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STELLA DI NATALE (Euphorbia pulcherrima)

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    STELLA DI NATALE

    (Euphorbia pulcherrima)

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    La Stella di Natale il cui nome scientifico è Euphorbia pulcherrima rallegra da sempre le nostre case nel periodo natalizio con la sua grazia ed i suoi splendidi colori.

    CLASSIFICAZIONE BOTANICA

    Regno: Plantae
    Subregno: Tracheobionta (piante vascolari)
    Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
    Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
    Ordine: Euphorbiales
    Famiglia: Euphorbiaceae
    Genere: Euphorbia
    Specie: Euphorbia pulcherrima


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    CARATTERISTICHE GENERALI

    Il genere Euphorbia comprende numerosissime specie tra le quali sicuramente la più famosa è la Euphorbia pulcherrima meglio conosciuta come Stella di Natale o Poinsettia appartiene alla famiglia delle Euforbiaceae ed è originaria del Messico.

    La sua particolarità che la rende così attraente sono le brattee, vale a dire delle false foglie (che vengono confuse con i fiori), colorate di rosso o rosa o bianco che si sviluppano sulla cima dei rami.

    I veri fiori sono piccoli e di colore giallo. In una infiorescenza ritroviamo numerosi fiori maschili ed un solo fiore femminile che una volta fecondato dà origine ad un frutto che ha al suo interno una capsula che contiene tre semi.

    E' una pianta fotoperiodica vale a dire che fiorisce solo con un determinato numero di ore di luce (8-9 al massimo) mentre nelle altre ore devono stare al buio.

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    TECNICA COLTURALE

    La Stella di Natale è una pianta che vive bene in un lasso di temperature abbastanza ampio, tra i 14 - 22 °C. Durante la bella stagione può essere tenuta all'aperto, in una posizione protetta dall'insolazione diretta.

    Non sopporta l'aria viziata per questo motivo è importante arieggiare la stanza nella quale si trova facendo attenzione alle correnti d'aria, soprattutto fredde, assolutamente non tollerate.

    In genere queste piante sono acquistate nel periodo natalizio, attratti dalle brattee rosse e, una volta che le brattee si seccano pensiamo: - Accidenti, sta morendo - e la buttiamo via. Vi raccomando di non farlo. La pianta sta compiendo il suo ciclo naturale per cui è normale che ciò avvenga. Se coltivata adeguatamente, crescerà rigogliosa e ridarà ancora le brattee rosse.


    PER FARLA RIFIORIRE E RIDARE LE BRATTEE ROSSE

    Una volta cadute le brattee rosse, bisogna recidere gli steli fino a 10 cm dalla base (con il taglio si ha la fuoriuscita di latice. Per evitare ciò cospargete la ferita o con della cenere di sigaretta o con della polvere di carbone di legna oppure bagnando la ferita con acqua calda) e mantenere il terreno quasi asciutto tenendo la pianta in una zona della casa con una buona luce ma non al sole diretto ed una temperatura non troppo elevata. Questo per un mese.

    Verso il mese di maggio, la pianta comincia a crescere e a quel punto la dobbiamo rinvasare in un vaso poco più grande del precedente in quanto se ha la possibilità di avere ampio spazio per sviluppare le radici, tende a produrre più steli a discapito delle foglie e delle brattee rosse. Si usa una composta a base di torba, leggermente acida e soffice. Durante questo periodo tenetela in luogo luminoso ma non al sole diretto e annaffiatela solo quando il terriccio inizia ad asciugarsi evitando che si asciughi eccessivamente.

    A partire dal mese di maggio e fino a settembre va concimata ogni due settimane usando del fertilizzante liquido mescolato all'acqua di irrigazione con un titolo elevato di Potassio e Fosforo. Si potano i rami eccessivi in modo da lasciare 5 steli principali che formeranno un bel cespuglio.

    Gli steli tagliati non li buttate perchè se messi a radicare, possono produrre delle nuove piante di Poinsettia.

    Per tutto ottobre e novembre sistemate la pianta ogni giorno o in luogo buio oppure copritela con una busta di polietilene nera per circa 15 ore al giorno (dalla 17,00 alle 8,00 del mattino del giorno dopo) . Durante le ore di luce si lascia la pianta in una zona luminosa della casa ma non al sole diretto senza concimarla e annaffiandola poco.

    Per Natale si avranno in questo modo le caratteristiche brattee rosse ed i fiori gialli.


    ANNAFFIATURA

    Va annaffiata solo quando il terriccio è quasi asciutto senza lasciare acqua stagnante nel sottovaso.


    TIPO DI TERRENO E RINVASO

    Il rinvaso va effettuato in primavera, alla ripresa vegetativa della pianta utiliizando un vaso di poco superiore al precedente. In ogni caso le dimensioni finali del vaso non devono superare i 20 cm in quanto diversamente, tenderebbe a sviluppare di più gli steli a scapito delle foglie.

    Amano terreni leggermente acidi con una buona quantità di torba in modo che rimangano leggeri per consentire l'arieggiamento delle radici.


