Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

CLAUDIO BISIO

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    biografia
    Tutta la verità e nient'altro che la verità sulla vita di Claudio Bisio… forse

    1957
    Le leggende narrano che sia stato trovato sotto un cavolo già adulto e senza capelli. In realtà nasce a Novi Ligure il 19 marzo (la mamma sostiene che sia nato di dodici mesi, anche se tutti i medici dicono che è impossibile… non lo sapremo mai…) con il cordone ombelicale attorno al collo, rischiando di strangolarsi – motivo per cui non può portare cravatte o colletti abbottonati. Nonostante le difficoltà iniziali pesa 3 kg e 8

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    1958
    Trascorre i primi mesi di vita nella ridente località di Novi Ligure ma il balcone gli sta un po' stretto e decide con la famiglia di emigrare nella metropoli milanese

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    1959-62
    Il suo primo approccio con l'istituzione scolastica: impara l'arte pitagorica (vedi pallottoliere), l'arte di Euterpe (vedi pianoforte) ma da subito si mostra portato per l'arte del buffone (vedi paperetta). In quegli anni muove i primi passi nella socializzazione, riempiendo l'agenda di strategic meetings

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    1960
    Nasce la sorella Marilena, con cui instaurerà un rapporto imperniato sulla dolcezza (vedi torta)

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    1962-67
    Anni della scolarizzazione primaria, che vengono vissuti con rigore quasi militare, stemperato grazie a guizzi arlecchineschi. Come dicevano i latini mens sana in corpore sano: di pari passo con lo sviluppo dell'intelletto anche il fisico viene temprato con pratiche agonistiche estreme.
    Tutti i traguardi raggiunti lo portano a sentirsi, prima ancora di aver letto Nietzsche, un superuomo anche se non dimentica il Clark Kent che c'è in lui

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    1968-77
    Anni della contestazione: sull'onda della rivoluzione culturale cinese, dopo un breve e fallimentare tentativo nel campo delle arti figurative abbandona spatola e pennello per impugnare falce e martello. Per motivi di autodifesa e di illuminazione interiore si avvicina alle arti marziali frequentando la palestra Funakoshi e conseguendo la cintura marrone con il mitico maestro Carlo Pedrazzini. Prepara l'esame per cintura nera ma la chiamata alle armi lo porterà lontano da casa, a Macomer.


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    1978
    Tutto è cambiato al rientro dal servizio militare: sono anni di pieno riflusso e tra chi sceglie di rifugiarsi in paradisi artificiali, chi anticipa gli anni 80 con superficiale edonismo, chi sceglie yoga e buddismo, lui nel dubbio parte per il giro del mondo con un'armonica a bocca


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    1979
    Finalmente trova la sua strada: il teatro. Senza grosse aspettative prepara l'esame di ammissione alla civica scuola del Piccolo teatro di Milano portando un brano tratto da "Look back in anger" di Osborne e cantando al pianoforte "Vedrai vedrai" di Luigi Tenco (poi uno si chiede quali siano le radici di un comico…). Con suo grande stupore viene ammesso. Nei tre anni di scuola tra i suoi insegnanti figureranno Franca Nuti, Gianfranco Mauri, Mina Mezzadri, Massimo Castri, Virginio Mazzolo; affronterà testi di Brecht, Pirandello, Feydeau, Shakespeare, Dostojevski ma anche musical trasgressivi come Rocky Horror Picture Show.
    Proprio durante una delle repliche del "Rocky Horror" il buon Antonio Sancassani, esercente del cinema Mexico di Milano, proporrà agli allievi della Scuola di portare lo spettacolo sul palco del cinema il venerdì notte, durante la proiezione del Rocky Horror Picture Show, come già succedeva a New York e Londra. Sarà la prima volta che Claudio viene pagato come attore.


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    «La Repubblica»/di Valeria Cerabolini

    Bisio:"Io, attore serio mi lasciai trasportare sul pianeta Transexual"

    L´artista ricorda quando, da studente, interpretò il musical, che ora torna in versione blu-ray con due proiezioni al cinema Mexico. Animavamo le serate del venerdì in sala: mentre il film andava sullo schermo noi recitavamo e ballavamo tutti truccati e in guepière

    Viso completamente bianco, occhi truccati di nero, torso nudo. Nemmeno Claudio Bisio seppe resistere all´insostenibile seduzione di The Rocky Horror. Era la fine degli anni Settanta e con i compagni della Civica scuola del Piccolo si lanciò in quel mix di pop, kitsch e trasgressione, portandolo in scena come saggio. Venerdì sera, però, non sarà al cinema Mexico a festeggiare il ritorno in blu-ray del film tratto dallo show teatrale, diviso com´è tra la promozione del nuovo film Benvenuti al Sud di Luca Miniero e le riprese di Bar Sport di Massimo Martelli dal libro di Stefano Benni. Ma della sua "deriva" giovanile parla con piacere, e la racconta sul suo sito dove giura di dire «tutta la verità e nient´altro che la verità».
    Scusi Bisio ma come venne in mente a serissimi studenti del Piccolo di mettere in scena il musical di O´Brien?
    «Non ricordo se avevo già visto il film, ma durante l´estate del ´79 con pochi soldi in tasca e un inglese sgangherato, me ne andai a Londra, città che tuttora amo moltissimo e dove ogni tanto torno per una boccata di ossigeno culturale. Rocky Horror era in un teatrino di King´s Road. Mi presentai con il mio tesserino della scuola: "Sono un collega", dissi. Così riuscii a trovare un biglietto. E mi entusiasmai al punto che me ne tornai con gli spartiti in tasca. Poi, a Luisa Tescari, la nostra maestra di canto, lo proposi come saggio. Facevamo sostanzialmente recitazione, l´anno prima avevamo messo in scena Pirandello. Lei accettò, e così cominciammo a darci da fare. E dalle canzoni di Kurt Weill e Brecht passammo a quelle di O´Brien».
    Ma lei che parte faceva?
    «Io ero Brad il fidanzatino imbranato, Francesca Paganini la mia fidanzata Janet. E ogni allievo del corso di allora aveva la sua parte. Eravamo un gruppo interdisciplinare, nel senso che facevamo tutto noi. Giampiero Solari suonava la batteria. E così tutti truccati e tutti in guepière andammo in scena alla Sala Azzurra di corso Magenta. Fu un trionfo».
    E lì nacque il sodalizio con Franco Sancassani, il gestore del Mexico che già proiettava la versione cinematografica del musical?
    «Sì, Sancassani lesse una recensione e venne a vederci. Così ci propose di animare le serate del venerdì, recitando in sala, dove già da tempo proiettava il film. Suonavamo e recitavamo. Ci eravamo inventati anche l´animazione di strada. Nel senso che per promuovere il film facevamo una sorta di corteo/performance in via Savona portandoci la bara a spalla. Roba da non credere, eravamo veramente matti in quel periodo. Uno di noi aveva addirittura un amplificatore appeso al collo per suonare la chitarra elettrica. La gente ci seguiva nell´atrio del cinema. E cominciò ad arrivare truccata come nel film. Così ogni venerdì sera puntuali ci presentavamo al Mexico. E fu la prima volta che venni pagato. 50mila lire e allora erano soldi».
    Nel sito racconta che in sala a vedervi c´era Gabriele Salvatores.
    «Ci dissero: c´è un famoso regista in cerca di giovani talenti che vuole conoscervi. Cerca attori che sappiano ballare e cantare...Cazzoooo...si aprì la porta del camerino e ci trovammo di fronte Salvatores. Lui e l´Elfo in città erano già un mito. E così nacque il nostro lungo rapporto. Prima con Sogno di una notte d´estate, poi con Nemico di classe, Amanti, Comedians. Insomma, dire che Rocky Horror mi abbia portato fortuna è poco...».
    Pensa che il film possa ancora piacere?
    «Non ho dubbi. E´ troppo trascinante e divertente per non piacere ancora. Ai miei figli che hanno 12 e 14 anni non l´ho ancora fatto vedere, ma penso che ci arriverò presto. E poi c´è una Susan Sarandon indimenticabile. E lì che mi sono innamorato a vita.».

