Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Zelig 2013, il Mago Forest e Teresa Mannino al posto di Bisio-Cortellesi(le news)

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    Zelig 2013, il Mago Forest e Teresa Mannino al posto di Bisio-Cortellesi

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    ZELIG – Anno nuovo, Zelig nuovo. Dopo l’addio di Claudio Bisio e di Paola Cortellesi (che aspetta il suo primo bambino), arrivano sul palco del cabaret più famoso della tv, due conduttori nuovi di zecca: il Mago Forest e Teresa Mannino.
    Entrambi sono già saliti sul palco di Zelig come comici, anche se non sono nuovi alla conduzione: il Mago Forest ha lavorato per tanti anni con la Gialappa’s Band, mentre Teresa Mannino ha già condotto Zelig Off, la versione “notturna” di Zelig, ed è reduce dall’esperienza a La7 per Stasera sono qui.
    “Da cabarettisti non rinunciamo alle battute, siamo due comici simpatici, quelli a cui la gente vuole bene, facciamo anche un po’ tenerezza“.
    Riusciranno nel loro intento di sostituire degnamente chi li ha preceduti?

     
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    La Mannino e Mago Forest, due siciliani al timone di Zelig

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    Due siciliani doc al timone di Zelig. La nuova stagione del programma, infatti, sarà condotta da Mago Forest (originario di Nicosia) e dalla palermitana Teresa Mannino. Lo show torna su Canale 5 il 14 gennaio e per dieci puntate. I due si raccontano a Tv, Sorrisi e Canzoni.

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    "Hanno scelto due siciliani perché certi lavori i presentatori del Nord non li vogliono fare", ironizza Mago Forest.

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    "Siamo il carabiniere buono e quello cattivo: il buono è Forest", sottolinea la Mannino.

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    "Se è vero che i comici sono il vino, allora sarà una buonissima annata, ci sono dei talenti davvero sorprendenti", spiega il Mago Forest.

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    "Da cabarettisti non rinunciamo alle battute, siamo due comici simpatici, quelli a cui la gente vuole bene, facciamo anche un po' tenerezza", aggiunge Teresa.

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    "Saremo presentatori scalcinati". I ruoli? "Giochiamo a Franco e Ciccio", concludono.

     
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    ZELIG RITORNA, TUTTO NUOVO: TERESA MANNINO E IL MAGO FOREST SALUTANO I LETTORI DI SORRISI

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    ZELIG RITORNA, TUTTO NUOVO: TERESA MANNINO E IL MAGO FOREST SALUTANO I LETTORI DI SORRISI



    Anno nuovo, «Zelig» nuovissimo: la nuova edizione della trasmissione da lunedì 14 gennaio vedrà infatti l’arrivo di due nuovi conduttori, Teresa Mannino e il Mago Forest.

    Nel numero in edicola di Sorrisi trovate l’intervista ai due comici, con tutte le novità e le sorprese della nuova stagione. Ecco un esclusivo video-saluto per i lettori di Sorrisi.

    Video

     
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    Zelig Circus anticipazioni: ospiti Claudio Bisio e… Fabrizio Corona!

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    ZELIG CIRCUS – Sono ricominciate ieri le registrazioni di Zelig Circus 2013, quest’anno presentato da Teresa Mannino e dal Mago Forrest. A differenza delle precedenti edizioni, quella del 2013 è decisamente meno “imbellettata” da canti, balletti e coreografie: comicità allo stato puro, un susseguirsi di vecchie glorie e new entry che piacerà ai telespettatori amanti del vero cabaret. Solo due i momenti musicali: la sigla di apertura e un brano a metà serata, entrambi interpretati da Giuliano Palma.
    Ospite speciale della prima puntata, in un divertente e ironico passaggio di testimone, il conduttore storico della trasmissione, Claudio Bisio, che si presenta in veste di mago (“Guardate come mi sono ridotto“) imitando il suo successore, il Mago Forrest (e rubandogli anche qualche battuta, come quest’ultimo gli fa notare).
    Tornano personaggi ormai noti di Zelig come Rocco il Gigolò, Sconsolata, i Pali e Dispari, Leonardo Manera, Giacobazzi, Paolo Migone, i Boiler, Nuzzo e Di Biase, il mimo Simone Barbato e Maurizio Lastrico.
    Tra le new entry (tutte provenienti da Zelig Off) Marco Guarena (quello che l’anno scorso interpretava un rappresentante della NinfoPoint, casa di produzione a luci rosse) che quest’anno è Maria di Nazareth, Maria Pia Timo, che interpreta una signora stanca delle continue telefonate dei call center che decide di vendicarsi con gli operatori telefonici, e Nadia Puma, annunciatrice vecchio stile del canale per la terza età “Mediaset Vintage”.
    Infine, il mitico Giovanni Vernia (meglio noto come il truzzo Johnny Groove) si presenterà nelle vesti di… Fabrizio Corona!

