Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

si avvicina il natale..AUGURI!!!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline


    Semplici fai da te Mason Jar SnowGlobes


    simple-diy-mason-jar-snowglobes-4-500x501
    SnowGlobes sono sempre stati un simbolo del Natale, un regalo fresco, soprattutto per i bambini, e sono sicuro che per la maggior parte di noi si ricorda accogliente Natale con la famiglia e gli amici. Facciamo un semplice barattolo snowglobe , avrete bisogno di vasi muratore, giocattoli impermeabili o figure, glitter, glicerina, epossidici o non solubile in acqua di colla, acqua distillata, vernice spray e un po 'di detersivo per piatti. Rimuovere le etichette dei vasetti, lavarli e vernice spray l'interno e l'esterno del coperchio con il colore desiderato. Incollare le figure o giocattoli giù verso l'interno del coperchio e lasciare asciugare completamente. Versare l'acqua distillata nei vostri vasi puliti fino a raggiungere quasi la cima. Aggiungere un po 'di glitter e qualche goccia di glicerina all'acqua. Ora, mettete il coperchio e avvitare saldamente chiuse. Agitare il pezzo e buon divertimento!

    simple-diy-mason-jar-snowglobes-1-500x499


    simple-diy-mason-jar-snowglobes-2-500x265

    simple-diy-mason-jar-snowglobes-3

    simple-diy-mason-jar-snowglobes-5

    simple-diy-mason-jar-snowglobes-6-500x554

    simple-diy-mason-jar-snowglobes-10-500x500




     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Un Natale tutto fatto a mano

    Alberelli, calendari dell'Avvento, ghirlande... Natale si avvicina ed è ora di mettersi al lavoro!

    Alberello-di-pane_v_gdv
    Alberello di pane
    Per allestire l'alberello procuratevi 4-5 rami secchi abbastanza sottili, un vaso di ceramica che li contenga, fogli di giornale, una quindicina di piccoli panini al latte di forme diverse (tondi lisci, con i semi, a rosetta, a torchon), mini focaccine (3-4), taralli piccoli (circa 15) e grandi (6), bretzel piccoli (circa 15) e grandi (3-4), 6-8 m di fettuccia rossa oppure nastri di cotone rosso di 5-6 mm di larghezza. Disponete i rami nel vaso e fissateli con pallottole di carta di giornale.

    Se fossero troppo pesanti, zavorrate il vaso infilando negli spazi vuoti alcuni pesi (biglie di vetro o di acciaio, piccoli sassi ecc.). Con la fettuccia o il nastro legate a pacchetto i panini e le
    focaccine, fissate i taralli e i bretzel più grandi e riunitene 2-3 di quelli piccoli.

    Tagliate i nastri lasciando 2 lembi di 15 cm circa per annodarli. Appendete i decori preparati ai rami, con tanti fiocchi.

    La-ghirlanda-di-panini_v_gdv
    La ghirlanda di panini
    Occorrente: 1 corona di midollino chiaro di 25 cm di diametro - 1 m circa di canneté rosso di 2 cm di altezza - 1 m circa di nastrino di cotone rosso di 3 mm di altezza - 5 o 6 stecche lunghe di cannella - rametti di pino - stuzzicadenti - panini piccoli assortiti -1 bretzel grande - 20/25 bretzel piccoli - fiocchi di neve o altre decorazioni di pannolenci rosso - stuzzicadenti - colla in tubetto

    Annodate il nastro di canneté in cima alla corona e poi legateci le stecche di cannella 3 alla volta. Fissate con il nastro anche il bretzel grande. Infilate gli stuzzicadenti nella base dei panini. Legate i piccoli bretzel a gruppi di 3 o 4 con il nastrino di cotone.

    Distribuite i panini su tutta la corona fissandoli con gli stuzzicadenti e legate in alcuni punti i grappoli di bretzel piccoli. Riempite gli spazi vuoti con i rametti di pino e completate la composizione fissando in alcuni punti i fiocchi di pannolenci con la colla.

    Pupazzi-di-neve_v_gdv
    Pupazzi di neve

    Pupazzi-di-neve_v_gdv
    Per prima cosa formate una glassa con zucchero a velo e pochissimo albume appena sbattuto: vi servirà come colla per assemblare tutti i pezzi.

