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Daniele De Rossi

Capitan futuro

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    Daniele De Rossi

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    biografia










    Daniele De Rossi nasce ad Ostia, quartiere marittimo di Roma, il giorno 24 luglio 1983. Centrocampista mediano con qualità difensive, tra le sue doti migliori sono da annoverare il temperamento e la carica agonistica. Dotato di intelligenza tattica, ha buone capacità di impostazione del gioco. Non è raro che l'esuberanza adotatta negli scontri fisici dei suoi interventi, porti questo giocatore ad essere ammonito .

    Tifoso romanista sin da bambino, Daniele De Rossi inizia a giocare ben presto nel settore giovanile dell'Ostiamare; è un promettente attaccante quando passa all'AS Roma, della quale il padre Alberto è uno dei maggiori responsabili, nonché allenatore della squadra Primavera.

    A soli 18 anni (è il 30 ottobre 2001) fa il suo esordio internazionale in Champions League: la Roma pareggia 1-1 contro l'Anderlecht.
    Nella stagione seguente (2002-2003) entra a far parte stabilmente della prima squadra. Il tecnico Fabio Capello non nasconde la sua stima per De Rossi: esordisce in Serie A il 25 gennaio 2003 nella partita Como-Roma (2-0). Il 10 maggio, contro il Torino, disputa la prima partita da titolare e segna il suo primo gol con la maglia giallorossa.

    Nel 2003-2004 arriva per lui la stagione della consacrazione: il centrocampista - anche grazie alla presenza al suo fianco dell'esperto Emerson - migliora di partita in partita, tanto da diventare una delle colonne della Nazionale italiana Under 21. Con questa maglia azzurra vincerà poi il titolo europeo nel 2004.

    Nella stagione 2004-2005, a 21 anni, Daniele De Rossi è titolare nella Roma: all'inizio della stagione esordisce inoltre con la maglia azzurra nella Nazionale maggiore. Nella partita Italia-Norvegia (vinta 2-1) giocata allo stadio Renzo Barbera di Palermo (valevole per le qualificazioni al Mondiali di Germania) De Rossi, all'esordio, segna anche il suo primo gol in azzurro: da allora sarà uno dei convocati fissi del C.T. Marcello Lippi.

    L'anno seguente il mister Spalletti, nella partita di Coppa UEFA contro il Middlesbrough FC (il 15 marzo 2006), affida a De Rossi per la prima volta la fascia di capitano. De Rossi è uomo responsabile e lo dimostra quattro giorni dopo quella prima volta da capitano: durante la partita di campionato Roma-Messina, segna un gol di testa sfiorando perà la palla con la mano. L'arbitro convalida il gol, ma il giocatore con grande fair play ammette l'irregolarità e la rete viene annullata.

    Arriva il momento dei campionati mondiali di Germania 2006: nel mese di maggio Daniele De Rossi viene convocato. Prima di volare in Germania, il 18 maggio 2006 si unisce in matrimonio con Tamara Pisnoli (ex ballerina del programma tv Mediaset Sarabanda) dalla quale ha una figlia, Gaia (nata il 16 luglio 2005).

    Inizia il mondiale e Daniele parte come titolare. Durante la partita Italia-USA del 17 giugno, al 26° minuto del primo tempo, viene espulso per aver inferto una gomitata durante un contrasto aereo al giocatore Brian McBride, ferendolo al volto. Il gesto scorretto gli costa ben 4 giornate di squalifica. Dopo la partita De Rossi si scuserà con McBride negli spogliatoi, con i tifosi in tv e in via ufficiale con la FIFA mezzo lettera.
    Il cammino azzurro intanto prosegue: terminata la squalifica De Rossi torna a disposizione del commissario tecnico proprio in vista della finale del 9 luglio 2006. In finale De Rossi subentra nella ripresa al posto dell'amico e compagno Francesco Totti. L'Italia si laurea campione del mondo contro la Francia ai calci di rigore, il terzo dei quali realizzato da De Rossi.

    La stagione 2006-2007 per Daniele è quella della definitiva affermazione, sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. Viene riconfermato come elemento importante nella squadra romana, secondo solo alla sua bandiera, Francesco Totti. Questa immagine trova riscontro nel soprannome che i tifosi prima, e la stamp poi, gli affibia: "Capitan Futuro", nome che si rifà al titolo di un cartone animato degli anni '80 e che allude alle reali possibilità di susseguire al capitano Totti quando questi terminerà la carriera nella capitale.

    Il 17 maggio 2007, allo stadio Meazza di Milano contro l'Inter, vince la sua prima Coppa Italia. La Roma di De Rossi si ripete anche l'anno successivo (24 maggio 2008) vincendo contro l'Inter un'altra Coppa Italia, questa volta allo stadio Olimpico.

    Intanto il suo ruolo pare subire un'evoluzione: tatticamente indietreggia il suo raggio d'azione dando importanza ed efficacia alle manovre di protezione davanti alla difesa. Il 19 agosto 2007, sempre allo Stadio Meazza di Milano, segna al 33° minuto del 2° tempo, su rigore, la rete che consegna la Supercoppa di Lega Italiana ai giallorossi.
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    Nella nazionale guidata da Donadoni, dopo l'abbandono del compagno di squadra Francesco Totti, De Rossi indossa la tanto ambita maglia numero 10. Ai mondiali del 2010 torna a indossare la maglia numero 6, con la quale segna il primo gol dell'Italia nella prima partita contro il Paraguay.



    Edited by Lussy60 - 16/10/2012, 21:28
     
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    De Rossi è raggiante e dimentica il palo e l'infortunio - Dove arriveranno gli azzurri?

