Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

Posts written by lussy601

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    Lo sposo in smoking, eleganza e classe

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    Lo sposo è decisamente l’altro protagonista alle nozze anche se ne parliamo meno. Siamo noi donne principalmente ad organizzare le nozze, ad amare di più la moda e tutto ciò che ruota attorno al matrimonio.


    Anche lo sposo però si deve vestire, deve indossare un completo elegante, perfetto accanto alla sposa e che riesca a mettere in evidenza entrambi. L’eleganza e la classe al proprio matrimonio sono indispensabili.
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    Per lo sposo viene spesso proposto lo smoking più o meno classico, nei colori più fashion e a volte anche bianco, dipende dallo sposo. I più grandi stilisti, che si occupino di nozze o meno, propongono ogni stagione qualche pezzo particolarmente elegante.

    Magari studiato appositamente per l’occasione. Non mancano smoking di Ralph Lauren a tre bottoni, quelli ci Calvin Klein, Vera Wang e altri stilisti magari meno noti che però realizzano capi davvero alla moda.
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    Le stoffe degli abiti sono pregiate, lucide, bordate di raso. Le giacche a due o tre bottoni portate con sotto il gillet, perfettamente intonato alla camicia, cravatta e tutto il resto.
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    Spesso gli uomini poi indossano papillon e fascia sopra ai pantaloni. Se ne trovano in commercio davvero di tutti i tipi e colori, la più utilizzata è in nero.

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    Da Transformers alla spiaggia
    Rosie Huntington-Whiteley gioca con il cane lungo il litorale di Malibu


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    Nicky Hilton (e uno sconosciuto)
    L'ereditiera con un misterioso acocmpagnatore in riva al mare di Malibu

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    Janice Dickinson
    La ex top model in bikini per la passeggiata con il cane in riva al mare

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    Niente costume per... dottor Bollore
    Eric Dane di Gray's anatomy gioca tra le onde vestito di tutto punto durante un pomeirggio in famiglia con la moglie e la figlia

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    Tommaso Rocchi
    La carrellata di football player è lungi da chiudersi. A Miami c'è anche il giocatore della Lazio con la fidanzata Valentina

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    Filip Holosko
    Il calciatore con la moglie Adelka... sempre a Miami

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    Phil Neville
    Nelle acqua statunistensi (ma a L.A.) c'è anche il capitano dell'Everton

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    I ragazzi di Jersey Shore
    In spiaggia anche I ragazzi di Jersey Shore che non hanno l'aria di divertirsi più tanto...

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    Una corsa tra le onde
    Jennifer Nicole Lee, esperta di wellness e attrice, si allena nell'oceano. Con indosso uno dei suoi look 'motivazionali'

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    Michelle & Tomaso
    Hunziker e Trussardi si godono una vacanza, e un bagno, a Miami

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    Dianna Agron bagna solo i piedi
    L'attrice di Glee arriva in spiaggia vestita di tutto punto per il Memorial Day. E non rinuncia a bagnarsi almeno le gambe

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    Cartolina da Cancun
    Fergie ha passato qualche momento di relax in Messico e sembra non aver voglia di andarsene (e di uscire dal bikini)

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    Finalmente papà Mattherw
    Matthew McConaughey, dopo i tanti red carpet di Cannes, si rilassa con una corsetta sulla spiaggia di Malibu assieme al figlio Levi

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    Tom Cruise o...?
    A somigliare tanto al divo di Hollywood è il calciatore tedesco German soccer Roman Weidenfeller. In vacanza in Florida con la sua ragazza.



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    Kris Humphries... cercando il passato?
    L'ex marito di Kim Kardashian passa il suo weekend a Miami Beach... Con due amiche (brune e formose)

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    n look anti-tintarella
    Continuano le giornate al sole ma mai in costume di Gwen Stefani.

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    Sirenetto ben coperto
    Aria aperta ma niente pettorali al vento 8se non per un bagno veloce) anche per il calciatore del Real Madrid Lassana Diarra

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    Prime tintarelle messicane
    Ecco una che della prova costume non deve avere timore. E' Audrina Patridge in perfetta forma sulle spiagge del Messico. (foto Splash news)

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    Irriconoscibile!
    Ma è davvero lei? Ebbene sì, la statuaria Nicole Kidman completamente trasformata per girare le scene di The Railway Man a North Berwick in Inghilterra. (foto Splash news)

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    George Clooney
    Anche per George Clooney è arrivato il momento di fare due passi sulla spiaggia, ma anche per lui si tratta solo dei ciak per uno spot televisivo. Almeno non dovrà fare tutto il lavoro da solo! (foto §Splash news)

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    Guardatemi!
    Le spiagge di Miami non sono frequentate sono da divi hollywoodiani, ma anche da volti tutti italiani. Qui la modella Claudia Romani si crogiola al sole. (foto Splash news)

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    io non mollo nemmeno in vacanza!
    Un fisico davvero statuario quello del cantante Craig David che anche sotto il sole di Miami si porta il personal trainer e tiene in forma i suoi addominali. (foto Splash news)

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    Daisy Fuentes
    Gli anni passano, ma la prima storica vee-jay di Mtv regge il passo alla perfezione sfoggiando un fisico da far invidia a una ventenne. (foto Splash news)

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    Il mare d'inverno
    Questa volta non si tratta di vacanza, ma di puro lavoro per Zoe Saldana e Billy Crudup che stanno girando una scena di Blood Ties sulle spiagge di Coney Island a Brooklyn. (foto Spalsh news)

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    Tutto il cast di The Catalina
    C'è chi fa il bagno per divertimento e chi si impegna in un duro lavoro a Miami per girare il reality show The Catalina. Che dura la vita! (foto Splash news)


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    Angela Simmons
    Un spiaggia, un paio di occhiali e ovviamente cellulare alla mano. Così Angela Simmons trascorre una giornata sotto il sole della Florida. (foto Splash news)

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    Beach party per tre
    La pop star Gwen Stefani non sfodera nessun costumino da tintarella, ma preferisce godersi una corsa e due risate con i figli di Zuma and Kingston. (foto Splash news)

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    Amore fra le onde
    A Miami la coppia formata dal calciatore tedesco Roman Weidenfeller e Lisa Rossenbach si gode un po' di sano relax. (foto Splash news)

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    L’ordine: una buona abitudine che si impara fin da piccoli
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    Pennarelli e matite colorate sparsi sul pavimento, giocattoli sistemati distrattamente qua e là, montagne di libri e album da disegno impilati alla rinfusa. Possiamo capire se un bambino è più o meno ordinato semplicemente osservando come gioca.

    Conta molto il buon esempio

    Come in ogni situazione è il genitore a dare l'esempio: i bambini, infatti, imparano per imitazione. "È bene, dunque, che mamma e papà abituino i più piccoli a usare un solo giocattolo alla volta, e non più oggetti contemporaneamente. E questa può diventare l'occasione per insegnare la prima regola dell'ordine: ci si può impegnare in una nuova attività o in un nuovo passatempo solo dopo aver rimesso al loro posto i giochi con cui ci si stava divertendo un attimo prima", osserva Rosalinda Cassibba, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bari.

    Rendiamogli più semplice il compito

    "Se ogni cosa ha un posto ben definito, il bambino sarà ancora più spronato a essere ordinato, oltre ad allenare la memoria visiva: troverà da solo i giocattoli e saprà anche dove riporli. Inoltre, facciamo attenzione a non collocare tutti i giochi sul ripiano basso: più gli oggetti sono alla portata del bimbo, più è alta la probabilità che in cameretta regni sovrano il disordine. Non solo. Per il piccolo può diventare difficile fare ordine in tutta quella confusione. Il rischio è che, di fronte a un compito così complesso e difficile da portare a termine, si demoralizzi.

    La borsa dell'asilo? Si può prepararla insieme

    Se all'inizio è sempre e solo il genitore a sistemare ciò che il bimbo ha messo in disordine, con il passare del tempo è bene coinvolgerlo attivamente, affinché questa buona abitudine diventi presto anche sua. Pensiamo, ad esempio, alla borsa dell'asilo. La mamma può stimolare il piccolo con una serie di domande: "Cosa manca nella borsa? In quale cassetto riponiamo sempre il bavaglino?".

