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Jim Morrison

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  1. Lussy60
     
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    Jim Morrison

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    biografia


    « Se una mattina ti svegli e non c'è il sole, o sei morto, o sei il sole. »
    (Jim Morrison)
    « Vorrei essere nato al contrario per capire questo mondo storto. »
    (Jim Morrison )

    James Douglas "Jim" Morrison (Melbourne, 8 dicembre 1943 – Parigi, 3 luglio 1971) è stato un cantante e poeta statunitense.

    Leader carismatico e frontman del gruppo rock statunitense The Doors, fu uno dei più importanti esponenti della rivoluzione culturale del '68, nonché uno dei più grandi cantanti rock della storia. Definito il poeta del sesso e della morte, trasse ispirazione dalle opere dei poeti maledetti ed è ricordato come una delle figure di maggiore potere seduttivo della storia musica rock.

    Le sue opere e la sua vita sono state oggetto di un'ammirazione quasi religiosa da parte di numerosissimi fan in tutto il mondo.

    I primi anni


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    «Se ti dicono che l’amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.»
    Jim Morrison


    Jim Morrison nacque a Melbourne in Florida da George Steve Morrison, ammiraglio in servizio presso la Marina degli Stati Uniti, e da Clara Clark.

    A causa della professione del padre, la famiglia dovette trasferirsi diverse volte e per questo motivo Jim visse i primi anni della sua vita in un clima di solitudine, essendo costretto a cambiare spesso casa, scuola ed amicizie. Trascorse gran parte della sua infanzia a San Diego, California; nel 1958 s'iscrisse alla Alameda High School, per poi diplomarsi alla Washington Middle School di Alexandria, Virginia, nel 1961. Trasferitosi presso i nonni a Clearwater in Florida (mentre la famiglia si era trasferita a Phoenix), nel 1962 frequentò la Florida State University. Nel gennaio 1964 l'intera famiglia tornò in California, a Los Angeles e, nonostante il padre avesse preferito che il figlio si dedicasse come lui alla carriera militare, Jim intraprese gli studi presso la UCLA per diventare regista, ma, dopo aver ricevuto critiche negative per il suo primo corto realizzato, decise di lasciare l'università.
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    Secondo Morrison, uno dei più importanti eventi della sua vita avvenne nel 1947 durante un viaggio con la famiglia nel New Mexico. Egli descriveva così questo fatto:
    « La prima volta in cui ho scoperto la morte... io, mia madre, mio padre, mia nonna e mio nonno stavamo viaggiando in auto attraverso il deserto all'alba. Un camion carico di Indiani Navahos aveva sbattuto contro un'altra auto o qualcos'altro: c'erano Indiani insanguinati che stavano morendo sparsi per tutta la strada. Ero solo un bambino e per questo dovetti restare in macchina mentre mio padre e mio nonno scesero a guardare.
    Tutto ciò che vidi fu una divertente vernice rossa e della gente distesa attorno, ma sapevo cosa stava succedendo, perché riuscivo a sentire i fremiti delle persone intorno a me, e all'improvviso capii che loro non sapevano più di me cosa stava accadendo. Quella fu la prima volta che ebbi paura... ed ebbi la sensazione, in quel momento, che le anime di quegli Indiani morti - forse una o due di esse - stavano correndomi intorno, ed entravano nella mia anima, e io ero come una spugna, pronto a sedermi là e assorbirle »
    Con i Doors

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    Jim Morrison, studente di Cinema alla UCLA di Los Angeles, condusse una vita in stile bohémienne nelle vicinanze di Venice Beach. Un incontro casuale con il compagno di università Ray Manzarek li portò alla formazione dei Doors, in cui confluirono poi anche il chitarrista Robby Krieger e il batterista John Densmore.

    Il nome The Doors (Le Porte) deriva dal verso di una poesia di William Blake.
    (EN) If the doors of perception were cleansed, everything would appear to men as truly it is; infinite.
    « William Blake, The Marriage of Heaven and Hell »
    (IT)
    « Quando le porte della percezione saranno purificate, le cose appariranno all'uomo come sono realmente: infinite. »

    Come diceva lo stesso Morrison: «Ci sono il noto e l'ignoto, e in mezzo ci sono le porte».


