Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Io Cresco.. bimbi..prime esperienze.

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    6 piccoli segreti per crescere bambini intelligenti

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    Parlate al piccolo il più possibile, insegnategli a riconoscere le emozioni, allestite una cameretta che favorisca la creatività. Ecco alcuni suggerimenti per sviluppare l'intelligenza nei bambini, secondo il sito americano babycenter.com

    Per stimolare l'intelligenza del vostro piccolo bastano sei piccoli trucchi. Ecco quali sono secondo il sito americano babycenter.com. Leggi anche: 11 dritte per allenare l’intelligenza dei bambini

    1 Per sviluppare le sue competenze linguistiche, parlategli il più possibile
    La maggior parte dei bambini tra i 18 mesi e i 2 anni impara una parola nuova a settimana. Secondo la giornalista americana Tracy Cutchlow, curatrice del libro "Brain Rules for Baby", più una mamma parla, più il piccolo impara.

    La Cutchlow raccomanda alle mamme quando sono con i bambini di raccontare tutto quello che fanno, in questo modo si espone il bambino a una continua varietà di parole.
    Un altro consiglio è quello di leggergli dei libri, e mentre lo si fa, è bene cercare di fare voci diverse per ogni personaggio.

    Quello che invece non aiuta lo sviluppo del linguaggio è la televisione. I dialoghi nei cartoni animati sono troppo veloci per essere decifrati da un bambino, inoltre è una comunicazione non interattiva. E i bambini per apprendere hanno bisogno di interagire con le persone, solo così apprendono in modo efficace.

    "Mantenendo un flusso costante di conversazione, utilizzando un vocabolario il più variato possibile, si danno le basi al bambino non solo per imparare a parlare, ma anche a leggere, e a scrivere" dice la Cutchlow. Leggi anche: Linguaggio bambini, come arricchire il vocabolario


    2 Insegnategli a riconoscere le emozioni
    L'intelligenza emotiva, cioè il saper riconoscere le proprie emozioni senza esserne travolti è una facoltà fondamentale per lo sviluppo del bambino.

    "Sviluppare l'intelligenza emotiva è importante per lo sviluppo cognitivo e sociale" dice Ross Flom, professore associato di psicologia e neuroscienze presso la Brigham Young University di Provo, Utah.

    Compito dei genitori è aiutare il piccolo a inquadrare le situazioni e a riconoscere le emozioni che suscitano. Ad esempio, se un bambino viene urtato per sbaglio da un altro e cade, bisogna subito spiegargli che è stato un incidente e che non si deve arrabbiare, anche se è dispiaciuto per quello che è successo. non è colpa di nessuno.

    Oppure se il piccolo condivide qualcosa con qualcuno, bisogna spiegargli la positività del suo gesto, dicendogli ad esempio: "Bravo che hai condiviso il tuo gioco, guarda come hai fatto felice l'altro bambino".

    "Aiutando il vostro bambino a collegare il sentimento con l'azione, si sta costruendo l'intelligenza emotiva, una risorsa importante per tutta la vita" conclude Flom.

    3 Giocate ai contrari: diventerà bravo in matematica

    Tracy Cutchlow suggerisce due giochi da fare con il vostro bambino per insegnargli a controllare gli impulsi. Uno è il gioco dei contrari: prendete una serie di immagini semplici e mostratele al bambino e chiedetegli di dire il soggetto opposto. Ad esempio: se fate vedere il sole, il piccolo deve dire notte o luna.

    Un altro gioco è con il ritmo. Voi battete su un tamburo (o qualcosa di simile) una volta e lui deve battere due volte.

    In entrambi i giochi bisogna fare in modo che il vostro bambino si fermi un attimo a pensare prima di agire e vada oltre la risposta che darebbe immediatamente (cioè vedendo il sole probabilmente gli verrebbe da dire sole e invece deve rispondere notte).

    Il saper controllare gli impulsi è un'abilità collegata alle competenze matematiche, ed è la chiave per sviluppare le funzioni esecutive del cervello, le abilità che permettono di pianificare, fissare obiettivi, di stare concentrati. Le funzioni esecutive sono un indice di previsione dei successi scolastici. Leggi anche: I bambini imparano la matematica giocando

    4 Per sviluppare la sua creatività, allestite una cameretta che favorisca l'immaginazione
    Per favorire la creatività naturale del bambino, bisogna creare un ambiente che favorisca l'immaginazione, spiega John Medina autore di "Brain Rules for Baby". Questo non significa riempire la cameretta con gli ultimi modelli di giocattoli. Una scatola vuota e una scatola di pastelli possono essere i migliori giocattoli sulla terra.

