Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Posts written by Lussy60

  1. .

    La principessa e l'unicorno



    fiabe sugli unicorni:



    principessa-e-unicorno-svegli-di-fiaba-del-fumetto-103475194

    C’era una volta, una bellissima principessa, il cui cuore era puro e colmo d’amore.
    Aveva gli occhi dello stesso colore del cielo, quando era limpido.
    I suoi capelli, ondulati e di un colore dorato, le ricadevano sulla schiena come tenere carezze.
    La sua dolcezza era unica, lei amava qualsiasi persona o animale, persino i fiori sussurravano dolcemente al vento il suo nome.

    Ogni petalo che cadeva, ad ogni singola pianta, bello o semplice che sia, lei versava una lacrima per esso ed esprimeva un desiderio : che il fiore possa vivere per sempre, senza provare dolore né perdere la sua bellezza.

    Un giorno, un unicorno passava sulla terra, silenzioso come l’aria, a scrutare i cuori delle persone.
    Ma tra tutte quelle persone, ne fu colpito da una soltanto, una bellissima principessa, dal cuore talmente puro che la spingeva a piangere per un petalo caduto da un fiore.

    La sua bellezza e il suo cuore erano talmente puri e affascinanti che ne rimase incantato.

    Ogni giorno, l’unicorno andava a osservare la principessa, che lui considerava una rarissima perla, senza imperfezioni o impurità.

    L’ammirazione che provava nei suoi confronti, divenne molto forte, come un fuoco avvolgente e implacabile che lui stesso non riusciva a tenere nascosto. Allora decise di andare da lei, in una notte di luna piena, dove il cielo e il mare diventavano tutt’uno.

    Quella stessa notte, la fanciulla, che stava rinchiusa dentro la sua stanza, udì una lieve e sottile melodia, che proveniva da un carillon.

    La musica, affettuosa ma triste allo stesso tempo, pareva suonata dalla luna.

    Era così bella, che la principessa, non poté fare a meno di uscire sulla terrazza del suo grande castello per udire quelle dolci note.
    Ma appena uscita dalla finestra, vi trovò qualcosa di molto più affascinate. Lì davanti ai suoi occhi c’era un candido unicorno, che pareva uscito da un libro di fiabe che le raccontavano da bambina. La guardava fisso negli occhi, quasi come se volesse parlare.
    A tale vista la fanciulla le si illuminò il viso, e aveva lo stesso splendore di una stella appena nata.

    Le ali dell’unicorno erano trasparenti, come l’aria limpida, ma alla luce della luna risplendevano tali quali alla luce di una scia di stelle cadenti.
    Sul dorso della schiena, aveva appoggiato un carillon, lo stesso da cui proveniva quella splendida melodia.

    La principessa si innamorò di quella magica creatura, sin dal momento in cui si incrociarono i loro sguardi.

    Ma ahimè, il loro amore non era possibile, poiché la durata della vita di un essere umano è molto fragile.
    Però i loro sentimenti erano talmente forti, che li spinsero a sfuggire a questa triste realtà.
    Infatti, gli anni passarono, la principessa pian piano invecchiò.
    E ben presto morì.

    L’unicorno, ne fu molto triste e adirato.
    Anche se troppo tardi, si rese conto della fragile vita degli esseri umani.
    Un giorno, prese dal letto in cui giaceva, il corpo senza vita della sua amata fanciulla, e la portò in riva alla spiaggia
    Mentre il sole tramontava, con la sua calma ed eleganza, il cielo si dipinse di rosa, e il volto della principessa si illuminò, come la prima volta che ella gli sorrise.

    L’unicorno le fece una promessa prima che la luna piena comparì in cielo : che la sua anima pura possa risplendere in eterno.

    Così fece assorbire tutto il suo corpo dentro la luna piena.

    E l’unicorno si lasciò assorbire dall’acqua del mare.

    La principessa, poiché diventò parte della luna, ora poteva risplendere in eterno. E l’unicorno, poiché divenne parte del mare, poteva ammirare e riflettere tutta la sua bellezza.
    Per sempre.


    Fine
  2. .

    Gli 8 grandi misteri della Terra


    Dall'origine della vita alla formazione della Luna, dalla composizione del nucleo terrestre alla teoria della tettonica delle placche: sono tanti i misteri non ancora svelati sul nostro pianeta. Eccone 8, a seguito della Giornata Mondiale della Terra



    earth-oxygen-670-340x223

    Oggi possiamo dire di conoscere alcuni angoli di spazio meglio delle nostre tasche. E questo è vero quasi in senso letterale: ad esempio, possediamo una mappa della superficie di Marte molto più dettagliata di quella degli oceani terrestri. Mentre l’Universo viene svelato anno dopo anno, sono ancora tanti i misteri che avvolgono quella che è la nostra casa da millenni, il Pianeta Terra.

    In occasione della Giornata mondiale della Terra, la giornalista scientifica Becky Oskin ha pubblicato su Livescience un articolo che parla proprio degli enigmi terrestri ancora rimasti irrisolti. Identificando 8 domande fondamentali, corrispondenti ad altrettanti rompicapo che la scienza dovrà risolvere nei prossimi anni.

    1. Perché siamo così bagnati?

    water-asteroid-670x440-131010-340x223

    Secondo gli scienziati, quando 4,5 miliardi di anni fa la Terra si è amalgamata nella forma attuale, era costituita per lo più da un grande masso arido e secco. Da dove è spuntata tutta quest’acqua? In che modo l’H2O, elemento chimico per eccellenza simbolo di vita, si è formato fino a raggiungere le percentuali attuali? Una delle ipotesi più accreditate è che l’origine sia stato il violento impatto con asteroidi ghiacciati, da cui il nostro pianeta si sarebbe rifornito di acqua per la prima volta. Eppure sono state trovate pochissime prove di questi scontri, e così il mistero dell’acqua rimane irrisolto.

    2. Cosa c’è al centro?

    earth-core-hotter-340x223

    Tra miti e leggende, il mistero del nucleo terrestre ha affascinato gli scrittori almeno quanto i ricercatori. Per molto tempo, sia scienza che letteratura hanno parlato del centro irraggiungibile della Terra: fino agli anni ’40, quando lo studio di alcuni meteoriti portò a una vera e propria rassegna di tutti i minerali che dovevano essere presenti sopra e dentro il nostro pianeta. I “grandi assenti” erano il ferro e il nichel, che poiché non si trovavano sulla crosta terrestre, dovevano necessariamente stare nel nucleo: ecco elaborata la prima teoria sul centro della Terra. Ma appena un decennio dopo, una serie di misure che sfruttavano la forza di gravità dimostrarono che quella stima era erronea: il nucleo era troppo leggero. Oggi i ricercatori continuano a fare ipotesi sugli elementi che compongono la zona più interna e calda del pianeta, ma ancora non è stata raggiunta una teoria condivisa.

    3. Da dove viene la Luna?


    moon-eclipse-beginning-670-340x223

    Da uno scontro titanico tra la Terra e un protopianeta della dimensione di Marte? È la teoria più accreditata, ma non convince tutti. Anche perché alcuni dettagli non quadrano: per esempio, la composizione chimica di Terra e Luna è troppo simile perché il nostro satellite sia arrivato da lontano. Per questo, secondo alcuni, si trattava invece di un gigante frammento staccato proprio dal nostro pianeta; ma ancora, in questo caso non è chiaro in che modo la Luna si sarebbe staccata da noi. Insomma, il mistero dell’origine della Luna resta tale.

    4. Come si è formata la vita?

    icy-impact-origins-of-life-found-in-smashing-ice-340x223

    Questa è forse la domanda delle domande. I primi organismi viventi hanno avuto origine sulla Terra, o sono stati portati dallo spazio? Le componenti più basilari della vita, come gli amminoacidi e le vitamine, sono state trovate “impigliate” sia nelle rocce degli asteroidi sia nelle zone più inospitali della Terra. Per questo l’ago della bilancia ancora non può pendere per l’una o per l’altra teoria, anche perché non è mai stata trovata traccia di quelli che si pensa fossero gli abitanti più primitivi del nostro pianeta, i primi batteri.

    5. L’ossigeno, come e quando?

    dnews-files-2014-04-injectable_oxygen_bubble_670x440-jpg-340x223

    Dobbiamo la nostra esistenza ai cianobatteri, creature microscopiche che hanno avuto un ruolo determinante nella trasformazione dell’atmosfera terrestre. Questi microrganismi buttavano fuori ossigeno come scarto, riempiendone così il cielo per la prima volta circa 2,4 miliardi di anni fa. Eppure l’analisi delle rocce rivela tracce di ossigeno risalenti a 3 miliardi di anni fa: ci manca quindi un tassello per capire davvero la storia della vita sul nostro pianeta.

    6. Cosa causò l’esplosione Cambriana?


    giant-shrimp-cambrian-670x440-340x223

    Il periodo Cambriano, 4 miliardi di anni dopo la formazione della Terra, vide una vera e propria esplosione di vita: improvvisamente comparvero animali con cervelli e vasi sanguigni, occhi e cuori, tutti in grado di evolversi più rapidamente rispetto a qualunque altra era geologica conosciuta. Ci fu un responsabile di questa esplosione? Secondo alcuni, una spiegazione potrebbe essere un aumento del livello di ossigeno appena prima l’inizio del Cambriano, ma altri fattori potrebbero aver concorso a questa rivoluzione di vita.