    CONCIMAZIONE

    Sono piante che si concimano nel periodo dello sviluppo e della fioritura ogni 15 gg.


    PARASSITI E MALATTIE

    Foglie ingiallite che cadono

    Questo sintomo è da attribuire a correnti d'aria o al fatto che nella stanza non c'è un sufficiente ricambio dell'aria.
    Rimedi: spostare la pianta in una zona più adeguata.
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    Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie

    Macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie potrebbero significare che siete in presenza di Cocciniglia ed in particolare della Cocciniglia bruna. Per essere certi, si consiglia di fare uso di una lente di ingrandimento e si osservano. Confrontatele con la foto al lato. Sono caratteristiche, non ci si può sbagliare. Inoltre se provate a toglierle con un'unghia, vengono via facilmente.
    Rimedi: toglietele con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o se la pianta è grande ed in vaso, potete lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone. Per le Stelle di Natale più grandi e piantate all'aperto, potete usare degli antiparassitari specifici reperibili da un buon vivaista.
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    Sia le brattee che le foglie appaiono con zone decolorate e alla fine cadono

    Questa patologia è provocata da eccessive annaffiature e conseguenza marcescenza delle radici.
    Rimedi: controllare le radici ed eliminare eventuali radici marce (al tatto sono molli). Spolverarle con un fungicida ad ampio spettro ed aspettare almeno una settimana prima di procedere con le annaffiature per dare il tempo alle ferite di cicatrizzarsi. Per il futuro, regolare meglio le irrigazioni.


    Foglie che presentano delle macchie grigiastre e al tatto si sbriciolano producendo una polvere sottile
    Questo sintomo è un chiaro segnale di un attacco di Botritis sp. un fungo molto pericoloso.
    Rimedi: utilizzare dei fungicidi specifici che troverete nei negozi specializzati.
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    Presenza di piccoli animaletti biancastri su tutte le parti verdi
    Se notate dei piccoli insettini mobili di colore bianco-giallastro-verdastri siete quasi sicuramente in presenza di afidi o come comunemente sono chiamati "pidocchi". Osservateli con una lente di ingrandimento e confrontateli con la foto a lato, sono inconfondibili, non ci si può sbagliare.
    Rimedi: trattare la pianta con antiparassitari specifici facilmente reperibili nei centri specializzati.

    CURIOSITA'

    Questa stupenda euphorbiacea è stata introdotta per la prima volta in America dall'ambasciatore americano Poinsett (da cui il nome Poinsettia) dal Messico. L'ambasciatore era rimasto impressionata dalle colline messicane ricoperte da arbusti, alti anche più di due metri, con delle foglie rosse che gli indigeni utilizzavano per tingere le stoffe mentre il lattice veniva usato come insetticida.

    In America è stata inizialmente coltivata per ottenere fiori recisi, molto graditi dalle signore e successivamente come pianta da vaso.

    Gli steli secernano un latice molto velenoso.

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    LINGUAGGIO DEI FIORI E DELLE PIANTE

    Vedi "Stella di Natale - Il linguaggio dei fiori e delle piante"
     
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    [IMG]PREPARARE E TRAVASARE LA STELLA DI NATALE[/IMG]

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    Se siete riusciti a dalvare la stella di Natale dello scorso anno è il momento di rinvasarla dandole un vaso appena più grande (2cm di diametro in più possono basare). Utilizzare terriccio universale fertile e assicurare alla pianta 15 ore al giorno di buio fino alla fine di ottobre (se vogliamo che fiorisca). Mantenere la pianta delle 17 circa fino al mattino alle 8 in un locale non riscaldato e buio. Questo oscuramento obbligato è la conduzione indispensabile perchè tornando a ritmi di luce normali a novembre la pianta inizi a produrre le sue bellissime bratee.


    COME CONSERVARE LA STELLA DI NATALE

    E’ molto raro che le stelle di Natale (poinsettia euphorbia pulcherrima) rifioriscano in casa il secondo anno di vita. Solitamente si limitano a sviluppare qualche brattea colorata in febbraio/marzo. Questo fenomeno dipende dal fatto che le stelle di Natale sono piante che per fiorire necessitano di un periodo di illuminazione giornaliero inferiore alle 12 ore mentre nelle abitazione la lunghezza del periodo di illuminazione è maggiore perchè di sera si accendono le lampade.
    Soluzione: evitare la troppa luce, tenere la stella di Natale al buio.
    In bocca al lupo e felice anno nuovo!

    stella-di-natale

    STELLA DI NATALE. CONSIGLI SU COME MANTENERE BELLA LA STELLA DI NATALE

    E’ una pianta ornamentale diffusa nel periodo natalizio e fiorisce in pieno inverno. Resistente, facile da curare, ha una crescita moderata. L’altezza massima è di un metro, e la larghezza di 80 centimetri. Il fiore della pianta (la stella) è di colore rosso vivo, rosa o bianco, si chiama bratea, ed è in realtà una foglia modificata, e dura per qualche mese, mentre il fiore del centro è piccolo e giallo, con minuscoli sepali e petali, e ha una durata più limitata. La stella di Natale ha bisogno di una temperatura minima di 14 gradi, e va tenuta lontana dalle correnti d’aria, ma puo’ sopportare il freddo più intenso ma solo per brevi periodi, purchè non esposta al gelo.

