Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Kurt Donald

BIOGRAFIA, DISCOGRAFIA, NEWS, FOTO, ETC...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Kurt Donald

    kurt_donald_cobain_kiss

    ............biografia

    Kurt Donald Cobain (Aberdeen, 20 febbraio 1967 – Seattle, 4 aprile 1994) è stato un cantante e chitarrista statunitense, frontman del gruppo grunge Nirvana. È considerato il portavoce del disagio giovanile della Generazionione

    Infanzia

    Nacque da Donald Cobain, meccanico, e Wendy, che si alternava tra un impiego da barista e quello di segretaria d'ufficio. I primi sei mesi di vita li trascorse a Hoquiam, prima che la famiglia si trasferisse ad Aberdeen. I primi anni della vita di Kurt sembrarono trascorrere felici. Nell'aprile 1970 nacque la sorella Kimberly.
    KURT
    Kurt iniziò a manifestare dell'interesse per la musica all'età di due anni. Fu in quel periodo che il bambino iniziò a cantare con entusiasmo qualsiasi canzone gli venisse richiesta, strimpellando una piccola chitarra. Nel documentario Kurt & Courtney è inserita una sua registrazione all'età di due anni, in cui si dilettava a cantare frasi poco comprensibili. Successivamente incominciò a prendere lezioni di batteria, durante le quali non imparava a leggere la musica, bensì si limitava ad imitare ciò che i suoi compagni suonavano. Negli anni sviluppò interesse anche per il disegno. Kurt era ambidestro. Diventò, comunque, mancino.
    kurto
    A sette anni, per curare la sua ipercinesi, gli viene prescritto uno psicofarmaco, il Ritalin. Successivamente, visto il fallimento della terapia, gli vennero prescritti dei sedativi e infine gli venne tolto lo zucchero dalla dieta. La situazione sembrò migliorare. Molti, tra cui la moglie Courtney Love, sostengono che il Ritalin abbia inciso in merito alla sua futura dipendenza dalle droghe. In seguito gli vennero diagnosticate bronchiti croniche, nonché una lieve forma di scoliosi.

    A otto anni, nel 1975, Donald e Wendy Cobain divorziarono. Fu un evento di grande impatto per il bambino, e questo trauma lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Già all'epoca la madre, notò un forte cambiamento nel bambino, che divenne di colpo introverso e infelice. Le mura del bagno di casa sua infatti, riportavano i segni del disagio di Kurt: "Odio mia madre, odio mio padre, mio padre odia mia madre, mia madre odia mio padre, è semplice: vogliono che mi senta triste"
    kurt-cobain-love-sky
    In un intervista Kurt disse:
    Collabora a Wikiquote « Per qualche ragione me ne vergognavo. Mi vergognavo dei miei genitori. Non riuscivo più a guardare in faccia alcuni dei miei compagni di scuola perché desideravo disperatamente avere una famiglia normale. Mamma, papà. Volevo quel tipo di sicurezza, e lo rinfacciai ai miei genitori per parecchi anni. »

    (Kurt Donald Cobain, 1993)

    Tra il 1975 e il 1984, nonostante il ragazzo avesse scelto di vivere con la madre, l'indole ribelle di Kurt lo portò ad approdare prima a casa del padre a Montesano, poi nuovamente dalla madre, dai nonni, dagli zii. Il rapporto di Kurt con suo padre peggiorò ulteriormente quando quest'ultimo decise di risposarsi con un'altra donna.

    Adolescenza

    Nel 1982 Kurt ricevette per il suo quattordicesimo compleanno,da un amico, una chitarra elettrica, che iniziò a suonare fin da subito, nonostante fosse disastrata, e nonostante il parere della madre fosse contrario. Solo dopo aver imparato Back in Black degli AC/DC, iniziò a scrivere le proprie canzoni.

    Nello stesso anno incontrò per la prima volta Buzz Osborne, il cantante dei Melvins, i quali all'epoca erano una cover-band dei Cream. Buzz diede a Kurt una fondamentale impronta, che si ripercosse anche sulla musica dei futuri Nirvana. Buzz ebbe il merito di portarlo a conoscenza di gruppi come Black Flag, Butthole Surfers e MDC.

    A scuola Kurt focalizzò la sua attenzione sull'arte, spronato da professori e familiari. La sua amicizia con Myer Loftin, dichiaratamente omosessuale, lo isolò dai suoi compagni.