    7. Quando cominciò la tettonica delle placche
    ?

    supervolcanoes-burst-like-bubbles-130105-stromboli-670x440-340x223

    Il movimento e il sollevamento di strati sottili di crosta terrestre hanno dato origine alle meravigliose cime montuose e alle violente eruzioni vulcaniche sul nostro pianeta. Eppure i geologi ancora non hanno capito in che modo si è avviato il motore della tettonica: semplicemente, le prove sono andate distrutte. Giusto alcuni minerali risalenti a 4,4 miliardi di anni fa sono sopravvissuti, a segnalare le prime rocce continentali esistenti. Ma ancora non è chiaro il meccanismo che ha portato alla rottura della crosta terrestre.

    8. E i terremoti?

    dnews-files-2013-02-Haiti_earthquake_damage-670x440-340x223

    Più che un mistero, questa è una sfida. I modelli statistici sono oggi in grado di prevedere la probabilità statistica dei terremoti, più o meno come gli esperti sanno fare con le previsioni del tempo. Ma prevedere un evento specifico è ancora impossibile: persino il più grande esperimento mai fatto in proposito è fallito, quando i geologi hanno annunciato un terremoto a Parkfield, in California, nel 1994, e l’evento si è verificato solo nel 2004. Per questo, oltre agli enigmi sul passato del nostro pianeta, ci sono quelli sul suo futuro: tra tutti, riuscire a proteggerlo dai disastri atmosferici.

    fonte:https://www.media.inaf.it/

  3. .
    Cosa hanno inventato gli antichi Egizi?
    Invenzioni egiziane: carta e scrittura

    Sebbene gli egizi non abbiano inventato direttamente la carta, furono i precursori - grazie al papiro - nel 3000 aC. Grazie alle piante di papiro, gli egizi avevano un supporto abbastanza forte per la scrittura geroglifica.
  4. .

    Unicorno vero: cosa sappiamo dell’animale mitico


    L’unicorno è un animale leggendario molto affascinante che ha accompagnato storie e leggende per gran parte della storia dell’umanità.




    Le narrazioni su questo animale mitico esistono in tutto il mondo e hanno suggestionato generazioni, ma ovviamente non esiste alcuna prova scientifica sulla loro esistenza.

    Simbolo di purezza e nobiltà, l’unicorno è diventato un’icona del mondo fiabesco e un’immagine tremendamente pop, che molto spesso sfiora nel kitsch.


    Ma cosa c’è di vero sulla storia dell’unicorno? Cerchiamo di approfondire le verità e i miti dietro questa creatura.



    L’unicorno vero



    L’unicorno vero è in realtà un animale che viene chiamato elasmoterio, che sarebbe un genere estinto di rinoceronte che possedeva un grosso corno posizionato sul cranio. Le fattezze di questo animale hanno dato vita ai miti sugli unicorni.

    La scoperta di tutto questo la dobbiamo a un gruppo di ricercatori della Tomsk State University in Russia, che hanno datato il fossile a circa 29 mila anni fa: questo significa che questo tipo rinoceronte è entrato a contatto con l’uomo, al contrario di quanto si pensava prima, e cioè che fosse andato completamente estinto circa 350 mila anni fa. L’idea è che l’area geografica intorno alla Siberia Occidentale abbia costituito delle condizioni ecologiche particolarmente favorevoli al proseguimento della vita degli unicorni.

    L’unicorno e i Vichinghi

    L’unicorno è stato sempre venerato, in quanto la credenza diffusa in tempi antichi era quella per cui il corno fosse un bene prezioso, dato in dono a re e regine perché considerato una panacea contro tutti i mali fisici, oltre ad essere considerato il perfetto trattamento contro un ipotetico avvelenamento.

    Questo è il motivo per cui i Vichinghi in tempi antichi ne approfittarono per vendere zanne di narvalo ai nobili a caro prezzo, come se fossero corni di unicorni. La popolarità di questa pratica diventa sempre più diffusa, ed così infatti che la credenza riguardante i poteri curativi cresceva sempre di più, e la nobiltà pagava somme mentre maggiori per avere qualsiasi tipo oggetto costruito, in realtà, con le zanne di narvalo.

    L’unicorno e la cultura di massa
    Come abbiamo detto, la figura dell’unicorno è diventata tremendamente pop, e le sue apparizioni nella cultura di massa sono innumerevoli. Possiamo citare, ad esempio, la sua comparsa nel primo capitolo della saga di Harry Potter, il cui sangue avrebbe il potere di rendere immortale chiunque lo beva. Oppure possiamo pensare alla copertina dell’album di Lady Gaga, Born This Way, dedicandoci anche diverse canzoni.

    Nel cinema e nella musica sono innumerevoli gli esempi, ma ci limitiamo a citare il fatto che nella comunità LGBT l’unicorno è diventato un simbolo e un meme, ribaltando il sottotesto religioso e elevandolo a simbolo generico di libertà.




    L’unicorno nell’araldica
    Nella araldica, ossia la disciplina che studia e analizza la storia degli stemmi e dei blasoni, l’unicorno è una figura chimerica raffigurata secondo la tradizione, ma che presenta gli zoccoli biforcati del cervo e del bue, spesso con la coda di leone e la barba sotto la gola. Questo tipo di simbolo, comune soprattutto tra gli elementi esterni ad uno scudo, rappresenta forza, vittoria e castità. È stato uno dei simboli più antichi della Casa d’Este, ed è simbolo-emblema della Scozia, e compare come supporto agli stemmi di Regno Unito e Canada.

    Simbolismo dell’unicorno
    L’unicorno ha assunto nel tempo diversi significati simbolici dal medioevo. Allora, infatti, era simbolo di umiltà, in quanto animale piccolo ma invincibile. Il corno, stava a simboleggiare la presenza del divino in questa creatura. L’insieme dei due elementi (il manto bianco, la purezza, e il corno, l’arma), simboleggia, secondo la tradizione cristiana, la Vergine fecondata dallo Spirito Santo. L’animale mitico, quindi rappresenterebbe l’incarnazione del volere di Dio.

    fonte:https://www.esquire.com/



    Unicorno, la storia e le leggende sull’animale mitologico più amato


    Gli unicorni non passano mai di moda, la sua figura misteriosa e ambivalente piace a tutti ed è una fonte inesauribile di ispirazione.


    La sua figura misteriosa e ambivalente è una fonte inesauribile di ispirazione, arrivando a simboleggiare dalla libertà e il potere alla tenerezza.

    Gli unicorni non passano mai di moda. Nonostante quest’antica creatura mitologica nel corso della storia abbia mutato la sua simbologia, si mantiene ancora nella nostra iconografia. Infatti, oggi la figura mitica dell’unicorno è presente nella letteratura fantastica, nei cartoni animati, nel cinema, nel mondo dei giocattoli, nei nostri vestiti e perfino le start up, le minoranze sessuali e le relazioni poliamorose si sono appropriate del suo simbolismo.

    Il suo nome proviene dal latino unicornis, che deriva a sua volta dal prefisso uni e dal sostantivo cornu, “un solo corno”. A differenza dell’immaginario comune, l’unicorno non sempre è stato considerato un’animale mitologico. Già dai tempi antichi si parlava di un animale di enormi dimensioni e con un corno sulla fronte, e i greci lo menzionavano come un essere reale ma esotico, poiché credevano vivesse in India.

    Il corno dell’unicorno, rimedio universale

    corno-unicorno

    Se l’unicorno è stato venerato, il suo corno ancora di più. Infatti era considerato un bene molto prezioso e un dono comune per re e regine (i quali credevano realmente nella loro esistenza) poiché considerato una panacea. Gli venivano attribuite infatti proprietà curative e magiche ed era ritenuto come l’antidoto perfetto per il trattamento degli avvelenamenti.

    Secondo un’antica leggenda “una volta un serpente andò a un abbeveratoio e avvelenò l’acqua, ma poi apparve un unicorno, immerse il suo corno nell’acqua e la purificò per il bene di tutti gli animali”. Anche se era un animale dai grandi poteri magici e avrebbe potuto fare tutto ciò che desiderava, questo mito ci dimostra come il suo unico volere fosse fare del bene e proteggere tutte le specie.

    L’origine dell’unicorno

    unicorno


    L’unicorno è uno dei miti più antichi e affascinanti della storia. Diverse sono le teorie riguardo l’origine di questo leggendario personaggio, ecco alcune di queste:

    Rinoceronti o unicorni?
    Quando i greci, i romani e i macedoni visitarono l’India, scambiarono i rinoceronti per unicorni. Così scrive lo storico Ctesia nel V secolo a.C. “in India ci sono degli asini selvatici grandi come cavalli o forse di più; le loro teste sono rosso scuro e gli occhi sono blu scuro. Hanno un corno sulla fronte lungo quasi mezzo metro”. Cinquecento anni dopo, anche Plinio il Vecchio ne ammette l’esistenza. Entrambi descrivono una combinazione tra il rinoceronte bianco visto nelle campagne indiane e il narvalo dei mari del Nord.

