Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

La guida della gravidanza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Sei incinta? I primi segnali


    54a4ec2056861e5d6173b9d0488b9088_unique_id_cicogna_bambino_cmc_image_1

    Nausea, stanchezza e a volte le vertigini. E un dubbio: aspetto un bambino? Scopri i sintomi più frequenti nelle prime settimane di gravidanza. Ma non trarre conclusioni affrettate: per avere la certezza bisogna fare il test di gravidanza.

    Non è sempre facile capire i segnali che il nostro corpo trasmette: a volte la voglia di rimanere incinta induce in errore e alcuni segnali possono essere fraintesi. Per avere la certezza, quindi, è sempre meglio fare un test di gravidanza. Ecco però quali sono i segnali più comuni di una gravidanza in corso.

    Segnali di gravidanza
    Capezzoli più scuri Per effetto degli ormoni della gravidanza e dell’aumentata irrorazione sanguigna, l’areola e la vulva diventano più scure. Probabilmente i piccoli rilievi sull’areola, i cosiddetti tubercoli di Montgomery, appaiono più sporgenti e di un marrone più intenso.
    Seno più sensibile Non riesci più a dormire a pancia in giù? Per effetto della tempesta ormonale che si scatena subito dopo la fecondazione, le ghiandole mammarie crescono, il seno diventa più grosso e più duro e la donna spesso avverte una tensione dolorosa. (Leggi: Seno in gravidanza)
    Piccole perdite marroni Queste perdite possono verificarsi anche all’inizio della gravidanza. Tuttavia bisogna sempre consultare il medico. Le perdite di colore marrone possono infatti avere anche molte altre cause.
    Sensibilità agli odori Molte donne incinte sono particolarmente sensibili agli odori. In gravidanza tutti i sensi si affinano. I ricercatori ipotizzano un ingegnoso disegno della natura: gli alimenti facilmente deperibili come la carne e il pesce, ma anche sostanze che si dovrebbero evitare (alcol, caffè, sigarette) vengono percepiti dalle future mamme come sgradevoli. Questo meccanismo protegge la mamma e il bambino.
    Pancia dura e gonfia L’aumentata produzione del progesterone in gravidanza limita l’attività dell’intestino, causando stitichezza e sensazione di gonfiore. Problemi di questo tipo si possono però avere anche indipendentemente da una gravidanza.
    Tensione al basso ventre Avverti una tensione al basso ventre diversa dal solito mal di pancia che precede il ciclo? L’utero si prepara alla gravidanza e ciò è accompagnato appunto da una tipica tensione al basso ventre. L’utero cresce, l’irrorazione sanguigna aumenta, compaiono nuovi vasi. Questa trasformazione viene percepita dalle mamme in attesa e molte dicono: “Nella mia pancia sta succedendo qualcosa”. Per la maggior parte delle donne l’iniziale senso di fastidio dovuto al bambino che cresce nella pancia è diversa dai disturbi al basso ventre che si hanno con il ciclo.
    Fame da lupi Il processo di trasformazione che inizia con la gravidanza richiede forze e il corpo consuma più energia. Per questo motivo molte mamme in attesa hanno più appetito. Tuttavia le donne vengono assalite da attacchi di fame anche prima delle mestruazioni oppure in periodi di forte stress. Nei primi tre mesi a letto presto e dieta equilibrata.
    Stanchezza L’inizio della gravidanza è accompagnato da stanchezza e a volte anche da un senso di vertigini. Il motivo: nei primi mesi la pressione del sangue si abbassa un po’. Farsi la doccia alternando acqua calda e acqua fredda, un’alimentazione equilibrata e passeggiate all’aria aperta possono migliorare la condizione fisica generale. Vertigini e stanchezza possono anche essere dovute ad anemia: basta fare gli esami del sangue.
    Stimolo di fare pipì Man mano che la gravidanza procede e la pancia cresce, il bisogno di urinare aumenta. Ma anche nello stadio iniziale molte donne devono andare in bagno più spesso del normale. Ciò dipende dal più alto livello di estrogeno. Questi ormoni rilassano i tessuti, allentano i muscoli e per questo anche l’uretra resiste meno a lungo alla pressione della vescica.
    Malessere al mattino Questo cliché si addice perfettamente a una gravidanza. Soprattutto se si ripete per più giorni consecutivi. Il responsabile della sensazione di malessere è l’ormone della gravidanza HCG. Alcune donne sono molto sensibili a questo ormone, altre meno. Una volta appurata la gravidanza, l’agitazione legata alla novità può aumentare il senso di nausea. In caso di frequenti attacchi di vomito la futura mamma deve parlarne al medico.
    Come un leggero strappo all’inguine All’inizio della gravidanza viene prodotto molto più estrogeno, che allenta i legamenti in modo che possano adattarsi alla pancia che cresce. Ciò si manifesta appunto con una sensazione di tensione o puntura nella regione inguinale. Il dolore può comunque essere dovuto anche a uno strappo.

     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    7 falsi miti sulla gravidanza

    donna-incinta-alla-finestra

    La gestazione è un periodo particolare per le donne. Il loro corpo cambia per accogliere una nuova vita che ha esigenze. Bisogna fare attenzione a molte cose ma vi sono 7 miti sulla gravidanza che proprio non fanno parte di tutto ciò: scopriamo insieme quali sono.

    1) Non si possono accarezzare i gatti
    Bisogna fare attenzione perchè i gatti possono essere portatori di malattie come la toxoplasmosi, ma si tratta di patologie che si trasmettono attraverso la materia fecale. Se ci si lava le mani con attenzione dopo averli accarezzati non si rischia nulla.

    2) Non si possono avere rapporti sessuali

    Non è vero. Intorno alla fine della gestazione bisogna prestare attenzione per non stimolare delle false contrazioni, ma in linea di massima nulla vieta di fare sesso alla coppia: la penetrazione non rappresenta un problema.

    3) Bere birra fa venire il latte

    Questo è uno dei falsi miti più deleteri. Sebbene ci sia chi sostiene che due bicchieri di vino a settimana non facciano male, bere alcol può mettere a repentaglio lo sviluppo del feto e creare dei problemi. E’ meglio evitare.

    4) Non bisogna bere caffè
    Una tazzina di caffè al giorno non fa male. E’ qualcosa che la donna in gravidanza può concedersi senza che il piccolo nel suo grembo ne risenta.

    5) Il burro di cacao combatte le smagliature

    E’ un falso mito molto creativo. In realtà esso può essere in grado di dare vita a reazioni allergiche. Le smagliature si combattono rendendo elastica la pelle con creme appositamente create o oli naturali specifici.

    6) Camminare velocizza il parto
    Non è vero. Il parto non è influenzato da questa azione. Camminare mantiene in forma la donna incinta e la aiuta a livello circolatorio se l’attività fisica è calibrata per il trimestre in cui si trova, ma non funziona nemmeno come antidolorifico.

    7) Bisogna mangiare per due

    Sbagliato: la dieta deve essere calibrata, ricca di elementi buoni come gli omega 3, vitamine e fibre.

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    IL MENù DEI NOVE MESI

    IS754-057

    È lontano, ormai, il tempo in cui alle mamme in attesa si consigliava di mangiare per due. Oggi la scienza della nutrizione ha individuato con precisione i fabbisogni dell’organismo in questa condizione così delicata. E per soddisfarli è importante che la dieta si adatti via via alle particolari esigenze dei diversi periodi della gravidanza.

    Il controllo del peso è il primo indice su cui basarsi per regolare l’alimentazione in gravidanza.

    Una futura mamma di corporatura normale dovrebbe aumentare di 10-16 kg nell’arco dei nove mesi. Si tratta però di una stima del tutto indicativa, che varia da donna a donna secondo le sue condizioni e dei suoi sintomi in gravidanza.

    I principi nutritivi

    - Proteine. Il loro fabbisogno cresce di circa 6 grammi al giorno: un apporto che può essere garantito alternando pesce, carni magre, uova, latticini e legumi abbinati a cereali.

    - Calcio. Anche la necessità di calcio (il principale costituente delle ossa) cresce molto durante i 9 mesi. Ma non è certo il caso di raddoppiare il consumo di latticini (le sue fonti più importanti): l’organismo della futura mamma si dimostra “intelligente” e, con l’aumento delle necessità, migliora la capacità di assorbirlo. Tra l’altro il calcio si trova in ottima quantità anche nella maggior parte delle verdure (soprattutto a foglia verde), nella frutta a guscio, nel pesce e in alcune acque minerali (leggere l’etichetta).