    Il 1985 per Kurt fu un anno difficile. Lasciò la scuola dopo una serie di risultati negativi, e poco tempo dopo la madre lo allontanò da casa. Kurt visse per un certo periodo per strada, dopo aver rotto ogni legame con la famiglia, sotto al ponte che congiunge Aberdeen a Cosmopolis:
    Collabora a Wikiquote « Avevo sempre desiderato provare l'esperienza della vita di strada, visto quanto era noiosa la mia vita di adolescente ad Aberdeen, ma non fui mai abbastanza indipendente per farlo. Facevo la fila per il buono viveri, vivevo sotto un ponte. Alla fine mi trasferii a Olympia. »
    kurtcobain
    (Kurt Donald Cobain)

    Da questa esperienza nacque la canzone Something in the way, contenuta in Nevermind. Fu ospitato per otto mesi a casa di un amico nella città di Olympia , mantenendosi come insegnante di nuoto. (Nel 2005 Krist Novoselic disse che Kurt non aveva mai vissuto sotto un ponte, vista la pericolosità delle onde del fiume Wishkah. Questa tesi è confermata da Charles Cross nel suo libro Havier Than Heaven).

    Quell'anno però è ricordato principalmente per un demo, inciso a casa della zia Mari (musicista), chiamato Fecal Matter Demo, a cui parteciparono Kurt e Dale Crover. Esso venne inciso su un quattro piste e una canzone, intitolata Downer, fu rimasterizzata e inclusa in Bleach. Venne inciso un altro demo nel dicembre 1985, parzialmente incluso nel box-set With the Lights Out.

    Nell'estate 1986 Kurt venne arrestato per vandalismo. Aveva scritto God is Gay (Dio è Gay) e Homosex Rules (Potere agli Omosessuali) su alcuni muri di Aberdeen. La condanna gli costò trenta giorni di carcere e 180 dollari di multa. Se la cavò con la condizionale.

    Matrimonio e tabloid

    Kurt conobbe Courtney Love nel 1989. Un anno dopo la loro conoscenza maturò in una relazione, messa in luce dai media quale "instabile", dato il frequente uso di droghe da parte della coppia. Nel periodo dello show dei Nirvana al Saturday Night Live, accaddero due cose molto importanti per la vita di Cobain: Courtney scoprì di essere incinta e Kurt ebbe la sua prima overdose, come dichiarato dalla moglie sul libro di Charles Cross. il 24 febbraio, subito dopo la fine del tour australiano dei Nirvana del 1992, Kurt e Courtney si sposarono a Waikiki, nelle Hawaii.

    Il 18 agosto nacque la figlia Frances Bean Cobain. Il suo nome deriva dalla cantante dei The Vaselines Frances McKee o più probabilmente da quello dell'attrice Frances Farmer e dalla forma del feto durante un'ecografia, la quale ricordava a Kurt la forma di un fagiolo. La nascita di Frances Bean, e l'uscita di un articolo su Vanity Fair, che accusava Courtney Love di far uso di eroina in gravidanza, ebbe un'eco talmente violenta da togliere la custodia della bambina ai genitori. Seguì uno scandalo mediatico. Sia Kurt che Courtney dovettero sottoporsi a disintossicazione e affrontare numerosi processi. Tempo dopo, la causa venne vinta dai Cobain e la figlia poté tornare da loro. Ciononostante, la fama di "genitori maledetti" continuò a gravare sulla coppia.
    27033_112311755453477_112033688814617_195336_6737491_n
    L'indole forte ed il carattere estroverso della Love portarono spesso in crisi la già discussa relazione[citazione necessaria]. Nella biografia "Più pesante del cielo" (Heavier than Heaven) si racconta un episodio in cui Cobain si chiuse in una stanza per paura di essere picchiato dalla moglie. La gelosia di Courtney era tale da portarla a scontrarsi con la bassista delle Hole, Kirsten Pfaff, che alcuni ritenevano essere l'amante di Kurt. All'inizio del 1994 Kurt, stando a quanto disse il suo avvocato Rosemary Carroll, era in procinto di divorziare da Courtney Love. Il detective Tom Grant sostenne che Cobain, l'8 marzo dello stesso anno, a Roma, avesse scritto una lettera di addio.

