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Memorie (album)
Testi
Dopo l'uscita del primo concept album in Italia da parte dei New Trolls, anche i Pooh realizzarono nello stesso anno un album di questo tipo: si trattava dunque di collegare con una storia i testi dei vari brani dell'LP. Nella copertina interna del disco, i Pooh motivarono questa scelta con le critiche mosse al gruppo. Infatti, dopo l'uscita dell'orecchiabile singolo Mary Ann, il complesso era stato accusato di eccessiva commercialità.
I testi narrano la storia di un individuo perennemente disadattato. Nato per sbaglio, cresce in una famiglia che lo trascura (Zero, un minuto e... Addio in febbraio). Continua a soffrire di solitudine anche in età adulta, soprattutto dopo che la sua storia d'amore non va a buon fine (Mary Ann, Johnny e Lisa, Solo nel mondo). La guerra, che lo vede protagonista al fronte (Waterloo '70), semina dolore ed uno sgomento duraturo in tutto il mondo in cui vive. Il protagonista resta infine abbagliato dal fascino superficiale del denaro (La ballata del miliardo). Al termine della sua vita si accorge, troppo tardi, di aver sbagliato tutto e di aver fatto passare alla sua donna "vent'anni inutili di giorni stupidi" (Memorie).
Rispetto al singolo-tormentone Mary Ann il tono di fondo risulta senza dubbio più serio, anche se restano alcune ingenue strizzatine d'occhio al genere letterario della favola. Da notare che il retro del 45 giri, E dopo questa notte, fu escluso dall'album (come del resto sarebbe accaduto spesso in molti LP dei Pooh). Probabilmente la canzone non si adattava al concetto della storia narrata dell'album.
Musica
C'è innanzitutto da ricordare la presenza di un collage sonoro che introduce il disco riassumendo tutta la storia dell'album in pochi secondi.
Le parti di canto solista di Memorie vennero affidate quasi tutte a Riccardo Fogli, caso unico nella discografia del gruppo. Tipica dei Pooh di questo periodo era la combinazione di testi abbastanza tristi e musiche allegre e sbarazzine. Comunque, le sonorità beat iniziavano a lasciare il posto a quello che con l'album successivo sarebbe diventato l'inconfondibile marchio pop del gruppo.
I Pooh si avvalsero della collaborazione musicale di Francesco Anselmo con l'orchestra di archi e fiati.
Dettagli
L'album è stato il primo firmato ufficialmente da Valerio Negrini e Roby Facchinetti.
Il disco venne registrato negli studi Soun Studio Cinelandia, di proprietà della Vedette; il tecnico del suono era Severino Pecchenini.
La copertina del disco, basata su un collage, fu curata da Domizia Gandolfi.
Come del resto era stato per l'album precedente, l'LP Memorie non riuscì a sfondare.
Per decenni, i pezzi del brano furono reperibili solo in due diverse ristampe economiche. Dato che si trattava di un album concept, il senso della storia raccontata andò quindi perduto. In seguito, comunque, Memorie è stato ristampato su CD (secondo la composizione originale) dalla Duck Records e poi, successivamente, dalla Dischi Ricordi nella serie Orizzonte.