    22 Settembre 2010



    1980-82
    I primi bollini ufficiali sul libretto Enpals
    Si tratta di "Amor giovane, amor vecchio", "Antigone di Sofocle" e "La mosca".

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    «Amor giovane amor vecchio»

    Anno: 1980
    Regia di Checco Rissone
    Testo di Mauro Francini
    Con Antonio Rosti, Emanuela Carutti, Massimo Bagliani, Marco Ceso Bona, Paolo Rossi, Lucia Vasini, Claudia Fratagnoli, Claudio Bisio, Daniele Demma, Livio Moroni
    Claudio Bisio interpreta Flavio



    1981-85
    Gli anni del teatro dell'Elfo e dei primi film
    Durante una replica di "Rocky Horror Show" al Piccolo si sparge la voce che sia in sala un regista milanese già affermato, alla ricerca di nuovi talenti che sappiano recitare e ballare: è Gabriele Salvatores del Teatro dell'Elfo, che scrittura Claudio per il "Sogno di una notte d'estate". Nasce così un rapporto professionale e di amicizia pluriennale, i cui frutti sono "Nemico di classe", "Amanti" e "Comedians".
    Tra uno spettacolo dell'Elfo e l'altro porta in scena anche "Ubu re" e "Cid".
    Nel frattempo c'è il primo timido approccio al cinema con i cortometraggi "Film fetore", "Beneath the death" e "Incubi catodici" e i film "Come dire", "Sogno di una notte d'estate", "Una favola spinta" di Guido Tosi, "Domani mi sposo" di Gianni Massaro, "Scemo di guerra".
    Risale agli stessi anni il debutto nel cabaret, al mitico Derby club di via Monte Rosa in coppia con Antonio Catania.


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    «Sogno di una notte d’estate»

    Anno: 1981
    Regia e adattamento testo di Gabriele Salvatores
    Testo originale “Sogno di una notte di mezz’estate” di William Shakespeare
    Con Doris Von Thury, Luca Barbareschi, Giuseppe Cederna, Claudio Bisio, Luca Torraca, Corinna Agustoni, Ida Marinelli, Renato Sarti, Elio de Capitani, Cristina Crippa, Ferdinando Bruni
    Claudio Bisio interpreta Teseo e un elfo

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    «Nemico di classe»

    Anno: 1983
    Regia: Elio De Capitani
    Testo: Nigel Williams
    Con: Claudio Bisio, Paolo Rossi, Elio De Capitani, Riccardo Bini, Sebastiano Filocamo, Antonio Catania, Maurizio Scattorin
    Claudio Bisio interpreta Cabriolet

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    «Ubu Re»

    Anno: 1983
    Regia di Massimo Navone
    Adattamento testo di Franco Branciaroli
    Testo di Alfred Jarry
    Con Franco Branciaroli, Chiara Minini, Claudio Bisio, Gigio Alberti, Lorenzo Castelluccio, Daniela Foà, Mario Sala, Fabio Sartor
    Claudio Bisio interpreta il re spodestato e lo zar

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    «Come Dire...»

    Anno: 1983
    Regia: Gianluca Fumagalli
    Sceneggiatura: Fabio Carlini e Gianluca Fumagalli
    Produzione: AeB Film
    Con: Silvano Cavatorta, Alessandra Comerio, Claudio Bisio, Francesco Guzzetti, Mariella Valentini
    Claudio Bisio interpreta l’avventore del bar


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    «Sogno di una notte d'estate»

    Anno: 1983
    Regia: Gabriele Salvatores
    Sceneggiatura: Gabriele Salvatores, tratta da A midsummer night’s dream di William Shakespeare
    Produzione: Politecne Cinematografica e Rai Due Radiotelevisione italiana
    Con: Alberto Lionello, Erika Blanc, Gianna Nannini, Flavio Bucci, Alessandro Haber, Ferdinando Bruni, Luca Barbareschi, Giuseppe Cederna, Claudio Bisio, Elio De Capitani, Doris von Thury
    Claudio Bisio interpreta Moth, uno degli aiutanti di Puck



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    «Scemo di guerra»

    Anno: 1985
    In concorso al Festival di Cannes 1985
    Regia: Dino Risi
    Sceneggiatura: Age e Scarpelli, tratta dal diario di guerra di Mario Tobini Il deserto della Libia
    Produzione: Dean Film, Films A2, Renn Productions
    Con: Bernard Blier, Michel Colucci (Coluche), Beppe Grillo, Fabio Testi, Claudio Bisio
    Claudio Bisio interpreta Pintus




    1985-87
    Storiche collaborazioni a teatro e nuovi film
    In questi anni incontra due drammaturghi diplomati anch'essi al Piccolo Teatro: Edoardo Erba e Roberto Traverso. Il sodalizio comincia con la messa in scena di "Black out" con Carla Chiarelli, loro saggio di fine corso e prosegue con i monologhi "L'uomo rosso", "Ostruzionismo radicale", "Non vedo perché" che daranno vita agli spettacoli "Un cm ogni 80 battiti" e "Favola calda".
    Nello stesso periodo incontra Dario Fo, che gli propone di partecipare a una riedizione del mitico "Morte accidentale di un anarchico" e partecipa all'inaugurazione dello storico locale di cabaret Zelig.
    Il teatro si intreccia al cinema, con i film "I Picari", "Topo Galileo", "A fior di pelle".


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    «Un centimetro ogni 80 battiti»

    Anno: 1985
    Regia di Antonio Sixty
    Testo di Edoardo Erba e Roberto Traverso
    Con Carla Chiarelli e Claudio Bisio
    Claudio Bisio interpreta “lui”


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    «Morte accidentale di un anarchico»

    Anno: 1987
    Regia di Dario Fo
    Testo di Dario Fo
    Con Dario Fo, Secondo De Giorgi, Claudio Bisio, Chicca Minini, Renato Carpentieri, Mario Ficarazzo
    Claudio Bisio interpreta il commissario Defenestra


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    «A fior di pelle»



    Anno: 1987
    In concorso al Festival di Salsomaggiore 1987
    Regia: Gianluca Fumagalli
    Sceneggiatura: Edoardo Erba, Gianluca Fumagalli, Roberto Traverso
    Produzione: Fiordifilm
    Con: Claudio Bisio, Athina Cenci, Mariella Valentini
    Claudio Bisio interpreta il motociclista


    1988-90
    I primi film con Salvatores; l’incontro con Rocco Tanica; gli esordi in tv
    La carriera cinematografica si arricchisce: "Kamikazen", "Strana la vita", "L'assistente e il suo mago", "I cammelli", "Turné".
    Le interpretazioni teatrali si succedono con "Café Procope" e "Faust". Con "Guglielma" si inaugura il sodalizio con Sergio Conforti, in arte Rocco Tanica. È il primo di una lunga serie di one-man-show, cui segue il fortunatissimo "Aspettando Godo".
    Risale a questi anni anche l’esordio televisivo, con "Una notte all’Odeon", 12 puntate su Odeon tv in cui porta sulla scena Klaus Maria Enrico Chezzini, e soprattutto con la fortunata e plurireplicata serie "Zanzibar".
    Partecipa inoltre al videoclip di "Megu megun" tratto dall'LP "Le Nuvole" di De André.
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    «Zanzibar»

