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Io Cresco.. bimbi..prime esperienze.

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  1. lussy601
     
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    Litigi tra fratelli

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    Che cosa fare quando due figli litigano? I genitori devono intervenite nelle liti fra fratelli? Come comportarsi?


    a cura di: Dott. Leo Venturelli (pediatra)

    Sentire litigare e discutere animatamente dei fratelli è una cosa comune, facile, scontata: tra fratelli ci si arrabbia per situazioni banali, come il posto sul divano, il bagno sempre occupato, l'ultima fetta di dolce, un giocattolo che non si vuole condividere. È inevitabile che queste cose succedano tra fratelli: si passa da momenti di solidale alleanza e amicizia a situazioni di accesa ostilità.

    Questa ambivalenza tra amore e odio fa parte del vivere a stretto contatto nell'ambiente familiare, ma a volte c'è pure la competizione a fare da molla allo scontro per apparire migliori davanti ai genitori e per ottenerne dei vantaggi. Il lato positivo della rivalità tra fratelli è che l'ambiente familiare diventa una palestra in cui i giocatori imparano a condividere, a far valere i propri diritti, a essere a volte egoisti, altre volte generosi.

    Che fare quando i figli litigano tra loro?
    Incoraggiateli a discutere e risolvere i problemi tra loro
    Stabilite delle regole: "discutete pure tra voi, ma non picchiatevi, non dite parolacce, non distruggete le cose che vi stanno intorno". Se voi genitori tendete a intervenire nelle loro beghe, sarete sempre più invischiati nelle discussioni e nei litigi. Finché è possibile, mantenetevi al di fuori, almeno fino a quando ci si limita ai battibecchi. Lasciateli litigare, non passate la vita a cercare di essere i giudici delle controversie dei figli; a loro serve l'indipendenza per imparare a negoziare, a discutere e a mettersi d'accordo. Se però avete dei figli piccoli, ancora in età prescolare e uno dei due è molto aggressivo, è bene vigilare per impedire che il più debole venga picchiato, visto che a questa età i bambini non hanno ancora la misura dei loro gesti.
    Cercate di tenervi fuori dalle loro discussioni, se vengono a frignare da voi
    Lasciate che se la cavino da soli. Aiutateli soltanto ad affrontare in modo giusto la discussione: per questo insegnate loro a esporre bene i propri punti di vista, a rispettare l'altro mentre parla, a non interromperlo almeno per uno o due minuti. Non cercate di individuare subito chi tra i due ha cominciato per primo, chi è il colpevole, chi ha ragione, a meno che sia tutto molto evidente. Evitate di fare domande: spesso può essere controproducente perché potrebbero inventarsi delle storie, mentire sulle cose dette o esagerare le situazioni.
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    Se una disputa diventa troppo violenta, intervenite
    Se li sentite gridare in camera loro, avvisateli che non siete disposti a sentire i loro litigi così pesanti, convinceteli ad abbassare la voce e a provare a discutere senza gridare. Se non riuscite nel vostro intento, divideteli mandandoli in due stanze diverse. Se la discussione è legata alla TV, spegnetela; se la disputa riguarda l'uscire di casa per giocare, sospendete per entrambi l'uscita.
    Non permettete che si picchino, che rompano oggetti, che si scambino improperi
    Siate il più possibile imparziali. Se si stanno picchiando, mandateli in stanze separate, indipendentemente da chi avete scoperto a menar le mani: questi potrebbe non essere la persona che ha la responsabilità di aver iniziato il litigio. Non dovrete acconsentire che si prendano in giro con soprannomi come "ciccione, puzzone, mongoloide": tali commenti sono dannosi per la loro crescita psicologica, che va consolidandosi giorno dopo giorno.
    Sospendete qualsiasi discussione che si verifica in pubblico
    Per strada, al cinema, al parco evitate che i fratelli litighino, dite loro che danno fastidio agli altri. Se continuano, separateli, per esempio sedendovi tra i due. Se continuano ugualmente, allontanateli in posti diversi. Se hanno un'età superiore a 5-6 anni, invitateli a smettere, altrimenti applicate un castigo una volta ritornati a casa. In alcuni casi potrà capitare che dovrete sospendere la passeggiata o l'uscita e riportarli a casa.
    Proteggete la privacy, le amicizie, gli oggetti di ciascun figlio
    Quando i bambini discutono sui giochi, e tutti e due ne vogliono uno, favorite l'effettivo padrone del giocattolo. Fate però notare ai bambini che giocare insieme o scambiarsi e condividere i giochi è un bene: questo serve anche quando vengono degli amici a casa, soprattutto per mantenersi le amicizie. Quando il gioco è unico, come un video-game o un gioco da tavolo, insegnate loro a rispettare il proprio turno. Che dire poi dei fratellini che vogliono intromettersi nei giochi dei più grandi? Cercate di farli assistere al gioco, ma senza interferenze tali da compromettere il gioco stesso, altrimenti è meglio che i fratelli più piccoli stiano in un'altra stanza. Se uno dei due o tre fratelli sta studiando, deve avere una spazio apposito per non essere costantemente distratto dagli altri.
    Evitate i favoritismi
    È estremamente importante che le punizioni per le lotte tra fratelli, in cui voi genitori non avete indovinato il colpevole, siano uguali per tutti; i genitori devono evitare di dar la colpa sempre al più grande, oppure di accusare la sorella invece del fratello, o prendersela con il figlio più vivace. I bambini captano subito se fate dei favoritismi: trattateli sempre per come si comportano in quel momento, evitate di prendere le difese di uno rispetto all'altro, non fate paragoni, non divideteli tra buoni e cattivi. Se vostro figlio vi accusa di favoritismo, ignoratelo e ribadite le regole che avete posto in casa.
    Prevenite le situazioni in cui potrebbero menar le mani
    Prima di tutto, aiutateli a riconoscere i loro sentimenti. La rabbia può essere espressa senza offendere o picchiare; date loro alternative possibili per discutere senza litigare. Facilitateli a giocare con amici, anche fuori dalle mura domestiche: non pretendete che giochino sempre insieme. Evitate favoritismi verso uno dei due, cercate di parlare separatamente con entrambi ogni giorno e, almeno due volte la settimana, trovate dei momenti in cui far qualcosa singolarmente con ciascuno dei figli. Soprattutto mostrate loro come discutere con voce calma e con tranquillità: cercate di non reagire in modo irato, litigioso, astioso quando discutete coi vostri figli o con altre persone.
    Lodate i bambini quando si comportano bene insieme
    Fate attenzione ai momenti in cui i vostri figli si comportano bene, giocano insieme amichevolmente: gratificateli per questo con apprezzamenti anche davanti ad estranei, quando possibile. Complimentatevi del fatto che si sono dati una mano e hanno appianato le loro divergenze in modo educato.


