Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

ORCHIDEA

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    L’orchidea brassia, ovvero l’orchidea “ragno”

    orchidea-brassia

    L’orchidea brassia è una specie di orchidea epifita originaria dell’America meridionale caratterizzata da grandi fiori profumati preceduti da lunghe spighe. I sepali di questa pianta sono molto lunghi e sottili, tanto da far guadagnare a questa pianta il nome di orchidea “ragno”.
    orchidea-brassia1
    Le orchidee brassia hanno bisogno di molta luce, anche diretta, purché non nei momenti più caldi della giornata; queste piante non sopportano il freddo e quindi d’inverno vanno tenute all’interno pur mantenendo sempre la giusta luminosità, magari posizionandole vicino a una finestra ma lontano da fonti di calore. In estate devono essere tenute all’esterno, in un luogo con un buon ricambio d’aria e non troppo caldo.
    orchidea-brassia2
    Le orchidee brassia hanno bisogno di tanta acqua, anche perché le sue radici non amano restare asciutte e quindi le annaffiature devono essere frequenti, anche ogni due giorni; non devono mancare neanche le vaporizzazioni alle foglie per mantenere l’umidità ambientale; per le annaffiature scegliete acqua tiepida e non calcarea. Nel periodo vegetativo va fornito alla pianta, circa ogni dieci giorni, del concime per orchidee unito all’acqua di annaffiatura. Il terreno ideale per la brassia è quello costituito da materiali che simulino il suo l’ambiente naturale, come corteccia resinosa sminuzzata mescolata alla torba.

    Per quanto riguarda la moltiplicazione, essa avviene per divisione dei cespi in primavera; l’orchidea brassia è spesso attaccata da cocciniglia fioccosa, e se viene annaffiata troppo può essere colpita da marciume radicale.



    L’orchidea Epidendrum

    orchidea-epidendrum

    Tra le orchidee a fioritura invernale più decorative c’è sicuramente l’orchidea Epidendrum, un’orchidea originaria dell’America Tropicale, al cui genere appartengono circa mille specie di orchidee epifite.

    Il nome Epidendrum deriva dal greco, e si compone di “epì” che significa “sopra” e da “dèndrom”, ossia “albero”, quindi “sopra all’albero”, un nome che richiama chiaramente la sua caratteristica di pianta epifita.

    La specie più conosciuta del genere Epidendrum è l’Epidendrum Ibaguenses, un’orchidea nota anche con il semplice nome di Epidendro, caratterizzata da fusti alti, sottili e rampicanti, da foglie oblunghe e carnose di colore rosso, giallo e arancio, e dai fiori, che compaiono in inverno, di colore compreso tra il rosa e il lilla.


    L’orchidea Pescatorea

    orchidea-pescatorea

    Pescatorea è il nome di un genere che comprende circa 20 specie di orchidee epifite originarie dell’America centro- meridionale, appartenenti alla famiglia delle Orchidaceae. Queste piante si caratterizzano per la mancanza di pseudobulbi, per la forma a ventaglio delle rosette e per i grandi fiori singoli di colore bianco con venature di colore rosa, viola o blu, che sbocciano in autunno inoltrato e in inverno.

    Esistono diversi ibridi delle orchidee pescatorea e tutti con colori estremamente accesi, che emanano un profumo molto intenso; la coltivazione di queste orchidee non è difficile, e quindi è il genere che più è adatto ai principianti o a chi si vuole avvicinare al mondo di questi fiori.

    L’orchidea Encyclia

    Orchidea-Encyclia

    Al genere Encyclia appartengono circa 15 specie di orchidee epifite originarie dell’America centro-meridionale; la forma di queste orchidee dipende dalla specie, tuttavia hanno alcuni tratti comuni come gli pseodobulbi, che producono due lunghe foglie lievemente carnose di colore verde chiaro; i fiori possono essere anch’essi di colore verde chiaro, oppure bianchi o rosati, con puntinature o venature marroni oppure porpora.

    Alcune specie di orchidee del genere Encyclia producono fiori molto grandi, altre, invece, presentano dei piccoli fiori riuniti in spighe; sempre a seconda della specie, i fiori sbocciano in inverno oppure in tarda primavera.

    L’orchidea Chysis

    Orchidea-Chysis

    Al genere Chysis appartengono circa sei specie di orchidee epifite originarie dell’America centrale e meridionale caratterizzate da pseudobulbi carnosi, avvolti nella parte inferiore delle foglie, che ogni anno producono dei germogli che vanno a costituire dei piccoli gruppi di altri pseoduubli.

