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Mario Balotelli

Talento esplosivo

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    Mario Balotelli

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    Mario Barwuah Balotelli (Palermo, 12 agosto 1990) è un calciatore italiano, attaccante del Manchester City e della Nazionale italiana.
    Soprannominato Super Mario, a 18 anni veniva considerato dagli esperti tra i primi 20 giovani calciatori under 23 al mondo.


    Mario nasce a Palermo il 12 agosto 1990. Dall'età di quasi due anni vive a Brescia nella famiglia Balotelli, a cui viene affidato. Da subito mamma, papà e i fratelli Corrado e Giovanni (di molti anni maggiori di lui) si prendono cura del piccolo Mario.
    A soli cinque anni Mario vuole giocare a calcio e inizia a vestire la maglia nella società dell'oratorio parrocchiale di Mompiano (Brescia). Subito viene aggregato ai ragazzini più grandi grazie alle eccezionali doti tecniche. Nel 2001 approda alla Lumezzane e a 15 anni esordisce nella prima squadra. Anche grazie a una deroga speciale concessa dalla Lega di serie C (per giocare tra i professionisti occorre aver compiuto 16 anni), Mario è il più giovane esordiente nella storia della categoria.

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    Il talento è evidente ed esplode: nell'estate del 2006 intorno a Mario Balotelli si scatena una vera e propria asta tra squadre di Serie A e B. Tutti vogliono il giovane, alto 188 centimetri, dotato di un ottimo dribbling, doti acrobatiche e una straordinaria visione di gioco. Il Lumezzane Calcio chiude la trattativa con la Fiorentina. Nel frattempo Mario ottiene un provino di cinque giorni allo stadio Camp Nou di Barcellona. Mario segna 8 gol e vive emozioni indimenticabili: i dirigenti catalani rimangono sbalorditi. I fratelli Corrado e Giovanni, partner di una società di consulenza per l'estero, si incaricano di trovargli la squadra ideale e iniziano una serie di difficili e ponderate trattative. Il loro obiettivo è trovare una squadra che possa garantire al fratellino la continuità degli studi e allo stesso tempo gli permetta di crescere e diventare un calciatore professionista.

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    A causa di cavilli giuridici l'affido tramite Tribunale dei Minori di Brescia alla famiglia Balotelli tarda a trasformarsi in adozione. Mario è vittima di un'anomalia: nonostante sia nato in Italia e vi abbia sempre vissuto, non ha ancora la cittadinanza italiana, cosa che causa vari problemi per le squadre estere interessate al giocatore e per le partecipazioni ai tornei oltre confine. Per ottenere la cittadinanza si dovrà attendere la maggiore età.

    Intanto nelle trattative si inserisce l'Inter di Moratti che offre un progetto serio di crescita professionale e personale. Il 31 agosto 2006 Balotelli passa ufficialmente all'F.C. Internazionale. Gioca con la squadra degli Allievi Nazionali e ne diventa perno insostituibile. Segna gol a raffica, la sua media è di 19 gol in 20 partite. Dopo soli quattro mesi passa alla categoria Primavera. Nonostante la sua giovanissima età lascia un segno indelebile: 8 gol in 11 partite. Segna 90° minuto nella finale Scudetto di Bressanone, contro la Sampdoria, permettendo all'Inter di aggiudicarsi lo scudetto Primavera.

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    A 17 anni arriva l'esordio in prima squadra nel finale della partita di campionato Cagliari ? Inter (17 dicembre 2007). Mario entra in campo a due minuti dalla fine. L'occasione per giocare da titolare arriva poco dopo, in Coppa Italia. Il 19 dicembre 2007, a Reggio Calabria, Mario gioca novanta minuti (Reggina-Inter) e firma una doppietta.

    Le vacanze di Natale sono un'occasione per volare in Brasile, ospite del Progetto Mata Escura-Mata Atlantica a Salvador de Bahia. Con i bambini brasiliani Mario socializza e improvvisa partite di calcio. Dalle favelas bahiane dove ha trascorso il Capodanno, Mario si trova poi catapultato a Dubai, negli Emirati Arabi, per il ritiro con la prima squadra. La Dubai Cup lo vede in campo contro l'Ajax. Prima colpisce la traversa con un destro, poi segna un gol ai rigori.

    I media parlano di Mario Balotelli come di un nuovo fenomeno. Si tratta di uno dei primi cinque giovani più valutati in Europa e a detta degli esperti uno dei 90 più forti al mondo.

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    Gli inizi
    Inizia a giocare a calcio all'età di 5 anni con la squadra dell'oratorio parrocchiale di Mompiano (quartiere di Brescia), sotto la guida di Giovanni Valenti, venendo subito aggregato ai ragazzi di qualche anno più grandi. Si trasferisce successivamente al San Bartolomeo, squadra di un quartiere della periferia cittadina.
    Lumezzane
    Nel 2001 approda al settore giovanile del Lumezzane, e il 2 aprile 2006, non ancora sedicenne, esordisce con la prima squadra in Serie C1, nell'incontro Padova-Lumezzane. Diviene così il più giovane esordiente nella storia della categoria, anche grazie a una deroga speciale concessa dalla Lega. Nell'estate del 2006 viene chiamato dal Barcellona per sostenere un provino, ma per motivi economici il suo passaggio al club blaugrana salta.
    Inter

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    Balotelli durante l'incontro di Serie A Inter-Palermo dell'11 aprile 2009
    Il 31 agosto 2006 è acquistato in prestito dall'Inter, con diritto di riscatto della comproprietà, battendo la concorrenza di Fiorentina, Chelsea, Liverpool e Tottenham che avevano manifestato interesse per il giocatore.
    A metà stagione è aggregato alla Primavera, con la quale vince il campionato 2006-2007, realizzando anche il rigore decisivo nella finale. Nel febbraio 2008 trascina la squadra Primavera alla vittoria del Torneo di Viareggio, realizzando 7 gol in 6 partite, tra cui una doppietta nella ripetizione della finale, vinta ai rigori contro l'Empoli.
    Per scelta di Roberto Mancini, nella stagione 2007-2008 è aggregato alla prima squadra, e il 16 dicembre 2007 esordisce in Serie A in Cagliari-Inter (0-2); tre giorni dopo, il 19 dicembre, segna le sue prime reti ufficiali con la maglia nerazzurra, realizzando una doppietta in Reggina-Inter (1-4), valida per l'andata degli ottavi della Coppa Italia. Il 30 gennaio 2008, sigla nuovamente una doppietta, stavolta in Juventus-Inter (2-3), valida per il ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia, rendendosi quindi uno dei protagonisti della qualificazione dell'Inter alle semifinali della coppa nazionale. Questi 4 gol hanno permesso a Balotelli di diventare, con Julio Cruz e Vincenzo Iaquinta, uno dei capocannonieri della Coppa Italia 2007-2008, alla cui finale, persa contro la Roma, ha preso parte da titolare. Il 6 aprile 2008 a Bergamo gioca come titolare in Atalanta-Inter (0-2) e segna il suo primo gol in Serie A. Nelle restanti partite di campionato Balotelli gioca spesso da titolare e realizza altre 2 reti, vincendo il suo primo scudetto con la maglia nerazzurra.

