Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

VALENTINO ROSSI..il mito..

la sua vita..le sue vittorie..le sue moto...le ultimissime..

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    Valentino Rossi
    Grinta, simpatia e... che spettacolo

    Valentino_Rossi



    Nato il 16 febbraio 1979, il centauro pesarese Valentino Rossi ha dimostrato un certo feeling per i motori fin dall'età di undici anni quando ha debuttato nel campionato italiano "Sport production" nella categoria 125. Nel 1994, dopo un anno, si è classificato primo in sella alla Cagiva, così come nel 1997, a diciotto anni, è diventato campione mondiale classe 125 con l'Aprilia. Nel 1999 ha vinto il motomondiale classe 250 ed ora domina incontrastato la classe maggiore delle motogp.

    Valentino Rossi è stato dunque il primo italiano a vincere il Mondiale in tre diverse categorie. Il leggendario Giacomo Agostini, ad esempio, vinse sì ben quindici Mondiali nella sua carriera, ma tutti nelle classi 250 e 500. Rossi invece è il terzo pilota nella storia del Mondiale a trionfare in tre classi diverse.
    Prima di lui, Phil Read (125, 250 e 500) e Mike "the bike" Hailwood (250, 350 e 500): nomi leggendari della storia del motocliclismo.

    Figlio dell'ex pilota degli anni '70 Graziano Rossi e di Stefania Palma, Valentino è nato a Urbino, è cresciuto a Tavullia (PS), ma ormai risiede a Londra. Il padre Graziano si classificò terzo al campionato mondiale 250 nel 1979 su una Morbidelli.
    Il piccolo Rossi ha quindi iniziato a seguire le gare del campionato del mondo ancora prima di1/2 Ciao BigMassa,altrimenti detto Massone(ke cn l'uscita del nuovo di Dan Brown è di moda).Stasera c'ho 1ospite internaz,così se vuoi portare 1 filmino camminare e di stare in equilibrio su due ruote. Le sue prime esperienze agonistiche sono a quattro ruote: il 25 aprile 1990 il giovanissimo Rossi vince la sua prima gara di go-kart.

    I costi per intraprendere uno sport del genere erano però troppo elevati e così, di comune accordo con il padre, decide di passare alle minimoto. E' la scelta vincente. Il giovane pilota di Tavullia comincia a vincere le gare e campionati a ripetizione, e nel 1993, sulla pista di Magione, debutta in sella a una moto vera, una Cagiva 125.

    Campione italiano della Sport Production nel 1994, l'anno successivo conquista il titolo nazionale della 125 (a sedici anni: il più giovane della storia) e si piazza terzo nel campionato europeo della stessa categoria.

    Il 1996 è l'anno dell'esordio mondiale: arriva alla prima vittoria (GP Repubblica Ceca a Brno), preceduta dalla prima pole position. Da qui in poi possiamo osservare un dato curioso: Valentino Rossi ha sempre vinto il Mondiale negli anni dispari e sempre nella seconda stagione in una classe. Se dovessimo quindi stilare una tabella sinottica, risulterebbero questi dati: vittorie sulla 125 nel 1997 e sulla 250 nel 1999, mentre nel 2001 abbiamo la vittoria nella classe 500.

    A rigor di cronaca, comunque, bisogna dire che è nel 1997 che esplode definitivamente il fenomeno Rossi sul piano mediatico, grazie senz'altro ai suoi successi ma anche alla capacità innata di saper conquistare il pubblico, ad esempio con i suoi incredibili modi di festeggiare ogni successo. Travestimenti, prese in giro, scherzi che entrano nel mondo delle corse. In tutti i circuiti gli appassionati aspettano l'ennesima "trovata" del pilota di Tavullia, che a seconda delle circostanze, si trasforma in Robin Hood, Superman, o gladiatore.
    Per non parlare poi della sua eterna rivalità con l'altro campionissimo Max Biaggi, stella inizialmente oscurata dall'astro Rossi. Una rivalità che ha dato origine a numerosi e spiacevoli dissapori.