    Anno: 1988
    In onda su Italia 1 dal lunedì al venerdì alle 22,30 dal 12/09/1988 al 4/11/1988 (40 puntate da 25’)
    Genere: sit-com
    Regia: Marco Mattolini
    Autori: Gigio Alberti, Claudio Bisio, Antonio Catania, Fabio Carlini, Renato Sarti
    Con: Gigio Alberti, Claudio Bisio, Antonio Catania, Gianni Palladino, David Riondino, Angela Finocchiaro, Karina Huff, Cesare Bocci, Silvio Orlando
    Claudio Bisio interpreta: Italo

    1991
    L'annus mirabilis di Mediterraneo e Rapput
    È il debutto nel mondo della musica, con la canzone "Rapput", disco estate 1991 e il successivo LP Paté d'animo.
    Esce nelle sale il film "Mediterraneo" che vincerà l'Oscar nel 1992.


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    «Mediterraneo»

    Anno: 1991
    Vincitore del premio Oscar come Miglior Film Straniero 1992, di 3 David di Donatello e un Nastro d’argento
    Regia: Gabriele Salvatores
    Sceneggiatura: Enzo Monteleone
    Produzione: A.M.A Film, Penta films, Silvio Berlusconi communications
    Con: Diego Abatantuono, Gigio Alberti, Vanna Barba, Claudio Bigagli, Claudio Bisio, Antonio Catania, Giuseppe Cederna, Ugo Conti, Memo Dini, Irene Grazioli, Luigi Montini
    Claudio Bisio interpreta Corrado Noventa
    Articoli


    1992-96
    Altri film, programmi tv e spettacoli teatrali si intrecciano al debutto nell'editoria e nella pubblicità
    Prosegue la collaborazione cinematografica con Salvatores: "Puerto Escondido", "Sud"; ma anche con altri registi: "Bonus Malus", "Dietro la pianura", "Albergo Roma", "Il cielo è sempre più blu".
    Dal 3 al 7 ottobre 1992, conduce le serate del "COM&COM - Comedy & Comic Film Festival", la prima edizione del festival di Darfo Boario Terme dedicato alla comicità in tutte le sue forme (cabaret, editoria, musica, cinema e televisione), diretto da Gino&Michele, Margherita Pedranzini, Aldo Minelli.
    A teatro lo ritroviamo in "Le nuove mirabolanti avventure di Walter Ego", in "Tersa Repubblica", negli spettacoli estivi con Rocco Tanica "Gritistizz" e "Random".
    I nuovi programmi televisivi includono "Cielito lindo", "Striscia la notizia" e il film tv "Oscar per due".
    La sua carriera come autore, timidamente iniziata con una collaborazione ai testi di "Zanzibar", approda all'editoria vera e propria: inizialmente il direttore di Vivimilano gli propone di scrivere un romanzo d'appendice a puntate, "Romanzo d'appendicite"; l'esperienza si ripete con "La toga di Sara" mentre i monologhi teatrali danno vita a due grandi raccolte: "Quella vacca di Nonna Papera" e "Prima comunella poi comunismo"; infine inaugura la storica collaborazione con Smemoranda, che proseguirà per vent'anni.
    Il primo rapporto con la pubblicità è il pluripremiato spot Mayò, con la regia di Daniele Lucchetti.


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    «Dietro la pianura»

    Anno: 1994
    Regia: Gerardo Fontana e Paolo Girelli
    Sceneggiatura: Gerardo Fontana e Paolo Girelli
    Produzione: Avventura PG
    Con: Claudio Bisio, Remo Girone, Vanessa Gravina
    Claudio Bisio interpreta il commissario


    1997-99
    Il ritorno al cinema e l’interpretazione di Malaussène a teatro fanno da sfondo al successo televisivo
    Al cinema lo troviamo in "Nirvana", "La Tregua", "Asini".
    Fondamentale per la sua carriera teatrale è l'incontro con Daniel Pennac: galeotto fu il regista genovese Giorgio Gallione. Con "Monsieur Malaussène" inizia un sodalizio tra i tre che durerà negli anni.
    La televisione assume in questi anni un ruolo centrale: dall'antenato di Zelig, "Facciamo cabaret" alle varie edizioni di "Mai dire gol", oltre al film tv "Un giorno fortunato".
    In ambito pubblicitario interpreta una campagna per la privatizzazione Eni.
    Con la fama si moltiplicano anche le manifestazioni di solidarietà, dalla raccolta fondi del Derby del cuore a eventi sociali quali la protesta contro le manipolazioni genetiche.


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    2000-04
    Gli anni di Zelig, senza tralasciare il teatro nel nome di De André.
    La carriera televisiva si arricchisce con le trasmissioni "Teatro 18" e "Le Iene Show", ma sono soprattutto le varie edizioni di "Zelig" nelle sue varie forme da "Zelig Off" a "Zelig circus" che impegnano Claudio in questi anni.
    La passione per il teatro comunque non viene meno: da "La buona novella" ad "Appunti di viaggio", fino all'ultimo spettacolo "I bambini sono di sinistra", passando per le tournée estive di Zeligtour.
    Altri eventi di piazza nella primavera-estate del 2004 sono la conduzione del concerto del Primo Maggio e dell’opera "Il flauto magico".
    Pur non girando nuovi film, resta nell’ambito cinematografico dando la voce a una talpa e a un bradipo rispettivamente in "Atlantis" e "Ice Age".
    In ambito pubblciitario la grande novità è il rapporto con Seat Pagine gialle per la regia di Gabriele Muccino: nasce il personaggio del Walter.
    In campo editoriale si cimenta con la multimedialità di cofanetti che vanno dalla raccolta dei suoi migliori personaggi televisivi ("Claudio Bisio: che simpatico umorista") alla versione dvd dei suoi spettacoli teatrali, con copione annesso ("La buona novella", "Monsieur Malaussène" ). Presta infine la sua voce a un racconto per bambini, "L'occhio del lupo".


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    2005
    Sono passati gli anni: è crollato il muro di Berlino, è morto Che Guevara, è stato rieletto Bush, in Italia il centrosinistra si chiede se la parola socialdemocrazia sia ancora attuale ma il nostro irriducibile è ancora una volta controcorrente.
    Finito l'impegno primaverile di Zelig Circus, e dopo aver presentato il Concerto del Primo Maggio, Claudio si è tuffato nelle riprese de La cura del gorilla, lo spaghetti-noir diretto da Carlo A. Sigon che, dopo sei anni di assenza dal set cinematografico, lo ha visto protagonista a fianco del premio Oscar Ernest Borgnine. Nell'autunno, diretto da Giorgio Gallione, è tornato al teatro ed ha portato in tournée Grazie, il primo testo teatrale scritto appositamente per il teatro da Daniel Pennac: sessanta date che hanno collezionato più di 50.000 presenze!


