Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

parafrasi -'preghiera alla vergine' di Dante

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    parafrasi -'preghiera alla vergine' di Dante

    PARAFRASI[SECONDO IL LIBRO]

    1. Vergine madre,figlia del tuo figlio,umile e nobile più di ogni altra creatura,tu che da sempre fosti scelta(TERMINE FISSO) dalla Sapienza divina(ETTERNO CONSIGLIO) come strumento della redenzione umana,

    2. tu sei colei che ha tanto nobilitato la natura umana che il tuo Creatore(FATTORE) non disdegnò di diventare tuo figlio(FATTURA) degli uomini.

    3. Nel tuo ventre si riaccese l'amore di Dio per gli uomini e per il calre do quell'amore(PER LO CUI CALDO) è germogliato in Paradiso (NELL'ETTERNA PACE) questo fiore.

    4. Qui in Paradiso sei per noi,angeli e santi,come una fiaccola(FACE) di carità ardente,luminosa come il sole di mezzogiorno,e giù fra i mortali,sulla terra,sei una sorgente inesauribile di speranza.

    5. Signora(DONNA), tu sei tanto grande e tanta è la tua potenza verso Dio che,chiunque voglia ricevere grazia e non ricorre al tuo aiuto,nutre un desiderio vano, come chi vuol volare senza avere ali.

    6. La tua bontà non solo(NON PUR) soccore chi chiede aiuto,ma molte volte(FIATE),spontaneamente,precede le preghiere.



    7. In te misericordia,in te è pietà,in te è potenza,in te si concentrano(S'ADUNA) tutte quante le virtù che possono essere nelle altre creatura.















    Vergine madre, figlia del tuo figlio, la più umile e la più alta di tutte le creature, termine immutabile del decreto divino (per la redenzione dell’umanità),

    La celebre preghiera alla Vergine che apre il canto XXXIII ha innumerevoli fonti storiche, dai testi evangelici a quelli liturgici, dagli scritti degli innografi medievali a quelli di San Bernardo (Benvenuto da Imola, il Buti e altri antichi commentatori sostengono che Dante, nella sua preghiera, avrebbe addirittura copiato una pagina di San Bernardo). Essa si può sostanzialmente dividere in due parti: la lode ( versi 1-21 ) e la supplica (versi 22-39). Le prime tre terzine alludono al ruolo terreno della Vergine nella storia della redenzione umana: i versi 1-3, che contengono l'invocazione. riassumono questo aspetto storico. Nei versi 10-13 Dante passa dall'aspetto storico a quello eterno, dagli atti di Maria alle sue virtù, contrapponendo al suo ruolo celeste (meridiana face di caritate) il suo ruolo terreno (di speranza fontana vivace) Le terzine seguenti (introdotte da un movimento graduale: se' tanto grande e tanto cali..., paragonabile a quello del verso 4 ) si riferiscono all'aspetto permanente della Vergine come madre di grazia e mediatrice; i versi 19-21, che concludono l'elogio vero e proprio, sintetizzano quest'ultimo compito, elencando le virtù di Maria: la misericordia verso l'umanità, la pietate verso Dio e l'umanità, la magnificenza nel suo operare.
    Da questa breve analisi risulta chiaramente che nei versi di questo elogio le immagini e le figure presentano, in un movimento ampiamente comprensivo, il destino del mondo. Per tale motivo la seconda parte, quella della supplica, che a una prima lettura può sembrare autobiografica, non deve essere considerata una lirica confessione di debolezza e di sconforto ( come sarà la preghiera alla Vergine del Petrarca ), bensì un'altra affermazione che la vicenda del pellegrino-Dante e la vicenda esemplare dell'umanità, dal peccato alla salvezza.
    Non crediamo utile insistere sui vari aspetti di questi due momenti o di vedere la poesia solo "dal punto in cui l'inno si fa preghiera" (Bacchelli), ma piuttosto porre in rilievo che "Dante è nella prima parte sobrio, rapido nelle sintesi, disdegnoso dei passaggi larghi ed esplicativi; mentre nella seconda... si concede ad una cantante amplificazione, quasi ad una narrazione sofferta e gaudiosa insieme" (Vallone), cosicché c'è nella sua preghiera "l'eloquenza di una iscrizione su un monumento alla vittoria" (Bianchi) e la "dolcezza d'un poema d'amore" (Auerbacht).
    Ogni verso della prima terzina è la sintesi di quegli attributi che costituiscono l'eccezionalità della figura di Maria, di quegli aspetti umanamente paradossali che ne rivelano la misteriosa, divina maestà, Come Dio è misteriosamente uno e trino, così Maria è vergine e madre, creatura di Dio e, attraverso la persona del Verbo, che in lei assunse l'umanità, madre del suo Creatore. Il secondo verso ripropone le espressioni antitetiche del Magnificat (Luca I, 46-49): "L'anima mia magnifica il Signore... Perché ha rivolto i suoi sguardi all'umiltà della sua serva... Poiché grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente, e Santo è il suo nome", mentre il terzo, anch'esso di origine scritturale (cfr. Proverbi VIII, 22-30), scandisce con il vigore essenziale di ogni sua singola parola, il concetto della predestinazione, ab aeterno, dell'incarnazione e della Redenzione.
    tu sei colei che nobilitasti tanto la specie umana, che il suo Creatore non disdegnò di farsi umana creatura.

    Nel tuo ventre si accese l’amore ( di Dio per gli uomini) per il cui calore è germogliata nell’eterna pace del paradiso la rosa dei beati.

     
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  2. FEDE23
     
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    Per favore la continuazione!

    Mi servirebbe la parafrasi del quart'ultimo verso,secondo rigo!! ��

    Daje però <3

    Mi serve urgente per domani!!
     
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    CITAZIONE (FEDE23 @ 14/4/2014, 18:04) 
    Per favore la continuazione!

    Mi servirebbe la parafrasi del quart'ultimo verso,secondo rigo!! ��

    Daje però <3

    Mi serve urgente per domani!!

    Paradiso, Canto XXIII

    ...vid'i' sopra migliaia di lucerne
    un sol che tutte quante l'accendea,
    come fa 'l nostro le viste superne...



    "...Quivi è la rosa in che 'l verbo divino
    carne si fece; quivi son li gigli
    al cui odor si prese il buon cammino"...



    Così la circulata melodia
    si sigillava, e tutti li altri lumi
    facean sonare il nome di Maria...

    prova su questo sito.. :bangin.gif:


    clikkkkkk
     
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2 replies since 3/2/2012, 15:44   5371 views
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