    In conclusione, Rossi ha finora disputato un numero incredibile di gran premi arrivando a vincerne circa il 50% e conquistando un altrettanto notevole numero di pole position.

    Valentino a 22 anni e 10 mesi, è stato il quarto più giovane campione mondiale della storia, dopo Freddie Spencer (il più "verde" in assoluto, con 21 anni, 7 mesi e 14 giorni), Mike Hailwood e John Surtees.
    Nessuno però ha mai vinto tanti Gran premi prima di compiere i ventitrè anni: 37. Il più vicino a realizzare questo record è Loris Capirossi che, da Under 23, conquistò ben quindici successi.

    Il 12 ottobre 2003 è stata una giornata storica per il mondo dei motori e per l'orgoglio italiano: mentre nella F1 la Ferrari entrava nella storia vincendo il suo quinto titolo mondiale "costruttori" consecutivo (e Michael Schumacher entrava nella storia vincendo il suo sesto titolo mondiale), Valentino - 24 anni - saliva sul gradino più alto del podio festeggiando il suo quinto titolo mondiale, il terzo consecutivo nella classe maggiore, proiettandosi con merito, come una leggenda vivente, tra i più grandi di sempre.

    Ma il fenomenale Valentino "The Doctor" Rossi, non finisce di stupire: nel 2004, non senza polemiche e dubbi sul suo futuro, passa alla Yamaha. Sin dalle prime gare si dimostra competitivo: qualcuno si stupisce, altri credono sia tutto normale. Lottando a denti stretti di volta in volta con Biaggi o con Sete Gibernau, Rossi dimostra prepotentemente le sue doti fenomenali di grinta e concentrazione, arrivando a vincere il mondiale con una gara di anticipo. Noto per le sue simpatiche trovate (scenette in pista, travestimenti, magliette), per l'occasione, a fine gara Valentino indossava casco e maglietta con un messaggio essenziale quanto efficace - scritto nero su bianco - che la dice lunga su ciò che rappresentano le emozioni che questo grande campione sa trasmettere agli appassionati: "che spettacolo".

    Il "dottor Rossi" è diventato veramente dottore il 31 maggio 2005, quando gli è stata conferita la laurea ad honorem in 'Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni', dalla facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino "Carlo Bo".

    La stagione 2005 inizia alla grande: gli avversari si susseguono, Valentino lotta ad ogni gara e gli importa solo di vincere. A metà campionato è primo in classifica e ha già fatto il vuoto dietro di sè. Valentino sembra dover superare solo se stesso e le leggende che lo hanno preceduto: prima della pausa estiva, a fine luglio, la vittoria del GP di Germania è la numero 76. Valentino Rossi eguaglia così il record di Mike Hailwood (scomparso nel 1981, quando Valentino aveva solo due anni). Con ironia e grande rispetto del passato Valentino sale sul podio con una bandiera che riporta il messaggio "Hailwood: 76 - Rossi: 76 - I'm sorry Mike".

    La vittoria di Sepang (Malaysia) è la numero 78 e incorona Valentino per la settima volta campione del mondo.

    La stagione 2005-2006 si conclude - per la prima volta da quando esistono le MotoGP - con Valentino al secondo posto. Sarà l'americano Nicky Hayden a laurearsi campione del mondo all'ultima gara. Dopo un'altalenante stagione, nel 2007 Rossi si classifica al terzo posto finale, dietro a Casey Stoner e Dani Pedrosa.

    Torna a vincere e lottare per il mondiale nel 2008: a maggio a Le Mans ottiene la 90ma vittoria in carriera, raggiungendo lo spagnolo Angel Nieto: davanti a loro in questa speciale classifica c'è solo Giacomo Agostini con 122 gare vinte. Alla fine di agosto a Misano Adriatico, eguaglia Agostini con 68 vittorie in Top Class (superandolo poi nelle gare immediatamente successive). Il 28 settembre 2008 a Motegi (Giappone) Valentino Rossi vince e si laurea campione del mondo per l'ottava volta in carriera.

