Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

abissi marini...e creature...

eppure esistono...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    <b>[size=14] abissi marini.ecco alcune creature
    scoperte dall'uomo..


    Abbiamo sempre pensato che Pennywise, il clown di It, sia il mostro cinematografico più spaventoso di tutti i tempi. Per quanto ci riguarda, però, nessuna finzione cinematografica riuscirà mai a essere più spaventosa delle creature che abitano gli abissi. Abbiamo messo insieme dodici dei "mostri" marini più spaventosi.



    1. Fangtooth (Anoplogater cornuta) Oltre all'aspetto terrificante, questo pesciolino può vantare un set di denti lunghissimi, talmente lunghi che ha dovuto sviluppare delle cavità nel cranio per ospitarli quando tengono la bocca chiusa. Fortunatamente per l'uomo, vivono a una profondità di 5mila metri, rendendo un incontro piuttosto improbabile.

    fangtooth-ap-584-1255965491



    2. Blobfish Anche noto come Psychrolutes marcidus. Un nome che si addice molte bene a questa massa di carne molliccia che sembra appena uscita da un forno a microonde difettoso. Pare che l'aspetto orripilante sia in realtà frutto di un perfetto adattamento all'ambiente circostante, dove la pressione dell'acqua è fortissima. La sua forma e la sua densità, inferiore a quella dell'acqua, gli permettono di spostarsi senza sprecare energie.

    blob-fish-wiki-584


    3. Frill shark (o squalo anguilla) Appartenente alla famiglia degli squali, il Chlamydoselachus anguineus si può considerare un fossile vivente, a tutti gli effetti. Ha una forma che ricorda quella di un anguilla e non ama vivere in cattività, l'unico esemplare catturato vivo, infatti, è morto poco dopo.

    frill-shark-awashima-marine-park-getty-584

    4. Rana pescatrice Apparsa anche in "Nemo", tra i "nemici", la rana pescatrice è così chiamata per la una protuberanza sulla testa che essa usa per attirare le sue prede.

    angler-wiki-584

    5. Coffinfish (Chaunax endeavouri) Si tratta di un abitante dei fondali, in grado quasi di "camminare" sulle pinne. Come il pesce palla, è in grado di espandersi assumendo un aspetto ancora più spaventoso.

    coffinfish-wiki-584

    6. Chimera Parente stretto degli squali, la chimera è in grado di vivere a più di 2500 metri sotto la superficie dell'acqua. Sono dotate di uno scheletro di cartilagine e sono in grado di difendersi dai nemici grazie ad un aculeo velenoso.

    chimaera-rafael-de-alcantara-brandi-ap-584

    7. Dragonfish Oltre a sembrare usciti da "World of Warcraft", il dragonfish è dotato di capacità luminescenti, una rarità tra i pesci degli abissi. A differenza di altri pesci luminescenti, il dragonfish emette sia luce bluastra, sia rossa. La lunghezza d'onda, di tale luce, è talmente lunga, da essere quasi impercettibile dall'uomo, o da altri pesci.

    dragonfish-wiki-584

    8. Pesce topo Così chiamati per la lunga coda sottile, priva di pinna caudale all'estremità, i pesci topo arrivano a una lunghezza di quasi 1,5 metri. Sono una delle specie più numerosi tra gli abitanti degli abissi e sono dotati di una testa molto grande rispetto al corpo.

    grenadiers-ap-584

    9. Giant Isopod Si tratta di un crostaceo, imparentato con gli scampi e i granchi. Dall'aspetto simile al porcellino di terra ma ben più grande, arriva, infatti, a una lunghezza di quasi 40 cm. e a pesare più di due chili. Li ritroviamo sui fondali marini, impegnati a mangiare tutto quello che gli capita tra le mascelle. Qualche volta li possiamo anche trovare nei ristoranti asiatici, come cibo, si intende.

    isopod-ap-584

    10. Siphonophora Spesso scambiate per meduse, sono in grado di raggiungere i 40 metri di lunghezza. Questi velenosissimi ammassi di gelatina, vivono in branchi molto organizzati tra loro.

