Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

abissi marini...e creature...

eppure esistono...

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    Il Drago Blu (Glaucus atlanticus) è uno dei molluschi più rari al mondo.

    Appartenente alla famiglia degli Glaucidae dei molluschi nudibranchia, galleggia sulla superficie del mare e viene trasportato dalle correnti marine e dai venti.

     
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    8 TERRIBILI ANIMALI DI CUI IGNORAVI L’ESISTENZA!

    Il mondo degli animali è ricco di specie meravigliose ma alcune sono proprio terribili!




    Il mondo degli animali è ricco di specie meravigliose, tutte dotate delle loro abilità e caratteristiche utili per vivere nei loro habitat. Questo mondo però, è anche pieno di creature non del tutto incantevoli, facilmente definibili terrificanti a causa del loro aspetto,del loro modo di agire e di guardare. Sicuramente non entreranno mai a far parte della lista degli animali domestici e siamo convinti che mai nessun bambino, se non uno sadico, li chiederà come regalo di natale ai genitori.

    Visto che la maggioranza di voi ne ignora l’esistenza, e noi di ScuolaZoo siamo sempre così gentili da insegnarvi qualcosina ogni giorno, ecco a voi la lista degli otto animali più strani e spaventosi.

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    SQUALO FOLLETTO
    Dal nome potrebbe sembrare una specie simpatica ma non fatevi ingannare. È lo squalo più terrificante al mondo con il corpo tutto rosa fusiforme ed il volto mostruoso. Molto pericoloso, lo si può trovare negli abissi di tutto il mondo ma fortunatamente è abbastanza raro incontrarlo. Che peccato, non trovate?


    Squalo, come nel mito con un solo occhio, trovato per la prima volta all’interno dello stomaco di un altro da un pescatore messicano, nel 2011. Immaginate che brutta visione per l’uomo che sicuramente a distanza di anni ancora gli ritorna in mente ogni volta che chiude gli occhi o osserva il mare

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    CICLOPE SHARK

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    Squalo, come nel mito con un solo occhio, trovato per la prima volta all’interno dello stomaco di un altro da un pescatore messicano, nel 2011. Immaginate che brutta visione per l’uomo che sicuramente a distanza di anni ancora gli ritorna in mente ogni volta che chiude gli occhi o osserva il mare


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    OKAPIA JOHNSTONI

    Corpo marrone, cosce e zampe a striscie bianche e nere, Questo bizzarro animale sembra un incrocio tra una zebra e una giraffa ed oserei dire anche di un cerbiatto, ma sicuramente con Bambi ha poco da spartire. Inoltre questa foto non sembra un’immagine photoshoppata?


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    MARABOU STORK
    Non è proprio la cicogna che si ha in mente quando si racconta ai bambini come sono venuti al mondo. Questa è sicuramente la versione più bruttina, chiamata anche “ cicogna becchino”. Se volete vederla con i vostri occhi perché non vi fidate dell’immagine dovete volare in Africa, nel loro habitat umido e secco e non preoccupatevi, spesso vivono vicino agli esseri umani quindi trovarli sarà una passeggiata!


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    LARVA CTHULHU
    Il suo nome sembra quello di una divinità con cui però questo cetriolo di mare non ha nulla in comune. Vive in tutti gli oceani, normalmente tra i 1000 e i 4000 metri sotto il livello del mare, e si nutre di fango, alghe e altri detriti presenti nei fondali.

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    HONEY PONT ANT
    Particolare specie di formica capace di gonfiarsi fino a tre volte le sue dimensioni originali, riempiendosi di cibo. Vive sottoterra nelle zone calde e secche del sud-ovest degli Stati Uniti e siamo sicuri che otterà il ruolo da protagonista nel sequel di Zeta la Formica.

