Daniele Silvestri, figlio di Alberto, autore televisivo e sceneggiatore, debutta ufficialmente nell'estate del 1994 con il primo disco omonimo, aggiudicandosi la Targa Tenco per il miglior album d’esordio. L'anno dopo partecipa al Festival di Sanremo, nella sezione nuove proposte, con L'uomo col megafono, ricevendo il premio "Volare" della critica per il miglior testo letterario. Il singolo successivo dal titolo Le cose in comune si aggiudica la Targa Tenco come canzone dell'anno. Entrambi i brani sono inclusi nel suo secondo album Prima di essere un uomo. Nel giugno 1996 Silvestri firma la colonna sonora del film Cuori al verde di Giuseppe Piccioni e le musiche dello spettacolo teatrale "Repertorio dei Pazzi della Città di Palermo", diretto da Nini Ferrara, che riceve il Premio Nazionale ETI Giovani per il Teatro. Diversi brani entreranno a far parte del terzo disco di Silvestri, il doppio album Il Dado, pubblicato nell'ottobre dello stesso anno. Nella sua band figura anche Max Gazzé al basso. In questo album è contenuto uno dei brani più noti di Silvestri, Cohiba, ispirato alla Rivoluzione cubana ed alla figura di Che Guevara.
Nel maggio del 1997 si esibisce come attore e cantante al fianco di Rocco Papaleo nello spettacolo teatrale Rosso fiammante bloccato neve dubbi vetro tesi infinito. Pochi mesi dopo inizia il tour del FrankensteINmusical, con Tullio Solenghi, di cui scrive la colonna sonora originale. A fine luglio vola a l'Avana, a Cuba, per partecipare al Festival della Gioventù Comunista. L'anno dopo esce il film Barbara di Angelo Orlando, in cui Silvestri ha un ruolo di comparsa nella parte di se stesso oltre a firmare alcuni brani della colonna sonora. Nel 1999 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo con il brano Aria, incentrato sul tema della vita carceraria, e riceve il premio della Critica "Mia Martini" e quello per il miglior testo. Subito dopo pubblica il suo quarto album, Sig. Dapatas e firma le musiche di Albania, un film di Fabrizio Maria Cortese, con Giancarlo Giannini. Silvestri si aggiudica il Premio "Laurea De André" 1999. Nell'estate del 2000 firma le musiche di Tango, spettacolo teatrale di Francesca Zanni ispirato al dramma dei desaparecidos argentini. Ad ottobre pubblica Occhi da orientale - Il meglio di Daniele Silvestri, una raccolta che contiene anche tre inediti. Intanto nasce il suo sito ufficiale ed i fans realizzano una web-radio che trasmette solo brani di Silvestri.
Nel 2002, torna al Festival di Sanremo con Salirò, si classifica quattordicesimo, ma ottiene un successo di pubblico strepitoso, anche grazie alla messa in scena di un esilarante balletto con l’attore Fabio Ferri. Anche stavolta vince il premio della Critica "Mia Martini" e successivamente si aggiudica ben quattro premi all'Italian Music Award per il miglior singolo, il miglior videoclip, il miglior arrangiamento e la miglior composizione musicale. Seguono due singoli, Sempre di domenica e Il mio nemico, inclusi in Unò-duè, il suo sesto album. Nel 2003 pubblica un libro, L'Autostrada, che descrive l'ultimo tour e la sua attività musicale attraverso foto, testi inediti e pagine di diario. Allegato al libro c'è anche un cd-rom che contiene 24 mp3 inediti e vari contributi video. Nel 2004 esce il suo primo live Livre trânsito, con l'inedito Kunta Kinte, co-firmato da Frankie HI-NRG MC, e le sue interpretazioni di due brani scritti in passato per altri interpreti: Il secondo da sinistra cantato da Mina nell'album Veleno del 2002 e la ghost-track Il fiume e la nebbia scritta per Fiorella Mannoia e pubblicata nell'album Belle speranze del 1997. L’anno si conclude con un concerto a Maputo, in Mozambico, in favore della Campagna di solidarietà Roma-Maputo Andata e Ritorno. Nel 2007 arriva quarto al Festival di Sanremo con il brano La paranza. Il 2 marzo segue l'uscita del suo ottavo album intitolato Il latitante. Insieme al singolo Mi persi, la canzone fa parte della colonna sonora del film Notturno bus, con Valerio Mastandrea e Giovanna Mezzogiorno. Vince il David di Donatello per la miglior canzone originale. Il secondo singolo de Il latitante, intitolato Gino e l'alfetta, è stato adottato come inno ufficiale del Gay Pride 2007 tenutosi a Roma. In seguito viene estratto A me ricordi il mare in collaborazione con Vincenzo Andrea "Il Bove" Leuzzi, cantante degli Otto Ohm. Il 9 maggio 2008 esce Monetine, la sua prima vera raccolta, un doppio album con DVD che racconta quindici anni di musica con videoclip, 5 nuove versioni - Monetine, Dove sei, Idiota, L'Uomo intero, La Classifica - i due inediti Senza far Rumore e Una giornata al mare di Paolo Conte, la prima cover a trovare spazio in un album di Silvestri, e la versione inedita de Il mondo stretto in una mano.
