposizione
    L'Agave salmiana deve essere collocata in posizione luminosa, anche ai raggi diretti del sole. Non tollera le temperature prossime allo zero, se non per brevi periodi.
    Terreno
    Il substrato deve essere sciolto e ben drenato, composto in prevalenza di terriccio e sabbia.
    Innaffiatura
    Nel corso della stagione estiva le irrigazioni devono essere regolari, facendo in modo che il terreno si asciughi completamente tra un intervento e l'altro. In autunno e nel corso della stagione invernale le irrigazioni vanno sensibilmente diminuite. Solitamente l'Agave salmiana resiste egregiamente alla siccità.
    Malattie e avversità
    L'Agave salmiana resiste bene all'attacco di parassiti e malattie. Attenzione però ai ristagni idrici ed agli eccessi di umidità, che potrebbero provocare la comparsa di malattie fungine e marciumi radicali letali per la pianta.
    Concimazione
    Nel corso della stagione vegetativa si può aggiungere del fertilizzante liquido all'acqua delle irrigazioni, seguendo le indicazioni del produttore.
    Moltiplicazione
    L'Agave salmiana si propaga per semina in primavera o per divisione di polloni basali nel corso della stagione estiva.

     
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    Mirtillocactus, pianta grassa

    mirtillocactus

    Il Mirtillocactus è una pianta grassa dall’aspetto molto particolare, appartenente alla famiglia delle Cactacee ed originaria del Messico e del Guatemala. Si tratta di una pianta caratterizzata da fusti che possono raggiungere i quattro metri di altezza, anche se nella coltivazione domestica le dimensioni sono sensibilmente ridotte. Gli stessi fusti sono colore verde-azzurro e presentano areole circondate di spine nere.


    I fiori sono di colore biancastro e fanno la propria comparsa nel corso della stagione estiva, mentre i frutti sono di colore azzurrognolo, simili a mirtilli (non per nulla la pianta viene chiamata anche Cactus dei mirtilli). Il Mirtillocactus si coltiva per lo più come pianta da appartamento, essendo poco resistente al freddo intenso della stagione invernale. Nel corso della stagione primaverile ed in estate, tuttavia, la pianta può essere spostata all’esterno delle mura domestiche, preferibilmente ai raggi diretti del sole.

    Mirtillocactus
    Fioritura: nel corso della stagione estiva
    Impianto: in primavera o al termine della stagione estiva
    Tipo di pianta: cactacea perenne
    Altezza max: quattro metri
    Esposizione
    Il Mirtillocactus deve essere collocato in posizione luminosa, in modo che possa ricevere il sole diretto per diverse ore nel corso della giornata. Non teme il caldo afoso della stagione estiva, mentre tende a mostrare segni di sofferenza in presenza di temperature prossime allo zero.
    Terreno
    Il substrato deve essere sabbioso e ben drenato, composto in prevalenza di terriccio, torba e sabbia.
    Innaffiatura
    In primavera e nel corso della stagione estiva le irrigazioni devono essere regolari, lasciando che il terreno si mantenga asciutto tra un intervento e l'altro. In autunno e nel periodo invernale le innaffiature vanno sensibilmente diradate, in modo che la pianta possa vivere il suo momento di riposo vegetativo.
    Malattie e avversità
    Il Mirtillocactus è una pianta resistente all'attacco di parassiti e malattie. Attenzione agli eccessi di umidità, che potrebbero provocare la formazione di malattie fungine e marciumi radicali.
    Concimazione
    Nella fase della messa a dimora si può aggiungere delo stallatico maturo al terriccio di coltivazione.
    Moltiplicazione
    La propagazione del Mirtillocactus avviene per semina in primavera o per talea al termine della stagione estiva.

