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I Giochi della nostra infanzia anni 60-70-80

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  1. Lussy60
     
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    Gioco delle BIGLIE di vetro o di plastica – (Da sempre)

    biglie

    La maggioranza degli adulti ricorda le biglie della propria infanzia, quando un’intera reputazione poteva essere guadagnata o persa a seconda dell’abilità di tiro. Infatti il tiratore, colui che lancia la biglia, deve posare la pallina nell’incavo formato dall’indice, leggermente curvato verso l’alto, e dalla punta del pollice destro. Poi appoggia la mano in terra, o molto vicino a terra, mira e stendendo rapidamente il pollice, lancia la biglia verso il suo bersaglio. Il gioco universale delle biglie o palline veniva effettuato un tempo con palline di terracotta, colorate spesso con vivaci tinte, non erano pochi i bambini che se le costruivano da soli mettendo a cuocere la creta nel forno di casa. Dal XVIII° secolo fino al XX°, la Germania è stata il centro mondiale dell’industria delle biglie, originariamente erano di marmo, come è indicato dal nome inglese marbles.


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    Recentemente si gioca anche con biglie di acciaio o grosse biglie di vetro colorato a spicchi. Una sfera a seconda della sua grandezza, vale due o più biglie di taglia più piccola.

    Con le biglie si possono fare dozzine di giochi diversi

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    Tana

    Il più conosciuto alle nostre latitudini è quello della “tana” (la buca). Il gioco consiste nel colpire le biglie degli avversari diventandone proprietario. Prima di poterle colpire però bisogna far entrare la propria biglia in una buca (la tana) precedentemente preparata (di solito si sceglie uno spiazzo di terra dove si scava una buca del diametro di più o meno una spanna). Alla partenza – a turno - si tira la propria biglia, colpendola con il pollice o l’indice, e si cerca di entrare in buca. Quando uno riesce ad entrarci può, con un tiro successivo, mirare le altre biglie tirando la sua dal bordo della tana oppure verticalmente (il giocatore si pone presso una biglia avversaria qualsiasi e lascia cadere la propria biglia dall’altezza del torace). Se riesce a colpirla guadagna la biglia avversaria e continua il gioco, in caso contrario il gioco passa agli altri giocatori. Ad ogni tiro è concesso di spostare in avanti la propria biglia di una spanna.

    Cerchio

    Un altro fra i più giocati e, senza dubbio, il più antico gioco delle biglie è quello del cerchio. Si disegna, per terra, con il gesso, un cerchio (o un’altra fi gura geometrica) di circa 30 cm di diametro e ciascun giocatore pone al centro un numero uguale di biglie (2 o 3). Si disegna un altro cerchio, attorno al primo, di due o più metri di diametro. Ogni giocatore, stando all’esterno del cerchio più grande, lancia una biglia, cercando di toccare una di quelle all’interno del cerchio più piccolo. Se riesce, la biglia colpita è sua. La regola del gioco consente al giocatore di continuare a tirare fino a quando, con ogni colpo, tocca una biglia. Di questo gioco esistono diverse varianti fra cui quella dove si entra in possesso di una biglia non quando è colpita, ma solo quando questa esce dal cerchio più piccolo. Ovviamente con un colpo si tenterà di far uscire più biglie possibili. In genere la gara finisce quando non vi sono più biglie nel centro.

    Ponte

    Nel gioco del ponte si usano degli archetti di ampiezza differenti. Ogni giocatore lancia le biglie verso il ponte, partendo da una linea disegnata poco lontano. Se la biglia entra in uno dei buchi, il giocatore vince un numero di punti pari alla cifra scritta sopra il buco. Più il buco è piccolo, più il punteggio è alto, la biglia deve passare senza però toccarne i bordi.

    Cicca spanna

    Altro gioco “storico”: un bimbo tira una biglia né troppo distante né troppo vicino. L’altro per vincere deve ciccarla con la propria, ma badando che si fermi entro la distanza di una spanna. Se rotola più avanti nessuno ha vinto, se la biglia si ferma invece entro una spanna senza ciccare è persa.

    La Buca

    Gioco da fare solo in cortili con terra: si scava una buca, sul bordo si posano le biglie da mettere in palio. Poi, da almeno 2 metri, si tirano le proprie biglie badando di ciccare in buca quelle in palio, senza che quella tirata vada giù. Le biglie cadute in buca sono vinte, ma se la propria cade dentro, va messa in palio. Ovviamente ognuno ha un tiro a turno.

    La Pista con le biglie o il Cheecoting

    mattoni-pista

    Il gioco può essere giocato in quanti si vuole. La gara delle biglie consiste nel costruirsi una pista, se si è su una spiaggia la si fa trascinando per le gambe un bambino che con il sedere traccerà la pista e poi scegliersi una biglia, posizionarla sulla linea di partenza e con delle bicellate far gareggiare le biglie.La prima biglia che arriva in fondo alla pista, o termina i giri prestabiliti, fa vincere il suo proprietario.

    Nei giochi in spiaggia

    Biglie-plastica

    Una variante molto diffusa del gioco delle biglie su pista, è il gioco delle biglia su sabbia. In questo caso le biglie sono di plastica, più grandi rispetto alle tradizionali biglie di vetro e spesso al loro interno sono stampati immagini di ciclisti, auto o personaggi di animazione. Dal 2005, l’Assessorato allo Sport di Rimini, finanzia il Mondiale di Cheecoting (altro nome per identificare il gioco di Biglie su Spiaggia) dove è previsto anche un Regolamento e un Arbitro. Dal 2009, L’Assessorato allo Sport del Comune di Ravenna patrocina un Campionato di Biglie, organizzato dall’Associazione Sportiva Dillentantistica Centathlon che prevede, oltre alle classiche tappe su sabbia durante la stagione estiva, anche delle Gare di Biglie sulla Neve durante la stagione invernale. La prima tappa, valevole per un Campionato Mondiale di Biglie sulla Neve, si è disputata a Nauders in Austria l’11 dicembre 2010. Il secondo Campionato si è svolto il 17 dicembre 2011 a Nauders.

    Oggi questo gioco è stato riscoperto e vengono organizzati, come detto, veri e propri campionati. Infatti nell’estate dei giochi da spiaggia, tra beach-football, beachtennis, beach-rugby e altri beach-sport figura anche il cheecoting. Ci si ritrova sul bagnasciuga a far rotolare biglie colorate contenti le immagini delle monoposto Ferrari o MacLaren. Piccoli bolidi sferici, che corrono lungo tracciati sabbiosi che riproducono fedelmente i circuiti della formula 1. A quanto pare l’origine del Cheecoting, o almeno del suo nuovo nome, è messicana: dalle spiagge di Acapulco il gioco si è diffuso sulle lunghe spiagge californiane. Dal Pacifico la tradizione dei “Chicos”, ossia dei ragazzini messicani, è arrivata sulle sponde dell’Adriatico, dove però già esisteva una solida tradizione del gioco delle biglie.

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    Torneo di biglie sulla spiaggia


     
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62 replies since 18/1/2011, 14:31   44530 views
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