Discografia
Album 1994 - Daniele Silvestri 1995 - Prima di essere un uomo 1996 - Il dado 1999 - Sig. Dapatas 2000 - Occhi da orientale - Il meglio di Daniele Silvestri 2002 - Unò-dué 2004 - Livre trânsito 2007 - Il latitante 2008 - Monetine Singoli [modifica] 1994 - Voglia di gridare 1995 - L'uomo col megafono 1995 - Le cose in comune 1996 - Un giorno lontano 1996 - Banalità 1997 - Cohiba (Remix) 1997 - Cohiba 1998 - Strade di Francia 1999 - Aria 1999 - Amore mio 2000 - Occhi da orientale 2002 - Salirò 2002 - Sempre di domenica 2002 - Il mio nemico 2004 - Kunta Kinte 2007 - Mi persi 2007 - La Paranza 2007 - Gino e l'alfetta 2007 - A me ricordi il mare (feat. Otto Ohm) 2008 - Monetine 2008 - Una giornata al mare Collaborazioni [modifica] 1997 - Foca Rocco Papaleo (dall'album Che non si sappia in giro) 1997 - Al fratello che non ho Fiorella Mannoia (dall'album Belle speranze) 1997 - Il fiume e la nebbia Fiorella Mannoia (dall'album Belle speranze) 1997 - La storia Tiromancino 1997 - Dying again Tiromancino 1998 - L'amore pensato Max Gazzé 1999 - Liberi tutti Subsonica (dall'album Microchip emozionale) 2000 - La rivoluzione PFM 2000 - K.N.A. PFM 2000 - Automaticamente PFM 2000 - La quiete che verrà PFM 2000 - La polvere PFM 2002 - Odore Giuliodorme 2002 - Che senso ha Giuliodorme 2002 - Il secondo da sinistra Mina 2002 - Non si può essere seri a diciassette anni Têtes de bois (su musica di Leo Ferrè) 2007 - Il bersaglio Mughen 2007 - A me ricordi il mare Otto Ohm Videoclip [modifica] 1994 - Il flamenco della doccia 1994 - Voglia di gridare(regia di Mario Addis) 1995 - Le cose in comune (regia di Alex Infascelli) 1996 - Hold Me (regia di Alex Infascelli) 1997 - Cohiba 1997 - Banalità 1998 - Strade di Francia 1999 - Amore mio (regia di Francesco Fei) 1999 - Aria (regia di Ago Panini) 2002 - Salirò (regia di Andrea Linke) 2002 - Sempre di domenica (regia di Ago Panini) 2002 - Il mio nemico (regia di Marco Pavone) 2004 - Kunta Kinte 2007 - Mi Persi (regia di Davide Marengo) 2007 - La Paranza (regia di Francesco Cordio) 2007 - Gino e l'alfetta (regia di Alex Infascelli) 2007 - A me ricordi il mare 2008 - Monetine 2008 - Una giornata al mare (regia di Francesco Calabrese)
Salirò Salirò Tra le rose di questo giardino Salirò salirò Fino a quando sarò Solamente un punto lontano. Pompa…pompa…pompa…pompa. Preferirei Stare seduto sopra il ciglio di un vulcano Mi brucerei Ma salutandoti dall'alto con la mano. E invece sto sdraiato Senza fiato Scotto come il tagliolino al pesto che ho mangiato E resto qui disteso Sul selciato ancora un po' Ma prima o poi ripartirò. Accetterei Di addormentarmi su un ghiacciaio tibetano Congelerei Ma col sorriso che si allarga piano piano (come De Niro, ma più indiano) e invece sto sdraiato senza fiato sfatto come il letto su cui prima m'hai lasciato e resto qui distrutto disperato ancora un po' ma prima o poi ripartirò. E salirò salirò Salirò salirò Fra le rose di questo giardino Salirò salirò Fino a quando sarò Solamente un ricordo Lontano. E salirò salirò Salirò salirò Fino a quando sarò Solamente un puntino… …lontano preferirei ricominciare piano piano dalla base e