    Ha bisogno di un ambiente luminoso, e durante l’inverno puo’ tollerare il sole diretto, ma va tenuto lontana dalle fonti di calore (non mettere vicino al termosifone). Le innaffiature devono essere scarse durante la fioritura, evitando i ristagni di acqua nel sottovaso. Ridurre l’acqua da privamera a mezza estate (periodo del riposo). Dopo la fioritura è normale che la pianta perda qualche foglia, senza che questo segnali malattie o sofferenza. Si puo’ nutrire comunque per qualche tempo con concimi a base di potassio o fosforo.

    In primavera si puo’ trasferire all’aperto in posizione riparata: a maggio tagliere la stella di Natale a metà (proteggersi le mani con i guanti perchè il lattiche ne fuoriesce è piuttosto irritante) e rinvasarla utilizzando un terriccio drenante a base di torba. L’operazione va eseguita con delicatezza perchè le radici e i fusti sono delicati.

    Per far rifiorire la stella di Natale da un anno all’altro è necessario mantenerla al buio 13/14 ore al giorno durante i mesi di ottobre e novembre. La carenza di acqua, la temperatura e gli eccessi di correnti d’aria sono molto dannosi per la stella.

     
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    Stella di Natale Poinsettia (Euphorbia pulcherrima): nuove cultivar, brattee blu, farla rifiorire...

    Le cultivar che si trovano in commercio ad oggi, sono tantissime e veramente stupende.
    Ci sono arancioni, gialle, rosa, bianche...in mille sfumature e dalle bratee più o meno grandi e di diverse forme.

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    Foto‭ ©‬ The Rocketeer Kevin Trotman

    Spero sempre, invece, che pongano fine alla manipolazione artificiale delle stelle di natale -poinsettia blu (colorate con colorante sistemico o direttamente sulle brattee), come fanno per i garofani e le rose blu.

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    Foto © The Rocketeer Kevin Trotman



    E' che purtroppo anche queste piante mi fanno tristezza se, come gli alberi di Natale, diventano simbolo di una cultura che è divorziata dalle piante e dalla natura.



    Invece, la pianta può rifiorire, ma è foto sensibile. Perchè la stella di natale rifiorisca devono esserle date 14 ore di buio totale al giorno per circa 6-8 settimane perchè le brattee colorate si formino.



    Quando ogni pericolo di gelate è passato, si può anche svasare e piantare all'aperto in piena terra con almeno 4 ore di sole al giorno (l'esposizione al sole deve essere graduale). La maggior parte delle stelle di Natale rispondono splendidamente a tale trattamento. In più si possono fare talee questa estate di 10-12 cm di lunghezza, attecchiscono molto facilmente.

    Un'ottima idea è quella di continuare a «pizzicare» le punte, cimandole, potandole per tutto l'anno fino a settembre.

    Questo innesca una crescita più folta, altrimenti tendono a crescere alte e allampanate, i loro steli diventano fragili e si rompono facilmente

    Portare i nuovi impianti e la pianta madre in casa prima della gelate e poi sottoporli ai giorni brevi dal primo ottobre per avviare la colorazione delle foglie. Devono essere mantenute ad una temperatura non inferiore a 18 °C e non superiore a 25-30 °C. Mettetela in uno stanzino buio dalle 17 alle 18 fino alle 7 o 8 tutti i giorni (le foglie apicali dovrebbe iniziare a colorarsi a fine novembre).
    Qualsiasi interruzione del programma di questo periodo buio può prevenire la formazione delle gemme.

    Se la Poinsettia ha poi una colorazione non uniforme spesso la causa è una cattiva uniformità di temperatura dovuta ad una scarsa circolazione dell'aria.
    Un buon fertilizzante liquido generico deve essere applicato una volta al mese. Lasciare asciugare tra un irrigazione e l'altra.

    Alcune cultivar di stelle di natale - (Euphorbia pulcherrima)


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    Strawberries N' Cream
    Foto © Lisa Hallett Taylor


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    Avantgarde Marble
    Foto © miss_leslie Leslie Johnston

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    Cortez Burgundy
    Foto © miss_leslie Leslie Johnston

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    Maren
    Foto © miss_leslie Leslie Johnston

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    Sonora White Glitter
    Foto © catface3

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    Snow White
    Foto © catface3

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    Ice Punch
    Foto © Bacon And Tofu Colleen and Sat Garcia

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    Winter Rose 'Marble'
    Photo © Lisa Hallett Taylor



    Nel loro habitat naturale, America centrale e Messico, e in zone che non si verificano gelate, le stelle di Natale sono perenni, e possono crescere fino al 3-4 metri piedi di altezza, dei piccoli alberi.

