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Checco Zalone
Checco Zalone, pseudonimo di Luca Medici (Bari, 3 giugno 1977), è un cabarettista, comico, musicista e attore italiano.
biografia
Nato a Bari, vive a Capurso. Si è diplomato al liceo scientifico "Sante Simone" di Conversano. Laureato in giurisprudenza, non ha esercitato alcuna attività forense e si è dedicato completamente al mondo dello spettacolo. Ha suonato con diversi musicisti jazz pugliesi, tra cui Vito Ottolino e Pino Mazzarano.
Debutta nel 2004 come comico insieme a Giacinto Lucariello e PierLuigi Morizio, con cui presenta il concorso di bellezza Ragazza Cinema Ok nei locali della Puglia. Poi appare con Gennaro Nunziante in alcuni programmi di Telenorba.
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Checco Zalone a Canale 5. I baresi però non dimenticano Toti e Tata
Checco Zalone a Canale 5. I baresi però non dimenticano Toti e Tata
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Stasera su Canale 5 la prima delle due serate-evento in cui il comico barese porta in tv lo spettacolo teatrale "Resto Umile World Tour". Ma nel cuore dei pugliesi restano indimenticati i personaggi inventati da Toti e Tata con Gennaro Nunziante, poi regista e sceneggiatore dei due film di Checco Zalone
di Redazione 02/12/2011
„Dagli show nelle tv locali allo strepitoso successo di un tour che ha toccato tutte le città italiane, passando attraverso Zelig e due film campioni di incassi al botteghino. E ora, a suggellare una notorietà ormai fuori discussione, arriva anche il "one man show" su Canale 5, due serate-evento (la prima in onda stasera) in cui Luca Medici, in arte Checco Zalone, porterà sullo schermo sketch e personaggi dello spettacolo teatrale "Resto Umile World Tour".
Affiancato dalla sua fedelissima band "made in Puglia", i Mitili Ignoti, Checco porterà in scena tutti i suoi cavalli di battaglia, da Nichi Vendola a Roberto Saviano, a Carmen Consoli. Ma non mancheranno neppure le "new entry", come la telefonata tra Berlusconi dimissionario e Cassano convalescente e la parodia di Michele Misseri.
La comicità pugliese, dunque, colpisce ancora. Anche se nel cuore dei pugliesi, e dei baresi in particolare, resta indimenticato il ricordo di quella schiera di personaggi inventati negli anni Novanta dal trio Toti-Tata-Nunziante, ai quali lo stesso Luca Medici ha ammesso di essersi in parte ispirato. Del resto, un legame concreto tra i due "fenomeni" della comicità made in Bari esiste davvero, ed è rappresentato proprio dal nome di Genny Nunziante, coideatore e regista delle trasmissioni di Toti e Tata prima, e dei due film di Checco Zalone poi.
E allora, nell'attesa di vedere quali sorprese riserverà stasera al suo pubblico Checco Zalone, ci viene voglia di fare un tuffo nell'affollata gallery di personaggi - alcuni dei quali davvero indimenticabili - interpretati negli anni Novanta da Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo.““
SI PARTE CON LA PRIMA PUNTATA DELLO SHOW VIDEO CULT: L'IMITAZIONE DI VENDOLA
Zalone: «Vorrei essere Alberto Sordi»
L’ammirazione del comico barese per Albertone
E assicura «Mi sto disintossicando dalle parolacce»
BARI - Il Re Mida della comicità torna in tv, stasera e venerdì 9 dicembre, su Canale 5, per due puntate del Resto umile World Show, nato sull’onda del successo del recente spettacolo dal vivo. Il Re Mida è Checco Zalone, alias Luca Medici, l’asso della risata che ha trasformato in metallo prezioso il trionfo nei cinema di Che bella giornata, portando a casa, l’altra sera, il Biglietto d’oro che ogni anno l’Anec, l’associazione esercenti cinema, assegna ai film campioni d’incasso. Adesso un nuovo banco di prova sul piccolo schermo. «Anche se nel mio show di televisivo c’è molto poco», preannuncia il comico barese. «Il pubblico è vero, pagante, senza inviti».
