Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

I gemelli ed il loro mondo

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    La nostra meravigliosa storia

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    Matteo, Giada e Lorenzo, figli di Melina ed Alessandro
    Era il 05.01.2007 quando io e Ale scoprimmo che saremmo diventati genitori... immaginate che gioia!!!
    Qualche timore ci assalì quando alla prima ecografia ci informarono che in grembo avevo due creature,ma ci sentivamo in grado di essere BIGENITORI .
    L'idillio si spezzò quando, nel corso della succesiva eco, il medico sorridente ci annunciò che sentiva non due ma ben tre cuoricini. A ripensarci oggi sento i brividi per l'emozione, ma in quel momento furono brividi di paura.
    Sono alta appena 160 cm, peso 45 Kg e mi sono sempre sentita fare battute del tipo: "Come farai a mettere al mondo un figlio?" FIGURIAMOCI 3!!!
    Ci sembrava di vivere un incubo, non vedevamo alcuno spiraglio di luce. Così decidemmo di consultare un medico, "un esperto in materia di gravidanze gemellari", che esercita la sua professione a 200 km di distanza da casa nostra.
    Al primo appuntamento, ci descrisse i "contro" della nostra gravidanza... sì, perchè l'unico "pro", all'epoca, era quello di portare in grembo un tesoro. Uscimmo dallo studio in lacrime, ma certi che quella persona avrebbe potuto darci un importante supporto.
    Ci disse che la mia gravidanza andava monitorata con eco settimanali, che lui stesso avrebbe eseguito.
    Qualche malizioso potrebbe pensare che lo abbia fatto per un ritorno economico, ma nulla di tutto ciò... le eco venivano eseguite in struttura ospedaliera.
    Così abbiamo iniziato il nostro faticoso percorso, fatto di continui viaggi in macchina, di ansia, di timori e rasserenamenti ogni qual volta ci sentivamo dire che tutto nel mio pancino era ok.
    Il 12 Maggio il responso cambia inaspettatamente. Sono alla 24esima settimana di gestazione, il mio collo dell'utero fa i capricci, insomma c'è il rischio che i miei piccoli vengano alla luce troppo presto. Il dottore mi consiglia il ricovero per essere monitorata e tentare con i farmaci di potrarre per qualche settimana il parto. Disperata accetto di rimanere in ospedale e, per di più, lontana da casa mia!! I giorni scorrono lentamente tra momenti di disperazione e altri di rassegnazione, tra il desiderio di tornare a casa e quello di portare la gravidanza a termine per garantire ai miei piccoli un ingresso in vita meno faticoso. Nessuno avrebbe potuto immaginare quanto tempo sarebbe trascorso... Se ne va via maggio, poi giugno, ed é il 22 luglio quando all'1.45 della notte, come dono miracoloso per il mio compleanno, vengono alla luce Matteo 1350 grammi, Lorenzo 1250 grammi e Giada 1340 grammi.
    Ricordo ogni istante del parto ed ho impresso nella mente il loro pianto disperato, che era per me il primo importante segno delle loro condizioni. I piccoli, come ben sapevo, vengono ricoverati in utin, i due maschi in un ospedale e Giada in un altro. Solo dopo due giorni dal parto mi dimettono e corro da loro.
    Inspiegabile l'emozione provata nel vedere quei piccoli esserini chiusi in una gabbia che vorresti distruggere per poterli stringere a te, ma... sai che tutto ciò serve a garantirgli la vita e te ne fai una ragione. Del periodo in utin, comunque, non ho un brutto ricordo, forse perchè grazie a Dio i miei bimbi, a parte il peso, erano in buone condizioni e di giorno in giorno ricevevamo notizie positive. Per più di un mese io ed Ale abbiamo fatto le corse da un ospedale all'altro, per dividere equamente il tempo fra tutti e tre.
    Sentivamo di essere davvero importanti per loro, ed anche e solo il loro aprire gli occhi ci inondava di emozione.
    Indelebile nel nostro cuore é il giorno in cui Matteo, raggiunto il peso di 2300 grammi, viene tolto dalla culla termica per passare in una culla vera e propria, in attesa della dimissione. Era il 20 agosto e, per la prima volta, potevamo stringere tra le braccia uno dei nostri figli,... banale risulterebbe ogni tentativo di spiegare cosa abbiamo provato!!
    Il 27 agosto finalmente portiamo a casa sia Lorenzo che Matteo ed il 29 ci raggiunge anche la piccola Giada. Solo allora ho capito che quello che sembrava un incubo si stava trasformando in una favola ed ancora oggi, che hanno compiuto 5 mesi, ogni qualvolta mi donano un sorriso mi ricordano che i miracoli esistono.

     
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    Essere genitori di gemelli: cosa significa?

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    Col termine gemelli s’identificano due o più bimbi nati in un singolo parto. I gemelli si distinguono in monozigoti (o gemelli monovulari) e dizigoti (o gemelli biovulari). Esistono anche altri tipi di gemellarità tra cui i gemelli siamesi e i gemelli monozigoti con differente cariotipo, oltre a casi ancora differenti ma più rari.

    Gemelli monozigoti e gemelli dizigoti
    I gemelli monozigoti derivano da un’unica cellula uovo fecondata da un unico spermatozoo che si divide, nei primi stadi embrionali, dando origine a due organismi separati ma geneticamente identici. La scienza non è ancora in grado di spiegare il motivo per il quale un embrione, in un dato momento del suo sviluppo, opera una divisione. Una delle ipotesi è quella che, riferendosi all’innato istinto di sopravvivenza, ipotizza che lo sdoppiamento avverrebbe per suddividere i rischi e aumentare le possibilità di permanenza in vita qualora si verificasse un danno di natura chimica nei primi giorni dalla fecondazione. Nel caso dei gemelli dizigoti si ha invece la fecondazione di due diverse cellule uovo da parte di due spermatozoi. L’incidenza dei parti gemellari è di circa 1 su 80 (2 gemelli); di essi circa 1 su 4 darà origine ad una coppia di gemelli monozigoti. Sono possibili anche parti plurigemellari: - sono trigemine (3 gemelli) circa 1 su 8.000 nascite; - quadrigemine (4 gemelli) circa 1 su 730.000; - pentagemine (5 gemelli) circa 1 su 65.000.000.

