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Musica Folk rock

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    Musica Folk rock


    Il folk rock è un genere musicale che unisce gli elementi rock alla musica folklorica.
    Il termine è originariamente riferito in senso stretto ad un genere che nasce negli Stati Uniti e in Canada alla metà degli anni sessanta. In senso più ampio, il folk rock include generi e movimenti musicali ispirati dalla musica popolare nel mondo anglofono e per estensione anche nel resto d'Europa. Come in ogni genere è difficile stabilirne i limiti. Il folk rock può ispirarsi più al rock o al folk per quanto concerne gli strumenti, le armonie vocali, sui temi trattati. Mentre il genere originariamente si riferisce alla musica dei bianchi del Nord America, e quindi delle loro radici Europee, non c'è una linea netta di demarcazione riguardo a quali elementi debbano essere inclusi nella tradizione folk. Comunque il termine non è solitamente applicato alla tradizione blues e ad altri generi degli AfroAmericani, né la musica Sudamericana, né la musica tradizionale non europea, classificata solitamente come world-music o musica etnica.
    Nascono diverse altre varianti: il celtic rock che rielabora gli elementi della tradizione celtica, irlandese, scozzese, bretone e della Cornovaglia. Verso la prima metà degli anni settanta il celtic rock si evolve prendendo dalle radici folk il repertorio e gli strumenti tradizionali: l'arpa, il fiddle, i fiati e anche lo stile tradizionale del canto, e facendo uso dell'amplificazione, dei distorsori e delle percussioni come nel rock.


    Le radici del folk rock


    l folk rock nasce dall'unione di tre diverse esperienze musicali: i folk vocal groups, i cantautori e il revival del rock and roll dopo l'invasione inglese. Il primo gruppo folk urbano è the Almanac Singers, che alla fine degli anni '30 vede tra i suoi membri Woody Guthrie, Pete Seeger e Lee Hayes. Nel 1947 Seeger e Hayes formano con Ronnie Gilbert e Fred Hellerman the Weavers che danno lustro al genere. Il loro suono e l'ampio repertorio tradizionale, accompagnato da brani autografi (si racconta a proposito che ad un festival venne proposto a Guthrie un suo brano dicendo che era un tradizionale) ispirano altri gruppi come il Kingston Trio (founded 1957), the Chad Mitchell Trio, e gruppi meno politicizzati come The Brothers Four, The Four Freshmen, The Four Preps, and The Highwaymen.
    Alla metà degli anni '60 viene coniato il termine songwriter (cantautore) che viene attribuito retrospettivamente a Guthrie e Seeger, così come a Bob Dylan e allo scozzese Donovan.
    Ma l'elemento che più spinge alla fusione del folk con il rock è il successo, anche negli Stati Uniti, dei Beatles e dei Rolling Stones che reintroducono la potenzialità espressiva del rock and roll. Uno dei primi gruppi che esplora una nuova via Americana al rock sono i Beach Boys, sebbene non ancora un gruppo folk rock, influenzano notevolmente il genere, si pensi al successo di un tradizionale degli anni '20 Sloop John B imparata dal The Kingston Trio, che a loro volta l'avevano ripresa dai the Weavers.


    La nascita del folk rock

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    Si può prendere come data di nascita il 26 luglio 1965, giorno in cui il giovane Bob Dylan sale sul palco del Newport Folk Festival con la chitarra elettrica e accompagnato dalla Paul Butterfield Blues Band (di cui fa parte l'eccezionale chitarrista Mike Bloomfield); è costretto ad andarsene dopo tre brani e tornare sul palco con la chitarra folk per suonare "It's all over now, baby blue".
    Il suono è caratterizzato da armonie vocali povere e un approccio agli strumenti elettrici relativamente scarno e privo di effetti e distorsioni incarnato dal suono del chitarrista dei Byrds Roger McGuinn. Il repertorio pesca nella tradizione folk e country ma anche da alcuni cantautori di matrice folk come Bob Dylan, emblematico il primo album dei Byrds Mr.Tambourine Man, una canzone di Dylan compleatmente riarrangiata con chitarre acustiche e folk, e il caratteristico jingle-jangle un arpeggio venato di dissonanze.


