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Testo, parafrasi e breve analisi di "O notte".G.Ungaretti

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  1. Lussy60
     
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    O notte

    Dall'ampia ansia dell'alba
    Svelata alberatura.

    Dolorosi risvegli.

    Foglie, sorelle foglie,
    Vi ascolto nel lamento.

    Autunni,
    Moribonde dolcezze.

    O gioventù,
    Passata è appena l'ora del distacco.

    Cieli alti della gioventù,
    Libero slancio.

    E già sono deserto.

    Preso in questa curva malinconia.

    Ma la notte sperde le lontananze.

    Oceanici silenzi,
    Astrali nidi d'illusione,

    O notte.

    Parafrasi:

    Dall'ampia ansia del primo mattino gli alberi si iniziano a intravedere. Risvegli che portano sofferenza. Foglie, sorelle foglie vi ascolto mentre vi lamentate.Autunni, dolcezze moribonde. Gioventù, è appena passata l'ora del distacco.I cieli alti della gioventù sono
    un libero slancio.
    E sono già diventato un deserto.Sono perso in una tristezza in declino. Ma la notte annulla le lontananze. Lunghi silenzi,Lontani nidi di illusione, o notte.

    Breve analisi:
    "O notte" di Giuseppe Ungaretti è tratta da "sentimento del tempo" (1933) e parla dello scorrere del tempo.
    Il tema della lirica, come dichiarò lo stesso Ungaretti è "lo scorrere del tempo, il mutare del tempo, la brevità di durata del tempo, che è il soffio della poesia". Questa lirica trasmette un grande senso di malinconia. Una particolarità che salta all'occhio è la presenza della lettera maiuscola all'inizio di ogni verso. Vi sono molti spazi vuoti, che però hanno anch'essi un significato. Infine, l'autunno è simbolo del tempo che scorre.

     
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