    - Ferro. Il suo fabbisogno quasi raddoppia e non sempre si riesce a soddisfarlo con un’alimentazione mirata, che punti su cibi ricchi di questo minerale in forma assimilabile. Per questo spetta al medico curante valutare la situazione specifica e prescrivere, se necessario, un’integrazione farmacologica.

    - Acido folico. È una vitamina essenziale per il corretto sviluppo del cervello e del midollo spinale del bimbo e il suo fabbisogno in gravidanza raddoppia. È difficile soddisfarlo completamente: una dieta ricca di verdure a foglia verde aiuta, ma è consigliabile una supplementazione giornaliera, a partire già dall’inizio dell’attesa. E, possibilmente, dalla fase preconcezionale.

    - Acqua. Dal terzo mese in poi, l’organismo della futura mamma deve provvedere anche alla formazione di liquido amniotico, sangue e tessuti fetali. È bene aumentare la razione giornaliera (un litro e mezzo, due litri), bevendo un po’ di più (circa un litro) e accrescendo il consumo di cibi idratanti, come le verdure e la frutta fresca.

    - Acidi grassi essenziali. Sono indispensabili per la formazione del sistema nervoso e di molti ormoni. In particolare servono i cosiddetti “omega 3”. Per questo non si devono eliminare completamente i grassi dall’alimentazione, mentre è corretto puntare sulla loro qualità: olio extravergine d’oliva, pesce e frutta a guscio per integrare la dieta di grassi polinsaturi “buoni”.

    Un semplice calcolo. L’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) nelle sue “linee guida” fornisce una serie di utili riferimenti, basandosi sull’Indice di Massa Corporea(IMC) pre-gravidanza. L’IMC è un valore che permette di stabilire se una persona è in sovrappeso o no. Si ottiene dividendo il peso del soggetto (in kg) per la sua altezza (in m) elevata al quadrato.

    Un esempio: se una donna pesa 65 kg ed è alta 1,70 m, il suo IMC è 65 : 2,89 = 22,4.

    In pratica:

    si è in sovrappeso quando l’IMC è maggiore di 25 e inferiore a 30;

    vi è obesità importante con un valore compreso tra 30 e 40;

    l’obesità è grave se l’indice supera 40.

    In realtà l’IMC, da solo, non rappresenta un valido indicatore di peso forma, perché vanno considerati anche altri fattori, soggettivi, come per esempio la struttura ossea e la massa muscolare, oltre alle diverse abitudini di vita della donna (se è sportiva o più sedentaria). Quindi, spetta sempre e solo al medico decidere qual è l’incremento di peso ideale della futura mamma.

    fonte:http://www.quimamme.it/io-e-il-mio-bambino/

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Gravidanza: ritenzione idrica, ecco i rimedi naturali

    ritenzione-idrica-gravidanza

    La ritenzione idrica rappresenta uno dei problemi più comuni con i quali le donne debbano avere a che fare, anche in gravidanza. Le prime avvisaglie della ritenzione idrica sono da riscontrarsi sia nel gonfiore delle caviglie che nell’aumento della cellulite: sintomi, entrambi, del fatto che l’organismo tenda a trattenere i liquidi. Tale situazione, però, durante la dolce attesa tende ad aumentare a causa degli estrogeni.



    Gravidanza ritenzione idrica rimedi naturali

    Combatterla o comunque cercare di tenerla sotto controllo non è impossibile, basterebbe solo mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo quali sono, nello specifico, i rimedi naturali a riguardo. Condurre uno stile di vita sano rappresenta già un ottimo punto di partenza: eliminare alcool e fumo, ad esempio, costituisce un grande aiuto nella lotta contro la ritenzione idrica.



    Un apporto alla causa viene, come spesso accade, dall’alimentazione: ridurre notevomente il sale, il quale trattiene molti liquidi, diminuire il consumo di formaggi grassi e predilegere carni bianche e pesce ai pasti optando per condimenti leggeri rappresenta un buon punto di partenza. Via libera alle fibre contenute in frutta e verdura e, come è facile dedurre, bere molta acqua, che risulta essere un’alleata della salute in genere in quanto aiuta da un lato ad eliminare scorie e tossine e dall’altro a mantenere l’organismo idratato con conseguente giovamento della pelle.

    Dei rimedi naturali sono da riscontrarsi nei massaggi mirati. Questi possono essere effettuati presso dei centri specializzati da personale qualificato oppure in casa, utilizzando l‘olio di mandorle ed insistendo sulle zone interessate mirando alla riattivazione della circolazione. A tale scopo sono consigliate le docce fredde. Anche il movimento aiuta: passeggiate in acqua o sulla sabbia ove possibile. L’azione di entrambe facilita il “ritorno venoso” migliorando la circolazione sanguigna.

    Da non dimenticare, infine, le tisane che possono risultare di grande aiuto, ma consumatele con moderazione e sotto il controllo del medico di fiducia in quanto alcune erbe efficaci in tal senso risultano essere controindicate in gravidanza. Leggete anche i consigli per combattere la cellulite.

    fonte:http://www.tuttomamma.com/

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Concepimento

    001-concepimento

    La maggior parte delle volte si ignora, esattamente, quando si è rimaste incinte. Per essere precisi il concepimento (fecondazione) avviene 14 giorni prima delle mestruazioni, subito dopo l’ovulazione. Se i cicli sono irregolari, la data del concepimento e la durata della gravidanza sono difficili da stabilire. Ma cerchiamo di capire meglio come avviene davvero.

    Concepimento: tutti gli stadi dello sviluppo
    Ovulazione

    ogni mese, all’interno delle ovaie, c’è un gruppo di uova che comincia a crescere in piccole sacche piene di liquido, chiamate follicoli. Alla fine una delle uova spunta dai follicoli, solitamente accade due settimane prima del prossimo ciclo (l’ovulazione).

    Crescita degli ormoni – dopo che le uova si staccano dai follicoli si sviluppano in una sostanza chiamata corpo luteo che rilascia un ormone che aiuta a ispessire il rivestimento dell’utero, preparandolo così per l’uovo. Contemporaneamente il muco cervicale diventa meno viscoso facilitando il trasferimento dalla vagina nella cavità uterina. Lo sperma infatti riesce a sopravvivere nella vagina fino a 3 giorni prima dell’ovulazione

    L’uovo viaggia verso le Tube di Falloppio – dopo essere stato rilasciato l’uovo si muove verso le Tube di Falloppio e poi rimane lì per circa 24 ore, in attesa che un singolo spermatozoo lo fertilizzi. Come accennato, tutto questo accade circa 2 settimane dopo le ultime mestruazioni. Gli spermatozoo emessi con il liquido seminale sono in quantità variabile da 40 a 120 milioni per cc. Viaggiano nella vagina alla velocità di 2/3 mm. al minuto, dovendo percorrere una distanza di circa 100/150 mm. Infine se non c’è traccia di sperma intorno all’uovo questo si muove all’interno dell’utero e poi si disintegra. Gli ormoni tornano a un livello normale e, due settimane dopo inizia il ciclo.

    Fertilizzazione – se uno spermatozoo riesce a passare attraverso le Tube di Falloppio, poi scava dentro l’uovo fertilizzandolo. L’epitelio tubarico deve funzionare bene per far sì che lo spermatozoo e l’uovo si uniscono e che lo zigote che ne deriva (uovo fecondato) continui a dividersi e svilupparsi fino alla cavità endometriale. Nel momento della fertilizzazione i geni e il sesso del bambino vengono stabiliti. Se lo sperma ha il cromosoma Y allora sarà un maschio, se invece ha un cromosoma X allora sarà una bimba.

    Impianto
    Muovendosi verso l’utero – l’uovo rimane nelle tube di Falloppio per 3 o 4 giorni, ma viene fertilizzato nel giro di 24 ore. La zona dell’impianto, in generale, è nella parete posteriore o anteriore della cavità endometriale. Si comincia quindi con due cellule che si uniscono, da questa poi se ne formano 4, ecc… fino a 8 sono uguali e indifferenziate (si dicono totipotenti perché ognuna può originare qualsiasi altra cellula dell’organismo). Tenete presente che alla fine della gravidanza le cellule saranno aumentato di 200 miliardi di volte. 4 giorni dopo la fertilizzazione siamo a 16 cellule (dette blastomeri) che ancora non sono impiantate nell’utero. Si tratta di uno stadio di suddivisione chiamato morula per la sua forma a forma di mora di gelso. Mentre continua questa suddivisione chiamata impianto l’uovo fertilizzato si muove verso l’utero per attaccarsi al suo rivestimento. Dal 10° giorno uno strato più interno (amniosi) si sviluppa come una fessura nel foglietto ectodermico embrionale e forma così il sacco amniotico. Il 14° giorno si prepara l’impianto di quella che viene chiamata blastula e che è composta da 100-150 cellule. Nel frattempo il sacco amniotico si espande e si riempie di liquido fino ad avvolgere l’embrione. A 6 settimane l’embrione fluttua nel liquido amniotico che lo protegge. Giunti alla 12° settimana l’endometrio che ricopre l’embrione entra in contatto con la decidua della parete opposta fondendosi con essa. Alla fine l’unica cavità che rimane nell’utero è la cavità aminiotica che contiene il liquido e il feto.