    Per i Doors, il successo arrivò dopo l'uscita del primo omonimo album; la loro musica era un blues rock psichedelico originale, con le tastiere di Manzarek che davano l'impronta al sound con motivetti vaudeville, boogie woogie e jazz; con la chitarra-flamenco di Krieger (ora gitana, ora hawaiana) che duettava con le tastiere e creava l'atmosfera su cui poteva incedere la voce di Morrison.

    Tra i vari soprannomi di Jim Morrison si possono ricordare Mr. Mojo Risin (un anagramma del suo nome), il Re Lucertola (da un verso del suo poema Celebrazione della lucertola "I'm the lizard king,i can do anything", parte del quale appare nell'album del 1968 Waiting for the Sun nella canzone Not to Touch the Earth), e Jimbo.

    Nel 1970 Morrison partecipò ad una cerimonia simile ad un matrimonio, celebrata in stile Wicca, per ufficializzare la sua unione con la giornalista/scrittrice Patricia Kennealy; ma Morrison non la considerò molto seriamente, così come racconta in un'intervista nel libro Rock Wives della Kennealy. La relazione infatti non durò molto. La relazione più seria e duratura fu quella con Pamela Courson (22 dicembre 1946 - 25 aprile 1974), definita "compagna cosmica" da Jim Morrison, che la incontrò per la prima volta a Los Angeles nel 1965. Pamela morì per overdose tre anni dopo il compagno.

    Negli anni di ascesa al successo dei Doors con l'album omonimo e il singolo di maggior successo Light My Fire, lo stile di vita "sesso, droga e rock and roll" di Jim era sempre più intenso; egli divenne così un accanito alcolista e la band ne risentì.

    Nel 1969, sotto l'effetto di stupefacenti[citazione necessaria], fu accusato di aver mostrato i genitali al pubblico durante un concerto a Miami e di aver simulato una fellatio a Krieger mentre suonava: per questo fu poi processato e condannato. Le prove addotte sono state oggetto di contestazione, Morrison si è sempre proclamato innocente e non sono state depositate testimonianze da parte dei suoi compagni di band, a pochi metri da lui in quel momento.
    Poesia

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    Era attratto dalla cultura beat dei romanzi di Jack Kerouac e delle poesie di Allen Ginsberg, di cui si notano influssi nelle sue liriche, dal teatro greco (Dioniso e da opere come Le Baccanti di Euripide). Si ritrova comunque nella poetica di Jim Morrison una forte influenza della poesia simbolista francese (Arthur Rimbaud e la sua filosofia sulla sregolatezza dei sensi per scoprire l'ignoto).

    Già nei primi anni dell'adolescenza si poteva intravedere nella personalità di Jim Morrison la sua vocazione di poeta-ribelle. Incominciò proprio in questi anni a tenere un diario dove scriveva le sue prime poesie che sarebbero comparse in futuro nelle sue canzoni.

    Circondato da un'aura che lo ha spesso fatto accostare ai poeti maledetti e a quelli della beat generation, Morrison è stato comunque uno dei maggiori ispiratori della (sotto)cultura - almeno a parere di molti - legata all'uso di sostanze stupefacenti, di cui fu accusato di teorizzare il consumo, confortato dal pensiero di Nietzsche, Rimbaud, Blake, Baudelaire, etc.

    Scrisse e pubblicò varie raccolte di poesie, tra cui una pubblicata postuma Tempesta Elettrica, da molti considerata l'apice della sua poetica[citazione necessaria]. Tracce della sua poesia possono essere rintracciate nei primi album della band, considerando che era abitudine musicare le poesie che Jim aveva composto sin dall'adolescenza.
    Morte


    « Voglio sentire il sapore, voglio ascoltarla, voglio annusarla. La morte viene una volta sola, giusto? Non voglio mancare all'appuntamento. Amico non lo so. Potrebbe essere l'esperienza che ti fornisce il pezzo mancante del mosaico… »
    (Jim Morrison)


    Morrison si trasferì con Pamela a Parigi nel marzo 1971 con l'intenzione di dedicarsi solo alla poesia e di smettere di bere. Morì nella sua casa parigina il 3 luglio 1971, nella vasca da bagno.