    Con un po' di marzapane bianco formate 2 palline grosse come una piccola noce; immergetele in un albume poco sbattuto, rotolatele nel cocco disidratato e incollatele con un po' di glassa a 2 tartufini al cocco.

    Con poche gocce di colorante alimentare colorate dei pezzetti di marzapane con cui realizzerete sciarpe ed eventuali decori. Con caramelle e zuccherini fate i cappelli, i nasi, i bottoni.



     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Dolcetti sospesi

    Dolcetti-sospesi_v_gdv
    Un calendario dell'Avvento alternativo.

    Prendete 24 etichette adesive, sagomatele a piacere (cerchio, quadrato, ecc...) e scriveteci sopra con un pennarello i numeri da 1 a 24. Togliete le basi a 24 flute di plastica e numeratele, utilizzando le etichette adesive preparate.

    Dividete in 4 parti 6 fogli di plastica trasparente (ciascun rettangolo deve essere di circa 27 x 28 cm). Disponete un calice in posizione orizzontale, lungo la diagonale del primo foglio, con la punta a un cm circa dall'angolo. Rotolate il calice, avvolgendolo nella carta trasparente, poi riempitelo di caramelle colorate o cioccolatini.

    Chiudete la carta nella parte alta, legandola con un nastrino rosso o bianco, e procedete con i restanti 23 coni. Potete appenderli all'albero o dove preferite, intervallandoli con decorazioni natalizie. I pacchettini si aprono giorno per giorno.


    Decori speciali


    Decori-speciali_v_gdv
    Se avete in programma una serata chic, che stupisca gli ospiti con insoliti tocchi di ricercatezza, ecco un'idea di teatrale eleganza. Acquistate una sfera di spugna da bouquet (il nome tecnico è oasis, la trovate dal fiorista o in serra) di 10-12 cm di diametro, 40 garofani rossi e 10 rosa screziati.

    Accorciate un poco i gambi tagliando lontano dai nodi. Metette i fiori in una vasca piena di acqua fredda in modo che stiano sdraiati e lasciateveli per una notte. Adagiate la sfera di spugna nel lavandino pieno d'acqua e fatela galleggiare per 20 minuti.

    Accorciate nuovamente i garofani tagliando i gambi a 7 cm dal fiore e infilateli nella sfera distribuendo qua e là quelli rosa, singoli e a coppie, creando macchie di colore di dimensioni diverse. Adagiate la composizione su una coppa da champagne o su grossi bicchieri di cristallo lavorato. Se vi piace, potete adornare con nastri di raso o aggiungere piccoli decori (minipalline, fiocchetti) ancorandoli a un pezzo di filo di ferro e infilandoli tra i garofani.

    Decori sui piatti

    Decori-sui-piatti_o_gdo

    Scenografici decori sul bordo di vassoi e piatti da portata contribuiranno a rendere le portate davvero speciali.
    Fissate quelli per il salato con mollica di pane inumidita, e quelli per i dessert con palline di marzapane, aiutandovi con le pinzette.
    Piatto per piatto, ecco il decoro più adatto: erbe aromatiche a ciuffetti, alternate a peperoncini rossi (nella foto), conferiranno un tono natalizio a piatti di salumi, formaggi, pesce, paté e terrine.
    Pupazzetti di marzapane disposti tutt'intorno al piatto, sui quali farete cadere una "neve'" di zucchero a velo da un colino, daranno un tocco di magia al grande vassoio dei dolci.



     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Si-avvicina-il-Natale



    natale_bimo_in_cucina


    papera+natalizia





     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    BUON NATALE CON I MODELLI DI ANDREW CHRISTIAN


    Video

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    12_wallpaper1440x900

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    babbo-natale-allegro



    Natale-2012

    babbo-natale-ubriaco



    natale2011

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Il galateo degli auguri di Natale