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    TROGLORAPTOR SPIDER
    Nuova specie di ragno trovata per la prima volta nel 2010, in California, all’interno di una grotta. Ragno caratterizzato da gambe molto lunghe è estremamente velenoso, ma, fortunatamente, non è noto per essere dannoso per gli esseri umani. Insomma, per il momento bisogna rassegnarsi, nessuno di noi potrà diventare il nuovo Spiderman!

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    POODLE MOTH
    Il cosiddetto barboncino lepidottero è una specie animale scoperta nel vicino 2009 da un dottore in Kirghizistan. Non si hanno molte informazioni in merito a quest’ennesimo animale particolare, l’unica cosa sicura è che di certo non è l’animale che uno si augura di poter vedere almeno una volta nella sua vita! A noi di ScuolaZoo sembra solo la brutta copia del peluche Furby, voi non la trovate questa somiglianza?!

     
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    15 strane creature acquatiche che ti faranno passare la voglia di tuffarti in acqua


    li oceani ricoprono il 71% della superficie terrestre, con un volume d'acqua di circa 1,34 miliardi di km³. Come potete immaginare, non è affatto un'impresa semplice quella di mappare l'intero spazio occupato dagli oceani, e lo sono ancora meno la scoperta e la classificazione delle specie animali che vi abitano. Ciò che la scienza ha finora rivelato sulle creature che popolano le acque più profonde degli oceani è sorprendente, tanto da sbalordire per la varietà e la complessità con cui tali animali si presentano.

    Il polpo Dumbo


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    Il cosiddetto polpo Dumbo (Opisthoteuthis californiana), scoperto durante una spedizione della National Oceanic and Atmospheric Administration nelle acque del Golfo del Messico, vive a circa 3.300 metri di profondità ed è caratterizzato da pinne che ricordano le orecchie dell'omonimo elefantino della Disney.

    Lo squalo fantasma


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    immagine: NOAA/ Wikimedia
    Lo squalo fantasma (Chimaera monstrosa) abita le profondità del tratto dell'Oceano Atlantico che va dall'Africa del Nord all'Islanda e risulta praticamente invisibile, data la sua scarsa capacità di riflettere la luce e la scarsissima presenza (o l'assenza) di quest'ultima nelle acque profonde. Tale caratteristica sembra aiutarlo particolarmente nella caccia, poiché le sue dimensioni (circa 1 metro) non risultano di certo equiparabili a quelle dei suoi cugini di superficie.

    Melanocetidae

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    Esistono cinque diverse specie della famiglia Melanocetidae, tutte caratterizzate dal colore scuro del loro corpo - che gli permette di mimetizzarsi nelle oscure profondità abissali e di una lanterna bioluminescente ad intermittenza posizionata in prossimità delle fauci, la quale viene utilizzata come trappola per attirare i pesci più piccoli.

    Uranoscopidi

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    La famiglia deglle Uranoscopidae comprende pesci ossei che vivono praticamente in tutti gli oceani e che sono caratterizzati da una testa molto grande e schiacciata, da un tentacolo nella bocca (per afferrare le prede) e da un metodo di caccia basato sulla mimetizzazione con la sabbia dei fondali.

    Phronima

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    La Phronima è un crostaceo (tecnicamente un 'parassitoide') che vive negli oceani a circa 5.000 metri di profondità. Il suo corpo è semitrasparente, il che gli permette di sfruttare l'oscurità dell'habitat in suo vantaggio.

    Il pesce ascia


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    L'Argyropelecus hemigymnus, comunemente noto come pesce ascia (a causa della sua forma), è un animale che abita a 1.500 metri di profondità e che produce luce grazie alle reazioni chimiche interne al proprio corpo.

    L'Isopode Gigante

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    A più di 2.000 metri di profondità è possibile incontrare questo singolare crostaceo carnivoro (nome tecnico Bathynomus giganteus) che può arrivare a 75 cm di grandezza e che si nutre di carcasse di pesci - anche di quelli più grandi.

    Il drago di mare

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    Lo Stomias boa (o drago di mare) è un pesce abissale che usa la luce prodotta dai suoi organi per cacciare le sue prede; sebbene viva nelle profondità, di notte questo animale può spingersi fino in superficie.