     
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    Zelig 2013: Mago Forest e Teresa Mannino reggono, i comici no. Vernia volgare, bene Andrea Perroni, la Madonna e gli speed date


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    Si è concluso da pochi minuti il battesimo del fuoco per Zelig Circus, alla prima puntata dopo l’addio di Claudio Bisio. A raccogliere la sua eredità, oltre che di Paola Cortellesi, Michele Foresta in arte Mago Forest e Teresa Mannino, che esordiscono dicendo che hanno scelto due siculi “perchè certi lavori i presentatori del Nord non li vogliono più fare”. Battuta, carina ma già pronunciata nell’intervista a Tv, sorrisi e canzoni.Al di là della sottigliezza, i due hanno da subito dato la loro impronta alla conduzione, osando fare dell’umorismo sui comici stessi – per esempio sulla statura di Rocco il Gigolò e del mimo Simone Barbato, ma soprattutto si sono dimostrati generosi lasciando spazio ai colleghi. E nonostante la rivoluzione annunciata, il livello non è assolutamente dei migliori. D’altronde, è facile valutare quanto un programma comico sia stato efficace: lo si riscontra dal riso che suscita nell’ambiente circostante.

    Era molto atteso Giovanni Vernia, un laureato in ingegneria che si è buttato nel cabaret prima con il personaggio di un discotecaro e stasera con l’imitazione di Fabrizio Corona: gestualità e pronuncia erano perfette, peccato però che le gag si siano rivelate scontate, così come le tante parolacce. Dispiace quando comici talentuosi sprecano così il proprio talento.

    I monologhisti Giuseppe Giacobazzi e Paolo Migone sembrano sempre apprezzati dal pubblico di Zelig, così come Anna Maria Barbera in arte Sconsolata è tornata dopo una lunga assenza in una versione insolitamente populista. Ma al posto di Massimo Giletti ne L’Arena non sfigurerebbe, almeno ci regalerebbe qualche sorriso. Assolutamente da dimenticare I Fichi d’India, da retrocessione a Colorado.

    Tra le sorprese, mi sento di segnalare l’ottimo Andrea Perroni: il cabarettista ha proposto quello che accade durante il concerto romano di un determinato cantante ( Eros Ramazzotti, Gianluca Grignani, Biagio Antonacci), riproducendo i mormorii dei fan coatti e l’artista live. Se ci aggiungiamo la grande capacità di imitare e due importanti occhi azzurri, l’impressione è che farà strada.

    Colpisce anche il trasformista Ennio Marchetti, il più internazionale del cast con la sua abilità nel travestirsi in pochi secondi da Lady Gaga, Biancaneve, Renato Zero. Forse è il primo comico che punta a un pubblico queer, ma non è roba che su quel palco si vede tutti i giorni. E con buona pace dell’Aiart, dichiaro il mio apprezzamento per la superba Maria di Nazareth – proposta già a Zelig Off – di Marco Guarena. In gamba il duo degli speed date nel quale spicca Gianluca De Angelis, compagno di Teresa Mannino già a Se stasera sono qui su La7. Si confermano anche i Boiler con la loro strampalata rassegna stampa.