     
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    Agave attenuata, pianta grassa

    agave-attenuata

    L’Agave attenuata è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Agavacee ed originaria del continente americano in particolare del Messico, anche se la sua diffusione è ormai estesa a tutte le zone a clima temperato del Pianeta. Si tratta di una pianta che può raggiungere il metro di altezza, caratterizzata da foglie carnose, solitamente prive di spine, riunite in rosette di colore verde lucido o verde scuro. I fiori sono a forma di imbuto, di colore giallo o verde, e fanno la propria comparsa nel corso della stagione estiva.

    L’Agave attenuata si adatta perfettamente alla coltivazione in piena terra, dove assumerà dimensioni considerevoli. Trattandosi di una pianta poco resistente alle temperature minime della stagione invernale, tuttavia, si consiglia l’allevamento in vaso, in modo da provvedere facilmente al ricovero tra le pareti domestiche all’arrivo dei primi rigori dell’autunno. L’Agave attenuata non richiede particolari accorgimenti per regalare il meglio della sua bellezza in ogni stagione dell’anno.


    Agave attenuata
    Fioritura: nel corso della stagione estiva
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: un metro
    Esposizione
    L'Agave attenuata deve essere collocata in posizione luminosa, in modo che possa ricevere il sole diretto per diverse ore nel corso della giornata. Sopporta le temperature afose della stagione estiva, mentre tende a soffrire in presenza di temperature inferiori allo zero.
    Terreno
    Il substrato deve essere soffice e ben drenato. Nella fase della messa a dimora si consiglia di utilizzare un terriccio specifico per cactacee o mescolare terra fertile e sabbia per garantire alla pianta il giusto equilibrio.
    Innaffiatura
    Nel corso della stagione primaverile ed in estate si consiglia di intervenire con regolarità, lasciando che il terreno si mantenga asciutto tra un'innaffiatura e l'altra. In autunno e nel corso della stagione autunnale si consiglia di sospendere le irrigazioni o comunque di intervenire con meno frequenza rispetto alla stagione vegetativa.
    Malattie e avversità
    L'Agave attenuata è abbastanza resistente all'attacco di parassiti e malattie. Attenzione però agli eccessi di umidità, che potrebbero provocare la formazione di malattie fungine e marciumi radicali.
    Concimazione
    Nel corso della stagione primaverile si consiglia di arricchire il terreno con del fertilizzante liquido per piante succulente, ricco di potassio e fosforo, mescolato all'acqua delle irrigazioni almeno una volta al mese.
    Moltiplicazione
    La propagazione dell'Aaave attenuata avviene per divisione di bulbilli o per separazione dei polloni basali nel corso della stagione primaverile.




    Titanopsis calcarea, pianta grassa

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    Al genere Titanopsis appartengono cinque o sei piante grasse della famiglia delle Aizoaceae originarie del Sud Africa; queste succulente sono caratterizzate da un basso fusto che sostiene una rosetta ricca di foglie verdi e azzurre ma ricoperte di sporgenze simili a verruche che, se esposte al sole, possono assumere delle colorazioni decorative e particolari, come il viola o il rose.

    La fioritura della Titanopsis avviene in estate, quando spuntano dei grandi fiori a forma di margherita di colore giallo o arancione. La specie di Titanopsis più diffusa e coltivata è la Titanopsis calcarea.

    Titanopsis calcarea
    Fioritura: estiva
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 3 centimetri
    Esposizione
    La Titanopsis calcarea ama le esposizioni in piena luce, anche se può crescere senza problemi a mezz’ombra pur se in ambiente luminoso; non teme il freddo e se il terreno è ben asciutti può vivere anche per brevi periodi a temperature di poco inferiori allo zero.
    Terreno
    Il terreno prediletto dalla Titanopsis calcarea è quello povero ma ben drenato; il substrato ideale è composto da terriccio universale con molta sabbia e materiale grossolano come perlite e argilla espansa.
    Innaffiatura
    Annaffiate con moderazione, avendo cura di lasciar asciugare bene il terreno tra un’irrigazione e l’altra. In inverno le annaffiature devono essere sospese.
    Malattie e avversità
    Queste succulente possono essere attaccate dalla cocciniglia o, in caso di annaffiature eccessive da marciume radicale.
    Concimazione
    In primavera e in estate fornite alla vostra Titanopsis del concime specifico per piante succulente sciolto nell’acqua di annaffiatura ogni venti giorni circa.
    Moltiplicazione
    La riproduzione della Titanopsis calcarea avviene per seme in primavera; bagnate la composta da seme prima dell’operazione di semina e poi tenetela in luogo luminoso, ombreggiato e protetto fino alla germinazione. Le nuove piantine vanno tenute in semenzaio fino a quando spunteranno almeno due foglioline, dopodiché possono essere trasferite in un contenitore singolo.