    La furbizia dei Vichinghi e la sfortuna del narvalo
    Grazie alla credenza diffusa degli unicorni, i nordici ne approfittarono per vendere ai nobili zanne di narvalo come se fossero corni di questo animale mitologico. Nel corso dei secoli, la credenza dei poteri curativi dei corni cresceva sempre di più e la nobiltà pagava grosse somme di denaro per polveri, bicchieri e posate realizzate con le “corna di unicorno” utilizzate poi per proteggersi dall’avvelenamento poiché si credeva che i manici delle posate di questo materiale si annerissero al contatto con sostanze pericolose nel cibo. Così l’astuzia dei Vichinghi aiutò la leggenda degli unicorni a diventare ancora più grande. (LEGGI anche: Questo narvalo rimasto ‘orfano’ è stato adottato dai beluga (VIDEO))

    Il capriolo-unicorno di Prato
    Vi ricordate che nel 2008 un capriolo-unicorno commosse l’Italia? Il giovane esemplare maschio, che al posto delle corna biforcate possedeva un unico corno al centro della fronte, si era presentato nel Centro di Scienze Naturali di Prato, in Toscana. Si ritiene che la scoperta di questo animale possa essere accaduta più volte nella storia, ed è per questo che gli uomini di quel tempo avrebbero potuto confondere il suo avvistamento con l’origine degli unicorni.

    “… l’unicorno, in quanto specie, non esiste in natura, ma può essere unicamente e raramente un fenomeno di anomalia morfologica come quello nato al Centro di Scienze Naturali”, scrisse all’epoca in un comunicato il centro.


    L’unicorno siberiano

    unicorno-siberiano

    Nelle praterie dell’Eurasia, un animale di notevoli dimensioni con un corno prominente sulla fronte potrebbe aver dato origine al mito degli unicorni. Parliamo dell’elasmoterio, una specie estinta di rinoceronte, conosciuta anche come “l’unicorno siberiano”.

    Si credeva che questo grande mammifero fosse scomparso 200.000 anni fa, ma un studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology and Evolution, indica come questo antico rinoceronte gigante e peloso dell’era glaciale, sia sopravvissuto fino ad almeno 39.000 anni fa e che la sua scomparsa potrebbe essere collegata alla riduzione delle praterie e della steppa in cui viveva a causa di al cambiamento climatico. Lo studio quindi ha aperto alla possibilità che questo animale abbia potuto avere contatti con gli esseri umani, generando così l’ipotesi che abbia avuto origine con lui il mito degli unicorni.

    La simbologia nell’attualità dell’unicorno
    L’unicorno, l’animale nazionale della Scozia

    emblema-scozia

    Grazie ai valori che rappresenta – come nobiltà, orgoglio, coraggio, libertà e purezza – l’unicorno è l’animale nazionale della Scozia. Si ritiene sia stato usato per la prima volta nello stemma della Scozia durante il regno di Guglielmo I, nel XII secolo. In molte rappresentazioni scozzesi, l’animale appare incatenato, probabilmente per simboleggiare il potere dei re scozzesi, talmente potenti da essere in grado di catturare e addomesticare questa bestia selvaggia.

    Le aziende unicorno
    Anche il mondo aziendale si è appropriato della sua simbologia, infatti, specialmente tra le startup, si sente sempre più parlare del “Club degli unicorni”, ovvero aziende innovative che hanno raggiunto in un breve periodo una valutazione di mercato di almeno un miliardo di dollari. Alcuni esempi attuali sono Glovo e TikTok, ma sono state aziende unicorno anche Google, Apple e Facebook. Queste startup unicorno sono presenti principalmente negli Stati Uniti e in Cina, mentre In Italia non ci sono.

    Il genere (come l’unicorno) è immaginario
    Anche i membri della comunità LGBT si sentono identificati con alcuni dei valori che gli unicorni rappresentano. Non a caso è molto comune vedere quest’animale disegnato negli striscioni di molte manifestazioni accanto allo slogan “il genere è immaginario” o “scegli l’amore”).


    www.greenme.it/l

  5. .

    15 LIBRI DI NATALE DA LEGGERE O REGALARE AI BAMBINI

    bambina-papa-libro-natale-770x515

    Un libro è sempre una buona idea come regalo, specialmente sotto Natale, quando potete rintanarvi sotto le coperte o sul divano insieme ai vostri bambini e con l’albero sfavillante di lucine al fianco e la cioccolata che sobbolle sul fuoco, leggere di avventure di mondi lontani, per sognare a occhi aperti insieme.

    LIBRI DI NATALE PER TUTTE LE ETÀ
    Ecco 15 libri per tutte le età, dove i protagonisti sono un simpatico Babbo Natale o deliziosi animaletti, di carta o in carne e ossa. E se il vostro bambino invece non ama la lettura, ma gli piace rimboccarsi le maniche e creare, trovate qualche proposta anche per piccoli artisti o ingegneri. Scopriteli con noi e… buon Natale, oltre che buona lettura!

    Chi aiuta Babbo Natale?

    di Olimpia Ruiz di Altamirano – Ape Junior. Dai 3 anni

    Si avvicina il Natale e nella casetta di Babbo Natale sono tante le cose da fare… le amiche renne da asciugare, i regali per i bambini da impacchettare, la slitta da lucidare. L’Elfo Verde ha bisogno di aiuto! Un libro simpatico e divertente che propone una storia interattiva invitando i bambini a partecipare attivamente al gioco della lettura.

    61T0vABylQL-300x300@2x

    Oscar (l’Unicorno affamato) mangia il Natale
    di Lou Carter e Nikki Dyson– Picarona. Dai 4 anni

    È la vigilia di Natale e l’unicorno Oscar rischia di rovinare il giorno di festa alla principessa Viola. Affamato, mangia le decorazioni, l’albero e anche i regali. Divorerà anche il cibo magico che permette alle renne di volare o riuscirà a salvare il Natale? Un libro divertente e buffo per i bambini che amano gli unicorni.

    81Y2pD2b1iL-300x300@2x



    Chi vuole uccidere Fred il tacchino?
    di Marco Polillo – Rizzoli. Dai 4 anni

    È la mattina di Natale e nella villa della padrona Giulia sul lago d’Orta fervono i preparativi per l’apertura dei regali e l’imminente cenone. Gatto, il fedele micio del vicecommissario Enea Zottìa, però è nervoso: chi gli ha nascosto la ciotolina dove ora, appena sveglio, vorrebbe fare colazione? Una seccatura dietro l’altra per lui, che deve anche risolvere un mistero: qualcuno vuole fare del male al suo amico Fred, il leggendario tacchino che per la sua bellezza è diventato animale da compagnia e che dovrebbe partecipare alla serata di festa. Che sia lo stesso mascalzone che ha fatto sparire la sua ciotola? Una tenera e spassosa storia natalizia che conquisterà il vostro cuore con l’irresistibile simpatia dei suoi protagonisti, a quattro (e due!) zampe.

    PolilloFRED300dpi-708x1024

    Dove sono le mutande di Babbo Natale?
    di Richard Merritt – Coccole Books. Dai 5 anni

    Babbo Natale ha bisogno dell’aiuto di tutti i bambini: ha perso le mutande e deve ritrovarle prima che sia Natale! Un libro cerca-trova molto divertente grazie alle dettagliate illustrazioni di Richard Merritt, adatto a piccoli detective pronti ad allenare la loro capacità di attenzione.

    81FkB6gIRfL-775x1024

    Elfi al quinto piano
    di Francesca Cavallo – Feltrinelli. Dai 6 anni

    È quasi Natale quando tre fratellini si trasferiscono a R. e da quel momento vivono un’avventura incredibile: dieci elfi trasformano la loro nuova casa in base operativa del Natale, dove preparare e impacchettare i regali per tutti i bambini. Ma riusciranno insieme a terminare la missione e vivere un magico Natale a R.? Una fiaba della co-autrice di Storie della buonanotte per bambine ribelli per bambini e adulti che racconta il nostro tempo.

    81gw1skTOL-816x1024

    Piccole fiabe per grandi guerrieri
    di Matteo Losa – Mondadori. Dai 6 anni

    “Piccole fiabe per grandi guerrieri” parla di malattia, senza mai citarla, tramite il genere della fiaba. Si tratta di nove storie contro il cancro, per insegnare ad affrontarlo e possibilmente sconfiggerlo. Perché è proprio a questo che servono le fiabe, fin da quando siamo piccoli: esorcizzare e combattere le paure, insegnandoci a conoscere la realtà. Fiabe universali, da leggere insieme ai nostri figli, che donano lezioni di vita ai bambini di ogni età.

    cover-776x1024

    Penguin Bloom
    di Cameron Bloom e Bradley Trevor Greive – Fabbri Editori. Dai 6 anni

    Una storia vera che somiglia a una bellissima fiaba a lieto fine. La famiglia Bloom è una famiglia felice, finché un brutto incidente non costringe mamma Sam sulla sedia a rotelle, facendola sprofondare in una brutta depressione. La loro vita però verrà stravolta dall’arrivo di Penguin, un pulcino di gazza ferito e abbandonato dalla madre, che darà la forza a Sam di affrontare la sua nuova condizione, riportando gioia e speranza in una famiglia che sembrava averle perse per sempre.