Brani dell'album
Lato A
Zero un minuto e... (Facchinetti-Negrini) - 4:38
Piccolo re (Facchinetti-Negrini) - 2:21
Addio in febbraio (Facchinetti-Negrini) - 2:26
Ai confini del mondo (Facchinetti-Negrini) - 2:10
Amo lei (Facchinetti-Negrini) - 1:57
Mary Ann (Facchinetti-Negrini) - 2:39
Lato B
La fata della Luna (Facchinetti-Negrini) - 3:12 (voci di Valerio nelle strofe e di Roby nel ritornello)
Johnny & Lisa (Facchinetti-Negrini) - 2:59
Waterloo '70 (Facchinetti-Negrini) - 2:54
Solo nel mondo (Facchinetti-Negrini) - 2:56
La ballata del miliardo (Facchinetti-Negrini) - 3:00
Memorie (Facchinetti-Negrini) - 3:10
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I Pooh riarrangiano
l’inno di Mameli
Sarà presentato in anteprima il 17 marzo a Caltanissetta. “Lo abbiamo reso più corale” spiegano componenti il gruppo
Un Mameli rivisitato dai Pooh. C’è anche l’omaggio di uno dei gruppi simbolo della scena musicale italiana, che riattualizzerà l’Inno nazionale, nel piano delle celebrazioni per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Ed è proprio uno dei componenti dei Pooh, Red Canzian, testimonial delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ad anticiparlo. “Stiamo riarrangiando l’Inno di Mameli e lo suoneremo - annuncia - per la prima volta il 17 marzo a Caltanissetta”. E poi i Pooh aggiungono particolari sull’inno che “abbiamo reso più corale: la versione originale è cantata all’unisuono, tutti con lo stesso tono, invece noi abbiamo fatto una versione alla Pooh. In alcuni punti ci apriamo, le nostre voci si staccano. Il tutto nel più grande rispetto della melodia e del significato del Canto degli italiani”. Sui perché della rivisitazione Red Canzian risponde con una domanda: “E chi doveva curare il riarrangiamento dell’Inno di Mameli se non noi? Forse Fabri Fibra? Siamo i Pooh. Siamo, orgogliosamente, nazionalpopolari e quindi ci sta, e ne siamo felicissimi, che arrivi da noi un omaggio all’Inno nazionale per questi 150 anni dell’Unità d’Italia”.. -
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Donna al buio bambina al sole
Giulia si sposa
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I Pooh, Elena Guarnieri e Alessandro Preziosi ospiti a "Io Canto"
arco Calzavara, la fotografia di Franco Fratus e i costumi sono di Francesca Schiavon.
Giovedì 13 ottobre 2011, in diretta, in prima serata su Canale 5, Gerry Scotti presenta la quinta puntata di "Io canto", lo show dedicato a giovani interpreti dalle rare doti vocali.
Sotto la direzione artistica di Roberto Cenci, saliranno sul palco circa 30 giovani ugole d'oro che si esibiranno dal vivo, accompagnati dall'orchestra diretta da Maurizio Pica.
Grande musica in studio con i Pooh che regaleranno al pubblico i loro più grandi successi e duetteranno con i ragazzi di Io Canto.
In giuria, affianco a Mogol, Claudio Cecchetto e Gloria Guida questa settimana siederanno Elena Guarnieri e Alessandro Preziosi, che, durante la serata, darà prova di essere un ottimo cantante.
"Io Canto" è un programma realizzato da RTI. La regia è di Roberto Cenci. Il capo struttura è Simona Raya. Gli autori sono: Alvise Borghi, Riccardo Di Stefano, Paolo Cucco, Carlo Pistarino, Fabrizio Berlincioni, Francesca Cenci, Ilaria Perazzo, Gianluca Giorgi, Susanna Balzi. Produttore esecutivo è Paola Mistura. La scenografia è di MPooh: da domani “Dove Comincia il Sole Live” cd, dvd e luxury edition
Sarà disponibile da domani 11 Ottobre, in tutti i negozi tradizionali e digitali il cd/dvd live dei Pooh “Dove comincia il sole Live – 27 Agosto 2011 – Castello di Este“.
Il Cd sarà disponibile in tre confezioni diverse: un doppio cd, un doppio dvd e una luxury edition che racchiudono il meglio di nove mesi di emozioni dal vivo, tra palazzi dello sport, teatri e spazi all’aperto (tutti sempre esauriti), con contenuti speciali e sorprese per i fan.
36 i brani inclusi nell’album, tutti registrati nel corso del concerto-show di Este (Pd), ultima tappa del “Dove Comincia Il Sole Tour“, brani che sono tratti dall’ultimo album “dove comincia il sole” fino ai loro primi successi.
Il DVD conterrà invece le immagini del concerto nella suggestiva cornice medievale della cittadina veneta, tra scenografie di fuochi e luci, suoni e immagini, oltre a 18 mesi di backstage, dai giorni in cui Roby, Dodi e Red stavano preparando le canzoni che avrebbero fatto parte del disco, a quelli in sala d’incisione, dal tour nei Palasport al tour teatrale, fino alla serata conclusiva del tour estivo ad Este, passando per gli incontri “spaziali” con l’astronauta Paolo Nespoli.