    siphonophore-wiki-584


    11. Pesce luna Si tratta del pesce più pesante al mondo, arriva, infatti a pesare una tonnellata. Dall'aspetto simile a una grande testa di marmo scolpito, risale spesso in superficie facendo galleggiare il corpo in posizione orizzontale, per questo può essere confuso con uno squalo

    ocean-sunfish-stan-wayman-getty-584

    12. Calamaro vampiro Il suo vero nome è Vampyroteuthis infernalis. Basta il nome a farci venire i brividi. Nuota muovendo le pinne, dando l'impressione del volo, è in grado, inoltre, di emettere un flash di luce, in grado di disorientare le prede. E' dotato di grandi occhi a palla, in grado di rilevare anche la più piccola fonte luminosa, e di spaventarci a morte...

    vampire-squid-national-history-museum-584



    Edited by Lussy60 - 1/1/2017, 15:15
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    [font=papyrus] Trovato Dumbo negli abissi marini


    85E311B03D47DBC905496DA019DC

    C'e' anche Jumbo Dumbo, un insolito essere con le pinne come le orecchie dell'elefantino della Disney, tra gli strambi animali che popolano i bui abissi dei fondali oceanici dove la luce non penetra e il cibo scarseggia - CREDIT: David Shale



    28D3C5A2156C32A75E7DB6AC3CDA48



    Edited by Lussy60 - 1/1/2017, 15:18
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    Avvistato mostro marino…no, è il pesce remo!


    image


    Per la prima volta è stato filmato da una telecamera il pesce remo, nome scientifico Regalecus glesne, strana creatura degli abissi marini che vive tra i 300 e i 1.000 metri di profondità.
    Non è però nuovo agli oceanografi. E’ stato, infatti, ritrovato spesso spiaggiato, senza vita, in varie parti del mondo. La sua presenza è stata documentata nell’Oceano Pacifico, in quello Indiano ed anche nel Mediterraneo; in particolare, sembra sia stato avvistato nel Mar Ligure e nel Mar Adriatico. Questa però è la prima volta che viene osservato dal vivo, nel suo habitat naturale.
    C’è riuscito un team di oceanografi statunitensi, capeggiati dal professor Mark Benfield della Lousiana State University. Lo hanno ripreso nel Golfo del Messico, a 1.500 metri di profondità. Per fare il filmato, gli scienziati hanno utilizzato un Rov, un veicolo pilotato a distanza, munito di telecamere, in grado di scendere fino a grandi profondità marine. Il professor Benfield non si aspettava di ottenere un risultato del genere: “All’inizio sembrava solo una luce bianca - ha affermato – poi ci si è resi conto che stavamo filmando questo strano animale”.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    RARE CREATURE DEGLI ABISSI OCEANICI


    image


    Un team internazionale di ricercatori provenienti da 16 nazioni, e guidato dall' Università di Aberdeen, ha di recente concluso il MAR-ECO, un programma di ricerca internazionale parte del progetto Census of Marine Life, che ha lo scopo di comprendere l'ecologia e la distribuzione di animali marini.

    E ciò che ha scoperto può rappresentare una pietra miliare nella comprensione che abbiamo dei sistemi oceanici. Uno degli animali osservati durante le sei settimane a bordo della RRS James Cook potrebbe rappresentare il collegamento mancante tra gli invertebrati ed i vertebrati.

    Durante oltre 300 ore di navigazione, i ricercatori hanno scandagliato i fondali marini ad una profondità compresa tra i 700 ed i 3600 metri. La ricerca si è concentrata in due aree: le acque calde del sud Atlantico e quelle fredde della zona settentrionale dell'oceano.

    image


    "Siamo stati sorpresi di quanto gli animali fossero diversi l'uno dall'altro, separati dalla catena montuosa sottomarina che divide l'Atlantico in due, a solo 15 chilometri di distanza" afferma Monty Priede, direttore dell' Oceanlab dell' Università di Aberdeen. "Il fondale sembrava lo stesso, un'immagine speculare, ma qui le somiglianze terminano. Sembrava di essere in una scena di Alice nel Paese delle Meraviglie. A nord-est, i ricci di mare dominavano le pianure, e le colline erano ricche di spugne colorate, coralli e altre forme di vita. A nord-ovest, la catena ospitava molta meno vita. Le pianute ospitano vermi giganti enteropneusti. Solo poche specie di questi vermi, provenienti dal Pacifico, erano finora note alla scienza".