    Nel mio breve commento a questa premiere di Zelig come potete vedere ho salvato circa 5-6 comici degli oltre 20 che si sono esibiti. Molti di quelli che non ho nominato hanno infarcito i loro dialoghi di parolacce e facili battute sul sesso. Non voglio fare il puritano, sono più che altro preoccupato per lo stato della comicità italiana.

    fonte:cinetivu.com

     
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    ZELIG, LA PAROLA A TERESA MANNINO E AL MAGO FOREST. LA PRIMA FOTO DI VERNIA NEI PANNI DI CORONA

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    Tutto quello che leggerete può essere vero o inventato, con i comici non si sa mai. Scherzo o realtà? Con due comici insieme la fatica è doppia. La coppia in questione è formata da Michele Foresta, in arte Mago Forest, e Teresa Mannino. Pacato uno quanto dinamica l’altra. Dice lui: «Il nostro reality prevede che alla fine delle dieci puntate ci metteremo insieme». Scherzo. Altro che reality, qui si tratta di «Zelig», cabaret allo stato puro, visto che quest’anno, come dicono i padri (Gino&Michele e Giancarlo Bozzo), si torna alle origini e sarà di nuovo, come c’era una volta, «Zelig Circus». Tutti sotto il tendone e sul palco solo comici. A cominciare dai nuovi conduttori. Stasera va in onda la prima puntata: tra i nuovi personaggi, il Fabrizio Corona di Giovanni Vernia

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    Come sarà lo «Zelig» di Michele Foresta e Teresa Mannino?
    Forest: «Se è vero che i comici sono come il vino allora questa è una buonissima annata, ci sono dei talenti davvero sorprendenti».
    Mannino: «Da cabarettisti non rinunciamo alle battute. Siamo due comici simpatici, quelli a cui la gente vuole bene, facciamo anche un po’ tenerezza».

    Quando è arrivata la chiamata?
    F.: «Dopo l’estate, Giancarlo Bozzo, uno del triumvirato, mi ha fatto la proposta. Ci ho pensato a lungo, tre secondi circa».
    M.: «La scorsa estate. Ho pianto di emozione come ricevendo una grande prova di affetto. In realtà o funzioni o nulla, il cabaret è molto meritocratico».

    Il primo pensiero?

    F.: «Che era “un’offerta che non puoi rifiutare”, come dice Robert De Niro nel “Padrino”. In realtà so che volevano Formigoni e la Minetti, ma al Pirellone il rischio arresto è altissimo e non si sono sentiti di rischiare».
    M.: «La prima cosa è stata la preoccupazione: “Con chi lo farò?”. E poi: “Se me lo fanno fare con questo o quello, mai!!”».

    E poi quando vi hanno detto chi era l’altro conduttore?
    F.: «Con Teresa ci conosciamo, ci sfottiamo, il suo nonsense va nella mia direzione comica. E poi a me non piacciono le ragazze curvilinee, ma rettilinee».
    M.: «Felicità! Forest mi fa ridere e io non riesco a ridere per finta».

    Com’è che due siciliani si trovano sul palco più milanese che c’è?
    F.: «Probabilmente perché certi lavori i presentatori del Nord non li vogliono più fare. Il prossimo anno i conduttori saranno cinesi».
    M.: «Questo è tipico di Milano, a Palermo ci sarebbero stati due palermitani, Milano invece è accogliente verso la straniero, ed è proprio da “Zelig”».

    Vince l’orgoglio o l’ansia da prestazione?
    F.: «Prima sono stato felicissimo, poi un po’ preoccupato, c’era il confronto con Claudio Bisio… Ma “Zelig” è l’habitat naturale di tutti comici».
    M.: «Orgoglio. Sentivo che potevo essere adatta, per la mia formazione e perché qui sono di casa. L’ansia da prestazione sta cominciando ora…».