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    Balotelli in azione
    Il 13 giugno 2008 rinnova il contratto con l'Inter con scadenza nel 2011, dopo una lunga trattativa su questioni d'ingaggio.
    La nuova stagione si apre per lui in maniera positiva: vince la Supercoppa italiana contro la Roma dopo i calci di rigore (8-7). Partito dalla panchina, sono suoi il secondo gol dei nerazzurri e uno dei rigori. Il 4 novembre 2008 diventa il più giovane marcatore in Champions League della storia dell'Inter, realizzando il suo primo gol nelle coppe europee nella partita Anorthosis Famagosta-Inter (3-3). La rete da primato è stata segnata all'età di 18 anni e 85 giorni e supera il precedente record di 18 anni e 142 giorni stabilito da Obafemi Martins. Il 1º marzo 2009 ha realizzato la sua prima doppietta in Serie A, nella partita Inter-Roma (3-3). Il 5 marzo 2009, alla luce dei fatti avvenuti durante la partita (tra cui gli insulti dei tifosi della Roma e il gesto di Balotelli a zittire gli stessi dopo aver realizzato un contestato calcio di rigore), il procuratore federale Stefano Palazzi deferisce Balotelli, accusandolo di "violazione dell'art. 1 comma 1 del CGS, per avere rivolto gesti offensivi nei confronti di un calciatore avversario". Nonostante la giovanissima età, dimostra personalità, venendo a volte accusato di non avere un comportamento rispettoso nei confronti degli avversari, come il 24 febbraio 2009 quando dopo un duro contrasto di gioco zittisce polemicamente il Pallone d'oro Cristiano Ronaldo. Il 19 aprile 2009 è vittima di cori razzisti da parte degli ultras della Juventus. Il fatto desta scalpore e suscita forti proteste da parte di larga parte dell'opinione pubblica, mentre la Juventus è condannata a giocare a porte chiuse la partita di campionato contro l'Atalanta. Questo avvenimento porta alla modifica di una parte del regolamento della FIGC, dando al direttore di gara la possibilità di sospendere una partita qualora si verifichino atteggiamenti razzisti da parte del pubblico presente. La stagione si conclude con la conquista dello scudetto da parte dell'Inter, titolo a cui Balotelli contribuisce attraverso numerosi gol ed ottime prestazioni, soprattutto negli ultimi mesi di campionato.
    Nella stagione 2009-2010 segna il suo primo gol contro il Genoa all'ottava giornata, e il gol del definitivo 2-0 in Champions League nella vittoria contro i russi del Rubin Kazan', che qualifica i nerazzurri agli ottavi di finale, con un potente calcio di punizione da 35 metri. Nella finale di Coppa Italia è protagonista di un episodio con Francesco Totti: nei minuti conclusivi il giocatore della Roma lo colpisce da dietro con un violento calcio. Il gesto, caratterizzato dalla sua antisportività, ha avuto molta risonanza mediatica e persino il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è espresso sull'accaduto. Coi nerazzurri vince tutti e tre i trofei disputati dalla squadra.
    Manchester City
    Il 13 agosto 2010 viene ufficializzato il suo trasferimento al Manchester City, con il quale firma un contratto quinquennale da 3,5 milioni di euro. Il cartellino è costato 28 milioni di euro. Segna il primo gol con la maglia del City nella sua prima presenza assoluta, il 19 agosto 2010, dopo essere subentrato contro il Timişoara in Europa League. Tuttavia nel finale di gara si infortuna al ginocchio destro, e il 9 settembre per risolvere il problema viene operato al menisco laterale. Ritorna in campo il 24 ottobre, quando fa il suo esordio in Premier League entrando nel secondo tempo della partita persa per 3 a 0 contro l'Arsenal. Il 7 novembre mette a segno i suoi primi gol in Premier realizzando una doppietta contro il West Bromwich (2-0); nella stessa partita viene poi espulso per somma di ammonizioni. Il 28 dicembre segna la sua prima tripletta in carriera nella partita di campionato contro l'Aston Villa.
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    Nazionale
    Il 7 agosto 2007 ha ricevuto la sua prima convocazione internazionale da parte del Ghana per una partita amichevole contro il Senegal, alla quale Balotelli ha però rinunciato, dichiarando di non volersi precludere la possibilità di vestire la maglia della Nazionale italiana.
    Il 29 agosto 2008, pochi giorni dopo aver compiuto 18 anni, Pierluigi Casiraghi lo convoca in Nazionale Under-21, in vista degli ultimi due incontri di qualificazione agli Europei U-21. Esordisce il 5 settembre a Castel di Sangro, segnando un gol contro la Grecia. Il 15 ottobre mette a segno una doppietta in Israele-Italia (1-3) giocata a Tel Aviv, partita di ritorno del play-off che qualifica l'Italia agli Europei.
    Dopo una buona stagione nel suo club, è convocato per gli Europei Under-21 in Svezia. Il 19 giugno 2009, nella seconda gara della manifestazione contro la Svezia, realizza un gol ma viene successivamente espulso per un fallo di reazione. Rientra nella semifinale dove l'Italia viene eliminata dalla Germania. Nello stesso periodo la Federazione ghanese non abbandona la speranza di poterlo utilizzare.
    Il 6 agosto 2010 ottiene la prima convocazione in Nazionale da parte del nuovo CT Cesare Prandelli. Il 10 agosto, due giorni prima di compiere 20 anni, esordisce da titolare nella partita amichevole Italia-Costa d'Avorio (0-1) disputata a Londra.




    Edited by Lussy60 - 24/6/2012, 14:11
     
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    BALOTELLI E IL TATUAGGIO “MAFIOSO”

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    MARIO BALOTELLI, TATUAGGIO “MAFIOSO” – Torna a far parlare di se Super Mario Balotelli e, come accade ultimamente, non si parla delle sue giocate ma ben sì della sua vita privata al di fuori del campo da calcio.Questa volta si parla dell’ultimo tatuaggio che Suepr Mario si è fatto; si tratta di un fucile, forse una lupara, con le iniziali della mamma, del papà, dei suoi fratelli e della sorella.L’attaccante del Manchester City, quando ha mostrato il suo nuovo tatuaggio, ha anche aggiunto una frase subito riportata dai tabloid inglesi: “Chi tocca la mia famiglia rischia grosso”.Ormai sembra davvero che anche in Inghilterra si siano abituati alle stranezze di Super Mario.
     
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    Balotelli/Fico, a 3.20 le nozze entro il 2013

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    ROMA, 12 marzo - Mario Balotelli e Raffaella Fico: questo matrimonio s'ha da fare? Prima la t-shirt esibita da Super Mario con su scritto "Raffaella Ti Amo", poi la risposta della show girl che ha dichiarato prematuro un eventuale matrimonio con l'attaccante del Manchester City. Un botta e risposta che offre un assist invitante ai bookmakers esteri, che hanno subito aperto il gioco sulla possibilità che, entro la fine del 2013, i due convolino a nozze (a detta di Balotelli la coppia avrebbe cominciato a parlare della questione). Al momento i bookies non sembrano convinti che il "bad boy" possa salire sull'altare... della redenzione: il "No" alle nozze vale solo 1.30 contro il 3.20 assegnato a un loro ipotetico matrimonio.

    A cura di Jackpot2001



     
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    Balotelli: stallone o flop tra le lenzuola?
    La escort gli da 9.5, ma c'è chi sostiene che Supermario non ci sappia fare...

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    Oltre che per le sue doti calcistiche e le sue numerose bravate, Mario Balotelli è famoso anche per un altro motivo: vista la sfilza delle sue conquiste, l’attaccante del Manchester City è considerato un vero e proprio playboy, con un insaziabile appetito per le belle donne.