    "Intorno al compimento del primo anno, quando il bambino inizia a comprendere il linguaggio, abituiamoci a sottolineare gli insegnamenti anche con le parole", suggerisce Rosalinda Cassibba. Si può spiegare al piccolo l'importanza dell'ordine illustrandogli ciò che stiamo facendo: "La mamma sta sistemando i tuoi disegni nella cartellina. Così, quando li vorrai rivedere, saprai dove trovarli".

    Mettere in ordine è un gioco divertente

    Soprattutto usiamo la furbizia. Anche la fase del riordino può essere presentata sotto forma di gioco o di gara. Proviamo a esortare il bambino dicendogli: "Vince chi è più veloce a rimettere nella scatola tutte le costruzioni sparse sul pavimento". Il valore dell'ordine si acquisisce prima di tutto con la pratica. Specie se a quest'ultima si associa il divertimento.



    Articolo di Elisa Fontana



    Bugie: niente inganno, solo tanta fantasia


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    I più piccoli non comprendono ancora il concetto di bugia. Non si può parlare, quindi, di menzogne vere e proprie, ma di storie immaginarie, frutto della creatività e della fantasia sterminata dei bambini.

    "È colpa della bambola!"

    Nei racconti dei piccoli hanno più peso i desideri e l'immaginazione che l'oggettività delle cose: fino a tre anni, infatti, la distinzione tra realtà e fantasia non è ancora netta. Per i 'piccoli Pinocchio' le bugie esercitano una funzione liberatoria per le emozioni più profonde e istintive. Mentire è normale per il bimbo: mentre ripete le prime parole apprese, altera la realtà e la presenta ai grandi nella forma che più gli piace. Ecco allora che la palla che rotola sul pavimento esprime, per il bambino, la 'volontà' di giocare con lui.

    "I più piccoli attribuiscono spesso pensieri o intenzioni agli oggetti perché dentro di sé credono e sperano che i loro giocattoli siano veri", osserva Rosalinda Cassibba, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bari. "Per un bimbo è normale attribuire la colpa di una marachella alla bambola o al peluche. Ricordiamoci che le bugie sono spesso legate al bisogno di mostrare il meglio di sé a mamma e papà. Il bimbo si illude di poter cambiare la realtà con le parole, con il solo obiettivo di valorizzarsi agli occhi dei genitori, di accontentarli presentandosi sempre come bravo e ubbidiente".

    No ai rimproveri, sì all'ascolto


    Nella favola di Pinocchio, il naso che si allunga a ogni bugia raccontata rappresenta una sorta di rimprovero. Non deve essere così per le storie inventate dai nostri bambini che, a differenza delle menzogne degli adulti, non sono animate dall'inganno ma dal gioco e dalla fantasia.

    "Evitiamo di colpevolizzare il bimbo o, peggio ancora, di chiamarlo bugiardo, e impariamo invece a far leva sulle sue emozioni", consiglia la psicologa. "Se nostro figlio ci ha appena raccontato che non è colpa sua se si è rotto il bicchiere ma del giocattolo, cerchiamo di interpretare il suo stato d'animo chiedendogli se è dispiaciuto per l'accaduto. Bisogna aiutarlo a comunicare le emozioni e i desideri che sta esprimendo mentre racconta una bugia. Cerchiamo di colmare con l'affetto e la presenza quei vuoti che il piccolo manifesta inventando storie di fantasia. Il modo migliore per insegnare a un bambino a non raccontare bugie è non mentirgli: occorre evitare di dargli esempi poco coerenti con quanto pretendiamo da lui e di fargli promesse che difficilmente potremo mantenere".

    Modificare una situazione poco piacevole è una sorta di meccanismo di difesa per il bambino. Mamma e papà devono, da un lato, trattenersi dal bloccare queste fantasie e, dall'altro, permettere al piccolo di sperimentare nella realtà quelle gratificazioni che cerca nel suo mondo immaginario. Ad esempio, se nostro figlio scarica sul fratellino colpe o responsabilità solo sue, facciamogli notare con affetto che comprendiamo il suo desiderio di apparire come 'il più buono'. Riconoscendo la sua esigenza profonda e ristabilendo, al contempo, la verità lo aiutiamo a distinguere tra la realtà e la finzione.



    Articolo di Elisa Fontana

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    LE PRIME REGOLE


    “Mamma, me lo compri?”


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    Un bimbo che, al supermercato, si getta a terra perché vuole le sue caramelle preferite o che si rifiuta di uscire da un negozio senza prima aver ottenuto il giocattolo desiderato.

    Il piccolo sa già che il suo capriccio, di fronte a tante persone, ha più effetto e che aumentano le probabilità di ottenere ciò che vuole. Con le sue richieste, vuole tastare il terreno, capire fino a che punto può imporre la sua volontà all'adulto.

    Rispondi ai capricci in modo fermo


    In questi casi è bene intervenire con fermezza, per il bene del bambino: c'è bisogno di una risposta decisa che ponga un freno a emozioni difficili da controllare anche per lui. "Di fronte a un bimbo che in un negozio o al supermercato fa i capricci per un giocattolo, il genitore deve saper dire di no", spiega Rosalinda Cassibba, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bari. "Tuttavia, per limitare le proibizioni, ragionevoli per noi ma non per un bambino di due anni, è meglio ridurre le uscite inadatte ai più piccoli, quelle cioè prive di qualsiasi interesse per loro. Ricordiamoci, infatti, che ai bambini non piace andare a fare spese: costretti per tanto tempo a stare fermi in un carrello, si annoiano". A volte, però, è inevitabile portarli con noi. Come comportarsi, allora?

    Cerca di prevedere le sue reazioni

    "Tante mamme, prima di uscire a fare spese con il loro bambino, gli promettono un regalo, nella speranza di ridurre la sua irrequietezza", osserva la psicologa. "Non bisogna farlo se già in partenza si è deciso di non acquistarlo. Per lo stesso motivo, è consigliabile evitare di avvicinarsi agli scaffali che espongono i giocattoli, per non dare al bimbo l'illusione di poterli avere. Se, durante la spesa, il bambino li ha tenuti tra le mani e ci ha giocato, sarà portato a pensare che questo sia sufficiente per acquisirne la proprietà. Per i più piccoli, infatti, porgere del denaro a un negoziante è un gesto privo di significato".

    Solo l'esperienza permetterà di comprendere meglio la situazione. Intanto, per aiutare il bambino, si potranno stabilire alcune regole. Ad esempio, di fronte alla vetrina di un negozio di giocattoli, si potrà dirgli: "Adesso scegliamo il regalo che acquisteremo tra poco, per il tuo compleanno". Una strategia per insegnare l'importanza dei regali, recuperando il valore dell'attesa.



    Articolo di Elisa Fontana



    Hai ceduto a un capriccio?

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    Capita a tutte le mamme, anche alle più intransigenti, di cedere a un capriccio del proprio bimbo, magari per stanchezza o a causa dei ritmi frenetici della vita di tutti i giorni.

    Non sempre si riesce a mantenere il controllo della situazione e, a volte, di fronte a un bambino che non vuole vestirsi da solo, con il rischio di arrivare in ritardo al lavoro, o che alla sera si rifiuta di riordinare la sua cameretta, si capitola. Ma non bisogna scoraggiarsi: cedere una volta non significa rovinare tutto il lavoro fatto fino a quel momento. Il trucco consiste nel 'mascherare' la resa. Vediamo come.

    Le regole sono fondamentali


    "La coerenza è importante, perché è la base dell'acquisizione delle regole", spiega Rosalinda Cassibba, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bari. "Meglio scegliere poche regole, ma su quelle evitare di cedere, perché altrimenti il bambino si disorienta o capisce che, insistendo con la mamma, può ottenere ciò che vuole. E questo rende il compito educativo dei genitori più difficile". La contrattazione delle regole entra nelle dinamiche madre-figlio in una fase successiva, quando il bambino saprà comprenderne le sfumature e argomentare le sue richieste. Nei primi tempi, però, occorre fermezza, tranne quando il bambino è molto stanco e insistere sarebbe inutile. Questa è la premessa da non dimenticare. Ma a volte capita di cedere. Come comportarsi, quindi?

