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Parafrasi poesie di Ungaretti
Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
parafrasi
Di che reggimento siete fratelli? Fratelli tremate nella notte. Una foglia è appena nata. Nell’aria sofferente, ribellione, istintiva dell’uomo consapevole della precarietà della sua esistenza. Fratelli.
Sono Una Creatura
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
parafrasi
Come questa pietra di S.Michele cosi fredda, cosi dura, cosi prosciugata, cosi resistente, cosi totalmente priva di vita.
Come questa pietra è il mio pianto che non si vede.
La morte si paga vivendo.. -
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Parafrasi poesie di Ungaretti
Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità
Parafrasi
Di che reggimento siete fratelli? Fratelli tremate nella notte. Una foglia è appena nata. Nell’aria sofferente, ribellione, istintiva dell’uomo consapevole della precarietà della sua esistenza. Fratelli.
Sono Una Creatura
Come questa pietra
del S. Michele
così fredda
così dura
così prosciugata
così refrattaria
così totalmente
disanimata
Come questa pietra
è il mio pianto
che non si vede
La morte
si sconta
vivendo
Parafrasi
Come questa pietra di S.Michele cosi fredda, cosi dura, cosi prosciugata, cosi resistente, cosi totalmente priva di vita.
Come questa pietra è il mio pianto che non si vede.
La morte si paga vivendo.
S. Martino Del Carso
Di queste case
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
Di tanti
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
E' il mio cuore
il paese più straziato
Parafrasi
Di queste case non è rimasto che qualche frammento di muro. Di tanti che scambiavano con me parole non è rimasto neppure un brandello. Ma nel cuore nessuna croce manca.
È il mio cuore il paese più straziato.
Spiegazione
La distruzione di un paese diventa, in questa lirica, l’emblema del dolore del fante-poeta, che sembra rivivere lo strazio provato, dopo la battaglia, di fronte alle rovine penose di San Martino del Carso: case ridotte a cumuli di macerie, con qualche brandello di muro ancora in piedi, persone (commilitoni e abitanti di quel paese) letteralmente dissolte dalle cannonate, ma presenti e vive nel cuore del poeta, un cuore straziato, proprio come quel paese, un cuore straziato dai ricordi brucianti di giorni di morte e di rovina.- Natale
Spiegazione della poesia Natale di Giuseppe Ungaretti, scritta a Napoli durante un permesso; l'opera parla della tristezza di Ungaretti, ancora impressionato dalla guerra.
Ungaretti, Giuseppe - Natale
In questa poesia, scritta a Napoli durante un permesso, il poeta dice che non ha voglia di andare per le strade confusionarie, è stanco, chiede di lasciarlo solo; come un oggetto dimenticato in un angolo. Qui è al caldo – dice – è vicino al calore del camino.
L’opera parla della tristezza di Ungaretti, ancora impressionato dalla guerra. Infatti il pensiero della guerra lo accompagna in città: il “gomitolo di strade” richiama alla mente il caos della trincea, la “cosa posata e dimenticata” è riconducibile al compagno massacrato, anche il “qui”, per contrapposizione, rappresenta là, ovvero la guerra, infine il “caldo buono” è contrapposto alla fredda pietra del San Michele.
Il poeta frantuma i versi per dare l’impressione di un singhiozzo. Questo ritmo, infatti, crea tristezza e raggela l’animo del letto, il che contrasta con l’immagine del caminetto, il quale più che calore, sembra evocare fredde emozioni..