    Secondo la escort Jenny Thompson, con cui Balotelli ha ammesso di aver tradito Raffaella Fico, la fama di stallone è davvero meritata: “Mario ha un corpo fantastico e sa perfettamente come soddisfare una donna”, ha dichiarato la donna al tabloid inglese The Sun. “È divertente, intelligente e anche gentile in camera da letto, sa baciare benissimo. Gli darei un 9,5 per il sesso”.

    Mentre la Thomson promuove a pieni voti Supermario, come aveva fatto in passato anche la modella venezuelana Keyla Espinoza, che lo ha frequentato quando era appena 17enne, c’è chi non è d’accordo nel definirlo un amante passionale. A sentire Jeanine Catalina Facco, il calciatore è molto meglio in campo che sotto le lenzuola, dove non sa come muoversi…

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    Circa un mese fa era finito sulle prime pagine di tutti i giornali, ‘beccato’ all’uscita di un nightclub a Liverpool, la scorsa settimana era stato protagonista di un litigio con Mancini legato, a quanto pare, a una sigaretta fumata negli spogliatoi dopo una partita. Poi un incidente in pieno centro a Manchester con la sua Bentley, e infine l'espulsione dal campo per dei falli scorretti. Ora Supermario non solo è a rischio come giocatore del Manchester City, ma è in forse anche la maglia azzurra... Prandelli sta infatti valutando se lasciarlo in panchina oppure no. A tutto questo si è aggiunto l'ennesimo scandalo sexy...
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    “Wayne Rooney può anche essere un calciatore migliore ma per quanto riguarda le prestazioni fuori dal campo, Mario lo batte su tutti i fronti”, ha confessato la escort Jenny Thompson al tabloid Britannico The Sun. Stando al racconto della ragazza, lei e Mario si sarebbero dati appuntamento nella casa di Balotelli e, dopo aver bevuto champagne in piscina, sarebbero andati dritti al sodo. “Mario ha un corpo fantastico e sa perfettamente come soddisfare una donna”, ha aggiunto la Thompson. “È divertente, intelligente e anche gentile in camera da letto, sa baciare benissimo. Gli darei un 9,5 per il sesso”

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    Nonostante le numerose bravate - e scappatelle - di Mario, Raffaella Fico rimane sempre al suo fianco... tanto che il calciatore le ha dedicato una maglia davvero romantica!
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    “Esteticamente è proprio bello, un miliardo di volte più bello di Cristiano Ronaldo [con cui ha avuto un flirt, ndr]”, ha raccontato Raffella Fico, fidanzata in carica di Mario Balotelli, a Sportweek. “All’inizio ti colpisce quello, e per quanto riguarda la testa io non sono mai stata prevenuta. Parliamo di tante cose, ci confrontiamo su tutto. E lui mi ascolta. Io lo capisco sempre, so che le cose non le fa con cattiveria”. Sempre pronta a perdonargli tutto, Raffaella non vede l’ora che Mario la porti all’altare, “La proposta non mi è ancora arrivata, ma se Mario dovesse chiedermi di sposarlo la risposta sarebbe sì, perché è l'uomo che amo”, e anche lui sembrerebbe intenzionato a fare sul serio – almeno a parole. “Raffaella è la cosa più bella che mi sia capitata”, ha dichiarato il calciatore alla Gazzetta dello Sport. Mi dà serenità, è comprensiva quando ne combino qualcuna. Non voglio dire che la tradisco e mi perdona. Dico in generale, sa capirmi”
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    Per evitare di pagare chi lo ricattava, Mario ha ammesso pubblicamente di avere avuto una notte di fuoco con la escort Jenny Thompson. Eppure ha negato di aver avuto un flirt con la porno star Holly Henderson, con la quale era stato beccato qualche mese fa...
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    Quando il tabloid inglese The Sun ha pizzicato Mario Balotelli insieme alla prosperosa Holly Henderson, regina dei film a luci rosse, all’uscita del Marriott Hotel and Country Club di Manchester, lui era già fidanzato con Raffaella Fico. Secondo alcune fonti del giornale, SuperMario e la Henderson si sarebbero scambiati baci e coccole nel parcheggio in cui sono stati avvistati insieme di prima mattina, il che farebbe pensare che i due avessero passato la notte insieme... All’indomani delle foto comunque Balotelli e Raffaella sono stati visti insieme mentre passeggiavano d’amore e d’accordo, come se nulla fosse successo. “Un sacco di storie che escono sono false”, ha commentato la Fico a The Mirror. “Ero spaventata e arrabbiata, ma so che i giornali italiani esagerano sempre e volevo sentire la sua versione. Mi ha dato tutti i dettagli che volevo per poterci riflettere. Mi ha parlato con calma e ha detto che non è successo niente”
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    A fine 2010, Mario Balotelli ha avuto un flirt con la gieffina inglese Sophie Raede, che ha mollato la notte di Capodanno senza tanti riguardi. Come? Tradendola con una sua cara amica. La ragazza ha scatenato tutta la sua rabbia su Twitter, scrivendo commenti al vetriolo diretti al calciatore e all’ex amica, Faye Evette. “Vorrei far sapere a tutti che è un p….a ed è andata a letto con il ragazzo che stavo vedendo! Mario Balotelli è uno str… Certa gente non ha vergogna! E nemmeno mutandine!”. Dal canto suo, Mario si è giustificato così: “L’ho incontrata una volta. Mi ha bombardato di messaggi, ho dovuto bloccare il suo numero. È un piccolo personaggio superficiale, non vorrei mai avere una relazione con lei. [La sera del “tradimento”, ndr] i miei amici sono arrivati con una loro amica, una ragazza che già conoscevo e molto più interessante di Sophie. Ora che la popolarità che doveva al Grande Fratello è in declino sta cercando di far parlare di sé. Ha bisogno di soldi? Perché non me l’ha detto invece di sbattermi in prima pagina? Forse sono così stupido che avrei potuto anche darle dei soldi. Che tristezza. Penso ai genitori di questo genere di ragazze”
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    Del flirt con la biondissima e appariscente modella inglese Faye Evette, presenza fissa su giornali per maschietti come 'Playboy' e 'Hustler', sappiamo solo che lei e Mario Balotelli hanno avuto un incontro hot la notte di Capodanno 2011, come ha fatto sapere a tutto il mondo la “tradita” Sophie Reade
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    Con la modella greca Betty Kourakou sembrava che Mario Balotelli avesse messo la testa a posto, come da lui stesso dichiarato su “Novella 2000”. Tra altri e bassi, la loro storia è durata all’incirca una anno, gran parte del quale lo hanno passato separati per via dei rispettivi impegni di lavoro. Dopo la fine della relazione, per Balotelli è iniziato un periodo non proprio idilliaco, fatto di sregolatezze e polemiche soprattutto con l’allora allenatore José Mourinho, che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi da gioco
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    È finito in tribunale il flirt di Barbara Guerra e Mario Balotelli, che si sono frequentanti nel 2010. In un’intervista rilasciata dal calciatore su Sky, riferendosi a una sua generica ex Balotelli disse: “Una fallita che si deve aggrappare a qualcosa pur di apparire sui giornali. L’ho frequentata una settimana. È pilotata da quel… di Lele Mora”. Barbara, che evidentemente si è riconosciuta in queste parole, invece di far finta di niente ha querelato Balotelli, documentando con foto e messaggi sul cellulare che la loro storia era durata 2 mesi...
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    Fidanzata con il calciatore nel 2010, Melissa Castagnoli è stata mollata in diretta tv da Mario Balotelli, che le ha mandato un sms di congedo mentre lei stava per salire sul palco del 'Chiambretti Night'. Melissa, che ha un passato da reginetta di bellezza, nel corso della trasmissione lesse i messaggini d’addio inviatale da Balotelli. Il primo recitava: “Sono tornato per farti cambiare (riferito al fatto che Mario avesse preso un jet privato da Manchester per rivederla), ma lascia perdere, sei irrecuperabile. Tutto ti verrà contro un domani, bye!'. Nel secondo c’era scritto: “Sei una bambina stupida, il vero problema non è bambina, ma stupida!”. Il tutto preso con molta filosofia dalla Castagnoli, che ai tempi disse: “Ci prendiamo e ci lasciamo di continuo, ormai non piango più. Mario è geloso che io entri nel mondo dello spettacolo, dove mi piacerebbe entrare...”. Nessuna dichiarazione sulle sue doti da amatore però…
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    Mario Balotelli si è più volte lamentato che un sacco di stelline o aspiranti tali si avvicinino a lui solo per finire sui giornali...
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    Secondo Jeanine Catalina Facco, Mario Balotelli non è un amante passionale. Jeanine, che aveva conosciuto il calciatore durante una serata in discoteca, al magazine New Star ha spifferato parecchie confidenze su Supermario, da lei bocciato sotto le lenzuola. “I numeri li fa in campo, a letto un po’ meno”. Jeanine, che è stata a Uomini e Donne in veste di corteggiatrice, si è anche lasciata andare a commenti sul carattere del campione. “Sembra Dr.Jekyll e Mr.Hide: sa essere dolcissimo e romantico e un attimo dopo diventa un ragazzino di 12 anni”
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    La dichiarazioni di Jeanine Catalina Facco lasciano intendere che Mario sia un flop sotto le lenzuola, ma altre sue amanti la pensano diversamente: molto prima di Jenny Thompson, a tessere le sue lodi ci ha pensato Kayla Espinoza...
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    Keyla Espinoza ha frequentato Balotelli nel 2007, quando non era ancora un campione, ma una promessa del calcio italiano. Accusata dal calciatore di avergli teso una trappola, organizzando una paparazzata per finire sui giornali, la Espinoza, ai tempi replicò: “Lui si è dichiarato single e nessuno mi ha detto che aveva una compagna”. Già allora Supermario era un playboy, come la stessa Kayla ha raccontato in un’intervista a Star+Tv: “Sotto le lenzuola era molto più maturo dei suoi 17 anni. Con Mario ci sentivano tutti i giorni e anche le notti. Stavamo bene insieme. Lui era molto dolce con me”
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    Ora il cuore di Mario è solo per Raffaella... ma si sa, la carne è debole!
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    Mario Balotelli a passeggio per Milano con Raffaella Fico
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    A chi credere delle sue fiamme? Supermario è uno stallone o un flop?