tra le rose lentamente risalire e prenderei tra le mie mani le tue mani e ti direi: "amore in fondo non c'è niente da rifare". E invece Più giù di così C'è solo da scavare Per riprendermi per riprenderti ci vuole un argano a motore Salirò salirò Salirò salirò fra le rose di questo giardino Salirò salirò Fino a quando sarò Solamente un ricordo lontano. Salirò Salirò-o Non so ancora bene quando Ma provando e riprovando Salirò salirò Fino a quando sarò Solamente un punto Lontano Lontano Lontano Lontano
Io so' testardo c'ho la capoccia dura e per natura non abbasso mai lo sguardo è un'esigenza perché c'ho 'na pazienza da leopardo e so' testardo e non mi ferma gnente vado sempre avanti fino al mio traguardo indifferente e non m'importa gnente se ritardo
io so' de legno e sembro muto e sordo ma le tue parole, sta' tranquillo che me le ricordo e qualche volta me le segno
io so' de coccio quello che dico faccio io so' uno che, comunque vada le promesse le mantiene che poi nemmeno me conviene molto
perché so' un muro e pure se t'ascolto fondamentalmente so' sicuro che la tua vita è appesa a un filo e io c'ho le forbici
però se ancora un po' mi piaci la colpa e dei tuoi baci che m'hanno preso l'anima de li mortacci tua
Io so' De Chirico dico in senso simbolico c'ho un controllo diabolico quasi artistico del mio stato psicofisico e se hai capito, mo' traducilo
e so' tenace perché alla gente piace ma è evidente che con un coltello mi puoi fa' cambia' opinione aho, so' testardo ma mica so' cojone
io so' de marmo ma tu m'hai sbriciolato perché so' testardo fino al punto che so' sempre innamorato pure se tu m'hai già scordato - (e infatti l'hanno vista...) - m'hanno informato!
però se ancora un po' mi piaci la colpa è dei tuoi baci che m'hanno preso l'anima de li mortacci tua
Torna Daniele Silvestri dopo un’ assenza di tre anni, con due singoli, “Monito®” e “Ma che Discorsi” per anticipare il suo nuovo album S.C.O.T.C.H, in uscita il prossimo 29 marzo.
Inconsueto questo modo di presentare un album con due singoli diversi, che affrontano tematiche differenti: satira politica, che non risparmia critiche al nostro attuale scenario, in “Monito®”; amore o per meglio dire incertezze sulla vita di coppia in “Ma che Discorsi”. Il motivo di questi due singoli è presto spiegato: perché così sarà l’album S.C.O.T.C.H, tematiche diverse, contrapposte.
Ad un ritmo scanzonato e veloce “Ma che Discorsi” affronta la vita di coppia all’interno di una relazione in cui dominano l’incertezza e l’incoerenza, intenta a chiedersi se quella che si sta vivendo sia la storia giusta o meno ( E poi con quello che succede in una storia come questa non è che ti può chiedere se sia la strada giusta ad ogni angolo ogni semaforo che c’è”.), fino a ravvisare, con tutti i problemi che oggi si hanno, che non è il caso di porsi anche questo problema (ma che discorsi) ma anzi è meglio viverla per quel che è ( E poi con quello che succede in una vita come questa forse è meglio se la strada non è proprio quella giusta) Gradevole radiofonica, lascia spazio ad interpretazioni sulle incertezze dell’amore e la paura di aver sbagliato scelta.