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    fonte:http://www.unquadratodigiardino.it/

     
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    La Stella di Natale bianca

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    Finalmente ci siamo. Il Natale è arrivato anche quest’anno e restano solo poche ore per correre alla ricerca dell’ultimo regalo. Come sempre, uno dei più apprezzati è la classica pianta, purché non si cada nella banalità, regalando la solita Stella di Natale o una qualunque pianta dai fiori rossi. Non fraintendete amici di PolliceGreen, non c’è nulla di male nel regalare una Euphorbia o una pianta con fioritura rossa, ma per non correre il rischio di sembrare monotoni, possiamo puntare su un dono un po’ più originale, quale può essere ad esempio la Stella di Natale bianca.

    Si tratta sempre di una Stella di Natale – direte voi – ma scegliere un colore diverso può comunque essere considerato sintomo di originalità e dare un tocco “delicato” al vostro regalo. Attenzione però, perché la Stella di Natale bianca ha bisogno di particolari accorgimenti in fatto di luce e temperatura. Il consiglio è quello di esporla in posizione luminosa, lontano dal calore dei termosifoni e ad una temperatura compresa tra i 16 ed i 18 gradi. Per il resto, la coltivazione è simile a quella della Stella di Natale classica, come dimostra la scheda che segue.


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    Euphorbia
    Fioritura: in inverno
    Impianto: nella stagione primaverile
    Tipo di pianta: arbustiva
    Altezza max: 50-60 centimetri ( in natura raggiunge anche i due metri)
    Esposizione
    La Stella di Natale bianca deve essere esposta in un luogo luminoso della casa, in modo che possa ricevere diverse ore di irradiazione diretta. Nella stagione calda può anche essere posta al di fuori delle mura domestiche, purché la temperatura ambientale si mantenga costantemente al di sopra dei 16°C.
    Terreno
    Il substrato deve essere sufficientemente drenato e composto per lo più di torba, sabbia e perlite.
    Innaffiatura
    Le irrigazioni devono essere regolari ma non abbondanti. Si consiglia dunque di bagnare il terreno ogni due o tre giorni, senza lasciare asciugare troppo il terreno tra un intervento e l'altro.
    Malattie e avversità
    Le principali malattie dipendono dall'eccesso o dalla carenza di acqua.
    Concimazione
    Per aiutare lo sviluppo della pianta è bene effettuare degli interventi di fertilizzazione in autunno, utilizzando del concime ricco di fosforo e potassio.
    Moltiplicazione
    La propagazione avviene per talea nella stagione primaverile.

     
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    Princettia, la Stella di Natale fucsia

    princettia

    Il rosso è il colore del Natale e questo vale anche per i fiori, non a caso la pianta di Natale per eccellenza, la Stella di Natale, è caratterizzata dalle grandi brattee rosse, ma se volete essere originali e stupire tutti, regalate una Stella di Natale rosa o fucsia.

    No, non è uno scherzo né un incitamento a colorare di rosa una normale Stella di Natale, bensì l’intento di presentarvi Princettia, la Stella di Natale color fucsia, ottenuta dall’ibridazione interspecifica dell’Euphorbia pulcherrima, ossia la Stella di Natale.

    Questa pianta è stata realizzata due anni fa dall’ibridatore giapponese Suntory ed è distribuita da Moerheim New Plant in collaborazione con Lazzeri, Beekenkamp, Florensis, Kientzler Jungpflanzen; nonostante il suo colore insolito, la Princettia ha riscosso un buon successo sia tra esperti che tra i compratori, convinti del valore della pianta sia per la novità del colore, sia per le sue caratteristiche colturali.

    La Princettia si caratterizza, infatti, per la sua crescita molto più compatta rispetto alla Stella di Natale classica, si attesta ad un’altezza di circa 20-25 centimetri, ed è disponibile in quattro diverse sfumature di rosa: “Soft Pink”, “Dark Pink”, “Hot Pink” e “Pink”.

    La Princettia possiede anche una maggiore ramificazione rispetto alla Stella di Natale comune, e ciò si traduce con una maggiore copertura delle brattee e dei fiori; inoltre, la Princettia può essere coltivata a temperature più basse rispetto alle Stelle di Natale, infatti la temperatura ideale sarebbe quella compresa tra i 17 e i 20°C, ma può vivere anche all’aperto a temperature di 5-10°.

    La Princettia è disponibile in vasi da 7, 10, 12, 14 e 17 centimetri, ma pare che la misura ideale sia quella da 12 centimetri. Per informazioni sulla Princettia e sul suo prezzo di vendita, consultate il sito www.lazzeri.com, dedicato alla Floricoltura o, se conoscete l’inglese, il sito dedicato www.princettia.eu.

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    Stella di Natale: la “Christmas Beauty Nostalgia”

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    La stella di natale, a livello floreale, rappresenta il simbolo della festa per eccellenza. Il suo colore rosso accende di speranza e felicità ogni casa. E come pianta natalizia, è sicuramente quella più amata. Ancor più dell’abete per fare l’albero di natale, spesso acquistato od utilizzato in una forma non naturale. Le sue brattee sono la decorazione ideale. E c’è chi per questo motivo ne ha “creata” una versione nuova di zecca, la “Christamas beauty nostalgia”.