     
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    Euro 2012/Insulti a Balotelli, Platini: Idioti tra tifosi croati

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    Belgrado, 18 giu. (TMNews) - Dure parole di condanna quelle del presidente Uefa, Michelle Platini, nei confronti dei tifosi croati, autori di gesti e manifestazioni razzisti a danno dell'attaccante italiano, Mario Balotelli, durante la sfida Italia-Croazia, la scorsa settimana. "Non sono felice per la Croazia. Ho visitato il Paese un anno fa e non ne sono felice" ha detto il numero uno Uefa parlando con la stampa a Varsavia. Il Paese balcanico "ha una buona squadra che gioca bene, ma è inaccettabile avere un centinaio di imbecilli tra la folla" ha detto Platinì.

    La Federazione calcio croata rischia dure penalità dalla Uefa, dopo che il gruppo di monitoraggio sul razzismo ha individuato circa 500 tifosi croati accanirsi contro Balotelli durante il match di giovedì scorso in Polonia. "Lo sapevano" di rischiare molto, ha detto Platinì della Federazione croata. "Ogni forma di razzismo è un problema - ha aggiunto - Un solo caso è troppo".

    Quello aperto sulla Croazia è il primo caso di razzismo che la Uefa affronta direttamente dall'inizio di Euro 2012 in Polonia ed Ucraina. Una decisione del comitato disciplinare Uefa è attesa per domani ed è particolarmente importante alla luce della "tolleranza zero" nei confronti del razzismo, dichiarata dal presidente Uefa alla vigilia di questi Euro 2012.

     
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    Mario Balotelli ci mette la faccia: "Sono un uomo mica un ometto"

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    L'attaccante: «Tranquilli,
    non ho il sedere nella Nutella»


    MASSIMILIANO NEROZZI
    INVIATO A KIEV

    Da non Peter Pan stasera vuol trovare l’isola che c’è, l’Inghilterra, e affondarla. Roba da uomini, dice Mario Balotelli, per questo è ora di staccarsi tutti gli altri nomignoli che lo condannano all’immaturità: «Il mio procuratore, Mino Raiola, dice che sono un Peter Pan - sorride - qualche compagno mi definisce un ometto. Chiariamo subito: sono due metafore per definire la persona, non il calciatore. Io mi sento molto più uomo. E non devo dimostrare niente a nessuno, né agli italiani né agli inglesi, fuori dal campo: chi mi conosce sa chi sono veramente». Anche un po’ bambino: «Mino si diverte a chiamarmi Peter Pan e un po’ posso somigliargli, nel senso che mi piace essere libero di fare e dire quel che voglio». O di combinare diverse sesquipedali sciocchezze, fuori e sul campo, e questa è la cosa peggiore: 16 ammonizioni e 5 espulsioni, in un paio di stagioni in Premier, non sono favole.

    Balotelli spunta a sorpresa sulla soglia di Inghilterra-Italia, se sui segnaposto della Uefa ci sono solo i nomi di Cesare Prandelli e Andrea Barzagli: l’hanno convinto poche ore prima, con arte diplomatica, il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini e il direttore generale Antonello Valentini. Funziona. SuperMario sa essere ironico, sicuro come impone l’imminente battaglia, sbruffoncello quanto gli è concesso. Non sarebbe lui. «Ho intenzione di dare il massimo, come i miei compagni, poi se vi divertirete o vi arrabbierete non so». Sta in difesa solo sulle accuse, come la rabbia esplosa con l’Irlanda: «Penso che il Mario persona non devo dimostrarlo a nessuno, e quel gol è stato importante soprattutto perché lo cercavo e non riuscivo a farlo. Non è che fossi bloccato, non riuscivo semplicemente a segnare, ma non avevo problemi».

    Magari stasera la butta dentro senza bronci: «Prima devo fare gol, poi vediamo se esulto». Solo per qualche secondo scivola sul banale, che proprio non gli dona: «Spero di giocare una buona partita e sono contento di farlo contro i miei compagni. Conosco loro e loro conoscono me». Senza il vessillo del City però, questa è un’altra storia: «Tutti quelli che giocano con me sono amici, ma non li ho sentiti. E non temo nessuno. Sarà divertente e spero di vincere, con tutto il cuore». Farebbe volentieri a meno di essere sotto interrogatorio: «Perché parlo in conferenza? A turno siamo tutti qui». Con tutti i tabloid addosso vuoi non essere un po’ spaccone? «Hart dice che esistono due Balotelli? Fortunato lui che ne conosce due». A Prandelli scappa una faccia che pare Fini a Strasburgo, mentre Berlusconi dà del kapò a Schultz. Perdono istantaneo per l’umiltà: «Le critiche ci sono sempre, perché è normale fare degli errori in 60-90 minuti: servono per migliorare». Non accetta solo alcuni giudizi, piuttosto volgarotti: «Qualcuno diceva che ho il sedere (diciamo così, ndr) nella nutella. Assolutamente no, come altre cavolate scritte».