    Placentazione
    La formazione della placenta comincia con lo sviluppo delle cellule trofoblastiche al 10° giorno, l’invasione di queste cellule all’interno dei vasi sanguigno materni consente che il sangue penetri negli spazi tra le cellule formando lacune che diventano gli spazi intervillosi. Il feto, successivamente, trarrà il suo nutrimento da queste lacune.

    Inizialmente la placenta trasferisce le sostanze nutritive ed elimina gli scarti tramite le membrane cellulari. I villi si formano già all’11° o 12° giorno. Questi si suddividono varie volte creando una struttura ramificata. Il trasferimento delle sostanze dal sangue materno a quello fetale inizia quando i vasi fetali compaiono nella placenta, cioè al 19° giorno.

    Dalla 12° settimana circa la placenta è attaccata, tramite i villi, alla decidua che ricopre le arterie spirali materne. Poi le arteriole spinali drenano nello spazio intervilloso in modo che il sangue materno circola attraverso i villi. I villi, a loro volta, sono divisi in gruppi ognuno servito da 1 o 2 arteriole spinali. La placenta discoide, infine, raggiunge la sua struttura definitiva tra la 18° e 20° settimana di gestazione.

    Continua a crescere durante la gravidanza raggiungendo il peso di circa 500 gr. al momento del parto.

    Embriologia
    L’embrione diventa riconoscibile a circa 10 giorni dopo la fecondazione, quando l’ectoderma si divide per formare il sacco amniotico. I 3 foglietti embrionali (ectoderma, mesoderma ed endoderma sono presenti e possono essere distinti. Verso il 16° – 17° giorno il mesoderma si ispessisce formando un canale centrale che darà origine al cuore e ai grossi vasi. Il cuore, a sua volta, comincia a pompare plasma attraverso i vasi dal 20° giorno. I vasi fetali si sviluppano in tutto il corpo. I vasi ombelicali invece trasportano il sangue da e verso la placenta.

    6 settimane – l’embrione fluttua nel liquido amniotico che lo protegge. Qui continua a svilupparsi confinato nell’ambito di una parete della cavità endometriale fino alla 12° settimana. A 6 settimane l’embrione misura tra gli 8 e i 22mm., le dita delle mani e dei piedi cominciano a configurarsi e separarsi

    8 settimane –
    si sviluppano corpo e arti, anche gli occhi sono distinguibili. Il feto è in grado di reagire alla stimolazione intorno alla bocca contraendo i muscoli del corpo e volgendo il capo. Questo significa che il sistema neurologico ha iniziato a funzionare. Il feto misura 23 mm in lunghezza e 1 grammo di peso.

    12-15 settimane – il feto cresce di 20 grammi in peso e di 6 cm. di lunghezza e comincia a muovere braccia e gambe nella placenta che è già sviluppata. Gli occhi sono formati ma le palpebre rimangono chiuse. Il feto è capace di cogliere le variazioni di luminosità esterna.

    Durante le prime 12 settimane (70 giorni dal concepimento), al termine delle quali l’organogenesi è completa ad eccezione del Sistema Nervoso Centrale che si sviluppa durante tutta la gravidanza, le influenze teratogene esterne, come ad esempio il virus della rosolia, sono fortemente nocive ed è quindi in questo periodo che si verifano principalmente le malformazioni. Per tale motivo farmaci e vaccinazioni vanno evitati, salvo casi eccezionali.

    Probabilmente, avendone parlato con termini tecnici, non tutto è chiaro e facile da comprendere, ma sicuramente si può avere un’idea piu’ chiara di come avvenga il concepimento, il miracolo della vita.

    www.universomamma.it/

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    STRESS PRE-PARTO? RIDUCILO IN 10 MOSSE

    incinta-sorridente-a-letto

    Può capitare che l’evento più atteso, sognato, desiderato, con il passare dei mesi e l’avvicinarsi della data fatidica del parto diventi – prima impercettibilmente, poi sempre più chiaramente – fonte di stress. Una situazione che rappresenta un problema sia per la futura mamma che per il bimbo in formazione. Perché lo stress è in grado di raggiungere il piccolo, tramite il cortisolo che attraversa la placenta e l’adrenalina che riduce il flusso di sangue al feto. Con il rischio che la sua crescita risulti rallentata o anche solo che l’ansia indotta diventi una sua spiacevole compagna di vita. Ecco un decalogo utile per evitare questa deriva.

    1. La parola chiave è “riposo“, che va assolutamente incentivato. In attesa puoi contare su risorse fisiche enormi, ma non infinite.

    2. Impara ad ascoltare il tuo corpo, assecondandone le esigenze: se ti viene sonno presto, la sera, vai a letto. Se ti viene fame alle 11, mangia.

    3. Impara ad adottare ritmi alternati: a fasi di lavoro e impegno fai seguire momenti rilassanti, come un bel bagno defatigante o una serata con gli amici.

    4. Preparati a cambiare il tuo stile di vita e l’agenda delle priorità: sarà solo il primo dei grandi mutamenti che ti attendono.

    5. Se sei in attesa di una bella coppia di gemelli – spesso vissuta dagli stessi medici come problematica – capovolgi il punto di vista: stai andando incontro a un evento eccezionale per bellezza, non per… angoscia.

    6. In questi casi, per rimanere più tranquilla, rivolgiti a ospedali specializzati che abbiano ottimi reparti di neonatologia, perché la possibilità che i gemelli nascano prematuri è alto.

    7. Non rimanere sola con le tue paure: molte strutture offrono corsi appositi per te, dove ostetriche e psicologi ti prepareranno al parto, all’allattamento e ai primi mesi di vita del bimbo.

    8. Se hai un impiego, forse avrai anche qualche timore legato al futuro professionale. In questi casi, sin dai primi mesi di gravidanza è meglio dimostrare estrema correttezza e collaborazione con capi e colleghi, enfatizzando il tuo attaccamento al lavoro. Stimolerai nei colleghi una risposta altrettanto positiva.

    9. Comunque, se temi di non riuscire a tenere assieme tutti i “pezzi” della tua vita multitasking, dedicati con impegno a programmare il tuo futuro prossimo. Mettere in fila tutti gli impegni è un buon sistema per non farsi travolgere dall’ansia da prestazione.

    10. In quest’ottica, rafforza il dialogo con il tuo partner, pianificando assieme la vita familiare che vi attende e aumentando il suo coinvolgimento nella gestione del quotidiano.

    FB.

     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Quando sentirò il battito del mio bambino?

    jpg

    L'ascolto del battito del feto è uno dei primi contatti che si hanno con il proprio bambino, un'emozione unica da vivere in due.

    Quando si scopre di aspettare un bambino non si vede l’ora di poter percepire la sua presenza indipendentemente dai piccoli o grandi malesseri che lo stato di gravidanza provoca. Mancano ancora parecchie settimane prima che si inizi a vedere il pancione e tanto tempo si dovrà aspettare per avvertire i movimenti del bambino, ma già dalle prime settimane di gravidanza è possibile, attraverso una visita apposita, sentire il battito fetale.

    Bisogna prepararsi a questo evento, perché l’emozione sarà davvero unica ed il momento irripetibile. Se è possibile chiedete al padre del bambino di accompagnarvi e vedrete che anche lui stenterà a contenere la commozione.

    Già dalla sesta settima settimana di gravidanza è possibile avvertire, tramite apposite strumentazioni, il battito fetale, tuttavia se questo non fosse possibile è opportuno aspettare a preoccuparsi. Innanzitutto ci sono dei fattori a causa dei quali è più difficile avvertire il battito in questo periodo tramite una normale ecografia addominale, il principale tra questi fattori è la presenza di grasso addominale. In questo caso il ginecologo potrebbe procedere con un’ecografia vaginale.

    Se non si sente il battito?

    Intorno alla sesta settimana di gravidanza è ancora un po’ troppo presto per rendersi conto se per caso il momento del concepimento non sia da posticipare rispetto a quello che è stato determinato in base alla data dell’ultima mestruazione. È possibile infatti che l’ovulazione sia avvenuta in ritardo, ma i calcoli circa la durata della gravidanza si fanno a partire dalla data dell’ultimo ciclo; in questo caso la sesta settimana corrisponderebbe almeno ad una quinta se non ad una quarta settimana e questo giustificherebbe il fatto che attraverso una normale ecografia non è possibile sentire il battito del bambino.

