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Olimpiadi 2012: il segreto dei nuotatori è nelle mani
"È controintuitivo pensare che si dovrebbe remare con un forcone e non con un remo", dice Adrian Bejan, professore di ingegneria meccanica alla Duke University. Eppure nel nuoto agonistico succede esattamente questo: molti dei nuotatori più veloci al mondo non si spingono nell'acqua con le dita delle mani ben chiuse, simili quindi a un remo, ma tengono invece le dita leggermente divaricate. E se finora questo fenomeno era solo osservato empiricamente, i ricercatori della Duke spiegano ora sul Journal of Theoretical Biology come mai questo stile funzioni così bene, chiamando in causa quello che in fisica è definito "strato limite di quantità di moto".
Quando un oggetto solido si muove attraverso un fluido, lo strato in contatto con la sua superficie (lo strato limite), vi rimane "attaccato", venendo così trascinato assieme all'oggetto. Se le dita di un nuotatore sono aperte esattamente nel modo giusto, ognuna di essere forma il suo strato limite, trascinandosi dietro una scia di acqua che crea un effetto simile a quello che si avrebbe con delle mani palmate. "È come avere delle membrane natatorie invisibili", spiega Bejan.
Grazie a queste mani palmate, i nuotatori riescono a sollevarsi maggiormente al di fuori dell'acqua, guadagnando poi velocità mentre ricadono. I ricercatori hanno calcolato che in questo modo si può nuotare fino al 53 per cento più velocemente rispetto a chi nuota con le dita chiuse. A patto però di mantenere tra le dita una distanza ottimale, che massimizza la forza esercitata dalle mani durante il nuoto, individuata dagli scienziati grazie a simulazioni al computer: pari alla metà della larghezza delle dita.
La scoperta dei ricercatori statunitensi potrebbe ora avere applicazioni importanti per la creazione di robot capaci di nuotare e di nuovi sistemi di propulsione acquatica, ma potrebbe tornare utile anche a quanti volessero semplicemente migliorare il proprio stile libero. "Ho fatto un po' di esperimenti anche io andando a nuotare", dice Bejan, "e ora mi rendo conto che se apro le dita nel modo giusto, la forza con cui colpisco l'acqua è effettivamente molto maggiore".
Riferimenti: Duke University. -
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Olimpiadi, la bella Zsuzsanna Jakabos e quel tocco di vanita'
Le Olimpiadi sono anche una questione di stile: parola della nuotatrice ungherese Zsuzsanna Jakabos. La giovane si è subito distinta a Londra per il suo look: la Jakabos infatti sembra non saper rinunciare ad un tocco di eleganza durante le gare, tanto che spesso si presenta alle competizioni con il rossetto e le unghie colorate.. -
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Olimpiadi 2012: qual è la coppia più bella e sensuale dei giochi di Londra? [FOTO]
Camille Lacourt e Valerie Begue tifosi incalliti
Il campione di nuoto francese Camille Lacourt e la sua fidanzata, Valerie Begue, formano una delle coppie più belle delle Olimpiadi di Londra 2012. Non siamo solo noi a dirlo, ma tutta la stampa rosa internazionale. D’altronde Camille Lacourt, grazie a un fisico statuario e al suo sex appeal, si era già guadagnato il titolo di atleta più bello delle Olimpiadi di Londra 2012. E’ l’atleta che fa impazzire il pubblico femminile e gay mondiale oltre a essere il più cliccato sul web. Sul famoso e popolare social network, Facebook, è il più amato e seguito. Molte donne invidiano la sua fidanzata, Valerie Begue, e vorrebbero essere al suo posto. Lui è un campione sportivo, ma anche di bellezza.
Filippo Magnini e Federica Pellegrini sorridenti
La coppia sportiva italiana più amata, bella e popolare: i nuotatori Filippo Magnini e Federica Pellegrini.
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Olimpiadi 2012: oro per le donne del fioretto
Dopo una serie di delusioni, a far ritornare il sorriso agli Italiani, le bravissime ragazze del Fioretto a squadre. Al termine di un cammino perfetto, un oro che premia un gruppo ed una scuola ineguagliabili.
