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"O voi, che per la via d'Amor passate"
Dante Alighieri
"O voi, che per la via d'Amor passate"
O voi, che per la via d'Amor passate,
attendete e guardate
s'elli è dolore alcun, quanto 'l mio, grave;
e prego sol ch'audir mi sofferiate,
e poi imaginate
s'io son d'ogni tormento ostale e chiave.
Amor, non già per mia poca bontate,
ma per sua nobiltate,
mi pose in vita sì dolce e soave,
ch'io mi sentia dir dietro spesse fiate:
«Deo, per qual dignitate
così leggiadro questi lo core have?»
Or ho perduta tutta mia baldanza,
che si movea d'amoroso tesoro;
ond'io pover dimoro,
in guisa che di dir mi ven dottanza.
Sì che volendo far come coloro
che per vergogna celan lor mancanza,
di fuor mostro allegranza,
e dentro dallo core struggo e ploro.
METRICA: sonetto doppio , formato dall’inserimento di un verso settenario dopo ogni verso dispari delle quartine e dopo ogni verso pari delle terzine, per cui lo schema risultante è AaBAaB AaBAaB CDdC DCcD.
- PARAFRASI - Oh voi che passate attraverso la via di Amore, fermatevi e guardate se esiste un dolore pesante quanto il mio, e vi prego unicamente di sopportare di ascoltarmi e che poi immaginiate se io non sono forse albergo e custodia di ogni tormento. - Amore, non certo per il mio scarso valore, ma per via della sua generosità, mi ha posto in uno stato di tale dolcezza e beatitudine che io mi sentivo spesso dir dietro: “Deh, per quale merito costui ha il cuore così lieto?”. - Ora ho perduto tutta la mia sicurezza, che proveniva dalla mia ricchezza d’amore , per cui rimango povero al punto che ho timore anche solo di dirlo. - Cosicché, volendo fare come coloro che per la vergogna nascondono i difetti, fuori ho allegria mentre dentro mi struggo e pianto..