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    «Zelig circus 2005»

    Anno: 2005
    In onda su Canale 5 il venerdì alle 21 dal 04/02/2005 al 15/04/2005 (11 puntate)
    Genere: varietà
    Regia: Riccardo Recchia
    Autori: Gino & Michele, Giancarlo Bozzo
    Con: Claudio Bisio, Vanessa Incontrada, Paolo Cevoli, Giovanni Cacioppo, Marco Della Noce, Leonardo Manera, Sergio Sgrilli, Paolo Migone, Claudio Batta, Franco Neri, Pino Campagna, le Tutine, Ficarra & Picone, Gabriele Cirilli, Beppe Braida, Fabrizio Fontana, Ale & Franz, Diego Parassole, Pali e Dispari, Dado, Raul Cremona, Antonio Cornacchione, Cochi e Renato. Albertino, Antonio & Michele, Federico Basso, Gianluca Belardi, Dario Cassini, Gianni Cinelli, Clerico Vagante, Alessandro Fullin, Geppi Cucciari, Beppe Iodice, Katia & Valeria, Luca Klobas, Teresa Mannino, Claudio Marmugi, Giorgio Zanetti, Rosalia Porcaro, Pozzoli & De Angelis, Rubes, Sergio Viglianese, Alessandro Politi, Los Pelatters.
    Claudio Bisio interpreta: il capocomico


    2006
    L'anno si apre con Zelig Circus 2006: sempre in compagnia di Vanessa Incontrada, questa sarà l'ultima edizione dal tendone di Sesto San Giovanni.
    Il 3 febbraio è uscito nelle sale italiane La cura del gorilla, lo spaghetti noir firmato dall’esordiente Carlo Arturo Sigon. Nel mese di aprile Claudio Bisio è nuovamente al cinema come… voce! È, infatti, lo scorbutico Leon nella commedia animata dai toni molto poco politically correct "Terkel in trouble", ma è anche Sid, il logorroico e simpatico bradipo de "L'era glaciale 2", il lungometraggio d’animazione premiato da pubblico e critica.
    Il I maggio, per il terzo anno consecutivo, lo vede sul palco di Piazza San Giovanni a Roma a condurre la maratona canora organizzata dai sindacati.
    Il 16 giugno è voce narrante dell'audio-libro allegato a L'Espresso (e dal 21 in libreria) di "Ecco la storia" scritto da Daniel Pennac e, per l'occasione, accompagnato dalle musiche originali di Paolo Sivestri.
    Dal 28 giugno, dopo anni di collaborazioni e "annusamenti", nasce "Coèsi se vi pare": uno spettacolo a cavallo tra musica e cabaret che vede sul palco Claudio e il gruppo Elio e le Storie Tese. Ventuno date nelle più prestigiose arene estive e piazze d'Italia, isole comprese.
    Terminata la tournée, è stato impegnato a Roma sul set di "Manuale d'amore 2 – capitoli successivi", il film diretto da Giovanni Veronesi, nel ruolo del dj Fulvio promesso sposo al sex-symbol Monica Bellucci. Dopodiché è volato a New York assieme a Fabio De Luigi per le riprese del tradizionale appuntamento cinematografico natalizio, "Natale a New York" diretto da Neri Parenti.
    A ottobre lo ritroviamo assieme a Sabrina Ferilli a Vietri sul mare, impegnati in sei settimane di riprese per il film tv di Canale 5 "Due imbroglioni e mezzo" diretto da Franco Amurri.
    L'anno si chiude con il successo al box office di "Natale a New York" che ha totalizzato oltre 25.000.000 €

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    «Due imbroglioni e mezzo»


    Programmazione: Canale 5, 10 aprile 2007
    Regia: Franco Amurri
    Soggetto: Fulvio Lucisano, Franco Amurri
    Sceneggiatura: Franco Amurri in collaborazione con Fausto Brizzi e Marco Martani
    Direttore della Fotografia: Duccio Cimatti
    Montaggio: Valentina Girodo
    Scenografia: Maria Stilde Ambruzzi
    Costumi: Gianna Gissi
    Casting: Adriana Sabbatini
    Musiche originali: Stefano Magnanesi
    Una produzione: R.T.I.
    Prodotto da: Fulvio e Paola Lucisano
    Location: Salerno, Vietri sul Mare, Napoli, Roma
    Con: Claudio Bisio, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Gianluca Grecchi, Simona Borioni, Ruben Rigillo, Gianluca Ansanelli, Pino Ammendola.
    Claudio Bisio interpreta Lello


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    2007
    Il 2007 si apre nuovamente sul grande schermo con l'uscita in sala, il 19 gennaio, di "Manuale d’amore 2 – capitoli successivi", che nel primo week-end totalizza la cifra record di oltre sei milioni di euro.
    Sabato 27 gennaio conduce assieme a Vanessa Incontrada la 23a edizione dei "Telegatti 2007 – Gran Premio dello Spettacolo" e subito dopo sempre a Roma è diretto da Gabriele Muccino sul set della nuova campagna "Seat 2007".
    A marzo lo vediamo nella lettura del romanzo "Seta" di Baricco, diretto nuovamente dal regista Giorgio Gallione al teatro Archivolto di Genova.
    Il 19 marzo Claudio compie 50 anni e festeggia riuscendo miracolosamente a riunire tutto il gruppo dei Comedians: Gabriele Salvatores, Paolo Rossi, Renato Sarti, Antonio Catania, Bebo Storti, Silvio Orlando, Gigio Alberti, Gianni Palladino, oltre a Gino&Michele che all'epoca avevano partecipato all'adattamento del testo.
    Il 10 aprile 6.949.000 milioni di spettatori seguono su Canale 5 il film-tv "Due imbroglioni e mezzo" firmato da Franco Amurri con Sabrina Ferilli.
    Dal 27 aprile Jimmy, Sky canale 140 dedica a Claudio una monografia proponendo cinque suoi spettacoli teatrali di successo.
    Lunedì 4 giugno Claudio è a Trieste per "Amore, bugie e calcetto", il nuovo film di Luca Lucini, con Angela Finocchiaro, Claudia Pandolfi, Filippo Nigro. Le riprese durano 8 settimane e l'uscita prevista per la primavera del 2008.
    A luglio viene riproposta la lettura di "Seta" ad Asti, Torino, Poggibonsi e Massa Carrara.
    Il 10 settembre Claudio è sul palco dell'Idroscalo di Milano per condurre i Festeggiamenti per i 30 anni di Smemoranda e nel frattempo inizia le prove per il nuovo debutto di "Zelig": dopo un anno e mezzo di pausa l'appuntamento della prima messa in onda è per il 28 settembre su Canale 5, sempre in prime time. La conduzione delle undici puntate è ancora affidata alla coppia Bisio-Incontrada ma cambia la location: lo splendido Teatro degli Arcimboldi di Milano.
    In occasione della trentesima edizione delle Giornate professionali del cinema di Sorrento, il 29 novembre Claudio ritira La chiave del successo, il premio che ogni anno viene consegnato agli interpreti dei film che hanno conquistato il box office, per la stagione cinematografica 2006/2007 grazie al film "Natale a New York".
    L'edizione ottiene ottimi risultati d’ascolto: tutte le undici puntate vincono il Prime Time del venerdì autunnale. A gennaio 2008, a grande richiesta vengono realizzate due puntate speciali, "ArciZelig".