    A ventisette anni Jim trova così la tanto decantata fine ("... The End... my only friend, The End... "). Lasciò tutto ciò che aveva alla sua amata Pam che morì nella stessa maniera tre anni dopo, il 25 aprile 1974. Dopo la morte di Morrison, i giornalisti pubblicarono articoli nei quali si parlava della "Maledizione della J". Dopo la morte di Robert Johnson, Janis Joplin, Brian Jones, Jimi Hendrix e ora anche Jim Morrison (tutti a 27 anni), si ipotizzò avessero i giorni contati anche John Lennon e Mick Jagger.
    Testimonianze sulla morte


    Molti fan e biografi hanno sostenuto che la causa della sua morte sarebbe stata un'overdose, i referti medici ufficiali parlano di arresto cardiaco, ma non fu eseguita alcuna autopsia. Jim è sepolto nel famoso cimitero del Père Lachaise nella capitale francese. Questa sostituzione, effettuata per conto dei genitori del cantante, riporta una frase in greco antico (ΚΑΤΑ ΤΟΝ ΔΑΙΜΟΝΑ ΕΑΥΤΟΥ) il cui senso si riferisce alla coerenza con cui egli visse e la cui traduzione è: fedele al suo spirito.

    Si è sostenuto che Morrison viva ancora in incognito una vita segreta con Pamela. Le voci su una presunta seconda vita si moltiplicarono in seguito alla pubblicazione del libro Vivo! di Jacques Rochard, un grafico francese, che sostiene di aver incontrato Morrison a Parigi nel 1980 ed al quale Morrison stesso avrebbe confessato di aver inscenato la propria morte per sottrarsi alla pressione della popolarità e dedicarsi alla poesia.

    Diverse persone che frequentarono Jim a Parigi, ricordarono e ricostruirono i momenti di quella tragica notte del 3 luglio 1971. In particolare un buttafuori del locale notturno "Rock'n'Roll Circus" ricorda di aver visto Jim quella sera incontrare uno spacciatore che vendeva abitualmente droga a Pamela: Jim, sperimentatore di eccessi, aveva provato l'eroina solo due giorni prima con Pamela. Poco più tardi il buttafuori venne chiamato da alcuni clienti che dicevano di un uomo che si era sentito male alla toilette, ma quando arrivò l'uomo era già stato portato via.

    Altri fatti sono stati giornalisticamente posti in relazione con la morte di Morrison: il conte Jean de Breteuil, che forniva l'eroina a Pamela, il giorno dopo partì in tutta fretta con la sua fidanzata per il Marocco dove rimase poi per alcuni mesi. Un altro amico si confidò con un'amica modella di Jim, Elizabeth Lariviere (detta Zozo), preoccupato perché Jim potesse essere morto in seguito alla droga che gli era stata data.

    Poiché per chi è in stato di overdose è importante non addormentarsi, e poiché una tecnica usata è quella di immergersi o immergere il corpo in una vasca di acqua fredda, si è congetturato sulla voce che voleva che Mr. Mojo Risin sia stato trovato morto proprio nella vasca da bagno.

    La mattina del 7 luglio 1971 si celebrarono in gran segreto i funerali presso l'unico cimitero che ospita gli stranieri a Parigi, il Père Lachaise. Parteciparono la fidanzata Pamela Courson, il manager Bill Siddons e gli amici Agnès Varda e Alain Ronay.

    Ancora oggi la sua tomba è meta di pellegrinaggi da parte di migliaia di visitatori, curiosi e turisti, attratti dal suo mito.

    In una recente intervista rilasciata a un giornale inglese, il tastiersta ex Doors Ray Manzarek ha rivelato che Jim Morrison, in vita, avrebbe più volte fantasticato sull'intenzione di simulare la propria morte per trasferirsi alle Seychelles, dando nuovo vigore alle diverse leggende metropolitane nate e sviluppatesi nel corso degli anni.