Arriva S.C.O.T.C.H. il nuovo album di Daniele Silvestri
Era dal 2007, dai tempi in cui cantò a Sanremo le lodi della paranza, che Daniele Silvestri non pubblicava nuovi dischi. In questi quattro anni il suo principale impegno sono stati i numerosi concerti che lo hanno portato in giro per la Penisola, un tempo sufficientemente lungo per meditare su nuovi lavori ed esprimere le aperture a diverse influenze melodiche, riassunte in quindici canzoni. Il nuovo disco, in uscita il 29 marzo, si intitola S.C.O.T.C.H , acronimo di possibili frasi come: Sembrerebbe Coincidere Oggi Tokio Con Hiroshima, oppure Settuagenario Cavaliere …
Daniele Silvestri diventa “attore-marionetta” per il suo nuovo videoclip: il musicista insieme a Lisa Lelli è infatti il protagonista del video di “Ma che discorsi”, primo singolo estratto dall’album “S.C.O.T.C.H.” (Sony Music) e brano tra i più trasmessi in radio in queste settimane che precedono l’estate. Ed è proprio l’ambiente vacanziero a caratterizzare il soggetto di questo video dal tono scanzonato e divertente che prende spunto dall’atmosfera surreale della musica e delle parole della canzone che racconta la quotidianità di un rapporto di coppia vissuto all’interno di un’automobile nel traffico cittadino: nel video, Daniele e Lisa girano per le vie di Fregene fino ad arrivare in spiaggia. Il video è stato realizzato con il ‘pixelation’, una tecnica di realizzazione anni ’70. Il concept è stato selezionato dallo stesso Silvestri tra una rosa di proposte provenienti da alcuni degli autori fondatori del cineclub romano “Kino”, a cui l’artista aveva proposto un concorso. La clip è composta da più di 2500 foto scattate durante un percorso di circa 600 metri fatto con la fanta-auto. Per ogni immagine scattata la fanta-auto è stata spostata e Daniele e Lisa si sono prestati come attori-marionette, rimanendo fermi, in più di un’occasione, anche per intere mezzore.
La storia di Daniele Silvestri comincia con un lampo: un esordio coi fiocchi e premi che portano un nome importante. A guardare bene non dovrebbe stupire molto, visto che il cantante romano le domande ha cominciato a porsele fin da piccolo per darsi risposte sotto forme di musica. Merito dei libri e dei dischi da cui è stato circondato, ma anche del Locale di Vicolo del Fico di Roma, dove Silvestri muove i primi passi insieme ad altri amici che ritroverà lungo il cammino, come Max gazzè e Niccolò Fabi. Da lì partirà un percorso, a volte serio altre volte meno, in cui sarà permesso tutto, col solo obbligo di dire quello che si pensa anche quando quello che si pensa potrebbe non piacere. (La puntata è stata scritta da Marco Levoni)
Daniele Silvestri- Prima di essere un uomo (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Il flamenco della doccia (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Frasi da dimenticare (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Voglia di gridare (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Y10 bordeaux (D. Silvestri) Daniele Silvestri- L'uomo col megafono (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Le cose in comune (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Samantha (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Banalità (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Me fece male 'a chepa (D. Silvestri) Daniele Silvestri- occhi da orientale (D. Silvestri) Max Gazzè- Una musica può fare (M. Gazzè) Daniele Silvestri- Cohiba (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Aria (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Testardo (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Kunta Kinte (D.Silvestri) Daniele Silvestri- Salirò (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Non è più come prima (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Le navi (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Fifty fifty (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Sornione (D. Silvestri) Daniele Silvestri- Ma che discorsi (D.Silvestri)
Un brano indicato dalla critica come un possibile tormentone è che ha avuto la peggio sull'altro brano in gara per Daniele Silvestri, A bocca chiusa che prosegue.
Il bisogno di te, una canzone molto coinvolgente e allegra da alcuni paragonata al pari livello di Salirò una delle canzoni più famose dell'artista.
Uno scioglilingua che vedremo presto visto che a giorni Silvestri dovrebbe pubblicare un mini album con altri due inediti.
