Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

La guida della gravidanza

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    La gravidanza gemellare

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    Oggi parleremo di gravidanza multipla, ovvero di gravidanza gemellare, che, secondo le stime, ha un’incidenza di un caso ogni 90 o 100 gestazioni. In pratica la gravidanza gemellare è un gravidanza normale che però ha bisogno di particolare attenzione perché i feti sono due anziché uno.
    In questo tipo di gravidanze, sono molto frequenti i parti pretermine e i bambini con un peso più basso rispetto a quelli che nascono singolarmente, e per questo è importante che durante la gestazione la mamma mantenga uno stile di vitae un’alimentazione il più possibile corrette in modo da garantire la salute di entrambi i piccoli. Ovviamente in questo tipo di gravidanza la gestante acquisterà più peso rispetto a quella che affronta una gravidanza singola, soprattutto nella prima e nell’ultima fase della gestazione.

    La gravidanza gemellare può essere monozigote o dizigote; quella monozigote, che è circa il 35% delle gravidanze gemellari avviene perché è stato fecondato un solo ovulo da un solo spermatozoo che forma uno zigote che poi si divide; i gemelli monozigoti sono identici, vale a dire che avranno lo stesso sesso, le stesse caratteristiche fisiche e quindi lo stesso patrimonio genetico.
    La gravidanza dizigote rappresenta circa il 65% delle gravidanze gemellari, e si ha quando due spermatozoi diversi fecondano due ovuli diversi, e quindi i sacchi amniotici e le placente saranno due e separate; questo vuol dire che i gemelli non saranno identici e potranno essere anche di sesso diverso.
    Le gravidanze gemellari, soprattutto quelle dizigoti possono essere ricorrenti in una famiglia e non è detto che saltino una generazione; inoltre questo tipo di gravidanze sono favorite dalle cure contro l’infertilità e dalla fertilizzazione in vitro. Il parto gemellare non deve avvenire per forza con il taglio cesareo; le modalità del parto vengono decise dai medici a seconda di come si presentano i feti; ad esempio se entrambi sono cefalici si procede con il parto spontaneo, mentre se sono podalici si deve ricorrere al cesareo.

     
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    Depilazione in gravidanza, come fare?

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    L’estate è arrivata e nessuna di noi resiste al richiamo delle spiagge. Neppure con il pancione! Gravidanza o no, vogliamo essere al massimo della forma e mostrarci in pubblico in ordine e ben curate. La depilazione assume, in questo senso, un ruolo centrale. E se temete che il vostro stato di gravidanza vi impedisca di eliminare i peli superflui state serene. Non è affatto così! Basta fare le cose per bene.
    Per prima cosa orientatevi su un metodo di depilazione che non abbia controindicazioni in gravidanza: gli epilatori elettrici sono fra questi. Non provocano traumi alle vene e potete usarli agevolmente in casa. Potrebbero però rendere difficoltosa l’eliminazione dei peli superflui da inguine e ascelle a meno di non scegliere un modello dotato di accessori adatti a depilare queste parti del corpo.

    Vediamo adesso la tradizionale ceretta. Come sappiamo bene ne esistono di due tipi: la ceretta a caldo e la ceretta a freddo. La prima è sconsigliata in gravidanza. Non che sia nociva di per se stessa ma il calore intenso che produce sulla pelle potrebbe incidere negativamente sulla fragilità capillare e provocare la rottura dei vasi, soprattutto se siete nell’ultimo trimestre di gravidanza. Più adeguata la ceretta a freddo che non implica questo rischio. In ogni caso rivolgetevi a un’estetista qualificata che lavori rispettando tutte le norme igienico-sanitarie del caso.
    Del tutto sconsigliato il rasoio; sia quello elettrico che quello manuale. Se non altro per il fatto che nel giro di un paio di giorni la peluria ricresce più agguerrita di prima costringendovi a ripetere l’operazione un po’ troppo spesso. E poi usarlo sulle parti più delicate come l’inguine è un inutile rischio che fareste bene a non correre.
    Da evitare anche le creme depilatorie nonostante le sostanze chimiche in esse contenute non vengano assorbite massicciamente dall’organismo e non rappresentano un pericolo per il feto. Si tratta però pur sempre di sostanze chimiche e dovreste essere certe della loro innocuità nel vostro caso. Nel dubbio è meglio orientarsi su altro.

     
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    Gravidanza settimana per settimana cosa succede a te e al tuo bambino

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    Gravidanza settimana per settimana: Ogni settimana nuovi cambiamenti intervengono nel corpo della donna incinta.


    Gravidanza primi sintomi


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    Sintomi di Gravidanza.


    Alcuni sintomi possono sembrare segni di una gravidanza. Come sapere se sei incinta attraverso segni inequivocabili e come avere conferma mediante il test delle urine.

    Tutte le aspiranti mamme hanno l’abitudine di stare attente alla comparsa dei primi sintomi della gravidanza: ritardo mestruale, nausea, dolori al seno, salivazione abbondante e temperatura variabile, tra gli altri. Vediamo come potete essere sicure di essere incinta senza avere una nuova delusione.

    Il sintomo più importante della gravidanza è la mancanza di mestruazioni. Pertanto, è inutile allarmarsi prima del ritardo. Quando il ciclo non arriva, è il momento di verificare se si è prodotta una gravidanza.

    Il metodo più sicuro per sapere se si è incinta è il test delle urine, che rileva la presenza di HGC (gonadotropina corionica), l’ormone della placenta. Se tale ormone è presente, non vi sono dubbi: siete incinta! Si può effettuare tale test sia in casa che in laboratorio.

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    Ma la gestazione comporta altri segnali e sintomi meno evidenti: tensione e dolore al seno, nausea e salivazione abbondante tra gli altri. Tali sintomi sono variabili da donna a donna, o possono non verificarsi affatto. Per questo motivo, non si tratta di sintomi affidabili e inoltre, possono essere associati ad altre cause diverse dalla gravidanza.

    Le nausee possono essere dovute ad una cena molto pesante, il seno può far male per l’imminente venuta della mestruazione e l’aumento della temperatura può essere collegato ad un lieve raffreddore. Per questo motivo, un ritardo nel ciclo deve essere il primo sintomi da tenere in conto per le future mamme.



    In sintesi:

    per iniziare a sospettare la presenza di una gravidanza, bisogna che si producano alcuni dei segnali tipici.

    Il sintomo principale e più chiaro è la mancanza di mestruazioni. Senza questo segnale, serve a poco allarmarsi dinanzi al dolore al seno, alle nausee o a un aumento della temperatura. Laddove è comunque possibile che anche la mancanza di ciclo non sia sintomo di una gravidanza, ma un semplice ritardo della mestruazione.

