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Presso una certosa
Commento
E` un sommesso e commosso addio alla vita e un ultimo canto di poesia, che consola e illumina l`esistenza. Il paesaggio autunnale, descritto con intensa malinconia, riflette lo stato d`animo del poeta che sente la fine oramai vicina e che tuttavia e` ancora teso a cogliere le ultime gioie della vita: un raggio di sole, la luce consolante della poesia. Nelle vicinanze di un cimitero (Certosa e` il nome del camposanto bolognese) una foglia cade da un albero e va a perdersi nella nebbia, con un fremito che fa pensare al trapasso di un`anima da questa a un`altra vita. Ma all`improviso il triste paesaggio autunnale, che annuncia un inverno vicino, è rallegrato da un raggio di sole, da un ultimo segno di vita. E il poeta spera che la poesia illumini ancora una volta la sua vita,prima che le tenebre della morte lo avvolgano.
Presso una certosa PARAFRASI
Da quel verde, mestamente pertinace tra le foglie Gialle e rosse de l'acacia, senza vento una si toglie: (Il boschetto che cerca di mantenere con ostinazione il suo colore verde e tra le foglie gialle e rosse di un'acacia, una cade senza l'aiuto del vento perchè è ormai secca) E con fremito leggero Par che passi un'anima. (qualcosa si sta muovendo) Velo argenteo par la nebbia su 'I ruscello che gorgoglia, (sul ruscello gorgogliante la nebbia crea quasi un velo d'argento) Tra la nebbia nel ruscello cade a perdersi la foglia. Che sospira il cimitero, Da' cipressi, fievole? (I cipressi del cimitero mandano con poco vigore un aria melanconica, triste?) Improvviso rompe (irrompe, arriva) il sole sopra l'umido mattino, Navigando tra le bianche nubi l'aere (il cielo) azzurrino : Si rallegra il bosco austero Già del verno prèsago. (Il bosco è in attesa dell'inverno ma si rallegra per la giornata di sole) A me, prima che l'inverno stringa pur l'anima mia Il tuo riso, o sacra luce, o divina poesia! (Fai sorridere anche me, luce del sole creata da dio, prima che diventi triste e muoia) Il tuo canto, o padre Omero,' Pria che l'ombra avvolgami! (Dammi le parole per comporre ancora, prima che muoia)
Parafrasi "Fantasia", di Giosuè Carducci
Ed ecco, la fantasia penetra dolce come il suono di uno struzzo appena nato nelle mie fievoli orecchie, ingenue di ciò che succede, e di cio che il mondo prepara loro. Fantasia, sogna come un cane appena nato in attesa del canto di un usignuolo, che lo svegli da quello che è il suo amaro mondo, ove il più forte vince il debole e il debole fugge come una gazzella impaurita e sudata...Fantasia, il canto di uno sguattero che pulisce con fatica i piatti della padrona, ingenuo delle frustate che prenderà e inconsapevole del fatto che domani sarà un altro triste, uggioso giorno...Fantasia...Eccola...Fantasia...
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