    Una buona idea è allestire la stanza con degli spazi dedicati a diverse opzioni creative. Ad esempio ci può essere uno spazio per la musica, uno spazio per il disegno e la pittura, un altro per i giochi di costruzione, un altro ancora per i costumi.


    5 Elogiate gli sforzi e non il bambino
    Le ricerche dimostrano che i bambini vanno meglio a scuola quando a casa i genitori lodano i loro sforzi e non le loro capacità. Quindi anziché dire: "Sei stato molto bravo a fare bene il compito", bisogna dire: "Si vede che hai lavorato sodo!". L'attenzione si concentra su ciò che il bambino ha fatto piuttosto che il risultato, e questo aiuta i bambini ad associare il duro lavoro al successo.

    La Cutchlow spiega che in questo modo i bambini crescono con una "mentalità di miglioramento" cioè che se si vuole si può fare, al posto di una "mentalità statica" cioè che le abilità sono innate e non si possono migliorare.

    "Inoltre i bambini con una 'mentalità di miglioramento' tendono ad avere un atteggiamento positivo verso i fallimenti. Non rimuginano sui loro errori. Semplicemente li considerano come dei problemi da risolvere per poi continuare a lavorare".
    Leggi anche: Loda gli sforzi di tuo figlio, così ne migliori l'apprendimento

    6 Indicategli le cose nuove puntando il dito e apprenderanno di più
    "A circa nove mesi, i bambini cominciano a seguire il vostro dito per capire cosa si sta puntando" dice Flom. Una ricerca mostra che i bambini imparano la lingua più velocemente se si punta a un oggetto, ad esempio un camion, mentre si dice la parola.

    Per esempio si può portare il piccolo al bioparco e indicare gli animali mentre li si descrive. Questo esercizio promuove lo sviluppo non solo linguistico, ma anche sociale e cognitivo, perché porta l'attenzione verso qualcos'altro, al di fuori dei genitori e del bambino. In questo modo la comunicazione inizia a diventare più elaborata.

    fonte:http://www.nostrofiglio.it

     
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    Bambini: 5 regole per farsi ubbidire senza urlare

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    Quante volte è capitato di urlare contro i bambini? Educarli bene senza perdere la pazienza è sicuramente il compito più difficile per un buon genitore...


    Quante volte è capitato di urlare contro i bambini? Educarli bene senza perdere la pazienza è sicuramente il compito più difficile per un buon genitore. Nessuno è dotato di super poteri o di un manuale in cui si delineano i comportamenti perfetti per crescere nel rispetto delle regole i propri figli, ma è anche vero che si può raggiungere un buon risultato educativo cambiando determinati comportamenti negli adulti.

    La prima regola fondamentale è quella di ricordarsi che l’esempio è di fondamentale importanza per far seguire le regole ai bambini, quindi è importante accompagnare le parole ai fatti, dimostrando ai più piccoli che i divieti non sono un limite alla loro persona ma sono un aiuto per indirizzarli sulla strada giusta.

    Educare i bambini senza urlare è possibile e non è affatto indispensabile alzare i toni per correggere i loro comportamenti. Un atteggiamento fermo e uno sguardo deciso saranno più che sufficienti per riprenderli a dovere.

    Scopriamo insieme 5 regole per farsi ubbidire dai bambini senza urlare:



    1) Cambiare comunicazione
    Uno dei primi comportamenti per farsi ubbidire da parte dei bambini è quello di cambiare il tipo di comunicazione. Essere autorevoli non vuol dire urlare ed utilizzare le maniere forti per imporre le proprie idee attraverso toni di voce esagerati ed inadeguati, perché anche questo comportamento potrebbe essere imitato dai più piccoli e soprattutto male interpretato. Al contrario, sviluppare un linguaggio educativo, quindi cambiare tipo di comunicazione, farà crescere i bambini senza fargli sviluppare un atteggiamento di sfida verso ciò che è proibito. Ogni divieto dovrà sempre essere accompagnato da una spiegazione logica del perché non deve essere fatto, solo in questo modo non nasceranno atteggiamenti provocatori verso l’autorità.

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    2) Comunicazione non verbale
    Un’altra regola educativa per farsi ascoltare è quella di cambiare radicalmente atteggiamento. Erroneamente i bambini, straziati dalle continue urla, potrebbero capire che solo chi strilla più forte ha ragione e ha il diritto di imporre le proprie idee, finendo per non ascoltare più. La comunicazione non verbale gioca un ruolo fondamentale nell’educazione delle prole. Uno sguardo diretto accompagnato da un tono di voce pacato e deciso incuterà rispetto e farà apparire i genitori più autorevoli e fermi sulle proprie idee. In questo modo i bambini capiranno che solo attraverso il dialogo e i toni pacati si può ottenere la ragione, senza bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare.

