Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

strumenti musicali antichi.

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    Musica antica-strumenti musicali

    L'epigonion era una specie di arpa con quaranta corde, lira%20%C3%A0%20palmes_utilizzata dagli antichi Greci. Essa è stata ricreata grazie alla collaborazione di decine di studiosi che lavorano al progetto europeo Dante, che si occupa di creare reti informatiche per ricercatori e scienziati. Il gruppo non ha ricostruito lo strumento, ma il suo suono, utilizzando le antiche fonti storiche che descrivono lo strumento: testi lasciati dallo scrittore Ateneo, una descrizione di Vincenzo Galilei, liutaio e musicista del XVI secolo, padre di Galileo, immagini ritrovate su antichi vasi, che hanno restituito la forma dello strumento, la cassa armonica e l'attaccatura delle corde.
    Storici, archeologi, musicologi ed esperti di informatica dei dodici paesi hanno, in tal modo, restituito voce all'antico strumento musicale greco. Per quattro anni i computer collegati in rete hanno lavorato per creare il modello virtuale di ciascuna corda e generare enormi librerie di file sonori, che i musicisti potevano utilizzare con una comune tastiera.
    Il lituus, invece, è una sorta di lunghissima tromba, caduta in disuso, oramai, da secoli. In questo caso sono intervenuti ricercatori ed esperi di musica antica dell'Università di Edinburgo, che hanno ideato un software che può riprodurre le diverse tonalità di più strumenti musicali.
    %5Clegno%5C04ArteLegnoCetraMa i Greci si servivano anche di altri strumenti musicali. L'aulos è il principale strumento a fiato, costituito da una coppia di flauti dotati di ancia, che venivano suonati insieme, uno per mano. Erano inizialmente costruiti con ossa, corna o legni, con semplici fori da chiudere con le dita. In epoca ellenistica qualcosa cambiò, furono inseriti dispositivi metallici per aumentare il numero di fori che si potevano controllare, ampliando le possibilità sonore. L'erede dell'antico aulos è il moderno clarinetto.
    Il flauto di Pan è il più famoso strumento dell'antichità, risalente al 2500 a.C., costituito da una serie di canne di lunghezza diversa. Era lo strumento preferito dai pastori.
    La cetra, invece, era simile alla lira ma con una cassa armonica più grande, in legno. Mano a mano la cassa di risonanza si è estesa fino a diventare una tavola piatta, sulla quale venivano pizzicate corde metalliche. Poi è comparso un lungo manico che ha fatto della cetra l'antenata della chitarra.
    La lira, secondo quando ci racconta la mitologia, fu inventata da Hermes, tendendo sette corde di budello di pecora all'interno di un guscio di tartaruga. Hermes, poi, donò la lira ad Apollo e questi a suo figlio Orfeo. In epoca classica la lira era associata alla moderazione, mentre il flauto era collegato all'estasi dionisiaca. La lira era formata da un corpo a forma di U, chiuso da una traversa che tendeva le corde.
    Il salterio era uno strumento a corde, risalente al 300 a.C., connesso all'epigonion, costituito da una cassa in legno e da una serie di corde che venivano pizzicate o suonate con un plettro. Si poteva suonare anche stando seduti oppure in piedi, appeso al collo.

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    Aulos

    Auletes21

    L'aulos (in greco αὐλός, aulòs) era uno strumento musicale aerofono usato nell'Antica Grecia.

    Era formato da un tubo di canna, di legno, oppure d'osso o avorio, con imboccatura a bulbo e relativa ancia. Spesso lo si vede raffigurato nella forma a due tubi divergenti, nel qual caso viene detto diaulos. Talora il termine greco aulos viene erroneamente tradotto in italiano con flauto, nome generico degli aerofoni a suono di taglio. In realtà l'aulos, strumento ad ancia doppia, appartiene alla famiglia dell'oboe.
    Si ritiene fosse suonato con la tecnica della respirazione circolare. Nell'epoca classica, sui tubi venivano praticati sino a cinque fori; in età ellenistico-romana un numero maggiore. Il bocchino veniva inserito nei tubi. L'aulos poteva avere un'ancia semplice o doppia che, in mancanza del bocchino, poteva essere introdotta direttamente nel tubo. Per suonare l'aulos l'esecutore (auleta) indossava una fascia di cuoio, la phorbeiá, che favoriva la tenuta d'aria.
    L'aulos, utilizzato nella rappresentazione delle Tragedie e all'interno dei costumi e dei riti simposiaci, comastici e funerari della Grecia antica e dell'Etruria, aveva la caratteristica di creare un forte impatto emotivo. Era utilizzato anche in guerra: sulle triremi, per ritmare la cadenza dei remi, era previsto un apposito addetto, il trièraulès, che realizzava lo scopo servendosi del suono incalzante del suo strumento.

    549px-Cratere_a_calice_-_Museo_Archeologico_Nazionele_delle_Marche_-_particolare_con_erote_e_satiro
    Satiro seduto che suona il diaulos e un erote con armi (particolare di un cratere conservato al Museo archeologico nazionale delle Marche)
    Lo strumento è presente nelle raffigurazioni delle ceramiche greche ed è considerato una delle prime rappresentazioni iconografiche di strumento a fiato.