    Ne hanno incise parecchie anche nella sua Inghilterra. Alan Shearer, 63 partite e 30 gol con i bianchi di Sua Maestà, in fatto di centravanti un’autorità: «Balotelli è un giocatore egoista e non ha ancora fatto vedere il motivo per cui è indispensabile». Non fosse stato chiaro, ecco dopo una brutta partita con il City: «Il suo comportamento è stato una vergogna: la squadra aveva bisogno e lui si è comportato come un marmocchio viziato egoista. Ha camminato lentamente sul campo, come un uomo il cui cane era appena stato investito». Alan Hansen, una delle colonne del Liverpool degli Anni 70 e 80, 8 titoli di Premier e due Coppe dei Campioni: «Dicono che è bravo ma pazzo? Ma non si può dividere la persona dal giocatore. E gente come Messi, Ronaldo, Rooney non si comporta come fa lui, e comunque lui non è di livello mondiale. Per questo il City vuole darlo via».

    SuperMario si consola con l’arrivo del fratello, Enoch, e due amici di Manchester: «Avevo creato una bottiglia di champagne celebrativa per Mario e gli ha portato fortuna - dice uno dei due - ora ne farò un’altra per l’Europeo». Vuoi mai che si avveri il sogno: «La maglia della Nazionale mi ha sempre emozionato, fin da bambino». Per James Matthew Barrie, che Peter Pan scrisse, solo così ci si arrampica su certe isole: «Forse tutti noi saremmo in grado di volare se fossimo assolutamente certi della nostra capacità di farlo come l’ebbe il coraggioso Peter, quella sera». Stasera, a Kiev.

     
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    Balotelli e l’incubo Neuer. Una rivincita attesa 3 anni

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    GASPORT (A. Elefante) - Ci sono facce di portieri che agli attaccanti restano nella memoria come conti in sospeso. Quando giovedì sera Mario Balotelli incrocerà gli occhi di Manuel Neuer, non lo guarderà come ha guardato Joe Hart prima dei rigori con l’Inghilterra, sogghignando ma senza rabbia: mica poteva prendersela con un compagno del City solo perché stava cercando di innervosirlo. Neuer no, gli fece girare le scatole di brutto per altri motivi e Balo ricorda quella sfida con i tedeschi come una delle più frustranti della sua carriera: gli veniva da piangere ma non lo fece, perché non è da lui per una partita di calcio, ma chi era a Helsingborg la notte del 26 giugno di tre anni fa, di Balotelli ricorda testa bassa, parole smozzicate e occhi tristi. Era la tristezza di chi sa di aver subito un’ingiustizia. Se è vero che il tempo dà sempre una chance per ripararle, domani sera sarà la sera. Soprattutto per Balotelli.
    Paralleli Tre anni dopo, sarà un po’ come riaffacciarsi su quel passato: anche allora Italia-Germania valeva una finale europea (under 21); allora, e proprio contro la Germania, fu il punto forse più alto di un’Italia che cercava la svolta del calcio di qualità, come sta succedendo alla squadra di Prandelli in questo Europeo; alla fine di quella partita, ciò che rimase in tasca fu un conto da pagare ai troppi sprechi fatti al momento di segnare. Non solo un suo difetto, in questa nazionale che tanto crea, poco realizza e troppo rischia (di ritrovarsi con nulla in mano), ma è quello che Balotelli stavolta forse non si perdonerebbe. Quello che forse stavolta non gli sarebbe perdonato, dopo un Europeo passato ad aspettare i frutti del suo mestiere di attaccante, e in proporzione al talento e alla fiducia avuta.
    Il muro Neuer Lo aspettavamo già allora, nel 2009 in Svezia. Lo aspettava Casiraghi, che lo recuperava dopo la squalifica per un’espulsione delle sue. Lo aspettavano i tedeschi, che lo avevano già martellato in amichevole, otto mesi prima. Lo aspettava Boateng, che faceva il centrale difensivo e oggi con Löw sta a destra, ma c’era già allora, e come lui Ozil, Hummels e Neuer (Khedira no, come Marchisio: uno era infortunato e l’altro squalificato). L’Italia andò a sbattere contro un muro tirato su dalla sfortuna: occasioni su occasioni, due traverse, un salvataggio sulla linea. Balotelli sull’unico muro che la Germania ci mise di suo: Neuer, il migliore in campo. A un certo punto Mario iniziò a tirare da ogni posizione, come un tempo faceva per risolverla lui e oggi dovrebbe fare un po’ più spesso, per non trovare un Terry che lo anticipi a un passo dal gol. Ma Neuer quella sera parava pure svirgolando di piede e prese di tutto, anche una punizione già battezzata dentro.
    Con Enock e gli amici A Balotelli domani Prandelli chiederà di cercare la rivincita con meno frenesia, con l’animo sereno di ieri pomeriggio: a fine allenamento Mario si è messo a giocherellare nel prato di fronte allo stadio dove si allena l’Italia con suo fratello Enock e agli amici Scott e Puma, finché sono arrivate le telecamere e se n’è andato lui, con il pallone rivendicato dal fratello. «Ehi, ridaccelo», gli ha urlato Enock, ma Balo lo stava già percuotendo come un tamburo, o palleggiando come fosse da basket: anche se per pochi attimi, la sua libertà preferita.

     
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    Balotelli sa esultare:
    "In finale ne farò quattro"


    balotelli01g_6Mario Balotelli, 21 anni, ha segnato tre gol agli Europei
    + Del Bosque: "Mancato biscotto? Non siamo pentiti"
    + Italia, giorno di riposo verso la finale Prandelli e lo staff in pellegrinaggio
    + Balotelli show: finale con la Spagna Siamo la maledizione dei tedeschi
    + Balotelli affonda la Germania Italia in finale con la Spagna
    + Europei, la Polonia saluta i tifosi Azzurri in minoranza a Varsavia

    a Torino la festa invade le piazze
    Al raddoppio festeggia mostrando i muscoli: «I miei compagni sono gelosi. La cosa più bella? Abbracciare mia madre, ora arriva anche papà
    Anche i postini esultano quando c’è di mezzo Italia-Germania. Mario Balotelli, l’attaccante con il broncio, sceglie un pezzo di storia del calcio per lasciarsi andare. Lui che di solito grugnisce o scappa o protesta, lui che non festeggia per convinzione «perché segnare è solo il mio lavoro, i portalettere si esaltano quando imbucano?». Certe volte sì.

    SuperMario sceglie la notte perfetta per diventare normale e quindi essere straordinario. Abbandona il vezzo di tirare dritto, ha il coraggio di ricredersi, la spontaneità che serve per emozionarsi e agita la maglia, il numero l’azzurro. Anche la vita prende uno scossone: due gol in una sola partita, tre nell’Europeo ed è l’unico rimasto in corsa per vincere il titolo di miglior marcatore: «Ma non mi importa, io penso prima a divertirmi e poi a segnare. Non sei grande solo quando ti riesce una doppietta». Quattro reti con la maglia della nazionale in 13 partite, tutte polacche perché anche la prima risale a Cracovia, amichevole di novembre. Forse stavolta va in pellegrinaggio anche lui per ringraziare il Paese dell’ispirazione.

    balotelli7Al primo gol in azzurro era a caccia di un posto, di spazio, gli chiedevano di dimostrare il suo valore e forse anche per questo non se la sentiva di celebrare. Gli secca sempre dare prove di bravura. Ieri aveva altri compiti, portare l’Italia in finale, rispettare storia, passato, statistica e battere la Germania come è sempre successo. Evidentemente l’occasione valeva qualcosa più di una smorfia. Non si può arrivare in scia all’urlo di Tardelli e dimenticarsi di gridare. Balotelli esulta dopo il gol di testa, ci crede, dimentica un’esistenza di reti segnate e abbandonate senza neanche un ciao anche se sente il bisogno di sminuire la gioia: «Me lo hanno chiesto i compagni». Poi può persino pensare a qualcosa di personale, una doppietta vale una firma, forse persino un’ammonizione perché Mario si trasforma in statua dopo la botta di destro. L’arbitro non apprezza, i compagni sbuffano: «Si sono arrabbiati perché hanno visto il mio fisico e si sono ingelositi». Via la maglia, libero, a torso nudo: sfoggio di potenza e di muscoli e anche un manifesto: questo sono io.