    Fotolia-47012063-Subscription-XXL-jpg_135819Ai tempi di Facebook e Twitter come scrivere gli auguri perfetti? E’ meglio non lasciarsi tentare dagli auguri ‘all-inclusive’, omologati per tutti, e seguire alcune semplici regole per auguri efficaci (evitando brutte figure). Ecco di seguito alcuni suggerimenti:
    Lettere: da preferire se i nostri destinatari sono persone anziane, poco abituati alla tecnologia oppure se si desidera fare un augurio speciale, magari alla personale del cuore. Oggi chi verga più lettere a mano? Nel caso, acquistare biglietti nei tanti negozi che propongono auguri solidali a sostegno di onlus (l’Unicef da anni è molto
    attiva su questo).
    25 cose da fare prima di Natale
    Cards: tradizionali/aziendali: si usano sempre meno, anche a causa della spending review negli uffici. Ma se il vostro capo è un uomo tradizionale, meglio scegliere un biglietto raffinato e una fase originale (non stampata a computer) e scritta a mano a penna stilografica: sarà apprezzata.
    SMS: se siete under 20tutto è lecito, anche il messaggino multiplo ai compagni di classe. Per gli altri, vanno considerati come‘l’ultima spiaggia’ dell’augurio di Natale: gli sms risultano freddi eomologati, specie se si capisce che sono scritti in maniera identica per molti destinatari. Da evitare. Se proprio non potete farne a meno, bandite almenodagli auguri di buone feste abbreviazioni ed emoticons!
    Il menù di Natale di Alessandro Borghese
    Facebook: questo sarà senz’altro il Natale di Facebook, grazie alla continua crescita degli utenti italiani sul social network. Facebook può essere un utile strumento per inviare gli auguri di Natale, specie se avete molti amici virtuali che vivono lontano. Usate però i messaggi privati ed evitate messaggi pubblici dai toni generici da postare in bacheca. Vietato anche, se non volete apparire stucchevoli, elencare i vostri ‘desideri’ natalizi sulla vostra pagina e men che meno, una volta aperti i pacchetti, le foto dei regali ricevuti. Il Natale è tradizione e mal sopporta il social!
    e-mail: l’abitudine di una mail comune per fare gli auguri di Natale ai propri amici/clienti può essere pratica, economica e comoda. Però dovete sforzarvi nel messaggio: vietate frasi standard e vietatissimi pesanti allegati, magari sonori, con renne o cornamuse. Sarebbero ridicole. Meglio scegliere un’immagine originale accompagnandola a un vostro pensiero personale. L’ideale sarebbe personalizzare almeno l’intestazione della mail, per fare ‘più calore’ al messaggio elettronico.
    Twitter: se siete addicted ai social media, perché no? Anche in questo caso, tuttavia, evitate banalità e frasi fatte. Avete 140 caratteri a disposizione: usateli per esprimere una vostra personale idea del Natale. Sarà notata (e apprezzata, se avete amici simili a voi).
    Telefono: una telefonata qualche giorno prima di Natale è di rigore per amici lontani cui tenete particolarmente, per una persona che conoscete e che vive un momento difficile, per tutti quei parenti che sapete apprezzano agli auguri fatti di persona. Prendetevi il tempo necessario per ciascuno dei vostri destinatari: da evitare la telefonata di un minuto il 15 dicembre, al mattino, alla spicciolata.
    Di persona: i migliori auguri sono sempre quelli fatti di persona, guardandosi negli occhi (ma valgono anche Skype e videochiamate!).

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    PALLINE DI NATALE RICICLOSE

    DSCN4927

    Care creative non era mia intenzione postare questa creazione adesso, ma girovagando per la blogsfera ho trovato un CONTEST, con scadenza il 30 Novembre.
    Non potevo farmelo sfuggire, considerato che è molto raro trovarne uno sulla creatività.
    Detto questo oggi vi mostro come si possono realizzare delle simpatiche palline di natale con delle calzine a righe, palline da tennis e trenetta colorata.

    DSCN4902

    DSCN4907

    DSCN4916

    DSCN4911

    E’ inutile dirvi che il costo è zero e l’effetto direi molto carino.
    Se vi domandate come si chiude la calza…semplicemente con un filo forte,il gancetto dorato si attacca con la colla calda e la trenetta con il Vinavil.

    DSCN4921

    DSCN4925

    DSCN4929

    DSCN4934

    fonte:http://laclassedellamaestravalentina.blogspot.it

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    natale

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Fotolia_10662514



    AttesaNATALE%281%29
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Presepe Napoletano: la Storia

    napoli_sangregorioarmeno

    L’origine della parola.

    La parola viene dal latino praesepe o praesepium e che vuol dire "mangiatoia".

    madonna_giuseppe_gesu

    Il Presepe Napoletano.