    Il folk rock inglese e il Celtic Rock


    In Europa nel 1966 nascono i Fairport Convention di Richard Thompson e Ashley Hutchings ai quali nel 1967 si aggiunge la vocalist Sandy Denny e nel 1968 Pentangle di John Renbourn e Bert Jansch con Jacqui McShee alla voce. I due gruppi percorrono un percorso inverso, partendo rispettivamente dal blues e dal jazz includono elementi della tradizione musicale britannica. Contemporaneamente in Bretagna Alan Stivell unisce la musica celtica (bretone, ma anche scozzese e irlandese) e i suoi strumenti tradizionali, tra cui l'arpa celtica e la cornamusa, e il rock con chitarre e percussioni. Nel 1969 Ashley Hutchings, bassista e cantante dei Fairport Convention, fonda insieme a Terry Wood (The Pogues) un proprio gruppo di folk revival: gli Steeleye Span che riusciranno in una perfetta fusione tra il rock e la musica tradizionale inglese, che li farà anche andare in classifica sia negli U.S.A. che in Gran Bretagna. Quest'attitudine al folk, può essere ritrovata anche in gruppi progressive come Jethro Tull, con i dischi della cosiddetta "triade folk":Songs from the Wood, Heavy Horses e Stormwatch, e i Traffic di John Barleycorn Must Die, o nei Led Zeppelin di Led Zeppelin III.

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    Il folk rock in Italia


    In Italia, a causa della sua posizione geografica e della sua storia, è molto difficile stabilire una netta distinzione tra musica folk e musica etnica.
    Per quanto riguarda il versante della musica popolare bisogna ricordare la Nuova Compagnia di Canto Popolare, nata alla fine degli anni '60 con l'intento culturale della ricerca e diffusione della tradizione popolare campana, facendo un vero e proprio lavoro di ricerca della tradizione orale. Numerosi gli artisti che nel tempo si sono avvicendati nella formazione Eugenio Bennato e Giovanni Mauriello, Peppe Barra e Roberto De Simone, Fausta Vetere e Patrizio Trampetti. È invece del 1964 la nascita del Nuovo Canzoniere Italiano, che annovera tra gli altri Ivan Della Mea, Gualtiero Bertelli, Paolo Pietrangeli, la giovanissima Giovanna Marini, oltre a cantanti contadini come Giovanna Daffini. La ricerca musicale e l'impegno politico del Nuovo Canzoniere arrivano anche a teatro con lo spettacolo Ci ragiono e canto di cui Dario Fo cura la regia.
    Sempre in quel periodo inizia la riscoperta del folklore italiano, grazie a musicisti come Roberto Balocco in Piemonte, Nanni Svampa (che incide una Storia della canzone milanese in 8 dischi) in Lombardia, Lino Toffolo in Veneto, Roberto Murolo (che incide una Storia della canzone napoletana in 12 dischi) in Campania, Matteo Salvatore in Puglia, Otello Profazio in Calabria,i Kunsertu in Sicilia e Maria Carta in Sardegna.
    Nel campo della musica leggera le prime incisioni di folk rock risalgono all'epoca beat, con le canzoni di Gian Pieretti (ad esempio Il vento dell'est, ma anche quelle scritte per Rebecca & C, Miss Ann e Piove sul mondo, con chitarra acustica e flauto), e di Tony Cucchiara, che nel 1966 forma un duo folk con la moglie, la cantante Nelly Fioramonti, incidendo due album con brani originali e qualche cover di canzoni americane (ad esempio vi è Dove andranno i nostri fiori, cover di Where have all the flowers gone di Pete Seeger, con il testo italiano di Daniele Pace e Ma sto pagando, cover di There but for fortune di Phil Ochs).
    Sempre di questo periodo è il duo Jonathan e Michelle, che incide anche cover di Donovan e Bob Dylan, Phil Ochs (ancora There but for fortune, ma con un testo diverso da quello di Tony e Nelly, scritto da Luciano Beretta ed intitolato Fammi vedere) oltre ad una versione del brano tradizionale americano Stewball e brani originali come Occhiali da sole sempre in questo stile, e I Girasoli, che scrivono canzoni originali con sonorità folk; anche i Pooh, in Brennero'66, si riallacciano a questo stile, e così i Kings nelle loro versioni di canzoni di Dylan.
    Anche alcuni cantautori italiani si rifanno ai cantautori Nord Americani, si pensi a Folk beat n. 1 di Francesco Guccini, ai dischi di Edoardo Bennato che unisce country, tarantella e rock, a Fabrizio De André che traduce Dylan, Leonard Cohen o il tradizionale Geordie e ad Angelo Branduardi che ha inciso moltissime versioni in italiano di canzoni nordamericane o britanniche, da Mary Hamilton a The trees they do hrow high.
    Angelo Branduardi è un musicista di estrazione classica, diplomato al Conservatorio di Genova in violino. Il primo disco Branduardi '74 si avvicina alle sonorità del progressive, poi nei dischi successivi Branduardi si avvicina alla musica medievale e rinascimentale e alla musica celtica, è del 1985 Branduardi canta Yeats. L'utilizzo del violino, dell'arpa, del sitar, del banjo, del liuto è accompagnato da basso elettrico e batteria. Successivamente il violino diventerà anche violino elettrico.