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    2008
    L'anno si apre con "ArciZelig", due puntate speciali del varietà comico condotto da Bisio e Incontrada, che confermano il successo dell'edizione 2007 a dieci anni dalla prima messa in onda televisiva. Un compleanno che il 22 gennaio a Roma, viene celebrato da Telegatti 2008 - Gran Premio dello Spettacolo con la consegna a Claudio e Vanessa del Telegatto di Platino.
    Il 13 marzo per la prima volta Claudio di reca a Milanello dove avviene l'incontro con la squadra del cuore, il Milan.
    Il 4 aprile esce nelle sale italiane il film "Amore Bugie & calcetto" di Luca Lucini, in cui Claudio interpreta Vittorio, uno “splendido” cinquantenne che, tra Viagra e doping, cerca di neutralizzare l’età che avanza.
    Il 14 aprile Claudio inizia a Roma le riprese di "Si può fare" di Giulio Manfredonia, storia delle avventure di una cooperativa, nata in seguito alla legge Basaglia, che tenta il reiserimento nel mondo del lavoro di un gruppo di ex malati di mente.
    Il 29 giugno Claudio, accompagnato dalla musica e dall’inconfondibile voce di Andrea Ceccon, tiene la lettura de “Il destino sull’isola di San Lorenzo” di Stefano Benni, all’interno della serata “Mari di Carta” svoltasi a Lerici in occasione di “Mondomare Festival 2008”.
    Tra luglio e settembre Claudio è impegnato a Roma sul set del film “Ex” di Fausto Brizzi, prodotto da IIF e in sala il 14 febbraio 2009. Il 20 settembre Claudio Bisio, Michele Tadini e Tiziano Scarpa vincono a Cagliari la 60ma edizione del Prix Italia 2008 nella sezione Radio Music-Composed Work con il Radiofilm “La musica nascosta”, scritto per RAI RADIO3.
    Il 29 settembre Claudio torna alla conduzione di Zelig, nuova edizione 2008, insieme a Vanessa Incontrada! Lo show amatissimo dagli italiani viene trasmesso dal Teatro degli Arcimboldi di Milano, per 11 puntate in prima serata su Canale 5.
    Il 15 ottobre Claudio inizia a Roma le riprese del film a episodi "Arrivano i mostri per la regia di Enrico Oldoini. Il film, scritto da Franco Ferrini, Giacomo Scarpelli, Silvia Scola, Marco Tiberi ed Enrico Oldoini, si propone come il terzo episodio della trilogia aperta dal celeberrimo "I mostri" di Dino Risi. Coprodotto da Colorado Film, Dean Film, Warner Bros, sarà distribuito da Warner Bros Pictures Italia.
    Il 30 ottobre esce in libreria "Doppio misto - Autobiografia di coppia non autorizzata" il libro scritto a quattro mani da Claudio assieme alla moglie Sandra Bonzi. Un ironico ritratto di coppia in cui si alternano le voci e i pensieri dei due protagonisti: il femminile e il maschile che si incontrano e spesso si scontrano nel difficile viaggio della vita a due. Il libro è edito da Feltrinelli nella collana I Canguri.
    Il 31 ottobre esce nelle sale di tutta Italia "Si può fare" il film diretto da Giulio Manfredonia di cui Claudio Bisio è protagonista, presentato al Festival di Roma 2008 nella sezione "Fuori Concorso". La pellicola, ispirata ad una storia vera, racconta la storia di Nello - interpretato da Claudio Bisio - ex sindacalista alle prese con una cooperativa di malati di mente nata in seguito della Legge Basaglia. Il film è prodotto da Rizzoli Film e distribuito da Warner Bros Pictures.
    L’edizione di Zelig 2008 si chiude in bellezza ottenendo, anche quest’anno, ottimi risultati d’ascolto. A cavallo fra 2008 e 2009, nelle serate di sabato 20, 27 dicembre e 3 gennaio, sono state proposte in prime time su Canale 5, “Svisti e mai visti”: tre puntate con sketches inediti, errori e scene “rubate” dietro le quinte della trasmissione condotta da Claudio e Vanessa nella stagione 2008.


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    2009
    Come ormai da tradizione, il nuovo anno si apre per Claudio con “ArciZelig 2009”, quattro appuntamenti speciali registrati al Teatro degli Arcimboldi di Milano, in onda dal 9 al 30 gennaio, il venerdì in prima serata su Canale 5.
    Il 2 febbraio Claudio comincia a Roma le riprese dei nuovi 4 episodi del film tv “Due imbroglioni… e mezzo”, la fortunata serie andata in onda su Canale 5 nella primavera del 2007. Squadra che vince non si cambia e Claudio torna sul set con Sabrina Ferilli e tutto il cast dell’edizione precedente. Il film è prodotto da Fulvio e Paola Lucisano per IIF.
    Il 6 febbraio esce nelle sale italiane “Ex”, opera terza di Fausto Brizzi, una commedia corale in cui il protagonista è l’amore che spesso si disfa e ogni tanto si ricompone. Oltre a Claudio Bisio, nel cast troviamo Silvio Orlando, Nancy Brilli, Vincenzo Salemme, Alessandro Gassman, Cristiana Capotondi, Gian Marco Tognazzi, Carla Signoris, Elena Sofia Ricci, Fabio De Luigi. La produzione è Italian International Film, la distribuzione 01 Distribution.
    Il 27 marzo esce nelle sale italiane “I mostri oggi” di Enrico Oldoini, terzo capitolo della trilogia costituita dagli illustri film ad episodi “I mostri” (1963) di Dino Risi e “I nuovi mostri” (1977) diretto a sei mani Da Dino Risi, mario Monicelli ed Ettore Scola. Come nelle opere precedenti, anche in “I mostri oggi”, tutti i vizi, le debolezze e le paure dell'Italia contemporanea vengono parodiati e messi alla berlina, in sedici caustici ed emblematici episodi. Insieme a Claudio partecipano al film Diego Abatantuono, Giorgio Panariello, Sabrina Ferilli, Angela Finocchiaro e Carlo Bucirosso. Il film è coprodotto da Colorado Film, Dean Film, Warner Bros e distribuito da Warner Bros Pictures Italia.
    Il 7 maggio 2009, Claudio è al Palazzo del Quirinale per la cerimonia di presentazione dei candidati ai premi ‘David Di Donatello 2009’. Candidato come Miglior Attore Protagonista per il film "Si può fare" di Giulio Manfredonia e come Miglior Attore Non Protagonista per il film "Ex" di Fausto Brizzi, vince il David Giovani con “Si può fare”.
    Il 28 agosto esce “L’Era glaciale 3 – L’alba dei dinosauri”. Anche in questo terzo episodio della saga è Claudio Bisio a dare la voce a Sid, il simpatico bradipo pasticcione che finisce nei guai quando decide di creare la sua famiglia personale rubando delle uova di… dinosauro. Il film è prodotto da 20th Century Fox.
    Il 1° settembre la rivista Ciak pubblica I TOP 50 del Cinema Italiano. Claudio è al 39mo posto.
    Tra settembre e novembre, tra Castellabate, Roma e Milano, Claudio è impegnato per dieci settimane sul set di “Benvenuti al sud”, il remake del film francese campione di incassi “Giù al nord” di Dany Boon. Co-prodotta da Cattleya e Medusa, diretta da Luca Miniero, la commedia mette a confronto con ironia Nord e Sud e vede protagonisti Claudio Bisio, Alessandro Siani e Angela Finocchiaro.
    Il 9 novembre in Quirinale, il Presidente Giorgio Napolitano consegna a Claudio l’ambito Premio Vittorio De Sica per il Cinema Italiano.
    Dopo aver stretto la mano a Napolitano e ritirato l’ambito premio, Claudio si reca in Toscana, nel Chianti, a raccogliere le olive che danno il “Bisunto”, il suo inimitabile olio extravergine.
    Il 20 novembre, alla 32ª edizione del Festival du Film italien de Villerupt, il film “Si può Fare” vince sia l’Amilcar del pubblico che l’Amilcar degli esercenti.