Video
Testo
Sa sa prova 2,3, sa prova prova sa sa prova, 2, 3, prova… Ho provato per te un dolore che ormai ho capito cos’è perché ancora di più quando tu te ne vai è il bisogno di te quello che non vorrei e tu potrai non crederci ma io scommetterei Che hai bisogno di me anche se non lo sai hai bisogno di me pure tu e presto capirai che il bisogno che c’è non si placherà mai allora adesso giurami che non mi lascerai non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo Io divido con te ogni singola idea quando chiami io corro da te che nemmeno Mennea Voglio fare di te la mia sola mania e allora adesso giurami di non andare via
non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo Allego fermo immagine di un’era lontanissima noi due vicini e liberi padroni su quell’isola capaci di ogni iperbole l’amore, poi la musica e gli amici a quella tavola la foto tu conservala se vuoi io tanto ho un’altra copia sai anzi, parecchie copie sai perché non si sa mai così, guardandola, immagino che non mi tradirai ma non lo vedi che (tutto intorno a te) può capitare che (tutto intorno a te) ti gira male e (tutto intorno a te) non c’è nessuno che (tutto intorno a te) ti può proteggere (tutto intorno a te) ti può difendere (tutto intorno a te ) ti sa comprendere (tutto intorno a te) non c’è nessuno che possa tranne me perchè io no (no, no)non ti lascio solo, non ti lascio solo non ti lascio solo no (no, no) non ti lascio solo, non ti lascio solo non ti lascio solo no non è pensabile non è un’ipotesi percorribile fare da solo non è plausibile ci sono troppe, troppe trappole devi conoscere troppe regole ti devi dare una vita stabile per evitare l’imprevedibile ci vuole pure qualcuno vigile per cui io no perché io no (no, no) non ti lascio solo, non ti lascio solo non ti lascio solo no (no, no) non ti lascio solo, non ti lascio solo, non ti lascio solo no sa sa prova 2,3, sa prova prova sa sa prova,2,3, prova…
Daniele Silvestri - A bocca chiusa
A sei anni dall'ultima partecipazione Silvestri torna a Sanremo con Bocca chiusa brano preferito dal pubblico rispetto ad Il bisogno di te.
Il suo brano è meraviglioso molto sensibile, ma al tempo stesso "semplice" caratterizzato da un soave accompagnamento al piano e dalla semplice voce.
La critica però affonda un po' questa canzone indicandola come un inno alla violenza e dai contenuti volgari. Video
Testo
Fatece largo che… passa domani, che adesso non si può Oggi non apro, perché sciopererò E andremo in strada co’ tutti gli striscioni A fare come sempre la figura dei fregnoni A me de questo sai, non me ne importa niente Io oggi canto in mezzo all’altra gente Perché ce credo o forse per decenza Ché partecipazione certo è libertà ma è pure resistenza E non ho scudi per proteggermi, né armi per difendermi Né caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi Ho solo questa lingua in bocca e forse un mezzo sogno in tasca E molti, molti errori brutti, io però li pago tutti Fatece largo che… passa il corteo, se riempiono le strade Via Merulana, così pare un presepe E semo tanti che quasi fa paura O solo tre sfigati come dice la questura E le parole, sì lo so, so’ sempre quelle Ma è uscito il sole e a me me sembrano più belle Scuola e lavoro, che temi originali Se non per quella vecchia idea de esse tutti uguali E senza scudi per proteggermi, né armi per difendermi Né caschi per nascondermi o santi a cui rivolgermi Ho solo questa lingua in bocca e se mi tagli pure questa Io non mi fermo, scusa Canto pure… a bocca chiusa Mm… Mm… Mm… Guarda quanta gente c’è che sa rispondere dopo di me… A bocca chiusa Guarda quanta gente c’è che sa rispondere dopo di me… A bocca chiusa Guarda quanta gente c’è… A bocca chiusa
Daniele Silvestri compie 45 anni – La video storia della sua carriera
Era il 1995 quando un ragazzo di 27 anni che si presentò sul palco del Festival di Sanremo con un brano che lasciò tutti un po’ sorpresi: la canzone era L’uomo col megafono, un brano sulla disillusione giovanile nei confronti della politica, e lui era Daniele Silvestri.
Aveva 27 anni allora e la sua canzone vinse il premio “Volare” della critica per il miglior testo letterario. Da lì la sua carriera è stata continuamente in ascesa e, oggi, quel ragazzo è diventato un uomo di 45 anni e uno dei migliori cantautori italiani.