    Nel giugno del 2009 ad Assen, in Olanda, raggiunge la considerevole quota di 100 vittorie in carriera, 40 con la Yamaha. A ottobre conquista il nono Campionato Mondiale con una gara di anticipo, a Sepang (Malesia).
    valentino-rossi1



    Valentino Rossi campione anche nella moda_valentino_rossi_imatra

    Valentino Rossi ci prova anche con la moda. Il campione di Tavullia, che con le motociclette ci sa davvero fare, ha deciso di provarci anche sulle passerelle. E così il suo marchio, Imatra, che fino a poco tempo fa conteneva solamente una linea di occhiali da sole, oggi conta numerosi capi da abbigliamento. Che sono pronti a sfidare i grandi e rinomati marchi alle sfilate di Milano Moda Uomo.



    Edited by Lussy60 - 3/11/2011, 14:05
     
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    Masao Furusawa: "Valentino Rossi Libero Di Testare La Ducati A Valencia", Sponsor Permettendo
    Masao Furusawa, il boss di Yamaha, è una delle figure che più si è opposta alla scelta di Valentino Rossi di passare alla Ducati, ribadendo più volte il suo desiderio di avere il campione sotto la[...]
     
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    le cadute di valentino rossi..

     
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    Le 100 vittorie di Valentino Rossi


    Siamo a Brno, era il 18 agosto del 1996 quando ebbe inizio quella che sarebbe stata la folgorante carriera di un semisconosciuto 17enne di Tavullia: si corre il Gran Premio della Repubblica Ceca, undicesimo appuntamento della stagione per la classe 125. In sella alla sua Aprilia RS 125 R, Valentino Rossi sorprese tutti e dopo aver conquistato la pole, infilò tutti in gara ottenendo il primo exploit in carriera.

    Iniziava così una storia, un lungo cammino verso l'Olimpo dei piloti: Rossi ha raggiunto i 100 successi passando per tutte le classi del Motomondiale, vincendo in totale 8 titoli (5 Moto GP, uno in 500, uno in 250 e uno in 125), unico centauro a primeggiare in tutte le classi esistenti (per approfondire, la scheda biografica).

    Qui di seguito, trovate elencate tutte le vittorie di Valentino Rossi divise per anno e classe, ovviamente in ordine cronologico.

    CLASSE 125
    1996: Repubblica Ceca
    1997: Malesia, Spagna, Italia, Francia, Olanda, Imola, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Catalunya, Indonesia

    CLASSE 250
    1998: Olanda, Imola, Catalunya, Australia, Argentina
    1999: Spagna, Italia, Catalunya, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Australia, Sudafrica, Brasile

    CLASSE 500
    2000: Gran Bretagna, Brasile
    2001: Giappone, Sudafrica, Spagna, Catalunya, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Portogallo, GP Pacifico di Motegi, Australia, Malesia, Brasile

    MOTO GP
    2002: Giappone, Spagna, Francia, Italia, Catalunya, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Portogallo, Brasile, Australia
    2003: Giappone, Spagna, Italia, Repubblica Ceca, Portogallo, Brasile, Malesia, Australia, Valencia
    2004: Sudafrica, Italia, Catalunya, Olanda, Gran Bretagna, Portogallo, Malesia, Australia, Valencia
    2005: Spagna, Cina, Francia, Italia, Catalunya, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Repubblica Ceca, Qatar, Australia
    2006: Qatar, Italia, Catalunya, Germania, Malesia
    2007: Spagna, Italia, Olanda, Portogallo
    2008: Cina, Francia, Italia, USA, Repubblica Ceca, San Marino, Indianapolis, Giappone, Malesia
    2009: Spagna, Catalunya, Olanda




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    valentino rossi..un mito!!