    I genitori dei gemelli sperimentano stress fisici, psicologici ed economici molto maggiori rispetto ai genitori dei bambini singoli.
    Prendersi cura di due o più bambini della stessa età, richiede una gran quantità di tempo e di fatica, in particolare, l'allattamento al seno di questi neonati diviene molto difficile, e i risvegli notturni dei genitori sono numerosi. La situazione si fa più complicata se in famiglia ci sono già altri bambini, di qualche anno maggiori rispetto ai gemelli.
    Naturalmente, quando in una famiglia arrivano dei gemelli, i padri, i fratelli più grandi, i nonni, gli amici, vengono maggiormente coinvolti nella cura dei neonati. Alcune madri ricorrono anche a dei "trucchi" per risparmiare energie, come lasciare i bambini nella culla o comunque ricorrono all'aiuto di persone esterne alla famiglia.
    Nonostante ciò, un numero altissimo di madri di gemelli di pochi mesi dichiarava, in uno studio australiano (Hay e O'Brien, 1984), di sentirsi esausta, depressa, e di non avere più tempo per sé stessa.

    La presenza simultanea di più bambini della stessa età, può alterare la relazione genitore figlio.
    In un importante studio osservativo di Lytton (1980) emergeva che i gemelli, rispetto ai bambini singoli, hanno meno scambi verbali con i loro genitori, ricevono meno comandi, spiegazioni, ed anche meno elogi e manifestazioni d'affetto. Ciò non deve essere interpretato come una mancanza d'amore, ma significa semplicemente, che i genitori hanno minor tempo da dedicare ad ognuno dei figli gemelli.
    I gemelli, inoltre, hanno minori interazioni prolungate ed ininterrotte con la madre, essa, infatti, può spostare frequentemente l'attenzione tra i bambini, nel tentativo di dividere equamente il suo tempo tra i figli.
    Tuttavia, le coppie di gemelli mostrano spesso una certa coesione: agiscono e giocano insieme e sviluppano un linguaggio tutto loro, estremamente semplificato, distorto e scarsamente comprensibile per gli altri.
    Questa "autosufficienza" della coppia, può condurre i gemelli a ricercare meno i contatti con gli adulti

    D.ssa Giuliana Apreda





     
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    I fratelli dei gemelli (a cura dell'ASM)



    BimbiToro

    Pietro con Roberto e Caterina, figli di Gabriella (Toro)
    Il presente opuscolo è tratto da un lavoro prodotto dalla Twins and Multiple Births Association - TAMBA - di Londra intitolato. Siblings at Twins.