Il percorso delle ragazze parte con il primo scontro, affrontando la Gran Bretagna, padrona di casa. Già da subito si vede che le nostre fiorettiste sono in giornata e la modesta selezione britannica non può certo fermarla. La più in forma e sicura sembra Elisa Di Francisca, fresca medaglia d’oro nel torneo individuale, che riesce a chiudere tutti gli assalti con i cinque punti totali. Anche la Errigo sembra sicura di sè mentre la Vezzali, almeno nei primi assalti, fa qualche errore, sicuramente a causa dell’emozione, l’Italia chiude 42 a 14.
In Semifinale incontriamo la Francia, anche con i transalpini si ha vita facile, già dai primi tre assalti le ragazze mettono su un vantaggio che da sicurezza alla nostra selezione e che va sempre aumentando, fino ad arrivare a 23 punti, lo scontro si chiude 45-22.
Finale che sembra stregata per le fiorettiste italiane che avevano avuto, nonostante i favorevoli pronostici, solo un bronzo a Pechino. Ma qui la storia è diversa, la Russia, avversaria che ci sconfisse proprio in Cina in semifinale, subisce la bravura e la tecnica delle ragazze azzurre. Anche qui, già da subito, le fiorettiste riescono a raggruppare un vantaggio di sei, sette punti che va aumentando per tutta la durata del match. Si effettua anche la sostituzione con la Salvatori per permettere alla stessa di effettuare un assalto e poter salire sul podio. Il vantaggio nel suo assalto si riduce, ma permette poi alla Vezzali di concludere in scioltezza per 45-31. Dominio Italia nel fioretto femminile.. -
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Gabby Douglas, un oro che la porta nella storia
È la prima atleta afroamericana a vincere un oro nella ginnastica individuale: «Sono felice»
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L'Italia del nuoto si aggrappa al minorenne Paltrinieri
A 17 anni domani disputerà la finale dei 1.500 stile libero. "Mi sono risparmiato".
Gregorio Paltrinieri, appena 17 anni. È lui l’ultima speranza del nuoto azzurro “affondato” nel Tamigi. Il ragazzo stamattina ha sorpreso tutti chiudendo primo la sua batteria di qualificazione nei 1500 metri stile libero in 14'50''11. E così si è qualifica per la finale di domani col tempo (alle 20,36 italiane).
Solo, senza nulla da perdere proverà a sfidare il primatista e campione mondiale Sun Yang (Cina), il campione olimpionico uscente Oussama Mellouli (Tunisia) e il canadese Ryan Cochrane.
“Mi sono risparmiato”
"Sono contento della prestazione di oggi. Mi sono pure risparmiato alla fine della prova. Fare una finale olimpica a 17 anni è il massimo, ci proverò, darò il meglio di me".
Una medaglia? "Non ci penso. Cercherò di fare la mia gara e quello che verrà sarà positivo. Sono giovane. Devo migliorare molto, soprattutto nelle virate e in altre cose come ritmo e frequenza". (Nella foto a sinistra Paltrinieri con il look con cui si presentò a Shanghai).. -
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Le olimpioniche più pagate del mondo
Ecco chi sono le atlete che hanno partecipato alle Olimpiadi e che guadagnano di più. Sono quasi tutte tenniste.
Agnieszka Radwanska - E' la numero 2 del mondo, ma a Londra non è andata benissimo. Può comunque consolarsi grazie al suo sponsor: nell'ultimo anno la Lexus per lei ha versato quasi 7 milioni di dollari,
Ana Ivanovic - Era precipitata in classifica dopo essere stata numero 1 del mondo, ma ora è tornata al top e Adidas crede in lei. Un premio annuale da 7,2 milioni di dollari per il terzo turno olimpico,
Yu-Na Kim Unica non tennista del gruppo, la pattinatrice sudcoreana è una delle atlete più famose in patria. E lo scorso anno ha guadagnato 9 milioni di dollari.
Victoria Azarenka -E' la numero 1 del mondo e Nike crede molto in lei. ci crede per 9,7 milioni di dollari...
Caroline Wozniacki Ex numero 1 del mondo, non guadagna da uno sponsor singolo, ma da numerosi marchi, anche grazie al suo legame col golfista Rory McIlroy. E il totale è alto: 13,7 milioni di dollari.