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    L’appetito vien mangiando e questa Italia sta dimostrando di aver fame. Quando, dopo appena 3 minuti di gioco, De Rossi ha calciato quel pallone al volo che non smetteva mai di girare, carico di effetto, in molti siamo saltati per esultare. Il palo beffardo ci ha preannunciato come una Sibilla a quale tipo di partita sarebbero andati incontro gli azzurri. Un altro palo colpito da Diamanti nel primo tempo supplementare, dopo una serie di occasioni sciupate dai nostri e di salvataggi miracolosi della difesa inglese, ha gelato i cuori azzurri. “Non si può vincere quando sprechi così tanto“, era la frase più in voga tra i 20 milioni di italiani incollati al teleschermo, in quei minuti.
    Daniele De Rossi ha abbandonato il terreno di gioco per un leggero infortunio. Leggero, in un campionato con partite così ravvicinate, è un eufemismo. Le parole del centrocampista romano a fine partita sono più che altro un inno alla grande partita dei suoi compagni di squadra:
    “È stata una serata di quelle che ti rimangono dentro tutta la vita. Sull’episodio del mio palo è andata male, in quel momento, ma è una serata alla quale non cambierei una virgola. Mi aspettavo una partita del genere. L’intensità con la quale abbiamo giocato è stata incredibile e credo che abbiamo preparato la partita molto bene, sapendo di avere davanti una grande squadra. Un episodio chiave della partita? Direi il rigore battuto da Andrea Pirlo. Erano circa dodici anni che non si vedeva un rigore tirato in quel modo. Se ci sarò contro la Germania? Ho un po’ di fastidio al nervo sciatico, ma spero di recuperare per la semifinale. Non mi sono né stirato né strappato, ma dopo il rigore di Diamanti mi sono alzato e non sono riuscito neanche ad abbracciarlo. Diamanti? Conoscevo poco Alessandro e si è creato subito un bel rapporto, una bella amicizia. È bello per

    Italia - Inghilterra 4-2 ai calci di rigore: le foto della partita

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    Bravo De Rossi, il silenzio è d'oro

    In tutto questo intrecciarsi di parole, la strada saggia e dignitosa del pilastro della Nazionale e della Roma


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    ROMA - Il caso De Rossi, negli ultimi dieci giorni, è stata una palestra nella quale tutti si sono allenati. Se ne è parlato su giornali, tv, siti e chi più ne ha più ne metta. Hanno parlato ex campioni o presunti tali, allenatori, ex allenatori, CT, personaggi della politica e del mondo dello spettacolo. Tutti. Giusto, Daniele De Rossi è un personaggio pubblico, è stato coinvolto pubblicamete in una polemica, chiamato in causa da Zeman. E i commenti si sono accavallati. Ma in tutto questo intrecciarsi di parole, Daniele De Rossi ha mantenuto un dignitoso silenzio. Avrebbe potuto dire che non è vero che pensa ai fatti propri, che si allena professionalmente, che ama la Roma, che sta cercando di capire i sistemi di Zeman, che è lui a non essere capito, avrebbe potuto, in poche parole, dire tutto.
    Soprattutto difendersi dall'attacco frontale che ha subìto. No, lui ha scelto la strada, saggia, del silenzio. Che sia in forma o no, in questo momento è solo un fatto sportivo (ma in Nazionale ha dimostrato di correre e saper fare gol). Ciò che conta è che Zeman lo ha accusato duramente, ma nessuno conosce la versione di De Rossi. C'è l'accusa, non la difesa. De Rossi si è comportato da campione, non si può negare, il giocatore non ha acceso il fuoco della polemica. Ha rispettato tutti, se stesso, la Roma, Zeman. Quando si dice che il silenzio è d'oro.

    fonte:.corrieredellosport.it

     
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    Daniele De Rossi e Sarah Felberbaum vanno a vivere insieme

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    Una casa d'epoca a Roma per la coppia, in attesa della prima figlia.

    Fidanzati da due anni, innamoratissimi e in attesa della prima bambina insieme, il calciatore della Roma Daniele De Rossi e l’attrice Sarah Felberbaum sono pronti al grande passo: no, non il matrimonio, del quale non si parla ancora, bensì la convivenza in una casa che possa accogliere anche la primogenita in arrivo.


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    D’altronde Sarah Felberbaum aveva espresso già ad inizio anno il desiderio di avere un figlio, ma sulle prime il calciatore aveva nicchiato, fino a quando la notizia del mancato trasferimento al Manchester United che aveva tenuto sulle spine i tifosi della Roma aveva rivelato la verità: Daniele De Rossi sarebbe diventato di nuovo padre, per la prima volta con Sarah, e non voleva muoversi dalla Capitale.

    Stando a quanto rivelato, la giovane coppia avrebbe scelto di prendere casa in un palazzo d’epoca di Roma, con soffitti stuccati e passamano in ottone, in modo da preparare il nido d’amore per la bambina, che dovrebbe nascere nel Febbraio 2014; il nome della piccola dovrebbe essere Olivia ed è stato approvato anche dalla prima figlia del calciatore della Nazionale, Gaia, avuta dal precedente matrimonio con Tamara Pisnoli.

    La coppia Felberbaum-De Rossi mette radici, quindi: addio sogni di gloria all’estero per il calciatore, conteso da diverse squadre tra le migliori di Europa, e addio copioni internazionali per l’attrice anglofona, che in Italia ha trovato successo e amore: ormai cuori e carriere sono nel nostro Paese e la bambina arriva a coronamento di una storia solida, vissuta sempre piuttosto lontano dai riflettori.

    Convivenza sì, matrimonio no. Una coppia modernissima.

     
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3 replies since 20/12/2010, 21:46   1123 views
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