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Breve riflessione sulla poesia STASERA ( Giuseppe Ungaretti)
Un piccolo mondo in tre righe, un balcone su un pezzo di terra grigio e devastato. Un poeta in guerra è sempre un poeta, ma ogni poeta è sempre un uomo. Si dice che la poesia di Ungaretti sia molto autobiografica, ma questo non impedisce il fatto di avere simpatia con ciò che scrive e, soprattutto, con ciò che non scrive. E' questo forse il senso dell'ermetismo: una cifra invisibile nascosta tra poche righe, un segreto nascosto negli spazi e nei silenzi.
Ed ecco allora un uomo tutt'uno con la sua malinconia, uno sguardo fatto sentimento: chi si appoggia alla balaustrata di brezza? Il poeta o la malinconia? Entrambi, perché sono la stessa cosa. Ogni uomo è il suo sentimento, ogni uomo è ciò che prova. Anche la natura è una interpretazione, e così la brezza diventa un balcone a cui appoggiarsi sul fare della sera, di questa sera, perché forse la sera dopo si può non essere più, tanto la vita in trincea è breve.
Stasera, titolo della poesia: non c'è domani, non c'è nemmeno passato, solo un presente fragile come una balaustrata fatta di vento, unico appiglio a cui appoggiare un cuore devastato ma ancora vivo di fiori melograno (balustra in greco) e di malinconia.
FONTE:commentiamo.com.