    La Tiburonia granrojo

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    La Tiburonia granrojo è una medusa gigante cheha un diametro di circa 76 cm. Scoperta nel 2003, tale medusa vive a circa 1.500 metri di profondità, ma non è raro osservarla anche nelle acque superficiali del Pacifico.

    Lo squalo dal collare

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    Considerato un fossile vivente, lo squalo dal collare (Chlamydoselachus anguineus) è uno degli animali più antichi attualmente conosciuti; la sua forma allungata lo rende molto simile ad una anguilla gigante, fatto che ne giustifica il nome scientifico.

    Lo squalo goblin

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    Il Mitsukurina owstoni, meglio conosciuto come squalo goblin, è uno squalo abissale caratterizzato da una lunga protuberanza sulla parte superiore del muso che abita perlopiù nelle profondità delle acque del Giappone.

    L'anguilla pellicano

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    Caratterizzata da una incredibile apertura mascellare, simile appunto a quella dei pellicani, e da un organo luminescente che attira le prede al suo interno, l'anguilla pellicano (Eurypharynx pelecanoides) vive a 3.000 metri di profondità e può ingerire (come i serpenti) prede di dimensioni molto più grandi delle sue.

    La rana pescatrice



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    La rana pescatrice (Lophius piscatorius) è un pesce carnivoro di forma conica e privo di squame che può raggiungere i 2 metri di lunghezza e i 57 kg di peso. Questo animale tende a restare affossato nella sabbia in attesa che qualche preda si posi o si avvicini alla sua enorme bocca.

    La vipera di mare

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    Il pesce vipera, o vipera di mare (Chauliodus sloani) è un animale degli abissi lungo poco più di mezzo metro che vive a quasi 4.000 metri di profondità. È munito di affilatissimi denti che gli permettono di nutrirsi di praticamente tutti gli animali di piccole o medie dimensioni: la mandibola disarticolare, infatti, consente al pesce vipera di inghiottire anche animali più grandi.

    Il boccanera

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    Il boccanera (Galeus melastomus) è un tipo di squalo relativamente piccolo che abita solitamente ad una profondità di 1.500 metri; tratti caratteristici di questo pesce sono gli occhi verdi e l'interno della bocca completamente nero, il che gli è valso il nome 'boccanera' e il soprannome "bocca d'inferno". Pur essendo un animale molto pescato, non è a rischio di estinzione.

    fonte:www.curioctopus.it/r

     
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    Il pesce blob e le altre mostruose creature degli abissi


    Le creature del mare che suscitano timori e paure, spesso infondate, catturati dall’obiettivo dei fotografi o protagonisti della cronaca

    Il pesce blob
    Uno degli spaventosi pesci fotografati dal pescatore russo Roman Fedortsov, specializzato in strani incontri, tanto da aver aperto un account Instagram con i suoi scatti più incredibili

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    Il pesce palla stellato
    Può raggiungere il metro e 20 di lunghezza. Trovarselo di fronte durante un’immersione nel Mar Rosso può destare qualche preoccupazione, soprattutto se si viene colti alla sprovvista. Il pesce rosso stellato (Arothron Stellatus) ha una testa enorme e un corpo coperto da spine in grado di rilasciare un veleno la tetrodotossina, che lo protegge anche dai predatori più temibili. Ed è in grado di onfiare il proprio corpo, come tutti i pesci palla, per spaventare i nemici (Afp)

    AFP_1AI0I7-ko7F-U30501011168354ZpF-590x445Corriere-Web-Sezioni


    La medusa criniera di leone
    Un invertebrato fantascientifico, grande come uno squalo, trovato spiaggiato in Nuova Zelanda da una famiglia, rimasta scioccata dopo averla vista muoversi lentamente sulla sabbia per tornare in mare. l’avvistamento: è la medusa “criniera di leone”, nome scientifico «Cyanea capillata» . Tipica delle acque fredde dell’emisfero settentrionale del pianeta, gli esemplari più grandi superano i due metri di diametro e tentacoli che possono superare anche i 10 metri di lunghezza.