    Mascherare la resa

    "Un genitore dovrebbe imparare a 'monitorare' il suo stato di stanchezza: se la mamma è esausta e nervosa e sa che cederà, è meglio evitare la sfida, per esempio facendo finta di non vedere piuttosto che arrendersi per sfinimento. In questo modo, il bambino penserà di essere riuscito a 'fare il furbo', ma saprà che la regola continua a esistere", consiglia l'esperta. Di fronte a un bimbo che si rifiuta di mettersi la giacca da solo, il trucco potrebbe essere quello di proporgli una gara con la mamma o un gioco per aiutarlo a svolgere questa azione in modo divertente. Ma se anche questo accorgimento non dovesse funzionare, meglio cedere senza farlo notare: ad esempio, cercare di distrarlo chiacchierando con lui, in modo che non si renda conto che la mamma sta facendo qualcosa che potrebbe - e dovrebbe - fare da solo". Insomma, se si trasgredisce alle regole che si desidera insegnare al piccolo, è consigliabile farlo in silenzio per non dare al bambino l'impressione che il capriccio può essere la via per ottenere ciò che vuole.

    Non farne un dramma

    Quando capita di cedere, però, non ci si deve sentire in colpa. "Una buona mamma è quella sufficientemente brava, non certo perfetta. A volte, cedere di fronte al proprio figlio significa permettergli di capire che anche la mamma può essere stanca e nervosa, proprio come accade a lui", sottolinea Rosalinda Cassibba. Nessuna mamma è un robot: l'importante è che l'eccezione non diventi la regola.



    Articolo di Monica Gabrielli

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    La guida della gravidanza:

    LA TRENTATREESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA



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    In queste settimane hai l’incubo di capire quando sarà giunto il momento di andare a partorire, è il tuo primo fglio e tu non sai se riuscirai a capire i sintomi che preannunciano il travaglio. Di solito nei giorni prima del parto le donne hanno la classica sindrome del nido, ti sentirai forte come un toro e inizierai a pulire e a mettere a posto la casa, come se non avessi tutti quei chili in più a darti impaccio.
    Per quanto riguarda i sintomi fisici, comincerai a sentire più male alla schiena e le contrazioni si faranno più frequenti durante la giornata, cosa che porterà ad ammorbidire ed accorciare il collo dell’utero e a far sì che tu perda il tappo mucoso, te ne accorgerai quando vedrai delle perdite di muco miste a sangue prima secco poi più rosso, da questo momento potrebbe passare anche una settimana prima del lieto evento.


    LA MAMMA

    Ora che il tuo bambino è decisamente cresciuto e la tua pancia non ti permette di vederti la punta dei piedi, molte cose sono cambiate: fino a poco fa camminavi con disinvoltura mentre ora ti sembra di ondeggiare quando ti muovi. Hai difficoltà a trovare una posizione comoda in cui sederti e alzarti da una poltrona è diventata una missione impossibile.
    In questo periodo potresti sentire formicoli agli arti e soprattutto insensibilità alle dita, ai polsi e alle mani, infatti come altri tessuti del tuo corpo, quelli dei tuoi polsi stanno ritenendo i liquidi e ciò può aumentare la pressione sul tunnel carpale, i nervi che corrono dentro questo canale potrebbero irritarsi dandoti la sensazione che la mano si sia addormentata, potresti sentire delle scosse oppure una sorta di bruciore o di dolore. Prova a mettere le braccia su un cuscino quando dormi in modo che i polsi rimangano dritti e soprattutto fermi e se lavori al computer, prenditi spesso delle pause per muovere le mani e sgranchirle.

    IL BAMBINO

    Il tuo bambino pesa circa 2 chili e 200 grammi ed è lungo circa 40 cm. Ogni giorno che passa il tuo piccolo prende sui 30 grammi di peso e perciò il suo tenero corpicino si fa sempre più rotondo. Le sue ossa si continuano ad indurire anche se non sono ancora fuse insieme, l’unica parte ossea che ancora è abbastanza morbida è la sua scatola cranica, infatti il cranio deve rimanere flessibile in vista del parto, pensa che a volte la pressione esercitata sulla testa durante la fase espulsiva è così forte che molti bambini hanno la testa a forma di cono. Ma non c’è da preoccuparsi, con un pò di pazienza dopo la nascita tutto torna a posto.

    L’AGENDA DEGLI ESAMI

    Questa è l’ultima settimana per eseguire la Flussimetria, una ecografia con la quale si controlla che le tue arterie uterine e le arterie ombelicali del bambino lavorino nel modo giusto che dunque il bimbo abbia dei buoni livelli di accrescimento. Inoltre la trentatreesima settimana è il termine ultimo per effettuare gli esami di routine del settimo mese di gravidanza, compresi l’esame delle urine e urinocoltura in caso di elevata presenza di batteri rilevata nell’esame precedente, IgG e IgM per Toxoplasma, Rosolia, Citomegalovirus se negativi precedentemente, la ferritina, e il controllo pressione arteriosa e peso corporeo.



    LA TRENTAQUATTRESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

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    Ora il tempo sembra scorrere troppo lentamente e ogni giorno ti sembra duri un’eternità, è normale che tu avverta questo disagio infatti sei impaziente di prendere tuo figlio tra le braccia e soprattutto vuoi toglierti il peso del parto che ormai è un pensiero fisso nella tua mente. Cerca di distrarti preparando le ultime cose che ti mancano da fare, ascolta un pò di musica e rilassati pensando che fra un pò non avrai più molto tempo per te stessa.
    Sai che in alcuni ospedali l’analgesia epidurale è gratutita mentre in altri è a pagamento? Informati di questa possibilità nell’ospedale dove hai deciso di andare a partorire. Se è a pagamento di solito costa intorno ai 500 euro ma se hai una assicurazione sanitaria verrai comunque rimborsata.


    LA MAMMA

    In questa settimana potresti cominciare a sentirti particolarmente stanca, certo sarà una stanchezza diversa rispetto a quella dei primi mesi di gravidanza. Ora dipende dal peso in più del pancione e dal fatto che la notte dormi poco perché non trovi la posizione per riposare e perché ti alzi in continuazione per andare in bagno. Adesso è giunto il momento di rallentare i tuoi ritmi di vita e di conservare le energie per il momento del parto. Quando sei seduta o sdraiata non alzarti bruscamente potrebbe girati la testa.
    Se noti del gonfiore alle mani, al viso e alle caviglie potresti avere della ritenzione di liquidi, fai attenzione a bere molto, se invece questi sintomi sono associati a forti mal di testa e ad un aumento della pressione contatta subito il medico perché potrebbe essere gestosi, una patologia che può comparire in questa fase della gravidanza.

    IL BAMBINO

    Il tuo bambino continua a crescere, questo è lo scopo principale in queste ultime settimane di gravidanza, infatti di cambiamenti in questo periodo non ce ne sono se non il fatto che sta mettendo su peso. E’ bene che tu sappia che ogni bambino è diverso dall’altro e che quando si parla di peso e lunghezza si forniscono delle indicazioni di media, il tuo piccolo potrebbe essere più magro o più cicciottello, più alto o più bassino, ogni bambino è unico, dunque non ti fissare sulle misure.

    Spesso le stime sul peso fetale possono essere sbagliate e oscillano sempre di un 10% in più o in meno, quando farai le ecografie verranno presi alcuni dati come la circonferenza cranica e addominale e la lunghezza del suo femore che poi verranno combinati in equazioni matematiche, i risultati di queste operazioni ti forniranno delle misure orientative del tuo piccolo.