    Priede prosegue dicendo che "questi vermi sono membri di un gruppo poco noto di animali che rappresentano il collegamento mancante tra i vertebrati e gli invertebrati. Queste creature sono state osservate mentre si nutrivano e lasciavano le caratteristiche tracce a spirale sul fondale. Non hanno occhi, nessun organo di senso tradizionale o cervello, ma c'è una testa, una coda ed un corpo primitivo che abbozza quello di un animale vertebrato. Un esemplare è stato osservato mentre mostrava un meccanismo di nuotata primitivo. Per la fine della spedizione, abbiamo scoperto tre specie distinte, ognuna con un colore differente, rosa, viola e bianco, e con forme differenti".

    L'osservazione di questi ed altri animali è stata possibile attraverso un veicolo sottomarino, Isis, che ha osservato i fondali marini attraverso una telecamera ad alta risoluzione. Si sono osservati cetrioli di mare, noti per muoversi lentamente sul fondale, mentre nuotavano ad incredibile velocità.

    image


    "Questa spedizione ha rivoluzionato la nostra concezione della vita di profondità nell'Oceano Atlantico. Mostra che non possiamo solo studiare cosa vive ai margini dell'oceano e ignorare un' ampia gamma di animali che vivono sulle catene montuose e nelle valli nel mezzo dell'oceano. Utilizzando una nuova tecnologia ed una navigazione precisa, possiamo accedere a queste regioni e scoprire cose che nemmeno sospettavamo potessero esistere".

    Andrey Gebruk, membro della spedizione e ricercatore dello Shirshov Institute di Mosca, afferma che "siamo stati sorpresi di trovare in abbondanza alcune specie che sono considerate rare; abbiamo scoperto nuove specie fino all'ultimo minuto di navigazione".

    Dan Jones, altro membro della spedizione, e che ha mappato oltre 50.000 metri quadrati di fondale, sostiene che "abbiamo completato con successo una delle ricerche più complete mai eseguite sulle profondità marine. Il ROV Isis è un gioiello di tecnologia che ci ha dato il potenziale di comprendere molto meglio il misterioso ecosistema degli abissi marini".
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    image

    Uno squalo primitivo… nel terzo millennio

    Un raro esemplare di Chlamydoselachus anguineus, un squalo primitivo appartenente alla famiglia Chlamydoselachidae, è stato recentemente avvistato al largo delle coste giapponesi durante le riprese di un documentario sulla fauna marina.
    Debilitato e gravemente malato, lo squalo è stato condotto all’Awashima Marine Park di Shizuoka (a sud di Tokio) dove è morto dopo pochi giorni nonostante le amorevoli cure dei responsabili dello zoo marino.

    Originaria delle coste sud africane, questa particolare specie di squalo è riconoscibile grazie alle prominenti branchie, che si gonfiano vistosamente nelle fasi di respirazione, e al corpo lungo e affusolato che raramente supera i due metri di lunghezza. Per la sua particolare fisionomia, il Chlamydoselachus anguineus assomiglia a un’anguilla molto cresciuta.

    Nonostante il basso numero di esemplari, questa specie di squalo popola tutti gli oceani, vivendo a ridosso delle scarpate continentali a una profondità che oscilla tra i 120 e i 1.500 metri.
    L’origine e le abitudini di vita del Chlamydoselachus anguineus sono ancora un mistero. Per molto tempo si è immaginato che questa specie di squali fosse ormai estinta da migliaia di anni, ma i ritrovamenti di alcuni esemplari nel diciannovesimo secolo sconfessarono questa ipotesi.
    Secondo alcuni ricercatori, tra cui il biologo marino Leonard Compagno, il Chlamydoselachus anguineus sarebbe ovoviviparo come numerose altre specie di squali. Le uova sarebbero dunque fecondate all’interno della femmina che, dopo una gestazione di 18 mesi, “partorirebbe” da 2 a 12 cuccioli per ogni nidiata.
    Tesi che soltanto un altro fortuito avvistamento potrà confermare…
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    image





    image


    image



    CARAVELLA PORTOGHESE


     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Negli abissi della Australia scoperti vivi mostri marini preistorici


    Negli abissi dell’Australia sono stati recentemente trovati dei “mostri” marini vivi di origine preistorica, che sembrano extraterrestri.

    La scoperta è data fatta da scienziati del Queensland utilizzando apposite telecamere high-tech, in grado di filmare ad oltre mille metri di profondità.

