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I fan di Claudio Baglioni non strisciano, anzi…

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    I fan di Claudio Baglioni non strisciano, anzi…

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    Da qualche tempo oramai, il programma televisivo Striscia la Notizia tiene una rubrica, quasi giornaliera, che mira ad infangare il lavoro e il nome di Claudio Baglioni. Ci siamo chiesti più volte cosa potessimo fare per dire la nostra a riguardo, ma alla fine abbiamo scelto la linea del silenzio che è quella tenuta dallo stesso Claudio Baglioni.
    A quanto pare però, i tanti fans di Claudio non la pensano così e, nelle ultime settimane, il web è stato inondato da post e da lettere di disappunto verso la trasmissione satirica di Canale 5. Anche doremifasol è stata destinataria di queste lettere e oggi abbiamo deciso di dare voce ad una di queste che sta facendo il giro di tutte le redazioni giornalistiche italiane. Una lettera educata e un grido accorato di una fan, che ha deciso di fare qualcosa per quell’uomo che gli è stato accanto durante la sua storia.
    Noi, come sito dedicato al mondo Baglioniano, la pubblichiamo così come ci è arrivata, sperando che anche altri siti/testate magari non di “parte” la pubblichino a loro volta, per evidenziare quel limite della decenza che è stato superato già da tempo.

    La redazione di doremifasol.org

    Le scrivo perché, ormai, siamo veramente una società in decadimento culturale.

    Mi rivolgo a Lei a nome di molti estimatori di Claudio Baglioni, che si sentono intellettualmente nonché emotivamente offesi dall’ attacco , divenuto ormai una vera campagna denigratoria, da parte di Striscia la notizia nei confronti dell’ artista e dell’ uomo che unisce da cinquant’ anni generazioni di italiani.

    Parlo di decadimento culturale poiché, in realtà, chiunque dovrebbe essere in grado di riconoscere quelli che sono i cosiddetti prestiti letterari, vanto e gloria dei più grandi poeti di tutti i tempi, Dante in primis.

    Posso fare alcuni esempi, forse non molto noti ma semplici e comprensibili, basti pensare ai tre grandi poemi estensi: “L’ Orlando Innamorato” di Boiardo, ” L’ Orlando furioso” di Ariosto e “La Gerusalemme liberata” del Tasso.

    Questi capolavori, studiati da tutti i liceali, e non solo, sono pieni di citazioni e riferimenti alle varie tradizioni precedenti, quella romanza, quelle greca e latina ed anche ispirate da Dante e dal primo Umanesimo.

    Come si può, quindi, accusare Claudio Baglioni di essere uno ” scopiazzatore seriale”?

    Per quale motivo Striscia la notizia non polemizza sui capolavori di quasi tutto il cantautorato italiano?

    De Andrè, Guccini, Vecchioni, ma potrei citarne altri, saranno accusati in futuro di essere stati, in realtà, dei millantatori e non più dei geniali artisti?

    La canzone d’ autore italiana, quella che ci emoziona, quella che é socialmente impegnata, quella che fotografa impressionisticamente, come un Monet, è un patrimonio da salvaguare e difendere con le unghie e coi denti, con tutte le nostre forze, non certo qualcosa che non va più di moda.

    Mi pare altresì ovvio che non sarà questa nostra comunicazione alla stampa a far riflettere il Sig .Ricci. È anche vero però che é nostro dovere , nei confronti di Claudio Baglioni, sottolineare le ” accuse” infondate che gli sono state rivolte.

    Non entro nel merito di tecnicismi noiosi, noti agli esperti e ad i cultori della materia, ma se il Sig. Ricci ha la libertà di stampa, è probabile che non abbia però le competenze ,per far credere all’ opinione pubblica che Baglioni sia un esecutore di reiterati plagi.

    A noi sembra di capire che se una persona mostra di avere conoscenze culturali è colei che viene maggiormente attaccata; sembra difatti che leggere e ispirarsi, omaggiando i più grandi fra i classici della letteratura sia divenuta non più la benedetta e sacrosanta salvaguardia della bellezza artistica, bensì una sorta di peccato imperdonabile.

    Con la presente abbiamo espresso la necessità di un’onesta intellettuale che, al giorno d’oggi, sembra sia divenuta una merce sempre più rara.

    Ci pare di capire che il Signor Ricci non sappia da dove derivi il detto ” risponder per le rime”, cosa che invece gran parte del pubblico del noto artista romano conosce. Come Lei ben saprà, il detto deriva da un esercizio stilistico con il quale gli antichi poeti si scambiavano sonetti, non solo a difesa dell’ artista attaccato, ma anche a dimostrazione della loro erudizione.

    Siamo consapevoli che questo braccio di ferro, divenuto una vera e propria gogna mediatica, purtroppo continuerà. A tale proposito ci riserviamo il diritto di realizzare ulteriori iniziative, proprio a tutela del nostro Claudio nazionale.

    Elena Vannoni e Vittorio Betti
     
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  2. Seoir.
     
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    Non lo sapevo!!!!
     
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1 replies since 8/1/2020, 23:21   74 views
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