    Nel '700 il presepio napoletano visse la sua stagione d'oro. Uscì dalle chiese dove era stato oggetto di devozione religiosa, per entrare nelle case dell'aristocrazia e divenire oggetto di un culto ben più frivolo e mondano.

    Il presepe assume una sua configurazione ben precisa: le figure sono realizzate con manichini in filo metallico ricoperto di stoppa, le teste e gli arti sono in legno dipinto, che poi sarà gradualmente sostituito dalla terracotta policroma.

    Il re Carlo III aveva una vera passione da partecipare personalmente e coinvolgere famiglia e corte nella realizzazione e vestizione di pastori e nel montaggio dell'enorme presepe del palazzo reale. Salito al trono di Spagna, portò un grandissimo presepe e artigiani e diede così inizio anche in Spagna ad una tradizione d'arte presepiale.

    presepe_03

    La Storia del Presepe.



    Il presepe ha origine dalle antiche rappresentazioni sacre del periodo delle feste natalizie, dalla quali san Francesco avrebbe tratto l'idea del presepe, realizzandolo per la prima volta in un bosco presso Greccio, nel Natale del 1223.

    Solamente alla fine del '200 apparvero rappresentazioni artistiche della Natività. La più antica è l'Oratorium praesepis di Arnolfo di Cambio, conservato a Roma nella basilica di Santa Maria Maggiore.

    Il documento che parla per primo del presepe lo colloca nella Chiesa di S. Maria del presepe nel 1025. Ad Amalfi, come citano varie fonti, già nel 1324 esisteva una "cappella del presepe di casa d'Alagni". Nel 1340 la regina Sancia d'Aragona (moglie di Roberto d'Angiò) regalò alle Clarisse un presepe per la loro nuova chiesa e la statua della Madonna è esposta nel museo di San Martino. Altri esempi risalgono al 1478, con un presepe di Pietro e Giovanni Alemanno di cui ci sono giunte a noi dodici statue per la chiesa di San Giovanni a Carbonara esposto al Museo di San Martino di Napoli e il presepe di marmo del 1475 di Antonio Rossellino, visibile a Sant'Anna dei Lombardi.



    La tradizione si estende nei secoli successivi con presepi monumentali in marmo o in legno, realizzati e conservati in chiese dell'Italia centro meridionale dove resterà forte la passione fino a trasformarla in arte pregiata.

    La struttura del presepe classico presenta la grotta in primo piano affiancata da pastori in adorazione ed Angeli, quindi il sacro monte con altri pastori accompagnati da greggi ed Angeli in volo che annunciano la buona novella, ed in lontananza il corteo dei Re Magi. Anche il presepe della cattedrale di Matera e quello del duomo di Altamura hanno la stessa disposizione, confermando che quella era la tipologia di struttura diffusa anche nella provincia. Durante tutto il secolo convissero due tipi di pastori: quello in legno e quello in terracotta, che diventarono di dimensioni più piccole, rispetto a quelli quattrocenteschi, verso la fine del secolo.

    presepe_04

    Il ‘500.


    Il passaggio più importante avviene nel Cinquecento quando compaiono per la prima volta dei cambiamenti nei personaggi quali i cani, le pecore, le capre, oltre all'asino e al bue da sempre presenti nella grotta ed anche nel paesaggio. Per tutto il secolo, il presepe mantiene una stessa struttura: in basso la grotta con angeli e pastori, più in su le montagne con le greggi, e lontano il corteo dei magi.

    Nel corso del Cinquecento compaiono i primi mutamenti. In un documento notarile del 1532 vi è la descrizione di un presepe, con pastori in terracotta dipinta, realizzato per il nobile Matteo Mastrogiudice da Sorrento. Troviamo i primi accenni di scenografia con qualche paesaggio e, oltre al bue ed all'asinello, sempre affiancati alla Sacra Famiglia, ci sono anche altri animali quale il cane, la capra e le pecore, due pastori, tre angeli.

    pulcinella

    Le sensazioni.


    Queste sensazioni erano comunicate anche dagli altri presepi coevi costruiti per le chiese di S. Eligio e dell'Annunziata, da quelli di poco successivi ed in particolare da quello più famoso di Giovanni Merliano da Nola (Giovanni da Nola) per il presepe detto del Sannazaro nella chiesa di S. Maria del Parto.