    I fratelli dei gemelli
    Le famiglie con gemelli sono spesso oggetto di ammirazione e stupore da parte di conoscenti ed amici. Ai genitori vengono fatte le congratulazioni, per essere gli autori di un evento così eccezionale ed i gemelli vengono guardati con meraviglia ed attenzione cercando di cogliere tra loro tutte le possibili somiglianze sia fisiche che caratteriali! Qual è il ruolo dei fratelli e delle sorelle dei gemelli in questo clima di euforia generale? Come si sentono i figli più grandi e come reagiscono quando arrivano i gemelli? Cosa possono fare i genitori per preparare gli altri figli alla nascita dei gemelli? E quando un bambino singolo nasce dopo i gemelli cosa bisogna fare? Al fine di aiutare le famiglie con gemelli a rispondere a queste ed altre domande abbiamo realizzato questo opuscolo sperando di riuscire a dare a tutti i genitori degli utili suggerimenti.
    Prima della nascita dei gemelli
    Qualunque bambino ha bisogno di essere preparato alla nascita di un fratellino o di una sorellina, ma quando a nascere sono due gemelli il bambino ha bisogno di una preparazione più attenta per evitare di essere sopraffatto dall'evento. Infatti quando nasce un solo bambino la quotidianità familiare non subisce grandi cambiamenti, ma quando a nascere sono due o più bambini si assiste ad un vero e proprio sconvolgimento delle abitudini familiari. Il fratello/sorella più grande deve essere preparato a questo per accettare più facilmente i cambiamenti. Durante la gravidanza una gestante in attesa di gemelli può aver bisogno di essere ricoverata in ospedale perché ad esempio necessita di riposo a letto e cure, così da evitare un parto pretermine, questo la separerà temporaneamente dal figlio/figlia più grande Il bambino deve conoscere i motivi di questa separazione, così da non sentirsi responsabile di questo allontanamento, deve poter vedere la madre spesso per accertarsi di persona del suo stato di salute e per poter parlare con lei. Un utile mezzo per favorire il contatto fra il bambino più grande e la madre, durante un suo eventuale periodo di ricovero, è quello di invitarlo a scriverle delle lettere o fare dei disegni da recapitarle così che possa mantenere un contatto ben preciso con lei e ne senta meno la mancanza. A volte un periodo di ricovero durante la gravidanza può essere utile per abituare il bambino a stare insieme ad altre persone, così che quando saranno nati i gemelli non si senta improvvisamente allontanato dalla madre. Può verificarsi che la donna durante la gravidanza, pur restando a casa, abbia bisogno di riposare più a lungo e stare a letto. In questo caso l'ideale sarebbe avere una persona di fiducia che si occupi della casa per poter disporre di più tempo per riposare e stare con il figlio/figlia più grande. In mancanza di un aiuto ed avendo un bambino troppo piccolo per andare all'asilo, una soluzione possibile è cercare di riposare negli stessi momenti in cui riposa lui, molti bambini infatti fanno un sonnellino pomeridiano approfittarne per fare altrettanto è la cosa migliore, resistendo alla tentazione di impiegare quel tempo per occuparsi delle faccende domestiche. Un'altra possibilità è occupare il bambino in giochi o attività che consentano alla madre di sorvegliarlo stando in poltrona o a letto, ad esempio leggere una favola insieme, vedere una videocassetta o fare un puzzle. Alcuni bambini sono eccitati all'idea che arrivino due fratellini insieme, dicono infatti che ne vorrebbero uno per sé ed uno per la mamma, oppure se già in casa ci sono due fratelli/sorelle, che ne arriverà uno per ciascuno. Questo tipo di atteggiamento non deve far pensare che il bambino o i bambini non abbiano bisogno di essere preparati all'evento, come gli altri devono essere coinvolti nei preparativi, resi partecipi degli eventuali cambiamenti da apportare alla casa, invitandoli a collaborare e facendoli sentire parte attiva nelle decisioni da prendere. I fratelli più grandi devono sentirsi responsabili di preparare una buona accoglienza ai nuovi membri della famiglia, riorganizzando la casa e vivendo la nascita dei gemelli come un evento che porterà un arricchimento per tutta la famiglia.
    Dopo la nascita dei gemelli
    Spesso i genitori, soprattutto nei primi giorni dopo il parto, rischiano di passare tutto il giorno ad accudire i gemelli ed a fine giornata sono così stanchi da non avere più tempo né voglia per stare un po' di tempo anche con gli altri figli. Quando succede questo nei genitori possono nascere sensi di colpa e negli altri figli risentimento e gelosia nei confronti dei gemelli. Come si fa ad evitare questa spiacevole situazione? Un utile accorgimento può essere quello di parlare o raccontare una fiaba al bambino/a più grande mentre si allattano i gemelli oppure ascoltarlo/a leggere un racconto o parlare di qualcosa che lo interessa in modo da non farlo sentire escluso. Se invece il bambino/a è troppo piccolo/a, per poterlo/a coinvolgere in questo genere di attività, si può organizzare per lui/lei un gioco (costruzioni, puzzle, cubi, libro da colorare, ecc.) che lo/a tenga impegnato/a e consenta alla madre, mentre allatta i piccoli, di sorvegliarlo/a e di rivolgergli/le delle attenzioni. Se c'è una persona di fiducia alla quale affidare i gemelli per qualche ora è senza dubbio molto utile approfittare di questo tempo per uscire con l'altro/a figlio/a, magari per andare ad un parco giochi o per fare degli acquisti insieme: questo servirà molto al bambino/a perché non dovrà dividere quello spazio con nessun altro ed anche per la madre sarà un ottimo sistema per allontanarsi per un po' di tempo dal quotidiano. Trovare del tempo anche limitato, ad esempio mezz'ora, per stare con il figlio/a maggiore è di grande beneficio, si può leggere una fiaba o giocare insieme, approfittando magari del momento in cui i gemelli dormono. Grande importanza ha il ruolo del padre, egli non solo collabora nell'accudire i gemelli, ma diventa un punto di riferimento molto importante per gli altri figli. Mentre la madre allatta o accudisce i gemelli il padre, quando è in casa, può occuparsi degli altri bambini giocando insieme con loro e occupandosi dei loro problemi.
    Coinvolgere i bambini più grandi nella cura dei gemelli
    Anche se il fratello/sorella è piccolo, 2-3 anni dì età, farlo sentire importante, coinvolgendolo nella cura dei gemelli, è il sistema migliore per evitare gelosie e sensi di colpa. Quando i gemelli mangiano o fanno il bagnetto, il fratello/sorella può partecipare occupandosi di piccole cose, è molto importante infatti fargli capire che questo per la madre è un grande aiuto, che la facilita nella cura dei bambini. Anche mentre si fanno le faccende domestiche coinvolgere gli altri figli li fa sentire importanti e parte integrante della nuova vita familiare. Naturalmente tutto ciò a volte può far perdere più tempo alla madre, sia nell'accudire i gemelli che nello sbrigare le faccende domestiche, ma sarà importantissimo per la crescita dei propri figli e per creare un buon rapporto tra i fratelli.
    Una reazione frequente
    Alcuni fratelli più grandi, con la nascita dei gemelli, possono regredire nel comportamento tornando ad avere abitudini tipiche di quando erano più piccoli: fare la pipì a letto, usare il succhiotto o il biberon. Questo non deve preoccupare oltremodo i genitori, che devono cercare di essere piuttosto indulgenti; in questa fase infatti è importante dare al bambino/a più grande maggiori attenzioni e cure come risposta alla sua richiesta di affetto. Rimproverarlo o ignorare il suo comportamento significherebbe confermare la sua sensazione di essere poco amato. Questo periodo di regressione può avere una durata variabile o comunque passerà senza problemi quando il bambino/a più grande capirà che l'amore dei suoi genitori verso di lui/lei non è cambiato.
    Le reazioni della gente
    Generalmente le persone, quando incontrano per la strada una mamma con due o più gemelli, si fermano incuriositi ad ammirarli e fanno loro molti complimenti. Tutto ciò può causare risentimento e gelosia nei fratelli più grandi che si sentono messi da parte ed esclusi dalle attenzioni rivolte ai gemelli. I genitori devono cercare di coinvolgere i figli maggiori nella conversazione ed incoraggiare le persone ad interessarsi a loro. E' molto importante inoltre che i parenti e gli amici siano sensibilizzati a questo problema in modo da collaborare con i genitori nel far sentire i fratelli più grandi parte attiva del nuovo evento.