    Cronistoria: la vostra prima volta a «Zelig».
    F.: «Quasi trent’anni fa. Il primo localino si chiamava “L’ultimo metrò”, a quel tempo a Milano bastava una luce e un microfono per fare spettacolo. Serviva uno a pochi soldi, io facevo una scuola di mimo, mi mandò il mio maestro, credo di aver fatto il mago scemo anche allora».
    M.: «Nel 2004 arrivai in viale Monza per il provino, avevo scritto un piccolissimo pezzo di satira politica sul condono edilizio e la legge di successione, facevo una siciliana, la signora Cetti, c’erano una trentina di comici e nessuno degli autori rideva. “Vabbè ci ho provato”, mi sono detta, invece poi mi hanno chiamato».

    Quante presenze contate a «Zelig»?

    F.: «Tra 80 e 100 puntate. I primi cinque anni ci sono sempre stato, poi nel 2001 quelli della Gialappa’s hanno notato le mie potenzialità di presentatore così sono stato con loro nove anni e li ho portati alla distruzione».
    M.: «Forse contando anche “Zelig off” mi avvicino a lui».

    Da comici a conduttori. Come cambierete sul palco?
    F.: «Prima ho sempre fatto il prestigiatore scalcinato. Il passo è breve. Ora farò il presentatore scalcinato e incompetente. E, modestamente, a incompetenza sono molto competente».
    M.: «Per me la conduzione non è una novità. A parte “Zelig off”, con gli altri comici ci capitava spessissimo di fare serate dove si presentava a turno».

    I ruoli quali saranno?

    F.: «Giochiamo a Franco e Ciccio, anzi io faccio mio padre e lei mia madre».
    M.: «Siamo il carabiniere buono e il cattivo, il buono ovviamente è lui».

    Perché sempre un uomo e una donna? Par condicio o quote rosa?
    F.: «Perché uomo e donna sono le cose più lontane, come il giorno e la notte. E poi perché non fare presidente della Repubblica Napolitano e sua moglie? Perché non il Papa e la Papessa?».
    M.: «Con un uomo è più divertente, ci sono più dinamiche comiche, tra tutti i contrasti il principale resta quello uomo/donna».

    Per un comico condurre «Zelig» è come vincere l’Oscar della comicità?
    F.: «Bisio oltre ad avermi lasciato la conduzione mi ha lasciato il suo posto auto e quindi non devo sbattermi a cercare parcheggio. Questo è molto più importante della conduzione!».
    M.: «Il conduttore non è il comico più bravo. Per condurre devi essere un po’ generoso, saperti mettere da parte, o ce l’hai o non ce l’hai. Checco Zalone o Sconsolata sono grandi talenti, ma probabilmente non sono adatti alla conduzione».

    Con la crisi la gente ha più voglia di ridere o di riflettere?
    F.: «Con tutte le offerte ognuno decide il proprio palinsesto, se vedere “Zelig” o seguire “Ballarò”. Poi i politici producono una comicità involontaria che un comico neanche si sogna».
    M.: «Quando studiavo filosofia, alcune compagne mi guardavano male perché andavo in discoteca. È la stessa cosa. “Zelig” non è disimpegno, è leggerezza, il nostro pubblico non è superficiale, ha voglia di un momento di evasione. Certo a noi non hanno minimamente chiesto di spostarci se ci saranno le elezioni…».

    14 gennaio 2013Scritto da: Barbara Mosconi

     
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    Zelig - La prima puntata del 14 gennaio 2013