    L’AGENDA DEGLI ESAMI

    In questa settimana potresti eseguire alcuni dei seguenti esami di routine: esame delle urine e urinocoltura in caso di elevata presenza di batteri rilevata nell’esame precedente; emocromo; virus Epatite B (antigene HbsAg); virus Epatite C (anticorpi); test di Coombs indiretto (se RH negativo); esami previsti per mancata protezione (Toxoplasma, Rosolia, Citomegalovirus); tampone vaginale e rettale per ricerca Streptococco B, Mycoplasma e Chlamydia; elettrocardiogramma e il controllo della pressione arteriosa e del peso corporeo



    LA TRENTACINQUESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

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    Questo è il tuo primo bambino e ora che sei nella trentacinquesima settimana ti ritrovi a pensare come ti comporterai il giorno del parto, se sarà facile oppure no, se durerà poco tempo oppure se il travaglio sarà lungo e doloroso. Ma vedrai che non ti fermerai a queste domande, potrai fantasticare sul fatto sei sarai un bravo genitore e se sarai in grado di prendere le tante decisioni importanti che lo riguarderanno nel corso della sua vita.
    Ora è il momento di ricontrollare la valigia dell’ospedale e di pianificare la gestione della casa e magari del tuo cane nei giorni in cui sarai ricoverata. Preparati una lista di domande da porre al tuo ginecologo, sicuramente avrai tantissimi dubbi sulle varie fasi del parto ed è bene che arrivi a quel giorno con le idee chiare e senza troppe ansie inutili.


    LA MAMMA

    I tuoi piedi scoppiano nelle scarpe e ormai non sopporti neppure la fede al dito, sei stanca e vorresti che queste settimane volassero via in fretta. Ora che il tuo piccolo ha assunto la posizione cefalica potresti sentire dei colpetti alle costole insieme ad una forte pressione della testa sulla cervice, pressione che a volte ti sembrerà provocare delle piccole scosse. Il peso del tuo piccolo assieme all’azione di un ormone chiamato relaxina, ti faranno camminare ondeggiando, questo ormone rilassa i tuoi legamenti durante questa fase della gravidanza affinché le ossa pelviche si allarghino in vista del parto. Il collo dell’utero si sta ammorbidendo sotto l’effetto delle contrazioni preparatorie al parto e da qui a qualche settimana potresti entrare in travaglio.

    IL BAMBINO

    Il tuo piccolo in queste settimane acquista circa 30 grammi al giorno, diventa più rotondo e pronto per affrontare la vita fuori dell’utero. Potresti sentire che ora si muove in modo diverso infatti a causa del poco spazio a disposizione avvertirai meno movimenti definiti e più “strusciamenti”. Il 99% dei neonati che nascono in questa settimana possono sopravvivere al di fuori dell’utero senza alcun problema. Ora il tuo piccolo ha assunto dei precisi ritmi sonno-veglia, questo è dovuto al fatto che il suo sistema neurologico ora è ben sviluppato, ti sarà utile conoscere le abitudini del tuo bambino anche per capire se sta bene oppure se c’è qualcosa che non va, infatti sapendo all’incirca quando riposa o quando è sveglio potrai riuscire a notare se è meno attivo e capire se è il caso di parlarne con il medico.

    L’AGENDA DEGLI ESAMI

    In questa settimana potresti eseguire alcuni dei seguenti esami di routine: esame delle urine e urinocoltura in caso di elevata presenza di batteri rilevata nell’esame precedente; emocromo; virus Epatite B (antigene HbsAg); virus Epatite C (anticorpi); test di Coombs indiretto (se RH negativo); esami previsti per mancata protezione (Toxoplasma, Rosolia, Citomegalovirus); tampone vaginale e rettale per ricerca Streptococco B, Mycoplasma e Chlamydia; elettrocardiogramma e il controllo della pressione arteriosa e del peso corporeo

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    La guida della gravidanza:

    LA DICIANNOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA


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    Siamo quasi al giro di boa e tu sei alle prese con una fame senza precedenti, ora che le nausee sono passate, mangeresti a qualunque ora del giorno e della notte. Ma fai attenzione a non eccedere con il cibo, sono tutti chili che poi dovrai smaltire dopo la gravidanza. Quando hai fame sgranocchiare carote o finocchi ti sazierà e terrai comunque sotto controllo le calorie.
    Durante la gravidanza non trascurare i tuoi denti e vai spesso a fare dei controlli, in questi nove mesi i denti potrebbero indebolirsi molto e le gengive potrebbero sanguinare spesso.


    LA MAMMA

    In questo periodo della gravidanza potresti notare che la tua pelle è diventata molto secca, per evitare questo fenomeno è bene mangiare molta frutta e verdura e bere molto per idratare il corpo. Inoltre potrai anche applicare una crema per alleviare il fastidio della pelle arida. Man mano che trascorrono le settimane potresti sentire sempre caldo, anche quando la temperatura non è poi così alta, questo accade a causa del tuo metabolismo che lavora in modo più veloce. Impara a vestirti a strati così quando verrai presa da queste “vampate” potrai alleggerirti.
    Dalle analisi del sangue potrebbe evidenziarsi una mancanza di ferro, in questo periodo il bambino ha bisogno di globuli rossi che gli portino l’ossigeno necessario per la sua crescita, quindi è molto facile che tu diventi anemica nel caso tu non stia seguendo una dieta bilanciata e ricca di ferro.

    IL BAMBINO

    Alla diciannovesima settimana di gravidanza, lo sviluppo del bambino diventa molto specifico. I reni continuano a produrre urina, i capelli iniziano la loro crescita e le gengive iniziano a sviluppare i piccoli denti. Un progresso importante si ha a livello neurologico, nel cervello infatti le zone che controllano i sensi iniziano a specializzarsi. Se aspetti una femmina, allora a questo punto le sue ovaie hanno già prodotto più di 6 milioni di ovuli. Fino a questo punto il tuo bambino è stato misurato dalla testa al sedere, ora viene misurato dalla testa alla punta del piede. In questa settimana ha raggiunto la lunghezza di 16 centimetri.
    Il tuo piccolo dorme molto circa 20 ore al giorno e ha dei ritmi sonno veglia inversi ai tuoi infatti noterai che si sveglia e si agita proprio quando tu sei sdraiata a riposare o mentre dormi. Le sue braccia e le sue gambe ora sono perfettamente proporzionate tra loro e con il resto del corpo. La vernice caseosa sta coprendo di una sorta di cera la sua pelle e la impermeabilizzerà proteggendola dal costante contatto con il liquido amniotico.

    L’AGENDA DEGLI ESAMI

    Dalla 19 settimana potrai eseguire l’ecografia morfologica. Questa ecografia è molto importante va effettuata da personale specializzato e dotato di macchinari di alta precisione. Questa ecografia viene detta morfologica appunto perché è destinata a studiare la morfologia del feto per escludere, o accertare, la presenza di malformazioni. La si esegue in questo periodo specifico per due ragioni, perché il feto è nelle migliori condizioni per essere studiato, in quanto il rapporto fra le dimensioni del feto e la quantità di liquido amniotico è ottimale e perché secondo la legge è ancora possibile l’interruzione della gravidanza se il feto fosse affetto da gravi malformazioni. L’ecografia morfologica prevede la valutazione delle dimensioni del feto (biometria fetale), dell’impianto e della struttura della placenta, della quantità di liquido amniotico, del collo dell’utero, ma fornisce soprattutto uno studio analitico di tutti i distretti anatomici esplorabili nel feto.





    LA VENTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA


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    Come si dice chi ben comincia è a metà dell’opera, sono venti settimane e da oggi puoi iniziare il tuo countdown verso il parto. In questi giorni puoi preparare un piano per la nascita, segnandoti quello che desideri avvenga al momento del parto, pianificare gli acquisti e annotando tutte le cose che devi ricordare. Un piano per la nascita serve a darti sicurezza e ti aiuta a controllare le situazioni di emergenza. Puoi anche iniziare a rilassarti facendo esercizi di respirazione, yoga o leggeri esercizi fisici per alleggerire lo stress.


    LA MAMMA
    Se a volte ti mancherà il respiro, non preoccuparti dipende dal fatto che i polmoni sono compressi dagli altri organi, vedrai che intorno al nono mese quando il bambino si posizionera verso il canale del parto questo fastidio svanirà. Ora il tuo utero arriva all’altezza dell’ombelico e la pelle dell’addome comincia a tendersi, ricordati sempre di mettere una crema per prevenire le smagliature. Da questo momento in poi potresti soffrire di prurito, questa sensazione di fastidio è molto comune in gravidanza ed è indice di disidratazione per questo è bene che tu beva molto e mangi frutta e verdura. Ma la causa del prurito potrebbe anche dipendere da problemi al fegato o dall’intolleranza alla vitamine prenatali, dunque avverti comunque il tuo ginecologo.
    Se dalle analisi è risultato che hai una leggera anemia dovrai integrare questa mancanza con la dieta, buone fonti di ferro sono le uova, il tacchino, la frutta secca, il germe di frumento, la farina d’avena, gli spinaci, i fagioli essiccati, altri frutti scuri e verdure da assumere insieme o come alternativa al ferro in pasticche.