    Le foglie delle orchidee Chysis sono di forma allungata e di colore verde e si seccano con l’arrivo dei primi freddi autunnali; in primavera inoltrata, dai lati degli pseudobulbi, cresce un fusto carnoso sul quale sbocciano dai cinque ai sette grandi fiori di colore bianco con labello giallo oro, anche se alcune specie di Chysis possono avere i fiori anche aranciati e rosati; una particolare caratteristica di questi fiori è che durante il giorno emettono un delicato profumo.

    Queste orchidee tendono ad avere uno sviluppo allungato o prostrato, pertanto sono adatte ad essere coltivate all’interno di panieri appesi o su grossi pezzi di corteccia.

    L’orchidea Trichopilia

    orchidea-Trichopilia
    Al genere Trichopilia appartengono circa 30 specie di orchidee epifite o terricole originarie dell’America meridionale e centrale; queste orchidee possiedono degli pseudobulbi appiattiti e sono caratterizzate da cespi di foglie lunghe e ovali, di consistenza liscia, e dai grandi fiori che spuntano in primavera.

    I fiori delle orchidee Trichopilia hanno il labello molto pronunciato e di colore contrastante rispetto ai sepali e ai petali; i colori sono diversi a seconda della specie e, in ogni caso, molto decorativi.

    L’orchidea Caladenia

    orchidea-caladenia

    Al genere Caladenia appartengono circa cento specie di orchidee terricole originarie della Nuova Zelanda e dell’Australia, caratterizzate da grandi radici a stolone dalle quali spuntano un’unica grande foglia carnosa e dai fiori decisamente ornamentali, che spuntano solitari o in coppia dagli steli lunghi circa 15 centimetri.

    Le orchidee Caladenia fioriscono in primavera e in estate, e producono dei grandi fiori di colore bianco, giallo verdastro o rosa con il grande labello macchiato di marrone o di rosso. Come tutte le orchidee, anche quelle appartenenti al genere Caladenia temono moltissimo il freddo per cui, se ancora non l’avete fatto, questo è il momento di portarle all’interno per evitare che i repentini abbassamenti di temperatura possano in qualche modo danneggiarle.



    L’orchidea Restrepia

    orchidea-Restrepia
    Al genere Restrepia appartengono circa 50 specie di orchidee epifite, in genere prive di pseudobulbi, originarie dell’America centrale e delle zone andine di quella meridionale; queste orchidee si caratterizzano per la fioritura molto prolungata: basti pensare che in natura possono fiorire durante tutto l’arco dell’anno.

    Le orchidee Restrepia possiedono foglie lucide e spesse, di colore verde scuro e fusti molto chiari, quasi biancastri; i fiori spuntano in estate e possono essere di colore giallo, arancio, rosa o porpora e sono costituiti da sepali uniti a coppie con le caratteristiche puntinature marroni. Nel loro habitat naturale queste orchidee fioriscono durante tutto l’arco dell’anno e, anche coltivate in vaso, se vengono assicurate loto tutte le condizioni ideali, possono rimanere fiorite a lungo.
    Tra le specie più diffuse di Restrepia ci sono la guttulata, che produce fiori molto punteggiati grandi circa cinque centimetri, la striata dai fiori molto ampi e l’antennifera dai fiori più piccoli e di colore arancione.

    L’Orchidea Phragmipedium

    orchidea-Phragmipedium

    Al genere Phragmipedium appartengono circa 30 specie di orchidee terrestri, litofite e a volte anche epifite originarie dell’America centrale e meridionale, divisibili in due gruppi e molto spesso confuse con le orchidee che appartengono al genere Paphiopedilum. Queste piante sono rare in commercio, sia perché sono piuttosto difficili da coltivare, sia perché sono inserire nella lista delle specie a rischio di estinzione; comunque, di queste orchidee esistono molti ibridi più diffusi e più semplici da coltivare.

    Come dicevamo, al primo gruppo di Phragmipedium appartengono specie con fiori piccoli ma molto colorati e con sepali e petali molto simili tra loro; il secondo gruppo comprende tutte le specie che hanno i sepali più lunghi dei petali e con colori che vanno dal giallo al marrone e dal rosso al rosa.

    La fioritura delle orchidee appartenente al genere Phragmipedium avviene, a seconda della specie, da metà inverno fino alla fine dell’estate o da primavera alla fine dell’inverno; una particolarità di questa pianta è che la fioritura diventa più importante e duratura via via che l’esemplare diventa adulto.

    L’orchidea Epigenium

    orchidea-Epigenium

    Al genere Epigenium appartengono circa dieci orchidee epifite originarie dell’Indonesia che, fino a circa ottant’anni fa appartenevano al genere Dendrobium; queste orchidee si caratterizzano per i fusti corti che portano due lunghe foglie carnose di colore verde scuro e per l’abbondante fioritura invernale.