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    Di Francesca Robetti2 Marzo 2017

    Bambini: 5 regole per farsi ubbidire senza urlareQuante volte è capitato di urlare contro i bambini? Educarli bene senza perdere la pazienza è sicuramente il compito più difficile per un buon genitore...
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    3) Linguaggio adatto
    Quando si espongono delle regole ai bambini è di fondamentale importanza utilizzare un linguaggio impersonale e oggettivo, senza utilizzare l’imperativo che potrebbe suscitare reazioni contrarie. Inoltre, è importante spiegare il motivo per cui certi comportamenti non sono adeguati, distinguere bene ciò che prima si poteva fare da ciò che ora deve essere evitato. In questo modo il bambino apprenderà le regole senza vederle come delle restrizioni grazie a delle spiegazioni obbiettive. Quindi sarà meglio sostituire la classica frase “Di chi è la colpa?” con “Che cosa è successo?”, in questo modo si punterà sulle ragioni effettive di ciò che è avvenuto.

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    4) Autocontrollo

    L’autocontrollo non nasce spontaneamente e all’improvviso ma è un esercizio comportamentale che richiede molta costanza ed impegno. Dopo una lunga giornata di lavoro in cui si accumula molto stress può capitare di aggiungere un carico emotivo spropositato alle normali urla rivolte ai bambini. Quindi è bene distinguere le emozioni del momento senza aggiungere stati d’animo che non appartengono a quel determinato fatto. Negli attimi in cui la tensione cresce è fondamentale per gli adulti trovare dei propri spazi per sfogarsi, senza riversare le proprie tensioni sui bambini.

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    5) Autonomia

    Sviluppare l’indipendenza e favorire l’autonomia dei più piccoli è fondamentale per farli diventare degli adulti autosufficienti ed in grado di crescere nel rispetto delle regole più ampie che impone la società civile. Aiutarli di continuo nelle attività più semplici come: vestirli, allacciargli le scarpe e preparare la cartella, è vero che farà risparmiare molto tempo ma non li indurrà a sviluppare le loro capacità. Imparare a fare li aiuterà a sentirsi più sicuri e a rapportarsi con gli altri coetanei

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    fonte:http://www.momentodonna.it/

     
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    5 cose da sapere prima di regalare uno smartphone a tuo figlio

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    Il tuo bimbo è cresciuto ed è giunto il fatidico momento del suo primo smartphone. Niente paura: ecco 5 semplici cose da sapere per gestire in piena serenità la nuova esperienza, tua e di tuo figlio!

    Affrontare l'esperienza del primo smartphone potrebbe sembrare un'impresa davvero impossibile per i genitori, in realtà, è molto più semplice di quel che si possa pensare. Con i giusti consigli si può rendere questo speciale momento, un passaggio importante e carico di significato in grado di arricchire tuo figlio da diversi punti di vista. Quando l'età lo consente, diventa ormai praticamente impossibile negare un cellulare al proprio figlio e, del resto, come ogni cosa, se usato in maniera intelligente e responsabile, può rappresentare anche un vantaggio e un'occasione di crescita da sfruttare al meglio. Inoltre, bisogna ammettere che essere figli di questi tempi significa anche avvicinarsi precocemente all'era digitale e alle sue molteplici manifestazioni.

    Se da un lato quindi, un atteggiamento di apertura è fondamentale, dall'altro, non si può non ribadire la necessità di un controllo costante e di limiti e regole ferree da rispettare e far rispettare, per gestire l'esperienza del primo smartphone ai più piccoli in piena serenità e sicurezza.

    Ma allora, cosa dobbiamo sapere prima di regalare uno smartphone ai nostri figli? Ecco 5 piccole regole che possono aiutare i genitori in questa ambiziosa e affascinante impresa!

    1. Scegli lo smartphone giusto!
    Possiamo dire che con questo primo punto, siamo già all'80% dell'impresa. Proprio così: scegliere il giusto cellulare che permetta ai vostri figli di navigare in piena sicurezza è un passaggio fondamentale che garantirà a loro un'esperienza serena e a voi, la massima tranquillità.

    In questo senso, Wind ha pensato a una soluzione smart per mettere d'accordo bambini e genitori e garantire un corretto uso del digitale e la navigazione online dei più piccoli in totale sicurezza, proponendo il cellulare Huawei P Smart 2019 a 2,99 euro al mese con un anticipo di 99,99 euro, con l'offerta All Inclusive Junior - al costo di 6,99 euro al mese - che comprende anche la app Wind Family Protect.