     
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    Valentino Rossi: "Le moto sono come le donne"
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    Le donne e i motori non come gioie e dolori distinti, separati, ma molto simili.
    A dare quasi una nuova interpretazione del celebre detto è Valentino Rossi, uno che (almeno di moto) se ne intende.
    Il campione italiano della Yamaha, raggiunto dalla tv digitale "Espn Classic" per un'intervista, è apparso come al solito sorridente e gioviale. Per nulla nervoso dopo la caduta all'ultimo Motogp di Indianapolis, costata al 'Dottore' la gara e una buone dose di serenità per quanto riguarda la classifica piloti del Mondiale in corso.
    «La moto non è solo un pezzo di ferro anzi penso che abbia un'anima perché una cosa così bella non può non avere un'anima» ha detto un Valentino in vena di dichiarazioni d'amore per le due ruote.
    Ma il pilota marchigiano ha proseguito cercando quasi delle spiegazioni plausibili alla sua teoria: «Una moto è come una bella donna, delle volte è arrabbiata, delle volte ti dà delle grandi soddisfazioni, ma devi sempre cercare di non farla arrabbiare perché altrimenti ci potrebbero essere dei problemi».
    Ma nella vita del fenomeno marchigiano, a contare non sono solo i motori. Valentino riconosce nella famiglia un qualcosa di irrinunciabile, senza contare il fatto che è stato proprio il padre Graziano a trasmettergli questa grande passione: «È un buon padre ed è stato fondamentale per la mia carriera. È stato un pilota di grande talento che però per sfortuna non ha vinto quel che doveva vincere. Secondo me io sono arrivato per finire il lavoro che lui aveva cominciato».
    E forse non tutti sanno che da papà Graziano dipende anche la scelta del numero 46 che accompagna ormai da tanti anni le sue vittorie e al quale si sono affezionati tutti i suoi estimatori: «Parecchi anni fa - ha rivelato il pesarese - ricordo di aver visto una foto di mio padre, relativa alla sua prima vittoria in 250. Era in sella a una Morbidelli con il numero 46. Quel giorno ho deciso che il 46 sarebbe stato anche il mio numero».
    Infine, due parole sulla vecchia rivalità sportiva con Max Biaggi e sulla possibilità di dover fare un lavoro che non sia quello tanto amato del centauro: «Ho un bel ricordo della mia rivalità con Biaggi, le nostre erano grandi sfide e la gente si è divertita. Lavorare? Fortunatamente non ne ho mai avuto l'occasione - ha confidato Valentino - Ma a occhio non è una cosa che mi piace molto».
    Alessandro Fedele

     
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    Valentino Rossi si confida a «Sfide», questa sera su Raitre