    I fiori delle orchidee appartenenti al genere Epigenium sono di medie dimensioni e possono essere di diversi colori, come rosa, porpora, giallo o arancio, con i petali appuntiti e labello più largo e corto rispetto ad essi; generalmente, i petali e il labello hanno lo stesso colore intenso alla gola del fiore, mentre diventano più tenui verso la punta.

    Le orchidee Epigenium sono adatte ad essere coltivate all’interno di panieri appesi perché i fiori tendono a ricadere.

     
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    Pantofola di Venere, varietà e cure

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    Il Paphiopedilum, meglio conosciuto come Pantofola di Venere, è una magnifica orchidea per lo più terricola, originaria di alcune zone tropicali del continente asiatico. E’ caratterizzata da un fusto alto fino a 30 centimetri e da foglie nastriformi ed appuntite, di colore verde più o meno scuro. I fiori della Pantofola di Venere sono solitari, caratterizzati da un labello a forma di sacca o “scarpetta”, ed assumono colorazioni che vanno dal bianco al giallo, dal verde al viola, dal rosso al cremisi.

    Esistono innumerevoli varietà di Pantofola di Venere, tra le quali ricordiamo il Paphiopedilum barbatum, caratterizzato da foglie di colore verde chiaro con macchie scure; il Paphiopedilum insigne, con fiori di consistenza cerosa, che fanno la propria comparsa dall’autunno all’inverno; il Paphiopedilum venustum, con fiori bianchi e foglie macchiettate; il Paphiopedilum appletonianum, caratterizzato da foglie di colore azzurrognolo e fiori che fanno la propria comparsa da gennaio a giugno.

    Pantofola di Venere (Paphiopedilum)
    Fioritura: in diversi periodi dell'anno, a seconda della specie
    Impianto: al termine della stagione invernale
    Tipo di pianta: orchidea terricola
    Altezza max: 30 centimetri
    Esposizione
    La Pantofola di Venere deve essere collocata in posizione luminosa, in modo che riceva il sole diretto esclusivamente nelle ore più fresche della giornata. La maggior parte delle specie non tollera il freddo, richiedendo dunque la collocazione tra le mura domestiche. Alcune specie, al contrario, non amano il caldo eccessivo.
    Terreno
    Il substrato deve essere sciolto e ben drenato. Nella fase della messa a dimora si consiglia di scegliere un terreno specifico per orchidee o mescolare terra da giardino e sfagno.
    Innaffiatura
    Le irrigazioni devono essere regolari, in modo che il terreno si mantenga umido tra un intervento e l'altro. Per aumentare l'umidità ambientale è necessario vaporizzare il fogliame con acqua demineralizzata a temperatura ambiente e posizionare la pianta su un sottovaso riempito con ghiaia bagnata o argilla espansa.
    Malattie e avversità
    Qualche problema potrebbe insorgere in presenza di clima eccessivamente secco o di irrigazioni scarse o troppo abbondanti.
    Concimazione
    Per favorire lo sviluppo della pianta è opportuno somministrare del fertilizzante liquido per orchidee, mescolato all'acqua delle irrigazioni un paio di volte al mese.
    Moltiplicazione
    La propagazione della Pantofola di Venere avviene per divisione di rizomi al termine della stagione invernale.

     
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    Orchidea Baptistonia, fioritura estiva

    orchidea-baptistonia

    La Baptistonia è una magnifica orchidea originaria del Brasile, particolarmente apprezzata alle nostre latitudini per via della fioritura appariscente e duratura. Si tratta di una pianta che presenta fusti eretti, lunghi fino a trenta centimetri e foglie di colore verde intenso. I fiori dell’orchidea Baptistonia fanno la propria comparsa in primavera o nel corso della stagione estiva, sono di colore giallo e presentano macchie di colore bruno o rossiccio, che danno un tocco particolare alla pianta.


    La Baptistonia è un’orchidea epifita e può dunque vivere anche in assenza di terreno o affondando le proprie radici in un composto formato essenzialmente di corteccia. Come tutte le orchidee, presenta delle difficoltà nella coltivazione, specie per quanto riguarda il fattore-luce. L’illuminazione, infatti, deve essere diffusa e costante, ma vanno evitati i raggi diretti del sole o la luce filtrata dai vetri.