    L'abbigliamento
    Vestire i gemelli allo stesso modo utilizzando gli stessi colori è sconsigliabile per molti motivi. I gemelli infatti fin da piccoli devono essere considerati individui distinti, con caratteristiche proprie e differenze precise, in modo tale da favorire per ognuno lo sviluppo di una personalità autonoma, distinta da quella dell'altro gemello. Vestirli allo stesso modo significa inoltre esaltarne le somiglianze, renderli ancor di più oggetto di curiosità da parte della gente e far sentire il fratello/sorella più grande maggiormente esclusi dalla nuova vita familiare. E' altresì sconsigliabile, quando il fratello/sorella più grande hanno poca differenza di età con i gemelli, vestire tutti i fratelli alla stessa maniera, perché in questo modo non si favorisce il corretto sviluppo della personalità di ognuno.
    Come preservare lo spazio dei fratelli più grandi
    Se è possibile la cosa migliore è far stare i gemelli in una stanza ed il fratello/sorella più grande in un'altra al fine di garantire al figlio/a maggiore un proprio spazio in cui giocare e dormire. Qualora ciò non sia possibile è importante dividere i mobili e gli spazi disponibili in modo che sia il bambino/a più grande che i gemelli possano disporre di oggetti e spazi propri da non condividere con i fratelli. Se la stanza è abbastanza grande si possono utilizzare dei mobili per dividere l'ambiente in modo tale che il figlio/a maggiore possa avere uno spazio suo nel quale i gemelli non interferiscono. Inoltre è molto importante educare i gemelli fin da piccoli a rispettare gli oggetti e le attività (gioco, lettura, studio, ecc. del fratello/sorella maggiore) per tutelare l'intimità necessaria ad ognuno. E' comunque utile ricordarsi che tutti i cambiamenti da fare in casa vanno sempre discussi e concordati prima con i figli più grandi, così da renderli parte attiva nei rinnovamenti familiari ed evitare loro la spiacevole sensazione di sentirsi esclusi a causa dell'arrivo dei gemelli.
    Quando i gemelli crescono
    L'attenzione e la curiosità della gente nei confronti dei gemelli non si limita al periodo in cui i bambini sono piccoli, ma continua anche quando ormai sono diventati ragazzi. Gli amici e conoscenti sono sempre attenti a cogliere le somiglianze e tendono a sottolineare tutte le similitudini caratteriali e comportamentali che trovano. I gemelli dizigoti non sono fisicamente identici, pertanto da grandi avranno le stesse somiglianze che possono avere due qualunque fratelli, questo spesso delude le aspettative della gente che immagina i gemelli come due persone assolutamente identiche ed indistinguibili. Spesso inoltre le persone si rivolgono ai fratelli o alle sorelle minori o maggiori per sapere come si comportano i gemelli a casa, con il ragazzo o la ragazza, con gli amici, sempre con la curiosità e l'interesse di chi si trova davanti un evento eccezionale al di fuori del normale. Questo comportamento naturalmente alimenta negli altri fratelli il senso di esclusione e rende i gemelli protagonisti assoluti dell'interesse comune. Se in famiglia i genitori avranno abituato i figli a vivere il fatto di essere gemelli come un evento del tutto normale ed avranno considerato tutti i figli come normali fratelli, sarà più facile per tutti rispondere alla curiosità della gente spiegando che l'essere gemelli é sicuramente una bella sensazione, ma non comporta nessuna eccezionalità: i gemelli sono bambini come gli altri, ragazzi come gli altri ed adulti come gli altri, pertanto vanno trattati allo stesso modo di chiunque altro. Il fatto di avere un fratello che festeggia il compleanno lo stesso giorno di un altro e compie gli stessi anni, non impedisce a nessuno dei due di sviluppare la propria personalità, di avere le proprie caratteristiche e di essere una persona del tutto normale rispetto agli altri.
    Quando il fratello o la sorella sono più piccoli dei gemelli
    Quando un bambino singolo nasce dopo una coppia di gemelli la situazione è diversa. I gemelli infatti sono abituati a condividere con il cogemello le attenzioni e l'affetto dei genitori pertanto i normali problemi di gelosia per la nascita di un fratello o di una sorella più piccola sono meno frequenti. Alcuni genitori inoltre hanno la sensazione che con l'arrivo di un bambino singolo, dopo i gemelli, la famiglia sia diventata più simile a quelle "normali" e non hanno più la sensazione di vivere una vita "eccezionale". Il fratello/sorella più piccolo/a non ha l'esperienza di come era la famiglia prima dell'arrivo dei gemelli, pertanto non deve affrontare i profondi cambiamenti e tutta la riorganizzazione domestica che affronta invece il fratello/sorella più grande, può sentire però la difficoltà ad inserirsi in un nucleo familiare già ben organizzato. Da piccolo/a poi potrà trovare difficile riconoscere un gemello dall'altro, soprattutto quando questi sono identici e pertanto potrà chiamarli con un nome che li comprende entrambi come coppia (ad esempio i bambini, le bambine o i gemelli) soprattutto se anche in casa si ha l'abitudine di chiamarli in questo modo. A volte comunque, anche se i gemelli sono diversi tra loro ed i familiari tendono comunque a differenziarli, i figli più piccoli hanno qualche difficoltà in più a distinguere un fratello/sorella dall'altro/a. Se i gemelli hanno tra loro un rapporto molto chiuso nel quale non ammettono altre persone, il fratello/sorella più piccolo/a può sentirsi isolato/a poiché nell'ambito familiare si trova da solo/a fra due coppie: da una parte quella formata dal padre e dalla madre e dall’altra quella formata dai gemelli. Alcuni bambini infatti in questa situazione sviluppano o un comportamento molto remissivo nei confronti dei gemelli o al contrario molto aggressivo. In questi casi la cosa migliore è favorire il più possibile l'apertura all'esterno dei gemelli e far sì che il fratello/sorella abbia un coetaneo con il quale giocare e stare insieme al fine di non sentirsi diverso/a escluso/a dal resto della famiglia. Quando la coppia di gemelli è costituita da un maschio e da una femmina il fratello/sorella più piccolo/a ha minori difficoltà d'inserimento poiché più facilmente tende ad identificarsi con il gemello dello stesso sesso. Quando i gemelli sono dello stesso sesso del fratello/sorella più piccolo/a, quest'ultimo/a tende ad anticipare le proprie tappe di sviluppo nel tentativo di adeguarsi il più possibile alla vita dei gemelli; in questo caso favorire la socializzazione del bambino/a con altri coetanei ed evitare di trattarlo/a troppo egualitariamente rispetto ai gemelli (ad esempio acquistare per tutti e tre gli stessi giocattoli oppure far praticare a tutti e tre lo stesso sport) gli/le consentirà uno sviluppo migliore rispettando le sue normali tappe evolutive. Far dormire i gemelli nella stessa stanza ed il figlio/a minore in un'altra, a volte può alimentare il senso di esclusione nel bambino/a più piccolo/a, l'ideale sarebbe che ognuno di loro avesse una propria stanza da letto oppure, se tutti i fratelli sono dello stesso sesso, che dormissero insieme; nel caso delle coppie gemellari maschio/femmina la cosa migliore è mettere insieme il bambino/a più piccolo/a ed il gemello dello stesso sesso e far dormire in un'altra stanza quello di sesso diverso. In questo modo si favorisce l'inserimento del figlio/a minore con i gemelli e si stimola l'apertura sociale della coppia gemellare. Il bambino/a che nasce dopo una coppia di gemelli rischia a volte di essere "super coccolato", per il supplemento di attenzioni che riceve sia dai genitori che dai fratelli/sorelle gemelli/e che, per evitare di farlo/a sentire escluso/a, riversano su di lui/lei un eccesso di coccole e cure. La madre, inoltre, dopo le difficoltà che ha dovuto affrontare per accudire i gemelli, trova molto semplice allevare e seguire un solo/a bambino/a, questo può indurla a riversare su di lui/lei tutte le cure ed attenzioni che non è riuscita a dare ai gemelli per la mole di lavoro che si è trovata a dover affrontare. Per il bene del bambino/a e di tutta la famiglia è sempre meglio che i genitori si comportino usando il "buon senso", senza eccedere nelle premure, evitando così di rendere il figlio/a minore un bambino/a "viziato/a".

