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Paternità inaspettate!
I papà famosi che hanno avuto figli "a sorpresa"
L’ultimo in ordine di tempo è stato Hugh Grant, che ha stupito tutti quando ha rivelato di essere diventato papà di una bambina, avuta dopo una breve relazione, ma l’attore inglese non è certo l’unica star hollywoodiana ad aver scioccato i media con un figlio a sorpresa.
C’è chi ha ha lasciato tutti a bocca aperta annunciando a cose fatte di aver concepito figli in provetta, come Ricky Martin ed Elton John, oppure c’è qualcuno a cui la scoperta di un figlio segreto è costata il matrimonio, come è successo ad Arnold Schwarzenegger, oppure semplicemente chi è diventato genitore dopo un’avventura, come Benicio Del Toro e Cristiano Ronaldo.
A novembre 2011, all'età di 51 anni, Hugh Grant è diventato papà per la prima volta! Una notizia davvero inaspettata, visto che l'attore inglese al momento non era da tempo impegnato in una relazione seria. Il suo portavoce ha annunciato la paternità di Hugh tramite un comunicato stampa, specificando che la piccola, una femminuccia, è nata da una relazione passeggera. Il Daily Mail ha poi scoperto che la madre della bimba è l'attrice Tinglan Hon, avvistata con Grant nei primi mesi del 2011
Nell'estate del 2006 Eddie Murphy e l'ex Spice Girl Melanie Brown hanno avuto una relazione breve ma itensa, durata fino a dicembre dello stesso anno. Quando Mel B ha annunciato di essere incinta, Eddie ha preteso un test del DNA per verificare che lui fosse davvero il padre del nascituro... un test che ha confermato la paternità della piccola Angel Iris
Oltre a Kingston e Zuma, avuti dalla moglie Gwen Stefani, Gavin Rossdale ha anche un'altra figlia: nel 2004 un test del DNA ha rivelato che il frontman dei Bush è il padre di Daisy Lowe, nata nel 1989 da una breve relazione con Pearl Lowe. All'inizio per Gavin, che è anche il padrino di Daisy, la scoperta è stata uno shock, ma con il tempo è riuscito a costruire un rapporto con la figlia, che ora definisce sua amica
Il 4 luglio 2010, Cristiano Ronaldo ha rivelato al mondo di essere diventato papà. L'annuncio è arrivato a sorpresa soprattutto perché la mamma del piccolo non era la filiforme fidanzata Irina Shayk... L'identità della madre di Cristiano Junior resta ancora top secret, ma si pensa che il piccolo sia nato da un'avventura di una notte e che il calciatore abbia pagato il silenzio della donna
Non si sapeve nemmeno che Benicio Del Toro avesse avuto una storia con Kimberly Stewart, quindi la notizia che l'attore aspettasse una bambina da lei è arrivata come un fulmine a ciel sereno. In agosto 2011 Kimberly ha dato alla luce una femminuccia, Delilah
Il magnate francese Francois-Henri Pinault è sposato dal 2009 con Salma Hayek, dalla quale nel 2007 ha avuto una bambina, Valentina. A luglio 2011 si è scoperto che il milionario è il vero padre di Augustin, il figlio che Linda Evangelista ha avuto nel 2006. La paternità del piccolo è rimasta segreta fino a quando l'ex modella non ha deciso di chiedere il mantenimento...
In agosto 2008, Ricky Martin ha stupito tutti annunciando di essere diventato papà di due gemelli, Valentino e Matteo, nati da una madre surrogata. A marzo 2010 è arrivata una seconda rivelazione bomba: il cantante ha infatti ammesso di essere omosessuale
Una paternità lampo quella di Owen Wilson: a gennaio 2011 l'attore ha annunciato che lui e la fidanzata Jade Duel sarebbero presto diventati gnitori, e una settimana dopo il piccolo Sohnemann Ford Linton è venuto al mondo!