    Photo Credits: orchids.la.coocan.jp

    Orchidea baptistonia
    Fioritura: in primavera o nel corso della stagione estiva
    Impianto: in primavera o in autunno
    Tipo di pianta: orchidea epifita


    fonte:http://www.pollicegreen.com/

     
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    Miltonia candida, l’orchidea che fiorisce in estate

    miltonia-candida

    Difficile da coltivare, ma in grado di regalare grandi soddisfazioni nel corso della stagione estiva, quando sugli steli compaiono le splendide fioriture. Parliamo della Miltonia candida, un’orchidea originaria del Brasile, molto diffusa alle nostre latitudini. Si tratta di una pianta che presenta foglie allungate ed appuntite, carnose, di colore verde scuro.


    I fiori della Miltonia candida sono di grandi dimensioni, con petali di colore giallo-marrone e labello di colore bianco con sfumature porpora. La fioritura, come detto in precedenza, fa la propria comparsa nel corso della stagione estiva, ma si protrae poi sino all’autunno inoltrato. Per crescere al meglio questa particolare varietà di orchidea ha bisogno di determinate condizioni in fatto di luce, temperature ed umidità, come dimostra la scheda che segue.

    Photo Credits: orchids.la.coocan.jp

    Miltonia candida
    Fioritura: dall'estate all'autunno
    Impianto: al termine della stagione estiva
    Tipo di pianta: orchidea
    Altezza max:
    Esposizione
    La Miltonia candida deve essere collocata in posizione luminosa, in modo che i raggi del sole possano colpire la pianta solo nelle ore più fresche della giornata. In estate richiede la collocazione in una zona ombreggiata. Teme il freddo ed è per questo che va tenuta in casa per gran parte dell'anno.
    Terreno
    Il substrato deve essere soffice, leggero e ben drenato. Nella fase della messa a dimora si consiglia di aggiungere corteccia, fibra di osmunda o sfagno al terriccio di coltivazione.
    Innaffiatura
    In primavera e nel corso della stagione estiva occorre intervenire con regolarità, lasciando che il terreno si mantenga umido tra un'innaffiatura e l'altra. Per aumentare l'umidità ambientale è necessario vaporizzare il fogliame con acqua demineralizzata a temperatura ambiente. In inverno e nel corso della stagione autunnale le irrigazioni andranno sensibilmente diminuite, mantenendo comunque umido il substrato.
    Malattie e avversità
    I pericoli maggiori possono arrivare da una coltivazione non corretta, specie in seguito ad innaffiature eccessive ed alla collocazione a temperature minime.
    Concimazione
    Nel corso della stagione vegetativa si può aggiungere all'acqua delle irrigazioni una dose di fertilizzante liquido per orchidee, al fine di favorire lo sviluppo della pianta e la comparsa della fioritura.
    Moltiplicazione
    La propagazione della Miltonia candida avviene per divisione di cespi al termine della stagione estiva.

    fonte:http://www.pollicegreen.com/

     
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    L'incredibile bellezza dell'Orchidea a forma di anatra volante. Questo fiore bellissimo è nativo dell'Australia.

     
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    Orchidea Trigonidium, coltivazione

    orchidea-Trigonidium

    Al genere Trigonidium appartengono venti orchidee epifite originarie dell’America centro meridionale; queste piante sono di medie dimensioni che generalmente crescono nelle zone ombreggiate dei boschi umidi delle zone latinoamericane.

    L’orchidea Trigonidium si caratterizza per le foglie ovali di consistenza carnosa e di colore verde scuro e per i fiori che spuntano in primavera e in estate. I fiori della Trigonidium si formano all’apice di piccoli fusti sottili e sono a forma di coppa e di colore tenue come il giallo e il rosa. Alcune specie producono fiori dalle striature marroni scuro.



    L’orchidea Trigonidium ha uno sviluppo eretto e colonnare e un portamento arbustivo; inoltre, essendo una sempreverde, mantiene le foglie tutto l’anno.


    Orchidea Trigonidium
    Fioritura: primaverile ed estiva
    Impianto: in primavera
    Tipo di pianta: orchidea epifita
    Altezza max: 50 centimetri
    Esposizione
    L'orchidea Trigonidium predilige le esposizioni molto luminose ma in estate è bene tenerla lontana dai raggi del sole diretti; questa pianta teme il freddo e la temperatura ideale di coltivazione è tra i 15 e i 25° tutto l'anno. In inverno va ricoverata in casa o in serra temperata.
    Terreno
    Il terreno ideale per l'orchidea Trigonidium è quello costituito da cortecce, sfagno e materiali leggeri che simulano l'habitat naturale della pianta.
    Innaffiatura
    Le annaffiature devono essere abbondanti pur senza lasciare le radici per troppo tempo a contatto con l'acqua; l'ideale sarebbe fornirle un sottovaso con perlite o argilla espansa per favorire il drenaggio. Per favorire la fioritura diminuite un po' le annaffiature quando vedete che stanno spuntando i boccioli.
    Malattie e avversità
    L'orchidea Trigonidium soffre di attacchi da parte degli afidi e della cocciniglia.
    Concimazione
    Fornite alla pianta del concime specifico per orchidee mescolato all'acqua di annaffiatura evitando gli sprechi.
    Moltiplicazione
    La riproduzione dell'orchidea Trigonidium avviene per divisione dei cespi di pseudobulbi da effettuarsi in primavera interrandoli in contenitori singoli.

