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parafrasi--Oime il bel viso,oime il soave sguardo...(PETRARCA)
Oime il bel viso,oime il soave sguardo,
oime il leggiardo portamento altero!
Oime il parlar ch'ogni aspro ingegno e fero
facevi umile,ed ogni uom vil gagliardo!
Et oime il dolce riso onde uscio ' l dardo
di che morte,altro bene omai non spero!
alma real,dignissima d'impero,
se non fossi tra noi scesa si tardo
Per voi conven ch'io arda e'n voi respire,
ch'i' pur fuivostro;e se vi voi son privo,
via men d'ogni sventura altra mi dolore.
Di speranza m'empieste e di desire,
quand'io parti' dal sommo piacer vivo;
ma'l vento ne portava le parole.
il bel viso, lo sguardo soave,
il portamento leggiadro e altero!
il parlare che rende ogni mente aspra rendi
umile ed ogni uomo vile rendi gagliardo!
e oimé il dolce tuo ridere da cui usci la freccia
di morte, ora non posso sperare in un altro bene
Anima nobile degna di avere un Impero,
Se non fossi scesa tra noi così tardi
per voi conviene che il mio cuore si infiammi
io appartengo a voi e se non posso avervi
il mio dolore è più forte di ogni altra sventura
Mi avete riempito di speranza e desiderio..... -
sara6.
User deleted
Ma questa parafrasi non ha senso!! a questo punto citate il sonetto e basta no? . -
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Oimè il bel viso, oimè il soave sguardo,
oimè il leggiadro portamento altero;
oimè il parlar ch'ogni aspro ingegno et fero
facevi humile, ed ogni huom vil gagliardo!
et oimè il dolce riso, onde uscío 'l dardo
di che morte, altro bene omai non spero:
alma real, dignissima d'impero,
se non fossi fra noi scesa sí tardo!
Per voi conven ch'io arda, e 'n voi respire,
ch'i' pur fui vostro; et se di voi son privo,
via men d'ogni sventura altra mi dole.
Di speranza m'empieste et di desire,
quand'io partí' dal sommo piacer vivo;
ma 'l vento ne portava le parole.
parafrasi
Ahimé il bel volto ed il dolce sguardo
Ahimé l'aggraziato incedere imperioso
Ahimé quella voce che ogni mente feroce e malvagia
rendeva docile, e rendeva coraggioso ogni vigliacco!
Ed Ahimé quel tenero sorriso da cui uscì la freccia
da cui morte, e nient'altro ormai, potrei sperare [Perché non sono ricambiato o perché Laura è morta, non so n.d.r]:
(O anima regale, meritevole di regno,
Se solo tu non fossi scesa da noi così tardi!)
[Questo avvalora la tesi che Laura sia già morta quando P. scrive questo sonetto.Ndr]
E' a causa vostra [Occhi, viso sguardo sorriso e portamento n.d.r..] che brucio di desiderio, ma è solo grazie a voi che io vivo e respiro,
perché io un giorno mi consacrai a voi, e quando sono privo della vostra vista
mi sento afflitto come nella peggiore delle digrazie.
[Era Il ricordo di voi che] accendeva in me speranza e desiderio
dal giorno in cui mi allontanai dalla vostra vista "dal vivo" che è per me la fonte d'ogni piacere.
Ma [ ogni mia speranza e desiderio era vano perché] le promesse fatte disperdevano nel vento..