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    La balena gigante spiaggiata
    Una balena di 18 metri è stata trovata spiaggiata su una spiaggia belga di Coq. Non è chiaro come il cetaceo sia morto per questo sull’animale verrà fatta un’autopsia. Si tratta di un esemplare di balenottera comune che è il secondo animale del pianeta per dimensioni, dopo la balenottera azzurra.

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    Il calamaro gigante
    Un calamaro gigante di 4,2 metri di lunghezza che ricorda il misterioso Kraken, è stato scoperto a fine agosto 2018 su una spiaggia di Wellington, in Nuova Zelanda, da tre fratelli: Daniel, Jack e Matthew Aplin.

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    L’iguana marina
    Lunga quasi due metri, l’hanno ribattezzata «Godzilla» è l’iguana marina immortalata nelle acque dell’Oceano Pacifico. Alta quanto un uomo, è stata immortalata da Steve Winkworht a Cabo Marshall. Si era avvicinata alla riva per cercare del cibo (si nutre principalmente di alghe). È in grado di nuotare fino a 9 metri di profondità.

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    Il pesce misterioso
    «Spero non stiate mangiando in questo momento» scrive Roman Fedortsov, pescatore russo che su Twitter posta la immagini di alcune creature marine spaventose da lui stesso pescate. E quasi impossibili da identificare. Per esempio ecco questo pesce dai denti enormi.

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    Il pitone di sette metri
    Indonesia,provincia di Riau. La lotta dell’uomo con il pitone: questo enorme rettile avvistato in mezzo a una strada in una piccola cittadina. Sette metri di lunghezza, un uomo ha deciso di «sfidarlo». Il 37enne Robert Nababan, guardia di sicurezza in una piantagione di palme da olio, ha affrontato il pitone. Non è chiaro come ma alla fine è riuscito a ucciderlo. Ha però riportato ferite gravissime ed è ricoverato in ospedale.

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    La misteriosa creatura sulla spiaggia
    A postare la foto, una ragazza: l’immagine scattata su una spiaggia del Texas dopo l’uragano Harvey. Cos’è questa misteriosa (e spaventosa) creatura? L’appello rivolto da Preeti Desai, autrice della foto, a biologi e esperti. I più sembrano convergere sull’idea che si tratti di una particolare specie di anguilla che si trova abitualmente fra i 30 e i 90 metri di profondità negli abissi dell’Atlantico.

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    La rarissima aragosta opalescente
    Un esemplare su un milione. Le aragoste opalescenti, come quella catturata nel Maine qualche giorno fa, sono rarissime. Così quando Alex Todd di Chebeague Island l’ha pescata è rimasto così affascinato dalla sua bellezza che ha deciso di rigettarla nell’ocenao: «Assurdo che finisca nel piatto di qualcuno per 4 dollari». ha detto alla Abc il pescatore. Secondo la «Maine Coast Fishermen’s Association» - che ha diffuso la foto dell’aragosta su Facebook - il colore opalescente e traslucido dell’animale è dovuto a un gene recessivo: un fenomeno simile all’albinismo, che si chiama leucismo

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    Il «pesce senza faccia»
    Un misterioso «pesce senza faccia» è stato individuato dai ricercatori del CSIRO (Australian government’s Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation) al largo delle coste orientali dell’Australia. Secondo quanto riporta il Guardian , l’animale si trovava a 4 km di profondità e la sua presenza non era stata più segnalata dal 1873. «Questo piccolo pesce è sorprendente - ha detto il capo della spedizione Tim O’Hara - perché la bocca è situata nella parte inferiore e quando lo si guarda lateralmente non si vedono gli occhi, né la bocca, né le branchie». Il ricercatore ha raccontato che oltre al «pesce senza faccia» sono stati individuati molti altri animali «mai visti prima» ma anche «una quantità impressionante di spazzatura».