     
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    Le orchidee, ecco le cinque specie rare (Foto)

    Le orchidee sono delle piante tanto meravigliose quanto delicate e difficili da curare: personalmente non mi durano mai un anno, per una ragione o per l’altra, nonostante le ami moltissimo. Oggi ci occuperemo della presentazione di alcune specie rare di orchidee, con una gallery che siamo certi vi lascerà a bocca aperta! Pensate che le specie di orchidee sono ben ventimila, raggruppate in circa 650 generi differenti. Insomma un grandissimo numero di esemplari!

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    1) Le Angraecum
    Questo gruppo di origine africana conta al suo interno circa duecento specie: tra le rare ricordiamo la Angraecum sesquipadale, chiamata anche Stella di Betlemme, la Angraecum distichum e la Angraecum eburneum.

    Angraecum

    2) Le Miltonia
    Questa tipologia invece nasce in Brasile, Colombia e Perù, ed è caratterizzata da fiori di grandi dimensioni fino ad un massimo di dieci cm: anche in questo caso vi sono diversi tipi di sottospecie, che hanno come comune denominatore fiori grandi, bianchi con striature di differenti colori.

    Miltonia

    3) Le Laelia
    Un genere che è caratterizzato da orchidee bellissime come la Laelia anceps e la Laelia cinnabarina, con tanti fiori di dimensioni ridotte, molto colorate.

    Laelia

    4) L’Odontoglossum
    Presente nelle zone dell’America centrale, con circa trecento sottospecie, si chiamano così perchè il loro labello assomiglia ad un dente!

    Odontoglossum

    5) La Riossoglossum

    E’ in questo gruppo che si trova quella che viene definita l’orchidea tigre, con fiori di anche 15 cm, striature scure generalmente su sfondo giallo, proprio come se si trattasse di una tigre!

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    Foto credits: Thinckstock

     
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    5 trucchi per far durare a lungo le orchidee

    orchidea

    Le orchidee sono dei fiori veramente molto belli, arredano una stanza un pochino spoglia e sono una perfetta soluzione regalo, anche improvvisata. Peccato che la loro cura sia piuttosto difficile, e spesso queste piante tendano ad avere una durata particolarmente breve. Ma non è detto che sia sempre così, oggi vi vogliamo proporre cinque trucchi per fare durare a lungo le orchidee, per avere una bella casa fiorita.

    1) Posizionarle nel modo giusto
    La posizione per le orchidee è tutto: una buona collocazione in casa vi permetterà di fare durare a lungo queste piante: si tratta di piante tropicali per cui dovrete cercare di ricreare il più possibile il loro ambiente originale. Le due stanze da preferire sono bagno e cucina per l’umidità degli ambienti.

    orchidea1

    2) Annaffiarle correttamente
    Trattandosi di piante recise in vaso andranno annaffiate regolarmente ma in maniera differente rispetto ad altre simili. Prendete la vostra orchidea, posizionatela sopra ad un secchio o lavello e fate scorrere l’acqua sopra al vaso, facendo in modo tale che l’acqua in eccesso sgoccioli via. In tal modo l’acqua sarà fresca e pulita e non vi saranno ristagni che comprometterebbero la salute della vostra orchidea.

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    3) Si alla luce, ma non diretta
    La luce diretta non è amata dalle orchidee: meglio posizionare in una zona luminosa, anche dove la luce artificiale resta accesa per diverse ore al giorno, ma senza l’esposizione diretta ai raggi solari, che di contro la possono bruciare.

    4) La giusta concimazione

    La soluzione nutritiva ottimale per le orchidee deve contenere il doppio dell’azoto rispetto al fosforo e al potassio.

    concime

    5) Non spostarla!
    L’orchidea ama restare a lungo in una posizione: ovvero non spostate il vaso in giro per casa e non mettetela fuori nel corso della stagione estiva. E’ una pianta casalinga!

    fonte:http://www.pollicegreen.com/

     
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