Dall'affaire di Mick Jagger con la modella brasiliana Luciana Morad a maggio del 1999 è nato un maschietto Lucas. La nascita del bebè è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, portando Jerry Hall a chiedere il divorzio al leader dei Rolling Stones, allora 56enne
In settembre 2009, Jude Law è diventato papà per la quarta volta, ma il bebé non era certo stato programmato: dalla breve avventura con la modella americana Samatha Burke l'attore ha avuto una femminuccia, che si chiama Sophia
Il 9 maggio 2011, Arnold Schwarzenegger e la moglie Maria Shriver hanno annunciato il divorzio dopo 25 anni di matrimonio. Una settimana più tardi si è scoperto che 14 anni fa Schwarzy ha avuto un figlio illegittimo dalla domestica di casa, Patricia Baena. La notizia è ancora più sconvolgente se si pensa che Maria e Patricia erano incinta nello stesso momento, e che Joseph è nato solo 5 giorni dopo Christopher, il più giovane dei ragazzi Schwarzenegger
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Con il papà, un rapporto speciale
Oggi il padre è sempre più competente e disponibile e capace di vivere senza imbarazzo la gioia di essere padre.
Tuttavia è importante che il ruolo di mamma e quello di papà rimangano distinti e complementari: il padre deve collaborare, ma senza dimenticare che la sua missione è diversa: è dettare le regole e rendere più elastici i legami tra mamma e bimbo.
A volte le donne, pur sollecitando l’aiuto paterno, possono, allo stesso tempo, viverlo come un’invasione di campo, è una reazione abbastanza comune dopo il parto. È qui che il padre deve mostrarsi autorevole e deciso, capace di ricreare l’affiatamento e la complicità della coppia. L’armonia e la collaborazione all’interno della coppia sono importanti per una crescita emotiva del bebè sana ed equilibrata.
Gli studi più recenti hanno ipotizzato che fin dalla nascita il bambino sviluppi un rapporto affettivo “triangolare” con la madre e il padre, non solo un legame privilegiato con la mamma. Fin dalle prime settimane di vita, un bimbo è in grado di distinguere il tocco del papà da quello della mamma. L’odore del papà è differente (non sa di latte!), la pelle è un po’ ruvida, la voce meno carezzevole. Gli stessi compiti di accudimento vengono svolti con gesti diversi.
È intorno ai 3 mesi che si sviluppa l’attaccamento del piccolo alla figura paterna e verso l’anno, il rapporto affettivo instaurato nei primi 3 mesi di vita comincia a dare frutti visibili. Un bimbo con un padre presente e affettuoso appare sicuro di sé, autonomo, allegro e capace di interagire con tutti.
Per un bambino, il riconoscimento e l’approvazione da parte della mamma si manifestano con l’affetto protettivo, che lo aiuta ad avere fiducia nel mondo. L’incoraggiamento paterno, invece, contribuisce a rafforzare l’autostima.
L’ideale sarebbe che il padre dedicasse al bambino almeno un paio d’ore al giorno, magari al ritorno dal lavoro: suo compito è mostrare la realtà al figlio, invogliarlo a esplorarla, e questo può accadere attraverso il gioco, in particolare quello più “movimentato”.
Per un uomo non è facile costruire una relazione con il bambino quando ancora non parla. Al bebè ci si avvicina per sensazioni, doti di ricettività più naturali per chi l’ha portato in grembo. In attesa delle prime “chiacchiere”, il padre può instaurare un legame con lui occupandosene fisicamente, coccolandolo, giocando.
Dopo l’anno il bimbo arricchisce il proprio vocabolario e le “chiacchierate” con il papà, a questo punto, diventano importantissime: lo stile di comunicazione verbale “paterno”, più asciutto rispetto a quello intriso di affettività della mamma lo aiuta a sviluppare un linguaggio corretto.. -
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Quando il papà è protagonista della fiaba
Sono tanti i libri per l'infanzia incentrati sulla relazione mamma-bambino, molti meno quelli in cui in cui il vero protagonista è il papà. In occasione della sua festa, ecco quattro libri illustrati in cui la sua figura gioca un ruolo di spicco nella storia.
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Ciao Papà..
quando tempo e' passato...
quanti sogni caro papà...
tu un gigante....
io solo una piccola bimba
dove sei dolce papà?
ti cerco nei miei ricordi
negli occhi del vento
nei silenzi di una sera
di te mi rimane un immagine sbiadita....
tu che mi dici..