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    Vorrei aprire il commento alla prima puntata di Zelig 2013 con una bella novità, forse l’unica di questa nuova edizione (che ha tutto il tempo di migliorarsi, naturalmente): il nuovo capocomico di Zelig è una donna e risponde al nome di Teresa Mannino. Fin dagli inizi il format cabarettistico di Canale 5 per quanto riguarda la conduzione ha sempre ruotato intorno alla verve comica di Claudio Bisio che si è sempre “mangiato” le varie Hunziker e Incontrada relegate al ruolo di spalla. La situazione era diventata più paritaria l’anno scorso con l’avvento di Paola Cortellesi, ma, a mio avviso, il palco di Zelig è troppo piccolo per due “prime donne”. Quest’anno Teresa Mannino eredita il ruolo di Claudio Bisio, o almeno questa è stata la mia impressione supportata dal fatto che a lei è riservata la parte più “istituzionale” della conduzione, dalla presentazione dei comici (oh, ve ne parlerò dei “comici”) agli onori di casa, mentre il Mago Forest (che nessuno chiama più così, preferendo il suo nome di battesimo per qualche oscura ragione) è l’elemento di disturbo, la spalla che interviene per disturbare la trama intessuta dalla Mannino dall’inizio alla fine della puntata.
    Ora passiamo ai comici: purtroppo da questo punto di vista, nonostante le novità e i grandi ritorni tanto annunciati, ho riso molto poco questa sera guardando Canale 5: dalla Sconsolata populista alla Brignano che torna in campo con gli stessi sgrammaticati giochi di parole che impazzavano nei primi anni 2000, a un Leonardo Manera dal retrogusto deja vù. Interessante invece il tentativo di reinventarsi di Giovanni Vernia che abbandonati i panni del tamarro qualunque (Johnny Groove) passa a quelli del tamarro per eccellenza: Fabrizio Corona. Lo sketch non è travolgente (per ora) forse perchè strizza l’occhio a quel tipo di comicità “volgare” o quantomeno zeppa di parolacce che fa tanto “Soliti Idioti” (che hanno tanto pubblico gggiovane). Se alleggerito, comunque, potrebbe diventare l’esperimento più credibile del nuovo Zelig. Altro piccolo appunto sui comici in generale: come mi ha fatto notare un amico che risponde al nome di Marcello, guardando gli sketch (che vorrebbero essere) comici sorge una domanda: perchè strillano tutti? La risposta non ve la so dare, per ora. Al momento so solo che ho riso molto di più guardando i primi minuti di Italia’s Got Talent sabato sera. Zelig è un circo senza più acrobati (della risata)?

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    Il live della prima puntata di Zelig 2013 - I Fichi d’India fanno gli Onorevoli

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    di Zelig 2013 - Il monologo di Paolo Migone

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    23.07 “Bisognerebbe saltarsi addosso come scimmiette impazzite” questa la chiosa di Migone. Vabbè.
    23.06 Pare che tutti i mariti del mondo abbiano difficoltà a far bollire l’acqua per la pasta, mentre le mogli rassettano casa e portano golfini da una stanza all’altra.
    23.04 Aridaje col luogo comune (comunque verissimo) sul fatto che le donne siano “multitasking” mentre gli uomini abbiano difficoltà a fare più cose contemporaneamente.
    23.00 Paolo Migone ci parla di sua moglie come da tredici anni a questa parte (e ce lo ricorda pure lui ad apertura di monologo, in caso ce lo fossimo dimenticati).

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    prima puntata di Zelig 2013 - Giovanni Vernia è Fabrizio Corona

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    22.53 Questo Fabrizio Corona è molto sguaiato. Anche troppo rispetto all’originale. Non mi ha convinto. Vernia, mi sa che era meglio il tamarro di prima (per quanto il pubblico ne fosse ormai saturo).
    22.52 “Fabrizio per fare beneficenza si mette una mano sul pettorale”.
    22.50 Il sedicente Fabrizio Corona parla in terza persona come un tronista qualunque (e come l’originale), professando di essere cambiato. Solo che a volte se lo dimentica e comincia ad attaccare tutti, dai magistrati al pubblico. “Applausi, cazzo”.
    22.47 Giovanni Vernia, smessi i pantaloni muccati di Johnny Groove, si reinventa un nuovo personaggio: Fabrizio Corona. La mimica c’è. Farà anche ridere?

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    Nuzzo, Di Biase e il matrimonio

    Lo sketch si conclude con una massima: “A voglia a mett o rum, lo strunz non diventa nu babà”. Assai copiose risa, eh?
    22.45 Va a finire che, dopo essersi tirate le classiche frecciatine (già sentite e strarisentite), lei lo prende a sberle gridandogli che lo ama.
    22.42 Nuzzo e Di Biase tornano a riporci il loro tormentone sui problemi di coppia.
    22.39 “Portarsi la nonna nei locali di scambisti per non farsi ciulare la moglie, non si fa!”. Bentornati a Zelig!


