Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

IL Mondo degli Egizi......storie e leggende

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lussy60
     
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    La vita nell'Antico Egitto

    lavoranti-egizi

    I tanti aspetti della vita nell'Antico Egitto.
    Come erano le giornate degli antichi Egizi? Come si vestivano, si truccavano, si acconciavano?
    La società egizia. Chi era più importante?
    Come veniva trattata la donna?


    donne

    La magia

    Nell’Antico Egitto ogni momento dell'esistenza dell'uomo era legato alla magia, sia nelle manifestazioni ufficiali sia nella quotidianità della vita comune.
    Per gli antichi egizi gli dei erano un esempio da seguire, anche la Creazione, secondo la teologia menfita, fu compiuta attraverso un atto magico: la parola del dio Phat:

    ”Il dio creò l’universo con il suo cuore e con la sua lingua, modellando il mondo con il potere della parola”.
    Egli ha l’aspetto di cuore come immagine di Atum; egli ha aspetto di lingua come immagine di Atum.
    E’ il grandissimo Ptah che ha stabilito (la vita) a tutti gli dei e ai loro ka con questo cuore e con questa lingua in cui Horo ha preso forma come Ptah, in cui Thot ha preso forma come Ptah.
    Accade che il cuore e la lingua abbiano potere su tutte le altre membra, per la dottrina che (il cuore) è in ogni corpo e (la lingua) è in ogni bocca di tutti gli dei, di tutti gli uomini, di tutti gli animali, di tutti i rettili, di tutto quel che vive, mentre (il cuore) pensa e (la lingua) comanda tutto ciò che essi vogliono.
    La sua (cioè di Ptah) Enneade è in cospetto a lui come denti e labbra, sono il seme e le mani di Atum.
    Infatti è venuta in esistenza per l’Enneade per il seme e le mani di Atum.
    L’Enneade invero è i denti e le labbra di questa bocca che pronunciò i nomi di ogni cosa, da cui sono usciti Shu e Tefnut che han generato l’Enneade.
    Il vedere degli occhi, l’udire delle orecchie, il respirare del naso fan salire al cuore.
    Ed esso fa che esca ogni conoscenza. E’ la lingua che ripete quel che ha pensato il cuore. Così nacquero tutti gli dei e fu compiuta la sua Enneade.
    Venne in esistenza ogni parola divina per mezzo di quel che il cuore aveva pensato e che la lingua aveva ordinato.
    Così furono fatti i ka e le hemsut, che procurano ogni abbondanza e ogni offerta per mezzo di questa parola.
    (Fu data la giustizia) a chi fa quel che si ama (e il torto) a chi fa quel che si detesta.
    Così fu data la vita al buono e fu data la morte al malvagi. Così fu fatto ogni lavoro ed ogni arte, il fare delle mani, l’andare dei piedi, il moto di tutte le membra secondo il comando pensato dal cuore e espresso dalla lingua, che compie l’essenza del tutto.
    Accadde che lo si chiamasse (Ptah), “Colui che ha fatto il tutto e che ha chiamato in esistenza gli dei”:
    E’ Ptah-Tatenen che ha creato gli dei, da cui è uscita ogni cosa, come offerte e abbondanza, come offerta agli dei, come ogni cosa buona.
    Così Ptah fu contento dopo che ebbe creato ogni cosa ed ogni parola divina.
    Egli creò gli dei, fece le città, fondò i nomoi (cioè i distretti), pose gli dei nei loro santuari, consolidò le loro offerte, fondò i loro santuari, fece i loro corpi simili ai loro desideri.
    Così entrarono gli dei nei loro corpi di qualsiasi specie di legno, di qualsiasi specie di pietra, di qualsiasi specie di minerali (cioè ogni tipo di statua divina), di qualsiasi specie di sostanze che nascano su di lui (cioè Ptah, identificato ora con Geb, dio-terra) e di cui essi abbiano preso l’aspetto.
    Così si sono riuniti per lui tutti gli dei ed i loro ka, contenti ed uniti con il Signore delle Due Terre”

    La parola infatti era dotata di un grande potere evocativo e di materializzazione.
    Recitando un’apposita formula si creava “l’offerta funeraria”, mentre la conoscenza di un nome dava particolare potere a colui che quel nome portava.
    Solo attraverso riti magici la religione poteva svolgere appieno il suo compito, ovvero “mantenere l’equilibrio nel mondo”.