    La mancanza di mestruazioni è il primo e più chiaro sintomo della gravidanza. Senza dubbio, esistono altri segnali meno evidenti e meno affidabili, che possono essere associati ad altre cause diverse dalla gravidanza. Quanto più sintomi coincidono tanto più il sospetto di una gravidanza sarà fondato. Sebbene non vi sia nulla di sicuro fino a che il test delle urine o le analisi del sangue confermano la gravidanza.

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    Oltre alla mancanza del ciclo quali sono gli altri segni di gravidanza?

    Sebbene meno evidenti e meno affidabili esistono altri sintomi di gravidanza:

    Il sintomo più comune suole essere il dolore o tensione al seno. Le mammelle possono gonfiarsi, prendere una taglia in più e mostrare una sensibilità speciale a causa dell’aumento di progesterone e di estrogeni. Questo segnale si manifesta pochi giorni dopo il concepimento. Attenzione: senza dubbio, il dolore al petto può essere anche un sintomo della mestruazione che sta per arrivare, invece di un segnale di gravidanza.
    Le nausee nella gravidanza, normalmente mattutine, costituiscono un altro dei sintomi più frequenti tra le future mamme. Tale fastidio può durare da poche settimane a tutta la gravidanza ed è dovuto alle variazioni di ormoni prodotte dalla placenta. Le nausee di solito appaiono tra la seconda e l’ottava settimana dopo il concepimento. Nonostante ciò la nausea può essere collegata ad una cattiva digestione o ad un certo malessere allo stomaco.
    Anche la stanchezza può essere associata ai sintomi della gravidanza. Gli ormoni della gravidanza come il progesterone e la gonadotropina cronica causano sonno, riluttanza e stanchezza. Inoltre, bisogna tenere in conto della quantità di energia che serve per “fabbricare” una nuova vita. A partire dal secondo trimestre questo sintomo scompare.
    Aumento della temperatura corporea. Sebbene tale cambiamento possa essere dovuto a un raffreddore o altri fastidi simili.
    Si può anche produrre un’alterazione nella percezione sei sapori e un’abbondante salivazione. Questi sintomi si manifestano tra la seconda e l’ottava settimana dal concepimento.
    Urinare di frequente è un altro dei sintomi della gravidanza, sebbene non si verifichi che tra la sesta e l’ottava settimana di gravidanza
    Fonte: www.mibebeyyo.com


    La gravidanza unisce la donna alla natura; grazie alla sua capacità riproduttiva la donna incinta diviene generatrice, parte vitale dei cicli naturali.

    La gestazione coinvolge il corpo e l’animo femminile, l’uno e l’altro mutano, si trasformano e si evolvono nell’attesa del figlio.

    Le settimane che passano segnano la crescita e lo sviluppo del bambino. Col progredire della gravidanza e in corrispondenza con la formazione del bebè, anche il corpo della mamma “cresce” e “si espande” per adattarsi alle esigenze del piccolo. La pancia di Noi Mamme diviene il cuore della vita!

    Di settimana in settimana progressive variazioni intervengono nelle misure del feto, il piccolo cresce di peso e si sviluppa in altezza.

    Con la scoperta dello stato di gravidanza e il suo avanzamento diversi accorgimenti potranno essere adoperati per favorire la salute della neo mamma; infinite e spesso complesse saranno le emozioni che accompagneranno la donna nel percorso dell’attesa; nuove risulteranno le esigenze nutrizionali durante la gestazione.

    Primo trimestre
    Primo mese di gravidanza,
    settimane 1 – 4
    Congratulazioni! Se hai fatto il test di gravidanza ed è risultato positivo, sei una donna incinta.


    icoDopo il test di gravidanza casalingo, ovvero lo stik che esamina le tue urine per accertare la gestazione, oppure dopo l’esame delle urine effettuato presso un laboratorio di analisi, malgrado la risposta positiva che dichiara il tuo stato di gravidanza, la prima raccomandazione è fare l’esame del sangue: la Beta HCG.


    evoluzione-gravidanza-300x287

    Ti aspettiamo circa 40 settimane di gravidanza, 9 mesi e mezzo pieni di emozioni, sensazioni nuove, cambiamenti nel corpo e grande attesa … tutto per incontrare il tuo bambino.

    test-300x199Con la gravidanza cambierà la tua cura, la tua salute e la tua dieta pretenderanno degli accorgimenti nuovi e differenti rispetto al solito.

    Sintomi di gravidanza
    Uno dei primi sintomi della gravidanza(se non il primo in assoluto) è l’amenorrea, ovvero la mancanza di mestruazioni.

    Un test di gravidanza casalingo prontamente consente di svelare la gravidanza.

    I test di gravidanza disponibili in commercio godono di una buona affidabilità e sono semplici da usare e leggere, in un tempo di soli 3 minuti circa potrai scoprire se stai per diventare mamma.

    Grazie alla sensibilità dei migliori test di gravidanza e se hai un ciclo mestruale molto regolare, puoi ottenere un risultato attendibile già nei primi giorni di mancanza.

    Un inturgidimento del seno e un progressivo aumentato del suo volume possono lasciar presagire un volo di cicogna. Durante le primissime fasi della gestazione alcune donne provano anche dolore al seno.

    È bene ricordare, però, che una variazione nel tenore del petto e\o un suo indolenzimento possono essere anche legati al sopraggiungere del ciclo mestruale, quindi da soli sono poco meno che indizi.

    I dolori al seno sono fisiologici e non devono destare preoccupazione: il petto inizia a prepararsi per la fine di tutto il processo della gravidanza, ovvero per nutrire il bambino.

    Nausea e spossatezza sono malesseri ricorrenti nelle prime fasi della gestazione. Non si verificano in tutti i casi: alcune donne gravidanza_settimane-5-300x219non ne soffrono affatto, certe altre li patiscono poco, ma non di rado possono risultare insistenti e costanti capaci di far soffrire parecchio le neo mamme.

    La nausea della gestante e il senso di malessere dipende dal grande aumento di gonadotropina corionica durante la gravidanza.

    Nelle primissime settimane di gravidanza (da 1 a 4) si può notare una maggiore sensazione di fatica o stanchezza.

    Siccome in questa fase generalmente la neo mamma non ha ancora affrontato il test di gravidanza, nausea, spossatezza e stanchezza rappresentano, nei primi momenti dell’attesa, indizi della gestazione. anche

    Macchie di sangue sugli slip
    In corrispondenza con la quarta settimana di gestazione lo slip si potrebbe sporcare di sangue: macchie rosate o brune perdite-inizio-gravidanza-300x170potrebbero essere trovate sulla mutandina.