La luxury edition conterrà infine i due CD e i due DVD (ma con un brano in più), il libretto con le foto del concerto di Este, oltre a grandi sorprese, come le cartoline autografate da Roby, Dodi, Red e dai musicisti che li hanno accompagnati in questo lunghissimo tour (Danilo Ballo, Ludovico Vagnone e Phil Mer) e un “Pop-up” del suggestivo palco nel castello di Este. Uno special package a tiratura limitata numerata tutto da scoprire e rivolto ai collezionisti dei POOH, una confezione da vero amatore.
“Questo per noi è stato in assoluto il tour più divertente e coinvolgente – raccontano Roby Facchinetti, Dodi Battaglia e Red Canzian – … ogni sera un’emozione diversa, ogni sera un confronto musicale importante tra di noi… E poi un pubblico che ci ha premiato per aver deciso di andare avanti”
E a proposito di tour, dopo 9 mesi di concerti in giro per l’Italia, il 22 e il 23 ottobre i Pooh suoneranno in Canada, alle Cascate del Niagara con la Rock Simphony Orchestra di Toronto, per poi spostarsi a Sofia, in Bulgaria, dove il 28 ottobre suoneranno con l’Orchestra Sinfonica di Sofia. A gennaio proseguiranno poi con un mini-tour europeo che toccherà il Belgio (19 gennaio a Colfontaine e 20 gennaio a Liege), Parigi (21 gennaio – Teatro dell’Olympia) e poi ancora Zurigo (23 gennaio).. -
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Un Grande Amore..
Portami Via...
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Donna Davvero..
Nel cuore e nell'anima..
Tu dove sei..
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Pooh – Christmas Collection (album)
Come ben saprete, mancano esattamente 5 giorni a Natale e se anche voi vi state affrettando alla ricerca di un bel regalo di Natale, non preoccupatevi perchè la soluzione ve la propongono i Pooh.Difatti, la band ha pensato bene di proporre la Christmas Collection per questo Natale 2011; questa raccolta si compone di 40 brani ed è disponibile proprio da oggi su iTunes. La band, inoltre, sarà protagonista domani all’Auditorium Parco della Musica di Roma, che andrà in onda su Rai 2, il 24 dicembre.
Vi lasciamo alla tracklist ufficiale:
1. Happy Christmas
2. Che vuoi che sia
3. La mia donna
4. La luna ha vent’anni
5. Santa Lucia
6. Dammi solo un minuto
7. La mia notte dei miracoli
8. Ci penserò domani
9. Tu dov’eri
10. Se sai se puoi se vuoi
11. Cosa dici di me
12. Stare senza di te
13. Canterò per te
14. Se balla da sola
15. Se c’e’ un posto nel tuo cuore
16. Cosa si può dire di te
17. In diretta nel vento
18. Cercando di te
19. Uomini Soli
20. Il tempo, una donna, la città
21. Forse Natale
22. La leggenda di Mautoa
23. L’altra donna
24. Il suo tempo e noi
25. Vita
26. L’altra parte del cielo
27. Quando lui ti chiederà di me
28. Il cielo è blu sopra le nuvole
29. Io ti aspetterò. -
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L'altra donna
E vorrei
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Gli anni d’oro di: I POOH
Biografia
Gli anni Sessanta
Il primo nucleo dei futuri Pooh, che non si chiamano Pooh bensì Jaguars, nasce nel 1962 a Bologna, ad opera del batterista Valerio Negrini e di un giovane chitarrista di estrazione orchestrale, Mauro Bertoli. Dopo vari cambiamenti, alla fine del 1965, si arriva alla prima formazione un po’ più stabile: Valerio Negrini (batteria), Mauro Bertoli e Mario Goretti (chitarre), Giancarlo Cantelli (basso) e Bruno Barraco (tastiere). Nel 1965 ci sono stati 2 avvicendamenti: Bob Gillot al posto di Barraco e Gilberto Faggioli al posto di Cantelli.
Nel gennaio 1966 ottengono un contratto con la Vedette, la casa discografica di Armando Sciascia che, avendo perso proprio in quel periodo l’Equipe 84, sta cercando un nuovo gruppo beat. Poiché però esiste un gruppo romano con lo stesso nome (i Jaguars), e che ha già inciso un 45 giri, si deve trovare una nuova denominazione: quella che viene scelta (su suggerimento di Aliki, segretaria di Sciascia) è ispirata a Winnie-the-Pooh, il famoso orsacchiotto della letteratura per l’infanzia. Ecco che allora nascono i Pooh nel 1966.