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    - Il ritorno di Sconsolata

    22.33 L’impressione è che Anna Maria Barbera abbia fatto un copia e incolla dei monologhi populisti di Brignano (quelli che faceva a Le Iene, per intenderci) enunciandoli a modo proprio. No, non mi ha convinto.
    22.32 “Kamincazzo” invece di “Kamikaze”, “Martin Burger King” al posto di “Martin Luter king” e via dicendo. Sconsolata cerca di vivere degli stessi giochi di parole che l’hanno resa celebre qualche anno fa. Ma era qualche anno fa, appunto.
    22.31 “Speriamo che sto Monti di pietà finischi presto, anche se hanno annunciato una ripresa…se non è una ripresa per il culo”.
    22.30 Paare che Sconsolata voglia aprire una specie di posta del cuore via mail. Funzionerà.
    22.28 Arriva Anna Maria Barbera con uno dei personaggi più amati di Zelig: Sconsolata. Lei “c’ha una grande cazzistica, eh?”.

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    Il trasformista Ennio Marchetto

    Omaggio poi al compianto Lucio Dalla sulle note di Attenti al Lupo ed ecco spuntare una vespa di cartone (messa su in una frazione di secondo a partire dal costume di Dalla) per 50 Special. Come ha fatto? Come?
    22.24 Il trasformista Marchetto si traveste poi (in tempo zero) da Biancaneve, Renato Zero e la Gioconda.
    22.23 Arriva sul palco il comico trasformista Ennio Marchetto. Esordisce sul palco di Zelig con un outfit in cartoncino lucido che ricorda Lady Gaga. Ha vinto.


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    Zelig 2013 - Il ritorno dei Pali e Dispari

    Ci sarà un modo per far capire ai comici italiani che non basta dire la parola “suocera” per scatenare applausi e sghignazzate? Non so e di certo la notizia non è ancora giunta sul palco di Zelig.
    22.18 Non è la prima volta che la coppia comica si presenta a Zelig nei panni di due muratori dall’eloquio sconclusionato. Però non mi facevano ridere neanche gli anni scorsi. Cosa ne pensate?
    22.16 “Sono andato al cimitero a trovare mio nonno” “Ah, e come sta?” “Beh, l’ho trovato bene”. Io rimpiango Capsula e Nucleo, comunque.
    22.15 Mannino e Foresta introcuno due vecchie conoscenze di Zelig: i Pali e Dispari.
    22.12 “Quando ti hanno detto che avresti presentato Zelig, cosa hai pensato?” “Sono andato a letto con Marina Berlusconi, ma ne è valsa la pena”. Bentornati a Zelig.


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    Però effettivamente se Michele Foresta può fare il conduttore, perchè Bisio non potrebbe fare il mago?
    22.03 Claudio Bisio arriva sul palco per riportare in vita il (fu) Mago Forest e i suoi numeri di magia scadenti e le sue battute sul sesso e la sua giacca. Qualcuno di voi ne sentiva il bisogno?

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    Zelig 2013 - Leonardo Manera, il comico esodato


    Leonardo Manera si congeda senza essere riuscito a guadagnarsi il palco di Zelig. Ma quest’intervento tra il pubblico non vi ricorda la spalla comica della Mannino a Se stasera sono qui? Il comico di sinistra che gridava ossessivamente “Teresona”, per intenderci.
    21.56 Leonardo Manera fa la sua comparsa tra il pubblico di Zelig per convincerli a firmare una petizione pro sua partecipazione a questa edizione. “Me lo merito perchè ho passato più ore io sul palco di Zelig che Pato nell’infermeria del Milan”.