    Secondo un articolo del 9 luglio 2007 del quotidiano La Repubblica Jim Morrison non sarebbe morto per cause naturali ma di overdose in un night club del quartiere latino di Parigi chiamato Rock'N'Roll Circus. Sam Barrett amico del leader dei Doors Racconta che la sera del 3 luglio 1971 Jim sniffò una dose massiccia di eroina e si chiuse dentro il bagno del locale, mezz'ora dopo Barrett fu avvisato che Jim non usciva, buttarono giù la porta e lo videro steso per terra con la schiuma alla bocca un dottore che era al night club in quel momento disse che si trattava di overdose così Barrett e Pamela per nascondere il tutto portarono il cadavere a casa nella vasca da bagno fingendo che fosse morto per cause naturali.

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    Curiosità


    * Jim non ha mai riconosciuto i suoi genitori. In ogni intervista smentiva la loro esistenza e narrava della loro presunta morte in un incidente stradale.
    * La WWE, federazione di wrestling, ha dato al wrestler prima conosciuto come Johnny Nitro la gimmick di John Morrison, un wrestler che si ispira in tutto e per tutto a Morrison.


    Bibliografia


    In inglese:

    * 1969 The Lords
    * 1969 The New Creatures
    * 1970 The Lords & The New Creatures ISBN 0711905525
    * 1971 The Lords & The New Creatures ISBN 0671210440

    In italiano:

    * 1982 Jim Morrison Canzoni & Poesie"
    * 1989 Deserto. Poesie inedite ISBN 8885859453
    * 1991 Notte americana. Ultime poesie inedite ISBN 8885859682
    * 1993 I signori. Le nuove creature. Le poesie di «Re lucertola» ISBN 887953016X
    * 1993 Cavalca il serpente ISBN 8879530194
    * 1995 La danza dello sciamano ISBN 8880740091
    * 1995 Jim Morrison - Poesie Apocrife ISBN 8880740040
    * 2001 I signori. Le nuove creature. Le poesie di «Re lucertola» ISBN 8880740431
    * 2001 Tempesta elettrica. Poesie e scritti perduti. ISBN 8804492244
    * 2002 Tempesta elettrica. Poesie e scritti perduti. ISBN 8804505575
    * 2003 Nessuno uscirà vivo di qui. No one here gets out alive. ISBN 8804569373
    * 2004 Jim Morrison vita e parole del re lucertola. ISBN 8879663437
    * 2006 Light My Fire - La mia vita con Jim Morrison ISBN 8835951828
    * 2007 Jim Morrison diario fotografico. ISBN 880904911X
    * 2008 Versi poetici e dichiarazioni di guerra di Jim Morrison ISBN 9788874243167
    Film su Jim Morrison


    La leggenda di Jim Morrison è stata raccontata nel 1991 da Oliver Stone nel film biografico The Doors, con Val Kilmer nella parte di Morrison. Gli amici più stretti del cantante ritennero che il film desse una visione del tutto distorta e parziale della realtà. Lo stesso Ray Manzarek, interpellato da Stone in qualità di consulente, sciolse la collaborazione in seguito al rifiuto di Stone di modificare alcune scene ben poco realistiche e molto spettacolari, e da allora riservò al regista parole aspre.

    Film di Jim Morrison

    * Feast of Friends, riprese di Frank Lisciandro
    * Hwy, co-regista Frank Lisciandro


