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La condizione della donna
Fin dall’antichità le donne sono state considerate inferiori rispetto agli uomini.
Molti illustri filosofi greci (come Aristotele o Platone) assunsero posizioni molto severe e infondate nei confronti della donna, la consideravano una creatura inutile e generata da una natura malvagia;
durante il Medioevo le donne venivano viste come streghe (bruciate al rogo) o come creature angeliche di cui i poeti o letterati si servivano per intercedere presso Dio, (Beatrice per Dante, Fiammetta per Boccaccio, Lucia per Petrarca…);
dopo la rivoluzione industriale cominciarono a essere maggiormente rispettate perché portatrici di reddito ma soltanto nel 1946 poterono votare per la prima volta.
L’uomo probabilmente ha sempre criticato nella donna la sua mancanza di forza fisica o di robustezza, qualità che probabilmente riteneva indispensabili in un essere “superiore”, tuttavia essa rappresenta dolcezza, comprensione, sicurezza…
L’uomo e la donna sono esseri opposti (estremamente diversi), ma allo stesso tempo complementari (procreano insieme), nessuno dei due esisterebbe senza l’altro (come il giorno non esisterebbe senza la notte o viceversa);
esattamente come lo Yin e lo Yang, insieme formano l’equilibrio, ma questo può anche essere rotto quando uno prende il sopravvento sull’altro.
Purtroppo non esiste questo cosiddetto equilibrio perché l’uomo si considera superiore e tratta la donna come un essere inferiore, come un oggetto.
Nei paesi sottosviluppati le ragazze o addirittura le bambine sono costrette a sposarsi attraverso un matrimonio combinato, spesso la prima volta che vedono il marito, (l’uomo con cui saranno obbligate a passare il resto della vita) è proprio davanti l’altare.
In passato e ancora oggi continuano ad esistere “harem”, edifici in cui vivono tante mogli appartenenti ad un unico uomo.
Le vedove sono considerate come iettatrici e causa della morte del marito.
In molti paesi le donne sono vittime di continue discriminazioni, violenze; non godono di alcun diritto ma gravano sulle loro spalle onerosi doveri.
Anche in paesi sviluppati, come il nostro, in cui giuridicamente una donna possiede gli stessi diritti e doveri di un uomo, è provato che effettivamente esse vengono retribuite il 27% in meno e che trovano lavoro più difficilmente…
Le donne spesso si trovano costrette a scegliere tra la carriera e la famiglia; devono essere madri; mogli apprezzate; abili cuoche; donne attraenti; soddisfatte lavoratrici.
Per portare a termine tutti i suoi molteplici doveri la donna deve dimostrare abilità manageriali e deve esserci una divisione paritaria degli impegni familiari e sociali all’interno della vita di coppia.
Per risolvere la “questione femminile” è necessario che la società si assuma il compito di offrire servizi che permettano ai lavoratori di conciliare il lavoro con le esigenze familiari e che l’uomo in modo paritario si assuma responsabilità familiari riconoscendo alla compagna le stesse opportunità.
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