     
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    Browningia, pianta grassa

    Browningia

    Al genere Browningia appartengono alcuni cactus colonnari originari dell’America del sud, caratterizzati da fusti eretti di colore verde scuro con costolature poco evidenti; queste succulente tendono a ramificare nella parte alta del fusto. In estate producono dei fiori grandi dalla forma tubolare, di colore rosa o bianco che sbocciano di notte; ai fiori seguono i frutti, dalla forma ovale e di consistenza polposa, che contengono dei piccoli semi.

    La Browningia in natura può raggiungere anche i sette metri di altezza, mentre in contenitore si attesta intorno ai 100 centimetri; per permetterle un buon sviluppo radicale, rinvasatela ogni due o tre anni.

    Browningia
    Fioritura: in estate
    Impianto: alla fine dell'inverno
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 100 centimetri in contenitore
    Esposizione
    La Browningia ama le esposizioni soleggiate con almeno qualche ora di sole diretto al giorno; teme le temperature inferiori allo zero e per evitare dei danni non bisogna scendere sotto agli 8°C.
    Terreno
    Il terreno ideale per la Browningia è quello sciolto, sabbioso e molto ben drenato, come un mix a base di terra da giardino, terriccio bilanciato, sabbia e un po’ di pomice a grana media o fine; anche i terreni calcarei sono molto graditi a questa cactacea.
    Innaffiatura
    Da marzo a ottobre annaffiate regolarmente la vostra Browningia pur sempre senza esagerare e facendo attenzione che il terreno sia sempre asciutto tra un’irrigazione e l’altra; nei mesi freddi e d’inverno sospendete le annaffiature soprattutto se tenete la pianta in luoghi con temperature inferiori ai 15°C.
    Malattie e avversità
    Tra i parassiti che possono attaccare la Browningia c’è la cocciniglia, mentre tra le malattie delle piante, il marciume radicale è quello che può danneggiare radici e fusto.
    Concimazione
    Durante il periodo vegetativo fornite alla pianta del concime specifico per piante succulente sciolto nell’acqua d’innaffiatura ogni dodici giorni circa.
    Moltiplicazione
    La riproduzione della Browningia avviene per seme da effettuarsi alla fine dell’inverno o a inizio primavera; seminateli in semenzaio e mantenete il terreno sempre umido fino all’avvenuta germinazione.

     
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    Bowiea, pianta grassa

    browiea

    La Bowiea è una pianta succulenta perenne molto simile all’Asparagina. Originaria del continente africano ed appartenente alla famiglia delle Liliacee, la Bowiea è caratterizzata da un bulbo tondeggiante di grandi dimensioni, dal quale partono dei fusti lunghi e sottili, di colore verde brillante. I fiori sono a forma di stella, biancastri, poco appariscenti, e fanno la propria comparsa nel corso della stagione primaverile.


    La Bowiea si adatta perfettamente alla coltivazione in appartamento, specie in vasi sospesi, che ne esaltano l’aspetto ricadente. In primavera può essere spostata in giardino o in balcone, facendo attenzione a non esporla ai raggi diretti del sole, che potrebbero disseccare il bulbo e provocare la morte della pianta. La coltivazione della Bowiea è abbastanza semplice e non richiede accorgimenti particolari, se non in fatto di esposizione ed umidità, come dimostra la scheda che segue.