    Consultare il ginecologo di fiducia non è mai sbagliato, il tuo medico potrà aiutarti a rimanere serena. È bene sapere che nel corso della quarta settimana di gestazione potrebbe avere luogo un sanguinamento innocuo rosato o brunastro la cui natura è meramente fisiologica: è possibile che in quest’epoca gestazionale si verifichi una lieve perdita ematica, può avvenire perché l’uovo si sta impiantando nella parete uterina.

    Attenzione: la perdita va osservata e monitorata. È fisiologica solo se è lieve. Diversamente se l’emorragia è pesante e si sente il dolore è indispensabile consultare prontamente il medico per verificare la corretta evoluzione della gestazione.

    Salute ed emozioni durante la gravidanza

    Dalla tua salute dipende la salute del tuo bambino, se il tuo stato di salute è buono e ben monitorato il tuo piccolo crescerà bene dentro di te.

    gravidanza_settimane-7La gravidanza è divisibile in trimestri, il primo di essi rappresenta la fase più delicata della gestazione, quella in cui il bambino “prende possesso della sua prima residenza: la tua pancia”.

    In questa fase bisogna riguardarsi particolarmente.

    Se fumi sforzati di eliminare o almeno ridurre il numero delle sigarette.

    Ricorda che il tuo bambino fa ciò che tu fai, se fumi “il bebè nella pancia fuma con Te”. Gli studi dimostrano che i neonati di madri fumatrici hanno un peso alla nascita inferiore e tendono a soffrire di più di malattie e bronchiali.

    Bere alcol in gravidanza non è un’abitudine corretta. L’alcol va completamente eliminato dalle abitudini di una gestante, il suo uso abituale può esser causa di anomalie e alterazioni nello sviluppo del bambino.

    Durante le prime settimane di gestazione l’embrione si sta impiantando nell’utero. In questo periodo è bene non fare sforzi eccessivi e non sollevare grossi pesi. Questa regola si dovrebbe rispettare per tutta la gravidanza, è, tuttavia, essenziale nelle primissime fasi della gestazione.

    Nelle prime fasi dell’attesa di un bebè, a livello emozionale potresti vivere sbalzi d’umore simili a quelli tipici della sindrome premestruale. Non sono insolite forti sensazione di grande commozione e di vibrante tenerezza alternate a stati di nervosismo e seria irritabilità.

    Se stai vivendo le prime fasi della tua gravidanza e ti capita di passare dalla tristezza all’euforia, di piangere e di innervosirti facilmente, non temere: è tutta colpa degli ormoni!

    Coccolati e concediti qualche piccolo piacere: una passeggiata in un luogo che ami, un film in pieno relax sul divano, chiedi acido-folicoaiuto al futuro papà e ai futuri nonni, ricerca la serenità e accetta il fatto che anche gli sbalzi d’umore sono sintomi di gravidanza.

    Dieta e nutrizione per la gravidanza


    Sin dal momento in cui si pianifica una gravidanza è consigliabile integrare la propria dieta con delle compresse di acido folico, i ginecologi le consigliano comunemente ed è possibile che l’assunzione dell’acido folico, su indicazione del medico, prosegua per le prime 3 o 4 settimane di gravidanza.

    Gravidanza e bisogno di calcio
    latte-in-gravidanza-300x168Il calcio è un contributo fondamentale durante la gravidanza. Fa bene consumare anche 1 litro di latte al giorno.

    Oltre a bere latte, per ottenere il necessario complemento di calcio, è opportuno mangiare formaggio e consumare yogurt. Questa indicazione nutrizionale è essenziale perché facilita la formazione delle ossa e dei denti del bambino che, appunto, necessitano di calcio per “costruirsi” nella pancia.

    Durante l’attesa di un bebè, per prevenire l’eccessivo e incontrollato aumento di peso devi mangiare con regolarità: in gravidanza è opportuno fare 5 pasti al giorno, colazione, pranzo e cena saranno i pasti principali, inframmezzati da due spuntini uno a metà mattina e uno a metà ma pomeriggio.

    alimentazione-incintaÈ essenziale mantenere una dieta varia ricca di vitamine e sostanze nutritive. I menu per la gravidanza dovrebbero contenere legumi, ortaggi, verdure, carni magre, pesce, cereali e frutta.

    Dal momento in cui scopri di essere incinta fino a quando non farai il test per la toxoplasmosi è opportuno che tu non assuma alcuni prodotti di origine animale crudi (paté, salsicce, carni crude, prosciutto crudo e, secondo alcuni ginecologi, anche la mortadella). E altresì consigliabile un lavaggio appurato delle verdure da consumare crude, meglio lavarle con l’ausilio di un cucchiaino di bicarbonato.

    Idratare il corpo debitamente aiuta a mantenere un buono stato di salute. È buona abitudine bere almeno 2 litri di acqua al giorno per rimanere ben idratate.

    Curiosità del primo mese di gravidanza
    Sono incinta! A chi lo dico?

    dubbi-gravidanza-161x300Dopo il test di gravidanza alcune donne condividono subito la gioiosa notizia con parenti ed amici, altre attendono sino alla 12 ° settimana di gestazione.

    Di fatto le prime settimane sono le più delicate e anche quelle maggiormente intime, da un punto di vista statistico il rischio di aborto spontaneo diminuisce dopo la 12° settimana.

    La scelta di condividere o meno la notizia dell’attesa è molto personale e appartiene in primis alla donna che deve sentirsi libera di “confessare” il suo stato solo a chi e quando voglia!

    Vuoi vedere il tuo bambino?

    Una visione “chiara” della vita che sta nascendo dentro di voi verrà solo dalla ecografia compiuta dal ginecologo intorno alla nona settimana, data in cui normalmente ha luogo il primo controllo ecografico. È possibile fare anche ecografie “precoci”, ma è facile che un’eco troppo anticipata non lasci osservare nulla. Quindi non abbiate fretta, seguite le indicazioni del ginecologo e riposati!

    gravidanza_settimane-300x213Hai qualche illusione speciale sul bambino? Senti già di conoscerne il sesso? Sarà maschio o femmina?

    Il sesso del bambino si determina già dopo la fecondazione, ma mamma e papà non potranno scoprirlo presto: l’ecografia non riesce a rivelare il sesso mai prima della quattordicesima settimana circa, in genere tra la quattordicesima e la ventesima settimana è dato sapere se il fiocco di nascita sarà rosa o azzurro.