    Fabrizio De André ha spesso usato sonorità di strumenti mediterranei e medievali
    Fabrizio De André pubblica nel 1984 il disco Creuza de ma, completamente in dialetto genovese (in realtà un genovese antico e ricco di termini caduti in disuso, importati direttamente dall'arabo-turco, infatti il disco ebbe difficoltà di comprensione linguistica persino tra gli stessi genovesi). Anche dal punto di vista musicale De André va alla ricerca di strumenti tradizionali dal Bosforo a Gibilterra: dall'oud alla chitarra andalusa, dalla gaida macedone al flauto, dallo shannaj turco al liuto arabo , dal bouzuki greco al mandolino napoletano. Un disco assolutamente al di fuori delle logiche del mercato, ma che ha un grande successo e che sicuramente ha aperto le porte alla musica etno-folk-rock.
    Nel 1982 si formano i Lou Dalfin un gruppo occitano che è tra i primi a riprendere la musica tradizionale, utilizzando strumenti tradizionali, tra cui la ghironda, fisarmonica e organetto, violino, plettri, clarinetto, flauti, boha e cornamusa e cantando in lingua occitana. Dopo lo scioglimento nel 1985 si rifondono nel 1990 con una nuova formazione di musicisti dalle più varie estrazioni musicali: folk, jazz e rock; accanto agli strumenti più tipici della tradizione sono introdotti basso, batteria, chitarra, tastiere e sassofoni. Si passa dal folk al folk rock.
    Nel 1988 Gigi Camedda, Gino Marielli e Andrea Parodi fondano i Tazenda, uno dei primi gruppi di etno-folk-rock in Italia, bandiera della Sardegna nel mondo. Già nel loro primo disco Tazenda elaborano uno stile del tutto personale le launeddas (considerate i più antichi strumenti ad ancia del Mediterraneo), i canti a tenore campionati, le fisarmoniche diatoniche accompagnano le chitarre elettriche.
    I Gang nascono come gruppo punk nel 1984, ma all'inizio degli anni '90 compiono la svolta epocale, per poter cantare della situazione politica e sociale italiana bisogna cantare in italiano. Anche dal punto di vista musicale viene abbandonato il punk dei Clash, alla chitarra elettrica Marino sostituisce una chitarra a dodici corde, si aggiungono violino, fisarmonica, armonica, fiati e anche bande di paese (Oltre). I Gang sfornano tre dischi Le radici e le ali (1991), Storie d'Italia (1993), che vede tra l'altro la collaborazione e produzione artistica di Massimo Bubola, Una volta per sempre (1995) che possono essere annoverati tra i migliori dischi del folk rock italiano. Dal vivo i brani precedenti e anche I faught the law dei Clash, che i Gang non hanno mai eliminato dalle loro scalette, vengono riletti in chiave acustica anche grazie all'apporto fondamentale del terzo Gang Andrea Mei. Nel 2004, dopo due dischi prettamente rock, i Gang incidono Nel tempo e oltre, cantando insieme a La Macina, gruppo di ricerca musicale marchigiano guidato da Gastone Pietrucci. Brani tradizionali e brani dei Gang si incontrano e vengono riletti e riarrangiati, vero esempio di fusione tra rock e tradizione.