Nel febbraio del 1966 la band pubblica il primo 45 giri: Vieni fuori (Keep on Running), cover di un brano dello Spencer Davis Group. Poi partecipano al programma televisivo Settevoci nel quale presentano il brano Quello che non sai, cover di Rag doll dei Four Seasons, pubblicato come lato B di Bikini Beat(secondo 45 giri uscito a maggio), che viene commissionato alla band come jingle pubblicitario da parte di una importante marca di rossetti.
Subito dopo il giovane bergamasco Roby Facchinetti sostituisce alle tastiere Bob Gillot. Nell’Estate dello stesso anno, Riccardo Fogli entra a far parte della band, sostituendo Gilberto Faggioli, che secondo alcuni giornalisti sarebbe stato “cacciato”. L’incontro fra l’ex cantante degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, ed i Pooh avviene al Piper di Milano.
Il primo 45 dei Pooh
Il primo album Per quelli come noi è pubblicato alla fine dell’anno, e presenta le reincisioni delle canzoni uscite su 45 giri eseguite con la nuova formazione più altri brani; vende oltre 15.000 copie e comprende sei cover e sei brani scritti dal duo Facchinetti-Negrini (che però, non essendo ancora iscritti alla Siae, non firmano le canzoni). Solo nella ristampa su cd del disco i brani verranno accreditati a Negrini e Facchinetti.
Nel 1967, ad aprile, pubblicano il quarto 45 giri Nel buio/Cose di questo mondo e, subito dopo, i Pooh rimangono in quattro; Mauro Bertoli si sposa con una giovane ballerina e decide di abbandonare la carriera musicale. I Pooh resteranno sempre in 4 (fino al settembre 2009)
Nel 1968 ad aprile, i Pooh conoscono per la prima volta l’ebbrezza della hit parade, con il tormentone Piccola Katy (che in origine è il lato B di In silenzio, quinto 45 giri) che sale fino alla quindicesima posizione.
Poco dopo la pubblicazione del disco Mario Goretti se ne va, stanco dei continui spostamenti in giro per l’Italia, e torna nella sua Bologna dove apre un’azienda di amplificatori: lo sostituirà (a settembre del 1968) il giovane chitarrista bolognese Dodi Battaglia, neanche diciassettenne, notato dai Pooh durante una festa bolognese in cui si esibiva con un virtuoso assolo elettrico degli Shadows. Membro dei Meteors (che sono stati anche il complesso di accompagnamento di Gianni Morandi), in “segreto” stava diventando protagonista dell’inimitabile crescita del complesso.
In questo anno, i rapporti fra i Pooh e la casa discografica si incrinano in seguito alla pubblicazione, nel luglio 1968, del loro secondo album Contrasto: fatto uscire di nascosto mentre la band è in tournée, il disco viene ritirato dal mercato poco dopo. Questo album comprende, infatti, soprattutto provini e scarti, oltre al singolo di discreto successo In silenzio/Piccola Katy.
L’album “Memorie”(il loro terzo e uscito nel 1969) costituisce uno dei primi “concept album” della storia della musica leggera in Italia: per la prima volta nella storia del gruppo, i testi delle canzoni si riuniscono in una trama, dalla quale si delinea una storia di vita dai toni amari e critici; proprio da questo LP dalle atmosfere rarefatte e le melodie malinconiche si iniziano a riconoscere i Pooh che verranno. Il poco riscontro commerciale del disco, unito alla tensione creatasi per la vicenda di Contrasto, spingono il gruppo a non rinnovare il contratto con la Vedette e a cambiare casa discografica.
Gli anni Settanta
Nel 1971 i Pooh (Valerio, Roby, Riccardo e Dodi) passano alla multinazionale CBS e con il produttore Giancarlo Lucariello arrivano le prime grandi soddisfazioni. Il singolo Tanta Voglia di Lei approda al numero uno della classifica in appena due settimane. Lo stesso capita con Pensiero che vende oltre un milione di copie (nonostante tutti la considerino un pezzo d’amore, il brano parla di un carcerato). Esce il disco Opera prima, un LP che fonde la musica sinfonica (come nel brano omonimo) alla melodia italiana.