Zalone e la sua squadra «fortissimi»
Però ci sono tanti ospiti, dalla Pausini a Claudio Bisio, proprio come si fa nella tv che ha scelto di prendere in giro imitando Michele Misseri.
«Con Bisio ci siamo inventati un programma di cucina, una speciale edizione di Cotto e mangiato, nella quale Misseri viene invitato a presentare una ricetta».
Morale?
«Non c’è da meravigliarsi se un giorno lo vedremo davvero ospite di una trasmissione di cucina».
La tv è davvero così alla deriva?
«Giorgio Gaber lo aveva capito con largo anticipo quanto la tv ci stesse rincoglionendo. E, infatti, io e Bisio gli rendiamo omaggio con la canzone La strana famiglia».
Renzo Arbore trent’anni fa prendeva in giro la tv con le ragazze coccodé, senza dire le parolacce.
«Ma Arbore, che adoro, giocava molto sul doppio senso. I riferimenti sessuali sono il pane della comicità. Proprio non se ne può fare a meno. Ma devo dire che nel mio show non ce ne sono tanti».
Davvero?
«Sì, a parte qualche "cazzo" e "vaffanculo"».
Proprio non riesce a farne a meno?
«No. Anche mia madre mi ha sempre rimproverato questa dipendenza. Ma sto smettendo».
Non ci credo.
«Sì, mi sto disintossicando. Davvero, sto facendo di tutto. Le cose un po’ più spinte le ho messe alla fine».
Nella fascia protetta?
«Più "tetta" che "pro"».
Mi arrendo. Il padre di tutti i comici?
«Alberto Sordi».
Lo sente così vicino?
«Sordi ha dipinto l’italiano nei suoi comportamenti più truci. Esattamente quello che faccio io, con le "dovutissime proporzioni": mi raccomando, lo scriva».
Il tributo a Lino Banfi è d’obbligo per un comico barese?
«Non credo alla comicità regionale. E tra le tante cose Banfi ha inventato una parlata che non esiste. Personalmente gli avrei dato il David di Donatello per la scena dell’Allenatore del pallone, quando dice "mi avete preso per un coglione" e i due che lo portano in trionfo stringendogli involontariamente le palle gli rispondono, "no, per un eroe"».
Si è molto parlato di questa sfida con Fiorello, ma il suo show fa concorrenza a «Italialand» di Crozza.
«Sì, in effetti se ne è parlato così tanto che l’altro giorno la conferenza stampa sembrava la sua. E, infatti, mi meraviglio come non mi abbia ancora chiesto di Fiorello. Scherzi a parte, sul piano degli ascolti è impossibile pensare di avvicinarsi. Per cui faccio un appello a tutti i pugliesi: guardateci almeno voi così facciamo un terzo dei suoi ascolti».
L’imitazione di Vendola è diventata un cult.
«In una scena rimane sconcertato dall’ignoranza di alcuni bambini che non hanno mai letto Rousseau, ma poi questi stessi bambini lo mettono in crisi con domande personali».
Altri omaggi pugliesi?
«Al Bano partecipa alla canzone di solidarietà Maremoto a Porto Cervo. E poi intervisto Kekko dei Modà vestito da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro: se ne cantano di tutti i colori».
Sangiorgi cosa pensa delle sue imitazioni?
«Un po’ gli da fastidio lo sfottò del suo presunto egocentrismo. Ma non bisogna prendersela. Neanche con la critica. Io stesso mi aspetto che per questo show me ne diranno di tutti i colori».
Prossimo film?
«Con Gennaro Nunziante inizieremo a ragionarci tra 15 giorni. Abbiamo bisogno tutti e due di un periodo di riposo. Vogliamo svuotare la testa prima di pensare a una nuova idea».
Francesco Mazzotta
02 dicembre 2011
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Checco Zalone
scivola su "Zio Michele"
Zalone ha un problema, anzi più d'uno. Il primo è che la partita a distanza contro Fiorello sembra disperata: lunedì da Rosario ci sarà Benigni (si annunciano baci in bocca e toccatine), e tutti gli altri canali potranno mandare in onda il vecchio monoscopio. Questo «Resto Umile World Show» ha avuto la sventura di infilarsi nei palinsesti nello stesso periodo (di garanzia) in cui su Raiuno imperversa il più grande spettacolo (per ascolti) del Terzo Millennio. E dovrà tenere botta, sperando di toccare quota 30 per cento di share: questo, almeno, gli inserzionisti si aspettano dal comico che ha confezionato i due film più redditizi della storia del cinema italiano.