Serena Williams - Nike sponsorizza anche lei. I suoi risultati negli slam sono incontenibili e la più giovane delle Williams viene ben ricompensata: 16,3 milioni di dollari.
Maria Sharapova - come la wozniacki, ha numerosi sponsor personali. E' una delle atlete più famose del mondo e la fama si paga: il conto in banca sale di 27 milioni di dollari.. -
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Lochte: "Ho fatto pipì nella vasca"
Ryan Lochte ha svelato un piccolo segreto.
Il nuotatore statunitense, che ha già vinto cinque medaglie in queste Olimpiadi, ha ammesso di aver fatto pipì nella piscina dei Giochi di Londra 2012.
Lochte ha detto ai media americani di essersi 'liberato', non durante le gare all'Aquatics Centre che gli hanno regalato tante soddisfazioni "ma certo durante i riscaldamenti".
"C'è qualcosa nel cloro dell'acqua che ti fa andare automaticamente", si è giustificato Lochte.. -
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Londra 2012, sciabola azzurra di bronzo
Montano, Samele e Occhiuzzi salgono sul podio dopo il trionfo sulla Russia
La scherma azzurra ancora sul podio: medaglia di bronzo nella sciabola a squadre. Aldo Montano, Luigi Samele, Diego Occhiuzzi e Luigi Tarantino (assente in pedana all'ultimo atto) battono la Russia nella finale del terzo e quarto posto per 45 a 40 e salgono così sul podio. E' la dodicesima medaglia per l'Italia all'Olimpiade di Londra. Oro alla Corea del Sud, che aveva eliminato gli azzurri in semifinale; argento alla Romania.
IL BRONZO - Una sfida per nulla facile, quella contro i russi, anche perché Aldo Montano - protagonista ai quarti di una strepitosa rimonta contro la Bielorussia - accusa ancora i postumi dell'infortunio all'inguine che lo ha colpito a maggio. Accanto a Montano, tirano Diego Occhiuzzi e la riserva Luigi Samele. Per questa gara, infatti, il commissario tecnico sostituisce Luigi Tarantino.
GLI ASSALTI - Il primo assalto è per Montano: finisce 3 a 5 per i russi. Secondo attacco di Occhiuzzi: 7 a 10. Poi arriva la grande rimonta di Samele che ci porta a 15 a 14. Torna Occhiuzzi in pedana: giallo per falsa partenza. Ma si riscatta subito portandoci 20 a 17. Quinto assalto a Montano: al 24 a 23 la sua sciabola si spezza. Finisce 24 a 25. Samele ci riporta in vantaggio: 30 a 29. Occhiuzzi chiama un infortunio al piede destro, ma ritorna subito in pedana: 35 a 30. Samele: giallo per reclamo ingiustificato. L'arbitro assegna l'ultimo punto alla Russia, ma dopo la moviola si scusa: è nostro, 40 a 36. L'ultimo assalto è di Montano. Ma la tensione gioca brutti scherzi: rosso alla panchina italiana, un punto alla Russia. Montano non si scompone e mette a segno la stoccata vincente. Finisce 45 a 40: è bronzo!. -
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Leryn, giavellotto sexy delle Olimpiadi
Sulle Olimpiadi di Londra sta per alzarsi una nuova stella: martedì 7 agosto scenderanno in pista le atlete del lancio del giavellotto e gli occhi di molti, all'Olympic Stadium e da casa, saranno puntati su una 30enne paraguayana. Lei si chiama Leryn Franco e, in verità, non è affatto una delle favorite.
La bella Leryn vede col binocolo anche solo l'ingresso in finale (42esima ad Atene 2004, 51esima a Pechino 2008), ma nel frattempo avrà già incantato con la sua bellezza.
Talmente sexy da aver raggiunto il secondo posto a Miss Paraguay nel 2006 ed aver posato per un calendario nel 2007.
Evidentemente, giavellotto a parte, ha un debole per le foto: negli ultimi giorni, infatti, su Twitter e Facebook sta pubblicando gli autoscatti di allenamenti e momenti di svago londinesi.
