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FILASTROCCA DELL'ESTATE
Filastrocca dell'estate
se partite o se tornate
per un giorno o un anno intero
io avrei un desiderio..
No, né foto né promesse,
souvenirs o cose smesse..
Solamente il "tuo pensiero"
io lo apprezzo per davvero!
Quel che offre la tua mente,
che descrive la parola..
che sia lungo tre commenti
o che sia una riga sola:
Uno scorcio di vacanza,
un barlume di speranza,
il racconto di un amore,
un saluto..
un "pernacchione"..
un'immagine carina,
una danza birichina,
una strofa di canzone,
una piccola illusione..
Non è poi chiedere tanto
a chi ama le parole,
per non perdere il contatto
e per dare del "valore"
a una sciocca filastrocca
che non conta proprio niente
se non si riempie di sorrisi
e del calore della gente!
LUNA. -
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Centrotavola primaverile allegro e colorato
Così inizia La Bella e La Bestia, che narra la storia della giovane Belinda, che, grazie alla rosa chiesta in dono al padre in partenza per un viaggio, incontra il mostro del quale poi si innamorerà, scoprendone l’animo gentile e trasfigurandolo con il suo sentimento puro e disinteressato. La bellezza è cosa fugace, e niente meglio dei fiori ce lo insegna. Così in questa composizione le rose si uniscono alla forsizia, che nel linguaggio dei fiori ha il significato di “bellezza fuggevole”, a causa della sua fioritura appariscente ma rapida. La fine dell’inverno è segnata da questi fiori dal giallo intenso, promessa di un caldo sole che arriverà presto.
Alle rose a alla forsizia ho aggiunto in questi centritavola delle fresie lilla, margherite rosa, dei garofanini cinesi bianchi e crisantemi bianchi. L’accostamento è allegro e colorato e per contribuire alla leggerezza dell’aspetto ho scelto di inserire tra i fiori l’Asparagus macowanii ‘Ming Fern’, una pianta originaria del sud Africa spesso scambiata per una felce, formata da pompon di morbidi aghi raggruppati in fasci densi dall’aspetto leggero, arioso ed elegante.
Gli ultimi tocchi sono stati dati aggiungendo delle fette di arancia essicate, che sono molto decorative e a mio giudizio è un peccato usarle solo nel periodo invernale. Sono facilmente realizzabili con un procedimento “casalingo”: dopo aver scelto delle arance non troppo mature e con una bella scorza integra, si tagliano a fettine sottili di circa 3-5 mm di spessore, scartando le estremità.
Dopo aver eliminato parzialmente il succo con della carta assorbente, si dispongono le fettine sulla griglia del forno (appoggiatele sulla carta forno) e si lasciano cuocere per due/tre ore a 60°. Bisogna fare attenzione a non bruciacchiare la superficie delle arance, controllatele spesso. Tracorso il tempo previsto, se le arance risulteranno ancora morbide, potrete terminare l’essicazione o sui termosifoni, se in stagione, o prolungando la cottura. Una volta pronte, spruzzatele con un fisssativo acrilico da disegno o della lacca, dureranno di più.. -
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Bambini, è arrivato l'autunno!
Bussa l'autunno alle porte dell'estate
e risponde il Sole con le braccia spalancate:
"Entra, mio caro, e copri pure il cielo di scuro
tanto i bimbi, ora, sono al sicuro.
Non corrono più per le spiagge dorate,
ma tornano a scuola con le faccine abbronzate.
Io per un po' rimarrò nascosto,
lasciando te e la nebbia al mio posto...
... ma niente paura per grandi e piccini,
ogni tanto regalerò dolci tepori mattutini.
Tu, autunno, anche se fresco e piovoso,
sii come sempre buono e generoso:
riempi le tavole di zuccherine uve grosse
e fai trovare tante castagne tra le foglie gialle e rosse.
Suvvia, anche tu sei una gran bella stagione
ed io ti do il Benvenuto, cedendoti il testimone!".
Autore: A. Barbara Di Stefano. -
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Le stagioni (di Gianni Rodari)
Primavera è una giovinetta
con in bocca la prima violetta.
Poi vien l'estate, nel giro eterno..
ma per i poveri è sempre inverno.
Vien l'autunno dalla montagna
ed ha l'odore di castagna.
Vien l'inverno dai ghiacciai
e nel suo sacco non ha che guai.Filastrocca di primavera
Filastrocca di primavera
più lungo è il giorno, più dolce la sera.