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    Il super verme marino nero
    Lungo fino a 1 metro e mezzo e con un diametro che può raggiungere i 6 centimetri, il super verme nero è stato scoperto da un gruppo di scienziati statunitensi, filippini e francesi nelle acque di Mindanao, nelle Filippine. La creatura - il cui nome scientifico è “teredine” - è il più lungo bivalve vivente conosciuto dall’uomo.

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    Il pesce scorpione (arrivato in Sicilia)
    Bello, secondo alcuni buono nella zuppa di pesce anche se ha gli aculei velenosi e bisogna maneggiarlo con attenzione. Solo che non dovrebbe stare nel Mediterraneo, perché rischia di devastare l’ecosistema con la sua voracità. Il pesce scorpione ( Pterois miles ) ha il suo habitat in acque tropicali dal mar Rosso alla Polinesia. Di recente, però, un esemplare è stato trovato in Sicilia nell’Oasi di Vendicari. «A rischio sono soprattutto i pesci giovani di varie specie. È di bocca buona, mangia di tutto con una predilezione per i piccoli di cernia», spiega Ernesto Azzurro, ricercatore Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) esperto di specie invasive che ha partecipato alla scoperta. «Era già stato segnalato in Libano e Israele, poi nel 2015 in Tunisia. In ottobre avevamo lanciato l’allarme per una probabile comparsa anche in acque italiane. Ma non immaginavamo così presto». Negli anni Novanta una specie simile ( Pterois volitans ) è comparso lungo la costa atlantica americana (dove è conosciuto come lionfish ) e in breve tempo ha spazzato via le specie locali. «Secondo alcuni - dice Azzurro - sarebbero i discendenti di esemplari riversati in mare in Florida da un acquario distrutto da un uragano. Ma non è certo».



    Il pesce scorpione ha aculei velenosi che possono rappresentare un pericolo anche per pescatori e subacquei. «La puntura di un pesce scorpione è molto dolorosa, in rari casi mortale. Il veleno resiste anche 24-48 ore dopo la pesca». Nel Mediterraneo è entrato dal mar Rosso, attraverso il Canale di Suez. «Negli ultimi tempi alcuni pesci tropicali hanno trovato le condizioni adatte per compiere la migrazione», spiega Antonio Terlizzi, professore di Biologia e Zoologia marina all’Università di Trieste. «La diga di Assuan ha fatto diminuire l’afflusso delle acque dolci del Nilo nel Mediterraneo, facendo aumentare la salinità nel settore di sud-est. Poi il raddoppio del Canale di Suez ha bypassato i Laghi Amari che con l’alta salinità impedivano l’invasione di specie tropicali. Infine, il riscaldamento globale ha fatto aumentare la temperatura del Mediterraneo, rendendola più simile a quella del mar Rosso».

    Le condizioni del Mare Nostrum sono diventate ideali per le specie aliene. Sono arrivati il pesce coniglio, un divoratore di alghe che spoglia i fondali, il pesce palla maculato che ha carni tossiche, e il pesce flauto. «È un fenomeno che sarà sempre più frequente -, avverte Terlizzi -. L’importante è che le specie aliene non diventino anche invasive e una minaccia per la fauna autoctona». «Abbiamo aperto l’email [email protected] per le segnalazioni - conclude Azzurro -. Su Facebook è nato il gruppo Oddfish, per inviare le foto di pesci sconosciuti. Ed è stato rinnovato l’Atlante Ciesm ( www.ciesm.org ) con le informazioni sui pesci alieni del Mediterraneo».
    ( Paolo Virtuani )

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    fonte:https://www.corriere.it/

     
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    Metà pesce metà gambero
    I pescatori raccontano di essere rimasti sbalorditi quando li hanno tirati fuori dall’acqua. Metà pesci, metà gamberi, individuati al confine marittimo tra Filippine e Indonesia, a 300 metri di profondità. Nascosti, mai visti prima, in realtà sono stati identificati degli esperti come una particolare specie di Peristediidae, simili alle gallinelle, che si trovano nei mari tropicali e subtropicali.