La seconda grana, ancor più complicata, è che questo è un evento scritto al tramonto della Seconda Repubblica e recitato all'alba della Terza. Con Silvio ingombrante spettro dietro il velo della satira. A Monti si può dire al massimo che «l'evasione è una forma di timidezza», ma vuoi mettere con il Cav e la sua squadra, Tremonti dipinto come «il mio commercialista», la Gelmini «colf» e Brunetta «amministratore del condominio»? Mentre girava nei teatri, lo show riproposto in due puntate in tv intercettava l'elettricità del popolo contro un sistema politico in via di sgretolamento ma ancora operativo. Ora non fa più tanto ridere sentire che il corpo di ballo è chiamato Seconda Chance perché «queste erano le ragazze scartate da Tarantini», o la parodia del Trota Bossi imbesuito, di Nichi Vendola Messia laico e snob che travisa la «normalità» dei bambini e conclude che sono loro a «mangiare i comunisti». C'è anche un Saviano onanista perché «a Napoli la camorra controlla tutta la fi..».
Personaggi invecchiati, polverizzati dal nuovo spirito dei tempi. Meglio la finta telefonata con Berlusconi jr. che annuncia tagli nel budget «perché Silvio non è più suo padre». Resta la rivendicazione della volgarità, specchio fedele e non caricatura della tamarraggine imperante: «Ne siamo circondati, e io ne sono il Re». Battuta? Mica tanto. Tra Fiorello e Zalone passa la differenza che correva tra Walter Chiari e Alvaro Vitali: eleganza sapida contro turpiloquio duodenale. Un attimo dopo la sigla Zalone ha già sparato tanti «caz..» e un «mignotta» rivolto a Youma, divertita per contratto. Anacronistica anche la gag su Cassano e Silvio "Trombolo". Il meglio lo dà quando parodizza i cantanti coinvolgendo Kekko dei Modà o la Pausini o imitando le popstar per «Maremoto a Porto Cervo» (ma che dire di Albano che tenoreggia sul sinonimo di vagina che fa rima con Sardegna?). Il peggio arriva con il tentativo di disegnare una macchietta su Michele Misseri, trasformandolo - complice Bisio - nell'inviato di un programma gastronomico che cambia sempre versione della ricetta. Va bene tutto, persino evocare Gaber su certe strane famiglie, ma ridere sopra il corpo di Sarah non è disinnescare la cronacaccia, ma ammantare d'orrore una prima serata finto-allegra.. -
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Resto umile World Show a 5,6 milioni (22,42%), I migliori anni a quasi 4,7 (18,85%), bene Italialand
Ascolti tv di venerdì 2 dicembre 2011: Checco Zalone vince la sfida-Auditel con 5,6 milioni, I migliori anni sale a quasi 4,7, bene Italialand, perde pubblico Quarto grado.
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www.videoweed.es/file/6juoljluvpi97
ecco il link della prima puntata.buona visione.... -
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CHECCO ZALONE: Giulia Innocenzi risponde alle provocazioni
lunedì, dicembre 5th, 2011 CHECCO ZALONE SHOW – Pochi giorni fà è andato in onda il nuovo show di Checco Zalone che, nonostante l’imitazione di Michele Misseri non gradità dal pubblico, ha registrato un bel successo.Checco ha voluto al suo fianco Youma Diakite, bellissima modella definita da lui stesso con l’appellativo di “gnocca intelligente”.Nel corso della presentazione di Youma, Zalone ha azzardato a paragonarela giovane a Giulia Innocenzi, valletta al fianco di Santoro nella trasmissione Servizio Pubblico. Il comico ha anche aggiunto: “Basta con queste sgallettate del mondo dello spettacolo, ho scelto una donna new age”.La risposta della giovanissima Giulia non si è fatta attendere: “Ora Checco Zalone ritiene che la signora qui sopra abbia a che fare con me. Premesso che non so quali siano i suoi trascorsi e di cosa abbondi il suo curriculum vitae, digitando il suo nome su Google quella sopra è la prima foto che esce (una foto in topless, ndr). Perciò mi basta questo per ritenere che Zalone si sia sbagliato, e di grosso”.. -
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Checco Zalone pentito di aver imitato Michele Misseri, il VIDEO
CHECCO ZALONE – “Resto umile World Show” non è stato certo osannato dalla critica. Lo spettacolo di Checco Zalone, nonostante il grande successo nella versione teatrale, sul piccolo schermo non ha reso abbastanza, forse anche per colpa della regia di Duccio Forzano (come ha voluto far notare Aldo Grasso, che ha sottolineato quanto Duccio abbia trasformato in “varietà tradizionale” uno spettacolo che voleva essere tutt’altro che tradizionale).