Domani forse tra l'erbetta
spunterà la prima violetta.
Oh prima viola fresca e nuova
beato il primo che ti trova,
il tuo profumo gli dirà,
la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno
e ancora in inverno si crederanno:
magari persone di riguardo,
ma il loro calendario va in ritardo.. -
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finalmenteprimavera
Il 21 marzo inizia ufficialmente la primavera,. -
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Filastrocca dell'autunno (Domenico Volpi)
Filastrocca vola vola,
in autunno torni a scuola.
Nuovo nuovo il grembiulino!
Nell'astuccio del bambino
sono lunghe le matite
non ancora temperate.
Son le pagine ancor bianche,
sono i fogli senza orecchie.
Ma le piante sono stanche,
ed i rami sembran secchi.
Che succede là di fuori?
Son cadute via le foglie.
Ora un bimbo le raccoglie,
colleziona quei colori:
verdino, giallo, marrone,
viola, rossiccio mattone....
Dal riccio esce la castagna
s'addormenta la campagna.
Sono il mosto dentro ai tini
forma allegro buoni vini.
Nella festa di Ognissanti
vanno auguri a tutti quanti.
Quando inizia poi l'Avvento
aspettiamo il grande evento:
dopo l'epoca autunnale
vien l'Inverno con Natal. -
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Poesie e racconti aspettando l’Inverno … la stagione dei colori caldi …
Inverno
La brina copre disegnando
una campagna intorpidita
rilasciando a fil di terra
un lieve strato di nebbiolina.
Fili d’erba rinsecchiti
luccicanti in lontananza
rami spogli infreddoliti
in un letargo ristagnato.
Creste dure e ghiacciate
della terra rigirata
accarezzata freddamente
da mani dure e incallite.
Strizza l’occhio
tra le nuvole assemblate
un lieve sole offuscato
ammorbidisce un po’ il grigiore.
Nello sfondo ridisegnato
alto caldo e nebuloso
vola il fumo di un camino
accalorando il freddo Inverno.
(poesieracconti.it - SILVANO DOLCI). -
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Poesie per l’autunno
Ottobre
Un tempo, era d’estate,
era a quel fuoco, a quegli ardori,
che si destava la mia fantasia.
Inclino adesso all’autunno
dal colore che inebria;
amo la stanca stagione
che ha già vendemmiato.
Niente più mi somiglia,
nulla più mi consola,
di quest’aria che odora
di mosto e di vino
di questo vecchio sole ottobrino
che splende nelle vigne saccheggiate.
(V. Cardarelli)
Albero autunnale
Già matura
la foglia pel sereno suo distacco
discende
nel cielo sempre verde dello stagno.
Nel calmo
languore della fine, l’autunno s’immedesima.
Dolcissima
la foglia s’abbandona al puro gelo.
Sott’acqua
con incessanti foglie va l’albero al suo dio.
(J. Guillen Orfeo)
Mattino d’autunno
Che dolcezza infantile
nella mattinata tranquilla!
C’è il sole tra le foglie gialle
e i ragni tendono fra i rami
le loro strade di seta.
(F. G. Lorca)
Dopo la nebbia
Dopo tanta
nebbia
a una
a una
si svelano
le stelle.
Respiro
il fresco
che mi lascia
il colore
del cielo
(G. Ungaretti)
Foglie gialle
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle
come farfalle
spensierate?
Venite da lontano o da vicino
da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via?
(Trilussa)
Luccica il marciapiede
Luccica il marciapiede, per le vivide
pozze corrono i venti freddolosi.
Non sono ancora i geli dell’inverno,
ma è già tempo di scrosci e di burrasche.
Macchine, ombrelli di passanti, acceso
luccichio di vetrine e di réclames…
Anche la notte qui somiglia al giorno,
in città non esistono le tenebre.
(V. Solouchin)
Il cielo è basso
Il cielo è basso, le nuvole a mezz’aria,
un fiocco di neve vagabondo
fra scavalcare una tettoia o una viottola
non sa decidersi.
Un vento meschino tutto il giorno si lagna
di come qualcuno l’ha trattato;
la natura, come noi, si lascia talvolta sorprendere
senza il suo diadema.
(E. Dickinson). -
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L'inverno ha il suo profumo
L'inverno ha il suo profumo,
non è inodore il freddo,
rinserra al meglio aromi
in fuga dalla terra
e da scheletri arborei:
acre nelle narici
penetra una promessa
di vita.
(poesieracconti.it - Maurizio Cortese). -
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La magia dell'inverno
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