    Avevamo già visto in passato delle stelle di natale non caratterizzate dal loro ordinario colore rosso acceso. Ricordate la Princettia? Per chi non ne fosse a conoscenza si tratta di un particolare ibrido dell’Euphorbia pulcherrima di colore fucsia nato tre anni fa per volontà ed estro dell’ibridatore giapponese Suntory. Con la stella di natale “Christmas Beauty Nostalgia” si supera addirittura questo confine, puntando ad una pianta dall’aspetto delicato, particolare anche nelle brattee, le quali sembrano addirittura più morbide nelle linee.

    Di certo il contrasto con l’originale c’è ed è molto spiccato. Questa stella di natale color pastello di certo appare più adatta in molti e differenti contesti arredativi. Le brattee giocano su un particolare mix rosa cipria, verde pastello e color crema. Un insieme davvero unico e di rara bellezza. Questa particolare pianta natalizia è entrata di diritto tra le novità più interessanti di questo anno e senza dubbio del natale 2011. Come già accennato, anche le brattee diventano più piene ed arrotondate, quasi a seguire con le loro linee la dolcezza maggiore che la pianta esprime attraverso il colore.

    Ottenere una Christmas Beauty Nostalgia al momento non è facilissimo. Appena lanciata, è disponibile solo attraversi canali specifici e, sebbene siano facilmente raggiungibili attraverso una semplice ricerca in rete spesso e volentieri si tratta di interlocutori posti al di fuori dai confini nazionali. Il gioco però, va detto, vale la candela.



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    Euforbia, non solo Stella di Natale


    Euphorbia

    Oltre alla ben nota stella di natale, il genere euforbia comprende un vastissimo numero di piante assai diverse fra loro, di seguito vi illustro con una breve panoramica le specie più diffuse:

    Euphorbia flanaganii : splendida pianta suffruticosa caratterizzata da gambi piuttosto esili e carnosi lunghi 15-20 cm; occasionalmente produce numerosi fiori con brattee gialle.

    Euphorbia fulgens: specie arbustiva, conosciuta anche come Euphorbia jacquinaeflora. Le foglie sono strette e lanceolate, i fusti sono incurvati; la pianta raggiunge 1,2 m di altezza. I fiori, con brattee rosse, sbocciano in inverno.
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    Euphorbia milii (sin. Euphorbia splendens): è un alberello semisucculento che viene coltivato come le euforbia suffruticose. I suoi steli sono molto spinosi, con foglie terminali; la pianta raggiunge i 45 cm di altezza. In inverno sbocciano i fiorellini bianchi circondati da grandi brattee rosso brillante . La varietà “Tananarivae” possiede brattee gialle.
    Euphorbia-fulgens
    Euphorbia pulcherrima: più comunemente conosciuta coi nomi di Poinsettia pulcherrima e “stella di Natale“, è un arbusto a foglia caduca, originario del Messico che, coltivato in casa, raggiunge 1,2-1,5 m di altezza. Le foglie, grandi, leggermente lobate, sono portate da esili steli ramificati. I fiori, piccoli e gialli, compaiono in inverno sebbene si possano fare sbocciare in ogni stagione con la forzatura artificiale. Essi sono circondati da grandi brattee brillanti disposte a stella intorno ai fiori e tra le foglie verde opaco. Il colore delle brattee varia a seconda della varietà dal crema al rosso acceso, allo scarlatto o al rosa.
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    Euphorbia tirucalli: può raggiungere 1,2 m di altezza. Possiede steli tondeggianti e carnosi con foglie veramente minuscole e raramente fiorisce, dimodoché il suo aspetto è piuttosto scarno ed esile.
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    Euphorbia trigona: eretta, suffruticosa e ramificata, con steli grossi e costolosi verde scuro, decorati da segnature giallastre. Fiorisce raramente.

    Attenzione:

    iI lattice di molte euforbia è velenoso, si deve perciò stare attenti quando si maneggia la pianta; quando si prendono le talee bisogna lavarsi le mani accuratamente o meglio ancora usare dei guanti per giardinaggio.



    Stella di Natale: cure, riproduzione e leggende

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    Quando si parla di Natale, non ci si può esimere dal pensare ad una pianta ben specifica: la Stella di Natale. L’Euphorbia Pulcherrima, nota in botanica anche con il nome di poinsettia è una delle piante più diffuse in tutto il globo per ciò che concerne il periodo natalizio. E’ molto apprezzata in tal senso perché la sua colorazione ne rispecchia lo spirito appieno: le infiorescenze giallo dorate, le brattee rosso acceso, ed il verde dei fusti e delle foglie.

    Il nome con il quale l’euphorbia viene normalmente riconosciuta deriva proprio dalla forma delle sue grandi brattee, le quali si dispongono a forma di stella. La pianta, di natura perenne, nel proprio habitat può arrivare a raggiungere i due metri di altezza: più comunemente è possibile trovare in commercio delle piantine alte non più di 15 cm.