     
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    I gemelli interagiscono tra loro già nel grembo materno
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    I contatti sociali dei gemelli sono evidenti già alla 14a settimana di gestazione - di MultipleParent

    Quale opportunità migliore per studiare i primi contatti sociali dell’essere umano che osservare il comportamento di due feti gemelli?

    Uno studio in tal senso è stato condotto dai ricercatori delle Università di Padova, Torino e Parma, in collaborazione con l’Istituto pediatrico Burlo Garolfo di Trieste, analizzando i movimenti di cinque coppie di gemelli.

    Grazie all’ecografia quadridimensionale, ossia con il tempo come quarta dimensione, gli scienziati hanno potuto osservare che a partire dalla 14a settimana di gestazione i movimenti del feto non sono diretti solo verso se stesso o verso le pareti uterine, ma anche specificatamente verso il fratello. A differenza di quello che succede nei primi due casi, i movimenti sono molto più rallentati in prossimità del gemello, quasi come se fossero carezze. E’ appunto questo movimento preciso, decelerato nell’avvicinarsi al “coinquilino”, a far capire la consapevolezza del gesto, che con il passare delle settimane diventa più frequente, a discapito di quelli verso “l’esterno”.

    I risultati di questa ricerca potrebbero divenire il punto di partenza per stabilire dei parametri su cui valutare lo sviluppo fetale.


     
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    Gaza, parto da cinque gemelli

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    Vivienne e Knox, altre foto dei gemelli Jolie

    gemelli

    Dopo le copertine di Hello e People, ecco le altre foto di Knox e Vivienne, gli utimi arrivati della famiglia Jolie insieme a Brad, Angelina e i fratellini.


    gemelli2


    gemelli-brad-zahara








     
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    Gemelli diversi


    Era una … brutta giornata. Perché? Perché quella domenica la mamma aveva deciso di portare con se le sue due figliole e aveva detto loro anche di vestirsi in modo uguale. Era impazzita!. Pensavano le due sorelline, gemelle identiche si ma giammai vestite uguali. I motivi erano tantissimi:
    M.1 – Avrebbero attirato l’attenzione di tutta Leonforte. Si dice che il caso dei gemelli sia raro e quindi tutti le avrebbero di sicuro guardate come un fenomeno naturale.
    M.2 – La mamma avrebbe iniziato a scambiarle. (E a loro questo non andava affatto!)
    M.3 – Sally si sentiva una stupida con tutti quei pizzetti strani e Mindy non si sentiva alla moda.
    E a seguirsi un altro oceano di motivi per cui non volevano essere identiche nel vestirsi. Poverine da un lato!.
    Ma la mamma,ad un certo punto si arrabbiò e contro la loro volontà le vestì allo stesso modo,lei le trovava carine ma loro non si piacevano assolutamente.

    Per strada,le nostre due amiche gemelline si lamentavano come due martiri.
    <<che schifo!>>
    <<non vi preoccupate, state benissime! Siete bellissime!>>
    <<blà!>> fece Sally.
    <<forse per te mamma ma …>>
    <<uffa!! Non voglio sentire più nulla chiaro?!>> gli gridò lei esasperata.
    Entrambe si spaventarono un po’. Mai replicare quando la mamma urla così o sono dolori sicuri!.
    <<e poi dicono onora il padre e la madre! Ma se non ci rispettano loro per primi perché dovremmo noi?>> borbottò Sally.
    <<eh! Piccole biricchine!! Questo comandamento non vuol dire rispetto ma significa jpgamare!. Non dovete sempre dire che hanno ragione,perché alcune volte anche loro sbagliano,ma dovete amarli e correggerli come fanno loro con voi!!>> gli disse Dellel.
    <<capito?>>
    <<si … anche troppo! Chi ce li ha messi questi secchioni vicini vorrei tanto saperlo!!>> borbottò Sally.
    <<sally! Non ti permetto di dire certe cose!!>> disse Mindy dandole un pugno sul braccio.
    Che teatrino carino.
    Quando arrivarono la mamma le presentò alle altre due sue amiche. Mentre la mamma faceva salotto con le sue amiche, le nostre amiche andarono in giardino dove finalmente riuscirono a respirare un po’!. A un certo punto Sally scoppiò a strillare come una matta.
    <<ehi! Si può sapere che diamine ti è preso?>> gli chiese Mindy.
    <<che cosa mi prende?! Guarda come ci ha fatto ridurre nostra madre!!!>>
    <<ed io che colpa ne ho?>>
    <<nessuno ti stà incolpando!!!>>
    <<uhm?>>
    <<dai! Anche se siete vestite in modo simile siete lo stesso carine!!!>> gli disse Dellel.
    Loro invece gli lanciarono un occhiataccia.
    <<bè ecco …>> balbettò lui.
    <<dai ragazzi quando si è gemelli ci si veste quasi sempre uguali, anche senza accorgersene!!!>> disse Ellel tutto raggiante.
    <<i gemelli normali, ma di certo no noi!!!>> lo congelarono loro.
    Ma improvvisamente sentirono voci venire dall’altra parte del giardino, allora girarono e trovarono due piccoletti che stavano litigando. Loro si avvicinarono alla strana coppia e li salutarono.
    <<ciao! Come vi chiamate bambini?>>.
    I due non contenti di farsi chiamare così risposero scortesemente:
    <<noi non parliamo con gli sconosciuti!!!>>
    <<già!>>
    <<a!Capito …>>
    <<bè se non ci parlate non diverranno mai conoscenti,o magari amici …>>
    <<ehi si può sapere dove volete arrivare?!>>
    Che schegge!.
    Alla fine, si trattennero fino all’ora di pranzo da quella signora, più tardi li raggiunsero anche i mariti e Marco. Dopo di che tutto fù pronto e si sederono tranquilli a mangiare in giardino.
    <<sai che ti sono riusciti bene?>>
    <<si! Sono il nostro orgoglio!!>>
    <<e il tuo ragazzo non si è fatto niente male! Quanti anni ha adesso?>>.
    <<dieci ed’è il nostro orgoglio numero uno!!!>> disse il papà mentre batteva il cinque a Marco.
    E le tre donne continuarono a chiacchierare come tante ochette.
    <<a! Io invece ho avuto un maschio e una femmina …>>
    <<che carini!>>
    <<sono gemelli anche loro?>> chiese Sally.
    <<si anche loro!>>
    <<wow!>> dissero entrambe stupite.

     
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    La genetica nei gemelli

    Gemelli-cause

    Lungi dall'essere una semplice condivisione di spazi durante la vita fetale, la gemellarità pone interessanti quesiti riguardo l'aspetto genetico. Per questo molto spesso sono importanti per la ricerca medica, come dimostrano gli ultimi fatti di cronaca.
    Facciamo chiarezza sull'aspetto genetico (zigosità) che contraddistingue le diverse tipologie di gemelli.