    IL BAMBINO

    Nelle ultime quattro settimane, il tuo bambino è cresciuto molto e il suo peso è di circa 300 g ed è lungo quanto una banana. Ora dovrebbe essere grande abbastanza per permetterti di sentire i suoi movimenti in maniera regolare, ti farà compagnia durante il giorno e alternerà momenti di sonno a momenti di danze sfrenate. Il bambino inizia a provare a respirare anche se i polmoni non sono ancora maturi e forti abbastanza per svolgere la loro funzione fuori dall’utero.
    La lanugine – una sottile peluria – ricopre tutto il suo corpo e anche i capelli ormai stanno crescendo. Ormai i suoi organi sono formati ed è giunto il momento in cui tutti gli sforzi verranno concetrati sulla sua crescita.
    La sua pelle sta diventando più strutturata e alla fine di questa settimana iniziano a formare i diversi strati che la compongono. L’epidermide avrà quattro strati che contengono le linee delle sue impronte digitali, che saranno uniche per tutto il resto della sua vita.

    L’AGENDA DEGLI ESAMI

    In questa settimana potrai eseguire l’ecografia morfologica. Questa ecografia è molto importante va effettuata da personale specializzato e dotato di macchinari di alta precisione. Questa ecografia viene detta morfologica appunto perché è destinata a studiare la morfologia del feto per escludere, o accertare, la presenza di malformazioni. La si esegue in questo periodo specifico per due ragioni, perché il feto è nelle migliori condizioni per essere studiato, in quanto il rapporto fra le dimensioni del feto e la quantità di liquido amniotico è ottimale e perché secondo la legge è ancora possibile l’interruzione della gravidanza se il feto fosse affetto da gravi malformazioni. L’ecografia morfologica prevede la valutazione delle dimensioni del feto (biometria fetale), dell’impianto e della struttura della placenta, della quantità di liquido amniotico, del collo dell’utero, ma fornisce soprattutto uno studio analitico di tutti i distretti anatomici esplorabili nel feto.

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    Juliana Moreira

    Com'era Juliana Moreira prima di diventare famosa al fianco di Mammucari?

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    Il provino di Juliana Moreira

    Sempre bellissima! Il primo provino di Juliana Moreira non poteva essere altro che un successo!
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    Il provino di Juliana Moreira

    Fin dal suo primo provino, era chiaro che Juliana Moreira avrebbe fatto breccia nel cuore degli italiani!
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    Ilary Blasi

    Ormai Ilary Blasi è una delle showgirl più amata dagli italiani...
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    Il provino di Ilary Blasi

    Ecco Ilary Blasi durante uno dei suoi primi provini
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    Ecco la nostra Lady Totti, prima di diventare Letterina
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    Ilary Blasi agli esordi
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    Ilary Blasi alla prova 'capelli raccolti', prima di diventare Letterina, e prima di conoscere il suo Francesco
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    Alessandra Celentano

    Prima di approdare tra gli insegnanti di 'Amici', anche Alessandra Celentano ha dovuto fare la gavetta
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    Il provino di Alessandra Celentano

    Le immagini di questo provino di Alessandra Celentano hanno rincuorato molti ballerini di 'Amici'...

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    Federica Fontana

    Adesso la bella Federica Fontana ormai si dedica alla professione di mamma a tempo pieno...
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    Il provino di Federica Fontana

    Adesso fa la mamma di famiglia, ma con questa faccia d'angelo Federica Fontana avrebbe potuto affrontare qualsiasi provino!
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    Federica Fontana aveva tutte le carte in regola per fare spettacolo, fin dai suoi primi provini!
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    Elena Santarelli
    Com'era Elena Santarelli prima di diventare famosa?
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    Il provino di Elena Santarelli

    Durante questo provino Elena Santarelli ha portato con sè l'amica Thais Wiggers
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    Thais Wiggers

    L'ex velina Thais è stata introdotta nel mondo dello spettacolo dalla sua amica Elena Santarelli
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    Il provino di Thais Wiggers

    Ecco Thais durante il suo primo provino in Italia
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    Elena Santarelli ha aiutato la sua amica Thais a muovere i primi passi nel mondo della spettacolo
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    Ecco il primo provino di Thais Wiggers, affiancata dall'amica Elena Santarelli
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    Durante questo provino Elena Santarelli e Thais Wiggers hanno anche ballato insieme
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    Cristina Del Basso
    Prima di entrare nella casa del Grande Fratello, Cristina Del Basso ha partecipato ai provini per Veline

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    Il provino di Cristina Del Basso

    Durante il provino per Veline, Cristina Del Basso ha puntato tutto sulle sue curve esplosive!
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    Ecco l'ex gieffina Cristina Del Baso durante il provino per diventare Velina


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    Fez - Marocco

    Primavera dal fascino orientale a Fez, città santa del Marocco, considerata la capitale spirituale e culturale del paese, un luogo senza tempo che mantiene intatte le caratteristiche del passato e che raggiunge il suo massimo splendore in primavera, quando il clima rende piacevole la visita della città tra i suoi souk e la sua bella Medina.
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    Giverny - Francia

    La Francia in primavera invita a calarsi nei panni di un protagonista di quelle tele dai mille colori evocativi firmate dal celebre Monet: accade in Normandia, a Giverny dove si trova il museo-giardino dedicato proprio a Claude Monet. Ad incantare è quella natura così viva, ricca di tulipani, margherite e rose nonché il bellissimo laghetto delle ninfee, visto in innumerevoli dipinti, che caratterizza il 'Jardin d'Eau'.
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    Londra - Gran Bretagna

    La capitale britannica è sicuramente una delle destinazioni più famose e richieste in Europa. La primavera, almeno si spera, spazza via quel grigiore che fa da protagonista per molti mesi l'anno per lasciare il posto a giornate ridenti che invitano a girovagare tra le sue road, mercatini dell'usato, i suoi bei parchi ed i pubs.
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    Praga - Repubblica Ceca

    A Praga in primavera ci si diverte in compagnia della fiera di San Matteo, in programma fino al 22 aprile, un evento che festeggia la fine dell'inverno e l'arrivo della bella stagione in compagnia di giostre, spettacoli e clown
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    Bangkok - Thailandia

    La primavera è perfetta per una visita nella terra del sorriso, la Thailandia: i prezzi sono più bassi ed il turismo di massa ancora lontano, condizioni che permettono di vivere al meglio questo paese così affascinante dove alternare momenti culturali tra le sue bellissime città alle località balneari più celestiali, tra spiagge di sabbia perlata ed acque crtistalline.
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    Kyoto - Giappone

    In nessun altro paese come in Giappone la primavera è sinonimo di rinascita: è proprio tra marzo e maggio infatti che vale la pena organizzare un viaggio nel Sol Levante, quando il tempo della fioritura dei ciliegi regala quei bellissimi fiori rosa sugli alberi che sono il simbolo di questo periodo dell'anno.
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    Miami - Stati Uniti

    Per una fuga a lungo raggio, una delle mete più gettonate è Miami con la sua Miami Beach, una location che attira in primavera gli amanti della bella vita. Qui, tra la lunga Promenade e la deliziosa Little Havana, il divertimento è assicurato.
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    Daytona Beach - Stati Uniti

    Per chi non sa resistere al richiamo del mare, le vacanze di primavera fanno rima con caldo e sole. Negli Stati Uniti, una delle mete più gettonate, è Daytona Beach, in Florida che, oltre ad ospitare il circuito automobilistico più famoso degli USA, è rinomata proprio per essere un punto di ritrovo per spring breakers ovvero tutti coloro che fanno le vacanze di Pasqua prediligendo posti sulla spiaggia.
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    Luxor - Egitto