    BradleyPenguin_300dpi-300x280@2x


    Giù la pancia, Babbo Natale!

    di Fulvia Degl’Innocenti e Francesca Carabelli – Gribaudo. Dai 6 anni

    Il Natale è in pericolo! È già il primo dicembre e Santa non ha ancora fatto alcun preparativo per la magica notte tanto attesa dai bambini. Non fa altro che rimpinzarsi di dolci, è diventato grassissimo e non riesce più ad alzarsi dalla poltrona. Per fortuna bussa alla sua porta l’arzilla Miss Befy… Una storia divertente e magica, perfetta per immergersi nell’atmosfera natalizia.

    pancia-babbo-297x300@2x


    Il gufo che aveva paura del buio e altre storie
    di Jill Tomlinson – Feltrinelli Kids. Dai 6 anni

    Torna l’amata serie di Jill Tomlinson che attraverso le storie di simpatici animali parla di noi, delle nostre paure e dei nostri desideri. Racconti teneri e saggi ormai universalmente considerati dei classici della letteratura per bambini e che descrivono quei momenti speciali, nella crescita di un cucciolo, in cui balena l’intuizione di chi si diventerà da grandi.

    gufo-paura-buio

    La magia del Natale
    di Paola Parazzoli – Gribaudo. Dai 7 anni

    Una bella collezione di racconti che celebrano l’atmosfera e la tradizione natalizie. Un volume riccamente illustrato che piacerà ai bambini e agli adulti sensibili alla magia del Natale, per rendere ancora più suggestivo il periodo delle Feste e vivere tutta la meraviglia della notte più amata dell’anno.


    magia-natale-763x1024

    Voglio fare l’artista
    di Petra Bartikova ed Eva Oburkova – Editoriale Scienza. Dai 7 anni

    Il vostro bambino sogna di diventare un cantante e di formare una band? Oppure di recitare indossando eleganti costumi di scena? O ancora ama cimentarsi nella pittura? Ecco allora un libro dedicato all’artista che c’è in lui, ricco di suggerimenti per concretizzare le sue idee e affinare il suo talento. Come mettere in scena uno spettacolo teatrale con gli amici, creare il catalogo di una mostra o preparare la locandina del suo primo concerto: sono solo alcune delle attività che il libro invita a provare, fornendo una serie di materiali per iniziare a fare pratica.


    voglio-fare-l-artista-cop-300-293x300@2x

    Il canto di Natale
    di Charles Dickens – Gribaudo. Dai 7 anni

    «Caldo e freddo esterni avevano ben poca influenza su Scrooge. Nessun vento poteva essere più tagliente di lui, nessuna nevicata più indefessa nel realizzare il suo scopo, nessuna pioggia battente meno disponibile a lasciarsi convincere dalle preghiere». Non è Natale senza il famoso romanzo di Dickens, diventato un classico per tutta la famiglia. Gribaudo ne lancia una nuova edizione, con confezione raffinata e copertina/poster. Da leggere insieme, emozionandosi.


    canto-natale-729x1024

    Costruisci le tue megastrutture e scopri come funzionano

    di Ian Graham – Editoriale Scienza. Dagli 8 anni

    Dalle piramidi ai grattacieli, esplorate la storia e le tecniche che stanno dietro le strutture più grandi e impressionanti del mondo. Il libro dà anche la possibilità di costruire le mega strutture, utilizzando

    il materiale fornito: spago, cartoncino prefustellato, dadi e bulloni di plastica. Dalla Torre Eiffel all’Empire State Building, fino al Golden Gate e al Pantheon di Roma: scommettiamo che questo libro appassionerà anche i bimbi più cresciuti?

    mega-strutture-3D_cop_web-300x260@2x

    Perché io sono io e non sono te
    di Tomi Ungerer – Feltrinelli. Dai 10 anni

    Chi ha creato Dio? Perché esiste il denaro? Perché si deve morire? È possibile che la mia vita sia soltanto un sogno? Il niente esiste? Perché dobbiamo amare anche gli altri e non soltanto noi stessi? Tomi Ungerer risponde alle domande filosofiche dei suoi piccoli e saggi lettori con l’irriverente confidenza del grande artista, che non ha mai rinnegato il proprio bambino interiore. Le sue risposte sorprendono, divertono, provocano, ma soprattutto suscitano la voglia di pensare. Ideale per i bambini di ogni età.


    perche%CC%81-pinguini-724x1024


    Coraggio
    di Raina Telgemeir – Il Castoro. Dai 10 anni

    Raina è preoccupata per la scuola, per gli amici e per i ragazzi. È il momento affrontare e vincere le proprie paure con coraggio. Un fumetto per i bambini ormai cresciuti che con delicatezza tratta i temi della preadolescenza e aiuta a sentirsi meno soli e più vicini agli altri.

    61oaKZk59HL-704x1024



    FONTE:https://www.mammeacrobate.com/libri-natale-bambini/

  6. .
    FARE DEI REGALI SICURI AI BAMBINI: COME SCEGLIERE?

    giocattoli_sicuri_001

    Fare un regalo a un bambino può essere una delle cose più belle del mondo: tanta scelta, tanti colori, tanta creatività, ma al contempo quando si inizia a porsi delle domande tanta ansia da prestazione!

    Cosa regalare a un bambino per renderlo felice? Come fare il regalo sicuro? E in questo caso per sicuro intendiamo in primis la sicurezza del giocattolo e a seguire la sicurezza che il giocattolo piaccia…

    Se la scelta per i vostri figli e per quelli di amiche e parenti ricadrà sui giocattoli, oltre a capire se potrà piacere o meno a chi lo riceverà, al costo e all’uso che potrà farne, c’è un altro aspetto su cui mantenere l’attenzione alta, ossia la qualità e la sicurezza dei giochi che acquisteremo.

    Ma come capire se un giocattolo è davvero sicuro? Oggi vogliamo condividere con voi le regole del Ministero della Salute per tutelare l’incolumità fisica dei bambini ed essere certi di scegliere prodotti non pericolosi.

    Ma prima una domanda che ci fate sempre: come fare un regalo che va sul sicuro a un bambino?

    3 CONSIGLI PER FARE UN REGALO CHE PIACE SICURO AL BAMBINO
    1. SCELTA AMPIA E ORIGINALE


    Uno dei modi migliori per aiutare amici e parenti a non sbagliare e ad andare sul sicuro è quello di fare una lista regalo in un negozio online come I Sogni nel Baule, super fornito ma soprattutto originale. Prima infanzia, giochi in legno, giochi creativi o giochi d’immaginazione? Dagli 0 ai 12 anni, si trova ampia scelta.

    2. CHIEDETE AI GENITORI
    Solo i genitori possono sapere davvero cosa piace ai loro figli.
    Solo i genitori hanno ascoltato e raccolto i desideri, i gusti e i sogni in materia di regali dei più piccoli e quindi il consiglio che possiamo darvi è: chiedete a loro. Sapranno indicarvi la fissa del momento.

    3. CHIEDETE AI BAMBINI
    Se sono già grandicelli… anche loro hanno idee molto chiare in fatto di giocattoli.

    Ma oltre a premurarsi che il regalo piaccia di sicuro a chi lo riceve, serve che sia sicuro in materia di protezione. E quindi veniamo all’aspetto più pratico.

    10 CONSIGLI PER SCEGLIERE GIOCATTOLI SICURI


    1. ATTENTI AL MARCHIO CE SUL GIOCATTOLO

    Per ogni giocattolo i fabbricanti redigono una dichiarazione CE di conformità con la quale si assumono la responsabilità della regolarità e appongono, secondo quanto previsto dalla direttiva, la relativa marcatura CE. Anche se il marchio CE non garantisce da tutti i rischi (prova ne sono le notifiche presenti nel sistema RAPEX di giocattoli pericolosi, pur marcati CE) è fortemente sconsigliato l’acquisto di giocattoli che ne sono sprovvisti.

    2. GIOCATTOLI ELETTRICI: PER LA MAGGIORE SICUREZZA DEL BAMBINO SCEGLIERE QUELLI A BATTERIA

    Nel caso di giocattoli elettrici (trenini, ferri da stiro, forni etc.) devono poter funzionare solo tramite trasformatore esterno con dispositivo salvavita a bassa tensione (massimo 24 Volt). Oltre al marchio CE, deve essere presente quello IMQ dell’Istituto del Marchio di Qualità. In ogni caso, è prudente sorvegliare il bambino durante il gioco.

    3. RISPETTARE LA FASCIA DI ETÀ INDICATA SULLA CONFEZIONE

    Per le caratteristiche dei materiali e la dimensione dei componenti rimovibili, un giocattolo sicuro per una fascia di età, può risultare molto pericoloso per età inferiori.

    4. ATTENZIONE AI MATERIALI UTILIZZATI

    In caso di giocattoli di stoffa o di peluche, oltre al marchio CE, si consiglia di controllare che i materiali siano di alta qualità (peli che non si staccano, occhi e naso fissati in modo anti-strappo, cuciture solide, nastri corti ed imbottitura che non si sbriciola) e che non siano infiammabili. Il bambino sottopone il giocattolo a test di resistenza massimali ed ha una naturale vocazione alla curiosità di vedere cosa contiene, per cui è portato a rompere l’involucro e ad esplorarne il contenuto, spesso portandolo alla bocca. Occhi e naso in plastica dura possono essere inalati e provocare soffocamento.

    5. EVITARE I GIOCATTOLI CONTRAFFATTI

    Sono solitamente di materiale scadente, pericoloso per lesioni alla cute e alle mucose per alcune imperfezioni costruttive e facilmente infiammabili.

    6. EVITARE I GIOCATTOLI CON BORDI O PUNTE TAGLIENTI

    Nel caso il materiale costruttivo fosse metallico, verificare che i bordi siano opportunamente “orlati” e che non ci sia ruggine o punti di ruggine. Verificare periodicamente il buono stato di conservazione e l’assenza di rotture per giocattoli già presenti in casa da tempo. L’uso potrebbe averli resi pericolosi rispetto alle caratteristiche iniziali. In questo caso si consiglia di eliminarli.