    In ogni caso non bisogna allarmarsi, sarà il ginecologo stesso a dare tutte le informazioni di cui si necessità ed a spiegare quali sono i motivi per cui non è ancora possibile sentire il battito del bambino.

    Ascolta il battito del feto


    Video

    Insomma l’ascolto del battito del proprio bambino è uno dei primi contatti che si hanno con lui, è forse il primo momento di avvicinamento tra mamma e figlio, è la possibilità di capire veramente che lui c’è dentro di voi. Quei battiti accelerati vi risuoneranno nella testa per giorni e vi terranno compagnia, ma è inutile riversare su questo avvenimento troppe ansie e preoccupazioni; la cosa ideale è affidarsi pienamente alla persona che si è scelta per farsi seguire in gravidanza, ginecologo o ostetrica che sia, e non avere troppa fretta di bruciare le tappe. Non siete malate né voi né il vostro bambino, godetevi questo momento senza paure e senza cercare di anticiparlo troppo.

    Quanto espresso in questo articolo non costituisce un parere medico e non sostituisce in alcun modo il consulto con il proprio medico curante.

    di Stefania Silvi

    fonte:http://www.unadonna.it/

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Tappe dello sviluppo: le misure dei feti, come cambiano e quali sono nella norma

    Tappe-dello-sviluppo-le-misure-dei-feti-come-cambiano-e-quali-sono-nella-norma

    Più lunghi e pesanti del 5-10% rispetto al 1970. Le misure medie aggiornate dei nuovi bebé e dei feti alla fine della gestazione – secondo i nuovi dati della Società Italiana di Diagnosi Prenatale e Medicina Materno Fetale (Sidip) – indicano infatti che i bambini alla nascita hanno oggi un peso medio maggiore di tre etti rispetto a 30 anni fa, mentre i feti alla fine della gestazione sono più lunghi di un centimetro e mezzo. E con le nuove tavole di misurazione fetale messe a punto dalla Sidip arrivano anche innovativi supporti tecnologici, ovvero software dedicati alla gestione dei dati biometrici, con riduzione del tempo di calcolo e minori errori interpretativi. Ma come sono cambiate le misure dei feti?

    Le misure dei feti
    Ecco come sono cambiate le misure dei neonati nel corso dell’ultimo trentennio:
    – PESO NEONATALE ALLA NASCITA 1977: 3.445 gr 2007: 3.766 gr
    – DIAMETRO BIPARIETALE ALLA 38/A SETTIMANA DI GESTAZIONE: 1977: 91,4 mm 2008: 94 mm
    – DIAMETRO FRONTO-OCCIPITALE ALLA 38/A SETTIMANA: 1977: 112 mm 2008: 113,5 mm
    – CIRCONFERENZA CEFALICA ALLA 38/A SETTIMANA: 1977: 335 mm 2008: 339 mm
    – CIRCONFERENZA ADDOMINALE ALLA 38/A SETTIMANA: 1977: 320 mm 2008: 342 mm
    – LUNGHEZZA FEMORE ALLA 38/A SETTIMANA: 1977: 71 mm 2008: 72,5 mm.

    iFetus, l’applicazione per le future mamme
    L’ultima applicazione nata, iFetus, è stata sviluppata per iPhone e associa le funzioni di un regolo ostetrico tecnologico alla visualizzazione delle nuove tavole biometriche. L’applicazione è rivolta non solo ai ginecologi ed ostetriche, ma si presenta come un utile strumento anche per le future mamme.

    fonte:http://www.mondobimbiblog.com/

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Igiene intima in gravidanza: le abitudini da evitare

    gravidanza-2

    L’igiene intima per una donna, si sa, è sempre fondamentale. Ci sono , però, dei periodi nella vita di una donna nel corso dei quali l’igiene intima assume maggiore importanza. E’ il caso, ad esempio, della gravidanza. Durante i nove mesi di attesa, infatti, la donna è più esposta ad infezioni vaginali, arrossamenti, prurito e reazioni allergiche. Questo perché, durante la gestazione, i genitali femminili subiscono numerosi cambiamenti necessari per il corretto andamento della gravidanza. Durante l’attesa, infatti, aumentano le secrezioni vaginali, la sudorazione intima e la stitichezza, tutti fattori che, senza una corretta igiene intima, favoriscono la proliferazioni di batteri e di infezioni. E’ fondamentale, quindi , in gravidanza seguire delle regole precise per una corretta igiene intima.


    Innanzitutto, è bene che la donna si lavi una o al massimo due volte al giorno con il detergente giusto (delicato e che rispetta l’acidità vaginale) per non alterare il pH della pelle. Se necessario, la donna può lavarsi più volte durante la giornata ma solo con acqua per rinfrescarsi. Durante i nove mesi di gravidanza, la donna dovrebbe evitare l’uso delle lavande interne ed impiegarle solo se prescritte dal ginecologo. Questi prodotti, infatti, possono irritare le mucosa e alterare l’equilibrio della flora batterica. Le lavande interne, inoltre, nell’ultimo periodo della gravidanza potrebbero stimolare il collo dell’utero e favorire le contrazioni. Anche i deodoranti intimi non dovrebbero essere usati durante i mesi di gestazione: possono, infatti, causare irritazioni, allergie e squilibrare la flora batterica vaginale. In gravidanza bisogna fare attenzione anche all’igiene intima dell’uomo che potrebbe trasmettere alla donna e al feto infezioni più o meno pericolose.

    Per una corretta igiene delle proprie parti intime la donna deve:

    inumidire i genitali prima di insaponarli utilizzare una piccola quantità di detergente diluito con acqua
    lavare con cura i genitali, evitando di passare dalla zona anale a quella vaginale
    risciacquare accuratamente e a lungo per evitare di lasciare residui di detergente
    asciugare per bene con un asciugamano.



    In gravidanza non si possono accavallare le gambe?

    vero-che-in-gravidanza

    “è vero che durante la gravidanza non si possono accavallare le gambe perché nuoce alla salute del bambino che portiamo in grembo oppure questo divieto è solo uno dei tanti falsi miti che circolano a proposito di gravidanza e parto?”

    Un veloce “sondaggio” fra amiche e conoscenti mi ha confermato che il dubbio di Margherita è molto diffuso. C’è un fondamento a questo divieto oppure no?

    Molte donne in dolce attesa sono convinte, complici le premurose attenzioni riservate loro da nonne, mamme, zie, sorelle, amiche, cugine, vicine di casa, dirimpettaie, conoscenti e passanti, che accavallare le gambe durante la gravidanza sia pericoloso perché toglie spazio al bambino nell’utero esponendolo addirittura al rischio di rimanere schiacciato o soffocato o perché, più in generale, può determinare l’interruzione della gravidanza stessa.


    Anche la più razionale delle future mamme può farsi allarmare da raccomandazioni di questo tipo e iniziare a farsi domande circa la loro fondatezza, ma il divieto di incrociare le gambe durante l’attesa di un figlio è solo frutto di una credenza popolare priva di ogni fondamento.

    L’unico motivo che potrebbe spingere il vostro medico a sconsigliarvi di accavallare le gambe, e non solo mentre aspettate un bambino, è che questa abitudine ha ricadute negative sulla circolazione sanguigna la quale, questo sì che è vero, è già messa a dura prova nei nove mesi di gestazione.

    L’abitudine di accavallare le gambe per lunghi periodi di tempo, insomma, può facilitare la comparsa di problemi quali gonfiori degli arti inferiori e vene varicose ma non nuoce in maniera diretta al feto.

    Il dubbio: Accavallare le gambe in gravidanza nuoce al feto
    Vero o falso? FALSO

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Sintomi di gravidanza o sintomi premestruali?

    segnale-gravidanza.600

    Distinguere i sintomi premestruali dai sintomi di una gravidanza non è sempre facile, perché si tratta di segnali sfumati e spesso simili. Qualche differenza c’è, ma la certezza si può avere solo con il test d gravidanza.

    I sintomi di una gravidanza variano molto da donna a donna e anche da gravidanza a gravidanza: alcune possono sperimentare tutti i sintomi più comuni, altre solo pochi sintomi, e altre ancora possono non sentire nulla. Anche quando si manifestano dei sintomi nelle primissime fasi, questi possono essere facilmente confusi con i sintomi del periodo premestruale, che sono spesso simili perché è simile la situazione ormonale.