     
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    incinta, si fotografa la pancia per nove mesi
    FOTO INCREDIBILI – Ecco la bellissima idea avuta da una giovane donna. La ragazza, dopo essere rimasta incinta, ha voluto testimoniare la sua gravidanza scattando una foto ogni mese sempre nella stessa posizione.Le foto sono solamente otto perchè manca il primo mese.Guardate che cosa stupenda!
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    Edited by Lussy60 - 10/10/2012, 14:23
     
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    PERDITE IN GRAVIDANZA: bisogna preoccuparsi?

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    Perdite di sangue in gravidanza: perchè succedono? – Noi donne nel periodo della gravidanza, soprattutto se ci troviamo alla prima esperienza, siamo solitamente colte dalle più svariate paure: basta un piccolo imprevisto, una situazione un po’ anomale e subito scatta l’allarme. Cosa starà succedendo?Sapere in quali contesti è opportuno allarmarsi e quando invece possiamo permetterci di rimanere calme è un ottimo punto di partenza per vivere una gravidanza serena. Oggi allora ci occupiamo di uno dei fenomeni che più preoccupano le future mamme ovvero le perdite: cosa significa quando avvengono dei sanguinamenti in gravidanza? è opportuno preoccuparsi?La risposta a questa domanda necessita di un distinguo importante: la mole del sanguinamento. Sono infatti considerate normali alcune piccole perdite e di durata limitata in seguito a rapporti sessuali o visita ginecologica: i capillari infatti sono più sensibili durante la gestazione e simili attività risultano dunque più traumatiche del solito. Se invece le perdite sono più abbondati e prolungate nel tempo è opportuno rivolgersi al ginecologo per capirne le cause: non allarmiamoci prima del dovuto, le motivazioni possono essere molte e rivolgendoci ad un esperto potremo certo essere consigliate per il meglio e chiarirci le idee.La regola è dunque sempre la stessa: rimanere tranquille e fare di tutto per evitare che la fantasia voli troppo verso lidi oscuri. Essere mamme significa anche non preoccuparsi prima del tempo.

    www.chedonna.it



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    Il cerchiaggio: cos'è e a che cosa serve?

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    È un piccolo intervento che si effettua in caso di incontinenza cervicale, quando cioè il collo dell'utero comincia ad accorciarsi e dilatarsi prima del tempo: lo scopo è mantenere il collo ben chiuso per prevenire il rischio di un aborto o di un parto prematuro.

    "Di norma il collo uterino deve mantenersi ben chiuso e conservato fino al termine della gravidanza", spiega Annalisa Inversetti, ginecologa dell'UO di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale San Raffaele di Milano. "In alcune situazioni, però, si può verificare una incontinenza: il collo uterino cioè non è più capace di reggere il peso crescente del feto e dei suoi annessi (placenta e liquido amniotico innanzitutto) e possono verificarsi anzitempo un raccorciamento e una dilatazione del collo che, se non si interviene tempestivamente, possono provocare aborti tardivi o parti prematuri".

    In quali casi si fa

    Il cerchiaggio può essere elettivo (cioè programmato in anticipo), d'urgenza o d'emergenza.

    "Il cerchiaggio programmato si effettua in genere tra la 12a e la 14a settimana di gestazione, in anestesia spinale (la stessa del cesareo) e dura circa 15 minuti", dice la ginecologa. "Può rendersi necessario qualora in una precedente gravidanza si sia già verificata incontinenza cervicale o aborto tardivo causato da problemi del collo uterino, condizione che può verificarsi 'sine causa' o in caso di pregressi interventi sul collo dell'utero, che possono aver diminuito la resistenza delle fibre muscolari.

    Diverso il caso del cerchiaggio d'urgenza, che si effettua quando il raccorciamento cervicale viene riscontrato occasionalmente al controllo ecografico, in genere nel secondo trimestre.

    Infine, si ricorre al cerchiaggio d'emergenza quando ci sono segni manifesti di incontinenza cervicale, come un senso di peso riferito dalla paziente o la protrusione a livello vaginale del sacco amniotico".

    In che cosa consiste

    "Ci sono diverse tecniche, in ogni caso il collo viene 'chiuso' con una benderella posizionata con alcuni punti a livello cervicale, in modo da impedire la dilatazione", spiega Annalisa Inversetti. "Il cerchiaggio dovrà essere mantenuto per tutta la gravidanza e la futura mamma dovrà adottare uno stile di vita più tranquillo, evitando gli sforzi eccessivi. Verrà infine rimosso ambulatorialmente due o tre settimane prima della data presunta del parto, per lasciare alla paziente la possibilità di condurre un travaglio fisiologico".

    Articolo di Angela Bisceglia

     
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    Posizioni per fare l’amore in gravidanza: sfiziose ma sicure


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    A nessuno il medico ha mai vietato di fare l’amore in gravidanza, ma è necessario rivedere priorità e abitudini. Scopriamo insieme le migliori posizioni sessuali in gravidaza.

    Gravidanza, pancia ingombrante? Allora niente sesso! Ecco il modus operandi di molte mamme che a metà della gravidanza, per questioni di sicurezza ma soprattutto per l’impossibilità di muoversi liberamente, decidono di censurare qualsiasi forma di intimità con il partner, che nesoffre particolarmente e comincia a sentirti tagliato fuori da quello che in molti casi finisce per diventare un rapporto a due tra la mamma e il bambino.

    Dimentica le posizioni più classiche e creative, con una pancia molto grossa non è più tempo di acrobazie, ma questo non significa necessariamente smettere di avere rapporti sessuali. Esistono anche delle posizioni comode e non rischiose che consente alle coppie di fare l’amore anche a gravidanza inoltrata.
    Ecco le posizioni privilegiate, sicure per il feto e piacevoli per i genitori.
    L’antilope
    E’ una variazione della classica “pecorina” che diventa fondamentale nel momento in cui la donna non riesce più a sostenere il peso dell’uomo, e preferisce stare a carponi sul letto dando le spalle al partner e proteggendo la pancia da eventuali contraccolpi. In realtà rispetto la più classica, l’antilope consente di alleggerire il peso sulle braccia poggiando i gomiti sul letto e mettendosi in ginocchio per terra. Lui starà dietro di lei sempre in ginocchio.
    L’Andromaca

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    Nella posizione dell’Andromaca l’uomo è sdraiato sulla schiena e la donna si siede a cavalcioni sopra di lui, accovacciata se le dimensioni della pancia lo permettono ancora, o a limite in ginocchio con il busto dritto. A fare i giochi in questo caso è proprio la donna che controllerà non solo la profondità ma anche il ritmo della penetrazione. La variazione più conosciuta è nota come posizione dell’altalena, identica all’Andromaca ma con la piccola differenza che la compagna darà le spalle all’uomo, dunque sarà seduta al contrario, sempre sulle ginocchia e con il busto eretto.