    7. PER I GIOCATTOLI MECCANICI, VERIFICARE CHE GLI INGRANAGGI SIANO BEN PROTETTI E NON ACCESSIBILI AL BAMBINO

    Le lesioni cutanee ed articolari da “imprigionamento” negli ingranaggi sono molto dolorose e talvolta con esiti funzionali importanti.

    8. LE ARMI-GIOCATTOLO, DESTINATE AI BAMBINI DI ETÀ PIÙ ELEVATA, DEVONO UTILIZZARE SOLO PROIETTILI FORNITI DALLA DITTA PRODUTTRICE

    Frecce e dardi devono avere la punta arrotondata, possibilmente di sughero o protetta con una ventosa difficilmente rimovibile. È consigliabile evitare che questi giocattoli, indirizzati ad una fascia di età maggiore, cadano nelle mani di bambini di età inferiore, per il rischio di lesioni oculari da uso improprio.

    9. TENDE E CASETTE IN TELA DEVONO ESSERE MUNITI DI UN’USCITA FACILMENTE APRIBILE DALL’INTERNO

    Inoltre i sistemi di sostegno devono essere di plastica, leggeri e facili da montare.

    La stabilità della casetta o della tenda deve essere affidabile anche per movimenti bruschi e violenti, come può avvenire durante il gioco.

    10. VERIFICARE CHE LA CONFEZIONE SIA COMPLETATA DA ISTRUZIONI IN LINGUA ITALIANA

    Sulle modalità di montaggio e di utilizzo, leggerle accuratamente assieme al bambino, associando così alla gioia per il nuovo dono, quella di “varare” assieme a un familiare o a un amico il nuovo giocattolo.

    Utilissimi consigli da seguire alla lettera per un Natale in tutta sicurezza!

    Fonti: Ministero della Salute
  7. .
    Parafrasi: "Italy" di Giovanni Pascoli da II a VIII
    di vincenzo.c (Medie Superiori) scritto il 07.03.20

    Italy è un poemetto composto da 450 versi divisi in due canti, con il sottotitolo Sacro all’Italia raminga. Giovanni Pascoli scrisse quest’opera nel 1904 ispirandosi alle vicende di una famiglia di contadini di Castelvecchio costretta a emigrare negli Stati Uniti. La poesia evidenzia la perdita di identità, l’estraneità e l’incomprensione fra chi è partito e i familiari rimasti in patria a conservare arcaiche tradizioni. Pascoli racconta la storia della piccola Maria-Molly, malata di tisi, riportata in Italia dal lontano Ohio per essere curata.
    II
    Salivano, ora tutti dietro il nonno, la scala rotta. Il vecchio lupo in basso non abbaiò: scondinzolò tra il sonno.
    E tentennò sotto il lor piede il sasso davanti all'uscio. C'era sempre stato presso la soglia, per aiuto al passo. E l'uscio, come sempre, era accostato. Lì dentro, buio come a chiudere gli occhi. Ed era buia la cucina accanto. La mamma? Forse scesa per due pezzi di legna da arder...forse in capanna a mungere...No, era al focolare sopra i due ginocchi. Aveva pulito rispettivamente la mangiatoia e lo strumento di legno posto sopra la mangiatoia, sul quale si colloca il fieno per gli animali; ora, accendeva...Udì il suono del fuoco: era in ginocchio, disse la preghiera. Appariva nel buio a poco a poco. E negli stecchi lei soffiò, mezzo arsi; e le sue rughe, apparvero al barlume. E raccattava, senza ancor voltarsi, tutta turbata, avanti a sé, la mamma, rami di potatura, fusti della canapa, sparsi sul focolare. E si levò la fiamma.
    III
    E i figli la rividero alla fiamma del focolare, curva, sfatta, pallida.
    Ed accostando agli occhi, essa, la punta del grembiule; con un fil di voce . I muri grezzi apparvero col banco vecchio e la vecchia tavola di noce. Di nuovo, una stampa americana dove si vede un uomo di colore con una lenza da pesca. Evidentemente un dono dai figli. Tutto era vecchio, scuro. S'udiva il soffio delle vacche, e l'odore di muffa, di chiuso e di vecchio della capanna empiva l'umile dimora. Beppe sedé col capo indolenzito tra le due mani. La bambina bionda ora indicava qua e là col dito. Parlava e la sua nonna, tremebonda, stava a sentire. Parlava la sua lingua d'oltremare
    IV
    Maria guardava. Aveva gli zigomi arrossati, aveva lacrime lontane negli occhi, un colpo ad or ad or di tosse. La nonna intanto ripeteva: parole che assomigliavano a una lingua straniera ma non lo erano Un bianco tovagliolo logoro metteva sulla tavola ed affettava il pane. Pane di casa e latte appena munto. E qui Beppe soggiungeva compunto
    Oh! no: non c'era lì né la torta con gli aromi né tutto il resto. Ruppe in un gran pianto Oh! no: starebbe in Italy sin tanto ch'ella guarisse: un mese o due, povera Molly! e Joe godrebbe di questo riposo e svago dopo il lavoro! Muggiva il vento che scendeva dai colli bianchi di neve. Lei mangiò poi muta fissò la fiamma con gli occhioni umili di pianto. Venne, sapendo della lor venuta, gente, e qualcosa rispondeva a tutti Joe, grave Il vento di tramontana discendeva con sordi brontoli. Ognuno si godeva i cari ricordi, cari ma perché ricordi: quando sbarcati dai mari sconosciuti scorrevano le terre ignote con il richiamo del venditore ambulante in bocca, a guadagnare soldi per farsi un campo, per rifarsi un nido...
    VI
    Un campettino da vangare, un nido da riposare: riposare, e ancora gettare in sogno quel lontano grido: Volete comprare ... per Chicago e Baltimora, comprare figurine ... per Troy, Memphis, Atlanta, con una voce che te stesso ancora: a buon mercato!... nella notte, solo in mezzo a tanta gente; a buon mercato! a buon mercato! tra il frastuono della grande metropoli che opprime; a buon mercato!... Finalmente un altro odi, che canta... Sentendo la voce di un compatriota che canta, all'emigrante sembra di essere tornato in patria, e di udire il verso del gallo appollaiato sul mucchio del concime. La voce di un altro tra i presenti che era stato anch'egli in America, interviene a sottolineare gli aspetti positivi del paese straniero, dopo quelli negativi: quando arriva il gelo, al calore della stufa a carbone!. O va per via, battuto dalla pioggia. Trova una fattoria; e mostra il suo cesto con la mercanzia. Un uomo compra tutto e gli dà anche ospitalità. Diceva alcuno; ed assentiano al detto gli altri seduti entro la casa nera, più nera sotto il bianco orlo del tetto. Uno guardò la piccola straniera prima non vista, muta, che tossì. Ella negò severa
    VII
    La mamma allora con le dita magre la lana che la filatrice trae dalla rocca prima di raccoglierla sul fuso. La civiltà industriale appare alla contadina in una luce favolosa, perché per lei producetutto quel filo così rapidamente è un prodigio che possono compiere solo le fate, e s'indugiava a lungo nel suo cantuccio presso il focolare.. Vedeva le mille fate nelle grotte illuminate. A lei faceva il fungo la lucernina nell'oscura notte.
    VIII
    Metro: terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB ecc.) con un verso di chiusura per ogni "capitolo".
  8. .

    25 lavoretti per Natale da fare con i bambini


    Il Natale si sta avvicinando e i piccoli di casa sono sempre più in fermento! Insegnate loro come fare qualche lavoretto in tema con lo spirito natalizio, per addobbare la casa o regalarlo agli amichetti. Basta poco per dar vita a vere e proprie creazioni natalizie, partendo da materiali che si hanno già in casa come bottoni, avanzi di stoffa o carta. Anche il mondo del riciclo offre tanti spunti interessanti e tutti low cost!

    Di seguito forniamo 25 spunti interessanti per realizzare oggettini in tema con l’aiuto dei bambini.

    1. PRESEPE CON I BASTONCINI
    Come allestire con i propri figli un presepe ‘fai da te’ rapidamente e a costi contenuti? Cercate in farmacia o dal vostro medico dei bastoncini abbassalingua. Fateli colorare dai bambini con tempere, colori acrili o pennarelli. Una volta asciutti, incollateli con del vinavil o della colla a caldo, creando una capanna e in forma molta stilizzata Maria, Giuseppe e Gesù. Poi abbellite il lavoro come preferite. Appendete il vostro presepe e per renderlo ancor più speciale mettete sotto una lucina che lo illuminerà di sera.


    1_lavoretti_natale-200x300@2x

    2. LAVORETTO CON LA CARTA VELINA
    La carta velina può essere impiegata in molteplici modi, garantendo un risultato ottimo. Prendete un cartoncino (scegliete la grandezza che preferite) e fate disegnare ai bambini un tema natalizio, come la sagoma di un presepe, di un albero di Natale e così via. Mettete al lavoro i bimbi, facendo loro punzonare il contorno della sagoma con un piccolo punteruolo fino a staccare la parte interna; acquistate della carta velina (meglio un mix di colori) e tagliatela a pezzetti. I bambini dovranno occupare lo spazio lasciato libero dalla sagoma con la carta velina colorata… l’effetto finale sarà strepitoso, specialmente posizionando il lavoretto controluce.


    2_lavoretti_natale-200x300@2x

    3. BABBO NATALE CON I BASTONCINI, IL CARTONCINO E LA LANA
    Che ne dite di un Babbo Natale ‘fai da te’ con materiali da riciclo facile e veloce? Occorrono dei bastoncini abbassalingua per la base a forma triangolare, sulla quale incollare il cartoncino bianco e rosso, ritagliati a forma di nuvoletta e triangolo. Incollateli insieme ai bambini e insegnate loro a intrecciare la lana bianca per ricreare la barba. Applicate poi un pon pon rosso. Potete usarlo per i selfie con la famiglia!