Grasso non ha gradito, in particolare, l’imitazione di Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi: “Lo ‘zio Michele’ è ben più inquietante, tanto che gli autori hanno sentito il bisogno di annacquare tutto con la presenza di Claudio Bisio e l’inutile riferimento a Giorgio Gaber“.
E in effetti lo stesso Zalone si pente di aver indossato i panni di Misseri, come confessa umilmente al Corriere: “Misseri me lo potevo risparmiare. La parodia aveva un intento nobile, di critica. Ma un pezzo così andava provato di più. E in generale mi sono visto un po’ impacciato, non guardavo mai in camera. Vedo anche i meriti. Sono stato coraggioso: in pochi dopo il successo al cinema si sarebbero rimessi in gioco“.
Voi che ne pensate? Avete gradito il tentativo di Checco di denunciare la volgarità di una televisione generalista che se non tira fuori il morto non fa audience? Oppure vi siete sentiti infastiditi dall’imitazione del comico?
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Checco Zalone a Canale 5: stasera la seconda puntata
Checco Zalone a Canale 5. Torna stasera il "Resto Umile World Show"
Dopo l'esordio di venerdì scorso tra polemiche e picchi Auditel, stasera il comico barese torna su Canale 5 per la seconda e ultima puntata del suo show. Ospiti Al Bano, Daniele Silvestri, Rocco Papaleo e Giorgio Albertazzi
di Redazione 09/12/2011
Checco Zalone a Canale 5: stasera la seconda puntata
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Archiviata la prima puntata tra le polemiche per l'imitazione di Michele Misseri e i sei milioni di spettatori che gli hanno fatto vincere la prima serata Auditel, Checco Zalone è pronto a completare l'avventura del suo primo one man show televisivo, con la seconda e ultima puntata del "Resto Umile World Show" in onda stasera su Canale 5.
Gli ospiti del comico barese saranno stasera Al Bano (già comparso nella prima puntata per un duetto "virtuale" con Checco), Daniele Silvestri, Rocco Papaleo e Giorgio Albertazzi.
E in attesa di vedere quali sorprese riserverà Checco stasera al suo pubblico, sulla fan page della trasmissione si susseguono complimenti, incoraggiamenti e anche qualche suggerimento: "Checco evita Misseri", "Checco non insistere sui gay". Ma la risposta del comico barese non potrà che arrivare stasera, dagli schermi di Canale 5.
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Torna Checco Zalone, al via il casting del nuovo film
S'intitola "Sole a catinelle" il nuovo atteso film di Checco Zalone, il re degli incassi 2011 che ha sfiorato i 45 milioni di euro con "Che bella giornata", diventando il secondo film (dopo Avatar) più visto di sempre in Italia. «Lunedì a Roma comincerà il casting - annuncia il produttore Pietro Valsecchi che lo ha lanciato al cinema dopo i successi tv di Zelig -, tutto puntato su volti nuovi, poi le riprese a maggio».
Il film, scritto con il fedele Gennaro Nunziante (al solito anche regista), racconta la storia di un padre e di un figlio, lui Checco che padre nella vita vera di Luca Pasquale Medici sarà tra poco.
Una storia molto contemporanea, anticipa il produttore senza svelare di più, che si girerà tra la Toscana e il Sud d'Italia. L'uscita, con Medusa, la prossima stagione cinematografica.