    Esso era formato da figure lignee di grandezza quasi naturale, prive d’accessori che potessero distrarre dall'importanza dell'evento sacro che rappresentavano, ed erano immagini solenni che invitavano alla religiosità e alla preghiera.

    re_magio

    La prima metà del ‘600.


    E' nella prima metà del 1600 che incomincia a nascere la figura dell'artista che si dedica anche alla creazione di pastori. Michele Perrone fu uno di questi, noto per le sue sculture lignee si dedicò con notevole successo a questa attività, altrettanto bravi furono i suoi fratelli Aniello e Donato. Accanto al legno, nella seconda metà del secolo incominciarono a comparire altre innovazioni, pastori in cartapesta più piccoli rispetto ai precedenti, ed ancora manichini di legno con arti snodabili e vestiti di stoffa. Furono proprio questi manichini di legno snodabili che segnarono la svolta verso il presepe del 700, anche se spesso continuarono a convivere le due tipologie. Il committente è, con queste nuove figure, protagonista e parte attiva, potendo far assumere ai pastori le posizioni che vuole e potendo (in questo modo) arricchire maggiormente la scena come meglio crede. I manichini di legno sono snodabili, alcuni dispongono di un incavo per alloggiarvi la "pettiglia" della testa, altre volte invece la testa è tutt'uno con il corpo, altri ancora, nel caso di figure femminili, sono calvi per poter portare parrucche intercambiabili. La Natività posta nella grata-stalla, l'Annuncio della buona Novella ai pastori dormienti, la Taverna con gli avventori che cenano, sono i tre momenti che domineranno il presepe del 700.

    Sotto l'influsso del re, nobili e ricchi borghesi gareggiarono nell'allestire impianti scenografici giganteschi e spettacolari, in cui il gruppo della Sacra Famiglia fu sopraffatto da un tripudio di scene profane che riproducevano ambienti, situazioni e costumi della Napoli popolare dell'epoca. Furono investiti capitali per assicurarsi i "pastori" più belli e la collaborazione degli artisti più rinomati; il sacro evento divenne pretesto per far sfoggio di cultura, ricchezza e potenza.

    Le statue, dalle teste modellate in terracotta dipinta e con occhi di vetro, gli arti in legno, il corpo in stoppa con un'anima di fil di ferro che ne garantiva la flessibilità, erano vestite di tessuti di pregio e, quelle che impersonavano personaggi di rilievo, agghindate con gioielli in materiali preziosi, perle e pietre preziose.

    A realizzare le armi, gli strumenti musicali, i vasi preziosi e gli altri minuti ornamenti dei personaggi del corteo dei re magi vennero chiamati argentieri e gioiellieri famosi.

    Le frutta e le cibarie esposte nei banchetti o consumate nelle taverne erano realizzate in cera colorata.

    Le statuette realizzate dai migliori artigiani arrivarono a costare delle vere fortune: si calcola addirittura l'equivalente di un mese di stipendio di un funzionario di corte. Famiglie nobili giunsero a rovinarsi pur di realizzare presepi che potessero competere in magnificenza con quello reale, e meritare -nel periodo natalizio- la visita del sovrano. Paradossalmente, quando i creditori arrivavano al pignoramento dei beni di queste famiglie troppo prodighe nelle loro spese presepiali, proprio quei piccoli capolavori costituivano una delle principali voci nei verbali degli ufficiali giudiziari.

    Nella prima metà dell'800 la moda -e conseguentemente la passione- dei presepi tramontò. Lo stesso presepe reale fu trasferito nella reggia di Caserta dove ne è ancora conservato quello che è sopravvissuto all'incuria ed ai periodici furti.

    "Il presepio è il Vangelo tradotto in dialetto partenopeo" affermò Michele Cuciniello, il collezionista napoletano che fece dono al Museo di San Martino della sua collezione di "pastori", animali e accessori del XVII e XIX secolo, e per l'occasione ideò e fece costruire nel museo uno splendido presepio, inaugurato, con grande successo, il 28 dicembre 1879. Abbandonato in seguito al degrado e a discutibili restauri, il più famoso presepio napoletano è stato di recente restaurato con rigore storico-filologico sotto la direzione di Teodoro Fittipaldi.

    zampognaro

    Le scene.