    Luca Giacometti commponente dei Modena City Ramblers mentre suona il bouzouki
    Nel 1991 un gruppo di ragazzi emiliani fonda i Modena City Ramblers, il gruppo che più di tutti ha influenzato il folk rock italiano degli ultimi 15 anni. Il loro primo demotape si intitola Combat Folk un vero proclama di intenti: una fusione del Combat Rock dei Clash e il folk: brani tradizionali irlandesi, canti politici come Contessa e canti partigiani come Fischia il vento e Bella ciao riarrangiati anch'essi in chiave irish. Il combat folk diventerà un genere: un folk rock a forte contenuto sociale e politico. Successivamente i M.C.R. incontrano anche Sud America, Marocco, Palestina e Sud Africa i suoni del mondo si fondono con il rock, il punk, con i loop e i campionamenti dando origine a quella che loro stessi definiscono celtica patchanka. Dalla grande famiglia rambler si generano tanti gruppi che esplorano le possibilità del folk rock: gli aretini Casa del vento di cui facevano parte due membri dei ramblers, e che vedono, nel loro primo disco ufficiale, la partecipazione di Cisco; i Fiamma Fumana di Alberto Cottica che mischiano folk ed elettronica; i Caravane de Ville di Giovanni Rubbiani; i Ductia di Massimo Giuntini; i Paulem e La strana famiglia di Luciano Gaetani; oltre alla carriera solista di Cisco, che non ha però cambiato sostanzialmente genere musicale.
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    Sempre nel 1991 nasce in Italia il gruppo West&Coast, originariamente influenzata da una matrice country di ispirazione californiana, la band vedrà poi dirigere il suo stile verso un vero e proprio folk rock d'autore, fino al 2006, con l'uscita del singolo No ocean to divide, al quale prendono parte anche Vinnie Colaiuta, Tony Levin, James Raymond e Dean Parks, disco che conclamerà definitivamente il gruppo come esportatore del genere folk rock nei continenti d'oltreoceano.
    Nel 2008, dalle ceneri degli Anadema, nascono i Difettoxfetto gruppo folk-rock del Basso Lazio.
    Anche altri gruppi musicali e cantanti, che non appartengono al genere folk rock, hanno avuto episodi folk rock: i Nomadi nonostante abbiano avuto per lunghi periodi un violinista (prima Chris Dennis e poi Sergio Reggioli), nonché un fiatista (Francesco Gualerzi) hanno sempre usato questi strumenti secondo le convenzioni del rock e del pop. L'eccezione è il live Le strade, gli amici, il concerto, che vede la partecipazione di alcuni membri dei Celtas Cortos, delle cornamuse dei Bagad Quimperle Bretagne, dell'arpa celtica di Andrea Pozzoli, e che quindi stravolge il sound dei Nomadi più pop-rock in un sound più decisamente folk. Anche Claudio Lolli ha reinciso il suo album più famoso Ho visto anche degli zingari felici con Il Parto delle Nuvole Pesanti che hanno conferito al disco sonorità decisamente folk.


     
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