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    2010
    L’anno si apre con la conduzione di Zelig 2010: dal 19 gennaio su Canale5 per dieci serate lo show vince il Prime time e il 18 marzo Claudio, in compagnia del centesimo comico “made in Zelig” Maurizio Lastrico, sale sul palcoscenico del Teatro Ariston a Sanremo per ritirare l’Oscar della Tv per Zelig 2010.
    Il 26 febbraio arrivano “Due imbroglioni e… mezzo!”: quattro appuntamenti con la fiction diretta da Franco Amurri e interpretata da Claudio, Sabrina Ferilli e Gianluca Grecchi.
    Dal 10 aprile Claudio è a Torino, impegnato sul set del doppio progetto cinematografico di Fausto Brizzi, “Maschi contro femmine” e “Femmine contro maschi”.
    E in una pausa tra una posa e l'altra, vola a Bruxelles sul set di “Rien à déclare”, il nuovo film di Dany Boon (attore regista e sceneggiatore del film campione d’incassi Giù al nord), nel quale Claudio fa un divertente cammeo.
    Per la prima volta Claudio Bisio presta la voce a un videogioco: ad aprile esce sul mercato 'NatGeo Quiz!Wild Life', un quiz multiplayer creato in collaborazione con il prestigioso archivio National Geographic.
    Il 29 giugno 2010, nell’ambito della 5ª edizione di Mondo Mare Festival, Claudio legge Cristiani di Allah di Massimo Carlotto.
    Il 3 luglio 2010, nell’ambito del Festival Dei Due Mondi, nella magica cornice del teatro Romano di Spoleto, Claudio propone Io quella volta lì avevo 25 anni, il testo inedito di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Il reading, accompagnato dalle musiche del maestro Carlo Boccadoro, è stato preceduto dalla consegna a Claudio del Premio Martini alla Versatilità 2010: “un artista che si caratterizza per la capacità di spaziare da un repertorio impegnato ad uno leggero, ugualmente efficace in tutti gli ambiti di spettacolo: teatro, cinema, televisione”.
    Il 24 luglio Claudio è a Pescasseroli, nel cuore del Parco dell’Abruzzo, per ritirare il premio della prima edizione del Premio Age. La giuria, composta da Ettore Scola, Dacia Maraini Ernesto Paolo Alba, Doriana Leondeff, Silvia Scola, Riccardo Milani e Marco Risi, ha attribuito il premio a Claudio quale “eccellente interprete e protagonista della commedia non solo cinematografica”.






    Edited by Lussy60 - 15/10/2011, 13:11
     
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    Zelig ultima puntata: Paola Cortellesi e Bisio chiudono l'edizione 2011, video

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    Gli ascolti tv dell’ultima puntata di Zelig hanno permesso ai due mattatori di quest’edizione dello show di chiudere in bellezza un anno da record. Paola Cortellesi e Claudio Bisio, con uno share del 24%, sono riusciti a portare a casa la serata del 1 aprile 2001 realizzando ascolti a dir poco entusiasmanti. Il merito, come sempre, è da dividere con gli spettacolari comici che, quest’anno, hanno reso imperdibile il palco di Zelig.

    Nell’ultima puntata, uno dei momenti più divertenti della serata arriva certamente grazie all’esibizione di Enrico Brignano, uno dei comici romani più apprezzati in Italia. Bravissimi anche i Senso Doppio, il duo rivelazione di quest’edizione che è riuscito a imporsi come uno dei più promettenti del futuro. E’ stato soprattutto il gran finale, però, a raccogliere davanti allo schermo migliaia di telespettatori rapiti dalla performance resa da Claudio Bisio e Paola Cortellesi che, sulle note del brano Jay Oh, hanno invitato tutti i protagonisti della serata a raggiungere il palco in vista dei saluti finali. Con uno show coloratissimo e in pieno stile Bollywood, i due conduttori hanno spostato l’appuntamento con la trasmissione al prossimo anno laddove ovviamente – è stata la battuta di Bisio – la profezia dei Maya sulla fine del mondo dovesse consentircelo.




     
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    Claudio Bisio su Facebook saluta Zelig: voglio fare altro

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    "Bene, ora dopo tutti questi anni sento il bisogno di prendere una pausa, ricaricare le pile, studiare, sperimentare (fossi un docente invocherei il diritto all’anno sabbatico). Avrei voglia di potermi concentrare un po' più sul cinema. Mi manca il teatro, il luogo in cui sono (artisticamente) nato e che negli ultimi anni ho potuto frequentare poco. Vorrei tornare a fare il comico, come ho fatto per anni in un locale milanese chiamato Zelig da cui è nato tutto, anche la voglia di portare il cabaret in televisione". Claudio Bisio affida alla sua pagina ufficiale di Facebook il suo "arrivederci" alla trasmissione Zelig.

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    "Faccio l’attore da circa trent’anni, quindi Zelig è, in termini numerici, metà della mia vita professionale, in termini artistici è molto di più. Con Zelig ho imparato un mestiere nuovo e insieme a Gino Michele e Giancarlo forse lo abbiamo addirittura inventato: è un bell’ibrido a cui sta stretta la definizione di conduttore, come quella di spalla e pure quella di showman, ma è tutte queste cose insieme più qualcos’altro", scrive.

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    "Un grazie speciale alle mie compagne di viaggio, tutte, con le quali spero di aver contribuito a trovare un ruolo meno banale e scontato della donna su di un palcoscenico ammettiamolo, molto, a volte troppo, maschile. E penso soprattutto a Paola Cortellesi che da comica di serie A ha accettato di mettersi al servizio di altri comici, di compagni di viaggio più giovani e magari più inesperti, di fare insieme a me la cosiddetta ‘spalla’ a chiunque ne avesse bisogno, portando però anche le sue doti di showgirl al servizio di uno spettacolo che nasce cabaret puro, ma che con gli anni si è sempre più avvicinato ad un moderno varietà".

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    "In nove anni consecutivi di prime serate, Claudio Bisio ha affermato in tv un prodotto teatrale di grande qualità. E a Claudio va il più grande ringraziamento di Mediaset. Ora ha deciso di prendersi una vacanza da Zelig per dedicarsi a tempo pieno al cinema e al teatro. Scelta che comprendiamo. Bisio resta comunque legato in esclusiva televisiva a Mediaset e, in attesa del suo ritorno a Zelig, lo potremo vedere impegnato sulle nostre reti in ruoli diversi". Così, in una nota, Mediaset che aggiune: "Un grazie anche Paola Cortellesi che nelle ultime due edizioni ha portato a Zelig talento, classe e simpatia. E che ora ha deciso di seguire nuove strade professionali. Quanto alla prossima stagione, inizia ora un affascinante lavoro di squadra che vedrà gli autori del programma e Mediaset impegnati nell'impostazione della nuova edizione. Che sarà la decima su Canale 5. E sarà festeggiata con grandi novità".

     
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    immagi25

    LE BATTUTE

    Dizionario balengo

    Agostini-Larousse è orgogliosa di presentare un'iniziativa editoriale senza precedenti: il Nuovo Dizionario italiano-francese sbagliato. Oltre centomila voci errate, duemiladuecento illustrazioni incomprensibili, appendice di neologismi a casaccio. Dizionario italiano-francese sbagliato. Il piacere di chiedere l'ora e vedersi consegnare due etti di bresaola.


    Internet

    La tua ragazza sono tre ore che prova a chiamarti e trova il telefono occupato [dal modem]. Ora sarebbe libero, ma ormai è troppo tardi. E anche per oggi non si ciula. È bello? Eh ma, dice, con Internet puoi comunicare con l'Australia, la Cina, hai indirizzi di tutto il mondo. E allora?

