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Parafrasi "Chiare, fresche et dolci acque", di Francesco Petrarca

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  1. Lussy60
     
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    Parafrasi "Chiare, fresche et dolci acque", di Francesco Petrarca


    Limpide, fresche e dolci acque
    dove immerse le sue belle membra
    colei che unica per me merita il nome di donna
    delicato ramo al quale le piacque
    di appoggiare il suo bel corpo
    ( me ne ricordo sospirando )
    erba, fiori che ricoprirono
    il suo leggiadro vestito ed il suo corpo,
    atmosfera limpida, fatta sacra dalla sua presenza
    dove Amore attraverso i suoi begli occhi mi trafisse l'animo
    ascoltate voi tutti insieme
    le mie tristi ultime parole.
    Se è mio destino dunque,
    ed in ciò si adopera il volere del cielo,
    che Amore chiuda questi occhi piangenti,
    qualche favore divino faccia sì
    che il mio corpo sia sepolto tra voi,
    e l'anima ritorni sciolta dal corpo al cielo.
    La morte sarà meno dolorosa
    se reco questa speranza in vista di quel pauroso momento:
    poiché l'anima stanca
    non potrebbe in più riposata quiete
    né in più tranquillo sepolcro
    abbandonare il corpo travagliato da mille angosce.
    Verrà forse un giorno
    in cui all'abituale meta
    ritornerà la donna bella e crudele,
    e a quel luogo dove ella mi vide
    nel benedetto giorno dell'incontro
    volga i suoi occhi pieni di desiderio e di letizia,
    cercando di me, e, divenuta pietosa,
    vedendomi polvere tra le pietre del sepolcro,
    venga ispirata da Amore
    così da sospirare
    tanto dolcemente e ottenere la misericordia divina
    piegando la giustizia celeste,
    asciugandosi gli occhi con il suo bel velo.
    Dai rami scendeva ( dolce nel ricordo )
    una pioggia di fiori sul suo grembo;
    ella sedeva umile in tanta festa della natura,
    coperta da quella pioggia di fiori, ispiratrice d'amore.
    Un fiore cadeva sull'orlo della veste,
    un altro sulle bionde trecce,
    che quel giorno a vederle.
    parevano oro fino e perle
    Un altro si posava in terra ed un altro ancora sull'acqua;
    infine un fiore
    volteggiando nell'aria
    pareva suggerire: "Qui regna Amore "
    Quante volte dissi,
    preso da grande stupore:
    costei certo è nata in Paradiso.
    Il suo modo di procedere quasi divino;
    il suo volto, la sua voce e il suo sorriso
    mi avevano fatto dimenticare a tal punto dove mi trovavo
    e fatto allontanare talmente dalla realtà,
    che mi chiedevo sospirando come
    fossi potuto pervenire in un luogo simile e quando vi ero giunto.
    Perché credevo di essere giunto in Paradiso
    non in Terra dove mi trovavo
    Da quel momento in poi amo questo luogo
    così che non ho pace in nessun altro.
    Se tu, mia canzone, fossi bella e ornata, quanto desideri,
    potresti coraggiosamente
    uscire dal bosco e andare tra gli uomini
     
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