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    Le cure
    Vediamo come prenderci cura della stella di natale. Finchè le brattee persistono sulla pianta, quest’ultima avrà bisogno di essere esposta alla luce, anche d’inverno, il più possibile al riparo da sbalzi termici e se possibile ad una temperatura di circa 22°C. il fatto che possa essere considerata una pianta invernale perché regalata nel periodo natalizio non deve portare a pensare che non debba essere irrigata o sia in grado di sopportare il gelo.
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    La pianta dovrà essere annaffiata in modo costante ma senza esagerazioni, moderatamente. E potrà essere portata all’esterno con l’arrivo della primavera, senza però che i raggi del sole possano colpirla direttamente. Non preoccupatevi se ad un certo punto le foglie cadranno e le brattee si seccheranno: ciò significa che la stella di natale è semplicemente entrata nel suo periodo di riposo vegetativo.

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    Se avete intenzione di farla sopravvivere fino all’anno seguente, quando potrà naturalmente rifiorire, potate gli steli per un terzo della loro lunghezza e tenetela all’esterno o un una stanza luminosa ma non troppo calda. Con l’arrivo della primavera reinvasatela in un vaso leggermente più ampio di quello nel quale era conservata utilizzando un mix di sabbia, torba e terriccio di foglie sminuzzate. Con l’arrivo del mese di maggio, fino a settembre, concimatela ogni venti giorni con del concime liquido contenente azoto e potassio.
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    Non sempre le brattee rinasceranno rosse. Ma vi è un modo di forzare il processo: da settembre mantenete la pianta in un luogo buio ad una temperatura che non scenda oltre i 15°C. Altrimenti avvolgetela su un sacco di plastica nero che avrete opportunamente forato.

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    Moltiplicazione per talea
    L’euforbia pulcherrima può essere moltiplicata per talea. Come? Molto semplice: utilizzando i getti tagliati nella potatura come delle vere e proprie talee. Basterà prima di tutto prendere la parte recisa e immergerla nell’acqua, ed in seguito inserire ogni singola talea in vasi di circa 7 cm di diametro con composta mista a metà di torba e sabbia grossa.
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    Come si fa comunemente per le talee, bisogna poi coprire i vasi con sacchetti di plastica trasparente mantenendo la temperatura costante tra i 18 ed i 21 gradi. Una volta che le nuove foglie avranno iniziato a crescere, si prenderanno le piantine e si sposteranno in vasi più grandi, mettendo in atto le cure che vi abbiamo sopra descritto per le piante adulte, sia per ciò che riguarda il mantenimento, sia per ciò che concerne l’ottenimento del classico colore natalizio.

    Stella di Natale: è tossica, attenzione ai bambini
    La poinsettia è una pianta molto bella a vedersi, caratteristica nel suo essere così “natalizia” per via dei colori. A tutta questa bellezza, come il rovescio di una stupenda medaglia, corrisponde però anche una certa tossicità. Un problema che essenzialmente non tocca più di tanto gli adulti che di sicuro non metteranno mai in bocca ina foglia o una brattea.
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    Al contrario dei bambini o degli animali domestici, che attirati dal colore sgargiante della pianta potrebbero avere voglia di “assaggiare” la pianta. In particolare bisogna fare attenzione al lattice che esce dalle foglie e dal fusti : a contatto con la pelle può provocare infatti prurito, bruciore e piccoli eritemi, soprattutto a contatto con gli occhi.
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    In caso di ingerimento del lattice, contattate immediatamente il vostro medico o recatevi al Pronto Soccorso più vicino: l’ingestione può infatti provocare nausea, vomito e diarea. Per evitare questo tipo di conseguenze, il consiglio è ovviamente quello di posizionare la pianta il più possibile lontana dalla portata dei bambini, e come accennato degli animali, se ne avete in casa.
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    Princettia, la stella di natale fucsia
    Non molti ne sono a conoscenza, ma grazie ad un esperimento di ibridazione interspecifica dell’Euphorbia pulcherrima, si è stati in grado di ottenere una stella di natale color fucsia. L’idea è venuta circa tre anni fa all’ibridatore giapponese Suntory. Distribuita attraverso canali specifici, nonostante il suo particolare colore è stata in grado di raccogliere, sia tra gli esperti che tra la popolazione, un certo successo. La crescita della princettia è decisamente più compatta rispetto alla sua “pianta madre”.

    La sua altezza massima si aggira intorno ai 20-25 cm ed è caratterizzata da una maggiore ramificazione rispetto alla normale stella di natale. E’ dotata inoltre di una maggiore resistenza, essendo in grado di resistere a temperature comprese tra i 5 ed i 10°.

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    Storie e leggende della stella di natale
    Non si hanno molte notizie per ciò che riguarda l’origine del nome scientifico della stella di natale. L’ipotesi più accreditata è quella che il nome derivi da quello che per primo parlò del lattice contenuto nella pianta: Euforbio, medico di Giuba re dei Numidi. Poco diffusa in Europa fino all’Ottocento, la pianta era considerata quasi sacra dagli abitanti del Messico.

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    Come prendersi cura della Stella di Natale


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    Per i botanici si chiama Euphorbia pulcherrima, ma è conosciuta anche come Poinsettia dal cognome del generale Poinsett che dal Messico la introdusse negli Stati Uniti. Per tutti però ormai è la Stella di Natale e dona colore alle nostre case nei giorni di festa. Ecco come prendersene cura tutto l'anno.