.."bimba sono stanco..x me e' ora di andare..ci vedremo in un altro luogo"
poi..alzi la mano.e mi saluti con un sorriso dolce...
io penso.............."buon riposo papà..."
Lussy. -
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"papà, sei forte perché..."
Papà sei forte perché sei tu che porti avanti il cuore nonostante mille sforzi e sacrifici, ci dai gioia, tranquillità, amore e non ti arrendi mai davanti a tutti i problemi. Ti amiamo da morire. (Luana)
Sei il mio papà, e finché tu sarai accanto a me, sarò al sicuro. (Ketty)
Papà sei forte perché continui a lavorare in un posto che non ti merita, ma lo fai per me e la mamma. E, anche se torni stanco la sera tardi, ritrovi sempre il sorriso per noi. (Valeria)
Papà sei forte perché ogni giorno trovi il tempo di tornare un po' bambino e giocare con noi, che come giochiamo con te non giochiamo con nessun altro al mondo. ♥ (Gabriele e Anna)
Babbo sei forte perché quando ti faccio gli occhioni dolci ti sciogli e non sai dirmi di no, e l'armatura si sgretola!(Paola)
Papà sei forte perché sei il gioco migliore che io possa avere. (Manuele)
Papà sei forte perché sappiamo quanto ci ami e che ti butteresti nel fuoco per noi. Sei la nostra forza e sappiamo quanti sacrifici fai per noi. Sei la nostra vita. (Giorgia e Samantha (mamma)
Papà sei forte, perché anche dopo una giornata di lavoro stancante appena torni a casa giochi con noi e ci riempi tutti e tre di coccole! (Antonella)
fonte:http://www.nostrofiglio.it. -
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Neo papà, fate tante coccole al bebè e alla mamma
I papà non devono rinunciare alle prime coccole e ai primi giochi con il bebè. Naturalmente dovrebbero anche prodigarsi in tenerezze nei confronti della partner stanca e magari anche un po' isterica.
Evviva, il bimbo è qui! Ora bisogna iniziare a fare davvero i papà. E' falso pensare che nei primi giorni o nei primi mesi se ne debba occupare solo la mamma. "Il padre deve assolutamente trascorrere del tempo con il neonato e portarlo in braccio, cambiarlo e se gli si dà il latte artificiale nutrirlo", sostiene la psicologa.
Secondo Graf, i papà non devono rinunciare alle prime coccole e ai primi giochi con il bebè. "I papà hanno meno paura delle mamme, sono più selvaggi. Un atteggiamento che stimola le capacità emotive e motorie del bambino."
Naturalmente dovrebbero anche prodigarsi in tenerezze nei confronti della partner stanca e magari anche un po' isterica. "Tutto quello che il padre fa alla mamma va a vantaggio del bambino - dice Graf -. Se una donna prende tutta la fatica su di sé prima o poi ne risentirà tutta la famiglia." È anche importante che il padre accudisca il bambino da solo. "In questo modo riesce a costruire un rapporto indipendente e positivo con lui."
Ultimo consiglio: invece di star male per il rapporto che si è creato tra madre-figlio, i neopapà dovrebbero giocarsi la carta del primo aiuto. Ovvero:
fare da portavoce della famiglia, quindi dare la buona novella a parenti, amici e vicini;
selezionare musiche soft per fare addormentare il bebè;
risolvere i problemi organizzativi che causano tanto nervosismo;
mantenere viva la comunicazione con tua moglie. Un buon rapporto di coppia è fondamentale per essere buoni genitori.
fonte:http://www.nostrofiglio.it/. -
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Papà in tarda età? Figli potrebbero essere più intelligenti
Dai dati ricavati infatti gli studiosi hanno potuto redigere un "indice di geek" improntato su caratteristiche come l'intelligenza non verbale o l'indifferenza a determinati ambiti sociali.
Tale indice, comparato con i risultati dei test on-line sottoposti ai ragazzi coinvolti (età media: 12 anni), ha evidenziato che i figli dei padri più là con gli anni ottenevano punteggi più alti in tutti i parametri propriamente "geek".
