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parafrasi-Uomo del mio tempo di Salvatore Quasimodo

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    Uomo del mio tempo

    di Salvatore Quasimodo



    [da Acque e terre (1947)]
    La storia e il progresso, afferma Quasimodo, non sono riusciti a cambiare l’uomo. Egli è ancora, sotto certi aspetti, quello primitivo, quello delle caverne: la stessa violenza irrazionale e assassina guida le sue azioni. Rispetto all’uomo primitivo ha solo inventato strumenti di distruzione e di sangue più efficienti, più efficaci, più sofisticati, più "intelligenti". L’uomo di oggi persiste ancora nella sua follia. A chiusura del testo il poeta invita i giovani a non continuare a scrivere pagine di discordie, di morti, di crudeltà: le pagine già scritte dai loro padri.
    IL MESSAGGIO
    L’invito ai giovani a non commettere gli stessi errori dei padri, per costruire un mondo nuovo fondato sull’amore, sul rispetto, sulla pace.




    15 Sei ancora quello della pietra e della fionda,
    uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
    con le ali maligne, le meridiane di morte,
    - t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche,
    alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
    con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
    senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
    come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
    gli animali che ti videro per la prima volta.
    E questo sangue odora come nel giorno
    quando il fratello disse all’altro fratello:
    - Andiamo ai campi. - E quell’eco fredda, tenace,
    è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
    Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
    salite dalla terra, dimenticate i padri:
    le loro tombe affondano nella cenere,
    gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
    1 - Sei ancora...: l’uomo di oggi non è diverso dall’uomo primitivo; ha solo costruito armi più perfette.
    2 - carlinga: parte di un aereo destinata ad alloggiare l’equipaggio, o anche il carico.
    3 - meridiane di morte: armi perfette che proiettano intorno a sé ombre di morte, di rovina. La meridiana è un orologio solare formato da un complesso di linee orarie tracciate su di un muro o pavimento, ove lo gnomone proietta la sua ombra durante le varie ore del giorno.
    4 - carro di fuoco: carro armato.
    6 - persuasa…: utilizzata solo per atti di distruzione.
    10 - E questo sangue...: si riferisce all’omicidio di Abele ad opera di Caino, il fratello, narrato nell’antico testamento. Con questo omicidio, Caino diede inizio ad una interminabile serie di delitti e di follie. Le stragi di oggi hanno la stessa brutalità del primo omicidio fraterno.
    12 - E quell’eco fredda...: le menzogne, le discordie, l’odio fratricida sono ancora presenti nei pensieri e nelle azioni della nostra vita di ogni giorno.
    14 - o figli: o giovani.
    16 - le loro tombe...cenere: i resti dei vostri padri sono ormai cenere; anche le loro tombe a poco a poco scompaiono. O giovani, non commettete gli stessi sbagli dei vostri padri; non fate ricorso alle discordie, all’odio, all’intolleranza.

    INTERPRETAZIONE

    La lirica è costituita da un’unica strofe. I versi sono liberi, di varia misura. La costruzione sintattica segue le regole grammaticali. Le parole sono accalorate, vibranti, accorate, in particolar modo quelle adoperate nei versi quattordicesimo e quindicesimo, con le quali il poeta invita i giovani a dimenticare gli errori dei loro padri, per costruire un mondo nuovo fondato sulla fratellanza, la pace, la democrazia. Le parole tratte dal gergo (ambito militare e scientifico) sono tre: carlinga, meridiane, scienza esatta. Le immagini sono crude e realistiche:
    • quello della pietra e della fionda;
    • Eri nella carlinga...dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura;
    • quando il fratello disse al fratello: andiamo ai campi;
    • gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

    A partire dal settimo verso, il tono si fa incalzante, la tensione cresce, per quell’odore di sangue che fuoriesce dalla memoria di tanti delitti; le immagini diventano macabre e feroci.

    Le figure retoriche adoperate sono:
    • con le ali maligne: metafora;
    • le meridiane di morte: metafora;
    • dentro il carro di fuoco: metafora;


    parafrasi

    Uomo del mio tempo, sei del tutto simile all'uomo passato, colui che cacciava con la fionda e con le pietre. Ti ho visto, eri nell'aeroplano, con le ali cariche di bombe, nel carro armato, al patibolo e alle ruote di tortura. Si eri tu, con il tuo credo perfetto, dedito allo sterminio, senza amore e senza Dio. Tu hai accuso ancora una volta, come fecero gli avi prima di noi. Il sangue è lo stesso, ha lo stesso sapore ed odore del sangue del tradimento di Caino e Abele, quando l'uno uccise l'altro nei campi. E quella frase di tradimento, "Andiamo nei campi", giunge fino a te, fino alla quotidianità della tua giornata. Dimenticate o fogli del nostro tempo, le battaglie, le guerre combattute dai nostri predecessori. Le loro tombe ormai sono abbandonate e disperse nella cenere dell'oblio, e gli uccelli neri ed il vento oscurano il loro cuore.



    Edited by Lussy60 - 22/1/2014, 18:25
     
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  2. cuoricino forever
     
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    ;)
    carino
    :bleh.gif: :bangin.gif: :bored.gif: :baby.gif: :angel_not.gif:
     
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    BELLISSIMO!!!! :bangin.gif:
     
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2 replies since 4/3/2011, 18:47   13108 views
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