    Il “giro” del Boa

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    E’ una variazione su tema del classico “cucchiaio”, in cui la donna è distesa su un fianco e lui è dietro di lei, ma in questo caso, per una questione di stabilità la donna avvinghia la gamba più esterna a quella del suo lui, in modo tale da mantenere più salda la presa e più controllata la penetrazione. E’ una posizione molto efficiente anche durante gli ultimi mesi di gestazione, quando a causa delle dimensioni della pancia la compagna ha la necessità di sdraiarsi su un fianco per alleggerire il peso.

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    Posizione del compasso
    La donna è sdraiata sulla schiena mentre il partner, invece, è inginocchiato davanti a lei e la penetra. Lei mette le gambe sopra il collo di lui, o sui suoi fianchi, nel caso in cui la pancia sia già tanto grossa da impedire determinati movimenti. In questo modo la coppia fa l’amore nella maniera più classica senza che l’uomo si sdrai di peso su di lei.
    La posizione dell’aratro
    Lei è sdraiata sul dorso e poggia le natiche sul bordo del letto o di un tavolo e stringe tra le gambe il suo partner che starà in piedi davanti a lei. E’ un delle alternative più sicure e meno faticose per lei, che può essere praticata anche durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. In alternativa? Beh, inventatevi qualcosa di sfizioso insieme al vostro partner.

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    Articolo scritto da Danila Tarantino

     
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    La nausea in gravidanza

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    Limitare i fastidi con le vitamine e una corretta alimentazione

    Uno dei disturbi più diffusi nei primi mesi di gravidanza, è senza dubbio la nausea. Si tratta di un fastidio molto comune che varia come intensità da un soggetto all'altro fino ad arrivare ad essere considerato un vero e proprio "problema" per le donne che ne soffrono in modo intenso.

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    SINTOMI RELATIVI ALLA NAUSEA IN GRAVIDANZA

    La nausea in gravidanza presenta, generalmene, sintomi più forti durante l'inizio della giornata ma può persistere durante tutto il giorno. I sintomi, oltre naturalmente al senso di nausea sono caratterizzati da una sensazione di disidratazione e da un forte senso di stanchezza.


    Quasi tutte le donne in gravidanza soffrono di nausea mattutina soprattutto nel primo trimestre di gravidanza. La causa più probabile sembra risiedere nell'ambito dei cambiamenti ormonali che avvengono durante la prima fase della gestazione. Ad ogni modo, questo fastidioso disturbo tende a scomparire a partire dal secondo trimestre.


    TERAPIA

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    Purtroppo non esistono farmaci in grado di eliminare del tutto i fastidi causati dalla nausea e, comunque, questi vengono considerati come un sintomo naturale della gravidanza. Si può tuttavia ricorrrere ad alcune misure efficaci al fine di ridurre questi sintomi. Ad esempio, per limitare vomito e nausea risulta molto efficace l'assunzione delle vitamine B6 e B12. Anche lo zenzero, assunto fresco o in capsule, può risultare un valido rimedio per fornire sollievo alla mamma colpita da nausea.

    Oltre a questi rimedi è però necessario prestare attenzione all'alimentazione. Lo stomaco, infatti non deve mai rimanere totalmente vuoto. Meglio effettuari tanti spuntini durante la giornata che consumare pasti limitati ma abbondanti. Anche una corretta idratazione risulta fondamentale: assumete molti liquidi ed eliminate i grassi.

     
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    Scoperti 4 geni che influenzano il peso alla nascita

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    Lo sviluppo del feto è influenzato anche da 4 geni, lo dice uno studio americano. I geni agiscono da subito nello sviluppo del feto, e hanno effetti importanti sia durante l’infanzia sia nell’età adulta.

    di Stella Tortora

    Uno studio pubblicato su Nature Genetics, effettuato da un team internazionale di ricercatori di genetica, ha scoperto 4 regioni di geni che contribuirebbero al basso peso alla nascita.

    Tre di queste regioni, oltre a influenzare il metabolismo dell’adulto, potrebbero incidere, a lungo termine sul suo peso, sul rischio di aumentare il diabete di tipo 2 e su problemi di ipertensione.

    È fondamentale continuare a fare ricerca e prevenzione prenatale, perché migliorare il peso alla nascita può portare benefici sulla salute per tutta la vita

    “Questo ampio studio aggiunge una conferma al fatto che i geni hanno una forte influenza sul feto” ha dichiarato uno degli autori della ricerca Struan F. A. Grant, direttore associato del Centro di genomica applicata presso Childrenn’s Hospital of Philadelphia. “L’effetto cumulativo dei geni è sorprendentemente forte, - continua Grant- è equivalente all’effetto del fumo materno in gravidanza; fattore noto, che contribuisce all’abbassamento del peso del bambino alla nascita. Sappiamo che un basso peso alla nascita, aumenta il rischio di problemi di salute nella vita adulta”, conclude il ricercatore.

    Lo studio ha coinvolto circa 70.000 mila donne, di varie nazionalità (europea, araba, asiatic, afro-americana) che avevano partecipato a un totale di 50 studi dalla gravidanza al parto.

    Oltre a confermare che le tre regioni precedentemente scoperte aumentano il rischio di basso peso alla nascita, il team di ricercatori ha scoperto, la correlazione tra il basso peso alla nascita e problemi in età adulta, con la pressione sanguigna.

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    Riassumendo i dati della ricerca, il dottor Freathy, coordinatore dello studio, ha affermato. “Queste scoperte ci danno indizi importanti per capire che, i meccanismi responsabili per il controllo della crescita di un bambino nel grembo materno, possono portare a una migliore comprensione su come gestire eventuali problemi durante la gravidanza”.

    “Lo studio, dimostra, che i geni agiscono da subito nello sviluppo del feto, e hanno effetti importanti sia durante l’infanzia sia nell’età adulta. È fondamentale continuare a fare ricerca e prevenzione prenatale, perché migliorare il peso alla nascita può portare benefici sulla salute per tutta la vita”, aggiunge il dottor Grant.
    fonte:nostrofiglio.it

     
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    Se la futura mamma è vegetariana

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    Una donna vegetariana può continuare a seguire la sua dieta anche in gravidanza? Certamente, ma dovrà fare attenzione all'apporto di alcune sostanze fondamentali per la salute sua e del bambino, da assumere attraverso l'alimentazione o attraverso integratori specifici.