    Occorrono:
    Fertilizzante liquido, cesoie affilate per la potatura, un vaso nuovo a primavera
    Scopri come fare:


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    1
    I Messicani utilizzavano le foglie rosse per tingere i tessuti; oggi questo uso si è perso, però proprio il colore acceso delle brattee che circondano i piccoli fiori ha decretato la fortuna della Euphorbia, rendendola pianta ornamentale per eccellenza. Il nostro compito è quindi mantenere la nostra Stella quanto più rigogliosa possibile affinché si possano apprezzare al meglio i suoi colori anno dopo anno.
    2
    Parliamo della luce e quindi della collocazione. La Stella di Natale è un arbusto, da noi coltivato in vaso ma nei Paesi latinoamericani e in Sudafrica lasciato crescere all'aperto fino a 2-3 metri di altezza. E' una pianta fotoperiodica, cioè regola il suo periodo di fioritura sulla base della quantità di luce che riceve; per fiorire a dicembre, deve essere mantenuta da fine settembre a fine novembre in un ambiente poco luminoso, dove non abbia più di otto ore di luce al giorno. Invece, durante la fioritura, che va all'incirca da dicembre a febbraio, la sua posizione deve essere in un luogo molto luminoso al fine di conservare vivaci i colori. In primavera va portata all'aperto, dove resterà fino all'inizio dell'autunno, tenendola protetta però dal solleone estivo.


    3
    La temperatu ra. Arrivando dai climi esotici, la Poinsettia non sopporta il freddo invernale: la sua temperatura ideale è fra i 14 e i 22 gradi.

    Perciò, durante l'inverno scegliete con attenzione la collocazione nel vostro appartamento: deve essere un luogo luminoso ma lontano da termosifoni e caminetti. Evitate anche le correnti d'aria..
    4
    Innaffiature e concimazione. Durante il periodo della fioritura e in primavera-estate la terra va bagnata ogni due o tre giorni; ma quando la pianta sta perdendo le foglie a fine inverno e nel momento di riposo tra ottobre e novembre concedetele l'acqua non più di una volta a settimana. Mai lasciare ristagno nel sottovaso, per evitare il marciume delle radici. Va concimata con un fertilizzante liquido contenente Potassio e Fosforo nel periodo della fioritura e dello sviluppo primaverile, una volta ogni due settimane.
    5
    Potature e rinvasi. Insieme al periodo di riposo autunnale, questi sono i fattori fondamentali per garantirsi una pianta rigogliosa. La potatura si effettua verso marzo, quando la fioritura è terminata e sono ormai cadute tutte le brattee rosse; tagliate i rami a dieci centimetri dalla base e bagnate la zona di taglio con acqua calda per fermare la fuoriuscita di lattice (attenzione, perché è velenoso). Dopo circa un mese, in cui avrete ridotto le innaffiature, la pianta comincerà a ricrescere ed è arrivato il momento per rinvasarla in un contenitore più grande, che le permetterà di espandere le radici. Usate terra mista a torba e cominciate a concimare, il terreno deve essere acido. Se vedete una crescita irregolare o un numero di rami eccessivo, potete effettuare delle piccole potature; è comunque un lavoro da terminare a luglio poiché si impone il periodo di riposo. Appena arrivano i primi temporali autunnali, portate il vaso in casa e iniziate il periodo di scarsa illuminazione che vi garantirà foglie rosse a Natale.
    6
    Malattie. La Stella di Natale potrebbe essere attaccata dalla Cocciniglia, che si rimuove dalla parte inferiore delle foglie usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcol. Occorre invece un antiparassitario se sono arrivati gli afidi, piccoli insetti bianchi che si muovono sulle foglie. Se le foglie ingialliscono e si arricciano fino a cadere, significa che alla pianta manca luce o acqua; al contrario, avete innaffiato troppo se alcuni punti delle brattee sembrano senza colore o diventano neri. In questo caso, bisogna intervenire controllando le radici ed eliminando quelle che appaiono marce.

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    Consigli:
    La Stella di Natale è una pianta molto decorativa, che sta bene da sola. Per una composizione, provate l'accostamento con la felce



    Come far rifiorire una stella di Natale

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    Durante le feste natalizie capita spesso a tutti di ricevere in dono, o di regalare, una bellissima stella di natale rossa o bianca. Queste piante bellissime però, di solito, una volta finita la loro fioritura, non fioriscono più, al contrario, deperiscono, si seccano e muoiono. Proviamo insieme a far fiorire nuovamente una stella di Natale.

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    Scopri come fare:

    1
    La stella di Natale, nome scientifico Euphorbia pulcherrima, è la pianta più regalata e più acquistata durante il periodo natalizio.
    Dopo poco tempo che la pianta è in casa, però, si nota la caduta prima delle foglie verdi e poi delle brattee rosse o bianche.
    A questo punto, per evitare che la tua stella di Natale muoia, fai così:
    2
    Durante le feste, scegli per la tua pianta un posto riparato da correnti calde o fredde.
    Passate le feste, prendi una forbice da pota e taglia tutti i rami a una decina di cantimetri dal fusto principale.
    Togli la pianta che hai potato dal suo vaso e mettila a dimora in un altro vaso un pochino più grande del precedente.