    Fino alla semifinale tutta rincorsa: 20 tiri e un misero centro, appena il 5 per cento del lavoro fatto era finito in porta, numeri da diventare pazzi e Balotelli ha il nervoso facile. Si è sbloccato con l’Irlanda e ha mandato a stendere mezzo mondo. Poi di nuovo teso e chiuso fino alla sfida con Hart, nei quarti, ai rigori contro l’Inghilterra. Lì ci ha preso gusto e probabilmente si è accorto che non deve rinunciare al suo modo di fare. Ha capito che può rispettare le consegne tattiche ed essere comunque lui, SuperMario. Alla fine il personaggio di un videogioco. Uno a cui piace alzare la posta e sfidare il limite, fare dello show, irritare l’avversario. Ci tiene a mantenere il carattere per cui spesso lo criticano, ne va fiero e lo sfrutta come molla. Fa impazzire la Germania e se ne vanta, li guarda pure male quando si ritrova per terra con i crampi e lo stadio lo fischia e i tedeschi gli fanno gesti stizziti. Zoppica, provato dalla stanchezza, perché non ha solo steso la Germania dei ragazzi con il tiro facile ha anche corso come non gli era mai capitato. Partita di grazia e quando il fiato finisce guadagna minuti, si prende la scena. La panchina chiama il cambio, lui esce comodo: «Dicevo, aspetta perché ero dolorante ma potevo andare avanti».

    Montolivo lo abbraccia, Abate gli accarezza la cresta che ormai ha quasi perso tutta la tinta bionda. Ancora non sorride, ma lo ha fatto, nella gara delle emozioni alla fine del primo tempo ha giocherellato con Buffon, spalla a spalla. Il capitano e la testa matta che se la raccontano. Avranno avuto i loro giorni storti ma mentre escono dal campo di Varsavia sembrano due ragazzini abituati a stare insieme: «È la miglior gara della vita, dedicata ai miei genitori, la cosa più bella è stata abbracciare mia madre e in finale devo farne quattro di gol perché arriva anche papà».

    A partita chiusa Mario può restare solo: l’Italia festeggia, lui lo ha già fatto, non ne ha più voglia e si ferma contro la panchina, a occhi chiusi. Il postino è al lavoro, pronto a recapitare gol alla Spagna

     
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    Balotelli, gigante e bambino
    L'esultanza da statua e i baci alla mamma


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    Nonostante il pronostico negativo del Panda, la versione Euro 2012 del Polpo Paul, è finita come da tradizione. Con gli italiani che festeggiano e i tedeschi che piangono. Una grande Italia, una squadra vera, appassionata e compatta grazie ad uno dei ct migliori sul mercato, ha saputo rispettare tutti gli schemi regalando un magnifico spettacolo.

    Tutti bravi certamente, ma tutti pronti ad ammettere che la rivelazione in campo è stato Mario Balotelli, autore non solo di una doppietta fantastica, ma anche di un'esultanza che ha lasciato tutti a bocca aperta. SuperMario ci ha regalato perfino un paio di sorrisi, trattenuti fino ad ora anche dopo il gol all'Irlanda e infine tenerissimo figlio che corre ad abbracciare sua madre.

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    A fine incontro dopo aver festeggiato con i compagni di squadra Mario corre verso le tribune per abbracciare sua madre. Intervistato Balotelli ha detto 'Sono corso a dirle che i due gol erano per lei'

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    'Per la finale di domenica arriverà anche mio padre, e dovrò fare almeno quattro gol. Quella di stasera comunque è la più bella serata della mia vita fino ad ora' ha detto ancora Balotelli mostrandoci un lato tenerissimo di figlio affettuoso legato alla sua famiglia.

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    Mario al 20' e poi al 36' ha realizzato due gol pazzeschi. Il primo di testa in controtempo sul portiere

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    L'altro gol è una terrificante botta di destro

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    Balotelli allora decide di festeggiare come si deve. Si toglie la maglietta e sfida con lo sguardo il mondo intero, un Mike Tyson del terzo millennio che ha appena messo ko il gigante avversario.

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    Un gesto che gli vale l'ammonizione ma che lascia tutti a bocca aperta, per quel fisico massiccio e quello sguardo potente.

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    Ecco l'intera sequenza dello 'spogliarello' di SuperMario

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    L'esultanza di Balotelli dopo la doppietta che ha portato l'Italia ad accedere alla finale di Euro 2012.

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    Mario dopo la posa plastica, raggiunto di corsa dai compagni, si è rilassato fino a sorridere, solo un istante però, mostrando un pezzettino di quel Balotelli che fino ad ora non avevamo visto. Anzi, nel gol contro l'Irlanda SuperMario stava addirittura per lanciare un insulto.

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    Invece l'attaccante del Manchester United, negli allenamenti con gli Azzurri, di sorrisi e risate ne ha regalati tanti, dimostrando di essere non solo la testa calda che abbiamo conosciuto fino ad ora, che passa da una fidanzata all'altra, che distrugge le macchine e finisce nei pasticci, ma anche un ragazzo socievole e giocherellone.

     
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    Ebbene sì, invidio a morte Mario Balotelli: e sua mamma