    Con la magia si potevano sconfiggere le malattie per mezzo di amuleti considerati protettivi, era sufficiente bere dell’acqua in cui precedentemente fosse stato disciolto l’inchiostro di una formula magica o quello colato da una stele di Horo (recante figure di coccodrilli, scorpioni e serpenti) per guarire o per essere protetti dai tre animali.

    Gli antichi egizi conoscevano anche i filtri d’amore e le fatture, ottenute punzecchiando con degli aghi delle figurine riproducenti la persona che si voleva danneggiare.

    Il mago non era un personaggio oscuro che agiva nell’ombra, ma era il medico o il sacerdote-lettore, che nel suo operato seguiva gli insegnamenti degli dei e del faraone considerato il più grande di tutti i maghi.

    Medicina e magia nell’Antico Egitto

    La casa e l'arredamento


    Quel che è rimasto dell'edilizia civile egizia consente agli archeologi osservazioni interessanti.
    All'esterno della valle del Nilo,sono venuti alla luce numerosi insediamenti,mentre lungo il Nilo l'alto tasso di umidità ne ha impedito la conservazione nel tempo.


    mattoni

    Mattoni per costruzione
    Si tratta di abitazioni che variavano nelle dimensioni in base alla crescita in altezza della popolazione; la casa tipo del funzionario era caratterizzata da un piano terra destinato alle attività commerciali, il primo piano al ricevimento degli ospiti, il secondo alle stanze da letto ed agli alloggi per le donne dell' harem.
    I vari piani erano collegati da una scala che arrivava fino al granaio. Nella parte alta spesso trovavano posto anche poveri alloggi per i servi.
    casa casamod

    Ad Amarna, dove i lavori di scavo hanno evidenziato l'esistenza di una vasta area abitativa, le case degli amministratori del faraone erano caratterizzate da un vasto cortile d'accesso rettangolare occupato da una piscina, popolata di pesci e decorata da piante acquatiche galleggianti.

    gardenpool
    Cortile con piscina

    I muri interni erano decorati da affreschi. I costruttori di tombe di Deir El Medina, vivevano invece in case realizzate in mattoni crudi. Le stanze erano solo quattro, di modeste dimensioni.
    L'arredamento della casa egiziana era essenziale. Nelle case più povere il mobilio si limitava ad alcune panche, un baule in legno, e stuoie con un poggiatesta per dormire.

    letto
    Letto con poggiatesta

    scatola
    Baule
    Nemmeno le dimore signorili,tuttavia, richiedevano un arredamento complesso. La cucina disponeva di solito di un braciere, di un forno in muratura e di ceste e orci per contenere le vivande. Ma neanche il soggiorno aveva un mobilio elaborato.
    Gli egizi infatti non amavano le grandi tavolate;si mangiava seduti su stuoie,apparecchiando su tavolini bassi per una sola persona o al massimo due.

    canestro
    Canestro per il pane

    tavolo
    tavolo
    lampada
    lampada

    Più elaborati erano i seggi,riservati ai funzionari nell'atto di svolgere le loro funzioni o ai personaggi di rango quando davano udienze. Sono noti sia sedili pieghevoli senza spalliera,dalle gambe a X, sia veri e propri troni con spalliera e braccioli.
    Gli esemplari di maggior pregio, come quelli rinvenuti nelle tombe regali, erano realizzati in legno raffinatamente sagomato, con intarsi in oro e pietre preziose. Altrettanto importante era il letto, sostenuto da due gambe a X o da un unico stelo che sosteneva un piano incurvato su cui si poggiava la testa per dormire.
    Nonostante l'apparente scomodità, il numero di tali oggetti in tutti i musei attesta che erano molto graditi dagli antichi egiziani. Cofanetti e bauli contenevano gli abiti e gli oggetti da toilette. Nelle ore buie venivano utilizzate delle ciotole di ceramica riempite di olio su cui galleggiava uno stoppino in fibra vegetale.


     
    Top
    .
30 replies since 9/2/2011, 13:56   32596 views
  Share  
.