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il bimbo e la nascita...

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  1. Lussy60
     
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    Il giorno del parto, dubbi e paure!

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    A me è capitato di pensare al parto già mesi prima che la gravidanza fosse a termine, e non vi nascondo di aver avuto tanti dubbi e molta paura; soprattutto un po’ condizionata e preoccupata dai vissuti di amiche e parenti. Il parto è senz’altro un momento particolare l’ultimo capitolo di una storia straordinaria ma come spesso ho ripetuto il nostro corpo è naturalmente preparato a questo!


    La paura del parto è comune fra le future mamme durante l’ultimo mese di gravidanza soprattutto se è la prima gravidanza. Al dolore pensiamo di non poter tener testa ma la nascita di nostro figlio è di sicuro una grande smentita. Pensare al parto con paura è deleterio, la paura si nutre di paura e cresce creando a volte un vero panico, pensate al quel momento, aspettandolo senza ansia e con po’ di imprevisto, poiché la data del parto è quasi sempre presunta, lasciate che arrivi solo perché finalmente vedrete il vostro bambino!
    E’ di sicuro di aiuto frequentare un ambiente dove altre donne vivono la stessa esperienza e questo può aiutare la futura mamma, rafforzandola psicologicamente e rasserenando la sua prospettiva del parto soprattutto per le primipare che pensano al parto con grande paura nonostante sia fisiologico e naturale, è vissuto come un evento doloroso e pericoloso.
    Nei corso pre-parto, si insegna alla gestante l’importanza del rilassamento, e della respirazione e la capacità di concentrazione durante il parto, spesso è prevista la partecipazione del personale medico specialista, come il ginecologo, l’anestesista, il pediatra e lo psicologo fondamentali per chiarire dubbi e dissipare paure fornendo informazioni sulla gravidanza, sul momento del parto, sulla cura del bambino e sul post-partum. Inoltre, se è organizzato dall’ospedale dove si pensa di partorire sarà possibile conoscere il luogo della nascita e renderlo cosi meno estraneo.
    Se manca ancora un po’ alla data presunta e non ci sono particolari problemi mantieniti in forma con un po’ di attività fisica: sarai più allenata ad affrontare il parto, 20 minuti di esercizi aerobici al giorno, tre volte a settimana bada bene esercizi mirati al tuo stato che escludono corsa e salti! Anche solo passeggiando a passo sostenuto o praticando un po’ di nuoto sarai in ottima forma.
    Non va dimenticato che ogni esperienza è assolutamente personale diversa da donna a donna anche la percezione del dolore è del tutto soggettiva, peraltro i notevoli progressi nel campo dell’ anestesia hanno permesso di ridurre il dolore e di rendere il parto assolutamente sicuro per la salute di mamma e bambino.


    Parto: domande e risposte alle paure della futura mamma


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    Finalmente dopo nove mesi di gravidanza si avvicina il momento tanto atteso di fare la conoscenza con il bebè. La gioia è però spesso accompagnata anche da dubbi, ansia e paure. Oggi proviamo insieme a rispondere alle domande più frequenti della futura mamma.
    Arriverò in tempo in ospedale?
    Chi non ha mai pensato almeno una volta di rischiare di partorire in macchina, bloccata in mezzo al traffico? Era uno dei pensieri che mi faceva più paura! In realtà la futura mamma in genere ha tutto il tempo di farsi una doccia e mangiare qualcosa prima di raggiungere con calma l’ospedale. L’acqua della doccia (non troppo calda per evitare cali di pressione) avrà un effetto rilassante sulla muscolatura, mentre l’assunzione di cibo (un paio di fette biscottate con un po’ di miele o marmellata) fornirà l’energia necessaria per affrontare il parto. I tempi di travaglio variano a seconda che donna sia primipara (al primo figlio) o che stia per affrontare, per esempio, il secondo o terzo parto. In quest’ultimo caso, infatti, i tempi sono di solito meno lunghi, ma si ha comunque il tempo necessario per recarsi in ospedale con tranquillità.
    Dall’inizio delle contrazioni al parto trascorrono quasi sempre molte ore?
    La perdita delle acque non sempre coincide con l’avvio del travaglio. Occorre verificare il colore del liquido amniotico: se è trasparente o rosato, si può raggiungere l’ospedale con calma poiché da quel momento possono trascorre anche 24 ore dall’inizio del travaglio. Se invece è di colore verde (cosiddetto liquido tinto), non bisogna temporeggiare perché questa colorazione indica che il feto ha emesso meconio (le prime feci prodotte) e il parto deve avvenire il prima possibile.
    Sentirò tanto dolore?
    Il dolore è una componente innegabile del travaglio e del parto, indica che tutto sta procedendo bene e che il bambino si sta preparando a venire al mondo, adattandosi pian piano al corpo della madre. Il dolore ha una doppia componente: fisica e psicologica. Quest’ultima influisce in modo significativo sulla prima infatti più la donna si agita, più è ansiosa e più sentirà dolore, poiché i suoi muscoli si contrarranno con maggior forza. Naturalmente il dolore rimane sempre molto soggettivo così come la soglia di sopportazione varia da donna a donna. Non è detto che sia avvertito da tutte nello stesso momento del parto: per alcune donne è più doloroso il travaglio mentre la fase espulsiva è vissuta come una liberazione, per altre è vero il contrario. Ma quasi per tutte il dolore si concentra nella zona del basso ventre e della schiena, a causa della pressione del bambino esercitata proprio in questi punti.

     
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