    In generale, alcuni sintomi possono risultare più frequenti e più marcati all'inizio di una gravidanza che durante il periodo premestruale, mentre altri sono decisamente comuni alle due fasi. Per avere la certezza, però, l'unico modo possibile è eseguire un test di gravidanza.

    Sintomi precoci di gravidanza

    1 Ritardo della mestruazione Per le donne che hanno un ciclo regolare, l'assenza della mestruazione rappresenta il primo e più affidabile segnale di una gravidanza in atto. Tuttavia, un ritardo non significa necessariamente che si è incinta, perché può dipendere da altre cause, come cicli irregolari, assunzione di alcuni farmaci, presenza di malattie come il diabete o la sindrome dell'ovaio policistico. (Leggi anche: il ciclo non arriva)

    2 Leggere perdite di sangue All'inizio della gravidanza potrebbero verificarsi delle lievi perdite ematiche, difficili da confondere con le mestruazioni perché durano meno, in genere un giorno, e sono di colore più chiaro. Queste perdite si verificano di solito al momento dell’impianto in utero dell'embrione (tra una e due settimane dopo il concepimento), ma possono verificarsi per tutte le prime 12 settimane.

    3. Nausea o vomito È uno dei sintomi più tipici e può comparire tra le 2 e le 8 settimane dopo il concepimento, per proseguire anche per tutta la gravidanza. Non tutte le donne, però, ne soffrono e per questo l'assenza di nausea non può essere presa come segno di mancata gravidanza.

    4. Stanchezza Alcune donne si sentono stanche anche prima delle mestruazioni, ma il fenomeno è molto accentuato nelle prime settimane di gravidanza, quando, a causa dei cambiamenti ormonali, alcune arrivano a sentirsi davvero esauste.

    5. Stimolo a urinare più spesso Già dalle prime settimane di gravidanza alcune donne avvertono il bisogno di far pipì più spesso del normale. Questo dipende dal fatto che, con la gravidanza, il corpo comincia a produrre un ormone chiamato gonadotropina corionica che fa aumentare l'afflusso di sangue nella regione pelvica. Questo fa aumentare la quantità di liquidi filtrati dai reni e quindi la quantità di urine.

    6. Iperpigmentazione cutanea Già a partire dai primi giorni si potrebbe notare un leggero scurimento di areola e capezzolo, al quale si potrà aggiungerà, più avanti, la comparsa della linea alba tra ombelico e pube: "colpa" sempre degli ormoni della gravidanza, che stimolano la produzione delle cellule melanocitarie, le cellule che "fabbricano" il pigmento scuro della pelle.

    7. Fame, desiderio o avversione per alcuni cibi, sensibilità agli odori All'inizio della gravidanza i sensi si affinano e alcuni cibi o odori che prima risultavano gradevoli diventano addirittura repellenti. Questo si può verificare per esempio con il caffè o l'odore di tabacco e rappresenta probabilmente un meccanismo di difesa nei confronti di mamma e bambino, visto che si tratta di sostanze pericolose. Alcune donne, invece, avvertono un netto aumento della fame e del desiderio di alcuni cibi in particolare, che però può verificarsi anche prima delle mestruazioni.
    (Leggi anche i sintomi della prima settimana di gravidanza)

    Sintomi molto comuni con il periodo premestruale

    1. Dolori pelvici nella zona delle ovaie

    2. Seno o capezzoli più sensibili o più gonfi A causa dei cambiamenti ormonali in corso (sia durante la gravidanza, sia appena prima delle mestruazioni), il seno può risultare più turgido, gonfio e pesante, o addirittura dolorante in alcuni punti.

    3. Mal di testa

    4. Umore instabile e irritabilità


    Fonti per questo articolo: National Health Service (NHS), National Institute of Child Health and Human Development (NICHD), Ministero della Salute (Gravidanza, conosci la tua pelle)

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Mi spiegate perchè i medici preferiscono far nascere un bimbo a 7 mesi piuttosto che a 8?

    Una mia amica è in 30 settinane e già da un mese e mezzo è ricoverata in
    ospedale per perdite di liquido. Arriverebbe sicuramente all'8°, ma i
    medici preferiscono che nasca nel 7°.
    Mi spiegate perchè? Non sarebbe meglio tenerlo dentro il più possibile?

    Giorgia

    Io la sapevo così (e magari avevo capito male):
    i neonati prima dell'ultimo mese non hanno ancora
    sviluppato una membrana dei polmoni, per cui se
    nascono al 7° mese e vengono messi in incubatrice
    non risentono troppo di questo problema, mentre
    nascendo all'ottavo mese potrebbero avere qualche
    problema respiratorio in piu'.

    Pero' rimane un dubbio anche a me: Sofia, per
    esempio, e' nata alla 36a settimana (36+5) e
    nessuno mi ha parlato di questa eventualita'.
    Forse perche' avevo gia' fatto la cura con il
    Bentelan?
    Ma, allora, non potrebbero farla anche alla tua
    amica?


    il fatto che sia meglio che nascano al 7° anzichè all'8° è una leggenda
    metropolitana. più stanno in pancia meglio è.
    Se però ci sono determinati problemi decisono che è meglio non aspettare.
    Nel caso della tua amica il problema del poco liquido può aver fatto
    decidere che era meglio un parto prematuro, c'è infatti un alto rischio
    che il bambino non galleggiano più bene nel liquido amniotico schiacci
    il cordone, provocando una sofferenza fetale o anche la morte.
    Poi se il sacco è rotto corre il rischio di infezioni.

    Se è già da un po' di tempo in ospedale credo(spero) che le abbiano
    provate tutte, prima di prendere la decisione che era meglio farlo nascere.



    sono solo credenze popolari. Un tempo si aveva questa credenza cerco di spiegarvi il perchè:

    "Al neonatologo capita quotidianamente di trovarsi di fronte a genitori addolorati perché il proprio figlio è nato prematuramente. Alcuni di loro ritengono che nascere all'ottavo mese sia più pericoloso che nascere al settimo. Anche per questo atteggiamento bisogna risalire alla fine del V secolo o all'inizio del IV a.C, quando in uno dei trattati del corpus ippocratico si dichiarava che il feto di otto mesi non può sopravvivere, mentre quello di dieci mesi sì e, cosa paradossale, anche quello di sette. L'autore sosteneva che il bambino fosse soggetto a quaranta giorni di sofferenza intorno all'ottavo mese, sia che si trovasse ancora all'interno dell'utero sia che ne fosse uscito. Il nato di otto mesi non potrebbe sopravvivere perché soggetto a due sofferenze allo stesso tempo: quella del parto e quella dell'ottavo mese. Il nato di sette mesi sopravviverebbe più facilmente perché al momento della nascita non avrebbe ancora conosciuto quella dell'ottavo mese. Il feto nato di dieci mesi sopravviverebbe perché avrebbe ormai ampiamente superato la sofferenza dell'ottavo mese.11 A rinforzare la teoria ippocratica si aggiunsero nel tempo anche altre interpretazioni, come quella astrologica.12 La persistenza di questa opinione è ben documentata anche nei trattati italiani cinquecenteschi di ostetricia."

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Ecografia morfologica: cos'è e quando si fa

    Ecografia-morfologica-quando-si-fa_o_su_horizontal_fixed

    È forse la più attesa delle ecografie previste in gravidanza. Ecco quando si fa l'ecografia morfologica e cosa permette di vedere

    di Serena Allevi


    Nonostante una diffusa tendenza a "esagerare" quando si tratta di ecografie in gravidanza, il protocollo del SSN prevede che quest'ultime siano tre. Ovviamente, se non sono presenti particolari problematiche o esigenze. Ma, in questi casi, è lo stesso medico a richiedere ulteriori esami rispetto a quelli previsti dall'iter di base.

    La prima ecografia viene effettuata nel primo trimestre, di norma dopo l'ottava settimana di gravidanza: grazie a questo esame, è possibile individuare il numero di feti (se la gravidanza, per esempio, è gemellare) e datare l'epoca della gestazione con precisione. La seconda ecografia, morfologica, è l'esame diagnostico che permette di monitorare la crescita e lo sviluppo degli organi vitali del feto e anche il sesso del nascituro.

    Infine, l'ultima ecografia osserva la crescita in relazione ai parametri ottenuti dalla morfologica ed è in grado di fornire il peso indicativo del feto. Delle tre ecografie, forse la più attesa dai futuri genitori è proprio quella morfologica. Prima di tutto, perché è in questa sede che si possono evidenziare eventuali problematiche, ritardi nella crescita o malformazioni. E poi perché attraverso morfologica è quasi sempre possibile conoscere il sesso del nascituro.