    3
    Prima di rinvasarla devi ridurre un pò l'apparato radicale della pianta.
    Per fare ciò utilizza le mani nude, oppure la stessa forbice con la quale ne hai potato i rami.
    Nel nuovo vaso dovrai mettere del buon terriccio organico, poi mettere la pianta, poi aggiungere altro terriccio.
    Poi devi compattare accuratamente con il palmo delle mani. .
    4
    Innaffia ben bene e metti la stella di Natale a riposo in un luogo fresco e luminoso della tua casa.
    Verso la fine di febbraio porta la tua pianta fuori in balcone, sempre un pò al riparo da venti troppo freddi.
    In primavera spostala in un luogo semisoleggiato.
    La tua pianta, così trattata, rifiorirà nuovamente.

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    La leggenda della stella di Natale

    Era la vigilia di Natale, in fondo alla cappella, Lola, una piccola messicana, in lacrime pregava: “Per favore Dio mio, aiutami! Come potrò dimostrare al bambino Gesù che lo amo? Non ho niente, neanche un fiore da mettere a piedi del suo Presepe”. D’un colpo apparve una bellissima luce e Lola vide apparire accanto a lei il suo Angelo Custode. “Gesù sa che lo ami, Lola, lui sa quello che fai per gli altri. Raccogli solo qualche fiore sul bordo della strada e portalo qui”, disse l’Angelo. “Ma sono delle cattive erbe, quelle che si trovano sul bordo della strada”, rispose la bambina. “Non sono erbe cattive, sono solo piante che l’uomo non ha ancora scoperto quello che Dio desidera farne”, disse l’Angelo con un sorriso. Lola uscì e qualche minuto più tardi entrò nella cappella con in braccio un mazzo di verdure che depositò con rispetto davanti al Presepe in mezzo ai fiori che gli altri abitanti del villaggio avevano portato. Poco dopo nella cappella si senti un breve sussurro, le erbe cattive portate da Lola si erano trasformate in bellissimi fiori rossi, rosso fuoco. Da quel giorno le stelle di Natale in Messico sono chiamate “Flores de la Noce Buena”, “fiori della Santa Notte”.

     
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    La stella di Natale: quale significato?
    Perché si regala come augurio di buon Natale?



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    I primi europei a scoprirla furono gli spagnoli che, giunti nella odierna Città del Messico nel 1520, la notarono fra una moltitudine di fiori e frutti, trasportati in canoa dagli abitanti del luogo.
    La Stella di Natale era, infatti, coltivata già da Indios e Aztechi per cui era un fiore simbolo di purezza. Secondo una leggenda messicana, alcune gocce di sangue di una dea, morta per amore, si riversarono sulle brattee della Poinsettia (è il nome botanico della pianta) regalandole il magnifico colore rosso intenso, che tanto apprezziamo.
    Ma c’è anche un’altra leggenda messicana, più famosa che avvolge la pianta: si dice infatti che molti secoli fa, durante la notte di Natale, una bambina, di nome Lola, era in chiesa ed ammirava i doni che le persone più ricche portavano all’altare. La povera bimba soffriva per non poter fare altrettanto, desiderava mostrare a Gesù il proprio amore, ma non aveva i mezzi per farlo. Una voce però le suggerì di uscire e di raccogliere un fascio di sterpi e erbe che, depositate sull’altare, si trasformarono in meravigliose stelline rosse, che sembravano splendere alla luce delle candele. Tutti i presenti pensarono a un miracolo e, da allora la Poinsettia divenne il simbolo del donare, dell’amore verso il prossimo e la fiducia illimitata.


    stella_albero1a-1Così, l’amore che si nasconde dietro questa leggenda, cominciò a diffondersi largamente in America Latina e, durante una processione natalizia, la vide un diplomatico statunitense che la introdusse negli Stati Uniti e in tutto il mondo occidentale: in Francia prende il nome di Etoile d’amour (Stella d’Amore) e viene commercializzata per la Festa della Mamma, mentre in Centro-America prende il nome di Hoja encendida (Foglia infuocata) e simboleggia la passione, nei paesi di lingua inglese è conosciuta come Christmas Flower o Christmas Star (Fiore o Stella di Natale).
    La popolarità in Italia è arrivata soltanto due secoli fa, quando venne usata per adornare la Basilica di San Pietro, ma ora secondo i dati ufficiali, ogni anno, se ne vendono circa 20.000.000 di esemplari!
    Siamo abituati a vedere la pianta nel suo piccolo vasetto ma, in Messico, la stella di Natale vive all’aria aperta tutto l’anno, infatti si possono ammirare veri e propri alberi ai lati delle strade. Inoltre è utilizzata per ricavare una sostanza colorante dalle sue brattee rosse, per tingere la lana, mentre dal suo lattice gli Indios traggono un potente medicinale per combattere gli stati febbrili.


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    fonte:http://www.favolefantasia.com/

     
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