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GUIDO , IO VORREI CHE TU LAPO ED IO..
La prima parte del sonetto è incentrata sull'amicizia e circoscrive un universo esclusivamente maschile ; nella seconda entra l'amore e compaiono le donne amate dai poeti.Si mantiene , però, la distinzione: la vera comunione è fra i tre amici, le donne costituiscono un altro schieramento. La compagnia è più forte della coppia , il senso di solidarietà maschile vince il senso d'intimità amorosa, com'è ribadito dal finale "noi", che raggruppa Dante , Lapo e Guido ( contrapposto a "loro" che identifica le tre donne).
Nel tema del desiderio, che si attualizza nel sogno , si sottolinea una comunione d'intenti: Dante parte da un desiderio individuale, " vorrei" , che poi si estende ai due amici, "voler vostro e mio " , sino a fondersi in un'unica volontà, in "un talento", destinata ad accrescersi, " crescesse 'l desio" .
Nel sonetto compaiono elementi fiabeschi che richiamano la lirica provenzale "la magia " ,"il vascello incantato" , " il mago benefico (Merlino)" .E' di un certo interesse la frase "io vorrei" presente nella prima strofa , ma che si sottindende comunque ripetutamente nelle altre.
parafrasi
Guido, io vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per magia e messi su una navicella, che ad ogni soffio di vento andasse per mare secondo il vostro e mio desiderio; sicché tempesta o altro cattivo tempo non ci potesse causare ostacoli, anzi, vivendo accomunati dalla stessa volontà, crescesse il desiderio di stare insieme.
E il valente mago (Merlino) ponesse con noi poi la signora Vanna e la signora Lagia insieme con quella che è tra le trenta donne più belle (di Firenze):
e qui parlassimo sempre d'amore, e ognuna di loro fosse contenta, così come io credo che saremmo noi.
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