    I gemelli identici: gravidanza monozigotica


    I gemelli monozigotici (MZ) sono 2 o più individui che condividono lo stesso identico genoma. La loro formazione dipende da una separazione dell'unica cellula fecondata (Zigote: 1 ovulo fecondato da 1 spermatozoo).
    Il genoma di tutti gli embrioni è identico e deriva per il 50% dal genoma materno e per il 50% dal genoma paterno.
    La forma monozigotica è tipicamente spontanea.

    I gemelli diversi: gravidanza dizigotica
    I gemelli dizigotici (DZ) derivano da una fecondazione multipla (superfecondazione): due o più ovuli vengono fecondati da due o più spermatozoi. Perciò si formano tanti embrioni quanti sono gli ovuli fecondati che poi sopravvivono all'attechimento nell'utero. I patrimoni genetici sono tutti diversi tra loro, tant'è che spesso possono essere di sesso diverso.
    I gemelli non condividono la placenta (sono sempre bicoriali).
    La forma dizigotica può essere spontanea (ovulazioni multiple, con spesso familiarità nella linea materna) o indotta (cure che portano ad ovulazioni multiple, fecondazione in vitro, ecc.ecc.).

    I gemelli del “corpo polare” (Semi identici)

    La formazione di gemelli a partire dal corpo polare è un fenomeno molto insolito e decisamente raro. Il processo è abbastanza complicato: il corpo polare compare dopo la prima divisione meiotica dell’ovocita, che crea l’ovulo (con metà del patrimonio genetico nucleare) e una piccola cellula non funzionante contenente l’altra metà del patrimonio (definita corpo polare) che solitamente degenera e muore, ma rimane ancorata all’ovulo.
    Si pensa che quando gli ovociti siano “anziani”, la divisione produce un corpo polare anomalo, di dimensioni maggiori, che riceve sostentamento nutritivo e permane in vita fungendo da secondo ovulo. Entrambi condividono lo stesso genoma materno ma possono essere fecondati da 2 diversi spermatozoi paterni, creando così 2 gemelli “semi-identici”: il 25% del genoma è diverso (di origine paterna) mentre il 75% del genoma è identico (50% di origine materna e 25% di origine paterna), condividendo così caratteristiche sia dei gemelli identici sia dei fratelli.
    Attualmente non vi sono test analitici del DNA per valutare la zigosità e definire con certezza se i 2 gemelli possano essere di questo tipo.

    DiegoMatteo2

    Genetica. In quali casi possono nascere dei gemelli?


    Io da Biologo posso dirti come stanno le cose: non c'è una trasmissione genetica "standard" (o mendeliana) del carattere "avere figli gemelli".

    Da studi recenti si è visto che in america le donne hanno più gemelli a causa di un eccesso di ormoni dovuti al maggior consumo di carne... questo però non vuol dire che se mangi molta carne hai dei figli gemelli ovviamente...

    L'avere gemelli è un carattere complesso ossia dipende dall'interazione di fattori ambientali e da una certa componente genetica.

    La componente ambientale può comprendere anche la dieta come dicevo prima...

    la componente genetica invece riguarda sopratutto l'avere dei geni di suscettibilità (ossia che aiutano a sviluppare il carattere);

    Il fatto che la madre tuo ragazzo ha avuto gemelli potrebbe aver contribuito a trasferire nel tuo ragazzo dei geni di sucettibilità (anche il padre trasmette il 50% del patrimonio genetico ricordiamolo!!) che lui a sua volta può trasmettere al feto inducendolo a dividersi e dare luogo a due gemelli monozigotici o dizigotici.

    questo che può sembrarti un discorso fumoso andrebbe chiarito con una consulensa genetica e un calcolo probabilistico più accurato che si basi sull'analisi approfondita del vostro albero genealogico!!!
    Fonti:
    Biologo medico

    gemelli

     
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    Io ero in progetto - Io sono stato una sorpresa

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    Gravidanza gemellare da record: donna in attesa di 9 bambini

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    I gemelli sono sempre una sorpresa per i genitori. Essere in attesa di un bambino è già una cosa straordinaria, ma quando poi sono due diventa ancor più problematico e al tempo stesso divertente. Il prossimo 20 maggio nello Stato nordorientale messicano di Cahuila, al confine con il Texas, ci sarà una grande festa, perché una donna darà alla luce nove bambini, sei femmine e tre maschi. È davvero una gravidanza straordinaria e questa notizia ha fatto il giro del mondo.

    La gravidanza multipla dei record

    La mamma si chiama Karla Vanessa Perez ed è stata ricoverata in un ospedale di Saltillo, capitale dello Stato. Di lei non si sa molto. L’età per esempio è sconosciuta, ma invece è stato reso noto che per restare incinta si sottoposta a un trattamento di fertilità. Ha dichiarato alla stampa locale: “Per adesso non riesco a pensare ai nomi dei bambini. Spero solamente che tutto vada per il verso giusto”. Giustamente la mamma è abbastanza preoccupata. Per la signora, comunque, questa non è la prima gravidanza: ha già quattro bambini, di cui tre gemelli (due femminucce e un maschietto ed un altro bambino di quattro anni). C’è molta attesa per questo parto perché, se filerà tutto liscio, sarà da Guinness dei primati. Il record per adesso è del 1997 e sono sette gemelli, tutti sopravvissuti al parto. Poi c’è il caso di una donna australiana del 1971 che ha messo al mondo 9 bimbi, ma sono morti pochi giorni dopo la nascita.
    Gemelli e cure per la fertilità

    Sono in continuo aumento i parti gemellari, da imputare all’incremento dei trattamenti relativi alla fecondazione assistita. Secondo i dati USA, i parti gemellari sono cresciuti del 200 per cento nelle mamme over 40, e del 100 per cento nelle madri di età compresa tra i 35 e i 39 anni. Il Centers for Disease Control and Prevention racconta che nel 2009 ci sono stati 137.000 gemelli nati negli Stati Uniti, cioè un bambino ogni trenta ha un gemello. Il numero diventa enorme se si considera che negli anni Ottanta i gemelli erano poco più di 63mila, con un rapporto di un gemello ogni 53 bambini. In Italia, la situazione non è molto diversa. In circa 25 anni le gravidanze multiple si sono triplicate e oggi rappresentano circa il 3 percento delle nascite. Come mai? Le cause sono almeno due: l’aumento dell’età della mamma che favorisce l’impianto in utero di due embrioni e l’utilizzo delle tecniche di procreazione assistita per le coppie infertili.
    Gravidanze gemellari sono a rischio

    Le gravidanze gemellari sono sicuramente gestazioni molto più complicate. La probabilità di avere un parto pretermine è 10 volte più elevata, mentre la mortalità è 4 volte superiore. Ovviamente aumenta anche il tasso di malformazioni, che è di 4 volte più alto rispetto ai parti singoli. Non abbiamo intenzione di fare del terrorismo, ma è giusto essere consapevoli di alcune eventualità. I tassi relativi alle gravidanze gemellari vanno, infine, di pari passo con quelli dei cesarei: di solito infatti le mamme optano per il taglio e in molti casi si decide per un parto programmato.