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    Litigi fra fratelli o sorelle
    Nelle famiglie con più bambini talvolta possono sorgere grossi litigi. Si tratta di un fatto quotidiano del tutto normale. Infatti, nei litigi vengono fuori i vari interessi, le diverse esperienze e i diversi caratteri dei bambini, ognuno dei quali spesso ha la propria predisposizione.

    Le liti tra fratelli sono normali e soltanto se i bambini hanno anche la possibilità di esternare i conflitti, possono imparare a controllarsi e a sviluppare una sana autocoscienza.
    Quindi è inevitabile che ogni tanto ci siano dei litigi, anche se questi talvolta possono turbare la vita famigliare, snervare i genitori e creare malumori. Al più tardi quando le urla nella camera dei bambini o il rumore dei bisticci nel soggiorno diventano troppo intensi, i genitori si chiederanno se è il caso di intervenire e cosa sarebbe opportuno intraprendere la volta successiva per prevenire una tale situazione.

    Quando intervenire

    È molto importante intervenire nel momento giusto. Se si interviene troppo presto, i figli verranno privati dell’opportunità di gestire da soli la situazione. Se invece si interviene in ritardo probabilmente sarà troppo tardi per trovare una soluzione amichevole. Il momento giusto per intervenire sarebbe pertanto quello in cui tutte le critiche e le accuse sono state mosse e si inizia a parlare a vanvera senza ottenere alcun risultato.
    Solo a questo punto, la persona adulta dovrebbe riassumere la situazione con le parole giuste, comprensibili anche dai più piccoli, facendo capire ai litiganti che essa ha preso il problema sul serio. Le derisioni, le minacce o parlare con l’indice alzato non servono assolutamente a nulla. I bambini, ma del resto anche gli adulti, sono disposti a cercare di comprendere gli altri soltanto quando si sentono compresi nella loro rabbia. Spesso, in seguito a un tale intervento, i bambini saranno in grado di trovare da soli una soluzione al problema.

    Regole valide per tutti

    Qualora l’intervento giungesse troppo tardi e l’atmosfera si fosse già surriscaldata troppo, si potrà tentare di risolvere il conflitto con la seguente domanda: «Scherzate o fate sul serio?». Tali parole probabilmente avranno l’effetto di fare notare ai litiganti il fatto di avere superato la linea che divide il litigio tollerabile e la violenza inammissibile. Qualora il conflitto avesse già assunto proporzioni esasperate, non rimane altro da fare che intervenire e dividere in modo energico i litiganti.

    Una base importante per evitare i litigi sono delle regole fisse, valide per tutti, e che dovranno essere definite assieme ai figli, ponendosi le seguenti domande:

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    Quali giocattoli e quali ambiti personali sono tabù?
    Quali parolacce sono permesse?
    Fino a che punto ci si può spingere quando si fa a botte?
    Quali sono i diritti e i doveri dei fratelli e delle sorelle più giovani rispetto a quelli più grandi?
    Va da sé che tali regole debbano essere fissate nel modo più corretto possibile. Tra l’altro, ecco un suggerimento utile: la noia può fomentare i litigi. I bambini che sono impegnati, invece, hanno meno tempo e voglia di litigare.

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77 replies since 2/3/2011, 15:27   10541 views
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