Valerio Negrini abbandona la band, pur rimanendo come paroliere e quinto Pooh occulto. Viene sostituito da Stefano D’Orazio, batterista romano che aveva già militato in gruppi comeI Naufraghi (con i quali ha all’attivo un paio di 45 giri ed una colonna sonora) e Il Punto. I Pooh registrano in inglese alcuni dei loro brani: Tutto alle tre diventa The Suitcase e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo. Tanta voglia di lei arriva seconda al Festivalbar.
Nel 1972 (Roby, Riccardo, Dodi e Stefano) il successo diventa mondiale, grazie a singoli di grande effetto e drammaticità come Noi due nel mondo e nell’anima (retro Nascerò con te), Cosa si può dire di te (retro Quando una lei va via). La casa discografica è indecisa su quale dei due singoli puntare maggiormente, così, per non fare un torto né all’interpretazione di Dodi in Noi due nel mondo e nell’anima né al sempre più indolente Riccardo di Nascerò con te, decide di pubblicare il 45 giri come un Doppio Lato A, scegliendo una copertina bianca per la copertina col solo nome del gruppo in primo piano e la foto dei quattro.
La voce di Roby offre interpretazioni sofferte come in Mio padre una sera o La nostra età difficile. A questo punto Riccardo Fogli, decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. A suo giudizio, infatti, il produttore tende a privilegiare la voce di Dodi a scapito della sua. Il gruppo sembra sul punto di sciogliersi, quando, dopo infinite selezioni tenutesi nella lavanderia di un albergo sull’Appennino tosco-emiliano (inizio del 1973), a Roncobilaccio viene scelto un nuovo bassista, Red Canzian, chitarrista di una band progressive, i Capsicum Red, che all’attivo potevano vantare due singoli ed un apprezzato 33 giri. Red Canzian conobbe i Pooh nel 1971 all’epoca del Festivalbar, e dopo più di cento bassisti sottoposti a provini, al gruppo venne in mente che questo giovane chitarrista di Treviso sarebbe stato l’ideale.
Nel 1973 (con la nuova formazione che vede Red Canzian sostituire Riccardo Fogli) esce il disco Parsifal, probabilmente il migliore LP del gruppo. Anticipato dai singoli Io e te per altri giorni e Infiniti noi, questo LP miscela in maniera unica nel panorama italiano il pop sinfonico di derivazione britannica con le melodie sofisticate di Roby Facchinetti (come nell’omonima Parsifal o in L’anno, il posto, l’ora): se lo stile musicale sembra indirizzarli verso paragoni ingombranti come Pink Floyd e Genesis, i coretti dei quattro riportano direttamente ai Beatles e ai Bee Gees. Il brano omonimo segna una tappa importante nella storia del complesso, in quanto la sua seconda parte è esclusivamente strumentale. È questo forse il primo pezzo del gruppo in cui la chitarra solista di Dodi raggiunge, per evidenza e qualità, dei notevoli risultati.
Nel 1974, con la raccolta I Pooh 1971-1974, chiudono un’epoca di grandi successi. Vengono inclusi nel disco Se sai, se puoi se vuoi e Per te qualcosa ancora, utilizzati come lato A dei relativi 45 giri, che comprendono pure E vorrei. I brani, ordinati secondo un criterio cronologico abbastanza rigido, mettono bene in evidenza quanto rapida sia stata la maturazione musicale nello stile dei Pooh in questi quattro anni. I due singoli comunque non raggiungono il successo dei precedenti.
Il 1975 è un anno di transizione. Il notevole carico di musica sinfonica nonché liriche spesso oniriche e difficili si fondono in due LP di modesto successo commerciale. Un po’ del nostro tempo migliore si presenta come un LP troppo difficile per il pubblico dei Pooh, abituato a canzoni di rapida presa.
Neanche Forse ancora poesia riesce a vendere come Parsifal, soprattutto a causa di una poco fortunata scelta del singolo da parte del produttore. Ninna Nanna, scelta per promuovere l’album non riesce ad entrare nella top 10 dei singoli. Va detto che gli arrangiamenti a base orchestrale erano stati imposti dal produttore (Lucariello), mentre il gruppo si era pronunciato per degli arrangiamenti acustici. Il disco viene prodotto piuttosto in fretta, è meno difficile e curato del precedente e i Pooh per moltissimo tempo si rifiuteranno di suonare i pezzi di questo Lp nei loro concerti, nonostante la presenza di canzoni amate dai fans, come Un posto sulla strada, Quinta stagione e Cara bellissima.