Mettere a fuoco l'idea per il terzo film non deve essere stato facile, dopo il boom di "Cado dalle nubi" e il superboom di "Che bella giornata", tutti ad aspettarsi un altro film, un altro successo da record d'incassi. Invece Zalone ha preso il suo tempo, e pazienza se passeranno due anni dal film precedente. Nel frattempo, tanto per chiarire con il pubblico, ha portato in giro lo spettacolo Resto Umile tour. Una crisi creativa? «Piuttosto una riflessione. Quando si fanno quei numeri lì la responsabilità la senti forte e lui ha dimostrato - prosegue Valsecchi che incassa anche il successo comico dei 2 Soliti Idioti - di non voler fare lo stesso film ma di cambiare ogni volta. Due anni di scrittura ma non deluderà anche se i tempi sono diversi, il mercato cambia rapidamente e certi numeri oggi ci sembrano talmente alti da sembrare di tanto tempo fa e invece Che bella giornata è solo del 2011. Paragonare quegli incassi con i futuri di Sole a catinelle sarà anacronistico. Ma noi ci crediamo, il film sarà divertente e con un grande cast».. -
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La Trieste di “Tolo Tolo”, il nuovo film di Checco Zalone
Dopo la Puglia, Checco Zalone ha scelto Trieste per il suo ultimo film, presto in tutte le sale cinematografiche
21 agosto 2019 - Checco Zalone si appresta a girare le ultime scene del suo nuovo film, e per l’occasione ha deciso di lasciare la sua amata Puglia. Le riprese finali si terranno infatti a Trieste, in alcuni dei luoghi più caratteristici e affascinanti della città.
La notizia è arrivata nelle ultime ore e ha già suscitato grande scalpore. A quanto pare, Trieste è pronta a mobilitarsi per permettere al comico pugliese di girare le sue ultime riprese di Tolo Tolo senza alcun impedimento. La città si è dimostrata molto accogliente: per ben 5 notti, a partire dal prossimo 24 agosto 2019, il suo centro storico rimarrà chiuso al pubblico, così da regalare a Checco Zalone un set blindato a prova di spoiler. Il capoluogo del Friuli-Venezia Giulia è stato infatti scelto per le scene finali del film, e troppi curiosi a zonzo nei pressi della location delle riprese avrebbero potuto svelare troppi dettagli rovinando la sorpresa a tutti coloro che non attendono altro di andare al cinema.
Palazzo Lloyd Triestino, Trieste
Per quanto riguarda gli scorci triestini, qualche indiscrezione è già arrivata sul web. Pare che Zalone abbia optato per qualche panoramica di Piazza Unità d’Italia, cuore del centro storico di Trieste. Sulla piazza principale della città si affacciano alcuni dei palazzi più suggestivi dell’intera regione, tra i quali lo splendido municipio progettato dall’architetto Giuseppe Bruni nel 1875 e l’affascinante Palazzo del Lloyd Triestino, oggi sede della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia. Inoltre il regista avrebbe scelto anche un meraviglioso scorcio di Ponte Rosso, che si affaccia sulle acque del Canal Grande di Trieste.
Ponte Rosso, Trieste
Taodue, la casa di produzione di Tolo Tolo, era alla ricerca di una città italiana che fosse ben riconoscibile dai telespettatori, e che non si trovasse in Puglia – regione in cui Zalone ha girato la gran parte dei suoi film. Il regista, dopo alcuni sopralluoghi che non sono certo passati inosservati ai suoi fan, ha deciso che Trieste sarebbe stata la location perfetta per le sue ultime riprese. Ora resta solo l’incognita dello sciopero nazionale del settore audiovisivo previsto proprio per i giorni in cui Checco Zalone dovrebbe dedicarsi al ciak finale. Domani è stato fissato un incontro per stabilire se sarà possibile aggirare il problema.
Per i più curiosi, ricordiamo che le altre ambientazioni di Tolo Tolo hanno portato l’intera troupe in alcune delle più belle località pugliesi, come ad esempio Minervino e Gravina di Puglia. Ma il Salento, in questi ultimi mesi, ha ospitato molte altre produzioni cinematografiche italiane, e non solo. D’altronde, non è un caso se la regione è una delle più amate dai registi di tutto il mondo…
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