    Bowiea
    Fioritura: nel corso della stagione primaverile
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: succulenta perenne
    Altezza max: cinque metri
    Esposizione
    La Bowiea predilige la collocazione in posizione luminosa, ma non ai raggi diretti del sole, specie nelle ore più calde della stagione estiva. Non tollera il freddo intenso della stagione invernale ed è per questo che va tenuta in casa per gran parte dell'anno.
    Terreno
    Il substrato deve essere soffice e ben drenato, composto in prevalenza di terriccio di foglie, torba e sabbia.
    Innaffiatura
    Nel corso della stagione vegetativa la Bowiea va innaffiata con regolarità, lasciando che il terreno si mantenga leggermente umido tra un intervento e l'altro. Quando le foglie comincia a disseccare occorre diminuire drasticamente le irrigazione, fino alla completa sospensione.
    Malattie e avversità
    La Cocciniglia può attaccare la pianta e comprometterne la salute e la bellezza. In caso di attacco, è necessario intervenire con prodotti specifici.
    Concimazione
    Nella fase della messa a dimora è opportuno aggiungere dello stallatico maturo al terriccio di coltivazione.
    Moltiplicazione
    La propagazione della Bowiea avviene per semina o per divisione di bulbilli nel corso della stagione primaverile.

     
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    Sarcocaulon, pianta grassa

    GERANIACEAE_Sarcocaulon_marlothii_161206_005

    Del genere Sarcocaulon fanno parte una quindicina di piante arbustive succulente a foglie caduche, originarie dell’Africa e appartenenti alla famiglia delle Geraniaceae. Queste piante si caratterizzano per i fusti legnosi e lievemente cerosi, con molte spine acuminate e per lo sviluppo prostrato.

    Le piante del genere Sarcocaulon possiedono foglie di colore verde scuro dalla consistenza spessa e cerosa, di forma ovale, che tendono a svilupparsi sull’apice dei rami; in estate spuntano i fiori, composti da cinque petali e di colore bianco o rosato, ai quali succedono delle capsule legnose contenenti dei piccoli semi fertili.

    In Europa le Sarcocaulon vengono coltivate soprattutto dai collezionisti, mentre in natura sono piuttosto diffuse e sono utilizzate come combustibile. Queste piante grasse sono di taglia media: la loro altezza massima raggiunge i 35 centimetri.

    Sarcocaulon
    Fioritura: estiva
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: pianta grassa
    Altezza max: 35 centimetri
    Esposizione
    Le Sarcocaulon hanno bisogno di essere esposte in un luogo luminoso, soprattutto da marzo a ottobre, ma non eccessivamente soleggiato: bastano alcune ore di sole diretto; temono le temperature inferiori ai 10°C e quindi in inverno vanno ricoverate in casa o in una serra temperata.
    Terreno
    Queste succulente prediligono i terreni sciolti, ricchi e ben drenati, l’ideale sarebbe usare un miscuglio a base di terriccio di foglie, due parti di sabbia e due di pietra pomice.
    Innaffiatura
    Da marzo a ottobre annaffiate regolarmente, facendo asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. In inverno irrigate solo sporadicamente ma vaporizzate almeno una volta a settimana con dell’acqua demineralizzata.
    Malattie e avversità
    Le Sarcocaulon possono essere attaccate dal marciume radicale in caso di annaffiature eccessive.
    Concimazione
    Nel periodo vegetativo fornite alla pianta del concime specifico per piante succulente, ogni quindici o venti giorni circa.
    Moltiplicazione
    La riproduzione delle Sarcocaulon avviene in primavera seminando i semi dell’anno precedente; volendo è possibile ottenere delle talee che però tendono a radicare in modo poco sviluppato.

     
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68 replies since 3/9/2010, 19:25   20234 views
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