    11.gluedtomycraftsblog.com_-264x300@2x

    4. ANGIOLETTO FATTO CON LE PIGNE
    Realizzate con i bambini degli angioletti natalizi da appendere fatti con le pigne. Se ne avete la possibilità, recuperate le pigne in giardino o nei parchi vicino a casa (meglio se di forma tondeggiante). Fissate la pigna a una base – va bene, per esempio, anche un cartoncino colorato – e sopra la pigna mettete un piccolo pezzo di tessuto fatto a palla che formerà la testa dell’angioletto (in alternativa va bene anche una pallina in legno o un batuffolo di cotone). Con della colla a caldo incollate la palla sulla sommità della pigna; con dei pennarelli disegnate sulla testa occhi, naso e bocca. Per i capelli usate della lana o dei glitter dorati e con un nastro colorato legato ad asola fate le ali da incollare sul retro della pigna. L’angelo natalizio sarà bellissimo e pronto da appendere!

    3_lavoretti_natale-262x300@2x

    5. PRESEPE ORIGINALE CON I SASSI
    E se creassimo le tue pietre della storia della natività per aiutare i bambini a capire il vero significato del Natale? Occorrono pietre piatte e pennarelli a vernice acrilica, facili e pratici. Potete intanto scegliere i soggetti da illustrare e disegnare prima tutti i contorni, dopo colorare i dettagli. Un bel lavoretto da fare con i bambini aspettando la festa dell’anno più bella.

    12.rainydaymum.co_.uk_-279x300@2x

    6. TORTA “FAI DA TE”
    Un’idea molto carina sotto Natale è quella dei dolci ‘fai da te’. Ma che cosa significa? In pratica viene regalato un barattolo o un vasetto con all’interno gli ingredienti asciutti, come zucchero e farina, che fungeranno da base per il dolce scelto. Dovete scegliere il contenitore più adatto in funzione della quantità degli ingredienti e versarli, suddividendoli in strati (quindi versare un ingrediente alla volta). La stratificazione cromatica risulterà molto scenica. Fatevi aiutare dai bambini, che si divertiranno un sacco. Infine, una volta chiuso il coperchio, decoratelo a piacimento con un addobbo natalizio.
    Non dimenticatevi di appendere fuori dal barattolo la ricetta, che comprenderà anche gli ingredienti da aggiungere in fase di preparazione (uova, burro, ecc.)!

    4_lavoretti_natale-198x300@2x

    7. BIGLIETTI DI AUGURI SPECIALI

    Creare biglietti di auguri non è mai stato tanto divertente! Avete bisogno di cartoncini dei colori che preferite, di strass da riciclare da vecchi vestiti o oggetti e della colla. A questo punto potete tracciare la mano del vostro bambino, incollarla sul cartoncino e ritagliare una forma rettangolare per ricreare il tronco dell’albero e una stella da incollare in cima. Divertitevi a completare il biglietto posizionando tutti gli strass colorati che volete.

    13.blitsy.com_-300x300

    8. PALLINE DI NATALE
    Anziché decorare il vostro albero con palle natalizie acquistate, perché non provate a realizzarle in casa con i vostri bambini? Una cosa è certa: i più piccoli si divertiranno tantissimo e voi potrete passare del tempo con loro!
    Materiale: colla vinilica da diluire in acqua, dei palloncini gonfiabili e dello spago colorato. Gonfiate i palloncini su cui avvolgere lo spago precedentemente imbevuto di colla e acqua. Riempite tutta la superficie e, se preferite, potete usare spaghi di colore diverso. Lasciate asciugare e fate scoppiare il palloncino… la palla di spago è pronta da appendere. Potete abbellirla con qualche particolare natalizio, come fiocchi, campanelle e glitter.

    5_lavoretti_natale

    9. CALENDARIO DELL’AVVENTO PER BIMBI PIÙ GRANDI
    Realizziamo un calendario dell’avvento diverso dal solito, con una sorpresa al giorno? Vi occorrono 12 rotoli di carta igienica, da dividere a metà per averne 24. Su un foglio di carta pacco segnate i numerini e chiudete l’apertura del rotolo, dopo aver inserito la sorpresa. Lasciatevi guidare dalla fantasia: dalle caramelle ai pupazzetti, potrete proporre ai bambini una storia al giorno ispirata all’oggetto. Per renderlo ancora più simpatico costruite un tetto e il comignolo in cartone.

    14.mercatinodeipiccoli.com_-495x1024

    10. ALBERELLI DI NATALE IN SUGHERO
    Realizzate il vostro personalissimo albero di Natale con dei tappi in sughero. Fateli colorare dai bambini o ricopriteli con glitter. Voi adulti, per impedire ai bambini di scottarsi, incollerete con della colla a caldo i tappi colorati formando così un mini albero natalizio. Formate, poi, una base con un pezzo di legno o del cartone, rivestendola con carta colorata. Divertitevi con i bambini ad addobbare la nuova creazione con piccoli pon pon, pigne, fiocchetti e nastri. Adornate, infine, la sommità con una stella, anch’essa ricavata dai tappi.

    6_lavoretti_natale-263x300@2x

    11. CALENDARIO AVVENTO PER BIMBI PIÙ PICCOLI
    Impariamo i numeri da 1 a 25 con un calendario dell’avvento facilissimo da creare. Occorre un cartoncino robusto, sul quale disegnare un cerchio sul cartoncino e poi ritagliarlo facendo un buchino esattamente al centro. Con un altro cartoncino realizziamo il cappellino, da incollare sul cerchio e la carotina per il naso, alla quale inserire il ferma campioni. Inseriamo i numeri, prima a matita e dopo con i pennarelli. È pronto da appendere!

    15.lagirandolacreativa.blogspot.com_-225x300@2x

    12. MINI GHIRLANDE NATALIZIE FATTE CON I BOTTONI
    Le mini ghirlande di bottoni possono essere utilizzate per addobbare, oltre che gli alberi di Natale, anche tutta la casa. Ritagliate una base ad anello da un cartoncino (considerate il diametro esterno di circa 10 cm e quello interno di 7 cm). Recuperate dei bottoni, scegliendoli della stessa tonalità o multicolor a seconda del gusto e della disponibilità. Fateli posizionare dai bambini sulla base in cartone e poi procedete all’incollaggio: in caso usiate colla a caldo, fatelo voi adulti, mentre con colla vinilica potete farvi aiutare dai bambini (attenzione che non si mettano le mani in bocca!). Una volta asciugato il lavoretto, decoratelo con un nastro colorato e la mini ghirlanda sarà pronta.

    7_lavoretti_natale

    13. ALBERI DI NATALE CON PIGNE E SUGHERO
    Che ne dite di alberelli da fare in breve tempo e con materiali che sicuramente avete a casa? Potete aggiungerli nel presepe, disporli come addobbi allo stesso albero di natale o semplicemente divertirvi con i vostri bambini con l’aiuto soltanto di tappi di sughero, pigne, acrilico verde e una stellina da mettere in cima. I tappi di sughero sono davvero versatili nei progetti di riciclo creativo.

    16.httpnatale.woohoo.pw_

    14. PUPAZZETTI DI NEVE

    Per questo lavoretto basta armare i bambini di carta e matite colorate. L’idea consiste nel realizzare dei pupazzi di neve o anche dei Babbi Natale con un cappellino in testa. Una volta disegnati e colorati, potete ritagliarli o, se i bambini non sono molto piccoli, fatelo fare a loro utilizzando forbici dalla punta arrotondata. Facendovi aiutare dai vostri figli, fissate i pupazzi a dei legnetti che aiuteranno ad appenderli. Preparate dei pendenti che simuleranno una cascata di fiocchi di neve da attaccare ai legnetti. I piccoli dovranno disegnare delle stelle a più punte che, una volta ritagliate, andranno incollate con un filo sottile. I pupazzi di neve sono pronti!

    8_lavoretti_natale

    15. ANGEL’S TAG
    Volete rendere i Tag per chiudere i vostri pacchetti di Natale originali e personalizzati? Potete utilizzare i Tag di cartone in commercio, oppure prepararli, tagliando un rettangolo, gli angolini su un lato e facendo il buchino in alto. Per ricreare il vestitino piegate a metà il pirottino di un muffin, poi verso l’interno i lembi del semicerchio. Incollate l’abitino alla Tag e con il pennarello bianco, disegnate la faccia e sbizzarritevi con i particolari che desiderate.