Dato che Lucariello non riesce più a perpetuare il successo del complesso, i dissapori si intensificano. Il desiderio di continuare a suonare riducendo l’apporto dell’orchestra porta infine il complesso ad autoprodursi (primo caso del genere in Italia) e a dividersi definitivamente dal produttore che li aveva portati al successo.
Siamo nel 1976: lanciato in orbita da canzoni come Linda (con la quale i Pooh partecipano al Festivalbar, Miguel Bosé la canterà in spagnolo ottenendo il successo) e Pierre, l’album Poohlover segna una netta sterzata rispetto al recente passato. Sono musiche più solari e suonate dai quattro con arrangiamenti più ricchi (cosa che permette ai Pooh di crescere come musicisti nonostante resti ancora l’accompagnamento di una sezione d’archi). I testi non si concentrano più solo sull’amore, ma si avvicinano alla quotidianità ed alle questioni sociali; in Poohlover si parla infatti di omosessuali, prostitute, zingari e carcerati.
A partire dal 1977 i Pooh inaugurano un’epoca di sfarzo, grandi concerti negli stadi, raggi laser, fumi sul palco, che resteranno per decenni uno dei simboli della band, oltre alla musica ovviamente. In questo periodo partecipano a diverse puntate di Domenica In con Corrado. Anticipato dal 45 estivo Dammi solo un minuto, esce l’LP Rotolando respirando, il primo prodotto dalla nuova casa discografica, la CGD, con la quale i Pooh firmano un contratto dopo essersi distaccati dalla precedente CBS; Rotolando Respirando è un disco carico di energia e vitalità, che spazia abilmente dal pop più leggero fino alla grande energia rock del brano che dà il titolo all’album, con il noto assolo di Dodi Battaglia, oppure alle note di Ancora tra un anno, brano che ancora oggi è la sigla di chiusura dei loro concerti.
Il disco viene registrato per due volte dato che nella prima sessione erano stati sbagliati completamente i missaggi; per rimediare agli errori tecnici i Pooh scelgono di remixare l’album agli Stone Castle Studios del Castello di Carimate, all’epoca tra i più all’avanguardia d’Europa.
Il crescente successo porta i Pooh ad incidere un altro tra i suoi principali LP, Boomerang (1978). Per la prima volta si osservano un uso generoso del sintetizzatore e numerosi virtuosismi alla chitarra elettrica anche nelle parti cantate. Si tratta anche del primo LP in cui si rinuncia totalmente all’accompagnamento degli archi.
Paolo Steffan, già membro dei Capsicum Red e del duo Genova & Steffan, grande amico di Red Canzian, disegna il logotipo tuttora usato dal gruppo.
Nel 1979 esce Viva e i Pooh vendono oltre 600.000 copie. Brani come Io sono vivo (che rimane in classifica per oltre 51 settimane), Notte a sorpresa, L’ultima notte di caccia, Tutto adesso, In concerto sono a oggi tra i pezzi più amati e richiesti dai fans. Proprio con Io sono vivo e Notte a sorpresa i Pooh inaugurano la moda di realizzare video promozionali per i 45 giri. I pezzi del disco vengono abbinati alla stagione 1979-1980 del programma televisivo Domenica In.
Gli anni Ottanta
Nel 1980 i Pooh pubblicano l’album Hurricane, inizialmente pensato per il mercato estero; un disco nel quale i Pooh riarrangiano in inglese i pezzi più importanti dell’ultimo triennio. Il disco non riesce ad entrare nelle classifiche americane ed inglesi e viene quindi fatto uscire anche in Italia, dove non ottiene successo.
A settembre del 1981 un altro LP di successo sbarca sul mercato italiano: Buona fortuna, con brani di grande presa sul pubblico come il 45 giri estivo Chi fermerà la musica, Buona fortuna, l’autobiografica Banda nel vento (già lato B del 45 giri) e Dove sto domani, con il caratteristico basso fretless di Red Canzian. Di Chi fermerà la musica viene girato un noto videoclip nel quale i Pooh si scambiano i ruoli raccontando così la storia di un gruppo qualsiasi.
Nella primavera del 1982 i Pooh pubblicano il loro primo disco live: Palasport, un doppio vinile registrato durante il tour autunnale 1981, nel quale ripercorrono i loro primi 15 anni di carriera, con due inediti suonati appositamente per la tourneè che sono Canzone per l’inverno e Siamo tutti come noi.