    Le scene del presepe sono variate negli anni e hanno mantenuto intatte le tre principali e la sacralità della sua funzione di raffigurazione della Nascita.

    Erano figurati in ogni modo i tre episodi narrativi evangelici, la Nascita nella grotta-stalla (con l'influsso preromantico diventa una capanna appoggiata ai ruderi di un antico tempio, allegoria non tanto velata al crollo del paganesimo) con la Madonna seduta su di un sasso e San Giuseppe in piedi in una grotta-stalla, successivamente, anche grazie alle grandi scoperte archeologiche dei Borbone, le scenografia talune volte diventerà un rudere di tempio pagano.

    Con l'Annuncio si lasciarono poche interpretazioni agli architetti presepari che nelle loro scene avevano solitamente degli angeli che in un alone di luce portano la Novella ai pastori addormentati. La Taverna, invece, fece creare molte variazioni sia gli artisti sia ai committenti. Questo episodio si dovrebbe riferire alla mancata ospitalità alla Sacra Famiglia, l'esposizione delle vivande fatta in maniera abbondante nei costumi dell'epoca dove gli avventori erano allettati ad entrare dinnanzi a simili viste, ed inoltre l'esposizione adempiva delle prescrizioni dell'epoca che obbligava gli osti ad esporre le carni fresche. Qui si vanno ad affiancare una serie di episodi spesso d’ispirazione popolare e popolana che fanno da corollario: il corteo dei Re Magi, con i suoi cavalli, i cammelli, gli elefanti, i leoni in gabbia, i nani che portano al guinzaglio scimmie e cani più grandi di loro, portatori che recano esotiche bellezze racchiuse in portantine dorate e, soprattutto, la banda degli orientali, con gli strumenti luccicanti e fantasiosi, ma anche la Fontana, con le sue scene di costume, di venditori e di umanità sofferente. Spesso in questi episodi era predominante la tendenza verso il "fantastico" ispirati dalla corte degli ambasciatori d'Oriente che si recavano a rendere omaggio al Re di Napoli.

    Lo stupore negli spettatori numerosi nelle case patrizie ad ammirare la finezza dei particolari e lo sfarzo nelle scene era anche orgoglio dei loro committenti e aumentavano il loro prestigio personale.

    pastore_1

    Il ‘700.


    Per il presepe napoletano si raggiunge il più alto splendore. La meraviglia delle scene costruite con dovizia e ricchezza di particolari, la perfezione dei volti dei pastori e delle figure umane ed animali in generali, creavano nei visitatori stupore e questo era ricercato dai proprietari alla volte anche a scapito della sacralità mai persa nelle intenzioni degli architetti e dei loro artigiani.

    Il presepe di questo secolo è un nuova forma di spettacolo dove troviamo spaccati di vita quotidiana che riflettono la cultura dell'epoca, gli storpi e i diseredati rappresentati non senza sarcasmo, l'opulenza dei nobili orientali e delle loro corti a simboleggiare i privilegi dei nobili, l'osteria con l'avventore e l'oste a rappresentare la bonomia del popolo. Il tutto con una ricchezza inaudita attraverso sete e stoffe, gioielli, ori ed argenti che dovevano dimostrare il proprio status socio-economico. Luoghi di queste rappresentazioni non furono solo le chiese ma anche le stanze dei privati, chiaramente più facoltosi, che attiravano un pubblico numeroso e di ogni estrazione sociale. Tra le collezioni private più importanti non si può non ricordare quella del principe Emanuele Pinto, che ricevette perfino la visita della Viceregina austriaca. Di questo presepe il Napoli-Signorelli ci descrive più di altra cosa la magnificità del corteo dei Re Magi. Il principe di Ischitella, fu un grande collezionista di presepi. Ne aveva di ogni materiale e disposti in ogni stanza del suo palazzo, che andavano a sommarsi a quello grande. Nel tempo, però, il grande presepe del principe Pinto non restò l'unico da ammirare nella città. A questo se ne aggiunsero degli altri come quello reale. Tutto ciò, però, non può che indurci alla riflessione che il presepe stava perdendo la sua misticità per trasformarsi sempre di più in una rappresentazione profana diretta ad affermare, anch'esso il prestigio della famiglia.

    pastore_2

    Le collezioni.