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    La redazione di «Sfide» gli stava dietro da anni. Intervistare Valentino Rossi non è facile: l’uomo è estroverso e alla mano ma il campione ha l’agenda fitta di impegni. Alla fine ce l’hanno fatta: il motociclista più famoso del mondo si è lasciato sequestrare in uno studio fotografico vicino a Tavullia, la cittadina marchigiana in cui è cresciuto, e per un paio di giorni ha parlato a ruota libera della sua infanzia, dei suoi genitori, degli amici, dei campioni, delle speranze, degli errori di una carriera mondiale.
    Ne è nato uno speciale scritto da Simona Ercolani con Cosimo Calamini, Andrea Felici e Claudio Moretti, due ore che iniziano sulle note di «Amarcord», a sottolineare il legame forte di questo ragazzo con la gente di Tavullia, dove a ogni vittoria don Cesare suona le campane della chiesa; e si chiudono con il trionfo numero 100, appena conseguito sul circuito olandese di Assen.
    «Quando a 10 anni gli comprai una minimoto» racconta il padre Graziano, campione negli Anni 70, «fu un amore talmente grande che da allora Valentino deve ancora scendere dalla moto». La passione c’è, fortissima, ma i primi segnali non sono incoraggianti. «Nel primo turno di prove libere della prima gara» racconta Valentino «all’uscita dai box ho fatto la curva e sono caduto subito. Sono tornato ai box, sguardi un po’ impietriti… Ho messo a posto la moto, sono ripartito, ho fatto tre giri e mi sono risteso dall’altra parte. Tornato ai box, Graziano mi ha guardato e mi ha detto, “Siamo sicuri che sia stata una buona idea?”».
    Valentino ha tenuto duro ma ha continuato a farsi male. «Tra il ‘95 e il ‘96 sono caduto spesso, nell’Europeo più di 20 volte e il primo anno del mondiale ci sono andato vicino. Poi ho capito che cadere non mi piaceva molto…». Si è dato una regolata («Ho compreso che facevo molti errori stupidi») e ha cominciato a vincere. E poi le tante goliardate, a cominciare dalla bambola gonfiabile esibita nel giro d’onore dopo il Gran Premio del ‘97. Da allora le vittorie sono sempre state accompagnate da una nuova trovata, fino alla beffa della Polleria Osvaldo, finto sponsor del campione.
    Ma è arrivato anche il tempo delle delusioni. Tre anni fa l’Agenzia delle entrate lo accusa di evasione fiscale e lui risponde con una dichiarazione video che gli fa perdere ancora più consensi. Una lezione che non ha dimenticato. «Se fai un errore ne paghi le conseguenze» dice Simona Ercolani, curatrice e anima di «Sfide», «è proprio lo sport a insegnartelo. Da motociclista Rossi ha imparato ad alzare progressivamente l’asticella del limite ma ne è sempre consapevole: questo equilibrio è la sua caratteristica. Valentino Rossi sembra tutto istintività e invece ha tanta razionalità».
    Lo speciale di «Sfide» è inframmezzato da immagini di repertorio e da testimonianze di amici, parenti e sportivi e soprattutto dall’intervista a Valentino.
    «Fossero così tutti gli sportivi… ci sono calciatori» dice la Ercolani «che misurano le parole neanche discutessero di politica economica. Rossi invece parla di tutto e si mantiene autentico, anche a telecamere spente». Il suo segreto? «È un eroe contemporaneo, insieme mondiale e locale: gira gira, alla fine torna sempre a Tavullia con i suoi amici. La sua forza è anche avere delle radici».

     
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    Gp D'aragona, Stoner Conquista La Pole Motogp. Settimo Valentino Rossi

    Il pilota australiano della Ducati e' stato il piu' veloce nelle qualifica sul tracciato di Alcaniz girando in 1'48''942. Alle sue spalle, la Yamaha Fiat dello spagnolo Jorge Lorenzo. Il 'dottore' si operera' a fine anno: ''Il problema e' la spalla,...

     
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    Gp Aragona, Casey Stoner trionfa davanti a Pedrosa. Valentino Rossi solo sesto
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    ultimo aggiornamento: 19 settembre, ore 15:08
    Alcaniz - (Adnkronos) - L'australiano della Ducati, scattato dalla pole position, ha dominato dall'inizio alla fine. Terzo Nicky Hayden, salito sul podio grazie al sorpasso nell'ultimo giro ai danni del leader della classifica iridata Lorenzo

     
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  11. cristina vimis2
     
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    il mio valeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
    bacioneeeeeeeeeeeeeeeeeeee :pash.gif:
     
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    Valentino Rossi, test Moto Gp: solo dodicesimo tempo in sella alla Ducati

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    Sono iniziati questa mattina sul circuito di Sepang, in Malesia, i primissimi test che segnano di fatto l'inizio della stagione di Moto Gp 2011, in attesa del Campionato Mondiale sempre più vicino. Valentino Rossi è naturalmente l'osservato speciale, soprattutto dopo il suo infortunio alla spalla e dal quale evidentemente non si è ancora ripreso.

    A confermarlo è lo stesso Rossi, che in pista ha totalizzato 41 giri, e che dopo la fatica ha dichiarato ai microfoni dei cronisti sportivi: "Dopo non riesco piu' ad andare la spalla inizia a perdere forza e dopo poco entra in scena il dolore".

    Valentino è riuscito sulla sua Ducati, a fare il dodicesimo tempo, mentre a piazzare il miglior tempo di giornata è stato l'australiano Casey Stoner su Honda con 2.01.575. Al secondo posto l'attuale campione in carica, mentre terzo si è classificato un altro spagnolo, Jorge Lorenzo. Ottimo quarto posti invece per Marco Simoncelli.