    La vitamina B12

    Una di queste sostanze è la vitamina B12, indispensabile - in gravidanza e non solo - per la formazione dei globuli rossi e per il metabolismo degli acidi grassi e degli aminoacidi. "La vitamina B12 è contenuta solo in fonti animali, come la carne o le uova, mentre non è presente nei cereali o in altri vegetali", spiega Maria Cristina Mele, dirigente I livello del Servizio di Dietetica presso il Policlinico Gemelli di Roma. "Ecco perché, se la futura mamma segue una dieta vegetariana stretta, che esclude non solo carne e pesce, ma anche uova e latticini, dovrà ricorrere a integratori specifici".

    Il ferro

    Il ferro è un minerale di cui aumenta il fabbisogno nel corso dei nove mesi e che è contenuto soprattutto in carne e pesce. "Si può trovare anche in fonti vegetali - il classico esempio è quello degli spinaci - ma si tratta di un ferro scarsamente assorbito dal nostro organismo, innanzitutto perché i vegetali sono ricchi di fibre, che legano a sé molti minerali, limitandone l'assimilazione", commenta la dietologa. Per questo, se, attraverso gli esami del sangue, si rileva una carenza, è necessaria da subito una supplementazione.

    Le proteine

    Se la futura mamma consuma regolarmente le uova, assume già proteine di alto valore biologico, paragonabili a quelle della carne; ottime fonti di proteine sono anche il latte e i suoi derivati. "Per le vegetariane strette, invece, l'apporto di proteine deve essere attentamente compensato, ad esempio facendo attenzione ad abbinare sempre legumi e cereali nello stesso pasto o consumando cibi particolarmente proteici, come il tofu, il formaggio a base di soia che contiene proteine di buon livello e che si trova facilmente in qualsiasi supermercato biologico", sottolinea Maria Cristina Mele.

    Gli Omega 3

    Altra sostanza importante durante l'attesa sono gli acidi grassi essenziali, in particolare gli Omega 3 a lunga catena, contenuti in alimenti marini. "Gli Omega 3 sono importanti per il corretto sviluppo della corteccia cerebrale e del sistema nervoso del feto; in più hanno un effetto protettivo sulla retina", osserva Maria Cristina Mele. "La fonte principale è il pesce; se la futura mamma non ne consuma, può ricorrere a integratori di Omega 3 a base di alghe marine, che ne sono ugualmente ricche".

    Articolo di Angela Bisceglia Aprile 2013

     
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    Rimanere incinta dopo un aborto spontaneo


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    Dopo un aborto, la ripresa dell’attività ovulatoria si ha quasi immediatamente e due cicli sono sufficienti perché l’utero torni alle sue condizioni originarie e l’apparato riproduttivo ricominci a funzionare normalmente

    di Angela Bisceglia


    Conviene aspettare almeno due mestruazioni dopo un aborto spontaneo, per consentire il ripristino della funzionalità ovarica e dell’assetto ormonale. Nella gran parte dei casi non occorre fare altro: solo se gli aborti sono ripetuti e se avvengono in epoca tardiva, sono opportuni controlli preventivi, per assicurarsi che ci siano tutte le condizioni per vivere felicemente una nuova gravidanza.


    “Un aborto spontaneo è un’evenienza piuttosto comune, che può capitare in circa il 15-20% delle gravidanze, soprattutto nelle prime otto settimane, tanto che spesso la donna neanche sa di essere incinta e scambia per normali mestruazioni quel che invece è un aborto” premette Alessandro Caruso, Professore Ordinario in Ginecologia e ostetricia, Università Cattolica del Sacro Cuore – Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma.

    “Assai spesso dietro un aborto non c’è una causa precisa, ma semplicemente si verificano situazioni per cui il prodotto del concepimento subisce una selezione naturale e viene automaticamente espulso dall’utero, che non lo riconosce come ‘idoneo’. La buona notizia è che nella gran parte dei casi è destinato a rimanere in episodio isolato, che non pregiudica in alcun modo le gravidanze successive”.

    Quanto aspettare prima di riprovarci

    Dopo un aborto, la ripresa dell’attività ovulatoria si ha quasi immediatamente e due cicli sono sufficienti perché l’utero torni alle sue condizioni originarie e l’apparato riproduttivo ricominci a funzionare normalmente.

    “Ecco perché in genere si consiglia alle donne di aspettare almeno due mestruazioni dopo l’evento abortivo” suggerisce il ginecologo. “E questo a prescindere dal fatto che sia stato necessario un raschiamento o meno.

    A dire il vero, se l’aborto avviene precocemente, all’incirca entro la settima settimana, quasi sempre il prodotto del concepimento si espelle da sé in modo completo, senza bisogno di interventi esterni; in epoche successive invece potrebbe essere necessario effettuare un raschiamento per ripulire bene la cavità uterina. In ogni caso si tratta di un intervento che non intacca minimamente la funzionalità uterina; eccezionalmente può succedere che restino residui che richiedono un successivo intervento.”

    Dopo un aborto, ci sono maggiori probabilità che l’esperienza si ripeta?

    Se l’aborto è avvenuto entro 7-8- settimane, va considerato un evento naturale che non sottintende alcuna patologia particolare, ma può essere semplicemente il risultato di vari fattori contingenti, come una malformazione dell’embrione incompatibile con la vita o un cattivo impianto della placenta.

    Dopo questa esperienza, il rischio che si verifichi nuovamente un aborto è uguale a quello che hanno tutte le altre donne. Diverso il caso in cui gli aborti siano già più di due o in cui l’aborto sia avvenuto in epoca successiva alle 9-10 settimane, quando la gravidanza si era già avviata normalmente ed il battito cardiaco fetale era già stato rilevato. In tale evenienza è opportuno andare alla ricerca dei motivi che hanno determinato l’aborto, che possono essere molteplici. Leggi anche l'articolo sugli aborti spontanei ripetuti

    “Può darsi che alla base vi sia una patologia materna, come una trombofilia o una malattia autoimmune, un’alterazione del corredo cromosomico della coppia, malformazioni anatomiche dell’utero materno (ad esempio l’utero setto), una disfunzione ormonale che non consente le condizioni ottimali per accogliere l’embrione, un’infezione vaginale non riconosciuta e non curata o altre infezioni, come la toxoplasmosi o la rosolia, che, sia pure raramente, possono contagiare il feto con danni anche fatali” commenta il prof. Caruso.