Per l’esattezza Daniele Silvestri compie oggi i suoi primi 45 anni, e ne sono passati 18 da quando calcò per la prima volta quel palcoscenico. Ma lui, all’epoca, aveva già iniziato a fare i suoi primi passi: il suo disco di esordio, che porta semplicemente il suo nome, era stato già pubblicato e aveva già ricevuto la Targa Tenco per il miglior album d’esordio.
Come accennato, nel 1995 Daniele Silvestri partecipa al Festival di Sanremo con L’uomo col megafono, brano che riscuote un immediato successo – nonostante la sua forte valenza politica – contenuto nel suo secondo album, Prima di essere un uomo.
Un artista a tutto tondo Daniele Silvestri, che in quegli anni collabora anche con un altro grande della musica contemporanea italiana: Max Gazzè, che compare nel suo terzo disco – il doppio disco Il dado - come bassista. Anche in questo lavoro Daniele Silvestri non manca di ribadire il suo impegno e la sua attenzione verso temi sociali e politici. Il dado, infatti, è anche il disco che contiene uno dei brani più ‘politicamente’ impegnata del cantautore romano: Cohiba, la canzone ispirata a Che Guevara e alla rivoluzione cubana.
La musica di Daniele Silvestri si intreccia spesso con il cinema e il teatro. In questi anni il cantautore romano firma la colonna sonore del film Cuori al verde di Daniele Piccioni, dello spettacolo teatrale Repertorio dei Pazzi della Città di Palermo di Nini Ferrara, musiche per le quali riceve il Premio Nazionale ETI Giovani per il Teatro, lavora anche con Rocco Papaleo nello spettacolo teatrale Rosso fiammante bloccato neve dubbi vetro tesi infinito e partecipa anche al film Barbara di Angelo Orlando, dove compare come comparsa e firma alcuni brani della colonna sonora.
Daniele Silvestri continua a mietere successi, ma ancora deve arrivare il riconoscimento popolare, che arriva nel 1999 con un’altra partecipazione a Sanremo. E’ la volta di Aria, un’altra canzone che si occupa di temi sociali e mostra ancora l’attenzione del cantautore romano per le problematiche sociali.
Aria riceve il premio della Critica “Mia Martini” e quello per il miglior testo. Aria sarà anche la canzone di punta del suo quarto album, Sig. Dapatas.
Aria e Sig. Dapatas spianano la strada a Daniele Silvestri per il grande salto. Dopo aver dato dimostrazione di essere in grado di muoversi senza imbarazzi tra i diversi registri narrativi di musica, cinema e teatro, Daniele Silvestri si impone al grande pubblico con una canzone che è per lui anche l’inizio di un nuovo modo di fare musica.
Dopo aver pubblicato nel 2000 l’album Occhi da orientale – Il meglio di Daniele Silvestri, raccolta dei suoi più grandi successi che contiene anche tre inediti, il cantautore partecipa nuovamente a Sanremo. E’ la volta di Salirò, brano divertente e fresco per il quale Silvestri decide di farsi accompagnare dall’attore Fabio Ferri e dal suo esilarante balletto.
Un successo clamoroso quello di Salirò, che aiuta Silvestri a scalare le vette delle classifiche e raggiungere una fetta di pubblico per lui fino ad allora per lui impensabile. Salirò è contenuta in Unò-dué, il suo quinto album in studio.
Unò-dué contiene anche il brano L’Autostrada, che ha lo steso titolo del libro che Silvestri pubblicherà di lì a breve, e Il mio nemico, per il quale vince il Premio Amnesty Italia.
Si rafforza anche il legame con il cinema: dal suo ottavo album in studio - Il latitante - Daniele Silvestri, oltre a La Paranza, presta anche il singolo Mi persi per la colonna sonora di Notturno bus, con Valerio Mastandrea e Giovanna Mezzogiorno, brano per il quale vince il David di Donatello per la miglior canzone originale.
Negli anni Daniele Silvestri è riuscito a conquistare una fetta sempre più grande di pubblico e il consenso della critica, grazie alla sua capacità di spaziare e muoversi senza problemi nei diversi linguaggi espressivi ed artistici, forte della sua capacità di analizzare la realtà e di riportarla in musica.
Lo dimostra anche la sua ultima partecipazione a Sanremo, che lo ha visto protagonista con il brano A bocca chiusa.