    Cresce l'attesa per il prossimo mondiale di moto Gp, ma soprattutto cresce l'attesa per rivedere Valentino Rossi di nuovo al 100%, che insieme alla Ducati, formerà un connubio tutto italiano lanciato verso il titolo...spalla permettendo.
     
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    Valentino compie 32 anni


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    MILANO, 16 febbraio 2011- Buon compleanno Valentino. Rossi festeggia oggi i suoi 32 anni. Un'età matura per un pilota. Qualcuno dice che dopo i 30 si diventa vecchi per guidare una MotoGP. Ma Valentino di mollare non ha nessuna intenzione, nonostante i recenti problemi fisici.

    NUOVA SFIDA — Rossi, che ha debuttato nel Motomondiale nel 1996, quest'anno ripartirà dalla Ducati. Un binomio tutto italiano. Forse l'ultima grande sfida di una carriera irripetibile. Dopo aver vinto 9 Mondiali, 105 gare (su 246 disputate), il Dottore vuole trionfare con la Ducati. Moto dalle potenzialità immense. Ma non così facile da gestire e da portare al top. La concorrenza, poi, sarà mostruosa. C'è l'iridato Jorge Lorenzo. Quel campione che con la sua velocità e la sua faccia tosta lo ha "costretto" a lasciare la Yamaha. C'è Casey Stoner. Talento puro, che in sella alla Honda potrebbe ritrovare equilibrio. Ragazzi giovani. In gamba. Che muoiono dalla voglia di pensionarlo. In più c'è anche quella spalla che fa dannare Valentino, anchese le sensazioni nei test di inizio febbraio a Sepang non sono state così negative. Vale ha ancora un mese per poter raggiungere una condizione almeno discreta. Che gli consenta di battagliare coi rivali. La stagione scatterà il 20 marzo in Qatar.





    Valentino, da persona genuina e semplice quele è, festeggerà con la famiglia e gli amici di sempre.


    AUGURI VALE!!!!!



    grazie..socio...questa notizia.mi era sfuggita... :drive1.gif:
     
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    Valentino Rossi al Chiambretti

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    MILANO – Grande successo per la puntata di ieri sera del “Chiambretti Night”. Ospite speciale Valentino Rossi. Durante la messa in onda che si è tenuta ieri dagli studi di Cologno Monzese Valentino si è confermato quale personaggio simpatico e fuori dalle righe che abbiamo conosciuto in questi anni e Piero Chiambretti non si è lasciato sfuggire l’occasione di ficcare il naso anche nella vita privata, specie in quella di tombeur de femme del pilota di Tavullia. Quando ha chiesto di Elisabetta Canalis con la quale si vociferò nel 2007 di un presunto flirt, il pilota senza indugio ha esclamato: “Posso confermare che non me l’ha data!”. Spazio anche alle sorprese. Durante la registrazione sono intervenuti al telefono per salutare l’amico Vale il cantante Jovanotti e il rocker Vasco Rossi (”Per me lui è una libidine vivente, è il più grande di tutti i campioni, il migliore“). Gli ha chiesto anche come va con la nuova moto e il pilota ha risposto che “domenica e lunedì avremo gli ultimi test, cercheremo di risolvere i problemi“. La seconda parte andrà in onda questa sera. Nel corso della puntata è stata ufficialmente presentata la fidanzata del campione di motociclismo, Marwa Klebi.



