Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

il bimbo e la nascita...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Lussy60
     
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    I dieci consigli del post-cesareo

    MTN068

    1. Potrai sentirti un po’ stanca e frastornata, ma... niente paura!
    Dopo l’intervento la flebo non viene tolta subito: si tratta di una procedura del tutto normale. Dovrai, infatti, essere nutrita e idratata per via endovenosa in attesa del tuo primo vero pasto.

    Inoltre, avrai un catetere che ti permetterà di svuotare regolarmente la vescica, fino a quando la pipì sarà sufficientemente abbondante e di colore usuale. In alcuni punti nascita, l’anestesista lascia ancora in sede il catetere dell’epidurale, allo scopo di modulare, se necessario, la somministrazione di analgesico anche in questa fase. Lo stesso accade quando il cesareo è stato difficile e c’è la possibilità che il chirurgo debba eseguire un intervento supplementare. Infine, in alcuni casi, può essere applicato un drenaggio sulla ferita per far fluire eventuali perdite di sangue.

    2. Stop immediato a dolore e disagi
    Oggi, in un numero crescente di punti nascita, si viene sottoposte a un trattamento antalgico già dal momento del rientro in camera e quindi prima ancora che si possa avvertire un sia pur minimo segnale di disagio. E, di solito, la somministrazione prosegue a intervalli regolari nei primi quattro giorni dopo il parto.
    3. Allattare si può e si deve
    Nulla impedisce di attaccare il bimbo al seno, già dopo la nascita.
    Ciò che più conta è che entrambi, mamma e bebè, siano sistemati in modo confortevole. Durante la poppata è del tutto normale avvertire qualche contrazione: sono i cosiddetti “morsi” che, via via, riportano l’utero alle sue dimensioni iniziali.
    4. Prevenire il rischio di una flebite
    In alcuni punti nascita, alle neomamme che hanno dato alla luce il loro bebè con il cesareo viene prescritto un trattamento anticoagulante per la prevenzione del rischio di flebiti. La somministrazione avviene tramite iniezione e si protrae per qualche giorno. In altre realtà, questo trattamento è effettuato solo alle mamme che presentano fattori di rischio o precedenti per questa patologia.
    5. Ridare il via a una importante funzione che può subire una temporanea battuta d’arresto
    Nei giorni successivi al cesareo, è normale che si verifichi un rallentamento delle funzioni intestinali. Per favorirne il ripristino, occorre che già dal primo giorno la neomamma abbia l’opportunità di assumere una bevanda e di mangiare un paio di biscotti. Se questa misura non dovesse essere sufficiente, si può provare a massaggiare il ventre in senso orario, inspirando a lungo e spingendo per espellere i gas dall’addome. E niente paura che, così facendo, la ferita possa riaprirsi. Un altro efficace stratagemma consiste nel muovere qualche passo: l’esercizio fisico stimola la muscolatura intestinale e favorisce il transito. Nel giro di qualche giorno, tutto si normalizzerà.

    6. Primi passi con l’ostetrica
    Nelle prime 24 ore, occorre rimanere sdraiate sulla schiena per favorire la circolazione e la cicatrizzazione. Poi, nell’arco di 24-48 ore, sarà possibile cominciare ad alzarsi, ovviamente con il sostegno dell’ostetrica.
    7. In caso di forti perdite...
    Nel post-parto, si riscontrano perdite di sangue rosso vivo con piccoli grumi: è segno che l’utero si libera dei residui di mucosa che erano a contatto con la placenta.Rispetto a chi ha avuto un parto vaginale il sanguinamento è un po’ più intenso dopo l’intervento. Verso il 5º giorno, le perdite diminuiranno e diverranno rosate per protrarsi ancora per qualche settimana (fino a due mesi). Se si intensificassero in colore o quantità, serve un consulto.
    8. Come prendersi cura della cicatrice
    Durante il ricovero, spetterà a un’ostetrica o a un’infermiera medicare ogni giorno la ferita, controllandone la guarigione.
    Dopo 48 ore, è probabile che rimuoverà il bendaggio per permettere un’ideale cicatrizzazione a contatto con l’aria. In caso di infezione toccherà al medico prescrivere una terapia antibiotica, velocemente risolutiva.
    Se l’incisione non è stata suturata con filo riassorbibile, l’infermiera rimuoverà i punti in un lasso di tempo compreso fra 5 e 10 giorni.
    9. Al rientro a casa, ci vuole prudenza
    La durata del ricovero può variare: in ogni caso, di norma, la dimissione avviene verso il quinto giorno. Di solito, in questa fase, le neomamme possono non avvertire alcuna sensibilità nella zona in cui sono state operate. Questo disagio è temporaneo, ma può anche protrarsi per cinque o sei mesi.
    Tuttavia, la cicatrice può dare la sensazione di prurito: la sola cura raccomandata è l’applicazione regolare di una crema. Comunque, in questo periodo occorre prudenza: al minimo segno insolito (vomito, febbre, dolore ai polpacci, sanguinamento importante), è d’obbligo contattare subito il proprio medico ed evitare qualunque tipo di sforzo.
    10. Darsi tempo per ritrovare il pieno benessere
    Con l’intervento, fasce muscolari e legamenti dell’area interessata sono stati messi a dura prova. E ci vorranno quattro o cinque mesi perché ritrovino il loro tono. Per questo, può rivelarsi utile esercitarli in modo molto dolce e delicato.
    Spesso, il cesareo è programmato per motivi medici con grande anticipo e la futura mamma ha tempo e modo per elaborare questa prospettiva nella massima serenità. A volte, invece, viene deciso d’urgenza e la neomamma può avere qualche difficoltà, dopo il parto, a fare i conti con il rimpianto per non aver vissuto l’esperienza della nascita come l’aveva sognata. In questi casi, mai sottovalutare i propri sentimenti e parlarne, se necessario, con uno psicologo.

     
    Top
    .
71 replies since 2/3/2011, 15:38   11404 views
  Share  
.