     
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    esterne161043391602104707_big

    Max e Emme: i gemellini Lopez-Anthony si presentano

    Papillon per lui e abito da sera per lei. I gemellini Max e Emme Anthony si mostrano per la prima volta al pubblico in un elegante abbinamento di dettagli color rosso. A presentarli, in occasione del loro concerto newyorkese, ci sono mamma Jennifer Lopez e papà Marc Anthony.



    ricky

    Ricky Martin "papà" presenta i figli sul web
    Ricky Martin pubblica su Internet le immagini dei suoi bambini Valentino e Matteo, i gemellini nati alla fine del 2008 avuti grazie ad una madre in affitto. Le fotografie sono state pubblicate sul sito del cantante portoricano, e lo ritraggono sulla spiaggia di Miami.





    gemellinicharliesheen

    Ecco i gemellini di Charlie Sheen

    Charlie Sheen e la moglie Brooke Mueller presentano alla stampa i loro gemelli Max e Bob. I due piccoli erano nati prematuri ma ora, dopo un mese e mezzo, eccoli debuttare in società. L’attore ha dichiarato:
    “Mi hanno reso un uomo migliore. Non sei felice finché non hai dei figli”



    eccoigemellinidiNeilPatrickHarris

    Ecco i due gemellini di Neil Patrick Harris

    Un’espressione così felice non si vede tutti i giorni. Guardate un po’ com’è contento papà Neil Patrick Harris David Burtka, mentre posa con i suoi gemellini, Gideon Scott e Harper Grace, due frugoletti stupendi che sorridono alla fotocamera. Il compagno Neil Patrick Harris ha postato quest’immagine familiare sul suo profilo Twitter ed ha aggiunto:
    Relax della domenica pomeriggio. Il mio cuore è pieno d’amore
    I due papà hanno avuto la gioia di diventare genitori lo scorso 12 ottobre, grazie all’aiuto di una madre surrogata. A giudicare dalla foto, in questa famiglia le cose procedono a gonfie vele. Bravi, bene, bis!




     
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    Parto doppio: spontaneo o cesareo?

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    Il parto gemellare non comporta necessariamente il ricorso al cesareo. "Al contrario, partorire per via vaginale, se le circostanze lo permettono, è ancora più importante nel caso di una nascita gemellare, perché il parto spontaneo consente una ripresa più rapida alla neomamma che, dovendo accudire e allattare due bambini, ha bisogno di recuperare il più velocemente possibile le sue forze", sostiene Enrico Periti, responsabile del centro Unico di Diagnosi Prenatale dell'Ospedale Piero Palagi di Firenze.

    Modalità di parto

    La scelta delle modalità del parto dipende da diversi fattori. In primo luogo, dalla presentazione dei feti. "Se sono entrambi cefalici, si può procedere con il parto spontaneo", spiega Periti. "Se il primo è cefalico e il secondo podalico e le loro dimensioni sono pressoché uguali, si prevede che il sederino del secondo gemello non avrà problemi a passare per il canale del parto dove è già passata la testa del primo e quindi si procede con il parto spontaneo. Se invece il primo o entrambi i gemelli sono podalici, si preferisce fare ricorso al cesareo. Infine, se il primo gemello si presenta con la testina e il secondo è in presentazione trasversa, c'è la possibilità che il secondo si posizioni correttamente, con l'aiuto dell'ostetrica, prima dell'espulsione. Ma, poiché in queste condizioni la probabilità di dover ricorrere a un cesareo d'urgenza è molto elevata, di solito si preferisce per sicurezza programmare l'intervento chirurgico".

    Un altro fattore importante ai fini della scelta tra parto spontaneo e cesareo è il numero delle placente. "Se i due gemelli sono monocoriali, cioè condividono la stessa placenta, in caso di parto spontaneo esiste il rischio che dopo la fuoriuscita del primo avvenga un distacco della placenta con conseguenze negative per il secondo", prosegue il ginecologo. "Inoltre c'è la possibilità, anche se l'evento è raro, che nel corso del parto avvenga un episodio acuto di trasfusione fetale, cioè passaggio di sangue da un bambino 'donatore' all'altro 'ricevente': un'evenienza che può comportare gravi rischi per la salute dei due piccoli. In alcuni centri, quindi, si tende a fare ricorso al cesareo programmato in caso di gemelli monocoriali".

    Una condizione che può determinare la necessità di ricorrere al cesareo d'urgenza a travaglio già iniziato è l'ipotonia uterina, cioè l'incapacità delle pareti dell'utero di contrarsi efficacemente perché troppo distese a causa del "carico extra".

    Quali differenze nel travaglio e nel parto?

    Il travaglio e il parto spontaneo di gemelli non presentano grandi differenze rispetto a quelli di un bambino singolo. "La durata del travaglio in media è la stessa", dice Periti. "La fase espulsiva è più semplice, perché ciascuno dei bimbi è più piccolo rispetto a un neonato singolo. Dopo la fuoriuscita del primo, il secondo può seguire a distanza di pochi minuti o può impiegare un po' più di tempo, fino a mezz'ora. A volte tra la nascita del primo e del secondo le contrazioni si attenuano momentaneamente per poi tornare a essere efficaci". Se l'intervallo tra la nascita del primo e del secondo bimbo supera la mezz'ora, di solito il medico interviene somministrando alla partoriente dell'ossitocina per intensificare le contrazioni.

    La nascita di entrambi i piccoli avviene sempre sotto controllo cardiotocografico continuo, così da evidenziare tempestivamente un'eventuale sofferenza del successivo dopo l'espulsione del primo e, nel caso, intervenire con un cesareo d'urgenza per estrarre il secondo bambino.

