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Andrea BocelliMILANO — «Quando e come ti accorgi di essere bravo a cantare? Quando ti succede spesso che gli altri te lo chiedono», confessa Andrea Bocelli alla vigilia della pubblicazione dei suoi album principali (dieci cd e un dvd live) con il Corriere della Sera, in edicola da lunedì 12 al prezzo di 9,99 euro oltre al costo del giornale. Un repertorio vastissimo che va dalle canzoni pop create per lui ai classici della musica popolare e operistica. «A me chiedevano di cantare fin da quando ero bambino, in chiesa o a scuola o alle feste di compleanno». Ma come si costruisce un repertorio come il suo? «Seguendo l'esempio dei grandi tenori che sono arrivati prima di me. Tutti loro hanno mescolato vari repertori. Dall'opera, alla musica da camera, a quella prettamente popolare. Come per esempio Beniamino Gigli. Il cantante d'opera diventa popolare nel momento in cui concede la propria voce a una musica che va incontro ai gusti della gente».
Dal suo osservatorio privilegiato, che idea ha del rapporto fra musica leggera e musica classica? «C'è musica classica talmente bella da diventare popolare e leggera, e c'è musica leggera talmente bella da diventare... classica. Quando la musica è bella è bella e basta».
Potremmo dire che una sfida fra Beethoven e i Beatles si concluda in parità? «No. Questi confronti non sono proponibili. Poi i Beatles sono un caso a parte. Prima che un fatto musicale furono un fenomeno sociale, nato in un momento in cui c'era bisogno di una rottura col passato, una domanda di novità nei comportamenti, negli atteggiamenti, nel modo di porsi, nel costume...».
È vero che «Bohème» è la sua opera preferita? «È una delle opere più perfette, dove non si butta via niente. C'è poi una componente che è spiritosa e vivace, fino al finale drammatico. Insomma una mescolanza di ingredienti che la rendono assolutamente straordinaria ».
Come si assembla un disco di Bocelli? «Per quanto sia difficile cerco sempre di trovare un filo. Per esempio nell'ultimo disco "Incanto" l'idea è di mettere insieme tanti successi che sono diventati popolari grazie alla grandezza dei tenori che li hanno interpretati ».
Ci sono delle canzoni del suo repertorio alle quali è particolarmente legato? «Sarebbe da ingrati non menzionare "Con te partirò", canzone assolutamente fuori dagli schemi, poi anche "Vivo per lei" perché mi ha consentito di duettare con tante cantanti brave. I duetti mi affascinano, mi piace dividere la scena con qualcuno».
Qual era la marcia in più di Pavarotti? «Anzitutto era uno strumento perfetto. E poi aveva un carisma... ecco lui aveva tutto quello che non si impara, ma si riceve alla nascita».
Nonostante il trionfo sul fronte pop, lei continua a dedicare molte energie alla musica operistica. «In questi giorni ho cominciato a studiare Faust che porterò a marzo al teatro Massimo di Palermo. Sono appena tornato dall'America dove ho cantato nella Petite Messe Solennelle di Rossini con la direzione di Domingo. E poi in novembre la Cavalleria Rusticana con Eugene Kohn con cui ho un ottimo rapporto. Una Carmen a luglio. Non è poco».
È vero che per lei una grande fonte di emozione sono le lettere dei fans? «Oggi internet è un mezzo straordinario che io piano piano ho imparato a usare. I fans sono quelli che ti danno la voglia e il coraggio di salire su un aereo e andare a cantare dall'altra parte del mondo».
Cosa pensa di questa sorta di musica classica contemporanea di cui è campione per esempio Giovanni Allevi? «Io sto sempre dalla parte di chi fa. Poco mi interessa di chi critica».
Il futuro? «Lavoro e studio. Finché la vita regala scoperte ti arricchisci e resti giovane. Quando subentra la noia e le voglie se ne vanno, sei al crepuscolo. La mia esperienza di passaggio da vedente a non vedente mi ha insegnato che "non è terribile ciò che sembra terribile ma spesso si rivela terribile ciò che non sembrava terribile"».
discografia..