     
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    Rossi e la "novità" Silverstone
    "Lavoriamo per migliorarci"

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    Valentino affronta per la prima volta la pista inglese, l'anno scorso era infortunato: "Dovrò imparare in fretta, è un tracciato molto tecnico". Pedrosa non ci sarà: "Devo ancora recuperare dalla frattura alla clavicola". Spies con Yamaha fino al 2012. Stoner e Dovizioso visitano la sede della Red Bull di F.1 a Milton Keynes

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    SILVERSTONE (Gran Bretagna), 8 giugno 2011 - "Silverstone è una gran pista, difficile e molto veloce. Venerdì comincerò con un piccolo gap perchè purtroppo l'anno scorso non vi ho corso e quindi non ho mai girato con la MotoGP, ho fatto solo una ventina di giri con una 1198 da strada". Valentino Rossi, strano a dirsi, è un debuttante sul circuito inglese, visto che è solo dallo scorso anno nel calendario MotoGP e quando c'era stato il gran premio lui era infortunato. Un motivo di sfida ulteriore in vista della gara del weekend.

    PER MIGLIORARE — "Dovrò imparare bene e rapidamente la pista che è molto tecnica, con diversi punti ciechi dove le traiettorie sono molto importanti - prosegue Vale -. Una cosa che si aggiunge al lavoro sulle regolazioni della moto. Comunque vediamo, stiamo capendo sempre di più come agire sulla messa a punto della GP11 mentre, contemporaneamente, in Ducati continua il lavoro di sviluppo. Ci resta ancora da fare ma le aree su cui lavorare ci sono chiare e siamo tutti concentrati e determinati a migliorare".


    Dani Pedrosa, 25 anni, pilota della Honda Hrc. Afp
    FORFEIT PEDROSA — Intanto, a Silverstone non correrà Dani Pedrosa, che deve ancora riprendersi dalla frattura alla clavicola riportata nell'incidente di Les Mans. Lo fa sapere la stessa Honda Hrc, specificando che la clavicola è stata fissata con una placca e viti molto più piccole di quelle utilizzate normalmente, che necessitanto di un tempo di recupero maggiore, per evitare complicazioni vascolari. Dani, d'accordo con i suoi medici, ha deciso di rimandare il ritorno in pista quando sarà al 100%: "Ho fatto tutto il possibile per rientrare a Silverstone - ha detto Dani -, ma le mie condizioni non sono adeguate per tornare con la garanzia di essere competitivo. Devo sentirmi in forma al 100% prima di tornare in moto, pronto per lottare per la vittoria, non voglio tornare solo per esserci".

    RINNOVO SPIES — Dopo il bel podio, il primo stagionale, conquistato domenica al Montmelò, Ben Spies ha rinnovato il suo accordo con la Yamaha. "Siamo felici che il nostro rapporto di lavoro possa proseguire anche per il 2012 - ha detto l'a.d. di Yamaha Lin Jarvis - e speriamo possa rimanere da noi ancora per molti anni. Ben Spies ha dimostrato di sapere competere ad alti livelli". Poi il pilota: "Sono davvero molto contento di rimanere nella famiglia Yamaha anche l'anno prossimo - ha detto Ben Spies -. Non posso fare altro che ringraziare il team che mi ha dato fiducia in passato e che continua a credere in me anche per il futuro".

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    STONER E DOVI ALLA RED BULL F.1 — Approfittando della vicinanza con Silverstone, dove si corre domenica, i piloti della Honda Hrc, Casey Stoner e Andrea Dovizioso, hanno visitato oggi la sede della squadra Red Bull Racing F1 a Milton Keynes. “Una giornata straordinaria - ha detto Stoner -, è spettacolare conoscere quanta tecnologia è impiegata in F.1. La prova del simulatore Red Bull è stata speciale: mi ha impressionato sperimentare quanto tardi si frena con le F.1 rispetto alle MotoGP". Contento pure Dovizioso: "Un'esperienza speciale - dice Andrea - non si può immaginare quante persone lavorino dietro le quinte affinché tutto sia perfetto. Il test al simulatore è stato difficile, pensavo fosse più facile guidare. La frenata in ingresso curva è molto strana, è molto difficile abituarsi. Ho fatto solo 15 giri, ed ogni volta che cercavo di migliorarmi, mi rendevo conto che ero già oltre il mio limite. Mi piacerebbe girarci ancora per abituarmi meglio e vedere fin dove posso arrivare".

    Gasport



     
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