    Dbaul

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    Muselar



    muselarag


    muselaer_aIl muselar (o muselaar termine fiammingo del XVI secolo) è una variante del virginale, strumento musicale a tastiera e corde pizzicate, appartenente alla famiglia del clavicembalo.
    Simile al virginale e alla spinetta italiana, per la disposizione della tastiera in rapporto alle corde, sono tutti strumenti a salterello. Il tasto ha un angolo di 10 gradi rispetto al piano della cordiera. Esiste una corda per nota e le corde consecutive sono abbinate. Vi è una corda a sinistra ed una a destra nell'arcata che regge i due salterelli alternati, il ponticello doppio. Per esempio Mi bemolle a sinistra e Mi a destra.
    La particolatità principale risiede nel fatto che il virginale e la spinetta italiana sono i soli strumenti della famiglia del clavicembalo a possedere due cavalletti vibranti.
    La forma del muselar è quella di una cassa e la tastiera è contenuta in una nicchia. La spenetta italiana segue lo stesso principio ma gli angoli posteriori sono tagliati in senso obbliguo e la tastiera è sporgente coma una mensola.
    Il muselar ha la tastiera a destra, contrariamente al virginale la cui tastiera è a sinistra. Vedere il dipinto di Johannes Vermeer (1632-1675) rappresentante una giovane donna che suona il muselar:
    La specificità del muselar sta nel punto in cui viene pizzicata la corda: dal 50% delle note alte al 27% delle note basse. Le corde vengono pizzicate, per la maggior parte, intorno ad un terzo della loro lunghezza. Questo spiega il posizionamento della tastiera a destra.
    Altra caratteristica importante: i tasti, come nel virginale e nella spinetta, hanno dei tasti di lunghezza diversa. I tasti delle note alte hanno una lunghezza doppia rispetto a quelli delle note basse e pertanto conferiscono una differenza di sensazione al tocco. Il tasto grave può essere così corto che il dito deve posarsi sul punto di incernieramento del tasto; con la corda molto molle la ripetizione è delicata.
    Queste difficoltà di esecuzione hanno fatto dire ai detrattori dello strumento che il suono emesso dal muselar assomiglia al « grugnito di un maialino » (Blankenburg Elementa Musica 1739).
    Questo apprezzamento è dovuto al movimento dell'arpicordum di cui è dotato il muselar. Esso consiste in un righello che costeggia il cavalletto di destra, che è azionato a volontà. Questo righello porta degli uncini metallici che venendo a contatto con le corde producono un ronzio. Questo, modifica il suono della corda producendo un effetto di bordone.
    Il suono ottenuto è rotondo ed al tempo stesso chiaro e più dolce, avvicinandosi a quello di un'arpa o di un liuto.

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    fonte wikipedia

     
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  4. alfredo.
     
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    CITAZIONE (Lussy60 @ 31/1/2012, 16:03) 

    Musica antica-strumenti musicali

    L'epigonion era una specie di arpa con quaranta corde, lira%20%C3%A0%20palmes_utilizzata dagli antichi Greci. Essa è stata ricreata grazie alla collaborazione di decine di studiosi che lavorano al progetto europeo Dante, che si occupa di creare reti informatiche per ricercatori e scienziati. Il gruppo non ha ricostruito lo strumento, ma il suo suono, utilizzando le antiche fonti storiche che descrivono lo strumento: testi lasciati dallo scrittore Ateneo, una descrizione di Vincenzo Galilei, liutaio e musicista del XVI secolo, padre di Galileo, immagini ritrovate su antichi vasi, che hanno restituito la forma dello strumento, la cassa armonica e l'attaccatura delle corde.
    Storici, archeologi, musicologi ed esperti di informatica dei dodici paesi hanno, in tal modo, restituito voce all'antico strumento musicale greco. Per quattro anni i computer collegati in rete hanno lavorato per creare il modello virtuale di ciascuna corda e generare enormi librerie di file sonori, che i musicisti potevano utilizzare con una comune tastiera.
    Il lituus, invece, è una sorta di lunghissima tromba, caduta in disuso, oramai, da secoli. In questo caso sono intervenuti ricercatori ed esperi di musica antica dell'Università di Edinburgo, che hanno ideato un software che può riprodurre le diverse tonalità di più strumenti musicali.
    %5Clegno%5C04ArteLegnoCetraMa i Greci si servivano anche di altri strumenti musicali. L'aulos è il principale strumento a fiato, costituito da una coppia di flauti dotati di ancia, che venivano suonati insieme, uno per mano. Erano inizialmente costruiti con ossa, corna o legni, con semplici fori da chiudere con le dita. In epoca ellenistica qualcosa cambiò, furono inseriti dispositivi metallici per aumentare il numero di fori che si potevano controllare, ampliando le possibilità sonore. L'erede dell'antico aulos è il moderno clarinetto.
    Il flauto di Pan è il più famoso strumento dell'antichità, risalente al 2500 a.C., costituito da una serie di canne di lunghezza diversa. Era lo strumento preferito dai pastori.
    La cetra, invece, era simile alla lira ma con una cassa armonica più grande, in legno. Mano a mano la cassa di risonanza si è estesa fino a diventare una tavola piatta, sulla quale venivano pizzicate corde metalliche. Poi è comparso un lungo manico che ha fatto della cetra l'antenata della chitarra.
    La lira, secondo quando ci racconta la mitologia, fu inventata da Hermes, tendendo sette corde di budello di pecora all'interno di un guscio di tartaruga. Hermes, poi, donò la lira ad Apollo e questi a suo figlio Orfeo. In epoca classica la lira era associata alla moderazione, mentre il flauto era collegato all'estasi dionisiaca. La lira era formata da un corpo a forma di U, chiuso da una traversa che tendeva le corde.
    Il salterio era uno strumento a corde, risalente al 300 a.C., connesso all'epigonion, costituito da una cassa in legno e da una serie di corde che venivano pizzicate o suonate con un plettro. Si poteva suonare anche stando seduti oppure in piedi, appeso al collo.

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