    Scritto da Stefano Benz

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    Fermiamo il nastro: e prima di arrivare alla fine del racconto, e di vedere quale sarà l'immagine che porteremo nel cuore per i prossimi due anni, vi voglio dire quella di questo Europeo che a oggi mi ha colpito di più.
    Mario Balotelli che si avvicina alla mamma dopo la doppietta contro la Germania e le sussurra qualcosa all'orecchio, dandole un bacio: dopo, di fronte alle telecamere, scopriremo che le parole erano una dedica e che quel bacio era meritato.
    Di Balotelli si sono scritte un sacco di cose, alcune anche piuttosto fastidiose da leggere: magari anche da scrivere. Perché vedete… a tutti piacciono gli eroi buoni, quelli inattaccabili, che avevano i voti più alti a scuola, che sono genitori modello e fanno beneficenza, che non parlano mai male dell'avversario e che ostentano la modestia di Giobbe. Tutti amano gli uomini come San Francesco e le donne come Maria Goretti.
    Eccheppppalllllleeeeee!!!!!
    Balotelli a me dà addosso solo per qualche spacconata che costa milioni e perché col suo fisico vivrei di prepotenza e non di affanni: insomma, la mia è invidia. Sentimento umano. Almeno quanto la gelosia.
    Gli invidio le serate a champagne, le donne che lo circondano, i club superesclusivi, la Bentley (o era una Jaguar?) sfasciata. Perché il titolo era "Balotelli distrugge la macchina nel centro di Manchester": e solo nell'ultima riga era spiegato che la colpa dell'incidente era di una Vauxall (ma che razza di macchina è?) che stava facendo un'inversione a U stravietata.
    120701-2Gli invidio le feste di compleanno… Anche io ieri sera ero a una festa di compleanno. Non stile Balotelli ma stile anni '80: e con tutto il rispetto il dj non era Guetta ma l'amico Ale che prima di suonare "Nano Nano" cullava la figlia di sette mesi; le ragazze poi erano tutte splendide… ma per i miei standard. Che seguono una logica di marketing molto personale: punta al pareggio in C2 più che a una vittoria in Serie A, abbassa il target per massimizzare il risultato.
    Per chi non capisce traduco semplice: dev'essere orrenda se no non ho speranze. D'altronde il massimo della trasgressione erano due cuccioli d'anziana che si sono tolte le scarpe a fine serata per ballare meglio sulle note di "Don't You" dei Simple Minds e la celebrità del locale ero io. Pensate com'erano messi.
    Balotelli invece, come Cassano o Federica Pellegrini, fa sempre notizia, si vende in un attimo: e lui non fa nulla per evitarlo. Fa notizia se non esulta ma anche se esulta siamo tutti a scrivere "che bello!".
    E' vero: è bello. Perché di 21enni forti la nostra Nazionale non ne ha avuti molti. Ma anche perché domani qualsiasi, cosa SuperMario dirà, il piatto di chi scrive sarà pieno.
    A me resta solo l'invidia nei confronti di un ragazzo che a 21 anni ha il mondo in mano e il futuro davanti. Non perché gioca a pallone: ma perché è forte, sicuro di sé. E perché, dannazione, ha solo 21 anni.
    La mia grande invidia poi è nei confronti di quei due genitori che lo hanno adottato: perché sentirsi dire una cosa così nell'orecchio da un figlio comunque ingombrante, e che tutti ti raccontano come dovrebbe essere senza sapere forse come sia davvero averlo in casa, e crescerlo, credo sia una gioia grandissima.
    Adottare un figlio è un gesto di generosità straordinaria: purtroppo per pochi. Chi vuole provarci si troverà ad affrontare una serie di pastoie burocratiche infinite e anche un po' umilianti. Io ho già due figli meravigliosi e bellissimi: belli come la mamma 120701-1e simpatici come il papà, dice mia figlia Giulia. Che non so se sia un gran complimento. Non vivono più con me e ho pensato spesso che adottare un bimbo sarebbe una cosa sensata per colmare un vuoto incolmabile: in fondo è un gesto di egoismo che potrebbe diventare anche di grande generosità.
    Purtroppo è difficile: nella mia situazione addirittura impossibile.
    Mi accontento di adozioni a distanza e di cani e gatti senza famiglia: un cane e tre gatti, tutti adottati. L'ultimo per la verità è un acquisto ma Cookie è un persiano talmente idiota che lo considero un gatto diversamente abile, e dunque adottabile.
    Ma se invidio molto a Balotelli i suoi 21 anni e il futuro in pugno, invidio anche a sua mamma quelle parole sussurrate nell'orecchio, che ci hanno fatto capire qualcosa in un più di un ragazzo che fa notizia, ma di solito solo quando fa comodo a noi. Quelle parole sono il sogno di ogni genitore: soprattutto di ogni genitore adottivo.
    Twitter @stefano_benzi

     
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    L’amore delle fan per Mario Balotelli, in lacrime dopo la sconfitta con la Spagna

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    Delusione e lacrime per gli azzurri, dopo il pesante 4-0 che consacra la Spagna campione d’Europa per la seconda volta consecutiva. Non è stato facile per gli Azzurri incassare una sconfitta di questo tipo e diversi giocatori, da Bonucci, Barzagli, Pirlo, Montolivo fino all’infortunato Chiellini, non sono riusciti a trattenere le lacrime.


    Anche Mario Balotelli, diventato nelle ultime settimane il “simbolo” della nostra Nazionale, conquistandosi l’affetto di milioni di tifosi Azzurri e di milioni di donne italiane, si è abbandonato al pianto al termite della partita. Il suo impegno, la sua bravura e il suo essere fuori dagli schemi ha emozionato tutti coloro che credevano in questa squadra. Grande la sua delusione quando, alla fine della partita, è subito rientrato negli spogliatoi prima di essere poi richiamato dal team manager Mauro Vladovich per la premiazione del secondo posto.

    Seduto sul prato dello stadio di Kiev, mentre era in corso la premiazione della Spagna, l’attaccante ha cominciato a piangere con il viso fra le mani, e ad un certo punto il ct Prandelli è andato a consolarlo.

    Abbiamo seguito tutte le partite dell’Italia e sicuramente il protagonista indiscusso è lui, l’acclamato Balotelli che grazie ai suoi gol e se si può dire, anche al suo fisico statuario, ci ha fatto sognare. Vederlo in lacrime è stato un po’ triste, ma tranquillo Super Mario sei il numero uno.




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    Fico, "aspetto figlio di Balotelli"; Mario a Natale, "sposiamoci"

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    08:42 03 LUG 2012

    (AGI) - Roma, 3 lug. - Mesi di liti (con tanto di polizia), di passione, tradimenti e attenzione della stampa. La coppia Fico-Balotelli non smette di essere al centro dell'attenzione dei media. E stavolta il colpo di scena lo fornisce la ex naufraga dell'Isola dei famosi. "Ho chiamato Mario mentre era in ritiro con la Nazionale, il giorno prima della partita contro la Germania. Gli ho detto: 'Ti ricordi il nostro sogno di diventare genitori? Ecco, quel sogno e' diventato realta'.
    Aspetto un bambino. Il tuo bambino'. Lui, dapprima e' rimasto in silenzio. Poi si e' lasciato andare: 'Mi hai dato la notizia piu' bella del mondo', mi ha detto. E il giorno dopo, in campo, ha segnato due gol".
    guarda la galleria fotografica di Raffaella Fico e Mario Balotelli
    Cosi' Raffaella Fico, in una intervista esclusiva rilasciata al settimanale "Chi", in edicola mercoledi' 4 luglio, annuncia di aspettare un figlio da Mario Balotelli. La notizia della gravidanza e' ancora piu' sorprendente perche' la showgirl napoletana e il calciatore avevano rotto il loro legame il 29 aprile scorso.
    "Ho scoperto di essere incinta a meta' maggio - racconta Raffaella Fico -.
    Avevo un lungo ritardo, ma non pensavo a una gravidanza. Sono andata in una farmacia fuori Milano a comprare un test di gravidanza. E ho scoperto di essere in dolce attesa. Ma l'ho detto solo a mia madre e a mio fratello. In quel periodo Mario aveva deciso di tenermi lontano, una scelta che, secondo me, era dettata da motivi che non c'entrano nulla con l'amore. Io forse non piaccio a Mino Raiola, il suo procuratore. Ma io so quanto Mario sia innamorato di me e io di lui. Ho voluto aspettare il momento giusto per dargli la notizia e non me ne sono pentita. Mario e io ora stiamo ricostruendo il nostro rapporto. Lui non ha mai smesso di amarmi. Sara' un padre giocherellone e un compagno di vita dolce, affettuoso e buono".