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    La misteriosa creatura delle Filippine lunga 6 metri
    È comparsa sulla spiaggia di Cagdainao, alle isole Dinagat nelle Filippine, l’enorme creatura marina lunga circa 6 metri e tutta ricoperta di pelo. Il corpo assomiglia a quello di una balena, l’aspetto peloso sembra più quello di un pastore maremmano. «Sembra una creatura uscita dal film ‘La storia infinita’» commenta qualcuno su Twitter, mentre altri paragonano lo strano animale al personaggio immaginario del cartone animato Avatar. Secondo gli esperti, la bestia potrebbe più realisticamente essere un animale a metà tra un orso polare e una balena avvistata a Margate, in SudAfrica, nell’ottobre 1924 e soprannominata «trunko».

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    La razza thailandese da 240 chili
    Un esemplare di circa 240 chili, un vero «mostro» d’acqua dolce, la pastinaca (un tipo di razza) catturata e poi rilasciata nei giorni scorsi dall’italiano Yuri Grisendi - esperto pescatore di pesci siluro nel Po - in vacanza in Thailandia. Grisendi pescava nel Mae Klong River - il cui delta è popolato da razze giganti, le giant freshwater stingray (in italiano conosciute come pastinache o trigoni) - quando con la sua canna da tonni ha «agganciato» l’esemplare da record. Dopo un’ora e mezza di battaglia è riuscito ad avere la meglio, portandola a galla e catturandola con una rete di quattro metri per quattro. La pastinaca misurava 4 metri di lunghezza (coda inclusa) per 2 di larghezza: con tali misure il peso stimato è di 240 chili. Dopo le foto di rito l’esemplare è stato rilasciato vivo, in quanto specie protetta.

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    L’aragosta gigantesca: pesa 6 chilogrammi
    All’indomani del tifone Nicole che si è abbattuto sulle coste delle Bermuda, un pescatore del posto ha catturato una gigantesca aragosta da 6 kg. Le immagini del crostaceo hanno fatto il giro del mondo.

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    Lo squalo anguilla
    Specie sconosciute o talmente rare da essere considerate come creature ‘aliene’. Le ha trovate un pescatore russo nei mari del Nord: ogni giorno nelle reti che porta a bordo della sua barca ci sono animali sconosciuti. Così Roman Fedortsov ha deciso di fotografarle e pubblicarle sul suo account Twitter, suscitando la curiosità della Rete. In questa immagine, uno squalo-anguilla con file di denti ‘a cremagliera’ terrificanti.

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    Il pesce drago

    C’è chi sostiene sia un pesce drago, chi invece pensa a un esemplare mutato del genere del Malacosteus niger, ovvero il pesce mandibola. E in effetti a osservare i suoi denti, la mandibola e la lingua questo pesce degli abissi sembra proprio un esempio di questa specie.

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    Stella marina
    Poco mostruosa, ma molto curiosa è questa stella marina. Che mostra molte più delle solite cinque punte cui siamo abitati nel mediterraneo. Questo esemplare, cambia colore quando viene preso in mano: e il pescatore mostra in foto differenti l’evoluzione dell’aspetto della stella.

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    Il pesce “rettile”
    Occhi rossi e sporgenti, squame rosse e la lingua che esce dalla bocca. Ecco un altro esempio di animale mostruoso: si tratta di un esempio di Macrourus. Ufficialmente un pesce, ma della categoria dei rettili.

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    La “razza” che ride
    Assomiglia ad una razza che ride, ma anche per questo singolare esemplare il pescatore russo e i suoi follower sui social network non hanno trovato il nome.