    Di seguito ecco alcune foto.

    Foto4-1

    Foto2-1

    Foto1



    Edited by Lussy60 - 25/6/2012, 17:19
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    image



    L'ANGELO DI MARE



    Non è un organismo extraterrestre trovato dalla sonda «Spirit» su Marte. È un crostaceo minuscolo (15 millimetri) senza guscio che vive nelle fredde acque degli oceani a temperature di poco superiori a zero gradi. Il suo nome scientifico è Clione limacina, ma tra gli appassionati è noto come Angelo di mare.

    image

    image



    Marrus orthocanna 3
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Nell'Antartide scoperte creature marine giganti




    image





    Meduse con tentacoli di 6 metri, maxi-ragni e vermi enormi



    Creature giganti in Antartide. La scoperta è di alcuni scienziati australiani che hanno catturato meduse con tentacoli lunghi 6 metri, ragni marini grandi come un piatto, vermi enormi. E il 25% degli organismi ritrovati dagli esperti era finora sconosciuto. Una grande scoperta che dimostra come il mare sia ancora ignoto.
    "Sappiamo appena il 2% di quello che nasconde il mare. Una cifra simbolica per dire che siamo quasi a zero di questi sette/decimi del nostro Pianeta", ha commentato all'Ansa l’esperto di mare e documentarista Folco Quilici. "Basti pensare che - ha aggiunto Quilici - i calamari giganti sono alcuni milioni, visto che costituiscono il cibo quotidiano per i capodogli che a loro volta sono ancora un milione nelle acque del mondo. Ogni capodoglio mangia 250 chili di calamari al giorno. Non sono tutti giganti, ma la maggioranza sì e noi non abbiamo testimonianza di questi svariati milioni di creature grandi come Suv». Il fatto - prosegue Quilici - è che il mare ci deve dire tutto. Per esempio non sappiamo cosa ci sia sotto la calotta polare nel nord. I sottomarini che l’hanno percorsa non riescono a vedere nulla. E allora cerchiamo di non distruggere il mare prima di conoscerlo".
    Non a caso la spedizione che ha fatto venire alla luce questi nuovi giganti del mare ha lo scopo di effettuare un censimento delle forme di vita presenti in Antartico, in mare aperto e sotto i ghiacci, oltre a definire un archivio di dati che consentirà di osservare cambiamenti futuri. Il progetto si chiama Collaborative East Antarctic Marine Census (Ceamarc) e fa parte di un progetto coordinato dall’Australian Antarctic Division, che prevede altre 16 spedizioni nell’ambito dell’International Polar Year (2007-2009). Le tre navi impegnate nell’ultima esplorazione, Aurora Australias, la francese Astrolabe e la giapponese Umitaka Maryu, hanno attraccato a Hobart, in Tasmania, cariche di esemplari da analizzare. Alcune creature, trovate ad una profondità tra i 200 e i 1.400 metri, pesano oltre 30 kg.
    "Gli esemplari ritrovati verranno inviati ad università e musei in giro per il mondo per l’identificazione, la catalogazione dei tessuti e l’analisi del loro Dna - afferma Graham Hosie, alla guida del progetto sulla Umitaka Maru - non tutte le creature che abbiamo rinvenuto potranno essere identificate ed è molto probabile che alcune nuove specie saranno registrate come risultato di questi viaggi". In ballo non c’è solo il censimento, ma anche comprendere l’impatto dei mutamenti climatici nelle acque dell’Antartico: "Abbiamo visto vaste distese coralline basate su organismi calcarei - spiega Martin Riddle, alla guida del gruppo di ricerca sulla Aurora Australias - e proprio questi sono quelli che potrebbero andare perduti, a causa della crescente acidità delle acque".
    "Il gigantismo è una caratteristica comune nelle acque antartiche - ha aggiunto Riddle - dove abbiamo raccolto vermi enormi, crostacei giganti e ragni grandi come piatti. Molti vivono al buio - ha proseguito - e hanno occhi grandi che conferiscono loro uno strano aspetto". La spedizione antartica australiana aiuterà gli scienziati a capire quanto l’impatto dei cambiamenti climatici, come l’acidificazione delle acque dovuta all’aumento dei livelli di ossido di carbonio nell’atmosfera, possa condizionare la crescita degli organismi marini. "Si prevede che i primi effetti di questo processo saranno visibili nelle acque profonde dell’Antartide", ha detto Riddle.

