-
Lussy60.
Il tango, la fidanzata e il calcio
Papa Francesco: un uomo «normale»
In un libro, Il gesuita, si raccontano le passioni e la vita passata del Papa argentino
di Greta Privitera
Papa Francesco: il calcio, il tango e la fidanzata © LaPresse
Si sa che a Buenos Aires si spostava con i mezzi pubblici. Che si preparava la cena da solo, e che da sempre si è messo al servizio del popolo, tanto che il New York Times lo ha definito «L'uomo dal tocco umano».
A meno di 24 ore dalla sua elezione, di Papa Francesco si sa quasi tutto. A raccontare altri «segreti» del Vescovo di Roma è il libro-intervista Il gesuita, scritto dai giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin, nel 2010. Si legge che da vero argentino, il Papa ama il tango e che da giovane ha avuto anche una fidanzata, prima di entrare in seminario: «Era del gruppo di amici con i quali andavamo a ballare. Poi ho scoperto la vocazione religiosa», ha raccontato.
Sempre nel libro, si legge della sua passione per il cinema e le arti. Il suo film preferito è Il pranzo di Babette, l'opera è Crocefissione Bianca, di Chagall. Ama la letteratura italiana, e in particolare I promessi sposi e la Divina Commedia (influenzato dalle origini piemontesi, forse?). Legge anche Dostoievski, Borges e i classici latini e greci. Tra i suoi interessi c'è il calcio, sarebbe un grande tifoso del San Lorenzo, una delle squadre di Buenos Aires.
Quello che ne esce è il ritratto di un uomo «normale», insomma. E la parola «normale» con lui sembra assumere un significato sorprendente, che spinge lontano dall'immagine di una Chiesa troppo diversa dal popolo, fatta di croci d'oro e anelli che luccicano. Questa, almeno, è la prima impressione che Papa Francesco ha lasciato al mondo. A dimostrarlo anche il suo discorso «semplice» di ieri sera. E le preghiere che ha rivolto al Papa Emerito Benedetto XVI, il Padre Nostro e l'Ave Maria, quelle che conoscono tutti, anche i bambini.
Eletto Bergoglio,
chi è il nuovo Papa
L'arcivescovo di Buenos Aires è un gesuita noto per la sua vicinanza ai poveri e il suo stile di vita umile
di Redazione
Il gesuita Jorge Maria Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, la città in cui è nato (13 dicembre 1936), è il nuovo Papa Francesco I. Figlio di un ferroviere dell'astigiano, di di Bricco Marmorito di Portacomaro, emigrato in Argentina è stato nominato vescovo di Buenos Aires da Papa Giovanni II nel '92 e nominato cardinale nel 2001. Nel 2005 era stato l'avversario di Ratzinger: allora il cardinale argentino prese 40 voti e fu considerato l'alternativa "progressista" alla candidatura di Ratzinger. Otto anni più tardi, vicino ai 77 anni, l'arcivescovo della capitale argentina, un vero outsider, è il nuovo Papa.
Gesuita e martiniano è famoso per essere un cardinale umile, riservato e attento ai poveri. Il duecentosessantaseisemo Papa della Chiesa cattolica, il primo sudamericano, è diventato sacerdote dopo il diploma di perito chimico. Studia in Cile, Germania e Spagna. Dal 1964 ha insegnato per tre anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, ricevendo poi l'ordinazione sacerdotale nel '69. Diviene prete a 33 anni, a 35 è già tra i gesuiti più autorevoli di Argentina.
Durante la dittatura prende le distanze dal clero più vicino a Menem. Nella sua città vive in un modesto appartamento, gira in tonaca, usa il «colectivo», il bus, o la «subte», la metropolitana. Quando, nel febbraio 2001, diventa cardinale e i fedeli propongono di pagare il viaggio a Roma per la cerimonia d'insediamento, ordina agli argentini di restare a casa e distribuire i soldi ai poveri. Sembra che anche per questo Conclave abbia viaggiato in classe economica con un volo di linea.
Il nuovo Papa Francesco I (quello con la tonaca da sacerdote in seconda fila, ndr) con la famiglia in Argentina: con i fratelli Alberto Horacio e Oscar Adrian, le sorelle Marta Regina e Maria Elena, e i genitori, la mamma Regina Maria Sivori e il padre Mario Jose Bergoglio
L'allora cardinale Bergoglio con Giovanni Paolo II
Con l'ex pontefice Joseph Ratzinger
Francesco Sales, parroco di Portocomaro
Parrocchia di san Bartolomeo, chiesa di Portocomaro, paese di origine della famiglia di Papa Francesco (LaPresse)
© LaPresse
fonte:.vanityfair.it.