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    Il granchio a ferro di cavallo (col sangue blu)
    I Limulidae, meglio noti come «granchi a ferro di cavallo», vivono in acque non troppo profonde al largo delle coste del Nord America e del Sud-est asiatico. Vengono chiamati «granchi» anche se in realtà sono più vicini a ragni e scorpioni. Sono gli unici sopravvissuti ad una specie che prosperava 300 milioni di anni fa. Sono usciti indenni da varie estinzioni di massa (compresa quella dei dinosauri) ma adesso sono sempre più a rischio e la loro popolazione mondiale si sta progressivamente decimando. Il motivo? Sicuramente il cambiamento climatico - spiega un articolo su Quartz - ma anche l’industria farmaceutica. Ogni anno infatti almeno 500mila esemplari di questi animali vengono catturati per estrarne il sangue, di un colore blu acceso, che ha la caratteristica - detto in estrema sintesi - di contenere un composto chimico capace di reagire a contatto con le tossine e quindi, un suo estratto, viene usato per i test in vitro dei farmaci. Il sangue dei granchi viene estratto senza uccidere gli animali che poi vengono rilasciati in mare ma secondo alcune stime almeno il 40% poi muore per le conseguenze.

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    Lo storione (leggendario) chiamato «Pig Nose»
    Da oltre 40 anni era una leggenda per i pescatori del Fraser River, in Canada. E alla fine è stato catturato (e poi rilasciato). Si tratta di un particolarissimo esemplare di storione bianco soprannominato «Pig Nose» per la forma del muso somigliante al naso di un maiale. Non si sa con precisione perché l’animale di sia «danneggiato» il muso in questo modo ma è certo che da decenni i pescatori lo cercavano e ne parlavano. Lo storione avrebbe circa 80 anni, pesa circa 300 kg ed è lungo 3 metri

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    La lampreda
    Un corpo lungo e cilindrico, rivestito di pelle colore bruno-grigiastro macchiettato di scuro. Ma l’elemento più singolare è l’enorme bocca, privo di mascelle, con apertura a ventosa da cui spuntano i denti: la lampreda di mare se ne serve per attaccarsi agli altri pesci e succhiarne il sangue (l’unica sua fonte di nutrimento). Questa specie di «sanguisuga marina» una volta era molto diffusa, anche nel Mediterraneo, ma ormai è a rischio nonostante sia un essere preistorico, sopravvissuta per 450 milioni di anni. L’esemplare nella foto è però un lampreda di fiume: negli Stati Uniti è stata a lungo una importante fonte di cibo per le tribu indigene e viene ancora oggi pescata e mangiata durante la «Festa della raccolta» che avviene una volta all’anno sul fiume Willamette in Oregon.

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    Il boa argentato
    Scoperto in un’isola delle Bahamas un nuovo tipo di boa, lungo circa un metro. Si tratta di una specie sconosciuta fino ad oggi, il Chilabothrus argentum (serpente argentato), che all’apparenza sembra quasi metallico. Il gruppo di ricerca americano, guidato dal dottor Graham Reynolds, dell’Università di Harvard, ha confermato che questa specie non era mai stata avvistata prima delle due spedizioni condotte dal suo team, l’ultima fatta lo scorso ottobre. Una scoperta rara secondo l’esperto in materia Robert Henderson, dal museo di Storia Naturale di Milwaukee (Stati Uniti), secondo cui è più facile trovare nuove specie di rane e lucertole che di serpenti, soprattutto boa. Secondo i criteri dell’International Union for Conservation of Nature’s “Red List” la specie sarebbe in via d’estinzione, minacciato dai gatti selvatici che abitano l’isola.

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    Il pitone più lungo del mondo
    Catturato in Malesia, il rettile è lungo 8 metri e pesa circa 250 chili: potrebbe essere il più lungo al mondo. Il record era detenuto infatti da un serpente che arrivava “solo” a 7,67 metri. L’animale è stato trovato dagli operai che stavano costruendo un cavalcavia a Paya Terubong. Per catturare il pitone reticolato la squadra speciale della protezione civile malese ha impiegato mezz’ora

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    Cephaloscyllium ventriosum

    Quando un pescatore di Cabo, in Messico, si è trovato davanti questa creatura rosa e panciuta ha pensato di aver preso all’amo un pesce alieno. Le foto del pesce sono finite su Internet ed è stato svelato l’arcano: nessun pesce alieno, si tratta di un Cephaloscyllium ventriosum (o swellshark), tipo di piccolo squalo che può ingrandire il suo corpo gonfiandosi di aria o acqua per ingannare i predatori.