    Fonte: lastampa.it foto da repubblica.it


    image
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    Blue-Ringed Octopus



    image



    Questo polipo piccolo cresce raramente più grandi di 20 centimetri e si trova nelle acque e piscine all'ombra delle maree nelle zone tropicali. Secondo l'umore del polpo, gli anelli di colore blu su di essa il cambiamento di intensità e luminosità.

    L'attacco di questa piccola creatura può essere mortale e non ci è noto alcun antidoto per il morso di esso. La stessa morso non è troppo doloroso, ma gli effetti del morso sono catastrofiche. Il polpo ha un veleno paralizzante neuromuscolare che può causare paralisi e la morte entro breve tempo. Mentre ci sono occasioni in cui se la vittima è messa su un respiratore che possano sopravvivere, ottenendo morso da una di queste creature è sicuramente una delle cose più pericolose che possono capitare.

    Se venite vicino a uno di questi animali in natura, si dovrebbe essere sicuri di mantenere la distanza e fare tutto quanto in vostro potere per non disturbarlo. Sarete d'azzardo con la vita.

    Sea Snakes


    image




    Queste creature marine interessanti si trovano nelle acque calde del Pacifico, dell'Oceano Indiano e oceani. Essi assomigliano a un incrocio tra un serpente terra e quella di un'anguilla. La differenza principale tra un serpente di mare e un anguilla è il fatto che un serpente di mare, infatti, non hanno le branchie e ha bisogno di tornare in superficie per respirare.

    Sea Snakes generalmente raggiungere una lunghezza massima compresa tra 4 e 5 piedi, mentre alcune specie possono raggiungere lunghezze fino a 10 piedi.

    Mare i serpenti non sono animali aggressivi, ma a causa della quantità di tossicità in alcune delle specie di veleno, che meritano un posto sulla lista di quelle più pericolose creature marine. La specie Platurus Pelamis è altamente velenoso e ha la capacità di essere fatale per l'uomo. Così, mentre gli attacchi contro gli esseri umani possono essere rari, non si vuole andare fare in giro con un serpente di mare.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    creatura marina Blind caccia di una luce

    image



    Il mare profondo è un posto serio buio, così quando una luce si manifesta, anche se di piccolo pesce nuoterà su uno sguardo da vicino. Questa sembra essere la strategia dietro le macchie rosseggianti utilizzato da un parente della medusa, chiamata Erenna. Gli scienziati hanno appena scoperto che queste creature hanno incandescente punti rossi nella loro tentacoli, che sono probabilmente usati per attirare la preda di pesce.
    Erenna è un membro del gruppo che include i coralli e meduse. Il suo spot lo sfarfallio rosso sono circondati da migliaia di cellule urticanti che uccidono i pesci quando si avvicina troppo.

    Steven Haddock del Monterey Bay Aquarium Research Institute e colleghi hanno raccolto tre esemplari Erenna al largo della costa della California, durante l'immersione in acque profonde nel Tiburon veicolo sommergibile. I ricercatori hanno deciso gli animali appartenevano a una nuova specie che non erano state descritte in precedenza.

    colori Glow-in-the-dark sono abbastanza comuni in materia di animali marini, ma sono solitamente blu o verde, che può essere visto su lunghe distanze sotto l'acqua. La luce rossa non viaggia lontano a tutti.

    A pochi pesci producono luce rossa fluorescente, ma Erenna (che non ha nemmeno gli occhi per sé) è il primo invertebrato marino noto per la produzione di luminescenza rossa. Questa è una sorpresa perché Erenna vive nel mare profondo, ei ricercatori hanno generalmente si crede che gli animali nel mare profondo non poteva nemmeno vedere la luce rossa.

    Due dei tre esemplari erano parzialmente digerito i pesci al loro interno. I pesci sono rari al Erenna profondità dove vive, in modo da team Haddock credere che l'atto di macchie rosse, come esche per attirare i pochi pesci che nuotano da fare.

    "Alcuni pesci di acque profonde hanno sorta di occhiali per la visione notturna. Stiamo proponendo che questi pesci sono in cerca di rosso. Se uno si avvicina e vede questa cosa brillante spasmi rosso, che sarebbe davvero catturare la sua attenzione", ha detto coautore Haddock, Casey Dunn della Yale University.