    Una certezza

    Mi rimbombano in testa le parole di quel mio amico che diceva: "Sotto la quarta non può essere vero amore.".
    Freddura

    In un paese molto caldo regnava un monarca molto amato dal popolo: Re Frigerio.

    Zzzzz

    C'erano delle zanzare talmente grosse che l'Autan si dimostrava efficace solo se le centravi col flacone!

    Topolino

    Topolino! Mi fa impazzire il diminutivo. Perché se lui è un topo, ma Pippo un cane... come minimo è una pantegana! Avrà i suoi bei problemi ormonali, sarà pure infettivo. Va abbattuto Topolino.
    Nonna Papera a volte invita gli ospiti e gli dà da mangiare il tacchino. Il tacchino! È come se Minni desse i criceti ai suoi ospiti. Come se mia madre mi cucinasse il timballo di mio cugino! Che se lo meriterebbe anche, ma non è questo il discorso.
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    Donna fatale

    Questa con cui ho avuto la storia... un soggetto vagamente psicolabile, dalle possibili iniziative pericolose. Insomma, il classico tipino da evitare, quella che in una notte di temporale te la puoi ritrovare dentro il portone buio con un rasoio. Che si depila.

    Giochi da tavolo

    Sono stato sempre molto precoce. Una volta ho terminato un puzzle in meno di quattro giorni. E pensare che sulla scatola c'era scritto "dai 2 ai 5 anni".

    Precoce

    Io sono molto precoce. Pensate che io ho imparato a scrivere molto prima d'imparare a leggere. Difatti scrivevo e mi chiedevo: ma che cazzo ho scritto?



    dal libro di Claudio Bisio "Quella vacca di Nonna Papera"

    Pippo. Che animale e' Pippo. Un cane. Bene. Che tipo di cane?... Un bracco. Benissimo. Ma anche Pluto e' un bracco. Cioe' non solo sono due cani, sono lo stesso tipo di cane! Solo che Pluto mangia gli ossi, fa i bisognini contro gli alberi, dorme nella cuccia. Mentre Pippo c'ha il gilet, va in macchina: "Yuk Yuk, Ta-dah".

    Nonna Papera. Che animale e'? Questo e' facile, una nonna, cioe', una papera. Va bene, sei una papera? Chi ti dice niente! Quello che va meno bene, e non capisco, e' a che titolo una papera da' da mangiare alle galline, tiene le mucche nella stalla, mentre Clarabella, che e' anche lei una mucca, sta con Orazio che e' un cavallo. Poi si lamentano che non hanno figli! Questa anzi e' l'unica cosa che riesco a capire! A parte il fatto che io vorrei sapere chi munge Clarabella -oltre a Orazio naturalmente- Orazio poi, che e' un cavallo, pero' cammina su due piedi, fa il bipede, l'antropomorfo. Va bene. Ma allora perche' ha il giogo, il morso, il paraocchi? Il paraocchi va bene perche' Clarabella e' un cesso. Ma il morso? Ah, forse quando arriva di notte Clarabella coi tacchi a spillo, la guepiere, la frusta e dice: "Fa' il cavallo! Fa' il cavallo!" nelle loro notti sadomaso. Puo' darsi.

    Nonna Papera, che rimane una papera, a volte invita gli ospiti e gli da' da mangiare il tacchino. Il tacchino! E' come se Minni desse i criceti ai suoi ospiti. Come se mia madre mi cucinasse il timballo di mio cugino! Che se lo meriterebbe anche, ma non e' questo il discorso.
    immagi22
    Emy Ely Evy, nipotine di Paperina, tra l'altro non so se avete notato, ma non si vedono quasi mai nelle storie in cui ci sono Qui Quo Qua, tanto da avvalorare l'ipotesi che siano un alter ego distorto di Qui Quo Qua che si travestono nottetempo, complici gli zii... "Topolino"? Questa e' "Cronaca Vera"!

    Il costume di Superpippo e' un pigiama con le toppe, non c'ha neanche il mascherino! Arachidi, pigiama-toppe. Pero' a Topolinia, quando diventa Superpippo, tutti a dire: "Uh, chi sara' mai in gran segreto Superpippo?". Ma siete tutti cretini? E' uguale!

    Quando sono nato avevo circa quattordici anni.
    immagi38
    E i concetti di Pena, Giustizia, Espiazione? I Bassotti arrestati... - a parte il fatto che vorrei conoscere la mamma dei Bassotti, pora stella... pora stella un cazzo, come si fa a chiamare i figli 167-761... con un nome cosi', sfido che uno fa una brutta fine -, comunque i Bassotti, dicevo, arrestati per reati anche gravi (parliamo di furto con scasso, rapina a mano armata...) li arrestano? Nel numero dopo di "Topolino" sono ancora liberi. Ma allora la pena massima e' una settimana? "Com'e' andato il processo?" "Eh, mi hanno dato una settimana di ergastolo!" 'azzo, a Topolinia non arriva proprio mai la Quaresima... nel senso che c'e' sempre Carnevale.

     
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    Claudio Bisio: “all’inizio è stato solo sesso, l’amore è venuto dopo”



    ui, Claudio Bisio, è il divo, ed è sempre circondato da donne bellissime. Lei, Sandra Bonzi, è la moglie, alle prese con la casa e i figli. Insieme hanno scritto un libro per descrivere gioie e disastri della vita coniugale. E ricordare il loro colpo di fulmine

    Mettiamo un pomeriggio in un baretto di Milano con Claudio Bisio. Già sarebbe un avvenimento: parlare con il grande mattatore di Zelig, che dal 31 ottobre sarà anche al cinema con il film Si può fare, è una conquista. Ma pensate cosa vuol dire incontrarlo insieme all'ancor più schiva e riservata moglie, Sandra Bonzi, mamma e giornalista: è un evento. I due pubblicano uno scoppiettante romanzo, Doppio misto. Autobiografia di coppia non autorizzata (Feltrinelli), da oggi in libreria. E per Donna Moderna fanno un'eccezione: concedono volentieri un'intervista doppia, svelando gioie e dolori della vita coniugale. Quella vera di Sandra e Claudio, con alcuni dettagli di fantasia. Ai lettori il compito di indovinare quali.

    Pronti via: perché scrivere un romanzo?

    Sandra: «Ok. Quando Claudio va in tournée, io resto a casa con i bambini. E diventa difficile parlare con calma. Allora gli ho scritto una mail, una sorta di pagina di diario, in cui vestivo i panni della moglie un po' sopra le righe. Lui ha raccolto la sfida e mi ha risposto. Così è nato il libro. Che sovrappone elementi di vita vissuta e fiction. Ci siamo divertiti».

    Claudio: «Vuoi la verità? Con i proventi del libro ci paghiamo il mutuo. Ma è andata così. Abbiamo descritto sentimenti e situazioni comuni a tante altre coppie di amici e conoscenti: lui/lei, due vite parallele, due punti di vista sempre diversi e distanti. Cambiando qualche nome e qualche data. L'avvocato dice che siamo in una botte di ferro. Speriamo che non sia come quella di Attilio Regolo».

    Come vi siete conosciuti?

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    Sandra: «Tanti anni fa. Ero un po' brilla e lui mi ha "raccolto" al locale Stella Alpina».

    Claudio: «Ha vomitato nella Giulietta di mio padre. È stato bello: aveva il reggicalze».

    Colpo di fulmine?

    Sandra: «Diciamo che è stato travolgente...».

    Claudio: «All'inizio è stato solo sesso. L'amore è venuto dopo».

    Ma di cosa vi siete innamorati?

    Sandra: «Mi ha fatto ridere. Una virtù impagabile».