    “A seconda della causa individuata, il ginecologo consiglierà il da farsi e l’intervallo di tempo necessario prima di cercare una nuova gravidanza. Tenendo sempre presente, tuttavia, che in un 30% dei casi non sarà possibile identificare la causa precisa dell’aborto”.

    I controlli consigliabili prima di cercare un altro bebè

    E’ necessario effettuare controlli prima di provare a concepire nuovamente? “Anche se l’aborto è stato un episodio isolato, è buona regola controllare alcuni valori ematici, in particolare di, glicemia, tiroide, e i livelli pressori, perché un’ eventuale ipertensione potrebbe ostacolare nutrimento e l’ossigenazione del feto” risponde l’esperto. “In caso di poliabortività, verranno invece consigliate indagini supplementari, stabilite dal ginecologo a seconda della situazione individuale”.

    Leggi anche 10 cose da fare prima di rimanere incinta e Prepararsi a una gravidanza



    27 giugno 2013

    fonte:http://www.nostrofiglio.it/

     
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    Pancia in gravidanza mese per mese

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    Durante i nove mesi della gravidanza la pancia della futura mamma subisce una trasformazione straordinaria, da piatta, o quasi, all’inizio del percorso, a pancione voluminoso e proteso come la prua di una barca, alla fine della gestazione. Del resto deve contenere un feto che può arrivare a pesare anche 4 kg di suo (per non parlare delle gravidanza gemellari) poco prima del parto. Un bel cambiamento che si verifica in un tempo abbastanza ridotto e che ogni futura mamma vive con entusiasmo ma anche con un po’ di apprensione, specie quando è in attesa del suo primo figlio, e tutte le modifiche del suo corpo sono nuove.

    Oggi parliamo proprio della pancia, e di come cambia mese per mese, considerando come punto di partenza la gravidanza singola di una donna normopeso.
    Pancia in gravidanza: primo mese

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    Durante il primo mese di gravidanza non è certo dal volume del pancino che la donna si accorge di essere incinta. Il primo giorno di gestazione coincide con la fecondazione dell’ovulo da parte dello spermatozoo, ma durante le prime settimane l’embrione è microscopico, perciò è dall’assenza di mestruazioni, dall’ingrossamento del seno e dall’eventuale nausea mattutina che ci si può render conto che un concepimento è avvenuto. Di norma, una donna si accorge di aspettare un bimbo non prima del decimo-15mo giorno dalla fecondazione.
    Pancia in gravidanza: secondo mese

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    Passiamo al secondo mese, e ancora niente pancia! Eh sì, l’embrione è sempre ancora troppo piccolo per far sì che l’utero si debba già modificare visibilmente per accoglierlo. E tuttavia, alla fine dell’ottava settimana di gestazione (fine del secondo mese) la donna potrà notare un allargamento dei fianchi.

    Pancia in gravidanza: terzo mese

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    Ci siamo, terzo mese, pancino che spunta! Il girovita si ingrossa durante queste 4 settimane, così come il seno, e il peso della gestante comincia ad aumentare. Circa 1-2 kg alla fine della 12ma settimana. L’embrione sta per diventare feto!
    Pancia in gravidanza: quarto mese

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    Siamo arrivati al quarto mese, fase in cui anche i più distratti tra i vostri amici e conoscenti non possono non notare le nuove rotondità. Il bebè cresce, l’utero si ingrossa premendo sul pube e la pancia… lievita. Ora è visibile e, alla fine del mese, la futura mamma potrà avere l’emozione di sentire i primi movimenti del suo bambino.
    Pancia in gravidanza: quinto mese

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    In questo quinto mese si verifica un notevole sviluppo del feto, con conseguente aumento ben visibile della pancia. L’utero si distende per poter accompagnare la crescita del bebè e tutta la muscolatura addominale si tende. I movimenti del piccolo sono sempre più frequenti e chiaramente percepibili dalla madre. Alla fine della 20ma settimana il feto è praticamente tutto formato.
    Pancia in gravidanza: sesto mese

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    Al sesto mese la pancia è ormai grossa e il seno inizia a produrre il colostro, anche detto “primo latte”. Pensate che nel corso di questo mese il feto può arrivare a raddoppiare il proprio peso e raggiungere anche i 30 cm di lunghezza. E’ proprio tra il quinto e il sesto mese che si verifica l’ingrossamento addominale più repentino. La madre può risentirne sentendosi più affaticata e lenta nei movimenti. In compenso, il bebè si fa sentire moltissimo con… i calci!
    Pancia in gravidanza: settimo mese

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    La pancia del settimo mese, oltre che essere bella grossa, di solito assume una forma che viene associata al sesso del bambino: a punta maschio, rotonda femmina. Ma al di là delle credenze popolari, quel che è certo è che a questo punto della gravidanza l’aumento ponderale della mamma è di circa 8 kg, la pelle del ventre diventa davvero molto tesa sull’addome, e quindi meno elastica, e il bebè reagisce agli stimoli esterni muovendosi e scalciando. Anche il seno aumenta molto di volume e i capezzoli diventano scuri, con l’areola più estesa e marcata.
    Pancia in gravidanza: ottavo mese

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    Che bel pancione! Siamo in dirittura d’arrivo, il bebè nell’ottavo mese è aumentato di 1Kg e l’utero si è ulteriormente ingrossato. L’ombelico è quasi completamente spianato, il colostro sgorga spontaneamente dai capezzoli, e una linea scura è comparsa a congiungere l’ombelico con il pube. La futura mamma si sente stanca e spossate e il mal di schiena può farsi sentire in modo intenso, a causa del peso che grava sulla colonna vertebrale. Ma coraggio, manca poco!
    Pancia in gravidanza: nono mese

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    Ci siamo, il nono mese di gravidanza è l’ultimo, il bambino è pronto per nascere, anche perchè nella pancia sta ormai davvero stretto! L’aumento ponderale della mamma è ora oscillante tra i 9 e i 12 kg, l’addome raggiunge il culmine di estensione intorno alla 38ma settimana, momento in cui il collo dell’utero si ammorbidisce a si abbassa, permettendo al bimbo di mettersi in posizione per il parto. La pancia, quindi, è ora grande ma spostata verso il basso. Infatti, siamo proprio al conto alla rovescia perchè si verifichino le prime contrazioni, segno che il travaglio è imminente.

    http://mamma.pourfemme.it/

     
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    Come calcolare la corrispondenza tra settimane e mesi di gravidanza

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    Essere una mamma in attesa è un bel problema, non solo perché ci sono tutte le ansie del cambiamento e la necessità di fare il nido, ma perché bisogna cercare di comprendere questo nuovo codice di pensare alla gravidanza. Abbiamo sempre creduto che la gravidanza durasse 9 mesi, in realtà i medici e le ostetriche preferiscono ragionare in settimane e in giorni. Abbiamo quindi a disposizione 40 settimane, ovvero nove mesi più una settimana, per un totale di 280 giorni. Non siamo degli elefantini, semplicemente i mesi considerati sono quelli lunari.