    L'ecografia morfologica: quando si fa

    L'ecografia morfologica, ovvero la seconda prevista durante la gestazione, si effettua di norma tra la diciannovesima e la ventiduesima settimana. Però, si consiglia di non anticipare l'esame proprio perché i parametri di crescita a cui l'ecografia fa riferimento sono quelli relativi a un feto di venti settimane di vita.

    L'ecografia morfologica riesce a "misurare" la crescita del feto e a individuare alcune tipologie di malformazioni. Però la morfologica non è un test diagnostico efficace e di elezione per quanto riguarda eventuali anomalie cromosomiche e genetiche (perché, appunto, si effettua dopo la ventesima settimana di gravidanza), come sono invece Bi-Test e Tri-Test.

    Cosa si può vedere e valutare

    Nel momento dell'ecografia morfologica, si esaminano con particolare attenzione il cuore, il cervello e il tubo neurale. Del cuore, si controllano i due atri e i due ventricoli. Del cervello, invece, si indagano il diametro biparietale, la circonferenza cefalica, il diametro del cervelletto e le strutture della fossa cranica posteriore.

    Inoltre, grazie alla morfologica, viene misurata la circonferenza dell'addome del feto e valutata la funzionalità corretta delle vie urinarie, dello stomaco e della parete addominale. Poi, si misurano le ossa lunghe degli arti e si osserva la placenta.

    In merito all'osservazione placentare, si valuta se questa sia inserita correttamente, e si osservano il funicolo (l'insieme di vasi che collega il feto alla placenta) e, dunque, la circolazione materno-fetale. Infine, si misura anche la quantità di liquido amniotico (che deve essere sufficiente)

    L'ecografia morfologica fornisce, quindi, informazioni fondamentali relativamente alla salute del feto e al suo corretto sviluppo. Nel caso in cui alcuni parametri fossero poco valutabili (si possono riscontrare difficoltà se la mamma è obesa, per esempio), lo specialista chiederà ulteriori approfondimenti ed esami diagnostici in più rispetto a quelli previsti dai protocollo.

    fonte:http://www.donnamoderna.com



    Le ecografie da fare in gravidanza

    Ecografie-in-gravidanza_o_su_horizontal_fixed
    Quante sono le ecografie previste in gravidanza? In assenza di complicazioni o diversa prescrizione medica, ecco cosa prevede il protocollo

    Complici anche le nuove tecniche diagnostiche, ormai il numero di ecografie effettuate in gravidanza sembra superare notevolmente quelle previste dal protocollo di screening prenatale.

    Invece, in assenza di complicazioni o di specifica indicazione del medico, gli esperti consigliano di attenersi il più possibile alle ecografie previste dal SSN. Le linee guida del Ministero della Salute, infatti, prevedono un totale di tre ecografie nell'arco di tutta la gravidanza. Nello specifico, una a trimestre.

    La prima ecografia
    La prima ecografia è consigliata e prevista a partire almeno dall'ottava settimana. Non sono poche, però, le donne che richiedono un'ecografia prima di questo momento. In parte, probabilmente, mosse dall'impazienza di sentire il battito cardiaco del piccolo e di "vederlo". Invece, considerando anche che la gravidanza ha più probabilità di interrompersi spontaneamente nelle prime settimane, gli esperti consigliano di non anticipare la prima ecografia.

    Come sottolinea la dott.ssa Paola Scavello, ostetrica presso il Centro Medico Santagostino, sono al vaglio anche numerosi studi per verificare eventuali effetti di danneggiamento ai tessuti dovuti all'effetto riscaldante degli ultrasuoni.

    La prima ecografia è detta anche "office" e viene eseguita a supporto della visita ostetrica. Con questo controllo, si può visualizzare il numero di feti, l'attività cardiaca del feto e i suoi movimenti. Grazie a questa prima ecografia, si può anche determinare il periodo esatto della gravidanza.

    Ecografia morfologica
    Si tratta dell'ecografia più attesa dai futuri genitori, anche perché in questa sede è quasi sempre possibile determinare il sesso del nascituro. La seconda ecografia si effettua di prassi attorno alla ventesima settimana di gravidanza. È importante non anticipare questo esame perché i parametri a cui si riferisce sono quelli relativi a un feto di venti settimane e, in presenza di valori distanti da quelli previsti, si potrebbero creare inutili e dannose ansie alla futura mamma.

    In occasione dell'ecografia morfologica vengono misurati gli organi principali del feto: testa, addome, femore e colonna vertebrale. Parte di eventuali malformazioni del feto possono essere individuate proprio in questa sede (dal 30 al 70%, fonte Humanitas).

    L'esito dell'ecografia morfologica dipende anche dalla posizione assunta dal feto nel momento dell'esame diagnostico: se ci si trova di fronte a quello che viene definito un "dorso anteriore", sarà più complesso monitorare la salute cardiaca del feto. In questo caso, lo specialista potrà prescrivere un ulteriore controllo.

    Terza ecografia[
    La terza e ultima ecografia è chiamata anche ecografia di accrescimento. Questa ecografia serve per valutare la crescita del bambino, con riferimento alle "misurazioni" risultanti dalla precedente ecografia morfologica. In questa sede, viene calcolato anche il peso del feto.

    Se la terza ecografia dovesse individuare un qualsiasi tipo di problematica, lo specialista potrebbe prevedere ulteriori controlli ecografici di monitoraggio fino al termine della gravidanza.

    Se non sono presenti complicazioni o dubbi da parte dello specialista, tre ecografie sono quindi sufficienti per monitorare adeguatamente crescita e salute del feto durante la gravidanza.

     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Rimanere incinta durante il ciclo: è possibile?


    Come spiegano gli esperti, avere rapporti durante il ciclo mestruale non elimina la possibilità di gravidanze. Ecco perché è importante eliminare i dubbi e vivere i momenti di intimità con sicurezza e responsabilità


    gravidanza-mestruazioni_o_su_horizontal_fixed

    È possibile rimanere incinta con il ciclo? Come spiegano gli esperti, avere rapporti durante il ciclo mestruale non elimina la possibilità di gravidanze, per questo è importante pensare a un'adeguata protezione. Fare sesso sicuro è fondamentale per evitare malattie sessualmente trasmissibili e costituisce un fattore importante in grado di allontanare ansia e stress, perché aiuta a creare una situazione di intimità con il partner nel massimo del comfort.

    Il ciclo femminile

    Fra il primo giorno di mestruazioni e l'inizio del ciclo successivo possono intercorrere da 21 a 35 giorni, fino a 40 nel caso delle donne più giovani. La media in genere è 28 giorni: questo numero ricorda la durata del mese lunare. Non a caso la luna costituisce un simbolo molto antico, da sempre associato al femminile. L'ovulazione in genere avviene intorno al 14esimo giorno, tuttavia è possibile registrare variazioni considerevoli da donna a donna. Inoltre, il periodo che stiamo vivendo e fattori legati allo stress possono incidere e risultare determinanti.

    Il momento dell'ovulazione

    Il graduale aumento di estrogeni durante la fase follicolare provoca un ispessimento della parete uterina. Come riconoscere i sintomi legati all'ovulazione? In questi giorni si verifica una secrezione di muco cervicale fertile, la cui presenza è funzionale per la sopravvivenza degli spermatozoi: è possibile notare tracce dall'aspetto viscoso, di colore biancastro. Nei giorni in cui una donna è più fertile è facile avvertire tensione al seno e al basso ventre, variazioni nelle secrezioni e nella consistenza del muco, modifiche nella temperatura basale, aumento del desiderio sessuale.

    Ogni donna è diversa

    Dopo la rottura del follicolo e l'espulsione dell'ovocita, nella cavità residua si forma un coagulo di sangue. Gradualmente si forma il corpo luteo, che sopravvive circa 14 giorni prima di degenerare. Il periodo più favorevole quando si cerca una gravidanza, dunque, è una decina di giorni prima del ciclo mestruale. Le mestruazioni, tuttavia, costituiscono un fenomeno estremamente complesso.