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    L’offerta All Inclusive Junior include 30 GIGA, chiamate illimitate verso i numeri Wind, 100 minuti e 100 SMS, e prevede il blocco dei servizi a sovrapprezzo e delle numerazioni speciali.
    Come anticipato, l'offerta pensata da Wind si arricchisce poi di uno strumento preziosissimo: l’innovativa App Wind Family Protect, pensata appositamente per proteggere i più piccoli dai pericoli del web e far vivere loro un'esperienza digitale in piena sicurezza. Con questa app infatti, i genitori potranno sospendere la connessione Internet da remoto in qualsiasi momento, decidere quali contenuti filtrare o bloccare configurando il livello di protezione che desiderano, verificare la posizione del figlio in tempo reale e ricevere gli avvisi di movimento. Non solo, la app Wind Family Protect consente poi di proteggere fino a dieci dispositivi tra Smartphone e Tablet.

    Per confermare il suo impegno nei confronti della sicurezza in rete, Wind ha poi lanciato il progetto NeoConnessi, una piattaforma online che si propone di sostenere famiglie, scuole e docenti, con contenuti utili e interessanti, nel delicato momento in cui i ragazzi interagiscono con il loro primo smartphone.

    Insomma, a queste condizioni, regalare uno smartphone al proprio figlio diventerà davvero un gioco da ragazzi!

    2. Dimostragli che ti fidi di lui

    Oltre a questo primo aspetto - decisamente fondamentale - ci sono poi dei piccoli atteggiamenti e buone norme comportamentali che possono aiutarci a vivere l'esperienza del primo smartphone ai nostri figli nel modo migliore possibile, impostando sin da subito un rapporto sereno e trasparente con loro.

    Dimostragli sin da subito che ti fidi di lui, non lasciare trasparire troppa ansia e non esagerare con i divieti; cerca invece di comunicargli la tua felicità in un momento così speciale per lui. In questo modo, non solo si sentirà più sereno e tranquillo, ma inizierà a ricambiare la tua fiducia, mostrandosi senza dubbio più disponibile ad aprirsi con te. Inoltre, sapere di contare sulla fiducia di mamma e papà, lo aiuterà a sviluppare sin da subito maggiore autostima e sicurezza di sé, rinsaldando il legame con voi e gettando le basi per un rapporto roseo e pieno di complicità.

    3. Parlagli con chiarezza
    Non nascondergli niente: coinvolgilo il più possibile e mettilo al corrente dei pericoli del web, del fenomeno del cyberbullismo e dell'importanza di navigare in rete in piena sicurezza. Parlarne apertamente e avviare con lui una conversazione sincera, lo aiuterà a sentirsi preso in considerazione e gli permetterà di conoscere e capire.

    Ricordagli che i limiti e le regole sono fondamentali e sono un dono che fai a lui per permettergli di godere al meglio l'esperienza del suo primo cellulare, senza incorrere in pericoli o situazioni spiacevoli. Non dimenticare poi di ribadirgli l'importanza di godere delle cose ma con misura, senza esagerare, per poterle vivere in modo pieno e felice.


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    4. Responsabilizzalo
    Ricorda che non è solo un bimbo a cui i genitori hanno scelto di concedere un cellulare, ma è prima di tutto un bambino che possiede un cellulare e pertanto dovrà iniziare a prendersene cura e a trattarlo come si deve, assumendosi delle piccole responsabilità. Trattarlo "da grande" non potrà che aumentare la fiducia in se stesso e iniziare a responsabilizzarlo davvero, rendendolo sin da subito un ragazzino più maturo e "indipendente".

    La necessità, doverosa, di controllarlo e avere sempre un occhio vigile e attento sui suoi movimenti e le sue azioni, non esclude infatti la possibilità di concedergli qualche libertà e soprattutto di permettergli di sentirsi il primo "proprietario" di quel cellulare e di vivere un'esperienza "solo" sua. Imparerà sin da subito il valore degli oggetti e l'importanza di prendersene cura, senza dipendere completamente da mamma e papà.

    5. Dai il buon esempio

    Ricordati di dare il buon esempio anche con le azioni e non solo con le parole. I bambini sono molto più propensi ad assimilare e imitare naturalmente quello che facciamo piuttosto che prestare attenzione a ciò che diciamo, pertanto diventa ancora più fondamentale dare loro il buon esempio. Cerca di limitare l'uso del cellulare quando sei con lui: non stare sempre connessa, non controllare e-mail o notifiche mentre mangi o stai guardando la televisione e, soprattutto, non interrompere le conversazioni per guardare di continuo il cellulare. Insegnagli che ci sono dei momenti in cui il cellulare è off limits e che è bello così. Ricordati di coinvolgerlo anche in attività ludiche in casa o all'aperto che gli ricordino che esistono moltissime altre cose oltre alla vita digitale, tanto affascinante se vissuta con misura e equilibrio!


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    www.alfemminile.com

     
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