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Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
parafrasi
Spesso ho incontrato il male di vivere: era il ruscello che non scorreva, era l’accartocciato della foglia rinsecchita, era il cavallo stramazzato.
Non conobbi altro all’infuori dell’evento straordinario che fa sbocciare l’atteggiamento nei confronti dei fatti e della sofferenza della vita: era la statua della sonnolenza del pomeriggio, e la nuvola e il falco alto elevato.. -
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Spesso il male di vivere ho incontrato
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Parafrasi
Ho provato spesso il male di vivere
in un ruscello ostruito
in una foglia inaridita dal sole che si accorcia
in un cavallo caduto a terra(sfinito).
Non conobbi altro bene
al di fuori di quello,prodigioso
che concede la divina indifferenza.
una statua immobile nella sonnolenza del mezzogiorno
una nuvola,un falco che vola in alto.Commento
Questa poesia, che fa parte della raccolta Ossi di seppia, è particolarmente suggestiva proprio per le immagini del mondo naturale che sembrano possedere un "sensibilità" propria in cui si riflette l`emozione del poeta. In solo due strofe il poeta sintetizza la sua visione pessimistica della vita,un susseguirsi di azioni prive di scopo,senza alcun senso.Il "male di vivere",l`esperienza della vuota come sofferenza, è comune a tutto l`universo, cosi il poeta la ritrova negli oggetti più semplici della natura:in un ruscello che non scorre liberamente,nella foglia che inaridisce e si accartoccia,in un cavallo stramazzato al suolo.Non c`e` scampo a questa sofferenza se non nell'indifferenza,qui evocata dall'immagine della statua immobile nella sonnolenza del mezzogiorno,della nuvola e del falco che osservano il mondo da lontano,dall'alto del cielo. Un'indifferenza che è anche accettazione distaccata e dignitosa della realtà.
METRICA DELLA POESIA
Spes/so il ma/le di vi/ve/re ho inco/ntra/to
e/ra il ri/vo str/oz/za/to che gor/go/glia
e/ra l'/in/ca/rtoc/cia/rsi del/la fo/glia
ri/arsa, e/ra il ca/val/lo str/amaz/za/to.
Be/ne non sep/pi, fu/ori del pro/di/gio
che schi/ude la di/vi/na In/dif/fere/nza:
e/ra la sta/tua nel/la son/nole/nza
del me/rig/gio, e /la/ nu/vo/la, e/ il/ fa/lco al/to
le/va/to..