    Aforismi di Jim Morrison


    * Datemi un sogno in cui vivere, perchè la realtà mi sta uccidendo.
    * Amo gli adolescenti perchè tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta.
    * Siamo buoni a nulla ma capaci di tutto.
    * A volte basta un attimo per scordare una vita, ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.
    * Uccidere è il coraggio di un momento. Vivere il coraggio di sempre.
    * C'è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo.
    * A volte il vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato.
    * Ciascun giorno è farsi un giro nella storia.
    * Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime.
    * Darei la vita per non morire.
    * Fuoco, cammina con me!
    * Ho dato tutto ciò che potevo, sono un poeta che racconta le sue storie e che canta i suoi versi.
    * Dopo il suo sangue, la cosa migliore che un uomo può dare di sè è una lacrima.
    * Il mio migliore amico è lo specchio, perchè quando piango non ride mai.
    * Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!
    * I dubbi te li crea la libertà.
    * Io amo e vivo in silenzio ma dietro ogni sorriso nascondo una lacrima di dolore.
    * è nel momento in cui dubiti di volare che perdi per sempre la facoltà di farlo.
    * Invece di sentirti in colpa o cercare scuse per delle azioni negative compiute in passato, incomincia ora ad agire positivamente.
    * Essere allegri non significa necessariamente essere felici, talvolta si ha voglia di ridere e scherzare per non sentire che dentro si ha voglia di piangere.
    * Io sono così perchè rispecchio quello che ho dentro.
    * Non arrenderti mai, perchè quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.
    * Nella vita ci sarà sempre un bastardo che ti farà soffrire, ma sarà l'unica persona che riuscirai ad amare veramente.
    * La vera felicità non è in fondo a un bicchiere, non è dentro a una siringa: la trovi solo nel cuore di chi ti ama.
    * Non diventerò vecchio: io sono come una stella cadente.
    * L'anima di una persona è nascosta nel suo sguardo, per questo abbiamo paura di farci guardare negli occhi.
    * Non accontentarti dell'orizzonte...cerca l'infinito.
    * La vita è come uno specchio: ti sorride se la guardi sorridendo.
    * L'unico modo per sentirsi qualcuno è sentirsi se stessi.
    * La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno.
    * Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi.
    * Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare.
    * Piangevo perchè non avevo le scarpe, poi vidi un uomo senza i piedi.
    * Non pentirti di qualcosa che hai fatto, se quando l'hai fatta eri felice.
    * Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.
    * Non vivere con la paura di morire, ma muori con la gioia di aver vissuto.
    * Non ho scelto io di nascere quindi lasciatemi vivere come mi pare.
    * Non parlare mai di pace e di amore: un Uomo ci ha provato e lo hanno crocefisso.
    * Non essere così triste e pensieroso, ricorda che la vita è come uno specchio, ti sorride se la guardi sorridendo.
    * Non si può dire di aver vissuto se prima non si è provato ciò che è proibito.
    * Se dovessi scegliere tra la vita e la morte, perchè non esiste vita senza di te, di sicuro sceglierei la morte prima che mi scelga lei.
    * Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perchè è la mia vita.
    * Quando moriremo andremo sicuramente in Paradiso, perchè l'Inferno l'abbiamo già vissuto qui.
    * Quando morirò andrò in paradiso, perchè l'inferno l'ho già vissuto quaggiù.
    * Quando odiamo qualcuno, odiamo nella sua immagine qualcosa che sta dentro di noi.
    * Questa notte non può durare un eterno, perchè fra poco arriverà il mattino, ammesso che ci sia un domani.
    * Quando la gente mi chiede cosa vuol dire amare, abbasso gli occhi per paura di ricordare.
    * Questa dannata guerra finirà quando saremo troppo vecchi per goderci la pace.
    * Rifiutarsi di amare per paura di soffrire è come rifiutarsi di vivere per paura di morire.
    * Se devi vivere tutta la vita strisciando come un verme, alzati e muori!
    * Se ti dicono che l'amore è un sogno, sogna pure ma non stupirti se ti svegli piangendo.
    * Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa cadere su un pavimento di cristallo di un castello mai esistito.
    * Se tu fossi una lacrima, io non piangerei per paura di perderti.
    * Sogna perchè nel sonno puoi trovare quello che il giorno non ti puo' dare.
    * Se hai un'idea rispettala, non perchè è un'idea, ma perchè è tua.
    * Se le persone che parlano male di me, sapessero quello che dico io di loro, parlerebbero peggio.
    * Se una mattina ti svegli e non vedi il sole, o sei morto, o sei il sole.
    * Se sei triste e vorresti morire, pensa a chi è triste e vorrebbe vivere ma sa di dover morire.
    * Solo chi non conosce il dolore, può ridere di chi soffre.
    * Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza di riprovarci.
    * Vivo per amarti, morirò se dovrò dimenticarti.
    * Tra il reale e l'irreale c'è una porta: quella porta siamo noi.
    * Un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra.
    * Vivi intensamente ogni piccola cosa della tua vita, perchè un giorno, queste piccole cose, sembreranno grandissime.
    * Vivi ogni attimo e questo non sarà mai l'ultimo.
    * Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perchè più triste di un sorriso triste c'è la tristezza di non saper sorridere.
    * Vivere senza tentare, significa rimanere con il dubbio che ce l'avresti fatta.