    Il consiglio in più

    "Alle future mamme di gemelli suggerisco di partorire in una struttura specializzata nell'assistenza alle gravidanze multiple", sostiene Enrico Periti. "Oppure, di optare per un grande ospedale, che abbia un neonatologo di guardia ventiquattro ore su ventiquattro. Qualora ciò fosse impossibile e se il personale della struttura dove si è scelto di partorire non si sentisse in grado di assistere una nascita spontanea gemellare, è più sicuro ricorrere al cesareo".

     
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    Gemelli: i consigli per non crescerli come due gocce d’acqua

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    E se a contare per il corretto sviluppo psicologico dei gemelli fossero più le differenze che le somiglianze? La sfida educativa più difficile e insieme più stimolante per mamma e papà consiste proprio nel favorire la costruzione di personalità diverse.

    Basta pensare a ciò che accade nella vita prenatale: non dimentichiamoci, infatti, che i gemelli assumono nell'utero posizioni e movimenti differenti; la placenta è spesso diversa, così come lo è quasi sempre il cordone ombelicale. Questi elementi, quindi, dimostrano che il superamento del rapporto simbiotico - cioè di fusione - inizia sin dalla fase fetale, con una sottile ma netta membrana che separa i gemelli. È questa innata predisposizione alla diversità che rende possibile l'individuazione di ciascun bambino, inteso come unico e diverso dal fratello. Dal lato pratico, allora, come fare a valorizzare le differenze soggettive e a contrastare, sin dai primi mesi di vita, la tendenza a uniformarsi e 'mimetizzarsi'? Un'attitudine questa che è certamente innata nei gemelli, ma che anche gli stessi genitori contribuiscono ad assecondare.

    Per prima cosa, mai scegliere abiti uguali. Frequente, invece, è l'abitudine di vestire e pettinare i gemelli nello stesso modo tentando di trasformare, più o meno consciamente, le affinità in uguaglianze. Così facendo, ci si dimentica che spesso nei gemelli, specie se monozigoti, è proprio la somiglianza fisica a ritardare la costruzione dell'identità. "Occorre partire da un principio: garantire a ciascun bambino la possibilità di sviluppare individualmente la propria personalità", spiega Rosalinda Cassibba, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell'Educazione presso l'Università di Bari. "Bisogna evitare che si instauri un rapporto di rispecchiamento reciproco, che li porta a confondere le rispettive personalità. Per questo motivo, è bene assegnare a ciascuno spazi esclusivi: il cassettino personale nell'armadio, ad esempio, così come il proprio lettino. La stessa scelta dei giocattoli deve essere diversificata, proprio per assecondare preferenze specifiche".

    L'obiettivo è quello di ricercare il maggior numero possibile di occasioni di espressione individuale, senza che ciò comporti l'allontanamento forzato dei due bambini. La mamma può favorire particolari bisogni e richieste pur condividendo con i gemelli lo stesso momento. Le occasioni non mancano: a tavola, ad esempio, i bambini possono manifestare gusti diversi, così come al momento della nanna l'uno può richiedere una fiaba e l'altro una canzoncina. A volte, comunque, ciascun gemello ha bisogno di stabilire un rapporto personale con la mamma, senza dividere sempre le sue attenzioni con il fratello. Il momento dell'allattamento, ad esempio, può essere effettuato in contemporanea, ma è preferibile che ogni bambino sia allattato anche per conto proprio in modo che il contatto visivo sia intenso e continuo con ciascuno.

    "Qualche volta, senza forzature, i bambini devono imparare a tollerare le temporanee separazioni: le occasioni di distacco consentono a ciascuno di interiorizzare l'altro e di non sentirne la mancanza quando non è fisicamente presente", precisa Cassibba. "Un'importante funzione della mamma consiste proprio nell'aiutare i gemelli a elaborare vissuti propri, diversi da quelli del fratello, e a esaudirne separatamente le richieste anche quando le esigenze sono analoghe. La madre e il padre sono genitori di due bambini, non di una coppia. Meglio quindi rivolgersi loro usando i nomi propri, piuttosto che chiamarli continuamente e in modo anonimo 'i gemelli'. Mai accomunarli nel dialogo e nelle dimostrazioni d'affetto: le attenzioni e le cure devono essere il più possibile personalizzate". È solo considerando i gemelli come due persone distinte che valorizzeremo la personalità di ciascuno.

    Articolo di Elisa Fontana

     
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    Parto gemellare? Meglio se anticipato

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    Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Adelaide e pubblicato sul British Journal of Obstetrics and Gynaecology, in caso di gravidanza gemellare partorire prima del termine naturale aiuta a prevenire complicazioni. Più precisamente, il termine suggerito dai ricercatori è quello delle trentasette settimane. L’analisi condotta su un campione di 235 donne di tre diversi paesi (Australia, Nuova Zelanda e Italia) ha permesso di stabilire che i gemelli nati prima del termine naturale della gravidanza avevano molte meno probabilità di nascere più piccoli dell’età gestazionale rispetto ai neonati nati a termine.
    In caso di gravidanza gemellare, infatti, il rischio è che uno o entrambi i nascituri smettano di crescere. Tra le conseguenze di ciò vi è non solo il basso peso alla nascita ma anche l’aumento del rischio di insorgenza di diabete e patologie cardiache in età adulta. Se i piccoli vengono al mondo alla trentasettesima settimana invece, sottolinea la dottoressa Jodie Dodd del Robinson Institute presso l’Università di Adelaide e Women’s & Children’s Hospital, si osserva una riduzione significativa del rischio di complicanze gravi per la salute dei piccoli a breve e a lungo termine. Allo stesso tempo non vi è alcun aumento dei rischi associati alla immaturità o al parto indotto.
    Questo dunque l’augurio della studiosa:
    Speriamo che questo studio aiuterà i medici a formulare raccomandazioni per le donne sane con gravidanza gemellare che portino a meno complicazioni alla nascita, e quindi offrire una vita più sana e più felice per i loro bambini

    Lo studio australiano, da’ltra parte, conferma quanto già emerso da studi precedenti e avalla le linee guida emanate nel 2011 dal Royal College degli Ostetrici e Ginecologi, secondo le quali in caso di gravidanze gemellari senza complicazioni in donne sane è consigliabile partorire alla trentasettesima settimana di gestazione.



    Edited by Lussy60 - 14/7/2012, 15:14
     
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50 replies since 3/11/2011, 20:46   15864 views
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