    Molti ritengono che buona parte del lavoro delle Hole sia in realtà un prodotto dell'attività di Kurt. Live Through This, in particolare, è descritto come l'"ultimo disco dei Nirvana", data la sua originalità rispetto agli altri lavori delle Hole. A sostegno di questa tesi, una canzone delle Hole, utilizzata come B-side nel singolo Beautiful Son, intitolata Old Age è, nonostante i crediti, scritta e musicata da Kurt Cobain. Nel 1998, in un bootleg, i Nirvana si esibirono con tale canzone. Successivamente, Krist Novoselic confermò che Old Age era una canzone dei Nirvana; si trattava infatti di una outtake di Nevermind, accantonata perché non completa. La canzone incompleta apparve nel box del 2004, With the Lights Out.

    Ultime settimane

    Subito dopo l'ultimo concerto dei Nirvana al Terminal Einz a Monaco, in Germania, il 1° Marzo 1994, a Kurt vennero diagnosticate una bronchite ed una laringite. Fu così che il giorno dopo Kurt volò a Roma per prendersi una settimana di riposo. Fu raggiunto da Courtney e da Frances Bean e prese una suite all'Excelsior di Roma. Ma durante la notte Courtney si accorse che il marito era in overdose. Il responsabile della Geffen italiana, Marco Cestoni, fu svegliato all'alba. Kurt fu portato prima al pronto soccorso e successivamente inseguito dai giornalisti presso il Rome American Hospital. Qui rimase in coma farmacologico per tutta la notte, ma dopo qualche giorno si riprese. Anche in quell'occasione Kurt scampò alla morte.

    Il 18 marzo Courtney telefonò alla polizia temendo il suicidio del marito, che si era chiuso a chiave in una stanza armato di una pistola. Al suo arrivo, la polizia confiscò alcune armi da fuoco e una bottiglia di pillole appartenenti a Cobain, che tuttavia negò di esserne il padrone assicurando di non aver tentato il suicidio, ma di fuggire dalla moglie.

    Lo stesso mese Cobain accettò di sottoporsi ad un programma di disintossicazione.

    Il 30 marzo Cobain arrivò all'Exodus Medical Center di Los Angeles, California. Nel pomeriggio del 1° Aprile, una delle tate di Frances Bean la portò presso di lui per un incontro di un'ora. Quella notte, Cobain uscì dall'edificio per fumare una sigaretta, scavalcò un muro alto due metri, prese un taxi e si fece portare all'aeroporto, dove prese un aereo per Seattle. La mattina seguente, si fermò a casa sua e parlò con Michael "Cali" DeWitt, che in quel periodo risiedeva lì. Nei giorni seguenti, Cobain fu intravisto in parecchi nel circuito di Seattle, ma molti dei suoi conoscenti ignoravano dove si trovasse.

    Il 3 aprile, Courtney Love contattò un investigatore privato, Tom Grant e lo incaricò di ritrovare il marito. Il giorno seguente, diffuse un comunicato per la scomparsa di Cobain sotto il nome della madre del cantante.
    KurtCobain
    L'8 aprile 1994, il corpo di Cobain fu trovato da Gary Smith, un elettricista della Veca Electric, nella serra presso il garage nella sua casa sul Lago Washington. Smith vi giunse per installare l'illuminazione di sicurezza e vide il corpo steso all'interno. Ad esclusione del poco sangue proveniente dall'orecchio di Cobain, Smith disse di non aver rinvenuto segni visibili di particolari traumi; semplicemente, pensava fosse addormentato. Smith trovò inoltre quella che sembrò una lettera di suicidio, ma non per l'investigatore Tom Grant. A suo giudizio, infatti, la lettera sembrava più che altro un addio al mondo della musica che a quello terreno. Un fucile a pompa, comprato per Cobain da Dylan Carlson, venne trovato vicino al corpo del defunto. L'autopsia successivamente confermò che la morte di Cobain fu causata da un "colpo di fucile autoinflitto alla testa". Il rapporto disse anche che il cantante era morto con tutta probabilità il 5 aprile 1994.

    Nella lettera di suicidio, diretta all'amico immaginario della sua infanzia, "Boddah", Cobain citò una canzone di Neil Young, My My, Hey Hey (Out of the Blue): "It's better to burn out than to fade away" (È meglio bruciare che spegnersi lentamente). L'uso da parte di Cobain di quel testo ebbe un profondo impatto su Young, che dedicò parte dell'album Sleeps with Angels alla memoria del cantante dei Nirvana. La lettera citava anche il cantante dei Queen, Freddie Mercury, cui Cobain invidiava la passione per il suo lavoro e per il suo pubblico, che sembrava non essere cambiato per tutta la sua carriera.