    Mestruazioni e gravidanza


    Quando la durata del ciclo è breve, di 21 giorni circa, l'ovulazione risulta anticipata. Nel caso di ciclo irregolare l'ovulazione può sovrapporsi ai giorni del periodo mestruale e accadere subito prima o a distanza di pochi giorni. È importante considerare il periodo che stiamo vivendo: il fattore stress a certi livelli può comportare reazioni molto intense. Le donne con un ciclo irregolare o giovani, con meno familiarità rispetto ai cambiamenti del corpo, dovrebbero avere particolare cautela e fare in modo di proteggere in maniera adeguata i momenti di intimità. In generale, avere rapporti non protetti durante le mestruazioni non assicura la possibilità di evitare gravidanze.

    fonte:http://www.donnamoderna.com



    Cosa puoi fare (o non fare) in gravidanza


    Qual è l'alimentazione più adatta? Si può fare sport? È meglio sospendere l'attività sessuale? L'ostetrica chiarisce tutti i tuoi dubbi



    gravidanza-cosa-fare_o_su_horizontal_fixed

    Che cosa succede quando si è in dolce attesa? Bisogna cambiare il proprio stile di vita? Cosa è meglio fare e cosa bisogna evitare di fare? La gravidanza non è una malattia e questo non mi stancherò mai di dirlo. Se la mamma e il bambino stanno bene, puoi continuare la tua normale quotidianità, quindi puoi continuare a lavorare, uscire, fare sport. Ma non dimenticare di ascoltare il tuo corpo, assecondarlo e rispettare i cambiamenti ormonali. Abbi solo l'accortezza di comunicare sempre con il tuo bambino, accarezzandoti la pancia, raccontandogli storie, leggendo libri e ascoltando la musica insieme!

    Ricorda poi che ogni gravidanza è a sé. Ogni parto è a sé. Ogni donna è diversa dall'altra. Quindi niente panico e niente paure, affidati alla tua ostetrica o doula e non lasciarti prendere dall'ansia.
    Ecco i piccoli consigli su cosa fare e cosa non fare nei 9 mesi... e goditi la gravidanza!


    L'importanza dell'acido folico in gravidanza

    gravidanza-acido-folico_su_vertical_dyn



    La prima cosa in assoluto da fare in gravidanza è assumere acido folico. Apppena si decide che è arrivato il momento di allargare la famiglia o il test di gravidanza è positivo, chiama la tua ostetrica e comincia ad assumere l'acido folico attraverso una dieta oppure con gli integratori. Si tratta di una vitamina che serve per ridurre il rischio di difetti congeniti dell’apparato neurologico del feto. Trovi naturalmente l'acido folico in alimenti come: lievito di birra, semi di soia, cereali integrali, cavoli, datteri, fegato, agrumi, banane, meloni, pomodori. Il tutto crudo perchè la cottura elimina il 90% di questa vitamina.

    Cosa mangiare in gravidanza

    cibo-in-gravidanza_su_vertical_dyn



    In gravidanza è consigliata un’alimentazione il più possibile varia! Privilegia la frutta, la verdura, il pesce, il latte e i latticini. Modera decisamente il consumo di pane, pasta, dolci e riso. Bevi moltissimo. In caso di pirosi in gravidanza evita i cibi speziati, gli alcolici, il caffè, il cioccolato e tutti quei cibi troppo grassi e conditi. Anticipa il pasto serale alle 18 e preferisci il riso, le patate bollite, le carote lesse, le mele e le banane frullate.

    Se soffri di stitichezza bevi tantissimo, puoi provare anche un decotto di malva. Preferisci pane e pasta integrali. In caso di vomito e nausea mangia prima di alzarti dal letto qualcosa di secco come un biscotto o una fettina di radice di zenzero fresca. Fai pasti piccoli e frequenti preferendo i cibi salati. Se mangi il purea di mela aggiungi un cucchiaino di miele che ti rimpirà di energia.

    Attenzione al fumo in gravidanza

    fumo-gravidanza_su_vertical_dyn

    Il fumo in gravidanza è altamente dannoso ma si sa che pochissime donne riescono del tutto a smettere. L'ideale quindi sarebbe ridurre il numero di sigarette a un massimo di 3/4 al giorno e passare al tabacco.

    Sport in gravidanza... sì ma scegli quello giusto

    sport-gravidanza_su_vertical_dyn



    Le donne in gravidanza hanno la brutta abitudine di smettere qualsiasi attività fisica una volta scoperto di essere in dolce attesa. Invece fare uno sport può portare solo dei benefici. Il nuoto, lo yoga, camminare, la danza del ventre... sono tutte attività ideali in questo periodo. Evita invece tutte quelle attività sportive che prevedono cadute o traumi addominali o un notevole sforzo fisico. Vietate anche le immersioni subacquee in gravidanza.

    Sì al sesso in gravidanza


    sesso-gravidanza_su_vertical_dyn



    In una gravidanza fisiologica, avere rapporti sessuali non è dannoso per il feto e non porta nessun problema. Se ad ogni controllo che fai, la tua ostetrica e il ginecologo vi dicono che la gravidanza va avanti regolarmente, non avere paura a scambiarti tenerezze con il tuo compagno. Il sesso è vietato solo in caso di rischio di aborto, parto pretermine o emorragia.

    Tacchi in gravidanza? Meglio di no

    tacchi-gravidanza_su_vertical_dyn



    No ai tacchi alti e ai vestiti stretti in gravidanza... ovviamente non è una regola categorica ma l'aumento di peso, il pancione che cresce, il baricentro che si sposta, creano l'esigenza per il tuo corpo di portare una scarpa comoda. La circolazione viene aiutata sia da un paio di scarpe con il tacco largo e basso ma anche dai vestiti non troppo stretti.

    www.donnamoderna.com

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Gravidanza, come cambia il seno


    seno-gravidanza

    La gravidanza, com’è noto, non è un evento che interessa solo l’apparato genitale ma coinvolge e modifica tutto l’organismo femminile. Tra le principali modificazioni che avvengono nei mesi di gestazione, ci sono quelle che interessano il seno. A partire dalle prime settimane di gravidanza, infatti, i seni, a causa degli ormoni, si modificano per prepararsi all’allattamento e appaiono più gonfi, turgidi e sensibili. Nello specifico, la ghiandola mammaria aumenta di volume, i dotti galattofori (i canaletti sottili dove passerà il latte materno) aumentano di numero e si ingrossano, la cute si tende, le areole crescono in larghezza e si scuriscono a causa di una maggiore pigmentazione della pelle e i capezzoli si allungano.


    Durante la gravidanza, i capezzoli si ingrossano, diventano più lunghi, turgidi ed eretti per facilitare al neonato la suzione del latte materno. Il capezzolo, inoltre, diventa più sensibile: un minimo sfioramento o uno stimolo esterno come il freddo lo irrigidiscono e possono causare prurito e dolore. Per combattere il dolore e quel senso di tensione si possono fare degli impacchi o delle spugnature di acqua tiepida alternata ad acqua fredda e praticare dei massaggi sui seni e sui capezzoli. Dal terzo mese di gestazione, la donna può notare la comparsa sul seno di alcune vene bluastre. Questo perchè, il reticolo venoso si ingrossa per permettere il passaggio del maggior volume di sangue e lo strato adiposo sottocutaneo diminuisce rendendo più evidenti le vene. Dal quarto mese di gravidanza, compaiono attorno all’areola dei piccoli rigonfiamenti: sono i tubercoli di Montgomery che lubrificano e ammorbidiscono la pelle dei capezzoli e la proteggono dai germi. Negli ultimi mesi di gravidanza, può verificarsi la fuoriuscita dal capezzolo di una secrezione giallastra e vischiosa, detta colostro. Si tratta del liquido che il seno produce nelle prime 48 ore dopo la nascita del bambino, prima della montata lattea e della formazione del latte materno.


    Dal secondo trimestre la crescita del seno è tanto evidente da rendere necessario un cambio di taglia del reggiseno. E’ bene scegliere un buon reggiseno che sostenga il seno senza comprimerlo e aiuti la donna a sopportare il crescente peso del seno con un’adeguata fascia dorsale. Le spalline del reggiseno devono essere larghe e regolabili, non troppo elastiche, ma nemmeno troppo tese. E’ preferibile utilizzare reggiseni in fibre naturali e senza cuciture per facilitare la traspirazione della pelle e prevenire le irritazioni. Per mantenere il seno tonico, rendere la pelle più elastica e resistente e prevenire le smagliature e le ragadi è importante applicare tutti i giorni prodotti specifici come creme ed olii. Questi prodotti vanno applicati con massaggi leggeri e circolari, da eseguire delicatamente prima con le dita e poi con il palmo della mano aperto. Per mantenere un seno tonico, può essere utile praticare degli esercizi di ginnastica mirati a rinforzare i muscoli pettorali e le spalle:

    impugnare, una per mano, due bottiglie da un litro e mezzo l’una e, da sedute o in piedi, alzare e abbassare le braccia tese fino all’altezza delle spalle, facendo attenzione a non muovere o alzare le spalle. Ripetere l’esercizio 20 volte.
    stringere con forza per un minuto una pallina da tennis tra le mani, tenendola all’altezza del petto con i gomiti in fuori. Allentare, poi, la presa per mezzo minuto e ripetere l’esercizio per tre volte.

    fonte:http://www.tuttomamma.com

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Ultimo mese di gravidanza, 8 cose da sapere

    ultimo_mese_gravidanza.600

    Cosa aspettarsi a livello fisico ed emotivo, gli ultimi esami da fare, cosa tenere sotto controllo per non correre rischi inutili. Ne parliamo con Laura Castellarin, ostetrica all’Ospedale Castelli di Verbania

    1. Quando arriva il parto

    Si fa presto a dire “ultimo mese di gravidanza”, ma quando comincia e quando finisce esattamente quest’ultimo mese? “Non c’è una risposta valida per tutte, visto che consideriamo fisiologiche gravidanze che arrivano a termine a 37/38 settimane, come pure a 42 settimane” chiarisce Laura Castellarin, ostetrica all’Ospedale Castelli di Verbania, fondatrice dell’associazione Nascere insieme.