    Tra le collezioni private più importanti si ricordano la famosa del principe Emanuele Pinto, che ricevette perfino la visita della Viceregina austriaca. Di questo presepe il Napoli-Signorelli ci descrive più di altra cosa la magnificità del corteo dei Re Magi.

    Anche il principe di Ischitella, fu un grande collezionista di presepi. Ne aveva di ogni materiale e disposti in ogni stanza del suo palazzo fino a quello grande. Nel tempo si aggiungono al grande presepe del principe Pinto reale.

    Tutto questo induce alla riflessione che il presepe stava perdendo la sacralità e la misticità per trasformarsi sempre di più in una rappresentazione profana diretta ad affermare, anch'esso il prestigio della famiglia. Il tutto, però, alla fine del secolo incominciò a finire, infatti le collezioni private incominciarono a smembrarsi, come testimonia il Napoli-Signorelli. Il principe Emanuele Pinto fu costretto ad impegnare i gioielli dei Re Magi e gli ori delle popolane per far fronte ad una momentanea carenza di liquidità. Quando poi finirono gli ultimi presepari discepoli dei grandi maestri il presepe napoletano iniziò il suo inesorabile declino; i grandi presepi andarono scomparendo e si predilessero quelli più piccoli, anche a dimostrare che i pastori napoletani, data la loro pregiata fattura, potevano magnificamente esistere senza scene di grande suntuosità e alto costo, la gioia e il dolore dei ricchi nobili dell’epoca e comunque concorsero a renderli desiderati, invidiati e famosi in tutto il mondo.
    pastori
    Gli artigiani producono ancora qualche pezzo di pregio su ordine di committenti che hanno mantenuto la passione per il presepe del settecento.

    Oggi, il manufatto eseguito secondo la secolare tradizione lo troviamo passeggiando nella una strada di S. Gregorio Armenio, dove la folta esposizione di pastori e scenografie sono capaci di attirare ancora centinaia di migliaia di persone da ovunque superando anche le differenze religiose.

    pastore_3

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    BNXLUI02



    buon-natale-img



    bicchiere

    153a45b262ab8600ff346b5ee0cb5e91

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    543802_417234928350312_666763502_n



    21673_443287812400702_862369366_n

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Frasi e auguri per Natale

    Frasi-e-auguri-di-Natale

    Per tutto il periodo delle festività natalizie, cioè per il periodo che va dalla Vigilia di Natale all’Epifania, sono tutti presi dall’inviare gli auguri ad amici parenti e conoscenti e il più delle volte tramite messaggini. A lungo andare però si finisce per inviare quasi a tutti le stesse frasi di auguri natalizi.


    Oggi però se siete tra i molteplici che posseggono un iPhone o un iPad c’è una comoda e sfiziosa applicazione che vi consente di scegliere tra centinaia di frasi e auguri per Natale. Si tratta di un’applicazione gratuita che contiene molteplici frasi sfiziose per poter inviare auguri divertenti, anche sotto forma di battute spiritose rivolte principalmente agli amici adatte sia per Natale e Capodanno sia per l’Epifania.

    Se siete interessati a quest’applicazione in modo da poter fare ad ognuno dei vostri parenti e amici gli auguri natalizi con una frase diversa senza star lì a lambiccarvi per trovare le parole più adatte, la prima cosa che dovete fare è quella di scaricare l’applicazione “Frasi E Auguri Per Natale” dall’App Store.

    A questo punto non vi resta che avviare l’applicazione ed attendere qualche secondo che si carichi. Vedrete comparire sullo schermo del vostro dispositivo un pacchetto regalo e un albero natalizio. Ogni volta che sfiorerete uno dei due simboli vedrete comparire una delle frasi e auguri per Natale disponibile nell’applicazione.

    Quando compare la frase che reputate più indicata per la persona a cui volete fare gli auguri, sfiorate il pulsante Invio. A questo punto non vi resta che decidere in che modo inviare questa frase di auguri e potete scegliere tra l’invio di un’email, di un SMS o ancora la pubblicazione su Twitter o Facebook.

    Inoltre se volete, per non stare ogni volta a leggere tutte le frasi d’auguri, potete crearvi una lista di frasi che preferite premendo il pulsante a forma di cuore che trovate in alto a destra e che potrete consultare in qualsiasi momento premendo sul pulsante Preferito.

     
    Top
    .
48 replies since 20/12/2011, 20:19   15763 views
  Share  
.