    Che sia l'arte delle capitali europee o il sole dei tropici, in primavera ogni occasione è buona per volare via dalla routine quotidiana: in Egitto, sulla Riva del Nilo nell'Alto, ad accogliere i vacanzieri, ci pensa Luxor, 'il più grande museo all'aria aperta' là dove calarsi nei panni di piccoli Indiana Jones e avventurarsi alla scoperta dei più bei siti archeologici oltre ad un mare da sogno.
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    Keywest - Stati Uniti

    I suoi tramonti sono qualcosa di unico: non perdete l'emozione di vivere la magia di quel paradiso tropicale chiamato Key West, nel sud della Florida, un polo vacanziero caro a personaggi del calibro di Ernest Hemingway o dell'ex presidente americano Harry Truman, famoso per regalare un'eterna primavera all'insegna del mare e relax.
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    Butchart Gardens - Canada

    A ricordare e celebrare l'arrivo della primavera ci pensano i Butchart Gardens, situati sull'Isola di Vancouver, in Canada. Progettati a partire dal '900 da Jennie Butcher, questi giardini sono famosi per le innumerevoli specie di fiori e piante che contengono; gioielli dal fascino senza tempo raccolti dalla famiglia durante i numerosi viaggi nel mondo : dai giardini giapponesi allo spazio verde all'italiana, fino ad arrivare al giardino mediterraneo.
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    Chicago - Stati Uniti

    La primavera a stelle e strisce la si respira a pieni polmoni nel Millenium Park di Chicago, uno dei più lussuosi indirizzi residenziali nella città nonché uno dei più grandi parchi pubblici con i suoi 24,5 ettari di superficie che, durante la ridente stagione, si colora di svariate quantità di fiori.
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    Kirstenbosch - Africa

    Considerato uno dei giardini botanici più bello del mondo, il Kirstenbosch, sito in Sudafrica, è al sesto posto fra i dieci migliori posti al mondo per organizzare un picnic secondo la classifica stilata della National Geographic. Sito alle pendici della Table Mountain, questo paradiso dipinto di verde è la meta ideale per una rapida fuga al naturale da Cape Town.
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    Peterhof - Russia

    Eccola la Russia che non ti aspetti, quella che si scopre a Peterhof, a 29 km da San Pietroburgo là dove, inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità stilato dall'Unesco, una bellissima reggia che, oltre ad essere caratterizzata da numerosi palazzi, vanta un parco in perfetto stile francese con aiuole geometriche, sculture e bellissime piante ed alberi come olmi, aceri e roseti.
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    Bagh-e - Iran

    La natura che profuma d'Oriente al Fin Giardino Fin, o Bagh-e, che si trova in Kashan, Iran, è uno storico giardino persiano.
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    Yosemite Falls - Stati Uniti

    Non solo città: ad affascinare è lo splendore dei grandi parchi statunitensi come il celebre Yosemite National Park che, con l'arrivo della primavera, permette di avventurarsi alla volta di verdeggianti sentieri ed ammirare il tutta la loro maestostià, una serie di cascate, ben tre che costituiscono le Yosemite Falls.
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    Ottawa - Canada

    Vivace e frizzante, Ottawa in primavera mostra il suo lato migliore sfoggiando un ricco calendario di eventi che tengono compagnia a cittadini e turisti come il Canadian Tulips Festival con concerti, parate e spettacoli dal vivo; l'Ottawa International Writers Festival e, sempre in primavera e l'Ottawa International Jazz Festival.
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    Puerto Vallarta - Messico

    Quello che prima era semplicemente un piccolo villaggio di pescatori al giorno d'oggi è diventato una delle stazioni balneari più in voga della costa del Messico, adagiato sull'Oceano Pacifico: si tratta di Puerto Vallarta, famosa per il suo sole, le sue feste ed i 40 km di spiagge e di angoli paradisiaci.
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    Texas - Stati Uniti

    In primavera si assiste a una spettacolare fioritura di azalee in Texas ma, per chi preferisce oziare al sole, niente meglio che una tappa a South Padre Island, considerata la meta principale per le vacanze durante la bella stagione, tutta da vivere tra i suoi 180 km di costa tra spiagge, dune e barene.
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    Acapulco - Messico

    A figurare tra destinazioni privilegiate per le vacanze di primavera, soprattutto dagli americani, c'è Acapulco, una città adagiata sulla costa pacifica del Messico, un'importante meta di vacanze la cui baia è considerata come una delle più belle nel mondo.

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    I simboli della Pasqua: storia e significato

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    L'uovo di Pasqua
    "Omne vivum ex ovo", cioè "tutti i viventi nascono da un uovo", è il motto che per secoli ha spiegato il principio che la vita non può avere origine dal nulla. Da esso capiamo quale importanza abbia sempre avuto l'uovo, con la sua forma perfetta, nel nostro immaginario.
    L'uovo rappresenta la Pasqua nel mondo intero: c'è quello dipinto, intagliato, di cioccolato, di terracotta e di carta pesta. Se quelle di cioccolato o di cartapesta hanno un’origine recente, le uova vere colorate e decorate hanno una storia antichissima, che affonda le sue radici nella tradizione pagana. Simbolo della vita che nasce, l’uovo cosmico è all’origine del mondo: al suo interno avrebbe contenuto il germe degli esseri.
    Le uova, infatti, forse per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità. Già al tempo del paganesimo in alcune credenze, il Cielo e la Terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno della vita.
    Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova: a quel punto tutti sapevano che l'inverno ed il freddo erano ormai passati.

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    I Greci, i Cinesi ed i Persiani se li scambiavano come dono per le feste Primaverili, così come nell'antico Egitto le uova decorate erano scambiate all'equinozio di primavera, data di inizio del "nuovo anno", quando ancora l'anno si basava sulle le stagioni.
    Gli antichi romani usavano seppellire un uovo dipinto di rosso nei loro campi, per propiziarsi un buon raccolto. L'uovo era visto come simbolo di fertilità e quasi magia, a causa dell'allora inspiegabile nascita di un essere vivente da un oggetto così particolare.
    In numerose mitologie un uovo primordiale, embrione e germe di vita, è il primo essere ad emergere dal Caos. E’ l'"Uovo del mondo" covato da una Grande Dea e dischiuso dal Dio Sole. L'uovo è il principio da cui nascono tutte le cose, e rappresenta ciò che contiene la potenzialità di tutto ciò che esiste e in seguito si manifesta. Non a caso la nascita del mondo da un uovo cosmico veniva celebrata presso molte civiltà in corrispondenza con la festa equinoziale di primavera, quando la Natura risorge e le ore di luce iniziano a prevalere su quelle notturne Le uova venivano pertanto considerate oggetti dai poteri speciali, ed erano interrate sotto le fondamenta degli edifici per tenere lontano il male, portate in grembo dalle donne in stato interessante per scoprire il sesso del nascituro e le spose vi passavano sopra prima di entrare nella loro nuova casa. Le uova, associate alla primavera per secoli, con l'avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non della natura ma dell'uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dell'uovo, oggetto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba.
    Nella simbologia, le uova colorate con colori brillanti rappresentano i colori della primavera e la luce del sole. Quelle colorate di rosso scuro sono invece simbolo del sangue del Cristo.
    L'usanza di donare uova decorate con elementi preziosi va molto indietro nel tempo e già nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra risulta segnata una spesa per 450 uova rivestite d'oro e decorate da donare come regalo di Pasqua.
    Ma le uova più famose furono indubbiamente quelle di un maestro orafo, Peter Carl Fabergé, che nel 1883 ricevette dallo zar Alessandro, la commissione per la creazione di un dono speciale per la zarina Maria.


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    Il primo Fabergé fu un uovo di platino smaltato bianco che si apriva per rivelare un uovo d'oro che a sua volta conteneva un piccolo pulcino d'oro ed una miniatura della corona imperiale.
    Gli zar ne furono così entusiasti che ordinarono a Fabergé di preparare tutta una serie di uova da donare tutti gli anni.

    Ed ecco infine, una filastrocca tradizionale sul tema.
    "Nell'uovo di Pasqua che mai ci sarà?
    C'è forse nascosta la felicità?
    Apritelo piano se no, la per là,
    la dolce sorpresa scappare potrà"


    Il coniglio pasquale
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    Il coniglio è un simbolo pasquale molto diffuso negli Stati Uniti e nei paesi dell'Europa settentrionale. In occasione della Pasqua, in Germania e in Gran Bretagna le vetrine delle pasticcerie si riempiono letteralmente di coniglietti di cioccolata di tutte le dimensioni e fattezze. Il coniglietto pasquale o "Easter Bunny", come si dice in inglese, trova origine dai riti pagani precristiani sulla fertilità.