Tropico del nord del 1983 viene registrato negli studi di Montserrat, nei Caraibi. È il primo LP italiano ad essere commercializzato sul supporto CD, con una traccia in più (Colazione a New York). Per la prima volta, su un disco del gruppo si trova una canzone arrangiata solo vocalmente, si tratta di Solo voci, dove i Pooh cantano senza l’accompagnamento della musica. Nato per celebrare i Beatles di Because, il brano si avvale dello stesso compressore (con le stesse regolazioni) utilizzato dai Fab Four per le registrazioni dei loro dischi. Da ricordare brani come Lettera da Berlino Est, Grandi speranze, Cosa dici di me. Durante le registrazioni di Tropico del nord i Pooh registrano i videoclip delle canzoni del disco, che vengono incluse in uno special distribuito poi su VHS, chiamato L’anno del Tropico, che risulta essere la videocassetta più venduta dell’anno in
Nel 1984 i Pooh volano a Maui, nelle Hawaii per registrare il disco Aloha negli studi di George Benson. Durante il soggiorno hawaiano i Pooh registrano le 9 tracce che compongono il LP, ma una di queste, Canzone per Lilli viene proposta solo nella successiva ristampa dell’album in Cd. Il disco si apre con la positiva Ragazzi del mondo, i testi si fanno più spigliati e ottimisti che in passato. Il brano Il giorno prima risulta il più impegnato del disco, parla infatti di un eventuale catastrofe nucleare causata dalla guerra fra le due grandi superpotenze militari dell’epoca. Il brano portante del disco risulterà però essere La mia donna, canzone scritta da Roby in Italia ma arrangiata definitivamente agli studi “Lahina” di Maui. Interpretata dai quattro, suddividendosi il cantato delle strofe, questo brano è diventato famoso soprattutto per il virtuoso assolo elettrico di Dodi Battaglia nel finale strumentale del pezzo. Nel disco si sente la forte presenza del sintetizzatore Fairlight, che caratterizza le ultime produzioni musicali della band. I suoni della batteria campionati fanno capolino in Io vicino, io lontano, l’unico brano dal sapore hawaiano dell’album.
Il successivo tour italiano vede Stefano presentarsi sul palco dotato di una nuovissima batteria elettronica, in sostituzione di quella tradizionale. Gli show dal vivo vengono introdotti dai suoni sintetizzati di Roby sulle note di Selvaggio. Dal soggiorno hawaiano i Pooh portano in Italia uno special di oltre un’ora, che viene proposto in prima serata dalla RAI. Lo special è composto dai videoclip delle canzoni realizzati sull’isola, con i commenti e gli aneddoti degli artisti. È stato commercializzato nel 2003 come primo DVD ufficiale della band. A fine anno esce la quarta raccolta della band, Pooh 1981-1984 e tutto quanto mai apparso su L.P. L’album è doppio ed è composto da 19 brani dei quali 9 mai apparsi su L.P. (7 mai apparsi su CD). La successiva versione CD di questo album doppio sarà divisa in due CD singoli: Pooh 1981-1984 e I nostri anni senza fiato
Nel 1986, per festeggiare i vent’anni del gruppo, esce Giorni infiniti su supporto in vinile completamente bianco. Il suono richiama le origini del gruppo e mescola acustica vecchio stile e nuove tecnologie. Notevole la sezione fiati coordinata da Demo Morselli e composta anche da Amedeo Bianchi e Claudio Pascoli.
Gli anni novanta si aprono per il complesso con uno dei pochi successi che ancora mancano alla loro quasi venticinquennale carriera: a marzo vincono il Festival di Sanremo con il brano Uomini soli, che cantano assieme a “Dee Dee Bridgewater” (che inciderà il brano “Angel of the night” cover di uomini soli). Poco dopo uscirà l’album omonimo, che conterrà brani di successo come L’altra donna (scritto e cantato da Dodi Battaglia), Giulia si sposa (scritto da Stefano D’Orazio) e Tu vivrai (in collaborazione con Eros Ramazzotti, Umberto Tozzi, Raf ed Enrico Ruggeri).
Sempre nel 1990, a dicembre, esce una raccolta doppia: 25, la nostra storia. Da questo album nascerà una lunga e fortunata tournèe nei teatri..