    Molti organismi marini che producono una luce brillante blu o verde, ma è spesso utilizzato per scopi difensivi. Per esempio, alcuni dei parenti stretti Erenna sarà versato il loro parti lampeggiare quando sotto attacco. Questo distrae i predatori, mentre la preda fare una rapida fuga. Alcuni rettili perdere la coda per scopi simili.

    I nuovi esemplari Erenna sono alcuni di quelli noti solo per utilizzare la luce incandescente per adescare la preda.

    I ricercatori hanno segnalato i loro risultati nel numero dell'8 luglio della rivista "Science".
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    image



    CASSIOPEA


    image

    axolot

    image

    Dugongo (Dugong dugon). E' un mammifero marino, ma più simile all'elefante che alla balena. E' erbivoro e consuma più di 30 chili di alghe al giorno. E' provvisto di due ghiandole mammarie toraciche con cui allatta i cuccioli, reggendoli con le pinne anteriori. Vive nell'Oceano Indiano e all'estremità occidentale di quello Pacifico.
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    La più brutta creatura del mare

    image



    In base ai diversi punti di vista, questa entità, al primo sguardo potrebbe far pensare ad una patata, che è rimasta troppo a lungo chiusa in un armadietto, alla quale sono quindi spuntati i lunghi germogli, o la si potrebbe confondere con una strana e grassa lumaca con le zampe, e addirittura, qualcuno potrebbe trovarla addirittura carina.

    Questo affascinante essere vivente è il maiale del mare, che vive a oltre 1000 metri delle profondità marine.

    Queste forme di vita bizzarre sono state classificate alla famiglia delle oloturie, tuttavia sono stati soprannominati maiali del mare, per via delle loro piccole zampe, l’aspetto grassoccio e il colore rosa della loro pelle.

    Tuttavia, le piccole zampe disposte in forma circolare intorno al corpo, sono in realtà minuscoli piedi allungati, che vengono usati, da questi animali, per portare il cibo nella loro bocca. Piccole particelle organiche che estraggono dal fango delle acque profonde; gli studi hanno dimostrato, però, che i maiali di mare, hanno una particolare preferenza per il cibo appena caduto sulla superficie dell’oceano.

    Il maiale di mare possiede due antenne sulla parte anteriore della testa, che lo aiutano ad attraversare le acque degli oceani. Ha la giusta dimensione del palmo di una mano aperta.

    Vivono accanto alle stelle marine, al corallo, ai molluschi, alle spugne ed ai ricci di mare e prosperano il meglio sulle pianure abissali degli oceani atlantici, pacifici ed indiani.

    Gli scienziati dell’Istituto Nazionale di Scienze dell’Acqua e della Pressione Atmosferica della Nuova zelanda, hanno raccolto circa 30.000 esemplari, il cui habitat è l’abisso marino, tra i quali i maiali di mare al fine di effettuare un censimento marino al Sud dell’Antartide.

    Questi strani animali si trovano in svariate forme, ma tutti hanno un esoscheletro sottile, una specie di armatura naturale, appena sotto la pelle. Hanno uno stile di vita simile a quello delle lumache.

    I maiali di mare si riproducono liberamente e formano una delle maggiori popolazioni degli abissi, ma, purtroppo, la pesca a strascico è la principale minaccia contro queste creature, che, inoltre, sono una parte sostanziale della nutrizione dei predatori del mare, tutto ciò, comporterebbe una serie preoccupazione per la vita di tutti gli esseri che vivono nel mare.
    image
    Tags: maiali di mare, profondità marine, zuova zelanda
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Administrator
    Posts
    653

    Status
    Offline
    image

    Nel più profondo degli abissi vivono bizzarre creature che mai avremmo immaginato esistere. Creature marine fantastiche: calamari cannibali, pesci in grado di eliminare l’avversario con una scarica elettrica mortale, granchi assassini che decapitano la preda prima di divorarla o una strana medusa a forma di serpente che può raggiungere fino a 40 metri di lunghezza. Immagini avvincenti, sorprendenti e anche un po’ terrificanti immortalate da due specialisti degli oceani e delle immagini sottomarine

    .
     
    Top
    .
34 replies since 20/1/2011, 21:14   20496 views
  Share  
.