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parafrasi - "DIDONE E ENEA" dell'eneide

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    parafrasi di "DIDONE E ENEA" dell'eneide


    Dei dodici libri dell’Eneide, quello che narra le vicende dell’amore fra Enea e Didone, è il IV.
    La regina si dimostra molto generosa e disponibile nei confronti dell’eroe troiano e dei suoi compagni, accogliendoli nella sua reggia e comportandosi così come una protettrice. Per opera di Cupido, nasce tra Enea e Didone un profondo sentimento d’amore. All’inizio, la regina si dimostra timida ed insicura di fronte a questa nuova situazione. Tuttavia ella, dopo essersi confidata con sua sorella Anna, riesce a superare il sentimento di fedeltà e di affetto per il primo marito Sicheo ed a rivelare apertamente la sua nuova relazione.
    Durante una partita di caccia, scoppia un terribile temporale e, sia Enea che Didone, si rifugiano nella stessa grotta. Qui essi celebrano il loro amore. Quando però tutto sembra andare per il meglio, ecco che Giove, per volere del Fato, manda in apparizione ad Enea Mercurio. Il messaggero degli dei ricorda all’eroe troiano che la città da fondare non è in Africa, bensì nel Lazio, in Italia; lo sollecita quindi ad organizzare la partenza.
    Benché Enea cerchi di non destare alcun sospetto, la regina, con intuito femminile, si accorge dei preparativi per la partenza ed affronta per prima il figlio di Anchise. Ella, disperata, lo supplica di non andarsene e gli rinfaccia il fatto che, mentre lei li aveva accolti nella sua città, lui ora la stava ricambiando con il tradimento. Enea cerca di non farsi commuovere dalle suppliche della regina e le conferma la sua gratitudine. Ma il Fato gli ha destinato doveri ben diversi da quelli che egli avrebbe voluto ed ai quali deve obbedire. Quando la regina vede le navi troiane allontanarsi da Cartagine, la sua grande passione sfocia in tragedia, tanto che decide di togliersi la vita con la spada.
    Nel VI libro, in cui Enea scende nel regno dei morti con la Sibilla per conoscere i suoi discendenti, egli riconosce, tra le altre anime, quella di Didone, che si trovava nei Campi del Pianto: luogo dove vi sono i morti per passione d’amore.
    L’eroe troiano cerca invano di giustificarsi con lei per essere stato la causa della sua morte, ma la regina tiene gli occhi fissi al suolo e non risponde né con parole né con gesti. Ella, infine, si consola tra le braccia del suo ex marito, Sicheo, che ricambia il suo amore. Enea cerca di consolarla con lo sguardo, mentre ella fugge.
    L’episodio dell’amore tra Enea e Didone ci fa capire quanto sia forte la forza del Fato, sia sugli uomini che sugli dei. Questi ultimi lo conoscono ed agiscono affinché esso venga rispettato dagli uomini.
     
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