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    L’alligatore gigante
    Catturato e ucciso in Florida un alligatore gigante: pesava oltre 360 kg ed era lungo 4 metri e mezzo. Lee Lightsey, un cacciatore che vive portando i turisti ad uccidere questi animali, ha dichiarato che si trattava dell’alligatore più grande che avesse mai visto in vita sua: «Inoltre si mangiava il bestiame - ha detto - abbiamo trovato pezzi di mucche nell’acqua: era un mostro»

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    Gli alligatori differiscono dai coccodrilli soprattutto per la testa, più larga e corta, con un muso più ottuso. Solo due specie di alligatori propriamente detti sono presenti tuttora: l’alligatore americano (Alligator mississippiensis), presente nel Sud-Est degli Stati Uniti e lungo circa 4 metri, e il piccolo alligatore cinese (Alligator sinensis), caratteristico del fiume Yangtze in Cina. Il loro nome deriva dallo spagnolo el lagarto, una forma derivata da la lagartija, ovvero «la lucertola».


    Lo squalo dal collare
    Lo squalo dal collare ( Chlamydoselachus anguineus ) si trova negli oceani Atlantico e Pacifico. Questa creatura che vive fino a 1.570 metri di profondità è stata avvistata raramente: è lungo fino a 2 metri, con un corpo lungo e stretto, è dotato di 300 denti molto aguzzi disposte su 25 file e di mascelle estremamente flessibili che gli permettono di ingoiare prede di grosse dimensioni. È uno squalo con caratteri molto primitivi tali da farlo considerare una sorta di fossile vivente





    I pesci vipera
    Sono pesci d’acqua salata che appartengono al genere Chauliodus della famiglia degli Stomiidae (nella foto un Chauliodus sloani ). Sebbene la maggior parte di queste mostruose creature viva negli oceani, la sua presenza è stata accertata anche nel Mediterraneo. Lungo tra i 30 e i 60 cm, di giorno vive tra i 500 e i 3 mila metri di profondità, mentre di notte si avvicina alla superficie e grazie alla sua mandibola disarticolabile riesce a divorare prede di grosse dimensione.

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    Pesce lupo
    Anarhincha lupus è una specie che appartenente alla famiglia degli Anarhichadidae, che si trova per lo più nell’oceano Atlantico settentrionale e orientale. Vive su fondali rocciosi a profondità fino a 600 metri e ha un corpo allungato e compresso. Dotato di forti mascelle con 10-12 denti, raggiunge i 150 cm di lunghezza e pesa circa 20 kg. Per riprodursi, d’inverno, effettua lunghe migrazioni verso acque più profonde e le sue carni sono apprezzate nei Paesi nordici



    Celacanto, il fossile vivente

    Gli scienziati credevano che fosse estinto, ma il ritrovamento di un esemplare di Latimeria chalumnae nel 1938 nel canale di Mozambico ha dimostrato che i celacanti sono ancora tra di noi. Nel 1999 una seconda specie ( Latimeria menadoensi s) è stata riconosciuta vicino all’isola di Sulawesi in Indonesia. Questa specie pesa 80 kg, misura circa due metri e vive fino a 60 anni.

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    Pesce pipistrello a pois

    Ogcocephalus radiatus misura appena 38 centimetri e la maggior parte degli esemplari si trovano nei mari tra la California e le coste del Messico. Vive a circa 70 metri di profondità e preda granchi, gamberi, molluschi e vermi.




    fonte:https://www.corriere.it/animali
     
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