Bocelli 1995
Con te partirò Per amore Macchine da guerra E chiove Romanza The power of love Vivo per lei (featuring giorgia) Le tue parole Sempre sempre Voglio restare così Viaggio italiano 1995
Nessun dorma Lamento di federico Ah, paterna mano La donna è mobile Una furtiva lacrima Panis angelicus Ave maria "O sole mio Core`n grato Santa lucia luntana I` te vurria vasà Tu, `ca nun chiagne! Marinarello Piscatore `e pusilleco Messaggio Bocelli Adeste fideles Sogno
Canto Della Terra The Prayer Sogno O Mare E Tu A Volte Il Cuore Cantico Mai Piu' Cosi' Lontano Immenso Nel Cuore Lei Tremo E T'Amo I Love Rossini Un Canto Come Un Fiume Tu A Mio Padre ROMANZA 1996
Con te partirò Vivere Per amore Il mare calmo della sera Caruso Macchine da guerra Le tue parole Vivo per lei Romanza La luna che non c`è Rapsodia Voglio restare così E chiove Miserere Time to say goodbye THE OPERA ALBUM ARIA 1994
Questa o quella Che gelida manina Recondita armonia E lucevan le stelle... Addio fiorito asil Come un bel dì di maggio A te o cara Di rigori armato il seno Amor Ti Vieta Ch`ella mi creda Cielo e mar! La dolcissima effige Musetta! testa adorata Tombe degli avi miei - fra poco a me Ricovero Pourquoi me réveller La fleur que tu m`avais jetée Pour mon ame IL MARE CALMO DELLA 1994
Il mare calmo della sera Ave maria no morro Vivere Rapsodia La luna che non c`è Caruso Miserere Panis angelicus Ah la paterna mano E lucean le stelle La fleur que tu m`avais jetèe L`anima ho stanca Sogno
VERDI 2000
Di quella pira Ah si, ben mio La donna è mobile Di tu se fedele Ma se m`è forza perderti Ella mi fu rapita Possente amor mi chiama Celeste aida Ce` miei bollenti Oh mio rimorso! La mia letizia Mercè diletti amici Io la vidi e al suo sorriso Quando le sere al placido La vita è inferno Di quella pira il trovatore La donna è mobile rigoletto Ma se m``e forza perderti un ballo in maschera De miei bollenti spririti/la traviata Quando le sere placido Luisa Miller Celeste Aida/aida Merce`` diletti amici /ernani Possente amor mi chiama rigoletto La mia letizia infondere vorrei /i lombardi Ah si ben mio il trovatore Io la vidi e il suo sorriso Don carlo Di tu se fedele un ballo in maschera Oh mio rimorso / la traviata Ella mi fu rapita rigoletto La via è inferno all`infelice La forza ARIE SACRE 2000
Ave maria 2000 Sancta maria Ave maria Ave maria Panis angelicus Cujus animam Ingemisco Ave verum corpus Der engel Frondi tenere...ombra mai fu Pietà, signore Domine deus Mille cherubini in coro Silent night Adeste fideles (o come, all ye faithful) Gloria a te, Cristo Gesù
Sentimento 2002
En Aranjuez con tu amor Mattinata Barcarolle L'alba separa dalla luce l'ombra Sogno d'amore La serenata L'ultima canzone Malia La danza Ideale Sogno Plaisir d'amour Musica proibita Occhi di fata A vucchella Vorrei morire!
The Homecoming (2002)
Il Mare Calmo Della Sera E SarÀ A Settembre Melodramma Il Mistero Dell’amore Sogno Mille Lune Mille Onde Si VoltÒ Chiara My Way L’abitudine L’incontro Il Diavolo E L’angelo Con Te PartirÒ Tosca (2003)
Recondita Armonia Act 1 Duet E Lucevan Le Stelle… O Dolci Mani Andrea (2004)
Dell’amore Non Si Sa L’attesa Un Nuovo Giorno Tu Ci Sei Sin Tu Amor LibertÀ Per Noi Le Parole Che Non Ti Ho Detto Sempre O Mai In-canto Quante Volte Ti Ho Cercato When A Child Is Born (Soleado) Go Where Love Goes Semplicemente Domani Amore (2006)
Amapola Somos Novios Besame Mucho Les Feuilles Mortes Momentos Canzoni Stonate (Featuring Stevie Wonder) Solamente Una Vez Jurame Pero Te Extrano L'Appuntamento Cuando Me Enamoro L'appuntamento Because We Believe Ama Credi E Vai Ama Credi E Vai (Because We Believe) Momentos Under The Desert Sky (2006)
Bésame Mucho Cuando Me Enamoro Estate September Morn Can't Help Falling In Love Canzoni Stonate Momentos Somos Novios (It's Impossible) The Prayer
biografia..
E' senza dubbio la voce italiana più amata del momento, soprattutto a livello internazionale dove la gente fa a gara per comprare i suoi dischi e dove tutti apprezzano, come lui stesso ammette, i prodotti veramente e genuinamente italiani. E cosa c'è di più italiano di una voce coltivata nel melodramma e prestata, occasionalmente, alla musica leggera?
Nato il 22 settembre 1958, Andrea Bocelli è cresciuto nella fattoria di famiglia a Lajatico, nella campagna toscana. A sei anni è già alle prese con il difficile studio del pianoforte, su cui le sue piccole mani scorrono comunque volentieri e con scioltezza. Non contento, si mette anche a suonare flauto e sassofono, alla ricerca di un'espressione sempre più profonda della musica. Il piccolo Andrea ancora non sospettava che questa espressione sarebbe poi venuta dalla voce, lo strumento in assoluto più intimo e personale.