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Ecco i 100 metri: Bolt e Blake
giocano a nascondino con gli americani
Usain non spinge (10"09), Yonah rallenta e chiude in 10"
Tra gli statunitensi il migliore è Bailey con 9"88
LONDRA - Lui dice che è perché ha inciampato in partenza, ma quello al massimo può valere per i primi 10 metri. Perché per il resto, il 10"09 con cui Usain Bolt si è presentato nei 100 metri dell'Olimpiade 2012 si spiegano col fatto che la superstar giamaicana per passare in semifinale ha fatto il minimo, ma proprio il minimo indispensabile. Alle 12.54, sotto un sole che va e viene ma che quando c'è la sua botta di calore la dà, Usain Bolt si alza dai blocchi della quarta batteria (di quelle che contano) dei 100 metri.
GLI ALTRI - Prima di lui avevano corso Tyson Gay (gara sempre in testa e 10"08 finale), Justin Gatlin (campione olimpico di Atene che a Pechino non c'era per la squalifica di 4 anni per doping: 9"97) e un altro statunitense, Ryan Bailey. Quest'ultimo ha forzato quanto Gatlin, che evidentemente ha qualcosa da dimostrare più degli altri, facendo meglio di tutti con 9"88. Bene anche Powell, con 10"04.
NASCONDINO GIAMAICANO - Poi arriva lui, «the fastest man in the world», come lo presenta lo speaker (un po' troppo in ritardo, visto che gli 8 sono ormai pronti a partire). Subito dopo lo sparo si capisce che batteria sarà, quella di Bolt: un'estensione dell'allenamento. Vai a sapere se perché la forma è quella che è oppure per farlo credere agli avversari. Fatto sta che Usain tiene il comando, lascia che tutti si illudano di poterlo superare, poi chiude con 10"09, il tempo peggiore tra quelli candidati alla vittoria. L'ultimo dei quali è il connazionale e amico di allenamenti Yonah Blake. Il quale, pure lui, smette di spingere ai 60 metri e - di pura inerzia - arriva sul traguardo con un bel 10" netti. A lui il nascondino è riuscito un po' meno.
REAZIONI - «Ho un po' inciampato alla partenza», ci prova appunto Bolt. «Ho corso bene, sono contento della mia prestazione e del mio stato di forma. Non vedo l'ora che arrivino le semifinali. Anche Tyson Gay si dice «soddisfatto»: «Mi sentivo abbastanza bene, ho fatto una buona gara e corso come dovevo - dice -. Sono soddisfatto della mia reazione. Diciamo che ho corso al 75% delle mie possibilità. Aspettando domani ora penso a riposarmi e a vedere la mia famiglia». Contento anche Justin Gatlin, che giudica la pista «super-veloce. E poi devo dire che mi è piaciuto molto lo spettacolo sulle tribune, eccezionale. Si sente la magia là fuori. Sono contento comunque di aver eguagliato il mio record personale. È stato tutto sorprendentemente facile. Mi sto divertendo e questo è ciò che conta». Ben più sintetico Asafa Powell: «È stata una buona gara e ho corso facile».Tiro a volo: il trionfo di Jessica Rossi
Medaglia d'oro e record del mondo
L'azzurra, 20 anni, già campionessa del mondo, manca uno solo piattello
«Dedico la vittoria alla mia grandissima Emilia, che non deve mollare mai». -
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Olimpiadi 2012 tuffi: Tania Cagnotto in finale
Tania Cagnotto è in finale nel trampolino da tre metri individuale di tuffi: la ventisettenne originaria di Bolzano infatti si è qualificata ieri con il secondo miglior punteggio, 362,10, entrando a far parte delle migliori dodici al mondo che si giocheranno la medaglia d’oro. La finale è in programma stasera alle 20 ore italiane, ma come ammette la stessa Tania sarà molto difficile battere la fuoriclasse cinese Wu Minxia, che ieri ha chiuso con uno stratosferico 390,40: ‘Stavo meglio di gambe, avevo bisogno di sentirmi sicura sui salti ed è quello che è successo, è una cosa che mi da sicurezza anche per la finale. Battere le cinesi sarà dura, non posso fare la gara contro di loro. Oggi la He Zi ha sbagliato, non so se capiterà un’altra volta‘, conclude la Cagnotto, riferendosi alla terza classificata.