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    Nell'intervista, corredata da un servizio fotografico esclusivo in cui si vede l'avanzato stato di gravidanza, Raffaella Fico respinge le malignita' circolate sulla sua gravidanza. Chi pensa che io abbia voluto 'incastrare il calciatore ricco e famoso' dovra' ricredersi", afferma la showgirl. "Non ho bisogno di soldi. E poi non riuscirei a guardare in faccia il bambino quando sara' cresciuto. La verita' e' che questo figlio lo desideravamo entrambi. Lo scorso Natale lui mi aveva detto: 'Sposiamoci e facciamo un figlio'. E io avevo accettato. Poi e' successo quello che e' successo. Ora aspetto Mario per scoprire il sesso del bambino, anche se lui preferirebbe un maschietto, e per scegliere il nome. Di sicuro so soltanto che portera' con orgoglio il cognome Balotelli".

    RAFFAELLA FICO MIGLIOR "LATO B" DELL'SIOLA DEI FAMOSI
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    Poco piu' di un mese fa la lite scoppiata fra i due ha portato Balotelli a telefonare ai dirigenti del Manchester City che hanno a loro volta avvertito la polizia per assicurarsi che fosse tutto ok. Secondo il "Sun", quando gli agenti sono arrivati nella casa del giocatore a Alderley Edge, nel Cheshire, e' stato detto loro che si trattava di una litigata per una questione di soldi e sono andati via ma a far infuriare la fidanzata dell'attaccante sarebbero state le nuove rivelazioni delle sue ex amanti. Gia' lo scorso mese, dopo che era saltata fuori la storia di Balotelli con Jennifer Thompson, la escort gia' nota per la sua relazione con Rooney, la Fico aveva sbattuto fuori di casa il giocatore, con tanto di valigie davanti alla porta. E a raccontarlo, al "Sun", e' Chloe Evans, la bionda 21enne con cui l'attaccante del City avrebbe tradito, per quasi due anni, la sua attuale fidanzata.
    "Quando siamo tornati a casa sua ha dovuto forzare la porta del garage - continua la Evans - Mi ha raccontato che si erano separati e che si era portata via tutti i vestiti. La casa era un macello ma lui non sembrava ne' infastidito ne' dispiaciuto". Raffaella Fico ha sempre difeso il suo SuperMario e, a proposito delle numerose scappatelle di lui con escort e pornodive, ha spiegato: "So che ha sbagliato, ma si e' preso le sue responsabilita', mi ha chiesto scusa e io ho scelto di perdonarlo. Voi pensate che sia una cornuta? Pazienza, non importa. Io ho conosciuto il Balotelli privato, un ragazzo dal cuore d'oro, timido, per niente aggressivo, che io ho amato, anzi amo, con totale onesta'. Quando sei innamorata ti fai andare bene tutto".
    La Fico racconta anche della proposta di matrimonio ricevuta dal giocatore: "Mi ha chiesto di sposarlo nel modo piu' romantico possibile: mi ha spedito i fiori a casa con un biglietto: "Ti amo, vuoi sposarmi?". Ci saremmo sposati entro un anno nella mia citta'. Non so, forse in Mario c'e' un po' di dottor Jekyll e un po' di Mr. Hyde. Spero che ci ripensi, che non butti via tutto cosi'".

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    Mario Balotelli mette la parola fine alla storia con Raffaella Fico

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    MARIO BALOTELLI – Se non fosse che nero lo è già di pelle, sarebbe proprio il caso di dire che Mario Balotelli è incavolato come una bestia. Dopo l’annuncio pubblico di Raffaella Fico (con tanto di foto della pancia a ‘Chi’) della gravidanza, l’attaccante del Manchester City e della Nazionale ha diffuso un comunicato stampa, letto durante Sky Sport 24, in cui mette definitivamente la parola fine alla sua relazione con Raffaella.
    Mario dice che la relazione con la showgirl napoletana è finita ad aprile e che da allora le loro vite hanno preso strade diverse (quindi non sarebbe vero, come affermato da Raffaella, che Mario non ha mai smesso di amarla), aggiungendo che non è stata Raffaella a chiamarlo, ma il contrario, avendo saputo della gravidanza da altre persone:
    “La relazione con Raffaella Fico è finita ad aprile ed allora non ci siamo più frequentati. Ho saputo da terzi che Raffaella era incinta per questo ho deciso di contattarla e mi ha detto che era vero: solo su mia domanda specifica mi ha detto che era incinta e non mi sembra normale tenere nascosta una cosa del genere fino al quarto mese. Mi assumerò le mie responsabilità dopo le prove della mia paternità.Non parlerò più di questo pubblico e non ho intenzione di replicare quanto detto da Raffaella in futuro”.
    Se Balotelli ha deciso di non parlare, lo faranno per lui in molti in futuro.

     
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    Balotelli-City, il matrimonio è agli sgoccioli

    Scritto da Eurosport | EuroLandia –

    marioprereal

    Non c'è alcun problema". Quando Mino Raiola utilizza questo tipo di parole per zittire i soliti rumors di mercato su Mario Balotelli significa che qualcosa sotto di grave c'è. Sì perché nonostante il primo gol stagionale (fra l'altro tutt'altro che pesante visto che ha impedito ai campioni d'Inghilterra di evitare l'eliminazione in Carling Cup contro l'Aston Villa) con la maglia del Manchester City il rapporto fra Super Mario e Roberto Mancini è ai minimi termini e non è da escludere che le strade dell'attaccante azzurro e dei Citizen si interrompa già a gennaio.
    ULTIMO NELLE GERARCHIE - Inutile girarci troppo attorno Balotelli è sceso nelle gerarchie di Mancini ed è l'ultimo attaccante per il tecnico jesino. La testimonianza arriva anche dal minutaggio: nonostante l'infortunio di Aguero l'attaccante azzurro ha giocato, oltre alla già citata sfida in Carling Cup, due sole gare da titolare in Premier League (entrambe venendo sostituito prima del 90') ed è stato utilizzato per appena 265 minuti. Decisamente meno rispetto a Carlos Tevez (impiegato dal Mancio per un totale di 618 minuti) ed Edin Dzeko (308 minuti), i prediletti di Mancini in questo avvio di stagione. Considerando che a breve rientrerà anche il "Kun" è facile pensare che il minutaggio per Mario tenderà ancora di più a diminuire.
    Alla luce di questi motivi si può intuire il feeling fra Balotelli e Mancini sia ai minimi storici. Mario è sempre uno che per rendere al 100% deve sentire la fiducia massima del tecnico e dell'ambiente se ciò non accade è l'inizio della fine perché Mario si intristisce ed inizia a diventare un personaggio molto scomodo da gestire in uno spogliatoio di una squadra che ha l'ambizione di vincere tutto in Inghilterra ed in Europa.
    Dunque siamo davvero sicuri che non c'è alcun problema fra Balotelli e il City e, come dice Raiola, il futuro di Super Mario sarà ancora a Manchester? Siamo pronti a scommettere che a gennaio si tornerà a parlare di un Balotelli di ritorno a Milano, sponda rossonera o nerazzurra non fa distinzioni.
    fonte:.eurosport.yahoo.com

     
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    Balotelli: City lo bacchetta,sia esempio


    'Attualmente ci sono giocatori che non dimostrano buoni valori'

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    (ANSA) - LONDRA, 14 OTT - Il City ha richiamato Mario Balotelli chiedendogli di ''dare l'esempio''. Il direttore esecutivo della squadra di Manchester, Brian Marwood, ha invitato l'azzurro, spesso al centro di atti di indisciplina, di dare una migliore immagine del club. ''Penso sia importante dare l'esempio'', ha detto Marwood. ''Credo, e tutti sanno a chi mi riferisco, che ci sono giocatori all'interno del sistema attuale che non dimostrano buoni valori e non danno prova di un comportamento esemplare'', ha spiegato.

     
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