Quando inizia a cantare il suo "appeal" è percepibile da subito, e basterebbero i racconti dei parenti, rapiti di fronte alle sue estemporanee, ma presto richiestissime in famiglia, esecuzioni. Finito il liceo, si iscrive a giurisprudenza all'Università di Pisa dove si laurea, sempre attento però a non dimenticare gli studi di canto. Anzi, talmente serio è il suo impegno che finisce per prendere lezioni da un mostro sacro del Novecento, quel Franco Corelli che è l'idolo tenorile di molti amanti dell'Opera. Tuttavia vivere di musica al giorno d'oggi è quasi impossibile e Bocelli non disdegna di cimentarsi talvolta anche nel più prosaico piano-bar.
E' in questo periodo che incontra Enrica, che diventerà sua moglie e che gli darà due figli: Amos e Matteo. La storia d'amore tra i due purtroppo sembra si sia conclusa da poco e sono diventate ormai note le dichiarazioni del cantante circa il problema del divorzio e i suoi figli.
Tornando alla musica, l'inizio "ufficiale" della sua carriera di cantante è casuale. Si fa avanti per un'audizione che il già celebre Zucchero tiene nel 1992 per realizzare un provino di "Miserere", pensata per Luciano Pavarotti e da realizzare proprio con il fantastico tenore modenese. E qui accade il "coup de teatre". Pavarotti, infatti, ascoltando la registrazione, commenterà: "Grazie per la splendida canzone, ma lascia che sia Andrea a cantarla. Nessuno è più adatto di lui."
Luciano Pavarotti, com'è noto, in seguito registrerà comunque la canzone, ma nella tournée europea di Zucchero, sarà proprio Andrea Bocelli a sostituirlo sul palco. Poco dopo, nel 1993, inizia anche la carriera discografica, suggellata da un contratto con Caterina Caselli, proprietaria della "Sugar". La Caselli punta molto su di lui e per farlo conoscere ad un pubblico più vasto lo iscrive al Festival di Sanremo dove supera le eliminatorie cantando "Miserere" e poi stravince nella categoria Nuove Proposte.
Nel 1994 è dunque invitato a partecipare al Festival di Sanremo tra i Big con "Il mare calmo della sera", e si aggiudica un punteggio record. Il suo primo album (che porta il titolo della canzone) è la conferma di una popolarità in rapida crescita: in poche settimane ottiene il primo disco di platino. Torna a Sanremo l'anno successivo con "Con te partirò", che viene inserita nell'album "Bocelli" e che in Italia ottiene un doppio disco di platino. Nello stesso anno, durante una tournée europea ("Night of the Proms"), alla quale partecipano Bryan Ferry, Al Jarreau ed altri grandi, Bocelli canta davanti a 500.000 persone e a decine di milioni di telespettatori. Il successo planetario è immediato. I singoli "Con te partirò" (e la versione inglese "Time to say goodbye") superano record di vendite in molti paesi, mentre gli album si aggiudicano premi in tutta Europa.
In Francia il singolo rimarrà in testa alle classifiche per sei settimane, aggiudicandosi tre dischi d'oro; in Belgio sarà numero uno per 12 settimane: il più grande successo di tutti i tempi. L'album "Bocelli" poi otterrà qualcosa come quattro dischi di platino in Germania (per quasi 2 milioni di copie vendute), quattro nei Paesi Bassi e due in Italia. Sarà tuttavia l'album successivo, "Romanza", a raggiungere nel 1996 vertici di successo internazionale incredibili. Solo dopo poche settimane, il cd era già disco di platino in quasi tutti i paesi nei quali era uscito, e la stampa internazionale riconosceva al tenore toscano una popolarità degna di Enrico Caruso. Ma sulla spinta del fenomeno montante già nel 1995 Bocelli aveva offerto il suo tributo alla tradizione del tenore italiano, pubblicando il cd "Viaggio Italiano", ispirato agli emigranti e agli artisti che hanno reso popolare l'opera italiana nel mondo. Così nel 1998, con il debutto internazionale del disco classico "Aria", si ritroverà a dominare le classifiche di musica classica e a scalare quelle internazionali di musica pop. Stessa sorte toccherà al successivo "Sogno".
Intanto, parallelamente alle tournée, fioccano ormai anche proposte per l'interpretazione di opere liriche, un'aspirazione coltivata fin da bambino e che finalmente il tenore è riuscito a realizzare. Uno dei suoi più bei lavori è proprio l'incisione della temibile "Tosca" di Giacomo Puccini, un capolavoro che il timido cantante toscano sa rendere con classe e gusto del fraseggio sopraffini. L'ultimo lavoro si intitola semplicemente "Andrea" (2004): nel disco sono presenti brani scritti, tra gli altri, da Maurizio Costanzo, Lucio Dalla e Enrique Iglesias.
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