    17.icoloridilaura.it_-224x300@2x

    16. BIGLIETTI REGALO A TEMA NATALIZIO

    Prendete dei cartoncini colorati e del feltro. I bambini potranno sbizzarrirsi con la fantasia disegnando i soggetti natalizi e ritagliandoli (in caso siano piccoli aiutateli). Basterà incollarli a un cartoncino e il biglietto di regalo natalizio sarà pronto. Potrà essere impreziosito con nastri, fiocchi, batuffoli di cotone per simulare l’effetto neve…

    9_lavoretti_natale-224x300@2x
    18.maestragemma.com_
    17. GHIRLANDA DI “MANINE”

    Siamo stufi delle solite ghirlande? Che ne dite di prepararne una utilizzando principalmente… le nostre manine? Possiamo utilizzare il feltro, è un materiale che può essere tagliato, cucito, incollato. Divertiamoci a disegnare, prima di ritagliarle, le forme delle manine, magari anche di mamma e papà, da poter alternare nella ghirlanda. Incolliamole come nella foto, abbelliamole con fantasia e procuriamoci le campanelline da aggiungere



    18. SEGNAPOSTO BABBO NATALE
    Come possiamo coinvolgere i bambini durante i “noiosi” preparativi? Facciamoci aiutare a creare segnaposto natalizi simpatici che possano rendere giocosa e divertente la tavola. Sono tanti i personaggi che possiamo proporre, come sicuramente Babbo Natale. Utilizzate il feltro per creare i triangoli e i dettagli: la barba, il cappellino e le scarpe. Aggiungete un nastrino da incollare dalla parte opposta. La fantasia non ha limiti: servitevi di bottoni o altro per decorare i vostri segnaposto.

    19.designmag


    19. PUPAZZO DI NEVE CON UN VECCHIO CALZINO
    Anche a voi dopo il bucato capita di trovare il solito calzino spaiato? Utilizziamolo per creare un pupazzo di neve! Riempiamo di ovatta il calzino ma inseriamo a metà un elastico in modo da dividere corpo e testa. Decoriamo con i bottoni e con nastrini, senza dimenticare di disegnargli occhi e bocca e di mettergli il nasino.

    20.ispirando.it_-300x219@2x

    20. LE RENNE FATTE CON I CARTONI DELLE UOVA

    Il mondo del riciclo è veramente vario e con un po’ di fantasia si possono creare tanti oggetti divertenti. I bambini potranno realizzare delle renne di Natale… ma come? Recuperate dei contenitori delle uova di cartone e ritagliateli in diversi pezzi, che i bambini dipingeranno con delle tempere o dei colori acrilici. Poi dovranno disegnare gli occhi e incollare un naso rosso, utilizzando un mini pon pon. Infine formeranno delle corna e delle orecchie (sempre disegnandole, colorandole e ritagliandole) da attaccare alla creazione natalizia e la renna è pronta!

    10_lavoretti_natale

    21. RENNE MOLLETTE
    Utilizzando materiali che si hanno a casa è davvero possibile creare decorazioni originali! Con mollette da bucato, fili di lana, tempere e tanta fantasia potete realizzare le renne mollette, da appendere per rendere ancora più natalizia la casa. Un’alternativa alle renne è Babbo Natale, basterà della stoffa o del feltro rosso per il cappello e del cotone per il pon pon e per la barba.

    25c384bca81ab243de42e991012fdc4d-243x300@2x

    22. PRESEPE DI PIGNE O DI SUGHERO
    Il presepe è una vera passione, anche per chi si sbizzarisce con rappresentazioni originali. Se avete a disposizione pigne raccolte in giardino o al parco, utilizzatele per realizzare i personaggi della natività. Servirà incollarci una pallina come testa (va bene qualsiasi materiale) e del feltro come copricapo e mantello. In alternativa potete dar vita al vostro presepe riciclando tappi di sughero, sempre servendovi del feltro per vestire i protagonisti.

    28cecdb78b9bf8e273fbfb666759aece

    23. PALLA DI NEVE NATALIZIA
    Le palle di neve incantano grandi e piccine. Ma avete mai pensato di poterne creare una? Scegliete intanto la figura da inserire e da creare con la pasta fimo. Occorre poi un vasetto da conserva della forma che preferite, colla, lustrini e acqua distillata. Dopo aver incollato il vostro personaggio sul lato interno del tappo, riempite il vasetto con l’acqua distillata e aggiungete i lustrini – se desiderate che stiano sospesi più a lungo aggiungete un cucchiaino di glicerina. Chiudete con attenzione il vasetto e sognate con i vostri bambini.

    snezna_krogla07-1-225x300@2x

    24. PRESEPINO IN UNA MUSICASSETTA

    Ricordate le musicassette? Ne avete conservato a casa? Per questo lavoretto occorre trasformare la custodia in una capanna. Un modo per fare un salto indietro nel tempo e spiegare ai nostri bambini cosa erano. Divertiamoci con loro a disegnare e realizzare i personaggi della natività e inseriamoli nella loro “capanna”, rendendolo un piccolo presepe che può essere spostato dove si preferisce durante le feste.

    jpg

    25. QUADRETTO NATALIZIO
    È possibile trasformare una cassetta di legno o una scatola di scarpe in un quadretto natalizio? Progettate un paesaggio o un personaggio, raccogliate materiali di riciclo di ogni tipo e lasciatevi guidare dalla fantasia e dalla creatività. Per esempio, con rametti, pigne e cotone si potrà realizzare un paesaggio innevato con un pupazzo di neve oppure un teatrino con Babbo Natale e un elfo… e poi aggiungere lucine con una batteria per rappresentare il cielo stellato o tendine di cotone per realizzare la neve.

    d1b1eab117b54ff7a27db46481a23712

    FONTE:https://www.mammeacrobate.com/lavoretti-natale-bambini-diy/

  9. .
    I 7 abiti da sposa più costosi della storia

    Come le 7 meraviglie del mondo: ecco quali sono i 7 abiti da sposa più cari della storia! Prezzi a partire da 100.000 dollari...




    l costo dell’abito da sposa dipende dai tessuti utilizzati, dalle ore di lavorazione impiegate per produrlo (che aumentano se è su misura) e da tanti altri fattori, tra i quali ovviamente l’importanza del marchio. Alcune spose scelgono il fast-fashion anche per il loro grande giorno: H&M ad esempio, ha appena lanciato una collezione sposa con modelli che costano meno di 200 €. Oggi però parliamo di high cost, se così si può dire… Ecco quali sono i 7 abiti da sposa più cari della storia!

    michaelcincocouture

    L’abito di Victoria Swarosvky


    Lo scettro dell’abito più caro di tutti i tempi va all’erede di Swarovski, che si è sposata indossando un abito tempestato di cristalli del valore di 795.000 euro!
  10. .
    Il 1980 in Italia: cinque fenomeni “pop” da ricordare

    Last Updated on 17/03/2020

    Cinema, musica, libri, giochi e televisione: ecco i cinque grandi casi culturali nel 1980, da Pac-Man a Il Bisbetico Domato…



    Correva il 1980: un anno segnato dalla mafia e dalle Brigate Rosse, della strage di Ustica e quella di Bologna, accadeva qualcosa di ben più lieto e leggero. Ecco i cinque “fenomeni pop” di quell’anno…

    1980: Il bisbetico domato, Video Killed the Radio Star e Il nome della Rosa
    Cinema – Scritto e diretto da Castellano e Pipolo, Il bisbetico domato è il film boom del 1980 italiano. Simpatica rivisitazione de La bisbetica domata di William Shakespeare, uscì il 20 dicembre 1980 ed ha incassato circa 14 miliardi di lire dell’epoca.

    Leggi gli articoli “cinematografici” di Uozzart.com

    Musica – Il singolo più venduto in Italia è Video Killed the Radio Star, il primo singolo del gruppo britannico The Buggles. Fu pubblicato dalla Island Records nel 1979, ma in Italia arrivò (e sbancò) solo nel 1980. Un altro successo degno di nota, “made in Italy”? La Non so che darei di Alan Sorrenti, tratta dall’album Di notte. La canzone rappresentò l’Italia all’Eurovision Song Contest di quell’anno.

    Leggi gli articoli “musicali” di Uozzart.com

    Libri – Umberto Eco pubblica Il nome della Rosa, romanzo storico che diverrà prima un best seller mondiale, poi il soggetto di un film con Sean Connery e una miniserie tv andata in onda su Rai Uno nel marzo 2019. Il romanzo è arrivato a vendere circa 50 milioni di copie in Italia e nel resto del mondo. E’ stato tradotto in oltre 40 lingue.

    Leggi gli articoli “letterari” di Uozzart.com

    Pac-Man e il Processo di Aldo Biscardi
    Giochi – Iniziò il 10 maggio del 1980, ovviamente in Giappone, la commercializzazione del videogioco Pac-Man. Ideato da Toru Iwatani e prodotto dalla Namco nel 1980 nel formato arcade da sala. Una curiosità: il punteggio più alto raggiungibile qui è di 3 333 360 punti, perché un bug nel codice del gioco impedisce di oltrepassare il 256º livello. Questo punteggio è definito “punteggio perfetto”. Ma per ottenerlo occorre mangiare tutto il mangiabile. Praticamente (quasi) impossibile.



    Televisione – Una trasmissione che ha fatto epoca. Parliamo del talk show di Aldo Biscardi, Processo del lunedì/Processo di Biscardi. La prima puntata andò in onda il 9 settembre 1980, quando il programma era trasmesso da RaiTre. Ma sono tante le emittenti che hanno ospitato il famoso “rosso”, che si è aggiudicato il titolo di “conduttore italaino più fedele a una trasmissione” di sempre, scomparso nel 2017.

    Articolo anche apparso su Stile.it
  11. .

    Festivalbar, tutti i 49 vincitori della storica kermesse dell’estate


    Last Updated on 03/07/2021

    Che ne sanno i GenZ di quanto era bello il Festivalbar, che decretava ogni anno la colonna sonora dell’estate. Centinaia di artisti, italiani e stranieri, sono passati da quel palco, diventato in circa quarant’anni di storia, dal 1964 al 2007, sinonimo di grandissima musica, principalmente pop, ma non solo.