    Il corpo di Cobain fu cremato, con un terzo delle sue ceneri depositate nel tempio Buddista di Ithaca, New York, un terzo venne sparso nel fiume Wishkah e il resto è rimasto in possesso della moglie.

    Il personaggio di Kurt è diventato un'icona vera e propria fra i giovani di ormai quasi due generazioni, a tal punto da influenzare ancora oggi sia la musica che la moda giovanile.

    Malesseri fisici e dipendenza da oppiacei
    Kurt-Cobain--C10102157.jpeg.jpg
    Durante la maggior parte della sua vita, Cobain combatté depressione, bronchite cronica, intensi dolori di stomaco (mai diagnosticati in modo preciso, anche se si pensa ad una probabile ulcera. Quest'ultimo problema ebbe un particolare peso sulla sua emotività. Trascorse molti anni della sua vita cercando la causa di tali dolori. Nessuno dei dottori ai quali si rivolse fu capace di definire una precisa diagnosi, ipotizzando una probabile conseguenza della scoliosi dalla quale fu affetto da bambino[citazione necessaria]. Deluso sul fronte medico, e mosso da curiosità, Cobain approdò sul lido dell'eroina. Ebbe la sua prima esperienza con questa droga nel tardo 1990. Per mesi la assunse in modo saltuario, in seguito divenne una dipendenza. Alla fine del 1991, l'abuso ormai cronico di eroina, iniziò ad influenzare il tour promozionale di Nevermind, in cui Cobain addirittura svenne durante un set fotografico. Durante il concerto al Saturday Night Live, gli occhi del cantante apparivano con le classiche pupille a spillo, dovute alla miosi provocata dall'eroina, insonnolito ed emaciato. Inequivocabili segni questi, dell'assunzione dello stupefacente, a causa della quale arrivò in alcuni periodi a pesare solo 45 kg. I sintomi della dipendenza aumentarono progressivamente, e con essi il bisogno di incrementare le dosi. In questo periodo, il cantante e la moglie spendevano un minimo di $300 al giorno per soddisfare tale bisogno. Al fine di evitare crisi di astinenza, all'occorrenza abusavano spesso di farmaci quali il Valium e il Roipnol. I rapporti con il resto del gruppo si rendevano tesi, poiché Kurt saltava le prove. Risale a questo periodo anche una flebite, una grave infezione ad un braccio che Kurt contrasse per via di un pezzettino di cotone rimasto sull'ago della siringa. Egli tentò una prima disintossicazione all'inizio del 1992, poco dopo la Love scoprì di essere incinta. Dopo la riabilitazione, i Nirvana si lanciarono nel loro tour australiano, durante il quale Cobain soffriva palesemente di crisi di astinenza. Poco dopo il ritorno a casa, ebbe nuovamente una ricaduta con l'eroina. Prima di un'esibizione al New Music Seminar a New York nel luglio del 1993, Cobain ebbe un'overdose di eroina. Invece di chiamare un'ambulanza, Courtney Love iniettò al marito del Narcan (Naloxone) acquistato illegalmente, allo scopo di portarlo fuori dal suo stato di incoscienza. Cobain poco dopo si esibì con i Nirvana in una di quelle che viene ricordata come una delle loro migliori esibizioni. Il pubblico non seppe nulla di quello che era successo in precedenza.
    1247017018509_f
    Teorie alternative sulla morte di Cobain

    Secondo gli atti della polizia di Seattle, Kurt Cobain si è suicidato. Come sempre accade in questi casi sono sorte teorie parallele atte a dimostrare un ipotetico omicidio che però alla luce della lettera di addio scritta di suo pugno e delle tendenze suicide di Cobain sono rimaste semplici illazioni.

    Elementi che supporterebbero la teoria dell'omicidio:

    Il primo a presentare delle obiezioni sul rapporto della polizia fu il giornalista di Seattle Richard Lee. Una settimana dopo la morte di Cobain, Lee presentò il primo episodio di un documentario intitolato Kurt Cobain Was Murdered (Kurt Cobain è stato assassinato). Sottolineò alcune discrepanze nei rapporti della polizia, inclusi alcuni cambiamenti riguardanti la natura del colpo di fucile. Sfruttando tali prove, Lee iniziò a sostenere la tesi secondo la quale Kurt Cobain fosse stato ucciso. Lee poi visionò un video girato l'8 aprile da un albero all'esterno della serra nella quale Cobain morì. In tale video era visibile la stanza intorno al corpo del cantante e notò l'assenza di sangue sul pavimento in una scena che venne invece descritta dai rapporti come piena di tracce ematiche. La serie TV condotta da Lee continua a essere trasmessa, ma si preoccupa principalmente dei problemi della polizia di Seattle. Inoltre, Tom Grant, l'investigatore privato assunto da Love dopo la scomparsa di Cobain dalla clinica, crede fermamente che la morte di Cobain sia stata un omicidio. Grant lavorava ancora per la Love quando il cadavere di Cobain fu trovato. Grant cita una stima pubblicata il 14 aprile del 1994, di un articolo del Seattle Post-Intelligencer, intenzionalmente dal rapporto tossicologico ufficale , che dichiarava che "il livello di eroina nel sangue di Cobain era di 1,52 milligrammi per litro."[1] Grant cita il rapporto come la prova più importante di omicidio. Grant sostiene che Cobain non avrebbe potuto iniettarsi una tale dose e ancora essere capace di premere il grilletto, una considerazione supportata da numerosi esperti sulla dipendenza da eroina.[2] (Grant non crede che Cobain sia stato ucciso dalla dose di eroina, comunque. Egli suggerisce che fu usata per intontire Cobain prima che la pallottola fatale fosse sparata dall'assassino). I Critici indicano diversi studi sull'eroina che denunciano la difficoltà di definire con esattezza il livello di eroina che una persona dipendente può tollerare. In un episodio del 2004, Dateline NBC interrogò cinque tossicologi sulla stima del rapporto. Due di loro indicarono la possibilità che Cobain potesse aver sviluppato abbastanza tolleranza per il ripetuto uso, da aver potuto egli stesso premere il grilletto, mentre gli altri tre sostennero che non potevano arrivare ad una conclusione.

    Grant inoltre ritiene che l'apparente lettera d'addio era in realtà una lettera che annunciava la sua intenzione di lasciare Courtney Love, Seattle, e l'industria musicale. Grant e un numero di grafologi fanno notare che le ultime linee della lettera, che più delle altre la fanno sembrare di un suicidio, sono scritte in uno stile che diverge dal resto. Egli inoltre nota che il rapporto ufficiale non distingue le linee in questione dal resto della lettera e semplicemente conclude che Cobain la scrisse. Comunque quando Dateline NBC mandò una copia della lettera a quattro diversi grafologi, uno concluse che l'intera lettera era stata scritta di suo pugno, mentre gli altri tre non riuscirono a determinarlo o meno.
    3254124346_2aaae6b612
    In più, Grant suggerisce che se il colpo che Cobain sparò fosse stato posizionato come descritto nel rapporto dell'autopsia , il suo braccio sarebbe stato troppo corto per raggiungere il grilletto. Cobain avrebbe dovuto sparare con il suo alluce, eppure fu trovato con ancora addosso le scarpe. I Critici, comunque consideravano Grant come un opportunista, facendo notare che egli vendette il presunto complotto (chiamato "Manuali dello studio sul caso") contro "kit" sul suo sito web. Egli replica che ogni profitto tratto sarebbe servito a compensare alcuni dei costi dell'investigazione. Come Grant replicò, "lotterò per questo ...ma se rimango senza fondi, dovrò lasciar perdere e lasciar vincere Courtney".

    Il regista Nick Broomfield decise di investigare personalmente la storia, e prese una troupe per intervistare un numero di persone associate con Cobain e Love, incluso il padre di Love, la zia di Cobain, e una delle prime tate della coppia. Specialmente, Broomfield parlò al leader del gruppo musicale Mentors El Duce, che accusò Love di avergli offerto $50.000 per uccidere Cobain. Broomfield fortunosamente ottenne l'ultima intervista di El Duce, che morì pochi giorni dopo. Broomfield intitolò il documentario Kurt & Courtney, e fu pubblicato nel 1998. Alla fine comunque, Broomfield sentì che non aveva scoperto abbastanza per provare l'esistenza di una cospirazione.

    I giornalisti Ian Halperin e Max Wallace intrapresero un percorso simile e tentarono loro stessi di investigare sul complotto. Il loro primo lavoro, il libro "Chi ha ucciso Kurt Cobain?" del 1999, tratteggia una conclusione simile a quella del film di Broomfiled: anche se non c'erano abbastanza prove per dimostrare un complotto, c'era abbastanza per richiedere che il caso venisse riaperto. Una considerevole parte del libro include le loro interviste a Grant, che aveva registrato gran parte delle conversazioni intraprese mentre lavorava per Love. Sotto la loro insistenza, Grant ha fatto ascoltare loro delle registrazioni per comprovare le sue dichiarazioni. Dopo due anni, Halperin e Wallace collaborarono con Grant nella stesura di un secondo libro edito nel 2004: "Amore e Morte: l'assassinio di Kurt Cobain" nel quale affermano definitivamente che Cobain fu ucciso.