    Poiché per tradizione il coniglio e la lepre sono gli animali più fertili in assoluto, essi divennero fin dall'antichità il simbolo del rinnovamento della vita e della primavera. Il coniglio come simbolo della Pasqua sembra avere origine in Germania nel XV secolo, come testimoniano le cronache dell'epoca. I primi dolci e biscotti a forma di coniglio sembra si siano diffusi sempre in Germania ai primi dell'800. Furono gli immigrati tedeschi e olandesi che portarono in America la tradizione, secondo la quale il coniglietto pasquale porta un cesto di uova colorate ai bambini che si sono comportati bene. Ma é anche un po' dispettoso e le nasconde tra l'erba e i cespugli del giardino. Potrebbe essere divertente nascondere degli ovetti di cioccolato nel giardino o in casa e scatenare la caccia al tesoro, soprattutto con i bambini più piccoli






    Fonti: amando.it
    calshop.biz

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    Collezione 2011 | ADK | abiti da sposa

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    BIKINI e TANGA – (Origini)

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    Il bikini è un tipo di costume da bagno femminile in due pezzi che lascia la pancia scoperta. Il nome deriva dall’atollo di Bikini, sede di esperimenti atomici, anche in virtù dello scalpore che creò nella società la sua comparsa.

    Il pezzo superiore copre il seno ed una parte del busto o della schiena; ha una forma simile ad un reggiseno ed ha generalmente una o due bretelle di sostegno. Il pezzo inferiore è uno slip, forma simile ad una mutanda, che copre il pube e una parte più o meno ampia dei glutei

    Storia antica


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    Donna in bikini, dai mosaici romani di Villa del Casale, a Piazza Armerina

    Costumi a due pezzi erano indossati già nell’antichità, come risulta dal ritrovamento di urne, affreschi e mosaici di epoca greca e romana (i più antichi risalgono addirittura al 1400 a.C.).

    Origini moderne


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    Il bikini moderno è stato inventato dal sarto francese Louis Réard a Parigi nel 1946 (introdotto ufficialmente il 5 luglio). Il nome richiama l’atollo di Bikini nelle Isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano test nucleari: Reard riteneva che l’introduzione del nuovo tipo di costume avrebbe avuto effetti esplosivi e dirompenti.

    Il modello di Reard rifiniva il lavoro di Jacques Heim che, due mesi prima, aveva introdotto l’Atome (così chiamato a causa delle sue dimensioni ridotte), pubblicizzato come il costume da bagno più piccolo al mondo. Reard rese l’ Atome ancora più piccolo, ma non riuscì inizialmente a trovare una modella che osasse indossarlo. Finì quindi per ingaggiare come modella Micheline Bernardini, spogliarellista del Casino de Paris.

    Bikini nella cultura moderna

    Ci vollero quindici anni perché il bikini fosse accettato negli Stati Uniti. Nel 1951 i bikini furono proibiti al concorso per Miss Mondo. Nel 1958, il bikini di Brigitte Bardot nel film E Dio creò la donna creò un mercato per il costume negli USA, e nel 1960 la canzone di Brian Hyland “Itsy Bitsy Teenie Weenie Yellow Polka Dot Bikini” diede l’avvio a una corsa all’acquisto del bikini. Infine il bikini divenne popolare, e nel 1963 il film Beach Party, con Annette Funicello (enfaticamente non in bikini, dietro espressa richiesta di Walt Disney) e Frankie Avalon fu il primo di una serie di film che resero il costume un’icona della cultura pop.

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    Coloro che conoscono la storia dell’atollo di Bikini – in particolare coloro che si oppongono alla proliferazione nucleare – potrebbero trovare l’etimologia del nome “bikini” per un indumento inappropriata. La sua lettura come “esplosivo” in effetti riduce la rilevanza di una seria crisi umanitaria, che ancora influenza la politica delle Isole Marshall, a un mero simbolo della cultura popolare. Il termine due pezzi è talvolta considerato più appropriato.

    Evoluzione del bikini

    In epoca recente, il termine monokini è stato utilizzato con riferimento ad abbigliamento da bagno topless femminile; laddove il bikini ha due pezzi, il monokini è costituito dal solo pezzo inferiore. Dove il monokini è comunemente utilizzato, spesso con un motto di spirito si definisce bikini a un abbigliamento composto di due elementi: un monokini e un cappello. Il termine monokini è stato coniato da Rudi Gernreich.

    Un tankini è un costume da bagno che consta di un top maggiormente coprente di quello di un comune bikini (tank top) e di un pezzo inferiore da bikini. Uno string bikini è una versione alternative, meno coprente, in cui i pezzi inferiore e superiore si riducono a triangoli di tessuto tenuti insieme da lacci.

    La parte inferiore del bikini si è ulteriormente ridotta negli anni settanta con l’introduzione del tanga brasiliano, la cui parte posteriore è così ridotta da scomparire tra le natiche. In generale, in epoca recente i bikini sono diventati più ridotti. Questo trend cominciò con il pezzo superiore; ridotto quest’ultimo al punto da coprire a malapena il seno, l’attenzione degli stilisti si rivolse al pezzo inferiore.

    Trikini

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    Un bikini abbinato a uno short, top o pareo è detto trikini, il termine è stato coniato nel 1967.

    Tanga

    Un tanga è una mutandina simile allo slip, ma molto più sgambata, tanto da consistere sui fianchi solo in un sottile nastro o un cordoncino. Viene spesso confuso con il perizoma, altro tipo di mutandina che può essere sgambata o meno (e in questo differisce dal tanga, che lo è sempre), ma nella sua parte posteriore è tanto stretta da consistere in una sottilissima striscia di tessuto.

    Tanga

    Origine ed evoluzione

    Il nome tanga deriva da quello di un ornamento tipico della cultura detta di Marajó (Brasile settentrionale) che viene ancora utilizzato da alcuni gruppi abitanti alla foce del Rio delle Amazzoni. Il tanga è costituito, nella parte anteriore, da una placchetta di ceramica a forma triangolare tenuta sospesa da una cordicella passante per due fori praticati lungo la base; il fianco dell’indumento, pertanto, è costituito unicamente da detta cordicella.

    Una leggenda vuole che la grande popolarità dell’indumento derivi da una ragazza brasiliana di origini italiane, Rose di Primo, che avrebbe tagliuzzato il suo costume per farsi notare a una festa nella spiaggia di Ipanema, a Rio de Janeiro, nel 1972. Il clamore ottenuto dall’esibizione della ragazza avrebbe avviato la diffusione del succinto indumento sulle spiagge del Brasile.

    Come capo di biancheria intima, il tanga è stato storicamente in voga in particolare nei periodi in cui lo sono stati gli indumenti a vita bassa (gonne e pantaloni), in quanto occupando naturalmente meno spazio in altezza di uno slip, una volta indossato è meno facile da scorgere oltre il bordo superiore degli stessi.

    È molto diffuso soprattutto come parte di costumi da bagno due pezzi, in quanto grazie alla sua essenzialità riduce al minimo la parte di addome, schiena e fianchi coperti, consentendo un’abbronzatura molto estesa anche se non integrale.

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    Dania Ramirez, Ke$ha e Kylie Bisutti super sexy per il Calendario 2012 di Maxim

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    Il calendario 2012 di Kelly Brook

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    Manimali e Manipinte

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    Ricerca personale - 2008

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    aquila



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    Parto Gemellare

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    Uguali o diversi?
    In realtà i medici parlano di gemelli (dizigoti e monozigoti) e basta.
    I gemelli dizigoti non sono identici poiché si formano da due ovuli e due spermatozoi diversi.
    Quelli uguali come due gocce d’acqua sono i monozigot che sono generati da un solo ovulo e un unico spermatozoo.

