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parafrasi...Zephiro Torna E Il Bel Tempo Rimena.. Petrarca Il Canzoniere
Zefiro ritorna e riporta il bel tempo e fiori ed erbe, suo dolce seguito, ed il garrire delle rondini ( Progne ) ed il canto dell'usignolo ( Filomena ) e primavera limpida e dai vividi colori.
Sembra sorridere la campagna e il cielo si rasserena: Giove si rallegra di vedere la luce di Venere più luminosa l'aria, le acque e la terra sono attraversate dall'amore ogni essere vivente si dispone ad amare
Per me infelice ritornano i più dolorosi tormenti, che dal profondo del cuore muove colei che al cielo se ne portò le chiavi;
il canto degli uccelli, il fiorire dei piani, i delicati gesti di belle e decorose donne sono (per me) un'arida realtà, come fiere crudeli e selvagge.
SINTESI
Il sonetto si regge sull'antitesi del ritorno alla primavera ( stagione della vita e della gioia ) che porta con sé serenità ed amore, che pervadono tutta la natura e l'isolamento mesto e doloroso del poeta. Da tale serenità è escluso chi vive l'abbandono dovuto alla morte della donna amata; anzi la gioia che attraversa la natura accentua dolorosamente il contrasto. Il tema del mancato rispecchiamento nella bellezza del paesaggio e della corrispondente chiusura nell'intimità pensosa e mesta diventerà un topos della lirica di ispirazione petrarchesca. Un'altra caratteristica della composizione è data dalle personificazioni - di ascendenza classica - di forze della natura, operate attraverso i miti classici di Progne e Filomena, di Giove e di Venere, dea dell'amore.
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