Delusione invece per l’altra italiana in gara Francesca Dallapé, che si è piazzata solo quindicesima. Commenta amaramente Francesca: ‘I primi due tuffi erano i miei cavalli di battaglia e ho raccolto meno di quello che avrei potuto. A quel punto è stata una continua rincorsa, le altre hanno fatto molto bene ed è andata così. Ho fatto una gara costante ma sottotono. Di questa Olimpiade mi restano i ‘due punti’. Per due punti ho perso il bronzo nel sincro e per due punti ho perso la finale individuale‘.. -
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Mister Olimpiade, chi è secondo voi il più bello?
Dal nuotatore francese Lacourt al velista portoghese Lima, fino al nostro Aldo Montano. Chi è secondo voi l'atleta più affascinante di Londra 2012?
IVAN GARCIA
Tuffi, Messico (GettyImages)
ALDO MONTANO
Scherma, Italia (AP)
ALEXANDRE DESPATIE
Tuffi, Canada (AP)
ANDREAS THORKILDSEN
Giavellotto, Norvegia (AP)
ANTHONY OGOGO
Regno Unito, boxe (AP)
ASHTON EATON
CLEMENTE RUSSO
GUSTAVO LIMA
HANS VAN ALPHEN
JAMES CLARK
KOHEI UCHIMURA
CAMILLE LACOURT
RYAN LOCHTE. -
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Paltrinieri: "Speravo meglio..."
"Sono rimasto dietro, mi sono messo su un passo che forse non era il mio. Però, sono quinto, va bene. Ci sarà tempo per rifarsi".
Al termine della finale dei 1500 metri stile libero, nella quale è giunto quinto, Gregorio Paltrinieri ai microfoni di Sky Sport.
Il più giovane della finale; ci sarà tempo
Sì, speriamo. Comunque, 14.51, sinceramente pensavo meno. Non lo so, ero un po’ morto.
Non era facile, poi sei passato più lento rispetto alle eliminatorie, perché?
Non lo so, ieri l’avevo veramente fatta proprio facile la gara, 14.50 mi è riuscito bene. Oggi, boh, sarà che mi sono visto andar via tutti già dal primo 5 e le partenze così forti ancora non riesco a tenerle. Sono rimasto dietro, mi sono messo su un passo che forse non era il mio. Però, 14.51, sono quinto, va bene.
Il problema alla spalla può averti condizionato?
In gara non ho sentito niente, infatti devo ringraziare i fisioterapisti che tra ieri e oggi hanno fatto un gran lavoro. Non so, ieri, uscito dalla gara, stavo da Dio, stavo bene, poi, tempo due o tre ore mi è iniziato a venir male alla spalla sinistra, si vede che l’ho affaticata un po’ troppo. Stanotte e stamattina avevo veramente male. Stamattina ero anche venuto in piscina, ma non sono riuscito a nuotare, ho fatto 200, 300 metri e poi sono uscito perché non ce la facevo, avevo troppo male. Però, in acqua non mi ha fatto male.
La delusione dell’Italia del nuoto non può essere la tua delusione
No, io sono contento, l’obiettivo era andare in finale, ci sono arrivato, quinto posto. Il tempo non so tanto spiegarmelo, perché mi sentivo anche abbastanza bene, però più di così non riuscivo a fare. Magari anche la stanchezza di ieri, due gare una dietro l’altra non sono abituato.
Dagli Europei non torni più a casa tua a Carpi: stai per tornare in una zona colpita dal terremoto in Emilia, con la tua casa inagibile
Sì, adesso avrò un mese di riposo, da metà agosto a metà settembre. Sicuramente tornerò a casa il più presto possibile. A casa entrare non potrò perché, comunque, è inagibile, serve ancora un mesetto per metterla a posto. Ma almeno tornare a Carpi per vedere parenti e amici si.
Eri preparato al fatto che sarebbero partiti in maniera così forte?
Sì, le mie gare le imposto più o meno tutte così, parto forte poi cerco di tenere, ma questi partono molto più forte. Si, me l’aspettavo ed è’ stata anche un po’ difficile gestirla, perché mi sono trovato subito indietro. Non è la mia tattica di gara, ma ci sta..