    Non è tutto il calcolo viene fatto dall’ultima mestruazione e non dalla data di concepimento, che è più complessa da stabilire soprattutto se non avete un ciclo regolare. Gli esperti sostengono quindi che al termine delle 40 settimane, ci sia la data presunta del parto ma che potrebbe variare di 15 giorni (prima o dopo).


    Secondo codice, i mesi non si calcolo di 4 settimane in 4 settimane, ma il numero di settimane più qualche giorno. Ecco la tabella che serve a far corrispondere settimana e mesi:

    4 + 3 settimane corrispondono alla fine del 1° mese
    8 + 5 settimane corrispondono alla fine del 2° mese
    13 + 1 settimane corrispondono alla fine del 3° mese
    17 + 4 settimane corrispondono alla fine del 4° mese
    21 + 6 settimane corrispondono alla fine del 5° mese
    26 + 2 settimane corrispondono alla fine del 6° mese
    30 + 4 settimane corrispondono alla fine del 7° mese
    35 + 0 settimane corrispondono alla fine dell’8° mese
    40 + 0 settimane corrispondono alla fine del 9° mese


    Ricordiamo quindi che con epoca gestazionale non s’intendono i mesi, ma le settimane più i giorni. Impararla a memoria strada facendo non sarà complicato e a dirla tutta, non è neanche obbligatorio. Ciò che conta è cercare di stare sereni e viversi il momento con gioia.

    .comefaretutto.com

     
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    Gravidanza: scegliere il sesso del bebè è possibile?

    Il ginecologo Francois Papa sostiene che scegliere il sesso del nascituro è possibile, e lo spiega nel suo libro.


    nascituro-maschio-o-femmina-300x195E se si potesse scegliere con una manipolazione genetica il sesso del nostro futuro figlio ancor prima di concepirlo?

    Sembra un incipit da film di fantascienza, ma qualcuno sostiene che sia possibile.

    Niente fantascienza, neanche manipolazione genetica, per stabilire il sesso del futuro figlio semplicemente basta saper scegliere cosa mangiare.

    Lo sostiene il dottor Francois Papa che ha di recente esposto questa sua teoria in un libro, edito da Sperling & Kupfer, il titolo, ovviamente “Scegli il sesso del tuo bambino”.

    nascituro-maschio-o-femmina-nomeIl dottor Papa, afferma infatti che le scelte alimentari materne riescano in qualche modo ad influenzare le possibilità di partorire un maschio o una femmina. L’ipotesi del dottor Papa è stata anche avvalorata da alcuni studi effettuati in Francia, Canada e Inghilterra, i quali studi indicano come nel libro del ginecologo, un menù di massima per la mamma che volesse “indirizzare” la scelta del sesso attraverso il cibo.
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    Ecco allora il menù da seguire per scegliere un maschietto o una femminuccia:

    Menù “fiocco azzurro”.

    La dieta del maschio prevede cibi a base di alti contenuti di sodio e potassio, e limitare invece cibi ricchi di magnesio.

    Fate scorta allora di salumi, formaggi, pesxce affumicato, succhi di frutta, caffè e tè, acciughe.

    Menù “fiocco rosa”


    Esattamente contrario il menù per partorire una femminuccia: da preferire allora alimenti ricchi di calcio e magnesio e poveri di sodio e potassio, questo affinchè si sviluppi un ambiente interno acido, che sembra favorire le condizioni per concepire una bimba.


    Via libera a latte e yogurt, pompelmo e albicocche, ananas, legumi, carote e pomodori, ma eliminate cipolle, soia, patate.

    Il libro stila una lista di alimenti da preferire nell’uno e nell’altro caso, e anche le quantità e alcuni dettagli sulle preparazioni, così da poter andare al supermercato avendo già in mente cosa acquistare.

    nascituro-maschio-o-femmina-uovo1Al contrario di quello che ancora qualcuno fa, il non voler sapere il sesso del nascituro, la “dieta del concepimento” ha qualche vantaggio, se fosse davvero risolutiva.

    Innanzitutto si garantirebbe al bebè un guardaroba adeguato, e si potrebbero iniziare gli acquisti ben prima delle 15 settimane di gravidanza, data nella quale approssimativamente si forma il sesso del feto.

    E poi potrebbe tornare utile a chi voglia controllare e regolamentare il sesso della prole: le mamma che pensano di avere già “troppi maschi in casa”, o chi invece pensa di poter passare tutti gli indumenti del figlio più grande.

    Una opzione simile, se tutto questo fosse davvero possibile avrebbe vantaggi e svantaggi. E’ sicuramente poco romantico e magari più pratico il potere gestire anche la scelta del fiocco, ma sicuramente ancor più importante è fare una scelta simile in concorso col futuro papà, non estromettendolo da una decisione di tale portata.


    www.vitadamamma.com/

     
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    Le immagini del feto nei nove mesi

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    Settimana dopo settimana le immagini con la crescita del feto durante i nove mesi di gravidanza. Guarda il miracolo che porta la nascita di una nuova vita. Dall'unione tra ovulo e spermatozoo al parto.

    Le immagini del feto nei nove mesi

    Ora zero. Il liquido seminale incontra l'ovulo pronto a essere fecondato. Il nucleo che si forma misura solamente 0,12 centimetri, ma in sé ha tutto il corredo genetico di cui ha bisogno: occhi chiari o scuri, maschio o femmina, capelli lisci o ricci. Ed è solo l'inizio.

    Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, guarda le immagini con lo sviluppo del feto nel pancione della mamma.


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    3 settimane.

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    4 settimane.

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    5 settimane.

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    6 settimane.

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    7 settimane.

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    8 settimane.

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    9 settimane.

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    10 settimane.

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    11 settimane.



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    12 settimane.

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    13 settimane.

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    14 settimane.

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    19 settimane.

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    21 settimane.

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    24 settimane.

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    25 settimane.

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    27 settimane.

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    28 settimane.

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    30 settimane.

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    32 settimane.

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    33 settimane.

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    35 settimane.

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    39 settimane.

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    40 settimane.

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    Al termine della gravidanza

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