    Dopo la morte di Cobain, Love sostenne che l'overdose avuta a Roma da Cobain fu un tentativo di suicidio. Il Dott. Osvaldo Galletta, che si occupò di Cobain, dichiarò al Newsday: " Dopo che Cobain si è svegliato, mi ha detto che è stato un incidente. Ha detto che era confuso. Ha preso farmaci e alcohol insieme. Ha detto che è stato solo un errore". Successivamente spiegò a Haplerin e Wallace: "di solito dichiariamo i tentativi di suicidio, ma questo non mi sembrava uno di quelli". Galletta smentì la dichiarazione di Love la quale sostenne che 50 pasticche di Roipnol furono estratte dallo stomaco di Cobain.

    Gli avvocati del verdetto ufficiale che accertarono che si trattò di morte per una ferita auto-inflitta con arma da fuoco rivendicano come prova del suicidio la persistente dipendenza di Cobain da droghe, la sua depressione, e la lettera "d'addio" scritta di suo pugno. è da considerare poi il fatto che sia Grohl che Novoselic si siano tenuti fuori dalla faccenda. Alcuni familiari di Cobain invece, hanno rilevato dei precedenti di depressione e suicidi nella loro famiglia.

    Recentemente, mentre era intervistata per il suo ruolo nel film di Gus Van Sant, Last Days (film ispirato dagli ultimi giorni di vita di Cobain), Kim Gordon dei Sonic Youth, fu intervistata dalla rivista UNCUT circa le circostanze che circondano la morte di Cobain. Quando le venne chiesto un possibile motivo che possa aver spinto Cobain al suicidio, la Gordon rispose: "Ancora non so se si è ucciso. Ci sono persone che gli erano vicine che non pensano l'abbia fatto..." Questo fa della Gordon una tra i pochi amici di Cobain che abbia dichiarato, ufficialmente, di credere che Cobain fu ucciso .

    Ulteriori elementi portati a prova dai fautori della tesi dell'omicidio:

    * Impronte

    Non ci sono impronte né sul fucile né sulla penna che si suppone essere stata usata da Kurt Cobain per scrivere la lettera d'addio (suicide note).

    * Fucile

    Il fucile da caccia indicato come l'arma con cui Kurt Cobain si sarebbe suicidato è stato comprato prima, e non dopo, che l'uomo fuggisse come segnalato. Inoltre era caricato con 2 munizioni supplementari: ciò risulta inutile se lo scopo era quello di uccidersi.

    * Seconda lettera d'addio

    Courtney Love era in possesso di una seconda lettera d'addio, ma non ne parlò con nessuno e quando l'investigatore Tom Grant la interrogò sulla stessa disse che l'aveva trovata sotto al cuscino del marito. Grant sostiene di avervi precedentemente guardato e di aver trovato solo del Roipnol.
    Secondo ciò che dice Grant, questa seconda lettera attesterebbe che Cobain stava lasciando la moglie e Seattle e non che stava per suicidarsi.

    * Divorzio

    Nei giorni prima di morire, Kurt Cobain chiese al suo avvocato di preparare i documenti per il divorzio e di rimuovere Courtney Love dal testamento. Inoltre, per il matrimonio, Love aveva preteso un contratto prematrimoniale molto vantaggioso verso di lei.

    * Carta di credito

    Una delle carte di credito di Kurt non era presente quando fu ritrovato il suo corpo. Qualcuno ripetutamente cercò di usarla dopo la sua morte per prelevare somme molto alte. I tentativi cessarono quando il suo corpo fu ritrovato.

    * Scena del suicidio

    La scena che si ritrovò davanti la polizia non suggeriva affatto un suicidio: fu Love a suggerire così alla polizia. I mass media riportarono che Kurt Cobain si era barricato in casa, ma non era affatto vero: la porta era aperta.
    jpg



    Edited by Lussy60 - 18/10/2011, 21:02
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    kurt-cobain+%25281%2529






    1235967254115_f

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    kurt-cobain-14-5x5npb0d2z-1024x768

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    kurt_donald_cobain_30

     
    Top
    .
3 replies since 4/12/2010, 12:51   2319 views
  Share  
.