    Che ne sanno i GenZ di quanto era bello il Festivalbar, che decretava ogni anno la colonna sonora dell’estate. Centinaia di artisti, italiani e stranieri, sono passati da quel palco, diventato in circa quarant’anni di storia, dal 1964 al 2007, sinonimo di grandissima musica, principalmente pop, ma non solo.



    Festival di Sanremo, tutti i vincitori dal 1951 a oggi


    Da “Grazie dei fiori” di Nilla Pizzi a “Fai rumore” di Diodato: in attesa del vincitore del 2021, ecco tutti i cantanti, con le rispettive canzoni, che si sono aggiudicati il primo posto…


    La genesi del festival e l’idea dei gettoni
    Il Festivalbar nasce nel 1964 da un’idea di Vittorio Salvetti. La misurazione delle preferenze del pubblico avviene attraverso gli ascolti rilevati dai jukebox disseminati nei bar di tutta Italia (da cui il nome della kermesse): ad ogni apparecchio era applicato un “contatore” che rilevava quante volte un brano veniva scelto e di conseguenza suonato. Alla fine dell’estate, a decretare il vincitore era la somma di tutte le “gettonature”.

    Dalla versione Rai a quella Mediaset
    Il Festivalbar ha una sola premiazione finale a settembre, che a partire dal 1966 sarà una vera e propria serata televisiva trasmessa sulle reti Rai fino al 1982. Nel 1983, con il passaggio alle reti Fininvest, prima su Canale 5, poi su Italia 1 a partire dal 1989, la manifestazione cambia regolamento e format, diventando uno spettacolo itinerante, ripreso settimanalmente da una diversa piazza d’Italia.

    L’ultima edizione e l’ultima compilation
    L’edizione del 2008, inizialmente annunciata con la conduzione di Teo Mammucari e Lucilla Agosti, non si svolge per mancanza di fondi. Ciò nonostante viene pubblicata, per l’ultima volta dopo trent’anni, la tradizionale compilation che raccoglie tutti i successi dell’estate. Scopriamo tutti i vincitori di tutte le edizioni del Festivalbar, dal 1964 al 2007.


    Dal 1964 al 1970
    1964 Bobby Solo – Credi a me
    1965 Petula Clark – Ciao ciao
    1966 Caterina Caselli – Perdono
    1967 Rocky Roberts – Stasera mi butto
    1968 Adamo – Affida una lacrima al vento
    1969 Lucio Battisti – Acqua azzurra, acqua chiara
    1970 Lucio Battisti – Fiori rosa fiori di pesco
    Dal 1971 al 1980
    1971 Demis Roussos – We Shall Dance
    1972 Mia Martini – Piccolo uomo
    1973 “Mia Martini – Minuetto
    Marcella Bella – Io domani”
    1974 Claudio Baglioni – E tu…
    1975 “Drupi – Due
    Gloria Gaynor – Reach Out (I’ll Be There)”
    1976 Gianni Bella – Non si può morire dentro
    1977 Umberto Tozzi – Ti amo
    1978 “Alunni del Sole – Liù
    Kate Bush – Wuthering Heights”
    1979 Alan Sorrenti – Tu sei l’unica donna per me
    1980 Miguel Bosé – Olympic Games
    Dal 1981 al 1990
    1981 Rettore – Donatella
    1982 “Loredana Bertè – Non sono una signora
    Miguel Bosé – Bravi ragazzi
    Ron – Anima”
    1983 Vasco Rossi – Bollicine
    1984 Gianna Nannini – Fotoromanza
    1985 Righeira – L’estate sta finendo
    1986 Tracy Spencer – Run to Me
    1987 Spagna – Dance Dance Dance
    1988 Scialpi e Scarlett – Pregherei
    1989 Raf – Ti pretendo
    1990 Francesco Baccini e Ladri di Biciclette – Sotto questo sole
    Dal 1991 al 2000
    1991 Gino Paoli – Quattro amici
    1992 Luca Carboni – Mare mare
    1993 Raf – Il battito animale
    1994 Umberto Tozzi – Io muoio di te
    1995 883 – Tieni il tempo
    1996 Eros Ramazzotti – Più bella cosa
    1997 Pino Daniele – Che male c’è
    1998 Vasco Rossi – Io no
    1999 Jovanotti – Un raggio di sole
    2000 Lùnapop – Qualcosa di grande
    Dal 2001 al 2007

    2001 Vasco Rossi – Ti prendo e ti porto via
    2002 Ligabue – Tutti vogliono viaggiare in prima
    2003 Eros Ramazzotti – Un’emozione per sempre
    2004 Zucchero – Il grande Baboomba
    2005 Nek – Lascia che io sia
    2006 Ligabue – Happy Hour
    2007 Negramaro – Parlami d’amore

  12. .
    Claudio Baglioni riceve la cittadinanza onoraria del suo posto del cuore: ecco qual è

    L'artista (reduce dal premio Tenco 2022) tornava spesso da bambino nel borgo in cui era nato il padre Riccardo. E qui trovò l'ispirazione per la canzone Ragazza di campagna

    claudio-baglioni-Alessandro-Dobici-SL-635x397


    Claudio Baglioni è diventato cittadino onorario di Ficulle, borgo umbro dove trascorreva le vacanze da bambino e in cui nacque il padre Riccardo (foto Alessandro Dobici)

    Claudio Baglioni ha ricevuto il 28 ottobre la cittadinanza onoraria di Ficulle, in provincia di Terni. Per motivi artistici, va da sé, ma anche sentimentali: il piccolo borgo umbro è uno dei luoghi dell’infanzia del grande artista, nato e cresciuto a Roma. È lì che tornava a giocare da bambino, con papà Riccardo e mamma Silvia, in vacanza.

    «Ficulle è il paese natale di mio padre. Il mondo fantastico e avventuroso di me bambino. Il luogo dei dolci ricordi in cui spesso torna il mio cuore di uomo. È un dono prezioso e un grande onore diventarne cittadino per sempre», commenta Baglioni, reduce dal premio Tenco 2022 ricevuto il 22 ottobre a Sanremo per la «raffinata scrittura musicale» con la quale «ha cantato le storie minime che sono di tutti e i grandi temi dell’uomo», cercando «attraverso la canzone quell’attimo di eterno che tramite l’arte sappia descrivere la vita».


    https://www.amica.it/2022/10/28/claudio-ba...o-sentimentale/
  13. .
    Virginia Raffaele e Claudio Baglioni insieme sui social: flirt in corso?

    Una foto con tanto di cuoricino fa scatenare il pettegolezzo

    113031995-50ff7960-6404-4d92-91d0-f5e73be6f80b

    E’ bastata una foto di coppia social e un cuoricino per far scattare il gossip. C’è un flirt in corso tra Virgilia Raffaele e Claudio Baglioni? L’attrice ha pubblicato uno scatto insieme al cantante seguito dalla didascalia “Eccoci qui” con tanto di emoticon a forma di cuore e sul web si è scatenato il caos. Secondo indiscrezioni lui le avrebbe dedicato alcuni versi delle ultime canzoni. Altri li avrebbero visti dietro le quinte di uno spettacolo teatrale. Qualcosa di più di una semplice amicizia?

    Baglioni e la Raffaele hanno lavorato spesso insieme in passato e ora non hanno confermato o sementito le indiscrezioni. Hashtag sospetti e nuove collaborazioni avrebbero alimentato le voci di una liaison tra Virginia e Claudio. Secondo alcuni le parole del testo di Baglioni sarebbero rivolte all’attrice: "Non so se ci sarai per sempre. Ma è da sempre che tu ci sei stata. Io non so spiegarmi ancora come Ma mi sei da subito piaciuta".

    La Raffaele è anche stata vista nel dietro le quinte di uno spettacolo di Claudio Baglioni mentre era assente Rossella Barattolo, a cui il cantante era legato e che pare non si perdesse nemmeno una performance.

    https://www.tgcom24.mediaset.it/people/vir...5-202202k.shtml
  14. .
    CITAZIONE (Giuseppe Arnone @ 28/2/2022, 17:25) 
    Ciao mi puoi aiutare rispondendo a questa domanda? Grazie

    Quali considerazioni di Ettore risultano ciniche e sprezzanti nei confronti di Patroclo?

    Penso che ormai hai risolto 🫣 scusa sono stata un po’ impegnata
  15. .
    Quattro cantanti (Alex, Albe, Sissi e Luigi) e due ballerini (Michele e Serena) si giocheranno la vittoria





    Amici», chi sono i sei finalisti (e perché la finale va in onda domenica)

    Albe, Alex, Luigi, Michele, Serena e Sissi: sono questi i sei finalisti di «Amici», il talent condotto da Maria De Filippi in onda su Canale 5. La semifinale di sabato sera ha visto l’eliminazione di Dario, così gli altri sei ragazzi dell’accademia targata Mediaset e Fascino hanno raggiunto la finale. Si tratta di 4 cantanti (Alex, Albe, Sissi e Luigi) e di due ballerini (Michele e Serena) che si giocheranno la vittoria domenica prossima: come di consueto verrà proclamato sia un vincitore per la danza sia uno per il canto per poi arrivare al trionfatore assoluto del talent. La finale andrà in onda domenica, anche per evitare la sovrapposizione con un’altra finale, quella dell’Eurovision Song Contest dove sono in gara gli italiani Mahmood e Blanco con il brano che ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo, «Brividi». La scelta di non sovrapporre i due eventi è logica, visto che si tratta di programmi «simili» con la musica al centro del format.
    Gli
23021 replies since 21/6/2009
.