    Perchè si verifica?
    Una gravidanza singola si produce dall’unione di un ovulo con uno spermatozoo mentre quella gemellare è dovuta, nella stragrande maggioranza dei casi,all’unione di due ovuli e due spermatozoi (gemelli dizigoti). Può anche succedere che si uniscano un ovulo e uno spermatozoo che danno luogo a un uovo ( zigota) che poi si divide in due cellule (gemelli monozigoti).
    Queste cellule si sviluppano liberamente e ognuna “produce” come risultato un bambino.

    Quando sarò sicura che sono proprio due?
    La gravidanza gemellare è facilmente rilevabile con l’ecografia già alla quinta settimana, quandoci sono due sacchi distinti.
    Per visualizzare gli embrioni e i battiti cardiaci, bisogna però aspettare la sesta setimana. Solo al terzo mese, con ecografie accurate, è possibile stabilire il numero diplacente e definire se si tratta di una gravidanza monocoriale o bicoriale. Questa distinzione è abbastanza importante perchè le gravidanze monocoriali vanno incontro a maggiori complicazioni e necessitano, quindi, di controlli più frequenti.

    Ci sono fattori che possono influire?
    Sembra che la possibilità di una gravidanza gemellare siano più elevate in quelle donne che hanno familiari, sopratutto diretti, in cui ci siano già state gravidanze multiple. Curiosamente, questa predisposizione è maggioreper i gemelli dizigoti. Quindi il fattore ereditario è importante per questi gemelli, mentre è molto raro nel caso dei gemelli monozigoti. Non si conosce la causa concreta ma potrebbe essere collegata con il fatto che alcune donne hanno maggiore facilità di doppia ovulazione. E questa naturalmente non avviene per forza tutto in un giorno. Quindi, nel caso di dizigoti, questi possono provenire dall’unione di un ovulo e uno sperrmatozoo in diversi rapporti sessuali, anche di partner sessuali diversi, oppure di ovuli che provengono dall’ovaio sinistro o destro.

    Avere dei gemelli: quali sono le possibilità?
    La frequenza di un parto gemellare nell’uomo è dicirca 1:80. Nel caso delle gravidanze multiple spontanee, si tratta di moltiplicare per 80. Quindi i trigemellari si verificano con la frequenza di uno su 6.400 gravidanze uniche e per i quadrigemellari di uno su oltre 500.000 gestazioni normali.

    Sono separati o nello stesso sacco gestazionale?
    I dizigoti hanno ognuno la propria placenta e sacco gestazionale. Nel caso dei monozigoti, la cosa più comune è che condividano lo stesso sacco gestaionale, ma esistono, anche uesto caso, diverse possibilità: ci può essere una sola placenta e un solo sacco, una sola placenta con due sacchi e anche due placente e due sacchi. Tutto dipende dalla divisione cellulare iniziale.
    Se è avvenuta tardivamente, intorno all’ottavo giorno dal concepimento, la norma è che esista un solo sacco e una sola placenta; se è molto precoce, darà luogo a due placente con due sacchi e se è media, nei primi tre giorni, si svilupperà una sola placenta con due sacchi.
    Ad esempio, i gemelli dizigoti, hanno sempresacchi e placente propri, anche se le placente possono fondersi e dare l’impressione di essere una. Così vengono definite bicoriale (in presenza di die placente distinte) o biamniotica (in presenza di due sacchi amniotici). I gemelli identici possono avere placenta e corion in comune ma amnio separati (monocoriali, biamniotici), o condividere placenta, corion e amnio (monocoriali, monaminotici, presenza di un unico sacco amniotico).

    Sono necessari altri esami e controlli?
    Le donne in attesa di gemelli devono, rispetto alle altre gestanti, sottoporsi a un maggior numero di visite di controllo, perchè i cambiamenti che avvengono nel loro corpo sono maggiori rispetto a una gravidanza singola, così come maggiore è l’eventualità che siverifichino dei problemi. Inoltre, le modalità di sorveglianza devono essere differenziate in base al tipo di gemellarità (ad esempio, la bicoriale comporta una sorveglianza meno intensiva rispetto alla monocoriale sopratutto per quanto concerne i feti).
    I controlli ecografici vengono intensificati, con una cadenza mensile e, se necessaria, quindicinale. Questo aumentato numero di controlli, ha ridotto gran parte dei rischi associati alle gravidanze multiple. Oltre all’ecografia, è consigliabile sottoporsi a controlli della pressione arteriosa ogni 15 giorni e del peso effettivo della madre ogni settimana.
    Anche l’esami dell’amniocentesi può variare a secondo a secondo se si tratta di monozigoti o dizigoti. In caso di gemelli identici, basta una sola puntura (proprio come si fa nelle gravidanze singole), poiché entrambi i feti possiedono la stessa mamma genetica. Ma se si tratta di dizigoti, sarà necessario effettuare una doppia amniocentesi.

    Quando saprò se sono dizigoti o monozigoti?
    Se l’ecografia conferma che condividono lo stesso sacco, puoi avere la certezza che saranno identici e dello stesso sesso. Ma se il sesso non si vede chiaramente e I sacchi gestatori sono diversi, dovrai aspettare fino alla nascita per sapere se sono idenici o meno.

    Chi dei due è il più grande?

    La maggior parte delle persone crede che il bebè che nasce secondo sia maggiore perchè è più formato. Grave errore.
    Il primo a nascere è senza dubbio e a tutti gli effetti il tuo figlio maggiore e avrà qualche minuto in più di vita e quindi di età, rispetto a suo fratello che nasce dopo. Il fatto che nasca prima uno o l’altro è puramente casuale e dipende da come si sono collocati gli embrioni nella cavità addominale della madre o durante tutta la gravidanza.
    Per quanto attiene alle differenze di peso, non spaventarti se ti accorgi che uno dei due è più grassottello dell’altro perchè è normale che il peso tra i due vari fino al 20%. Mediamente il peso dei gemelli oscilla tra I 2 e I 2.5 chili se nascono tra la 37esima e la 38esima settimana di gestazione e un pò di più se nascono più in là. In ogni caso, se non ci sono stati problemi specifici durante la gravidanza, non devi preoccuparti perchè si tratta di bebè sani e maturi.

    Una notizia che potrebbe agitarti
    E’ possibile che la notizia di una gravidanza multipla ti trovi impreparata (a meno che non ti sia sottoposta a cure contro l’infertilità).
    Potrà darti euforia, ma probabilmente anche molto stress, che potrà manifestarsi nei modi seguenti: malumore e senso di rifiuto, affaticamento, diminuzione delle difese immunitarie, insonnia, mancanza di concentrazione, ansia.
    Parlane con il tuo compagno, condividi I suoi timori e cerca di avere un atteggiamento positivo.

    Il tuo medico, tuo marito… e tu
    Rivolgi al tuo ginecologo tutte le domande che vuoi, per saperne di più sulle gravidanze gemellari. Se lo ritieni opportuno, inoltre, potresti consultare anche uno psicologo.
    Dovrai anche sottoporti a controlli ancora più scrupolosi. Discuti con il medico le varie opportunità per partorire. Le informazioni che riceverai terranno a freno i tuoi timori e anche quelli del tuo compagno.
    Avrai maggiore necessità di rilassarti. Prenditi cura di te stessa. Concediti un bel bagno rilassante, ma fatti aiutare sempre dal tuo compagno a uscire dalla vasca!
    Il tuo compagno dovrà starti molto vicino, ora più che mai. Perchè ai normali timori della gravidanza, si aggiungeranno anche quelli per lo stato di salute dei bebè che porti in grembo, quindi chiedigli appoggio.

    E’ importante informarsi
    I normali malesseri della gravidanza potrebbero avere un’intensità maggiore. Potrai soffrire di incontinenza urinaria e avere difficoltà respiratorie.
    Anche la pancia sarà più grossa. L’ecografia ti darà la certezza che si tratta di un parto plurimo e ti fornirà delle informazioni sulla salute dei tuoi figli.
    Il rischio di aborto è leggermente più alto, ed è anche probabile che il parto possa aver luogo in anticipo, rispetto alla data prevista. In questo caso, i bambini avranno un peso minore e il parto sarà meno complicato.
    Dopo che sarà nato il primo bimbo, passeranno dai 20 ai 30 minuti prima che venga al mondo il secondo e così via.



    gemelli
341 replies since 31/5/2010
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