    Claudio: «Delle sue splendide gambe?».

    Il primo bacio com'è stato?

    Sandra: «Claudio non si ricorda mai certe cose. Ha una memoria selettiva».

    Claudio: «Invece mi ricordo pure il posto: via Troya, angolo piazza Napoli».

    Miglior pregio dell'altro?

    Sandra: «È curioso. Della vita, delle persone, di tutto».

    Claudio: «È imprevedibile, mai banale».

    Peggior difetto?

    Sandra: «È irruente...».

    Claudio: «È ansiosa...».

    Avanti così, sfogatevi!

    Sandra: «È disordinato. Non sa fare il cambio di stagione».

    Claudio: «Dove sta scritto che esistono i calzini estivi e quelli invernali? Mistero».

    Cos'è successo il 23 agosto 2003?

    Sandra: «Questa dovrebbe saperla».

    Claudio: «La so! Ci siamo sposati».

    Meglio sposarsi o convivere?

    Sandra: «Entrambe le cose: possono essere un passo avanti o una discesa agli inferi».

    Claudio: «Il matrimonio ha risolto tante beghe burocratiche. Ed estintore a parte, è stato divertente».

    Estintore?

    Sandra: «Le ha volute lui, le candele... Stava incendiando l'agriturismo dove abbiamo festeggiato le nozze».

    Claudio: «Vogliamo parlare del tuo abito-sottoveste verde pisello? Gli ospiti sono rimasti "folgorati"».

    Non litigate. Diteci: chi comanda a casa?

    Sandra: «Lui».

    Claudio: «Lei».

    Ma a chi danno retta i figli?

    Sandra: «Alice ha 12 anni e Federico 10: comandano loro! Ma sui grandi temi si vota a maggioranza».

    Claudio: «Quei due, con la madre e la sua mania dei cibi bio, mi hanno praticamente estromesso dalla cucina».

    Claudio non sa cucinare?

    Sandra: «Sa fare la carbonara e le polpette. Ma come le fa lui... I ragazzi le adorano».

    Claudio: «Ho il "pollice rosso". Di sugo e di sangue. Con la cipolla, mi tagliuzzo un dito».

    Siete gelosi?

    Sandra: «No, altrimenti, con tutte le belle donne di cui Claudio si circonda, morirei».

    Claudio: «Non le do mai motivo per essere gelosa. Comunque l'importante è non sapere».

    Il tradimento si confessa?

    Sandra: «Mai. Negare fino alla morte».

    Claudio: «Se lo fai, vuol dire che è tutto finito».

    Mai spiato gli sms?

    Sandra: «No. Non guardo né il cellulare, né il diario di Claudio. Sono felice di non conoscerlo fino in fondo».

    Claudio: «Mai. In coppia (e nel pc) ci sono file condivisi. E altri no. Funziona così».

    Il regalo più bello che l'altro ti ha fatto?

    Sandra: «Un viaggio a Dublino. C'erano meno 15 gradi e giravo con le infradito».

    Claudio: «La batteria. La volevo da bambino, ma non avevo il coraggio di comprarla».

    L'altro non dovrebbe mai dirti...

    Sandra: «Mi piaci anche così quando mi sento brutta: peggiora le cose».

    Claudio: «Che sono pelato? È la verità».

    Fatevi un rimprovero a vicenda.

    Sandra: «Sei sempre in ritardo».

    Claudio: «Spesso sei intransigente».

    E per finire un complimento.

    Sandra: «Bravo, riesci a conciliare vita pubblica e privata senza impazzire».

    Claudio: «Ti amo perché sei vera. Con gli altri, ma soprattutto con me».



    Claudio Bisio e Sandra Bonzi

    Claudio Bisio nasce a Novi Ligure (Al) il 19 marzo 1957. È attore, cabarettista e presentatore. Sandra Bonzi nasce a Bolzano il 29 settembre 1964. È giornalista e ha lavorato nella comunicazione per il cinema e la tv (Mediaset, Sky, Disney Channel). Stanno insieme dal 1992, ma si sono sposati a Barberino Val D'Elsa (Firenze) il 23 agosto 2003. La coppia ha due figli, Alice, 12 anni, e Federico, 10. Sandra ama la cucina bio. Claudio è un supertifoso del Milan.



    FONTE:www.donnamoderna.com/

     
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    Sanremo 2019, il monologo di Bisio sui migranti e le critiche dello spin doctor di Salvini


    Il comico ha commentato dal palco della kermesse le polemiche che hanno preceduto il Festival. Ma, per una frase sui migranti che “stavano in Africa con il pentolone a cantare hakuna matata”, è stato attaccato su Twitter da Luca Morisi

    Lo speciale Sanremo 2019
    “Il monologo 'anti-razzista' di Bisio a #Sanremo2019: ecco come immagina lui gli africani, 'col pentolone a cantare Hakuna Matata'. Per fortuna che era anti-razzista...". La critica arriva sui social, ma non da un profilo qualunque. Ad attaccare Claudio Bisio per il monologo proposto durante la serata di esordio di Sanremo 2019 (IL RACCONTO - LE FOTO - LO SPECIALE) è Luca Morisi, spin doctor di Matteo Salvini.

    La frase che ha scatenato le polemiche
    Claudio Bisio ha preso la parola sul palco commentando le polemiche che hanno preceduto il Festival e che hanno riguardato soprattutto le dichiarazioni sul tema dei migranti fatte dal direttore artistico, Claudio Baglioni. "Da sempre un sobillatore, un anarchico, un rivoluzionario!", lo ha definito ironicamente il comico. “Mi ha stupito il vostro stupore. Baglioni ha sempre fatto politica”, ha aggiunto Bisio, prendendo poi in prestito i versi delle canzoni di Baglioni per dimostrarne la “pericolosità”. Tra questi, anche la frase incriminata che a molti, stando ai commenti sui social, non è piaciuta. "Passerotto non andare via è un’esortazione ai migranti a restare. L'ha detto trent'anni prima che arrivassero, è stato lui a fargli venire l’idea. È lui che li ha sobillati, loro non ci pensavano nemmeno stavano belli lì paciarotti, con il pentolone, a cantare Hakuna Matata". Molti non hanno colto l'ironia del testo e sui social non sono mancate le polemiche.

    Il resto del monologo
    “Un mio amico ornitologo mi ha spiegato che il 'passer domesticus' nasce in Africa e migra in Europa da 11mila anni. E Baglioni lo sapeva... Trent'anni dopo ha scritto una canzone intitolata 'Tutti qui'. Capite? E mentre quelli arrivavano poi fa 'Io me ne andrei...'. Beh allora sei furbetto!", ha poi continuato Bisio. "Baglioni è ossessionato dai migranti: ha scritto ‘migravamo come due gabbiani' e '100 ponti da passare' e 'sirene di navi che urlavano al vento’. Allora te le sei cercate?". Infine, un appello ai giornalisti 'seri': “Finiamola qui, ok? Basta, parliamo di musica e di armonia". Mentre al “mondo Rai” ha detto: "Quest'uomo ha un grande cuore, una grande testa oltre che una grande voce, se vi fidate di lui, di noi, lavoreremo benissimo"



    Sanremo 2019, Bisio: Mio monologo è piaciuto a tutti anche a Luca ...

    - SANREMO – “Durante il mio monologo non ho parlato di migranti”. ... il suo monologo non è piaciuto a Luca Morisi, lo spin doctor di Salvini, ... Morisi, su Twitter aveva commentato così le parole dette da Bisio sul ... Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev pubblica Bisio che parla dello spin doctor di Salvini.


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