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    Zelig 2013 - Andrea Peroni il comico cantante
    21.54 Secondo artista attaccato satiricamente da Andrea Perroni è Gianluca Grignani, poi Eros Ramazzotti. Quant’è divertente. Vabbè dai, no.
    21.52 Sul palco arriva (per la prima volta) Andrea Perroni, comico che imita cantanti prendendo di mira le loro (più o meno) discutibili qualità vocali. Primo bersaglio: Biagio Antonacci. Tutta roba nuova quest’anno a Zelig, eh? Un comico imitatore di cantanti proprio non s’era mai visto.
    21.50 A Michele Foresta (perchè nessuno lo chiama mai Mago Forest? Si vergogna?) piace proprio il nuovo studio di Zelig (e l’abbiamo capito ma puoi anche dire qualcos’altro, eh?)

     
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    Zelig – Teresa Mannino e il Mago Forrest: il nostro è un matrimonio combinato

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    ZELIG – La nuova edizione di Zelig presentata da Teresa Mannino e dal Mago Forrest piace molto agli amanti del cabaret e meno a chi non vuole proprio rinunciare al classico show da prima serata, con vallette e stacchetti annessi.
    “Ho già fatto Zelig Off, ma questa è un’altra cosa” racconta la Mannino a Visto. “È una prima serata su una grande rete. Però non pensavo di divertirmi così, ed è importante perché saranno due mesi massacranti. Nei dieci giorni prima della “prima”, per esempio, non sono mai riuscita a vedere mia figlia. E quando mi manca divento cattiva. Per ricaricare le energie ho dovuto passare due giorni interi solo con lei“.
    Anche il mitico Mago Forrest ha affrontato la prima con le ginocchia che tremavano, nonostante il quasi-record di presenze sul palco di Zelig: “In realtà ho perso il mio record da tempo. Ho fatto tutte le prime edizioni, ma poi ho lasciato per seguire la Gialappa’s nei vari Mai dire. E, nel frattempo, Leonardo Manera mi ha battuto. Io sono fermo a 80 puntate, lui ha superato le 100. Comunque l’emozione c’è sempre. Anche se, lavorando davanti a un pubblico che paga il biglietto, abbiamo il polso immediato della situazione, e non dobbiamo aspettare il giorno dopo gli ascolti per capire se siamo piaciuti”.
    “È più facile fingere un orgasmo che non una risata. È per questo che voglio sempre un pubblico pagante nei miei show” aggiunge Teresa.
    Michele e Teresa vivono sul palco da sempre, e non è facile per loro rendersi conto che lo show andrà in onda qualche giorno dopo in prima serata su Canale 5. Anche perché, di solito, i due conduttori preferiscono non rivedersi in tv: “Non lo faccio mai perché mi imbarazzo facilmente” confessa Michele. “Per la prima puntata, però, ho fatto un’eccezione con un gruppo di amici selezionati a casa mia. Dovevo vedere l’effetto che fa per capire alcune cose tecniche”.
    Anche Teresa non ci tiene affatto a rivedersi sul piccolo schermo, ma per un motivo diverso: “Sono molto puntigliosa. Ecco perché cerco di rivedermi il meno possibile. Trovo sempre diecimila difetti che mi fanno impazzire“.
    Insomma, una coppia decisamente ben assortita: “Sono stati molto bravi gli autori nel metterci insieme” conferma Teresa. “Me ne sono resa conto anche durante la conferenza stampa. Ci facevano le domande e rispondevamo compensandoci. Io sono molto anarchica, mentre lui è più spiritoso. E poi è precisissimo. D’altronde ha studiato da mago, è abituato a ripetere le cose all’infinito. Però ci stiamo contaminando”.
    Ma parliamo di pregi e difetti, cominciando da questi ultimi. Il Mago Forrest per esempio “è fissato col copione: ogni volta che cambiamo qualcosa vuole che venga subito stampato. Così ci troviamo con sei mila versioni diverse, tutte pinzate e tutte ordinatissime” racconta Teresa. Anche lei, però, non è perfetta: “è troppo schietta. E in questo lavoro non è sempre opportuno dire quello che si pensa” ammette Michele. “Diciamo che il nostro è un ‘matrimonio’ combinato. Come quello del gin e l’acqua tonica. E visto che loro ne hanno fatta di strada insieme, prevedo grandi cose anche per noi due”.

     
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