Il quadro ottenuto è stato poi certificato dal confronto con gli status socio-economici dei genitori.
Per un padre di 25 anni o più, il punteggio medio era di 39,6. Per i ragazzi con padri tra i 35 e i 44 anni, il punteggio si attestava intorno a 41, mentre quelli con papà cinquantenni o ancora più anziani, i punti raggiungevano quota 57. Si è calcolato così che il 57% del punteggio dell'indice geek è stato ereditato, suggerendo quindi che il DNA e l'ambiente svolgono una parte quasi uguale
Il vero discriminante è il papà
Ulteriori approfondimenti hanno mostrato che in realtà la componente femminile non sembrava interessata dal fenomeno. Età della madre e punteggi "geek" delle figlie infatti non sembravano seguire quella logica che invece è apparsa palese con i soggetti del sesso opposto.
Infatti, quando l'incrocio dei dati riguardava un papà "anziano" ed il figlio maschio, il punteggio "geek" dell'erede era sempre alto.
I fratelli maggiori sono più intelligenti perché più seguiti
Secondo gli autori dello studio, ciò è da attribuire, oltre che all'elemento genetico, al fatto padri più anziani detengono una migliore posizione socio-economico rispetto ai padri più giovani, e questo permette spesso ai loro figli di avere migliore educazione, maggiori stimoli e ambizioni più elevate.
fonte:http://www.nostrofiglio.it/. -
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Bambini 0-3 anni: l'importanza del papà
Ci sono situazioni in cui è bene che la mamma faccia un passo indietro. Senza sentirsi in colpa
di Camilla Ghirardato
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Per la madre il riconoscimento con il figlio è viscerale: lo ha cullato, nutrito, amato già nei 9 mesi precedenti la nascita. Per il padre non è così semplice.
«Tra lui e il piccolo spesso si frappone, possente, proprio la compagna, che lo interpella solo per biberon o cambio» spiega la pedagogista Elisabetta Rossini. E invece la donna ha un compito fondamentale: aiutarli a creare un rapporto, unico e speciale quanto il suo. Ecco i momenti strategici per trasfomare un uomo in un padre.
l'importanza del papà Il ruolo del papà nei primi tre mesi del bambino Dai 3 mesi a 1 anno: spazio al papà! Il rapporto padre-figlio dopo l'anno del bambino Bambini alla scuola materna: largo ai papà
Il ruolo del papà nei primi tre mesi del bambino
Credits: Corbis
Nel suo primo trimestre di vita il bambino ha un unico bisogno: la mamma. Il papà allora sta in panchina? «Sì, ma non come riserva, come coach che controlla il gioco in campo. La compagna, reduce dalle fatiche del parto, si stanca facilmente: a lui passa il compito di alleviarle alcune incombenze, come pensare alla spesa o caricare la lavatrice.
Insomma, l’uomo deve fare in modo che l’atmosfera di casa sia tranquilla e serena. E la donna deve lasciarsi aiutare, non privare lui del piacere di sentirsi utile e protettivo» dice la pedagogista.
Due i momenti preziosi: il bagnetto e l’addormentamento. «Magari non tutte le sere, ma lascia che ogni tanto sia il tuo compagno a fargli il bagno» consiglia l’esperta. Il bambino si abitua così al tocco di altre mani, diverse dalle tue ma altrettanto amorose. Fai anche in modo di non essere sempre tu a metterlo a letto. «Ogni tanto lascia spazio al padre senza sentirti in colpa: stai regalando loro la possibilità di conoscersi».
Ormai il piccolo cammina ed esige di essere intrattenuto. «Riconosciamolo, spesso il papà è più bravo a giocare: i primi calci a un pallone, i primi giri in triciclo (e poi in bici) sono cose da maschi. Che si rivelano eccezionali anche nello sdrammatizzare una caduta o il ginocchio sbucciato perché sono meno apprensivi e più pratici.
Quando il piccolo crescerà, fa che consulti il papà sulla scelta dello sport, un altro grande punto d’incontro tra padri e figli» spiega la psicologa!
fonte:http://www.donnamoderna.com.