Claudio Baglioni Forum - Un mondo in musica

parafrasi e poesie..riassunti di..((G.PARINI)

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  1. Lussy60
     
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    parafrasi "il bisogno" Parini

    Oh tiranno signore
    De' miseri mortali,
    Oh male, oh persuasore
    Orribile di mali:
    Bisogno, e che non spezza
    Tua indomita fierezza!

    oh tiranno e signore dei miseri mortali, oh male o persuasore, orribile di male: il bisogno non spezza il tuo essere indomitamente fiero.

    Di valli adamantini
    Cinge i cor la virtude;
    Ma tu gli urti e rovini:
    E tutto a te si schiude.

    la virtù circonda il cuore di valli adamantine, ma tu ci sbatti contro e cadi e tutto si ripiega verso di te

    Entri, e i nobili affetti
    O strozzi od assoggetti.

    quando arrivi assoggetti gli affetti più nobili o li interrompi o li assoggetti

    Oltre corri, e fremente
    Strappi Ragion dal soglio;
    E il regno de la mente
    Occupi pien d'orgoglio,
    E ti poni a sedere
    Tiranno del pensiere.

    Progedi oltre correndo e fremendo, strappi la ragione e occupi di orgoglio lo spazio della mente e ti siedi come tiranno dei pensieri

    Con le folgori in mano
    La legge alto minaccia;

    Con in mano le folgori minacci dall'alto la legge

    Ma il periglio lontano
    Non scolora la faccia
    Di chi senza soccorso
    Ha il tuo peso sul dorso.

    Ma con il periglio lontano, non si sbianca il volto di chi senza aiuto porta il tuo peso sulla schiena

    Al misero mortale
    Ogni lume s'ammorza:
    Vèr la scesa del male
    Tu lo strascini a forza:
    Ei di sé stesso in bando
    Va giú precipitando.

    Al misero uomo, ogni intuizione si smorza, la discesa del male tu la trascini a forza: e pieno di se stesso cade precipatando

    Ahi l'infelice allora
    I comun patti rompe;
    Ogni confine ignora;
    Ne' beni altrui prorompe;
    Mangia i rapiti pani
    Con sanguinose mani.

    Ahi, allora l'infelice rompe i patti comuni e ignora ogni limite, ne i prorrompe i beni altrio, mangia i pani rubati con mani sanguinose

    Ma quali odo lamenti
    E stridor di catene;
    E ingegnosi stromenti
    Veggo d'atroci pene

    Ma quali lamenti sento e sento stridere le catene e gli strumenti dell'ingegno vedo di pene atroci

    Là per quegli antri oscuri
    Cinti d'orridi muri?

    La per i luoghi oscuri cinti di orribili mura?

    Colà Temide armata
    Tien giudizi funesti
    Su la turba affannata
    Che tu persuadesti
    A romper gli altrui dritti,
    O padre di delitti.

    Lì l'armata Temide riene duri giudizi su quella affannata turba che tu hai persuaso a infrangere i diritti degi altri o padre dei delitti

     
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2 replies since 14/3/2011, 13:18   31944 views
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