    Poesie di Jim Morrison







    Ragazzo che vaghi per il mondo come un vagabondo
    con la chitarra a tracolla
    cammini senza mai stancarti
    ti fermi un po' sui campi
    canti canzoni d'amore alla luce del sole
    ti siedi sui gradini corrosi del tempo a far collane con fili d'argento
    ti piace essere libero su questa terra
    ami la pace ma disprezzi la guerra
    ma un giorno hai deciso di bucarti la pelle
    ti han fatto coraggio la luna e le stelle
    nuove emozioni hai voluto provare
    ma l'ultimo buco ti ha fatto morire
    le tue canzoni non hanno più amore
    le tue collane non hanno più colore
    la libertà è una bella cosa
    ma tu l'hai perduta con l'ago e la droga.


    Autoascolto

    A volte indugio ascoltando
    La macchina vitale che
    Mi pulsa nel corpo:
    Sento il battito cardiaco
    Ritmare lievi colpi sordi,
    Seguo il flusso sanguigno
    Percependone il tepore,
    Avverto il palpito delle
    Viscere e il vellicare
    Della peluria rada
    e i guizzi muscolari
    e la rigidità delle ossa.
    Ogni volta l'auscultazione
    Finisce con lo smarrimento
    Nelle pozze dei pensieri,
    Umori che come acque ferme
    Mi ristagnano nel cervello.



    Parata dionisiaca

    Il sontuoso carro di Dioniso,
    Ricolmo di fiori e ghirlande,
    Avanza lento, trainato
    Da feroci bestie ammansite.
    È un percorso che irradia
    Magia: crollano le barriere,
    Si annullano i bisogni,
    Svaporano divieti e arbitrii.
    Riconciliazione, fusione,
    Riunione del singolo
    Con tutti in un'armonia
    Universale: ecco la suprema
    Beatificazione, l'ebbrezza
    Soprannaturale. Non camminiamo
    Più, né più parliamo:
    Cantiamo e danziamo invasati
    Simili a dèi rapiti, artisti
    Dionisiaci dell'ebbrezza.



    Canto di dolore e libertà

    Ecco, ho potuto assaggiare
    Il boccone in equilibrio
    Sull'incerto crinale
    Tra saviezza e demenza.

    Bene, la forma ha preso
    Il suo etereo profilo indiano,
    Lo sciamano del rock
    è sprofondato nei meandri
    Della scena pericolante.

    Bene, poeta, benissimo
    i tratti della celebrità
    e il profilo della gloria
    Varcano l'orizzonte.

    Tutto comincia da capo,
    Uguali la fronte e il petto,
    Così ritorno a gridare
    Il mio canto di dolore
    Libero, un canto di libertà.



    Affrettati a spegnere le passioni prima che ti brucino.



    Ti guardo e ti ascolto ma non ti vedo ne ti sento.
    Orrore "né" è negazione!




    Rimpiangerai solo di non essere stato l'amante di te stesso.




    Chi si nutre di sogni e illusioni, poi deve bere dolore.




    Le parole dissimulano
    le parole corrono
    le parole rassomigliano a bastoni che camminano
    piantale cresceranno
    guardale ondeggiare come fanno.




    Se non mi stancherò di cercare e cercare scprirò le mie origini segrete.





    Coloro che parlano e parlano lo fanno soltanto per nascondersi meglio.




    Le intenzioni si consumano, mentre le tentazioni si rafforzano.





    Edited by Lussy60 - 30/9/2011, 13:46
     
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