    Con il fatto che la data presunta del parto è solo molto indicativa e in condizioni fisiologiche può appunto cadere in qualunque momento tra le 37/38 e le 42 settimane (prima si parla di parto pretermine), ci sono donne per le quali l’ultimo mese di gravidanza va dalle 34 alle 38 settimane, altre per le quali va dalle 38 alle 42 settimane.

    2. Gli ultimi controlli da fare

    A seconda delle regioni, e delle singole Asl, la situazione dei controlli finali può essere piuttosto variegata. prendiamo l'ecografia del terzo trimestre: gli ultimi livelli essenziali di assistenza, approvati nel 2017, dicono che se la gravidanza è fisiologica (cioè non ci sono problemi o rischi di particolari complicazioni) non serve. In effetti in alcune regioni non la si fa più di routine, mentre in altre la si fa ancora.





    Idem per il monitoraggio cardiotocografico, il cosiddetto tracciato: in alcuni punti nascita viene proposto di default a 40 settimane, in altri si aspetta qualche giorno in più, in altri ancora viene addirittura anticipato.



    Tra gli esami sicuramente previsti per l’ultimo mese di gravidanza c’è il tampone vaginale, da fare a 36-37 settimane e alcuni esami ematologici ed infettivi. Ovviamente, se la gravidanza è a rischio per qualunque ragione, il quadro dei controlli sarà diverso, personalizzato e più fitto.




    3. Cosa fa il bambino nella pancia


    “La maturazione dei vari organi del bambino si completa intorno alle 34 settimane. Da questo momento in avanti il suo ‘impegno’ principale è crescere, diventare grande mettendo su peso” chiarisce Castellarin. Inoltre, sperimenta lo spazio all’interno dell’utero facendo esercizi per trovare la posizione migliore per il travaglio e parto.





    “Attenzione: non parliamo tanto di modalità di presentazione – cefalica o podalica – che spesso è già definita intorno alle 32 settimane, ma di rotazione e posizione della testa. Se durante il travaglio il volto guarda la schiena della mamma, il parto sarà tendenzialmente un po’ più facile e veloce rispetto a quando il volto guarda la pancia della mamma”.


    4. Fai attenzione ai suoi movimenti


    C’è un diffusissimo luogo comune secondo il quale nell’ultimo mese di gravidanza i bambini si muoverebbero meno, perché non avrebbero più spazio in cui farlo. Non è affatto così: magari cambia il tipo di movimento - per esempio ci sono meno capriole e più calci o “spinte” con mani, testa, sedere mentre prende le misure con il bacino della mamma - ma il bambino si muove eccome, e prestare attenzione ai suoi comportamenti è fondamentale per tenere sotto controllo la situazione e prevenire rischi anche importanti, come la morte in utero.



    "Non si tratta di allarmare le donne - chiarisce Castellarin - ma di insegnare loro a imparare a conoscere il temperamento del loro bambino. Si muove tanto o poco? Con che tipo di movimenti? In quale momento del giorno o della notte? Mettendo insieme giorno per giorno tutte queste osservazioni si impara a capire quaeìl è il comportamento 'normale', solito, del piccolo. Se ci sono variazioni significative di questo comportamento, è bene consultare il proprio ginecologo o andare al pronto soccorso ostetrico per un controllo". Nella maggior parte dei casi andrà comunque tutto bene, ma le anomalie di movimento potrebbero anche essere la spia di una situazione di pericolo non rilevabile in altro modo.


    5. Gli ultimi disturbi

    Una cosa che puoi notare è l’intensificazione delle contrazioni di Braxton-Hicks, quelle contrazioni di prova che allenano l’utero alle contrazioni vere del travaglio e invitano il bambino a trovare posizioni differenti, spingendolo sempre più giù. Le riconosci come forti tensioni della pancia, che partono dall’alto e si diffondono verso il basso, e per fortuna sono indolori. (Leggi anche che cosa sono le contrazioni di Braxton-Hicks)





    Altri “sintomi” tipici dell’ultimo mese: bruciore allo stomaco, gonfiore e appesantimento delle gambe anche in assenza di situazioni critiche come l’ipertensione, insonnia.



    "Non riuscire a dormire può essere molto fastidioso – ammette Castellarin - ma spesso l’insonnia delle ultime settimane di gravidanza è molto quieta: le donne si svegliano e rimangono lì a fantasticare sul loro bambino. Oppure si alzano e si mettono a fare qualche preparativo per il suo arrivo”.



    D’altra parte, secondo l’ostetrica questa insonnia è un passaggio fisiologico dell’organismo che si sta preparando ad accogliere il neonato, un allenamento per quello che succederà dopo. “In questo senso credo che andrebbe anche rispettata, magari recuperando il sonno perduto con qualche pisolino pomeridiano. Ovviamente se c’è la possibilità di farlo, e non c’è assoluto bisogno di riposare per esempio perché la mamma lavora ancora o ha altri bambini da accudire”.



    Se la donna ha invece assoluto bisogno di riposare meglio, può rivolgersi all'ostetrica o al ginecologo, che le potranno dare indicazioni utili per il suo caso.


    6. Ricordati di bere!


    Mantenere un buon livello di idratazione è fondamentale per prevenire molti problemi: dalle infezioni alle vie urinarie, fattore di rischio per il parto pretermine, agli abbassamenti di pressione (e se la pressione scende troppo si rischia di svenire), fino alla riduzione eccessiva del liquido amniotico.

    “La correlazione tra idratazione e liquido amniotico è minima ma c’è: bere in modo adeguato, almeno due litri d’acqua al giorno, aiuta il corpo a lavorare al meglio, avendo a disposizione la giusta quantità di liquidi. E con un volume adeguato di liquido anche il bambino fa meno fatica a trovare la sua posizione ideale per il parto” sottolinea Castellarin.


    7. Via libera alle ultime uscite, ma solo se te la senti

    Per qualcuna, le ultime settimane di gravidanza sono il momento perfetto per le ultime uscite a due con il compagno, ma anche in gruppo con le amiche di sempre, o con le nuove amicizie del corso preparto. Non c’è problema ad assecondare questo desiderio di socialità, se è veramente sentito. Allo stesso tempo però, non bisognerebbe forzarsi a uscire se non si ha voglia di farlo.





    “Molte donne in queste ultime settimane, e ancora di più all’avvicinarsi del momento del parto, sentono il bisogno di stare tranquille a casa. Se è questo il vostro desiderio, non abbiate timore a rinviare o cancellare quell’uscita già programmata: in questi momenti ci sono altre priorità” commenta Castellarin.





    8. Fanatica delle pulizie? Tutto normale


    C’è chi non si dà pace fino a che non ha pulito anche l’ultimo angolino di casa, chi pulisce i vetri in modo ossessivo, chi stira montagne di panni, chi passa il tempo a piegare e ripiegare il corredino del bambino, chi interroga tutti allo sfinimento su come dovrebbe essere questo corredino, chi controlla dieci volte al giorno la valigia per l’ospedale.





    Sono manifestazioni differenti del cosiddetto istinto del nido: un bisogno innato di prendersi cura dell’ambiente che accoglierà il piccolo in arrivo. Un istinto normale, naturale (e passeggero), che a volte prende anche gli uomini. “Che magari proprio nelle ultime settimane di gravidanza si mettono a lavorare di più (per guadagnare di più, un modo indiretto per far sentire la loro presenza e il loro impegno) commenta l’ostetrica Castellarin. Che racconta come tra le sue assistite non sia raro addirittura cambiare casa proprio in prossimità del parto.



    Ma niente paura se l'istinto del nido non c'è: non significa affatto che non ci si prenderà cura del proprio bambino!

     
    Top
    .
46 replies since 31/5/2012, 12:47   86802 views
  Share  
.